Menù spaziali per gli astronauti. Il lavoro di Marco Carrano, laureato

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Menù spaziali per gli astronauti. Il lavoro di Marco Carrano, laureato
Menù spaziali per gli astronauti. Il lavoro di Marco Carrano, laureato alla SUN
(Estratto -e adattato- da SunMagazine Periodico di informazione ed orientamento della Seconda Università degli Studi di Napoli)
Lasagna e tiramisù serviti nello spazio, a 400 km sopra la superficie terrestre. Un menù spaziale, consumato tra una missione
e l’altra a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, preparato con cura da ingegneri aerospaziali come Marco Carrano,
laureato alla Seconda Università, istruttore certificato ESA e NASA specializzato in training degli astronauti e del personale
di terra presso Argotec.
Perché anche nell’alimentazione degli astronauti in missione nulla è scontato, ci vogliono anni di ricerca e sviluppo per
arrivare a piatti altamente tecnologici, uno space food da “stelle Michelin”. Il giovane laureato del Secondo Ateneo ne parlerà
lunedì 22 ottobre alle ore 17.00 presso il Salone degli Specchi dell’Ente Provinciale per il Turismo Reggia di Caserta, in un
incontro dal titolo " L’alimentazione degli Astronauti in volo nel Cosmo " (*), cui parteciperà tra gli altri il Generale e
Presidente della Sezione AAA di Caserta, Elia Rubino.
Il primo spuntino spaziale della storia, quello fatto da Jurij Alekseevič Gagarin a bordo della capsula Vostok 1 il 12 aprile
1961, non fu particolarmente gustoso o invitante, ma servì a dimostrare che un essere umano è in grado di deglutire, e quindi
di mangiare, anche in assenza di peso. Dopo questo primo importante momento i pasti per gli astronauti sono diventati via via
sempre più sofisticati fino all'innovativo bonus food di Argotec, studiato appositamente per ogni astronauta europeo.
“Lo space food ha subito una enorme evoluzione nel corso degli anni a partire dagli albori delle missioni spaziali umane nello
spazio – spiega l’ingegnere Carrano -. Siamo partiti da cibo in pasticche e tubetti, come quello consumato da Juri Gagarin
durante il primo viaggio in orbita intorno alla Terra, e siamo arrivati a portare nello spazio la lasagna, il tiramisù, così come
una serie di cibi e ingredienti completamente organici e naturali che costituiranno la dispensa di bordo dell'astronauta
Samantha Cristoforetti durante la sua missione "Futura", che partirà il prossimo Novembre. Proprio per lei, tra l’altro,
abbiamo creato un menù totalmente personalizzato con ingredienti mirati alla salute e al piacere dell’astronauta, lo sviluppo
di una dispensa di bordo fatta di singoli ingredienti da “assemblare” (la maggior parte del cibo prodotto fino ad ora era
costituito da piatti unici con ingredienti già "assemblati") e l'uso consistente di spezie e prodotti naturali in sostituzione di
sale e zucchero”.
Cibi per i quali vengono utilizzate tecniche di pre-condizionamento come la liofilizzazione o la termostabilizzazione,
necessari per conservare gli stessi a bordo a lungo termine, da diciotto a ventiquattro i mesi, ma non per questo meno
accattivanti in termini di gusto.
“I prodotti alimentari inviati nello spazio sono saporiti e variegati – continua l’esperto - . Considerato che a bordo della
Stazione Spaziale Internazionale vivono costantemente 6 astronauti dalle disparate abitudini e requisiti alimentari, ed il cibo
viene inviato con alcuni moduli di cargo il cui lancio e attracco non è molto frequente, è necessario garantire un'enorme
varietà di cibi e una conservabilità alquanto elevata (18-36 mesi). In particolare, Argotec è la sola responsabile per la
produzione e fornitura del bonus food per gli astronauti dell'ESA. Dal giugno 2013, con la missione "Volare" di Luca
Parmitano, il nostro cibo è stato consumato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, quindi è stato adeguatamente
testato...e gradito! Ovviamente, tutta la nostra produzione, prima di essere inviata a bordo della ISS, è stata caratterizzata da
continui test e prove atte al raggiungimento del risultato ottimale, sia dal punto di vista nutrizionale che sensoriale.”
Un percorso appena agli inizi, quello di Marco, che lo ha condotto dalle aule di Ingegneria fino in Germania, presso il Centro
Europeo Astronauti, in cui riveste il duplice ruolo di responsabile tecnico delle attività educative dell'Argotec ed è istruttore
per l'addestramento degli astronauti e dei controllori di volo per il controllo (monitoraggio e comando) della Stazione
Spaziale Internazionale.
“Il mio percorso di studi alla Sun è stato fondamentale per il lavoro che oggi sto svolgendo. Ricordo con piacere le visite
guidate che abbiamo svolto come studenti della laurea specialistica presso le sedi dell'Alenia di Torino e Foggia e l'Avio di
Rivalta di Torino, iniziative apprezzate da tutti noi studenti che ci hanno consentito di conoscere le realtà dell'industria e del
mondo del lavoro. Un contribuito importantissimo per la mia crescita professionale”.
----------------------------------------------------------------------Argotec è un'azienda aerospaziale italiana, con sede a Torino, che punta su ricerca, innovazione e sviluppo in diversi settori:
ingegneria, informatica, integrazione di sistemi e "human space flights and operations" per conto dell'Agenzia Spaziale
Europea (ESA). Nel campo della creazione e sviluppo del cibo spaziale, l'innovazione apportata da Argotec si concentra nel
fornire la massima attenzione ai prodotti, riducendo al minimo il contenuto di sale nel cibo, sostituito dalle spezie, senza
alterarne colore, consistenza, odore e sapore a seguito dei processi di trattamento del cibo, nella totale assenza di conservanti
e additivi e all'uso di ingredienti 100% biologici.
(*)
Organizzato dalla Sezione di Caserta dell’Associazione Arma Aeronautica