Guerrilla Radio - Centro Servizi Culturali UNLA Oristano

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Guerrilla Radio - Centro Servizi Culturali UNLA Oristano
Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano - Biblioteca Gramsciana - Nur s.n.c
Mercoledì 17 febbraio 2016 ore 17,30
Oristano – Sala Centro Servizi Culturali UNLA
presentazione del libro
Guerrilla Radio
Vittorio Arrigoni, la possibile utopia
di Stefano “S3keno” Piccoli
(Round Robin Editrice)
Partecipano:
Egidia Beretta
Stefano Piccoli
Giuseppe Manias
Vittorio Arrigoni (Besana in Brianza, 4 febbraio 1975 – Gaza, 15 aprile 2011) è stato un reporter, scrittore e
attivista italiano. Sostenitore della soluzione binazionale (uno stato laico e unico per i due popoli) come strumento
di risoluzione del conflitto israeliano-palestinese, nonché pacifista, si è trasferito nella Striscia di Gaza per agire
contro quella che riteneva pulizia etnica da parte dello Stato di Israele nei confronti della popolazione araba
palestinese. Era soprannominato "Vik". Nasce a Besana in Brianza da Ettore Arrigoni ed Egidia Beretta, piccoli
imprenditori, e con una sorella maggiore, Alessandra, avvocato. I nonni, antifascisti, avevano combattuto nella
seconda guerra mondiale, la madre Egidia diverrà successivamente sindaco di Bulciago, mentre il padre Ettore
morirà nel dicembre 2011 a seguito di una lunga malattia. Dopo il diploma di ragioneria, lavora inizialmente
nell'azienda di famiglia, nel frattempo si dedica all'aiuto umanitario. Egidia Beretta, mamma di Vittorio Arrigoni, ci
racconta la breve vita di suo figlio, il cui barbaro assassinio, avvenuto a Gaza nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2011,
è stato pianto dai giovani di tutto il mondo. Giovani che attraverso Vittorio hanno conosciuto e capito come si può
dare un senso a "Utopia", come la sete di giustizia, di pace, di fratellanza e di solidarietà abbiano ancora cittadinanza
e che, come diceva Vittorio, "la Palestina può anche essere fuori dall'uscio di casa". Vittorio, il volontario, l'attivista,
il pacifista, la voce libera che raccontava Gaza dall'interno. Racconto che ci ha permesso di conoscere giorno dopo
giorno una situazione mai così ben rappresentata, senza slogan, ma con la ferma convinzione che "conoscere è il
primo passo per la soluzione". Fra madre e figlio la corrispondenza è frequente ¬ "io e Vittorio eravamo molto uniti,
come idee, obiettivi e ideali, sono molto orgogliosa di lui, è sempre stato così" ¬ e in questo libro Egidia Beretta ne
ha fatto una selezione dettata dal sentimento e dall'importanza del contenuto, che ci fa capire quanto fosse forte il
legame madre¬figlio: "...domenica scorsa ero a Nazareth. Percorro strade che rappresentano la nascita, il viaggio
esistenziale, il miracolo, il calvario di un Dio che di queste terre sembra essersi scordato. Lo faccio anche per te,
mummy, per quella devozione fanciullesca..."
Il libro - La
fine e l’inizio. Il volontariato. Le elezioni nella Repubblica Democratica del Congo
come osservatore internazionale. La Palestina, sempre. E poi l’interposizione non violenta, il
blog, Piombo Fuso, i videomessaggi, Roberto Saviano, la guerra «se possiamo davvero
chiamarla guerra», gli scudi umani e Gaza, nuovamente Gaza.
Guerrilla Radio è Vittorio Arrigoni, per gli amici Vik: «umanissimo e imperfetto come tutti noi».
E «Restiamo umani» non è soltanto un facile slogan. Sono le parole con cui chiudeva gli articoli
del suo blog o delle testate di cui era corrispondente. Parole che rappresentano ancora oggi quei
valori di solidarietà e uguaglianza per i quali ha dedicato la sua intera vita, fino alla notte del 14
aprile 2011 in cui è stato rapito e poi assassinato dal terrorismo jihadista salafita. Vittorio era un
attivista, un narratore sensibile, un pacifista, un ragazzo che aveva deciso di vivere nella Striscia
di Gaza, accanto al “suo” popolo palestinese. Un percorso realmente umano, le cui radici affondano
nel concetto del prossimo prima ancora di quanto possa significare essere un reporter di guerra.
Il volume è arricchito da contributi, approfondimenti e omaggi di Maso Notarianni (giornalista e
fondatore di Peacereporter), Barbara Schiavulli (reporter di guerra e scrittrice), Filippo Golia
(giornalista e corrispondente esteri Rai), Meri Calvelli (Centro Italiano di Scambi Culturali Vik),
Gabriele Corno (volontario insieme a Vik), Carlos Latuff (vignettista), ‘O Zulù (voce della 99 Posse
e attivista), Claudio Calia (fumettista), Kento (rapper e attivista), Davide “Red” Sebastiani (traceur
e insegnante) e Mirca Garuti di Alkemia – Laboratori Multimediali.
L'autore
Stefano "S3Keno" Piccoli (Roma, 1970). Nei primi anni '90 fonda il cult magazine Katzyvari per
poi proseguire con il proprio personaggio Il Massacratore che diventa un'icona del fumetto
indipendente italiano di quella decade. Collabora con Comic Art, Play Press, Magic Press, Eura
Editoriale e Tunué, per cui pubblica i graphic novel Roots 66 (2008) e Kuore nella notte (2014).
Oltre al fumetto, si occupa di grafica creativa, giornalismo musicale e direzione artistica di eventi,
tra i quali l'ARF «Festival di storie, segni e disegni».