Vasco Rossi – Buoni o Cattivi
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Vasco Rossi – Buoni o Cattivi
Vasco Rossi – Buoni o Cattivi si può spegnere ogni tanto il pensiero smettere almeno di crederci per davvero e non essere più schiavi per lo meno di un'idea come di un'altra, di un mistero sembra che non sia possibile dimenticarsi di sè e giudicandoci ognuno con gli altri convincersi che se non lo sai buoni o cattivi non è la fine prima c'è il giusto o sbagliato da sopportare si può spegnere ogni tanto il cervello smettere almeno di usare solo quello si può far finta che non ci sia niente anche quando ti tremano le gambe sembra che non sia possibile dimenticarsi di sè e giudicandoci ognuno diversi convincersi che se non lo sai buoni o cattivi non è la fine prima c'è il giusto o sbagliato da sopportare... ... che di per sè è maledetto perchè divide mentre qui tutto dovrebbe solo unire buoni o cattivi non è la fine prima c'è il giusto o sbagliato da sopportare... buoni o cattivi non è la fine prima c'è il giusto o sbagliato da sopportare... buoni o cattivi (x 6) Si può spegnere ogni tanto il pensiero Simone Cristicchi – Ti regalerò una rosa Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore Mi chiamo Antonio e sono matto Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino Credevo di parlare col demonio Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un manicomio Ti scrivo questa lettera perché non so parlare Perdona la calligrafia da prima elementare E mi stupisco se provo ancora un’emozione Ma la colpa è della mano che non smette di tremare Ogni piccolo dolore I matti sono punti di domanda senza frase Migliaia di astronavi che non tornano alla base Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole Mi fabbrico la neve col polistirolo La mia patologia è che son rimasto solo Ora prendete un telescopio… misurate le distanze E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso? Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare Eri come un angelo legato ad un termosifone Nonostante tutto io ti aspetto ancora E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora Io sono come un pianoforte con un tasto rotto L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi E giorno e notte si assomigliano Nella poca luce che trafigge i vetri opachi Me la faccio ancora sotto perché ho paura Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura Puzza di piscio e segatura Questa è malattia mentale e non esiste cura Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Mi chiamo Antonio e sto sul tetto Cara Margherita sono vent’anni che ti aspetto I matti siamo noi quando nessuno ci capisce Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce Ti lascio questa lettera, adesso devo andare Perdona la calligrafia da prima elementare E ti stupisci che io provi ancora un’emozione? Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare. Daniele Silvestri – Gino e l’alfetta Vado di fretta vado di fretta non ho più tempo datemi retta Gino mi aspetta dentro un'Alfetta piena di muffa Vado di corsa vado a una festa piena di gente molto entusiasta ora non posso vado di prescia forse ritorno ma non è una promessa Vado di fretta vado di corsa quello che serve è tutto dentro alla borsa e per adesso mi basta Maria sei sempre mia sei l'unica possibile ma di Gino io mi fido un po' di più lui mi conquista lei mi rilassa Gino ha i miei stessi punti di vista e per adesso mi basta Ehi ehi sono gay sono gay non sono gay, no non sono gay sono gay sono come vuoi oggi sono lui da domani poi se lo vuoi sarò lei sarò solo lei mi dirai: come fai come mai non lo sai cosa sei sei diverso da noi ma che vuoi, sono gay fatti miei che disturbo ne hai quale enorme disagio ne trai sono gay sono gay si sono gay No non sono gay, ma vorrei ma lo sai quanti geni ed eroi sono gay non lo sai? o non vuoi ricordare preferisci pensare che un gay sia una sorta di errore una cosa immorale o nel caso migliore un giullare, un fenomeno da baraccone e lo tollererai solo in quanto eccezione e lo tollererai solo in televisione lo chiamano gay e tu pensi ricchione Maria sei sempre mia sei l'unica possibile ma di Gino io mi fido un po' di più lui mi conquista lei mi rilassa Gino ha i miei stessi punti di vista e per adesso mi basta Neffa – Nessuno C'è una strada per andare dove l'odio non c'è senza muri ne paure senza più bandiere sù di noi Quì non c'è nessuno che vuole sentirti gridare più forte quì non c'è nessuno che vuole vederti volare nella notte Solo un passo nel futuro per sentire com'è non è tempo di fuggire tempo di tornare a vivere Quì non c'è nessuno che vuole sentirti gridare più forte quì non c'è nessuno che vuole vederti volare nella notte Meglio che non dici a nessuno infondo ancora stai sperando meglio che non alzi la voce se rompi il silenzo cantando e ti troverai nell'istante in cui ogni sguardo sarà spento e gelido e ti sembrerà che davvero tu sbagli sognando contromano tu c'è una sola direzione per uscire da quì ed arrendersi incondizionatamente all'amore e dire di si ma quì non c'è nessuno che vuole sentirti gridare più forte quì non c'è nessuno che vuole vederti volare nella notte Meglio che non dici a nessuno e infondo ancora stai sperando meglio che non alzi la voce se rompi il silenzo cantando che ti troverai nell'istante in cui ogni sguardo sarà spento e gelido e ti sembrerà che davvero tu sbagli sognando contromano tu sbagli sognando. Urlando Contro il Cielo – Ligabue Come vedi sono qua: monta su, non ci avranno finchè questo cuore non creperà di ruggine, di botte o di età. C'è una notte tiepida e un vecchio blues da fare insieme, in qualche posto accosterò e quella là sarà la nostra casa, ma credo che meriti di piu' ma intanto son qua io e ti offro di ballarci su: è una canzone di cent'anni almeno. Urlando contro il cielo. Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh. Non saremo delle star ma siam noi, con questi giorni fatti di ore andate per un weekend e un futuro che non c'è. Non si può sempre perdere per cui giochiamoci certe luci non puoi spegnerle. Se è un purgatorio è nostro perlomeno. Urlando contro il cielo. Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh. Fantasmi sulla A quattordici. Dai finestrini passa odor di mare, diesel, merda, morte e vi-ta. Il patto è stringerci di piu' prima di perderci. Forse ci sentono lassu'. è un pò come sputare via il veleno. Urlando contro il cielo. Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh. Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh. Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh.