alimentazione e dislipidemie - Comune di Castelfranco Emilia

Transcript

alimentazione e dislipidemie - Comune di Castelfranco Emilia
ALIMENTAZIONE E DISLIPIDEMIE
INTRODUZIONE
Per dislipidemia s’intende un’alterazione del profilo dei grassi (lipidi)
nel sangue (colesterolo e trigliceridi). Allo stato attuale il motivo di
preoccupazione non è tanto il valore in se di questi parametri quanto il
rischio nel lungo termine per complicanze cardiovascolari.
Le dislipidemie sono asintomatiche finché non subentrano
problematiche legate all’aterosclerosi, infarto, ictus o altre malattie. La
diagnosi avviene attraverso gli esami del sangue che misurano la
concentrazione di colesterolo totale il cui valore desiderabile deve
essere inferiore a 200 mg/dl. Importante è anche il valore del
colesterolo “buono” o HDL che dovrebbe essere > 60 mg/dl e del
colesterolo “cattivo” o LDL < 130 mg/dl.
Per i trigliceridi i valori normali devono essere compresi tra 70 e 170
mg/dl.
Per quanto riguarda la cura delle dislipidemie il primo approccio
prevede l’adozione di uno stile di vita corretto che comporti attività
fisica, rinuncia al fumo, correzione della dieta con monitoraggio
periodico dei valori di trigliceridi e colesterolo.
FUNZIONE DEL COLESTEROLO
Il principale compito del colesterolo è
trasportare i grassi nei vasi sanguigni,
infatti, i grassi non essendo solubili in
acqua che è il principale componente
del sangue non possono circolare da
soli. La maggior parte del colesterolo è
prodotta dal fegato sottoforma di
lipoproteine: VLDL (a bassissima
densità), LDL (a bassa densità), HDL (ad alta densità). Le VLDL
trasportano i grassi dal fegato agli altri distretti del corpo e dopo aver
ceduto i grassi diventano LDL. Queste vengono chiamate anche
2
“colesterolo cattivo” perché si attaccano facilmente alle pareti dei vasi
provocando occlusioni. Le HDL o “colesterolo buono” catturano le
LDL riportandole al fegato. Quindi se si assumono quantità elevate di
grassi con la dieta il fegato produce molte VLDL per trasportarli e, se
non sono presenti sufficienti HDL, una maggior quantità di LDL
aderisce ai vasi sanguigni.
FUNZIONE DEI TRIGLICERIDI
I trigliceridi sono molecole complesse che vengono prodotte dal
fegato e assunte tramite la dieta. La trigliceridemia è condizionata da
un lato dall’apporto alimentare, dall’altro dalla rapidità con cui questi
vengono sottratti al sangue da parte del fegato e del tessuto adiposo.
Il fegato è inoltre in grado di sintetizzarli a partire da glucidi e da acidi
grassi liberi.
DIETA
L’impostazione della dieta in caso di dislipidemie è più o meno la
stessa a seconda che si parli di ipercolesterolemia che di
ipertrigliceridemia. I grassi sono
indispensabili all’organismo come
riserva di carburante quando vengono
accumulati nei depositi e come veicolo
per l’assorbimento delle vitamine
liposolubili ma è importante non
abusarne.
I grassi sono costituiti da acidi grassi e
glicerina. Gli acidi grassi si dividono in saturi e insaturi. Gli acidi grassi
saturi sono solidi a temperatura ambiente (burro, lardo, pancetta,
margarina) quelli insaturi sono liquidi (olio). Ricchi di acidi grassi saturi
sono i formaggi, lo strutto, gli insaccati, una dieta ricca di questi
prodotti può comportare un aumento di colesterolo. Gli acidi grassi
3
insaturi si dividono in monoinsaturi come l’acido oleico contenuti
nell’olio di oliva e di arachide che svolgono un’azione energetica ma
favoriscono anche la formazione di colesterolo
HDL considerato “buono”, polinsaturi della serie
Omega 6 (ac. linoleico) contenuti nell’olio di
girasole, mais, vinaccioli sensibili al calore quindi
da usare sempre crudi, polinsaturi della serie
Omega 3 (ac. linolenico) si trovano nelle noci, oli
di mais e di soia, frutta secca, acciughe, sgombri,
aringhe e salmone.
Gli acidi grassi polinsaturi sono detti anche “essenziali” perché il
nostro organismo non è in grado di sintetizzarli quindi l’unico modo
per assumerli è attraverso la dieta.
Di seguito viene riportata una tabella contenente indicazioni di
massima per una corretta alimentazione nelle dislipidemie. Rimane
sempre ovvio il fatto che una dieta va impostata sotto la supervisione
di un medico o di un biologo nutrizionista.
METODI DI COTTURA CONSIGLIATI
CARNI:
-ai ferri, con limone, prezzemolo, sale, erbe varie
-arrostite con timo e lauro o altre erbe
-bollite con verdure
PESCE:
-bollitura rapida o ai ferri (con limone, prezzemolo,
pepe)
-al forno, al cartoccio con sale, pepe, prezzemolo,
limone
LEGUMI:
-vapore con sale, pepe, aglio, limone
-bollitura in acqua
all’agro, con olio.
Evitare i fritti; aggiungere possibilmente gli oli a crudo, a fine di
cottura.
4
Pane, fette
biscottate,
cracker integrali,
pasta integrale,
riso.
Latte scremato,
formaggi molto
magri (p.es.
fiocchi di latte).
Cornetto, brioche, pasta
ripiena (per es.
cannelloni, lasagne,
ravioli) o confezionata.
Latte parzialmente
scremato, formaggi
mediamente grassi
da consumare una
volta alla settimana
(p.es. camembert,
ricotta, feta, yogurt
magro).
Latte intero, latte
condensato, panna,
yogurt intero, formaggi
grassi.
Consommé,
minestra di
verdure.
Albume d’uovo.
Ogni tipo di pesce
bianco (alla
griglia, al
cartoccio,
affumicato).
Uova intere (due
alla settimana).
Pesce fritto in olio.
5
Uova di pesce.
Anguilla, pesce fritto in oli
o grassi di provenienza
ignota o dubbia.
Tacchino, pollo,
vitello, coniglio
(evitare le parti
grasse o con la
pelle).
Manzo molto magro
(fino a tre volte alla
settimana),
prosciutto crudo
(solo la parte
magra), capretto
(una o due volte
alla settimana),
salsicce di vitello o
di pollo, fegato (due
volte al mese).
Anatra, abbacchio, oca,
salsicce, pancetta,
prosciutto crudo con
grasso, prosciutto cotto,
salame, pasticcio di
carne, paté, pelle di
pollame, selvaggina, sugo
di carne, ogni tipo di
carne grassa, frattaglie,
animelle, tutte le parti
grasse di ogni tipo di
carne.
Oli monoinsaturi (oli
di oliva), oli
polinsaturi (di
girasole, mais,
Burro, sugna, lardo, olio di
noce, cartamo),
palma, margarine dure,
margarine morbide
grassi idrogenati, salse
(non idrogenate),
con panna o burro.
grassi a base di oli
ricchi in acidi grassi
polinsaturi.
6
Sorbetti, gelatine,
budini preparati
con latte
scremato,
macedonie,
meringa, torrone,
dolci bolliti.
The, caffè
istantaneo o da
filtro, acqua
minerale,
analcolici,
bevande
dietetiche.
Gelati, budini,
frittelle, marzapane,
biscotti con
margarina od oli
vegetali (una o due
volte alla
settimana).
Alcolici.
Pepe, senape,
erbe, spezie,
aceto, limone.
Crema per pasticceria,
crema con panna e burro,
cioccolato, caramelle al
cioccolato o ripiene,
snack al cocco,
pastafrolla confezionata,
biscotti, sformati
confezionati, snack.
Bevande al cioccolato,
irish coffee e tutte le
bevande contenenti grassi
(per. es. brodo di carne e
bevande contenenti latte
intero o uova.)
Sale aggiunto, maionese.
7
Fonti:
-
Ministero della Salute: www.salute.gov.it
Tema Farmacia, ”Ipocolesterolemizzanti e farmaci per il
controllo glicemico” Anno XXX, n. 2, febbraio 2012, Ed.
Tecniche Nuove.
La Farmacia propone:
Autotest Colesterolo Totale
Autotest Trigliceridi
€ 5,00
€ 5,00
NOTE PER IL LETTORE
Le informazioni e i contenuti di questa scheda costituiscono materiale informativo.
Si consiglia di consultare un professionista della salute (medico o farmacista) per un’autocura
responsabile.
Dr.ssa FRANCESCA BRAGLIA - Farmacista
Dr. GIOVANNI CASADEI - Farmacista
Farmacia Comunale “Le Magnolie”
Via Loda, 6 - Castelfranco Emilia (MO)
Tel. 059 922176
8