CICLO DI CONFERENZE PSICOANALISI E SOCIETA

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CICLO DI CONFERENZE PSICOANALISI E SOCIETA
Facoltà di Scienze della Formazione
Corsi di Sociologia generale a. a 2011-2012
Prof. Alessandro Russo
Ciclo di conferenze
PSICOANALISI E MONDO SOCIALE OGGI
Paola Francesconi, La madre sintomo
Martedì 11 ottobre, 13,30-15-15, aula ZAM 2
Giovanna Di Giovanni, Adolescenza, crisi e famiglia
Mercoledì 12 ottobre, 11,45-13,30 aula ZAM 1
Alide Tassinari, Il disagio della civiltà non è generalizzabile
Venerdì 14 ottobre, 13,30-15,15, aula ZAM2
Carlo De Panfilis, Clinica psicoanalitica del bambino
Martedì 18 ottobre, 13,30-15,15, aula ZAM 2
Maurizio Mazzotti, L’amore, al di là del narcisismo?
Mercoledì 19 ottobre, 11,45-13,30, Aula ZAM 1
Raffaele Calabria, Psicoanalisi e Psichiatria, un dibattito attuale
Martedì 25 ottobre, 15,15-17.00
Le conferenze sono parte integrante dei corsi e aperte agli interessati
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Paola Francesconi, La madre sintomo
Martedì 11 ottobre, 13,30-15-15, aula ZAM 2
Accanto al sapere scientifico della differenza anatomica dei sessi può sussistere nel soggetto la credenza
inconscia nella potenza fallica della madre. La madre sintomo non è una madre con dei sintomi, ma è il venir
meno di qualcosa nella funzione materna. La potenza che conferisce alla madre il fatto di essere l'Altro
primordiale la rende depositaria di qualcosa di cui il soggetto la deve, prima o poi, spossessare. La funzione
materna deve favorire questo processo, facendo spazio alla mancanza come via per situare l'enigma
femminile, la femminilità in lei. La madre sintomo è quella che chiude questa via e non solo, è colei che, non
facendo spazio alla propria mancanza, non arriva a mettere in movimento il desiderio del bambino e
l'interpretazione delle sue domande. Lo vedremo nella descrizione di alcune tipologie di madri, la
madre dell'anoressica, la madre nella fobia. Aspetti che la clinica della funzione materna conosceva già
verranno esplorati insieme ad altri che nel contemporaneo prendono una rilevanza del tutto inedita.
Paola Francesconi, psichiatra e psicoanalista, è presidente della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, membro
dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi, docente dell’Istituto Freudiano. Curatrice e co-autrice
dell’edizione italiana delle opere di G. G De Clérambault, Automatismo mentale. Psicosi passionale, Métis,
Chieti, 1994. Curatrice e come autrice di Una per una. Il femminile e la psicoanalisi, Borla, Roma, 2007.
Autrice del saggio Sulla sessualità femminile, in Introduzione alla psicoanalisi contemporanea, a cura di
Massimo Recalcati, Bruno Mondadori, Milano, 1996. Ha pubblicato numerosi saggi in volumi collettivi e in
varie riviste italiane e straniere tra cui “Ornicar?”, “La Lettre mensuelle” dell’Ecole de la Cause Freudienne,
“Les feuillets du Courtil” (Publication du Champ Freudien en Belgique), “Attualità lacaniana”, “La
psicoanalisi”.
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Giovanna Di Giovanni, Adolescenza, crisi e famiglia
Mercoledì 12 ottobre, 11,45-13,30 aula ZAM 1
L’adolescenza come periodo di crisi e la crisi della famiglia nei suoi aspetti di istituzione sociale, basata
sull’autorità genitoriale normativa, sono diventate espressioni correnti. Proprio per questa generalizzazione
però, spesso le proposte o iniziative rivolte ai ragazzi in difficoltà, alle famiglie e agli operatori in questo
campo finiscono per essere anch’esse poco definite e non toccano la problematica reale delle situazioni. Vi è
allora il rischio di un rimando di responsabilità se non di accuse fra le diverse componenti della vita sociale
in cui il ragazzo si trova di volta in volta implicato. Questo genera impotenza e rifiuto , che rinforzano
l’esclusione. Per riuscire a rompere il circolo vizioso, occorre che gli adulti intorno al ragazzo non rifiutino la
loro responsabilità, ognuno nel luogo in cui si trova a operare. Facendo di questa responsabilità verso il
giovane il perno del proprio intervento, ciascuno potrà con il suo desiderio inventare le forme particolari in
cui declinare la sua funzione, in integrazione e non in opposizione fra le diverse istituzioni della società civile,
nel suo continuo mutare.
Giovanna Di Giovanni, psichiatra e neuropsichiatra infantile, svolge la professione di psicoanalista a Milano
ed è membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi. È inoltre
docente dell’Istituto Freudiano. Per molti anni ha coordinato un servizio di Neuropsichiatria infantile a
Milano e collaborato come Consulente con il Tribunale dei Minori per le adozioni e gli affidi. Coordina da
anni gruppi di lavoro con insegnanti di scuole superiori a Milano sui problemi degli adolescenti nella scuola.
È coautrice del volume La cura della malattia mentale, Milano 2001 e ha pubblicato saggi in riviste
psicoanalitiche quali “Mental” e “Attualità lacaniana”. Ha pubblicato di recente il volume La crisi in età
adolescente. Per una clinica psicoanalitica del ragazzo e della famiglia (Roma, Borla, 2010)
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Alide Tassinari, Il disagio della civiltà non è generalizzabile
Venerdì 14 ottobre, 13,30-15,15, aula ZAM2
Il disagio della civiltà non è in ordine causale – né origine o conseguenza – con il disagio soggettivo. Ciò che
è generalizzabile sono le manifestazioni che assume di epoca in epoca. Ognuno, in quanto soggetto,
potremmo dire “soggettiva” un disagio che pertiene alla struttura stessa della civiltà, in quanto tale, per
quanto variabili siano le forme e i modelli della convivenza. La psicoanalisi, nell'orientamento lacaniano,
nella pratica dell'uno per uno, in questo differenziandosi dalla psicoterapia, ascolta il disagio soggettivato
nel discorso e mette al lavoro il soggetto dell'inconscio. Per far questo ci vuole un'etica. Jaques Lacan nel suo
seminario L'etica della psicoanalisi ci indica il percorso da seguire. “Anche noi, in quanto analisti, siamo sulla
via della ricerca di questa realtà, ed essa non ci porta affatto nella direzione di qualcosa che possa
esprimersi con una categoria di insieme – ma ci porta in un campo preciso, quello della realtà psichica, che
ci si presenta con il carattere problematico di un ordine fin qui mai raggiunto.” (Jacques Lacan Il seminario
Libro VII, L'etica della psicoanalisi 1959-1960, Einaudi, Torino 2008).
Alide Tassinari, psicoanalista SLP e AMP ( Scuola Lacaniana di Psicoanalisi del Campo Freudiano,
Associazione Mondiale di Psicoanalisi), attualmente segretario SLP di Bologna. È socia fondatore del Centro
Studi e Ricerche in Psicoanalisi ad orientamento Lacaniano. Laureata in pedagogia e in psicologia,
specializzata in psicoterapia ad indirizzo lacaniano, coordinatrice pedagogica dei nidi e della scuole
dell'infanzia del Comune di Cesena; ha lavorato, fino al 2010, su incarico della AUSL, come psicoterapeuta
nel Consultorio Famigliare e nel Consultorio Giovani, è stata direttore del corso di Educazione Sessuale e
affettiva delle scuole secondarie di Cesena. Attualmente svolge la professione di psicologa-psicoterapeuta
nel suo studio. Al suo attivo ha numerosi articoli pubblicati su riviste e libri di pedagogia. Ha pubblicato
articoli su riviste di psicoanalisi quali “Appunti” e “Attualità Lacaniana”.
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Carlo De Panfilis, Clinica psicoanalitica del bambino
Martedì 18 ottobre, 13,30-15,15, aula ZAM 2
L’infanzia per la psicoanalisi è un percorso che porta alla soggettivazione. Se il soggetto nasce inizialmente
come oggetto in balìa dell’Altro, da cui dipende in tutto e per tutto, il problema dell’infanzia, al di là delle
diverse prospettive teoriche è essenzialmente quello con l’Altro della famiglia e del discorso sociale in cui
esso si trova inserito. Le cure materne e il Nome-del-Padre definiscono quindi gli operatori logici attraverso
cui leggere la questione infantile. Attraverso la clinica psicoanalitica nel bambino si tratta di definire se un
dato disturbo di sviluppo sia un sintomo del bambino o se quel bambino è sintomo e enigma per l’Altro
familiare. Il bambino appare come un essere per sua natura psicosomatico, poiché esprime la maggior parte
dei suoi conflitti simultaneamente nell’ambito psichico e in quello somatico. La conferenza si articolerà
quindi attraverso lo sviluppo delle seguenti tre tematiche:
-
Da dove vengono i bambini? L’origine del bambino tra sviluppo e struttura
Il bambino tra la donna e la madre
Verrà trattata infine la dialettica tra l’effetto psichico di un fenomeno di corpo e l’effetto sul corpo
di un’impasse soggettiva nello sviluppo di un bambino.
Carlo De Panfilis è psicoanalista, membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione
Mondiale di Psicoanalisi; Psicologo; Neuropsicomotricista dell’Età Evolutiva; Referente dell’Ambulatorio di
Psicomotricità dell’AUSL di Bologna Nord - Dipartimento di Salute Mentale, Unità Operativa di
Neuropsichiatria Infantile; Componente del Centro di Riferimento dell’AUSL di Bologna per la Clinica, la
Diagnosi e il trattamento del Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività – ADHD. È autore di varie
pubblicazioni e libri in tema di salute mentale tra cui il Manuale clinico di psicomotricità dello sviluppo (con
G.B. Camerini), Carocci Editore, Roma 2004, “Il significato della terapia psicomotoria nelle disprassie in età
evolutiva” in Icare a. 20, n. 3; “Il desiderio dell’Altro nelle nevrosi infantili“, in Sezione Italiana Scuola
Europea di Psicoanalisi - Appunti, anno V, n° 43-44, giugno 1996."
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Maurizio Mazzotti, L’amore, al di là del narcisismo?
Mercoledì 19 ottobre, 11,45-13,30, Aula ZAM 1
Il tema: interrogare a partire dalla psicoanalisi di Freud e Lacan la dimensione dell'amore nei suoi
fondamenti soggettivi e di discorso, anche dell'epoca attuale, situandone il rapporto al narcisismo, nel suo
senso più profondo,e cercando di individuarne i paradossi, oltre che lo spazio al di là del quale l'amore
può, oggi, svolgere un ruolo significativo di limite alle derive mortifere soggiacenti alla ricerche incessanti
del sempre più di soddisfazione che attraversano il nostro mondo.
Maurizio Mazzotti è psichiatra e psicoanalista,membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, di cui è stato
presidente dal 2002 al 2007, e membro dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi, di cui fa parte del
consiglio direttivo. È docente dell’Istituto Freudiano per la scienza, la terapia e la clinica. Ha curato i libri
collettivi: Sessualità femminile, Arcipelago edizioni, Milano, 1994 e Stili della sublimazione. Usi psicoanalitici
dell’arte, Franco Angeli, Milano, 2001. Ha pubblicato numerosi articoli in riviste psicoanalitiche italiane e
straniere e il volume recente Prospettive di psicoanalisi lacaniana, Roma , Borla, 2010.
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Raffaele Calabria, Psicoanalisi e Psichiatria, un dibattito attuale
Martedì 25 ottobre, 15,15-17.00
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Sin dalla sua nascita la Psicoanalisi ha avuto rapporti alterni ma continui con la Psichiatria. Pur nella loro
profonda diversità, ambedue hanno riconosciuto vicendevolmente che il comune intento era ed è la cura
ed il trattamento del rapporto dell'uomo con la sua follia. Oggi il discorso scientifico ha modificato i termini
di questo rapporto: la ricerca dell'evidenza (Evidence Based Medicine) tende a mettere fuori gioco
l'inconscio e i presupposti freudiani che ne dimostrano la ineluttabile presenza. La malattia mentale, nelle
sue forme più radicali (psicosi, suicidio, ecc..), testimonia sempre più il fallimento di un intervento solo
medicale e sociale e fa appello alla necessità di un ritorno alla clinica e alla parola del malato.
Raffaele Calabria è psicoanalista membro Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, psicologo psicoterapeuta presso
il DSM dell'AUSL di Ravenna, Coordinatore dipartimentale delle attività psicoterapeutiche. È Direttore della
rivista di Psichiatria "FRAMmENTI".
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