LA MINIERA DI CLUDINICO

Transcript

LA MINIERA DI CLUDINICO
LA MINIERA DI CLUDINICO
STORIA
Il primo periodo (1855-1900)
Per la forgiatura di grosse masse di metallo, si ricorreva all'uso del carbone fossile, che sprigionando maggiori calorie
rispetto al carbone da legna garantiva una buona malleabilità del metallo. La zona di Cludinico, interessata
dall'estrazione del carbone fin dalla metà del 1800,forniva il quantitativo necessario. Dal 1855 al 1876, furono estratte
2500 tonnellate di materiale, trasformato in coke sul posto o utilizzato e raffinato a Udine.La difficoltà del trasporto, la
mediocre qualità del carbone e la irregolarità degli strati ne causarono la chiusura ai primi del 1900.
La nuova apertura (1938 - 1956)
Allo scopo di fornire combustibile alle locomotive della Società Veneta, la miniera registrò una parziale ripresa nei
primi venti anni del secolo, ma fu soltanto nel 1936 che in seguito alla costituzione da parte dello Stato della Azienda
Carboni Italiani, con il nome di Gruppo Ricerche Alto Veneto riaprì il cantiere di Cludinico, in seguito ai rilievi
effettuati sulla quantità di carbone disponibile.Uno staff di personale tecnico, con a capo l'Ing. Rizzuto, progettò
impianti esterni e gallerie. Seguirono anni di alti e bassi, legati alle vicissitudini dlla guerra, dellla concorrenza sul
mercato e da imprevisti quali forti infiltrazioni d'acqua che rallentarono e impedirono ulteriori sviluppi.
Progressivamente le varie lenti di carbone rinvenute si esaurirono dopo aver prelevato in quindici anni 350.000
tonnellate di carbone.
Con la scomparsa della Azienda Carboni, nel 1956 la miniera cessò la sua attività . Furono smantellati e venduti tutti gli
impianti possibili.
.
GEOLOGIA
La zona di Cludinico, caratterizzata da calcare raibliano che poggia sul massiccio ladinico del Clap di Corbolan
presenta i livelli carboniferi di rio Malon, Creta d'Oro e Rio Furioso.
SCISTO : formazione di arenarie rossicce quarzose e marne.
CALCARE RAIBLIANO: struttura del Carnico, Triassico superiore formatosi circa 200 milioni di anni fa.
CARBONE: originati nel Triassico, in formazione rinchiusa tra i banchi di calcare raibliano. Spessore medio 40 cm.
LADINICO: formazione del Triassico medio, caratterizzata da calcare di scogliera. (220 milioni di anni fa)
ORGANIZZAZIONE
L'intera struttura, presentava edifici adibiti ad Ufficio Tecnico, dormitori, mense, officine e falegnamerie, nonchè la
teleferica e l'impianto di trattamento del carbone. Quest'ultimo era composto da un silos con impianto di cernita e
frantoio, ed un silos per il carbone mercantile, che tramite un nastro trasportatore consentiva, grazie ad uno scivolo, di
caricare i camion su strada.
RICERCA
Allo scopo di ricercare le lenti di carbone, si adoperavano delle particolari trivelle,le sonde Swenska. Dopo aver
asportato il terreno fino alla roccia, si fissava la sonda, mediante bulloni e tiranti d'acciaio. La perforazione media sulle
24 ore era di circa 4,5 metri. All'interno della sonda era situato un tubo carotiere che consentiva di prelevare campioni.
Quando la sonda, nel suo avanzamento, incontrava uno strato di carbone, lo polverizzava all'istante, abbassandosi con
grande rapidità. L'operatore poteva così stabilire posizione, spessore e profondità dello strato. Facendo altre
perforazioni in zona, si poteva valutare anche l'estensione della lente di carbone. La sonda scendeva a profondità
variabili tra i 150 ed i 350 metri, arrestandosi nel ladinico.
ESTRAZIONE
I punti di partenza per le gallerie erano determinati in base ai dati forniti dalle sonde e le direzioni di avanzamento erano
stabilite dai tecnici. Per consentire l'areazione, venivano adottati dei turboventilatori. La viabilità era garantita da binari
che garantivano sia il rifornimento che lo smaltimento del carbone estratto. La rete complessiva ammontava a 15 Km,
studiata in modo che distanze e tempi consentissero nell'arco del turno di trasportare fuori tutto il carbone e lo sterile
estratto, deposti in carrelli del volume di 0,75 mc. Degli argani situati all'imbocco delle gallerie inclinate consentivano
un rapido scorrimento dei carrelli. L'avanzamento della galleria era consentito dall'azione di mine (una ventina circa per
sezione) che andavano ad interessare tre fasce concentriche; poi il martello pneumatico, usato anche per l'estrazione,
completava l'opera.
LAVORAZIONE
L' impianto di trattamento del carbone estratto, era costituito da un insieme di locali adeguati a reggere il carico dei
materiali in trattamento e le vibrazioni trasmesse dalle macchine al fine di separare il carbone dai residui di inerte. Da
qui si passava alla frantumazione dei blocchi di carbone. Completato il ciclo, il carbone veniva scaricato su nastro
trasportatore e depositato nel silos di stoccaggio.
TRASPORTO
Nel piazzale dove convergeva la produzione dei tre turni, era installata la stazione di partenza della teleferica. Da qui
scendevano i carrelli pieni di carbone e risalivano i vuoti agganciati e trainati da una fune di acciaio in movimento
continuo. Il vuoto, una volta risalito, veniva sganciato e portato dagli operai sotto la tramoggia dove veniva riempito e
rinviato alla fune traente.La stazione di arrivo era situata 150 metri più in basso ove era situata la tramoggia di carico
per i camion che poteva stoccare fino a 200 tonnellate di materiale.
PRODUZIONI
La produzione di carbone cominciò effettivamente nel 1940, dopo due anni di lavori preparatori e terminò nel 1954. In
media furono prodotte
1945 tonn./ mese e la
punta
massima
di
produzione si ebbe nel
1947. A quell'epoca,
lavoravano in miniera
1.200 operai. L'attività
della miniera non si
arrestò in occasione
della
guerra,
pur
presentando il suo picco
negativo nel 1945 con
una produzione annua
di 10.000 tonnellate,
contro le 24.000 di
media del quindicennio,
per un ammontare
complessivo di 348.000
tonnellate
SALARI
Il numero di operai che lavorarono presso la miniera variò nel corso degli anni. Negli anni di forte produzione, il
numero si attestò intorno alle 1200 unità. Un evidente calo ci fu in concomitanza del 1945 e negli anni seguenti il
1950,quando la produzione scese fino ad azzerarsi nel 1955.
Gli operai erano divisi in cinque grandi gruppi,corrispondenti alle diverse qualifiche e cioè: specializzati,
qualificati,qualificabili, manovali, ragazzi.
La paga mensile era quella sindacale, almeno fino al 1945, incrementabile con scatti di anzianità.
Specializzati ........................650 Lire
Qualificati ...........................575 "
Qualificabili .........................475 "
Manovali ..............................425 "
Ragazzi .................................350 "
Dal 1945, l'inflazione salì al 219 % e si mantenne alta per altri cinque o sei anni. Il costo del carbone rimase immutato,
mentre aumentavano le spese. Quando nel 1952 ebbe inizio il boom economico e l'inflazione era scesa a livelli prossimi
allo 0 %, la situazione della miniera era ormai compromessa e stava portando verso la chiusura.