Pagina 9 - Agostina Delli Compagni

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Pagina 9 - Agostina Delli Compagni
anno VIII | numero 109 | sabato 18 giugno 2011
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VENERDÌ CALDO A ROMA
inprovincia
p8
SALUTE CASA E LAVORO: LA CAPITALE CHE
PROTESTA
Pomezia
Lavoratori del Consorzio Nazionale dei Servizi senza stipendio.
Città invasa dall’immondizia da 3 giorni
pagina 14
Albano
240 falsi collaboratori
a progetto per
un’azienda di call center: la gdf denuncia
13 persone
20
CRONACA
Abbandona i figli
in auto per giocare
al videopoker
A Tivoli due gemellini sono stati lasciati
soli dalla madre per un’ora e mezza:
salvati dai passanti. E’ la seconda volta
in quindici giorni. Denunciata la donna
Regione
p5
Sport
p22
pagina 17
Monterotondo
Da sinistra a destra: i lavoratori del Santa Lucia, i dipendenti di Farmacap e gli inquilini Enasarco
I lavoratori del Santa Lucia bloccano l’Ardeatina, quelli di
Farmacap protestano sotto l’assessorato e vincono la loro
battaglia sul blocco dei licenziamenti. Tensione a Porta Pia
tra gli inquilini Enasarco a rischio sfratto e le forze dell’ordine
Ultimatum agli occupanti delle case popolari di via della Fonte:
dovranno andarsene
entro il 30 giugno
pagina 18
Sostegni alla
famiglia, un
progetto da
60 milioni
Calcio,
l’Atletico
sogna un
posto in B
OSTIA Il ministero dell’Economia boccia la tassa di soggiorno imposta dal sindaco di Roma Alemanno
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No al balzello per i bagnanti non romani
“Niet” del ministero dell’Economia alla tassa di soggiorno
imposta dal sindaco di Roma
Gianni Alemanno. Niente più
euro da sborsare per l’ingresso
negli stabilimenti di Ostia per
i non residenti nella Capitale.
Il Campidoglio, secondo quanto
indica il dicastero guidato da
Giulio Tremonti, non può pretendere il pagamento del balzello da parte dei bagnanti non
romani. Stop dunque alle complicate richieste di documenti
da parte degli imprenditori balneari, che già avevano storto
il naso contro il contributo, e
stop anche alle polemiche di
cittadini e associazioni di categoria.
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sabato 18 giugno 2011
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RIFIUTI
REGIONE
De Priamo: Roma guardi
a San Francisco. Ma
l’esempio californiano è
molto lontano p3
CASA
istituzioni
Presentato ieri il nuovo
piano famiglia da 60
milioni. tra le novità asili
nido in stazione p5
La procura indaga sulle assegnazioni avvenute dopo l’occupazione di Casapound del palazzo di Montesacro
Alloggiati di Val D’Ala senza requisiti
Tra i diciotto nuclei familiari censiti dalla polizia municipale nello stabile sembra che ci siano persone che la casa popolare
non possono richiederla perchè prorprietari di villini o esercizi commerciali
di Orazio Ilich
S
concerto e una spiacevole sorpresa deve aver
colto quanti hanno avuto un sentimento di solidarietà con chi occupa una casa perché non ce l'ha.
Poco importa se lo fanno sotto le bandiere del movimento
di estrema destra CasaPound, come l' “Osa Val D'Ala
200”, ovvero l'occupazione a scopo abitativo di Prati
Fiscali iniziata dagli attivisti di estrema destra a fine
Aprile e da qualche settimana terminata in seguito all'assegnazione di alloggi comunali alle famiglie occupanti. Lo sconcerto nasce per le indiscrezioni dell'indagine aperta dalla Procura di Roma che sembra aver
posto la propria attenzione sulle persone provenienti
dall'occupazione di Casapound nel Municipio IV che si
sono viste assegnare un alloggio dal Comune, scavalcando la graduatoria lunghissima di tutte le altre
famiglie in attesa di una casa popolare. Tra i diciotto
nuclei familiari censiti dalla polizia municipale nello
stabile di via Val D'Ala sembra che ci siano persone
che la casa popolare non possono proprio averla.
Altro che emergenza abitativa. Tra la lista degli occupanti
sponsorizzati da Casapound figurano infatti proprietari
di immobili, addirittura in un caso un villino, titolari di
esercizi commerciali e persone che guadagnano abbastanza per potersi permettere appartamenti con i loro
soldi. «Siamo di fronte all'ennesimo scandalo della gestione Alemanno. Abbiamo appreso come l'ultima infornata di assegnazioni di alloggi per cittadini romani
in emergenza abitativa in realtà sembra nascondere
ben altro», hanno dichiarato in una nota congiunta il
consigliere comunale Pd Massimiliano Valeriani e Marco
Palumbo consigliere provinciale, osservando che «è
come se esistessero occupazioni di serie A e di serie B
e viene da chiedersi come si possono considerare cittadini indigenti persone proprietarie di villini, appartamenti, o con redditi annui di 100mila euro e più.
Quello che emerge dall'inchiesta aperta dalla procura
della Repubblica di Roma per fare luce su come l'Amministrazione Alemanno impieghi fondi per l'assistenza
alloggiativa, stando a quanto si apprende dalla stampa,
è davvero vergognoso». Il Pd punta il dito contro il
movimento neofascista Casapound. «Quell'occupazione
con l'emergenza abitativa c'entra davvero molto poco,
ma sembra essere stata più che altro un pretesto per
sistemare in case comunali qualche fedele militante»,
mentre proprio ieri mattina durante le question time in
Consiglio municipale il capogruppo del Pd Paolo Marchionne ha interrogato sul tema il presidente Cristiano
Bonelli, che ha detto di non saper nulla della vicenda.
VALERIANI E PALUMBO
Siamo di fronte all'ennesimo scandalo
della gestione Alemanno. Abbiamo
appreso come l'ultima infornata di
assegnazioni di alloggi per cittadini
romani in emergenza abitativa in realtà
sembra nascondere ben altro
IL CASO
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Registrazione del Tribunale di Roma n. 155 del 23/04/2004
L’INCHIESTA
Ama, il Gip ha negato
l’incidente probatorio
L'incidente probatorio sollecitato dalla Procura
della Repubblica nell'ambito dell'inchiesta sulle assunzioni all'Ama e riguardante l'esame di computer,
pen drive e hard disk sequestrati nell'ambito dell'indagine non si farà. Il giudice dell'indagine preliminare ha infatti ritenuto di respingere la richiesta
che era stata formulata dal procuratore aggiunto
Alberto Caperna e dal pubblico ministero Corrado
Fasanelli con riferimento alla possibilità che i dati
contenuti nel materiale in futuro potessero essere
dichiarati non utilizzabili a causa di contestazioni
da parte dei difensori degli indagati. Questi ultimi
sono l'ad dell'Ama Franco Panzironi, il capo del
personale Luciano Cedrone, l'ex responsabile del
personale Gianfrancesco Regard nonchè gli ex dirigenti Ivano Spadoni e Lorenzo Allegrucci, il presidente del consorzio Elis Sergio Bruni e il capo
dell'ufficio legale Giovanni D'Onofrio nonchè Alessandra De Luca e Davide Ambrogi componenti di
una commissione dell'Ama che fu nominata per valutare l'assunzione di 800 dipendenti. Indagato
anche come gli altri per abuso d'ufficio Bruno Frigerio presidente della commissione esaminatrice.
La soubrette e delegata del sindaco scelta per lo spettacolo “Romani rumeni”
Badescu in Campidoglio per i
romeni. Flop di ascolti su Rai 1
Il "circo Alemanno" ha messo
a segno un nuovo colpo. Questa volta la fortuna ha baciato
la soubrette Ramona Badescu, che tra le altre cose è
anche delegata del sindaco
Alemanno per i rapporti con
la comunità rumena. Infatti,
lunedì scorso si è tenuto su
piazza del Campidoglio lo
spettacolo “Romani rumeni”
voluto e diretto dall’eclettica
e originale attrice. Uno scintillio di luci, di suoni direttamente dalla Romania su piazza del Campidoglio, il centro
di Roma Capitale del cattolicesimo. E proprio qui, sulla
piazza dei romani, è avvenuto
il miracolo: una magistrale
esibizione della Badescu che
ha cantato un'Ave Maria da
brividi. La serata ripresa da
Rai 1 ha segnato un cambio
di passo nella vita della showgirl, che ha voluto dare un
segnale forte di conversione
e di vicinanza al sentire delle
famiglie romane tanto devote
alla Vergine. «Un tributo sentito dal profondo del cuore»,
ha dichiarato dopo lo spettacolo. E poi il resto dell’evento
tra canti, danze e suoni dalla
Romania con un effusione di
luci ed immagini.Peccato,
però, che in piazza erano più
romani che rumeni e che lo
show, pur strizzando l'occhio
al misticismo mariano, abbia
lasciato una sensazione buffa: a nessuno certo sarebbe
passato per la testa di far
cantare l'Ave Maria alle suore
di clausura, ma la scelta del
cattolicissimo Alemanno di
affidare il canto religioso alla
bella delegata-soubretteattrice (indimenticabile la sua
interpretazione nel film "Le
Nuove Comiche") non è sembrata azzeccatissima. Anche
gli ascolti non hanno premiato
la lungimiranza alemanniana:
la serata ha avuto uno share
del 7,5%, il minimo storico
per la rete ammiraglia. Insomma ad Alemanno, che si
considera l’unto del Signore,
il miracolo non gli è riuscito
proprio bene, tanto che ha
scontentato anche la numerosissima comunità rumena
di Roma che non digerisce la
Badescu. Consigliamo al sindaco – quando vuole fare miracoli – di rivolgersi alla parrocchia che è proprio in Campidoglio: sapranno dargli utili
consigli.
Giulio Dante
TEL:
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istituzioni
MALAGROTTA
L’Europa avvia una procedura di infrazione
La discarica finisce
sotto la lente dell’Ue
Doveva chiudere entro 3 anni, ma il
provvedimento potrebbe essere anticipato per
la mancata applicazione del Decreto
legislativo sul pre-trattamento dei rifiuti da
conferire in discarica. I conti della Rete di
Mutuo Soccorso: «Le multe possono arrivare
fino a circa 10 milioni di euro»
di Maurizio Ceccaioni
M
ala tempora currunt” dicevano i latini, come per
quei 50mila abitanti dell’area compresa tra via Aurelia e via Portuense nei municipi XV e XVI, dov’è
la più grande discarica d'Europa: “l’ottavo colle”.
Per Sergio Apollonio, presidente del Comitato Malagrotta,
in questi ultimi 40 anni la vita è stata dura, anzi invivibile,
tanto da costringere i cittadini a una dura battaglia di legalità contro la discarica dell’avvocato Cerroni.
Colline di sabbia che da set dei film western di Sergio
Leone all’attuale pattumiera a cielo aperto, sono state
sede dell’inceneritore Sogei di Ponte Malnome dal 1962
RIFIUTI
al 1985, quando fu chiuso per inquinamento ambientale
(a 1 km dall’attuale inceneritore dei rifiuti ospedalieri).
Doveva chiudere entro 3 anni, ma la chiusura potrebbe
essere anticipata con l’avvio della procedura d’infrazione
contro il nostro paese da parte dell’Ue, per mancata applicazione del Dlgs 36/03 (ricezione direttiva 31/1999)
sul pre-trattamento dei rifiuti da conferire in discarica.
«Un giudice esiste anche a Bruxelles – dicono dalla Rete
di mutuo soccorso - e l’Italia se ne sta rendendo sempre
più conto e che costeranno multe salate a tutti noi. Perché
le multe possono arrivare fino a circa 10 milioni di euro,
oltre a una cifra quotidiana (da 22 mila a 700 mila euro),
da pagare fino a regolarizzazione avvenuta».
«Eravamo già ricorsi una volta all’Europa – dice Sergio
Apollonio - con una denuncia che fece aprire un’infrazione
contro l’Italia. Dopo un “Piano di adeguamento” rimasto
sulla carta e la forte pressione del governo finì tutto “insabbiato”. Questa volta invece l’Ue è andata avanti:
troppe cose non quadravano».
«Malagrotta – aveva detto Cerroni il 26 maggio 2011 al
“Corriere della Sera” - ha rappresentato e rappresenta
ancora per poco la salvezza di Roma per aver assicurato
da 30 anni un corretto smaltimento dei rifiuti in discarica
e, al tempo stesso la fortuna di Roma per le enormi economie di cui l'utenza cittadina ha potuto beneficiare». Ma
il deus ex machina della “monnezza romana” aveva pure
detto nell’inchiesta di Rai 3-Report, che l’inquinamento
delle falde acquifere rilevato dall’Arpa Lazio non era cau-
Dopo la dichiarazione di De Priamo
Quanto è lontano il virtuoso
esempio di San Francisco
Dieci anni anni fa la città californiana aveva
raggiunto già la quota del 50%. Ci sono voluti altri 10
anni per incrementare la raccolta differenziata di un
altro 25 per cento. Nella nostra regione, tragicamente
ferma al 20%, si pretende di raggiungere il 65%
di raccolta differenziata nel 2012
«Solo seguendo il virtuoso esempio californiano di San
Francisco la Regione Lazio e Roma Capitale avranno gli
strumenti per uscire dalle politiche emergenziali». La dichiarazione arriva direttamente dal presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale, Andrea De Priamo.
Si parla di rifiuti. Per chi non lo sapesse San Francisco
attua da anni una virtuosa politica di raccolta differenziata
che ha permesso alla città californiana di arrivare al 75%
di riuso e riciclo dei materiali. È bene precisare però che
10 anni fa, nel 2001, la città del Golden Gate aveva raggiunto già la quota del 50%. Ci sono quindi voluti altri 10
anni per incrementare la raccolta differenziata di un
altro 25 per cento. Ben vengano le dichiarazioni di intenti,
ma i cittadini devono sapere che l’America è lontana,
anzi lontanissima. Nella nostra regione, tragicamente
ferma al 20%, si pretende di raggiungere il 65% di raccolta
differenziata nel 2012. Un’immaginifica quota che, per
altro, non tiene conto di mezzi e strumenti atti a raggiungerla. Ieri, in Consiglio regionale, la proposta di piano
rifiuti della Giunta Polverini è stata al centro di un'audizione
con le organizzazioni ambientaliste ed i comitati dei cittadini. Mancava l’assessore all’ambiente regionale Di Paolo,
ma c’erano le principali associazioni ambientaliste e di
cittadini che non hanno lesinato critiche al Piano rifiuti.
Il "Comitato Malagrotta" ha chiesto un cambio di mentalità
nella programmazione regionale che punti alla diminuzione
e al recupero dei rifiuti in alternativa a discariche e ince-
neritori, rimarcando come l'Ama nella Capitale non si impegni abbastanza per la differenziata. "Codici" ha sottolineato la mancanza di alternative a Malagrotta ed ha sollevato dubbi sulla modalità di raccolta differenziata nel X
Municipio di Roma, alla quale per parteciparvi i cittadini
dovrebbero recarsi ai punti di raccolta la mattina presto.
"Marevivo" ha sottolineato carenze sotto il piano industriale, "Occhio del riciclone" ha rimarcato pesanti assenze
sul piano della prevenzione ed il riutilizzo dei rifiuti.
L'associazione "Amici dell'Inviolata" ha chiesto l'individuazione di impianti per l'umido e sanzioni per quei
comuni che non differenziano mentre l'associazione "Non
bruciamoci il futuro" ha bocciato il piano, ritenendolo
puramente teorico. Il virtuoso esempio californiano, per
usare le parole di De Priamo, è ancora ben lungi dall’essere
seguito.
Alessandra Mancini
sato dalla discarica, ma da altre attività. Non la pensano
così gli abitanti di Massimina, Piano del Sole, Ponte
Galeria e Santa Cecilia, che avevano fatto una causa collettiva per il «risarcimento dei danni per la malagestione
di Malagrotta», discarica che ha portato di nuovo nel Tribunale di Roma (è la quarta volta) Francesco Rando, amministratore unico della Giovi Srl dell’avvocato Cerroni.
Stanchi degli oltre «60 milioni di tonnellate di rifiuti indeterminati» sversati in 40 anni, i cittadini propongono
un referendum del tipo di quelli fatti a Milano, per decidere
se la gestione dei rifiuti debba essere pubblica o privata.
Ma pure preoccupati perché dopo il “no” della Polverini
all’ipotesi Allumiere, si dia seguito all’idea di una Malagrotta
2, su terreni sempre di Manlio Cerroni, a Testa di Cane o
Monti dell’Ortaccio, presso l’abitato di Massimina.
Il caso
Segnalateci atti
di vandalismo
contro
Cinque Giorni
Alla redazione di "Cinque Giorni" sono giunte numerose
segnalazioni di lettori ai quali capita di trovare a Roma,
già al mattino, pacchi ancora intatti, e regolarmente
distribuiti, del nostro quotidiano nei cassonetti dei rifiuti
o, in taluni casi, come in
piazza
Sempione,
Molti lettori hanno
strappati e lasciati in
terra. Episodi purtroppo trovato pacchi
non
isolati
che ancora intatti del
dimostrano l'ostilità di
nostro quotidiano
qualcuno, forse di un
gruppo
organizzato nei cassonetti dei
seppur
sparuto
di rifiuti a Roma
persone,
nei
nostri
confronti, e che ci
costringono
a
fare
appello ai lettori perché
tengano gli occhi aperti
e segnalino via mail
([email protected]) o
telefonando in redazione,
eventuali
atti
di
vandalismo nei confronti
di "Cinque Giorni". Per
difendere la nostra libertà
di fare informazione e raccontare quotidianamente quel
che accade sul territorio e nei palazzi della politica e
la vostra libertà di sapere, conoscere, di arrabbiarvi e
raccontarci, come spesso fate, i problemi dei quartieri
o le vostre storie, di dissentire anche e perché no dalle
nostre opinioni. Restando però informati. Gratuitamente.
chp
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istituzioni
REGIONE
La legge che disciplina le attività estrattive ancora senza quorum CASSE CAPITOLINE
Consiglio spaccato in
due su cave e torbiere
Polverini in bilico sul “caso” Guidonia, dove bisogna «salvaguardare da un lato l’occupazione
e dall’altro la salute dei residenti». La governatrice chiede allora un approfondimento tecnico
ma deve incassare la protesta dei sindacati: «Consultazioni separate inaccettabili»
L
a subsidenza, cioè il dissesto idrogeologico causato dal
prosciugamento delle falde acquifere, rischia di far
sprofondare la maggioranza della Regione Lazio. Sono
già due, infatti, le riunioni del Consiglio regionale in cui il
centrodestra non è riuscito ad assicurare il numero legale
per approvare la legge che disciplina le attività estrattive di
cave e torbiere. Il testo di legge, attualmente in discussione,
concede una proroga alle concessioni per le cave. Ma l'area
di Villalba di Guidonia, proprio per via della subsidenza,
aveva ottenuto lo stato di calamità naturale. Il sindaco di
Guidonia Eligio Rubeis (Pdl) chiede una deroga per la zona,
chiedendo che essa sia trattata proprio secondo i parametri
della calamità naturale. Guidonia non è solo il comune che
ha più cave nel Lazio, circa 80 da cui si estrae il travertino, è
anche un bacino elettorale molto ambito visto che è terza
città del Lazio per numero di abitanti. «La questione delle
cave è molto delicata - ha detto la presidente della Regione
Polverini - per cui ho ritenuto di chiedere un approfondimento
tecnico che da un lato salvaguardi la questione delle cave,
che come sappiamo interessa 1500 lavoratori nel nostro territorio che ci stanno molto a cuore, ma nel contempo salvaguardi anche la sicurezza della salute di chi nel territorio di
Guidonia ha a che fare con altri problemi. Una riunione tra
tecnici – ha concluso la Polverini - deciderà il percorso
perché sia salvaguardata l'una e l'altra istanza». Proprio
questo percorso da qui al prossimo Consiglio regionale ha
però scatenato le proteste dei sindacati Feneal Uil, Filca Cisl
e Fillea Cgil che esprimono completo dissenso per le consultazioni ristrette, ufficialmente motivate da ragioni di ordine
tecnico, apertesi in Regione. «E’ inaccettabile che la Presidenza
della Regione Lazio indica consultazioni separate, adducendo
presunte valutazioni tecniche, sul disegno di legge n. 168/2011
destinato a regolamentare ad approvazione definitiva cave e
torbiere», hanno dichiarato Fabrizio Franceschilli della Feneal
Uil Roma, Attilio Vallocchia della Filca Cisl Roma e Walter
Cherubini della Fillea Cgil Roma e Lazio. Secondo i sindacati
«si persevera senza scrupolo nelle strumentalizzazioni
politiche sulla pelle dei lavoratori il cui posto di lavoro è a rischio. Le attività estrattive rappresentano una leva economica
imprescindibile per il territorio. Si rischia una crisi occupazionale di dimensioni tali da non essere riassorbibile.
Chiediamo l'immediata convocazione di un tavolo concertativo
regionale, più volte sollecitato e non più rinviabile dalla politica, che veda la partecipazione delle parti sociali e di tutti i
soggetti coinvolti, per giungere all'individuazione dell’area
igienico-sanitaria nel bacino di Tivoli-Guidonia e – concludono
i sindacati - alla definizione dei tempi di escavazione».
Parole che testimoniano come il raggiungimento del quorum
necessario ad approvare questa legge in Consiglio regionale
sia ancora fortemente a rischio.
A.M.
Franceschilli (Feneal Uil), Vallocchia (Filca Cisl) e Cherubini (Fillea Cgil)
Si persevera senza scrupolo nelle strumentalizzazioni politiche sulla pelle dei
lavoratori. Le attività estrattive rappresentano una leva economica imprescindibile
per il territorio. Si rischia una crisi occupazionale non più riassorbibile
CINEMA INDIPENDENTE
Ortale (Municipio XIX) fa
le pulci al bilancio: «Chi
dice che non c’è una lira?»
Il consigliere al XIX Municipio della Federazione della
Sinistra (Prc-Pdci) è convinto che il refrain della
giunta Alemanno del "tanto non c'è una lira" non
sia fondato e anzi fa le pulci al bilancio capitolino.
Per Ortale nella sostanza si tratta di una manovra
di 6,5 miliardi che toglie nuovamente ai poveri per
dare ai ricchi. Infatti se si osserva a tutta la serie di
spese indicate nel bilancio previsionale si evince che
potrebbero sicuramente essere dirottate, anche solo
in parte, su ben altre voci.
Facciamo degli esempi. Acquisto autovelox 600mila
euro; acquisto armamento polizia urbana 490mila;
opere destinate al culto 700mila; trasferimento di capitale al Prefetto di Roma per la realizzazione dei
campi nomadi 10 milioni di euro; immobile di via Salaria 10 mln; protocollo d’intesa Demanio-Roma Capitale per acquisto immobile via Napoleone III
(l’edificio occupato da casa Pound) 11,8 mln di euro,
con una permuta di beni patrimoniali che potrebbe
essere sicuramente sfruttata in ben altra direzione;
costituzione della Holding 2 mln; manutenzione e
sicurezza aree intorno all’ambasciata americana
620mila; trasferimenti di capitale ad Acea Spa per
investimenti 7,3 mln; capitalizzazione Risorse per
Roma (quella che in campagna elettorale Alemanno
prevedeva di chiudere immediatamente) 2 mln; partecipazione azionaria AltaRoma (per fare la sfilata
nel centro di Roma) 400mila. Inoltre per il consigliere
è normale che il sindaco ex Fdg, ex Msi, ex An
«metta in bilancio 2,5 mln per acquisto immobile da
destinare a sede della Fondazione Gramsci? Chiara
la mossa: Casa Gramsci per CasaPound». «Se a queste varie voci di spesa si aggiungono i milioni di
euro - spiega Ortale - che sicuramente il sindaco e
l’assessore al Bilancio gireranno, come tradizione
ormai consolidata (sia a destra che a sinistra) alle
opposizioni durante la manovra d’aula, ecco che si
raggiunge facilmente quota 50 milioni di euro che
potrebbero essere impegnati in ben altro modo. Per
non parlare dei milioni che arriveranno alla maggioranza stessa, magari tramite un maxi emendamento
finale». Certo che sul piano delle entrate il bilancio
non scherza. Diciotto milioni grazie all’addizionale
commissariale sui diritti di imbarco. lncremento dello
0,4% dell’addizionale comunale Irpef con una previsione di 180 mln. Contributo di soggiorno con 75,5
mln di entrate previste; più tutte le altre presumibili
entrate conseguenti alla centrale unica degli acquisti
e all’aumento dell’Ici per le abitazioni diverse dalla
prima casa. «Ma chi ha detto che non c’è una lira?»,
conclude Ortale.
In programmazione in tutta Italia dopo l’anteprima al “Macro”
“6 giorni sulla terra” apre le porte alla real-scienza
La storia narra di un coraggioso professore che studia i casi di rapimenti alieni tra la totale ostilità del mondo accademico e il sarcasmo dell’opinione pubblica, ma trae
ispirazione dalle ricerche del dott. Corrado Malanga, chimico e ricercatore universitario. Fiction e verità si uniscono, in un prodotto reso dalla musica fortemente evocativo
Parlando di cinema indipendente si fa riferimento a
una ricca produzione di film
concepiti e realizzati mettendo al primo posto il valore artistico e all’ultimo
quello commerciale. E’ questo il principio di fondo del
film "6 giorni sulla terra",
presentato in anteprima al
Macro e già in programmazione in tutta Italia. Protagonista un coraggioso professore che studia i casi di
rapimenti alieni tra la totale
ostilità del mondo accademico e il sarcasmo dell’opinione pubblica. L’incontro
con Saturnia, che chiede il
suo aiuto per capire se e
quando è stata rapita, lo
porta in contatto con un’entità aliena che vive nel suo
corpo e tenta di prenderne
il totale controllo. La discendenza della ragazza, figlia di un’importante famiglia nobile, crea nuovi problemi al dott. Piso che con i
suoi collaboratori tenta caparbiamente di restituirle la
libertà comunicando con la
sua parte più profonda:
l’anima.
"6 giorni sulla terra" trae
ispirazione dalle ricerche
del dott. Corrado Malanga,
chimico organico e ricercatore universitario che ha
dedicato buona parte della
sua vita allo studio approfondito dei rapimenti alieni,
comunemente conosciuti
come “abduction”. La sua
ricerca si basa sullo studio
approfondito dei racconti di
persone che affermano di
aver avuto contatti con entità aliene, elaborati e confrontati unendo la fisica
quantistica di David Bohm,
gli studi dello psichiatra Milton Erickson e di altri professionisti nel ramo scientifico. Il panorama cinematografico italiano non brilla
nel genere della fantascienza, del resto "6 giorni sulla
terra" non si propone come
film di fantascienza ma come
un nuovo genere che il regista Varo Venturi ha definito real-scienza, in cui attraverso elementi narrativi
di finzione viene rappresentato un aspetto della realtà,
in accordo con le aspirazioni
del cinema neorealista e del
più moderno film-inchiesta.
Fiction e racconti tratti dalla
realtà si uniscono in un prodotto di indubbia qualità artistica, dove un uso accentuato della musica dà vita a
un film potentemente evocativo in cui la forza comunicativa non è affidata alle
parole ma all’immagine e al
suono.
Nausicaa Benigni
TEL:
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istituzioni
REGIONE
Presentati ieri dalla presidente Renata Polverini i nuovi interventi a sostegno di bambini e genitori
Piano famiglia da 60 milioni
12 milioni di euro per il bonus bebè, 18,6 per gli asili e 15 per l’abbattimento delle tariffe dei nidi
Tra le novità il progetto ostelli per i genitori separati e scuole in stazione per i pendolari
B
ambinaie a domicilio, bonus bebè, nuovi asili nido
e aiuti alle neo-mamme.
Sono queste alcune delle principali misure del Piano Famiglia
regionale illustrate ieri da Renata Polverini con l’assessore
alla Politiche Sociali e Famiglia,
Aldo Forte. Il piano prevede un
finanziamento da 60milioni di
euro per promuovere le politiche familiari, attraverso servizi
e interventi a sostegno dell’infanzia, della maternità e della
genitorialità. Per quanto riguarda le politiche per l’infanzia, il
provvedimento prevede lo stanziamento di 12 milioni di euro
per il bonus bebè. Il bonus è
del valore di 500 euro ed è destinato a tutti i figli nati nelle
famiglie con reddito Isee uguale
o inferiore a 20mila euro, per
un numero che è stimabile in
circa 25 mila bambini. Altri 18,6
milioni di euro sono previsti
per la costruzione di nuovi asili
nido, nell’ambito del progetto
‘Mille asili,’ secondo formule di
investimento che puntano al
coinvolgimento dei privati e al
recupero di beni immobili esistenti, per velocizzare i tempi
di realizzazione. Altri 15 milioni
sono previsti per l’abbattimento
delle tariffe dei nidi comunali
o convenzionati. Il Piano famiglia prevede inoltre le risorse
per il Registro degli assistenti
familiari. Verranno pubblicati
bandi per la realizzazione di
corsi di formazione della durata
di 300 ore, al termine dei quali
le badanti o aspiranti tali ottengono il titolo di assistente
familiare e la conseguente iscrizione al Registro. Il servizio Tagesmutter (mamme di giorno)
verrà finanziato con 6 milioni
di euro e sarà alternativo ai
nidi. Si tratta di un progetto
già realizzato in passato ma
solo in via sperimentale, che
da questo momento verrà attivato in tutte le province del Lazio. Alle famiglie che aderiscono
verranno assegnati specifici
voucher per usufruire del ser-
vizio. Aiuti anche alle neo-mamme, per le quali sono stati stanziati 1,5 milioni di euro per interventi domiciliari attraverso
il supporto all’allattamento, all’eventuale alimentazione artificiale e alla cura del neonato.
Una quota del finanziamento
servirà per offrire consulenza
tanto di natura ostetrica o pediatrica, quanto psicologica e
legale, alle madri in difficoltà.
Sempre in tema per i genitori è
stato inoltre istituito un fondo
di 600mila euro per aiutare
quelli separati che si trovano
in difficoltà economica e senza
più una casa, attraverso il progetto di un ostello. «Realizzeremo - ha spiegato l'assessore
regionale alla Famiglia Aldo
Forte - anche un servizio innovativo di nido in stazione, già
sperimentato con successo in
Francia, presso alcuni dei principali snodi ferroviari del Lazio.
Un servizio grazie al quale i genitori pendolari o chi deve spostarsi in treno verso un'altra
città per visite mediche o altri
generi di commissioni possono
lasciare i loro figli al nido della
stazione». Infine il documento
prevede l'istituzione di un servizio pubblico regionale per le
adozioni internazionali che offre
un servizio di front office di
assistenza al percorso adottivo
rivolto alle coppie. Per ciò che
concerne l’assistenza, sono stati
stanziati 500mila euro da destinare a progetti di sostegno
ai minori vittime di maltrattamento.
Ares
Nuove sinergie
tra 118 e vigili
del fuoco
La commissione speciale Sicurezza e
prevenzione degli infortuni sui luoghi
di lavoro del Consiglio regionale del
Lazio, presieduta da Luigi Abate (Lista
Polverini), ha ricevuto ieri in audizione
i rappresentanti di Ares 118, Vigili del
fuoco e prefetture per rafforzare il coordinamento tra i servizi di soccorso
tecnico e quelli di soccorso sanitario.
Si tratta di uno degli obiettivi nel programma della commissione Abate, ex
direttore regionale dei vigili del fuoco.
«Bisogna trovare le condizioni affinchè
ci si possa muovere contemporaneamente e tempestivamente» ha sottolineato Abate. In attesa che anche in
Italia si giunga al numero unico europeo delle emergenze, nel Lazio si
andrà verso un sempre più stretto coordinamento tra servizi tecnici e servizi
sanitari d'emergenza, anche attraverso
il dislocamento di almeno un'ambulanza in ogni caserma dei Vigili del
fuoco e protocolli d'intesa, come
quello tra Ares e il Comando provinciale Vvff di Rieti per aumentare il livello di integrazione e collaborazione
tra il personale. «Il progetto s'inserisce
nel solco di una collaborazione di
lunga data» - ha osservato il direttore
del 118 Antonio De Angelis.
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MUNICIPI
CRONACA
SAN BASILIO
L’uomo era scappato in Olanda. Dovrà rispondere di violenza sessuale, stalking e violazione di domicilio
Preso orco che molestava ex e figlia
D
ovrà rispondere di violenza sessuale su minore,
atti persecutori e violazione di domicilio, l'orco
che era tornato a braccare e torturare la sua ex
famiglia, compagnia e figlia. L'uomo era finito in
carcere nel 2008 dopo un'indagine dei poliziotti di San
Basilio che avevano accertato il suo coinvolgimento
nello spaccio di droga e possesso illegale di armi. Durante quell'inchiesta gli investigatori avevano scoperto
che la famiglia dell'uomo viveva da anni, in silenzio,
una tremenda tragedia familiare. La compagna, un romana, era tormentata e minacciata da tempo, da quando
aveva espresso le intenzioni di lasciare il fidanzato
violento e la figlia della donna, allora minorenne, era
stata a sua volta oggetto di «particolari attenzioni» da
parte dell'uomo che la donna non era riuscita a evitare.
Solo l'arresto dell'uomo aveva riportato alla normalità
la vita delle due donne. Ma la quiete è stata brutalmente
interrotta quando lo scorso anno, l'uomo è tornato a
farsi sotto. Dopo circa due settimane e un periodo trascorso nell'infermeria del carcere, la pena della misura
cautelare è stata sostituita dal divieto di avvicinamento
alle persone offese e ai luoghi da queste frequentati.
Rintracciata quindi la ex, lo stalker ha ripreso a perseguitarla, in modo anche più incalzante rispetto al
passato, tempestandola con messaggi sul cellulare, pedinamenti e minacce. Lo scorso mese di maggio, l’uomo
è arrivato persino a minacciare la donna impugnando
una pistola. Un giorno, addirittura, cogliendo la donna
di sorpresa sul pianerottolo si è introdotto con forza
all'interno dell'appartamento. In un'altra occasione,
sotto la minaccia di un'arma, l'uomo aveva cercato di
abusare di nuovo della figlia della donna. La donna, di-
CONTROLLI
Blitz anti prostituzione
sulle strade di Roma
63 lucciole identificate
Si è svolta ieri notte un’operazione antiprostituzione da
parte dei carabinieri del gruppo di Roma. Via Cristoforo
Colombo, Piazzale dei Navigatori, Viale Marconi, Eur,
San Paolo, Garbatella, via Prenestina, via Palmiro Togliatti, via Appia Nuova, Via Casilina, via Salaria, piazza
Pino Pascali sono state le zone dove i militari hanno
operato. Al termine delle verifiche il bilancio è di 63
prostitute identificate, per la maggior parte provenienti
dall’Est, un centinaio di clienti e oltre 70 veicoli controllati. L’auto di un cliente è stata confiscata perchè
sprovvista della copertura assicurativa obbligatoria. Altri
guai per lo stesso conducente, un 28enne romano, già
conosciuto dalle forze dell’ordine, denunciato a piede
libero poiché sorpreso alla guida dell’auto sprovvisto
della patente di guida, documento che gli era già stato
revocato tempo fa. Anche una lucciola romana di 27
anni, incensurata, è stata denunciata a piede libero per
porto di armi od oggetti atti ad offendere. La ragazza
è stata trovata in possesso di una bomboletta di spray
urticante antiaggressione del genere proibito che nascondeva nella borsetta. Per prostitute e clienti sono
scattate le sanzioni previste per l’inosservanza dell’ordinanza antiprostituzione del sindaco di Roma.
NOTIZIE IN BREVE
Torrenova
“Vampiri” di carburante
Arrestati dai carabinieri di Frascati due romeni di 32 e
36 anni con l’accusa di furto aggravato e appropriazione
indebita. I due, dopo essere entrati di soppiatto nel deposito giudiziario di via Torrenova dove il 32enne era
impiegato, armati di tubi in gomma e grosse taniche,
svuotavano i serbatoi delle auto di servizio della
rimessa.
sperata e impaurita, ha deciso di sporgere denuncia e
si è recata negli uffici del commissariato San Basilio.
L'autorità giudiziaria ha emesso quindi un mandato di
cattura al quale l'uomo si era sottratto, scappando all'estero. Indagini serrate hanno permesso alla polizia
di scoprire che l'uomo si trovava in Olanda. È stato
dunque emesso un mandato di arresto europeo inoltrato
alle autorità olandesi. Nel mese di marzo di quest'anno
l'uomo è stato estradato in Italia per rispondere di una
serie di reati tra cui violenza sessuale in danno di
minore, atti persecutori e violazione di domicilio.
la Nomentana
Denuncia per ricettazione
Comproro trovato
con “tesoretto”
E’ stato denunciato dalla polizia per ricettazione, il
proprietario di diverse attività commerciali di preziosi
denominate "Comproro". Durante un controllo effettuato
in Via Nomentana, dove si trova uno dei negozi, gli
agenti della divisione amministrativa della Questura
hanno riscontrato alcune
difformità tra quanto elencato nel registro di polizia e
il materiale prezioso visibile nelle vetrine. Il proprietario
ha spiegato agli agenti che la maggior parte della
merce era custodita nella cassaforte di un altro negozio
di sua proprietà, in via Ostiense le cui chiavi erano
custodite dalla sua fidanzata, partita per una vacanza
in Brasile. I poliziotti, intuito che il commerciante stava
tentando di eludere il controllo hanno spiegato che
avrebbero richiesto l'intervento dei vigili del fuoco. Il
titolare ha confessato agli agenti di avere le
chiavi accompagnando gli inquirenti nel negozio di
via Ostiense. Una volta aperta la cassaforte, gli
agenti hanno trovato all'interno 10 kg di preziosi in
oro, di cui il rivenditore non ha saputo giustificare il
possesso. Il tesoretto è stato sequestrato e il
proprietario, 35enne italiano, è stato denunciato.
Tiburtina
Preso rapinatore seriale
I carabinieri di Casalbertone hanno arrestato un
romano di 21 anni per due rapine: la prima avvenuta il
30 dicembre in un ristorante di via Tiburtina, dove il
21enne fece irruzione armato di pistola e con casco
indossato per farsi consegnare l’incasso, 700 euro; la
seconda, avvenuta un giorno dopo in un bar di via Eugenio Checchi dove minacciò il titolare facendosi consegnare l’intero incasso, ammontante a 4.500 euro.
Val Melaina
Scoperta sartoria abusiva
Scoperto un laboratorio sartoriale clandestino nelle
cantine di una palazzina. Ieri la polizia ha identificato 4
donne intente a cucire capi di abbigliamento. Denunciata
la titolare cinese. Le 3 lavoratrici tutte in possesso del
permesso di soggiorno, lavoravano in nero e sono
state segnalate all'Inail. La guardia di finanza, ha riscontrato che l'attività era sconosciuta al fisco.
San Giovanni
Scontro mortale moto taxi
Incidente mortale in via Gallia la scorsa notte. Secondo
la ricostruzione della polizia municipale, la vittima
guidava una moto con un passeggero quando si è
scontrata con un taxi. La donna, 37 anni, alla guida
delle due ruote è morta dopo il ricovero al San
Giovanni, l'altro in moto è stato ricoverato in codice
rosso, ma non è in pericolo di vita. Anche il passeggero
del taxi è rimasto contuso ma non è in pericolo di vita.
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cronaca
PROTESTE
Cittadini ieri in piazza per casa, sanità e occupazione
Sit in e manifestazioni
Venerdì nero a Roma
A Porta Pia gli inquilini delle case Enasarco
hanno manifestato contro gli sfratti
Bloccata l’Ardeatina per la difesa del Santa
Lucia. Dipendenti Farmacap in via Labicana
G
iornata di proteste ieri
a Roma, blocchi stradali e qualche tensione.
Gli inquilini delle case Enasarco hanno manifestato in
centinaia a Porta Pia, i lavoratori del Santa Lucia hanno
bloccato l'Ardeatina, all'altezza della sede dell'istituto
e i dipendenti della Farmacap
hanno improvvisato un sit
davanti all'assessorato alle
Politiche sociali di Roma capitale. Momenti di tensione
tra manifestanti e forze dell'ordine sono avvenuti a Porta Pia quando gli inquilini
delle case dell'ente Enasarco
e di altre fondazioni, partiti
dal Ministero delle Infrastrutture hanno cercato invano
di formare una catena umana
che arrivasse fino al Ministero dell'Economia, distante
quasi un chilometro. Motivo
della protesta: gli sfratti nelle
case degli Enti a seguito delle
cartolarizzazioni da parte dello Stato e l'aumento abnorme degli affitti. Il blocco dell'Ardeatina invece è stato
provocato dal sit in dei dipendenti dell'ospedale Santa
Lucia che hanno manifestato,
insieme ai pazienti, davanti
alla sede dell'ospedale, dopo
che tutti gli incontri che si
sono svolti il giorno prima
in Regione, sul futuro del
nosocomio non hanno prodotto nessun risultato. I manifestanti, che da settimane
protestano contro i pesanti
tagli e il ridimensionamento
dell'ospedale, hanno annunciato mobilitazioni nei prossimi giorni, anche a sorpresa,
a partire dal sit in davanti
alla Regione di lunedì mattina. Infine un gruppo di dipendenti della Farmacap ha
manifestato ieri sotto l'Assessorato alle Politiche sociali di Roma Capitale, in via
Labicana, in occasione della
riunione della Commissione
delle Politiche sociali e Famiglia, per discutere la situazione dell'azienda. I lavoratori della società di proprietà comunale, che gestisce
43 farmacie nelle periferie e
il servizio di teleassistenza
degli anziani, chiedono da
giorni garanzie contro il rischio di licenziamento di 64
dipendenti. Presenti in piazza
sia le rappresentanze sindacali confederali che quelle
di base. La manifestazione
si è conclusa con una buona
notizia: quella del blocco dei
licenziamenti da parte del
Comune. «La settimana prossima il consiglio d'amministrazione di Farmacap provvederà al ritiro delle lettere
di recessione dei contratti
Via Ardeatina
MUNICIPIO XX
Il caso
Sant’Andrea, un fortino
inespugnabile
L’ospedale Sant’Andrea su Via di Grottarossa in zona
Cassia è praticamente un fortino inespugnabile. Eravamo convinti che la priorità per un ospedale fosse
quella di farsi trovare da tutti quelli che potevano
averne necessità. Se si percorre il Gra da ognuna
delle due direzioni, c’è una chiara indicazione per raggiungere il nosocomio, ma se per caso il malcapitato
arriva dalla Cassia o dalla Flaminia non c’è una ed
una sola indicazione stradale capace di condurre e
guidare l’ignaro viandante. A questo problema si aggiunge anche quello della chiusura della strada che
collegava il Gra con via di Grottarossa. Una piccola
ma utilissima arteria capace di snellire il traffico della
zona ma chiusa dal 15 novembre per decisione della
direzione del Sant’Andrea. C’è chi sostiene che garantire l’accesso indiscriminato al pubblico rende
spesso difficoltoso il passaggio e l’arrivo delle autoambulanze. Aspetto rilevante, ma c’è da tenere presente un altro fattore. L’intero quadrante Cassia da
un paio di anni è penalizzato dalla chiusura della
rampa di accesso della corsia esterna del Gra in direzione Cassia e la possibilità garantita dalla strada
accanto al Sant’Andrea risultava veramente utile.
Prima della chiusura avvenuta il 15 novembre del
2010 tramite la sbarra che si vede nella foto, ci sono
state alcune riunioni tra tutte le parti in causa. È stato
triste costatare che diversi organi della Pubblica Amministrazione; Municipio, Asl, Regione e forse Anas
non siano riusciti a trovare una soluzione che non
penalizzi utenti e automobilisti.
David Colangeli
Via Labicana
FLAMINIO
Foro Italico
Cantieri ancora aperti al
Ponte della Musica
Porta Pia
dei 64 lavoratori - ha dichiarato a fine mattinata Giordano Tredicine, Presidente
della Commissione Politiche
Sociali e Famiglia di Roma
Capitale - nel prossimo bi-
lancio saranno stanziati 1,7
mln di euro che garantiranno
la proroga del contratto di
servizio all'azienda Farmasociosanitaria fino al 31 dicembre».
Dopo qualche rinvio il 21 maggio è stato inaugurato
il Ponte della Musica. Una struttura elegante e dal
raffinato design che collega Piazza Gentile Da
Fabriano con l’area del Foro italico. Una sorta di
collegamento ideale tra diversi luoghi della cultura
della città.
Qualche polemica era stata sollevata anche prima
dell’inaugurazione, ora, dopo quasi un mese, il
Ponte appare come una cattedrale nel deserto.
Intorno non c’è nulla di quanto era stato previsto e
promesso. Sono moltissime le persone che in questi
30 giorni sono passate sul ponte ammirandolo con
convinzione, ma il panorama spesso non era
all’altezza delle aspettative. Lo sfasciacarrozze che
si trova neanche a 50 metri dal ponte, lungo la
pista ciclabile, non solo è ancora lì, ma si è anche
allargato occupando abusivamente alcune decine di
metri di pista ciclabile inutilizzata da quando sono
cominciati i lavori. Altri metri della ex pista sono occupati invece da migliaia di sanpietrini, mentre sulle
rampe di accesso, ancora proseguono i lavori e sostanzialmente il cantiere è aperto. Il Municipio aveva
estrema fiducia che i lavori del Ponte avrebbero significato la completa riqualificazione della zona e, a
dire il vero, solo in questa ottica l’apertura del
ponte ha un senso. Roberto Tavani assessore all’ambiente del Municipio XVII è chiaro al riguardo:
«Per me e penso per tutta la cittadinanza, la
priorità è sicuramente la riapertura della pista
ciclabile. Vorrei, inoltre, che il collegamento tra la
ciclabile ed il ponte venga studiato e realizzato nella
maniera più semplice e funzionale. Spero si evitino
opere ciclopiche e magari anche poco utili». Efficace
la definizione che nei giorni scorsi è stata data del
ponte dalla presidente del Municipio Antonella De
Giusti : «Un ponte sul nulla». L’amministrazione del
campidoglio ha tempi molto stretti per far ricredere
la Presidente e molti, moltissimi cittadini.
Alessandro Cozza
TEL:
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sabato 18 giugno 2011
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AREE VERDI
MUNICIPIO VIII
L’assessore Moriconi denuncia il degrado nell’area verde
Parco Tor Tre Teste:
«C’è tanto da lavorare»
Necessaria la manutenzione dell’anfiteatro
scoperto, l’impianto di irrigazione e la messa
in sicurezza dell’area
di Agostina Delli Compagni
S
ono diverse le aree degradate all’interno del Parco
Alessandrino-Tor Tre Teste. Lo stato di incuria è
infatti ben visibile: erbe alte, danneggiamenti agli
alberi, alle panchine, alle staccionate e un numero
ridotto di giochi per bambini. Le panchine distrutte
sono quasi la metà di quelle totali. Inoltre non è ancora
stata creata una vera e propria entrata al Parco e un
progetto di messa in sicurezza. «Il lavoro da portare
avanti è davvero consistente», spiega Alessandro Moriconi, assessore all’Ambiente del Municipio VII. «E’
necessaria la manutenzione dell’anfiteatro scoperto evidenzia Moriconi - il ripristino delle bacheche didattiche
volte a sensibilizzare ecologicamente i più giovani che
oggi sono distrutte, la manutenzione della zona circostante l’impianto di atletica e l’utilizzo del parcheggio
VIALE MARCONI
di servizio». Un altro grande problema riguarda l’impianto
di irrigazione, attualmente non è funzionante. «Ha avuto
vita breve – continua l’assessore – è costato alla
comunità centinaia di migliaia di euro, determinando in
prima istanza il danneggiamento delle essenze arboree».
Numerose le iniziative ambientaliste in programma per
sensibilizzare la cittadinanza sullo stato dei parchi del
Municipio VII, molte delle quali organizzate dallo stesso
Municipio e da Sinistra Ecologia e Libertà. «Vogliamo
dimostrare – spiega Moriconi - che con una spesa
minima è possibile portare avanti la manutenzione delle
panchine, del taglio dell’erba e di tutto ciò di cui
necessita questo polmone verde». Tra i progetti in
corso: la “Passeggiata dell’Acquedotto tra via degli
Olmi e Tor Tre Teste”. «L’opera –aggiunge ancora l’assessore - consiste nella realizzazione di 40 orti urbani,
e rappresenta un’iniziativa importante per il Municipio».
Il bando prevede i lavori da Maggio a Settembre: tale
progetto si affianca alla creazioni di due piscine e due
impianti di calcetto ad opera della società sportiva
Quarticciolo. «E’ necessario procedere verso questa
direzione – conclude Moriconi- attraverso un progetto
che riqualifichi le funzionalità culturali, sportive e
sociali delle zone verdi».
La storia
Giardino impraticabile
a un anno dall’apertura
Il prato è completamente
arso e una vasca non è
protetta
È passato ormai più di un
anno da quando è stato
inaugurato il giardino di via
Pietro Blaserna nel quartiere di Viale Marconi. Questo spazio verde sembrava
dover essere un’oasi per la
gente del quartiere mentre
invece ancora oggi sono
molti i problemi che lo rendono quasi impraticabile e
pericoloso. Alcuni di questi
sono il prato completamente
arso, a causa della mancanza di irrigazione, la facilità di accesso durante gli
orari di chiusura, nonostante la cancellata costruita
apposta, una vasca non protetta che diventa così una
voragine aperta, piena di
rifiuti, le costruzioni circolari di presa dell’aria che,
non chiuse, diventano facilmente luoghi di bivacco,
l’assenza di zone d’ombra.
Il giardino è stato realizzato
come onere concessorio da
privati e poi completamente
abbandonato dall’ amministrazione pubblica la quale
non ha garantito che il tutto
fosse realizzato a regola
d’arte. Carla Boto, coordinatrice del circolo Pd Marconi, dice di aver sollecitato
più volte sia il Servizio Giardini comunale, senza ottenere risposta, sia il Municipio XV che invece ha risposto che l’unica cosa che
si può fare, con le scarse
risorse dovute ai tagli di
bilancio, è un’ombreggiatura artificiale. Infatti non
si possono piantare alberi
in un giardino che si trova
sopra un parcheggio, come
è appunto il caso del giardino di via Pietro Blaserna.
Quello del parcheggio è un
altro problema per l’intero
quartiere. Costruito da privati e destinato a un uso
pubblico, una volta terminato, non è mai stato preso
in gestione da nessuno. Ora
risulta gravemente danneggiato. Il Municipio XV ha
indetto un bando di assegnazione per la gestione,
ma il Comitato Quartiere
Marconi spiega che il parcheggio, non essendo mai
stato rilevato dal costruttore, non può essere dato
in gestione a nessuno. «Abbiamo parlato con l’onorevole Maria Gemma Azuni –
racconta Caterina, membro
del Comitato - che ci ha fatto sapere di aver chiesto al
Municipio una copia degli
atti relativi al parcheggio
di via Blaserna già il 4 Aprile scorso, per sapere cosa
sta accadendo, ma nessuno
ha risposto. Così come non
è arrivata nessuna risposta
alla domanda riguardo a
come possa il Municipio
concedere un bando per
qualcosa che non possiede».
Ivan Selloni
Dal Pd una task force
contro il degrado
Cartelloni pubblicitari, pali divelti, buche sulle strade e
marciapiedi sconnessi. Ancora tavolini selvaggi, aiuole
mal tenute, pubblicità occulte, invadenti, sosta selvaggia,
discariche abusive e luoghi abbandonati. Il degrado
come business non deve vincere e Roma deve tornare
a essere una capitale degna della sua fama. Il Pd
romano, le associazioni di quartiere e quelle dei cittadini
si sono messe sul piede di guerra e hanno annunciato
una vera e propria task force per contrastare il degrado
della Capitale e sollecitare l'Amministrazione comunale a
mobilitarsi. Il consigliere comunale De Luca vuole infatti
coinvolgere le associazioni e i cittadini romani per
«gettare un seme e far diventare Roma più bella»
Flavia Bagni
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sabato 18 giugno 2011
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CASALBERTONE SETTEBAGNI MONTEVERDE
MUNICIPIO V
Slitta per la seconda volta l’ufficializzazione della squadra del presidente Ivano Caradonna
Rinviata la presentazione della giunta
I
l presidente del V Municipio Ivano Caradonna ha
rinviato nuovamente la presentazione in Consiglio della
sua nuova giunta, confermando che la crisi apertasi
tra le file della maggioranza è ancora lontana dall’essere
risolta. Questa volta, a provocare il rinvio, è una lettera
firmata dai responsabili di Pd, Idv e Sel che chiedono un
nuovo rimpasto.La crisi della maggioranza assume dunque
i contorni di un muro contro muro. Tutto è iniziato quest’estate con il passaggio del presidente Caradonna dal
Pd all’Api e la costituzione in Consiglio di un nuovo
gruppo. Dal novembre scorso si sono poi susseguiti ben
due cambi di giunta, che hanno visto a novembre l’inserimento di un rappresentante dell’Api ai danni del Pd e ad
aprile l’esclusione di un esponente dell’Idv per far spazio
a un assessore in quota Pd. A ciò si è aggiunta, nel mese
di maggio, l’elezione a presidente del Consiglio municipale
di Dino Bacchetti, consigliere Pdl di opposizione, alla cui
nomina sembra abbiano contribuito proprio gli scontenti
dell’Idv usciti dalla maggioranza.La compagine di Caradonna
è dunque in piena crisi. Il presidente aveva avviato, nei
giorni scorsi, dei contatti con gli altri partiti del centrosinistra per tentare di sottoscrivere un nuovo documento
programmatico che, nella migliore delle ipotesi avrebbe
incluso anche l’Idv ma che, anche senza il partito di Di
Pietro, avrebbe garantito una risicata maggioranza. La
lettera di ieri però cambia nuovamente le carte in tavola.
La richiesta di Pd, Idv e Sel è molto chiara: «Costituire
una giunta rappresentativa di tutti i partiti del centrosinistra, lasciando all’Api la sola presidenza» - e mette in
dubbio anche il sostegno alla giunta attuale, nominata da
soli due mesi e composta da due esponenti del Pd, uno di
Sel e uno dell’Api.La risposta dell’Api è affidata al capogruppo Falasca: «Si tratta di una richiesta irragionevole.
Il presidente del Municipio è il presidente di tutti e non
può essere conteggiato in quota a un partito».Prevedere
cosa succederà è molto difficile, anche perché, alla luce
degli ultimi eventi, non è più chiaro se vi sia o meno una
maggioranza, seppur risicata. Con l’Idv infatti, su venticinque componenti del Consiglio, il centrosinistra avrebbe
occupato quindici seggi. Senza il partito di Di Pietro, i
seggi sarebbero tredici ma, considerata la lettera di ieri,
anche un solo voto in meno metterebbe in seria difficoltà
l’intera maggioranza.
Vincenzo Nastasi
Complanari A24
«Finalmente chiarezza sul progetto delle complanari
A24». Così, in una nota, il presidente del Municipio V
Ivano Caradonna a margine dell’incontro di ieri in materia con la società Strada dei parchi, il Comitato di
Quartiere Colli Aniene e Antonio Barcella di Collianiene.org. «Un incontro – spiega Caradonna – dove si
è fugato ogni dubbio sull’impatto che la realizzazione
della tratta urbana del progetto avrà sul quartiere Colli
Aniene».
SALARIA SPORT VILLAGE
«Diamolo alla comunità»
Dopo l'abuso e il sequestro dovrebbe arrivare la demolizione. Così prescrivono le normative urbanistiche ed è
quanto dovrebbe toccare in sorte all'ampliamento del
Salaria Sport Village. Migliaia di metri cubi che sarebbero dovuti servire allo svolgimento dei mondiali di
nuoto, in realtà mai utilizzati, costruiti con procedure
“straordinarie” e in area di esondazione del Tevere,
proprio di fronte al quartiere di Settebagni, che ad ogni
piena del fiume si allaga per metà. Tutto partì dalla
denuncia del consigliere regionale Pd Enzo Foschi,
quello provinciale Marco Palumbo e municipale Riccardo
Corbucci, che insieme ad altri esponenti dell'opposizione
sollevò il caso che portò alla sentenza del Tar Lazio
dello scorso febbraio. La magistratura dispone l'abbattimento delle opere abusive. A meno che non vi sia
un'interesse pubblico nell'acquisizione gratuita dei manufatti costruiti. E questo potrebbe essere il caso delle
piscine di Settebagni, secondo quanto dichiara il Pd del
Municipio IV che ha definito necessario «destinare la
struttura al servizio del pubblico e della collettività, a
condizione che vengano usate tutte le misure di sicurezza. Si può riparare a un abuso solo ripagando la
collettività con un'opera pubblica a disposizione».
ROMA SOTTERRANEA
Giuseppe Alfonsi
Dal mese di luglio
Catacomba Ebraica
al via la valorizzazione
Il cantiere per un parcheggio in via
Monti ha fatto rinvenire un sito
archeologico che il Mibac
ha deciso di studiare
La Roma sotterranea torna a raccontarsi.
Protagonista il sottosuolo di Monteverde
in cui, circa due anni fa, gli scavi per la
costruzione di un parcheggio interrato a
via Monti hanno portato alla luce delle
cavità particolarmente importanti, le cui
caratteristiche hanno fatto pensare a un
collegamento con la Catacomba Ebraica
di Monteverde. Così ha avuto inizio un
progetto, proposto dal Mibac Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di
Roma, dalla Presidenza del Consiglio Provinciale di Roma e dal Municipio XVI, che
ha come obiettivi lo studio e la valorizzazione del sito individuato. I primi risultati
del progetto sono stati diffusi giovedì
scorso alla presenza dei rappresentanti
delle istituzioni coinvolte. «Il prossimo
mese iniziano gli scavi – ha annunciato
Daniela Rossi, funzionario della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici
di Roma – Ma il lavoro di ricerca è cominciato da tempo con la ricognizione su documenti d'archivio, le indagini su iscrizioni
e reperti mobili rinvenuti nel tempo nella
catacomba, il recupero di testi epigrafici
conservati nei Musei Vaticani e le indagini
topografiche condotte dall'Università di
Torvergata e concernenti anche la raccolta
delle testimonianze dei residenti». Ma si
tratterà veramente di una zona ancora
sconosciuta dell'antica catacomba? «Per
ora è solo un'ipotesi, una possibilità su
cui indagare – chiarisce il funzionario
della Soprintendenza - La stessa catacomba
di Monteverde è andata perduta: rinvenuta
nel XII secolo, riesplorata nel 1600 e nei
primi del '900 è crollata a causa delle
estrazioni di tufo. Per questo le indagini
in corso stanno richiamando grande interesse a livello internazionale, soprattutto
da parte di studiosi americani, per non
parlare del fermento di ricerca che sta
coinvolgendo il territorio».
Francesca Bastianelli
Una scritta araba a S. Maria alle Fornaci
Un Cristo in bronzo che abbraccia un cristiano e un musulmano e una scritta araba che
inneggia alla pace e alla concordia campeggeranno sulla facciata seicentesca della parrocchia di Santa Maria alle Fornaci, all'ombra della cupola vaticana. Si tratta dell'opera
dello scultore Luciano Capri Otti che rielabora un celebre mosaico medievale, realizzato
dai maestri cosmateschi per onorare Giovanni De Matha, santo e obiettore di coscienza,
fondatore dei Padri Trinitari, con la missione di liberare i prigionieri di tutte le guerre
sante, senza distinzione di razza e di fede.
TEL:
MUNICIPIO XIII
TASSA DI SOGGIORNO
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sabato 18 giugno 2011
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Redazione di Ostia: telefono: 065652108 - email: [email protected]
Il ministro Tremonti boccia l’idea di Alemanno
I bagnanti non romani non
dovranno pagare il balzello
“Niet” del Ministero dell’Economia alla tassa
di soggiorno imposta dal sindaco di Roma
Niente più euro da sborsare per l’ingresso
negli stabilimenti di Ostia per i non
residenti nella Capitale
di Valeria Costantini
“Niet” del Ministero dell’Economia alla tassa di soggiorno
imposta dal sindaco di Roma Gianni Alemanno. Niente
più euro da sborsare per l’ingresso negli stabilimenti di
Ostia per i non residenti nella Capitale. Il Campidoglio,
secondo quanto indica il dicastero guidato da Giulio
Tremonti, non può pretendere il pagamento del balzello
da parte dei bagnanti non romani. Stop alle complicate
richieste di documenti da parte degli imprenditori balneari che già avevano storto il naso contro il contributo,
stop alle polemiche di cittadini e associazioni di categoria.
L’accesso all’arenile e l’acquisto di eventuali servizi a
disposizione nella struttura ricettiva, non configura la
condizione di ricettività turistico-alberghiera e pertanto
non si tratta di un soggiorno, sempre secondo quanto
ACILIA
sottolinea la nota diffusa dal Ministero. Niente più
giochi del tipo “indovina se il turista è di Roma o
meno” dunque agli ingressi degli stabilimenti, anche
se, come sottolineato nelle ultime settimane, erano davvero in pochi quelli che disturbavano i clienti chiedendogli i documenti, alla faccia di privacy e cortesia. Gli
unici a pagare senza emettere un lamento erano stati
fino ad ora i turisti stranieri che, letti i cartelli all’entrate
degli stabilimenti, svuotavano le tasche senza problemi:
le proteste invece non erano mancate da parte dei visitatori laziali, costretti a sborsare la tassa a Ostia, anche
se residenti a pochi chilometri di distanza, magari a
Fiumicino o Torvaianica, comunque fuori dalle mura
della città eterna. In ogni caso, parere negativo o meno
del Ministero, la Giunta capitolina ha deciso di mantenere
nel bilancio la somma di 50 mila euro preventivata su
questo capitolo per l’estate 2011: i gestori si autotasseranno, come avevano già suggerito, e destineranno
spontaneamente il contributo. Il primo “no” alla gabella
estiva promossa dal Comune di Roma, in realtà era già
arrivato dalla Regione Lazio che aveva chiesto al Campidoglio di escludere gli stabilimenti balneari di Ostia
dall’applicazione della tassa di soggiorno. “Discriminatoria”, avevano bollato la tassa dalla commissione Sviluppo economico di via della Pisana. anche se e
̀ probabile
che le parti.
Per tutto il fine settimana
Spettacoli e negozi
aperti fino a mezzanotte
La notte bianca arriva anche
nell’entroterra del XIII Municipio
per il secondo week end consecutivo
sarà possibile fare shopping sino alle
24. È prevista una vera e propria festa
serale con spettacoli musicali dedicati
La prima zona a sperimentare la nuova
norma sarà Acilia
Dal prossimo fine settimana l’iniziativa
verrà estesa a tutto il territorio
dell’entroterra
La notte bianca arriva anche nell’entroterra
del XIII Municipio. Grazie al nulla osta concesso dall’assessorato alle attività produttive e litorale di Roma Capitale, che ha
permesso il prolungamento dell’orario di
apertura degli esercizi commerciali, per il
secondo week end consecutivo sarà possibile fare shopping sino alle 24, consentendo
così, a tutti i residenti e non, di poter passeggiare per le vie affollate del proprio
quartiere come se si trovassero in pieno
centro storico. Un modo per promuovere
anche le zone dell’entroterra e non limitare
la movida notturna di Ostia alla sola area
del litorale. La prima zona a sperimentare
la nuova norma sarà Acilia. È prevista una
vera e propria festa serale con spettacoli
musicali dedicati. Si tratta di una possibilità
in più per i commercianti del territorio che
avranno così modo di dare spazio alla loro
attività e di mostrarsi anche a una clientela
più ampia rispetto a quella abituale. Sarà
inoltre un’occasione per i residenti di poter
usufruire appieno delle potenzialità del
proprio quartiere senza doversi spostare
come sempre: un modo quindi per mettere
in risalto e valorizzare le periferie della
capitale, dandogli le stesse opportunità
che sono già state avviate con successo
nel centro storico. Nei quartieri pionieri
dell’iniziativa, Acilia nord e Acilia sud,
questo fine settimana oltre ai negozi aperti,
sono previsti anche concerti e animazione
per bambini. Gli eventi in programma per
tutta la giornata di oggi saranno un parco
allestito con giochi gonfiabili per il divertimento dei più piccoli e il concerto di Manuela Villa alle ore 21 in Piazza San Leonardo da Porto Maurizio. Dal prossimo fine
settimana l’iniziativa verrà estesa a tutto
il territorio dell’entroterra del XIII Municipio: saranno organizzati altri eventi serali
con spettacoli e concerti e verrà promossa
l’estensione della delibera per il prolungamento degli orari di apertura ad altri
esercizi commerciali.
Fabrizia Memo
CONSIGLIO MUNICIPALE
Maggioranza boccia
ordine del Pdl su
illuminazione in via Di
Plinio e parco Arcobaleno
Niente illuminazione su via della Villa di Plinio. Parco
Arcobaleno resta al buio. Gli ordini del giorno su questi
due temi, non sono stati accolti dal Consiglio municipale. Diverse le motivazioni per cui i documenti si sono
eclissati, medesima la polemica dietro il doppio no. A
presentare come primo firmatario le risoluzioni è stato
Riccardo Colagreco, consigliere Pdl, appoggiato dagli
“autografi” bipartisan dei colleghi Zaccaria e Marinelli e
dal pieddino Francesco Spanò. Ma il Pdl ha bocciato
se stessa. Di regolamento di conti ora parla il Partito
Democratico. «Stanno facendo pagare a Colagreco la
sua ferma opposizione al programma urbanistico. –
spiega Marco Belmonte consigliere Pd - Clamorosamente e in barba a ogni regola di buon senso, la maggioranza che amministra il Municipio ha prima bocciato
un ordine del giorno che chiedeva l'illuminazione per
una strada e poi ha fatto ritirare il secondo documento
perché il parco è inserito tra i Punti Verdi Ristoro e
quindi sarà comunque sottoposto a manutenzione. Ma
quando? E intanto resta al buio mentre sarebbero stati
sufficienti pochi fondi per riaccendere le luci. Dietro tale
atteggiamento stento a credere che ci sia la volontà di
boicottare un consigliere che in maggioranza negli ultimi
tempi ha marcato una serie di distinguo. In ultimo la
delibera di Piccola Palocco, proprio come il Consigliere
Rasi che recentemente si è messo di traverso al Pdl,
dimettendosi dalle due commissioni, ambiente e patrimonio, che presiedeva». Gli equilibri del Pdl continuano
(V.C.)
a essere traballanti.
12
sabato 18 giugno 2011
LA DECISIONE
Distillazione di crisi per
i vini Frascati e Velletri
Bianco: lo stabilisce il
Ministero p.16
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PROVINCIA
TIVOLI
Malata di videopoker
lascia i figli minorenni in
auto per più di un’ora
Salvati dai passanti p.20
litorale
FIUMICINO
Ieri il sopralluogo della commissione Attività Produttive per far fronte alle preoccupazioni degli operatori
Mercato coperto, obiettivo rilancio
I commercianti avanzano una proposta di autogestione. Più “impegnativo” il progetto di Biselli (Fli): «E se ci facessimo un parcheggio?»
Intanto a luglio sarà emesso un nuovo bando per l’assegnazione dei banchi. «Colpa dei soliti furbastri», dice Scarabello
T
ra banchi sfitti e la concorrenza incalzante delle catene
di supermercati e discount, lo storico mercato coperto
di via degli Orti vive oggi una situazione difficile. Un
disagio che si riflette nel malumore e nelle preoccupazioni
degli operatori che in diverse occasioni hanno sollecitato
l’intervento dell’Amministrazione. I commercianti hanno
persino avanzato una proposta di autogestione che il
Comune di Fiumicino, secondo quanto hanno riferito ieri
nel corso di un sopralluogo Germano Scarabello, consigliere
Pdl e presidente della commissione Attività Produttive e
Raffaello Biselli, Fli, vice presidente, non escludono. Anzi
sarebbe favorevole lo stesso sindaco Mario Canapini, purché
questa sia compatibile con la normativa vigente e con gli
interessi degli stessi operatori. Nei giorni scorsi i commercianti avevano protestato vivacemente contro l’assegnazione
di alcuni banchi, anche quattro, a qualche “furbastro”(così
lo definisce il presidente Scarabello) che aveva probabilmente
l’intenzione di subaffittarlo ricavandoci così un guadagno.
In realtà, questi banchi sono rimasti sfitti. Chiusi. E gli operatori si sono molto arrabbiati. Le postazioni erano state
assegnate con regolare bando dello scorso ottobre poiché
la legge regionale consente l’aggiudicazione di più bandi
alla stessa persona. «Forse il Comune, in deroga, avrebbe
dovuto limitare l’assegnazione dei banchi ma nessuno immaginava che qualche furbetto se ne sarebbe approfittato»,
commenta Scarabello. Adesso il bando sarà ripetuto a
luglio. Ma i problemi non sono solo questi. Secondo
Biselli, infatti, va attuata una seria politica di rilancio della
struttura che al momento «lavora poco». «Il mercato ha
l’obbligo di essere rilanciato perché i commercianti devono
essere messi nella condizione di poter lavorare e di guadagnare», dichiara il consigliere di opposizione. «Una proposta?
Realizzare un parcheggio multipiano in via degli Orti, che
riqualificherebbe anche il centro della città e programmare
la creazione di una struttura nel nuovo comprensorio di
Isolato Stazione, davanti al Comune. O anche», prosegue,
«procedere con il progetto di pedonalizzazione di Torre
Clementina realizzando un centro dove valorizzare i prodotti
tipici locali».
Maria Grazia Stella
OBIETTIVO ESTATE SICURA
ANZIO
Autovelox mobili sulle
strade più pericolose
Arrestata 25enne rom
rapinatrice seriale di ville
Autovelox mobili giornalieri sulle strade più a rischio di
Fiumicino. E' questa la misura decisa dall'Amministrazione per garantire un'estate sicura. «E' questo l'obiettivo - afferma l'assessore alla Polizia Locale Giancarlo
Petrarca, che ricorda che «con la sentenza della Corte
di Cassazione del 31 marzo 2011 è possibile effettuare
controlli mediante autovelox mobili senza l'obbligo della
constatazione immediata, purchè vi sia la presenza della
polizia locale con l'autovettura di servizio e perciò identificabile». Petrarca respinge invano le critiche di voler
fare cassa, che arrivano puntuali dal capogruppo dell'Idv
Claudio Cutolo: «Visto che nell’ultimo bilancio l’Amministrazione ha dovuto rivedere a ribasso le previsioni
d’entrata delle multe inserite appena 12 mesi prima, 20
milioni in meno, in vista dell’estate si corre ai ripari. E’
una decisione gravissima, per i turisti e gli esercizi».
Critiche condivise dal presidente del Com.Pat.Tor Marco
Dominici, che spiega anche come la sentenza della Cassazione citata da Petrarca sia incompleta: «E’ il Prefetto
che dovrebbe ravvisare motivi validi che rendono non
necessaria la contestazione immediata».
Rapinatrice seriale di villette. Questa la "professione" di
una 25enne rom, domiciliata presso il campo nomadi
di Roma e già nota alle forze dell’ordine. I carabinieri
l'hanno colta con le mani nel sacco giovedì pomeriggio,
mentre stava facendo razzia di oggetti di valore all'interno di una villetta di via dell'Esagono, nel quartiere
Falasche di Anzio, di proprietà di un pensionato. E' entrata forzando una finestra, probabilmente aiutata da
un complice, e ha iniziato a rubare alcuni preziosi. E'
stata però poco silenziosa, così i vicini, allertati dall'eccessivo rumore all'interno dell'abitazione, hanno chiesto
l'intervento di una pattuglia. Quando i militari hanno
beccato la giovane in flagrante, hanno ricostruito la dinamica dei fatti, associandola in virtù di alcuni indizi e
in particolare al modus operandi utilizzato nel corso
del furto ad altre rapine messe a segno in altre villette
della zona, da cui erano stati asportati denaro e oggetti
d'oro. Diversi i villini svaligiati dalla 25enne a Lavinio
Mare, Lavinio Stazione e Anzio. Messe le manette ai
polsi della ragazza, gli uomini dell'Arma continuano le
indagini volte a individuare eventuali complici.
Rinvio a giudizio per Galvano e la banda di usurai
Rinvio a giudizio per l'ex pugile Mauro Galvano e altre cinque persone, accusati di far parte di una banda dedita
all'usura e in cui l'ex campione del mondo dei pesi supermedi Wbc rappresentava «il braccio violento», colui che
era deputato a punire, a suon di pugni, i "debitori insolventi". I sei uomini, tra cui anche un carabiniere del gruppo
di Fiumicino, sono accusati anche di estorsione, danneggiamento e rivelazione del segreto d'ufficio. Galvano, 46
anni, venne arrestato il 5 novembre dello scorso anno a Ostia dopo aver svolto "spedizioni punitive" in alcuni di
Roma, Ostia, Acilia, Fiumicino e Pomezia. Le vittime, commercianti e imprenditori, pagavano interessi fino al 70%.
notizie in un minuto
Lavinio/Immigrati
«La sfida che ci impegnerà nei prossimi anni non è soltanto quella integrare nelle
nostre comunità i nuovi immigrati che continueranno ad arrivare nel nostro Paese,
ma di accogliere e includere i nuovi cittadini, i giovani cioè di origine straniera che
sono nati in Italia e che con la maggiore età hanno tutto il diritto di richiedere la
cittadinanza italiana. Ritengo che sia un compito preciso delle istituzioni accompagnarli in questo percorso e dare loro tutte le opportunità per non essere discriminati».
Lo afferma in un comunicato Claudio Cecchini, assessore alle Politiche sociali e per
la famiglia della Provincia di Roma, che giovedì pomeriggio ha partecipato al centro
ecumenico di Lavinio all’iniziativa organizzata dell’associazione culturale Anzio Futura,
con la collaborazione di Europa Verde di Nettuno e Teorema Network di Roma sugli
immigrati di seconda generazione. Nel corso dell'incontro Aurelio Lo Fazio, assessore
provinciale alle Politiche agricole, ha sottolineato come la Provincia di Roma abbia
deciso di acquistare l’attuale immobile in affitto a Lavinio Stazione per farne una
sede distaccata multifunzionale, che ospiterà non solo la polizia provinciale, ma
anche lo sportello immigrati, un centro di formazione e una sede dei laboratori di
educazione ambientale.
Anzio/Per la salute dei pescatori
Parte oggi la campagna nazionale promossa dal Progetto Pesca della Flai-Cgil finanziata
dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali sulle malattie professionali
dei lavoratori della pesca. Un'iniziativa che oltre a evidenziare i problemi derivanti dall’attività lavorativa fortemente usurante, ha lo scopo di informare i lavoratori, di creare
la cultura della prevenzione e di prevenire, l’insorgenza di malattie. Nel Lazio l’iniziativa
si svolgerà presso il porto di Anzio, dove sarà allestito un gazebo in cui i lavoratori
potranno essere visitati gratuitamente da medici altamente specializzati e riceveranno
una prima analisi delle proprie condizioni di salute «I pescatori sono generalmente
colpiti da malattie professionali di varia natura, tutte riconducibili a un’attività lavorativa
che è considerata una delle più logoranti», afferma Luca Battistini, segretario generale
della Flai di Roma e del Lazio. «La maggior parte di loro presenta, infatti, sintomi più
o meno acuti di numerose patologie e disfunzioni».«A fine visita, inoltre, verrà distribuito
ai pescatori un questionario anonimo», aggiunge Eugenio Siracusa, responsabile del
centro servizi Ttrritoriali per la pesca del Lazio, «nel quale dovranno indicare da quali
patologie o disfunzioni sono affetti in modo tale da costruire un campione attraverso
il quale la Flai potrà individuare quali sono principali criticità nel lavoro».
14
sabato 18 giugno 2011
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litorale
POMEZIA
Emergenza abitativa
Anche Bianchini stoppa
il Consorzio, niente
“romani” a via del Mare
Dopo il "no" deciso del sindaco Enrico De Fusco, che il
6 giugno scorso in una lettera aveva diffidato il Comune
di Roma, ora arriva anche lo stop ufficiale di Roma Capitale al consorzio Eriches 29 sull’incarico di accoglienza
temporanea alloggiativa in emergenza sul Comune di
Pomezia. Il direttore del dipartimento Politiche Abitative
del Campidoglio, preso atto dell’assoluta contrarietà
dell’Amministrazione pometina a ospitare sul proprio territorio 30 famiglie in condizioni di disagio economico,
ha interrotto la procedura di trasferimento presso la
struttura situata in via del Mare attraverso una comunicazione inviata al Consorzio il 10 giugno scorso e che
si fonda sull’esistenza di un verbale tra Roma Capitale,
Prefettura della Repubblica e Comune di Pomezia che
impedisce all’Amministrazione capitolina di “alloggiare
POMEZIA
Dal 15 giugno cassonetti ricolmi e niente porta a porta
Lavoratori senza soldi
Città invasa dai rifiuti
Il Consorzio Nazionale dei Servizi dichiara il Comune insolvente e comunica ai dipendenti di
non poter effettuare il pagamento del mese di maggio. L’Amministrazione replica:
«Comportamento ingiustificabile, la società non può bloccare gli stipendi»
Il sindaco
Il mandato di pagamento è partito tre
giorni fa, c’è stato un blocco nel sistema
informatico. L’emergenza sta rientrando
ma vista la situazione, l’inefficienza e le
inadempienze nel servizio stiamo
pensando all’ipotesi di una rescissione
contrattuale
I locali di via del Mare
De Fusco
Con questa lettera l’Amministrazione
capitolina rispetta l’impegno preso con
il nostro Comune
nuclei familiari disagiati presso strutture ubicate nel comune pometino senza l’assenso del Comune stesso”. Accolto in pieno, quindi, l’invito di De Fusco a bloccare il
trasferimento sul "suo" territorio, operazione, questa, che
avrebbe di fatto aumentato il peso delle emergenze già
presenti in città. Soddisfatto il sindaco pontino: «Con
questa lettera l’Amministrazione capitolina rispetta l’impegno preso con il nostro Comune». Il "moderato" De
Fusco parla di rispetto degli impegni presi, ma non è
certo questo il caso. Perchè se il Campidoglio avesse rispettato gli impegni non avrebbe dovuto nemmeno iniziare le operazioni di trasferimento. Che, poi, si sono
bloccate solo dopo l'opposizione del sindaco pometino.
Se nessuno avesse detto nulla, come sarebbe andata a
finire?
ARDEA
S
trade sporche, cassonetti ricolmi, raccolta porta a porta
che non viene effettuata. Questa la fotografia di Pomezia
negli ultimi tre giorni, ovvero da quando i lavoratori
del Consorzio Nazionale dei Servizi, formato dalla “Aimeri”
e dalla “Formula Ambiente” - le società appaltatrici del
servizio di raccolta dei rifiuti urbani - hanno ricevuto un fax
attraverso il quale le ditte comunicano la loro impossibilità a
effettuare il pagamento degli stipendi del mese di maggio a
causa dell’insolvenza da parte dell’Amministrazione comunale.
Niente soldi, niente lavoro, hanno quindi pensato i dipendenti,
che dal 15 giugno (il fax era stato ricevuto nel pomeriggio
del 14) hanno dissotterrato l’ascia di guerra e, non avendo il
tempo di organizzare un vero e proprio sciopero, hanno
deciso di effettuare altre forme di protesta, come la malattia
epidemica improvvisa, l’incursione del 16 giugno nel corso
del Consiglio comunale, lo svolgimento centellinato dei propri
compiti. A nulla sono valse le rassicurazioni del sindaco De
Fusco, il quale nel corso dell’Assemblea aveva dichiarato
che il pagamento era stato già effettuato, visto che la mattina
dopo la situazione delle strade appariva ancora peggiore. Le
due ditte hanno infatti smentito l’avvenuto bonifico, tornando
in piazza Indipendenza a reclamare il dovuto e informando
nuovamente i dipendenti di non riuscire più a far fronte al
pagamento delle loro retribuzioni se da parte del Comune
non dovessero arrivare i corrispettivi. La situazione debitoria
dell’Amministrazione comunale nei confronti della “Aimeri”
e della “Formula Ambiente” è sicuramente pesante, ma
quello che il Consorzio Nazionale dei Servizi attualmente
chiede è almeno il saldo della rata corrente, con la quale
potrà far fronte alle necessità dei lavoratori, che finora
erano stati sempre pagati puntualmente anche grazie alle
anticipazioni del Consorzio stesso. Ma alle accuse dei lavoratori
e delle società risponde direttamente il primo cittadino, che
riprende il comportamento poco professionale del Consorzio.
«Non è pensabile che una società di queste dimensioni
blocchi i pagamenti degli stipendi ai dipendenti mettendo in
grave difficoltà madri e padri di famiglia, l’Amministrazione
comunale e l’intera cittadinanza. Il mandato di pagamento
esecutivo da parte dell’Amministrazione comunale è partito
tre giorni fa, ma stamattina si è verificato un problema nel
sistema informatico della banca che ha causato un ulteriore
ritardo nei pagamenti. Questo non giustifica il comportamento
della società che ha in appalto la raccolta rifiuti e che non
può nascondersi dietro la giustificazione dell’assenteismo
dei dipendenti. Se i lavoratori si assentano dal lavoro per
malattia la società è obbligata a ricorrere a supporti esterni
perché una città come Pomezia non può permettersi di
rimanere sporca per giorni a causa delle inadempienze del
Consorzio. L’emergenza di questi giorni è in via di risoluzione,
ma vista la situazione, la scarsa garanzia della società
rispetto al rapporto con i dipendenti, vista l’inefficienza del
servizio e le gravi inadempienze stiamo valutando l’ipotesi
di rescissione contrattuale o comunque dell’attivazione di
un servizio parallelo che vada in sostegno di quei servizi che
la società attualmente in appalto non riesce a coprire». Di
chiunque sia la colpa, a pagare sono, come al solito, i
lavoratori – che ad oggi non sanno con certezza quando potranno contare sul loro stipendio – e i cittadini, circondati
dai rifiuti e ammorbati dal cattivo odore.
Maria Corrao
Ok dalla Giunta al secondo mercato cittadino a chilometri zero
Il farmer market raddoppia e sbarca a Colle Romito
L’iniziativa avrà cadenza
settimanale, la struttura
sarà composta da 16
banchi in cui i
commercianti
venderanno
esclusivamente alimenti
di propria produzione
Il mercato dei produttori agricoli di Ardea raddoppia. La
Giunta comunale ha approvato, nel corso dell’ultima
seduta, l’istituzione a carat-
tere sperimentale del secondo farmer market cittadino,
che sorgerà nel quartiere di
Colle Romito. «Dopo il positivo esperimento di Largo
Milano nel quartiere della
Nuova Florida – spiega l’assessore alle Attività Produttive e allo Sviluppo Economico Fabrizio Velocci – si è
voluto proporre il mercato a
km zero anche nella zona di
Colle Romito, in accordo con
la Coldiretti e con il Consorzio. Un’ulteriore dimostrazione della volontà da parte
dell’Amministrazione comu-
nale di promuovere la '"filiera corta" con la possibilità
per i cittadini di acquistare i
prodotti agricoli direttamente
dai produttori con tutta una
serie di vantaggi quali economicità, convenienza ma
soprattutto freschezza e qualità dei prodotti stessi». Il
farmer market di Colle Romito avrà cadenza settimanale e sarà composto da 16
banchi in cui i commercianti
venderanno esclusivamente
prodotti agricoli di propria
produzione (latte, miele, confettura, ortofrutta).
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sabato 18 giugno 2011
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area metropolitana - castelli romani
LA DECISIONE
Il Ministero delle Politiche agricole corre in soccorso del “Frascati” e del “Velletri Bianco”
Castelli, distillazione di crisi per i vini
In questo periodo i produttori
saranno autorizzati a sottrarre
dal mercato una parte del
prodotto trasformando in alcool
le uve in eccedenza
di Michela Emili
Via libera alla distillazione di crisi per
il Frascati e il Velletri Bianco. Il provvedimento del Ministero delle Politiche
Agricole, arrivato il 10 giungo scorso,
autorizza i produttori a sottrarre dal
mercato una parte del prodotto, trasformando in alcool le uve in eccedenza.
L’alcool poi viene ulteriormente venduto, soprattutto a fini alimentari, in
base al prezzo minimo e alle quantità
fissati dall’Unione Europea. La manovra,
vista la situazione di crisi in cui versano
entrambi i prodotti vinicoli, ha lo scopo
di smaltire le eccedenze evitando che
queste vengano utilizzate per “tagliare
il vino nuovo o peggio vengano immesse
sul mercato sottoprezzo. «a distillazione
è vincolata però alla riduzione del 20%
della produzione, manovra necessaria
per ottenere il finanziamento. Per ogni
litro di prodotto destinato alla distillazione la Regione Lazio corrisponde ai
produttori circa 45 centesimi, mentre
la cifra che i produttori stessi, a loro
volta, corrispondono ai viticoltori è
pari a 25 centesimi.
Sicuramente una boccata d’ossigeno
per i produttori, che ne trarranno un
guadagno che sfiora il 100%. Ma non
tutto il settore guarda alla distillazione
di crisi con serenità. Da un lato c’è il
timore che possa offuscare il prestigio
dei prodotti vinicoli (solo recentemente
il Frascati Superiore e Cannellino hanno
ottenuto il marchio Docg), dall’altro la
consapevolezza che la manovra non
vada ad agire alla base del problema.
Ad essere interessati dalla crisi, infatti,
non sarebbero tanto le cantine (il Frascati nel 2009 è stato interamente commercializzato) quanto i viticoltori, che
faticano a pendere i soldi delle vendite
e si vedono di anno in anno ridurre i
compensi con la scusa delle giacenze.
Ormai al collasso, i viticoltori stanno
progressivamente estirpando i vigneti
e coloro che continuano trascurano la
cura della vite. L’idea è quella di ripartire dalla materia prima, dalle uve, da
controlli e regole ferree (la liberalizzazione dei vigneti del 2015 rappresenta
sicuramente motivo di preoccupazione)
e da una riqualificazione dei vini e del
loro prezzo che ne protegga la qualità.
ARICCIA/1
Domani mattina l’operazione
Evacuati i cittadini di Fontana di Papa
per far brillare due grossi ordigni bellici
A seguito del ritrovamento nell’area interessata dalla realizzazione del Nuovo Ospedale dei Castelli (al chilometro 11,500 della via Nettunense) di due grosse bombe
d’aereo risalenti alla seconda guerra mondiale del peso di 125 chili ciascuna, domani a partire dalle 9,30 e fino alle 15 sono previste le operazioni di disinnesco
degli ordigni da parte del Genio Militare. Tale operazione, considerato il pericolo
per gli abitanti e gli automobilisti, prevede il blocco totale della circolazione veicolare sulla via Nettunense dal Km 11 al Km 12 e l’evacuazione delle case ed attività commerciali ricadenti in un raggio di 250 metri da dove verranno fatte brillare
le bombe. Per quanto concerne i percorsi alternativi, per chi viene da Roma la deviazione è posta a via Montagnano in direzione di Anzio e a via Ginestreto in direzione Ariccia e Genzano; per chi viene da Anzio la deviazione è posta alla
rotatoria di Campoleone in direzione Roma e a via Monte Giove in direzione Ariccia
e Genzano. Durante le operazioni verrà allestito dalla protezione civile di Ariccia
nei locali comunali del centro anziani di Fontana di Papa un presidio di accoglienza
ed assistenza della popolazione interessata all’evacuazione. La polizia municipale
di Ariccia ed Albano, i carabinieri e la polizia stradale garantiranno per tutto il periodo delle operazioni la sicurezza dei residenti e gli automobilisti. Presente anche
l’Ausl Rmh con personale e mezzi di soccorso: due equipe della assistenza domiciliare interverranno sul luogo delle operazioni e saranno presenti presso il centro
anziani di piazza Nenni dove sarà operativa anche una equipe del Centro di Salute
Mentale, composta da un medico psichiatra, uno psicologo e due infermieri. Un
Centro mobile di Rianimazione, con equipaggio completo di medico anestesista,
sarà a disposizione per le eventuali emergenze. Tutti i servizi collegati all'emergenza
nell'ambito del presidio ospedaliero di Albano saranno attivabili immediatamente in
caso di necessità. Saranno inoltre presenti mezzi di soccorso della Cri e dell’Ares
118.
ARICCIA/2
Le reazioni al riconoscimento dell’Ue
Porchetta Igp, Zingaretti: «Un successo per
il settore». Astorre: «Castelli d’eccellenza»
Il riconoscimento da parte dell'Unione Europea del marchio Igp per la "porchetta di
Ariccia" fa rumore e scatena le reazioni politiche. «E' un successo per tutto il settore
enogastronomico del nostro territorio - sottolinea il presidente della Provincia di
Roma, Nicola Zingaretti - e per quei produttori che nel tempo hanno continuato a
investire per fare di un prodotto legato alla storia e alla tradizione della provincia
romana un'eccellenza riconosciuta e apprezzata a livello internazionale. Ringraziamo
coloro che con il proprio lavoro e con passione quotidiana hanno consentito il raggiungimento di questo importante traguardo. Voglio ribadire, ancora una volta, l'impegno costante dell'Amministrazione provinciale nella tutela e nella promozione dei
nostri sapori su cui è necessario continuare a investire per centrare altri importanti
obiettivi strategici per la crescita e lo sviluppo dell'economia». Secondo il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Bruno Astorre, l'Igp per la porchetta «accresce la gradazione di eccellenza dell’area dei Castelli, dopo il persistente giudizio
positivo che in, questi anni, denota sempre più la sua produzione vinicola. Che il riconoscimento giunga, poi, dall’Unione Europea è indice della riuscita sinergia, nella
filiera produttivo-amministrativa, tra enti locali, ministero delle Politiche agricole e
Ue. L’economia del territorio riceve, così, una buona dose di ossigeno: una dose
che merita per la sue specificità e per la sua laboriosità». Una notizia «che riempie
di gioia» secondo l’assessore provinciale alle Politiche dell’Agricoltura, Caccia e Pesca,
Aurelio Lo Fazio che descrive la porchetta come «un prodotto che da sempre rappresenta l'emblema dell’allegria, dei festeggiamenti, della squisitezza delle pietanze
popolari in cui si fondono cultura e bontà. Il mio plauso va, infine, ai produttori che
quotidianamente si sono adoperati affinchè la porchetta potesse affermarsi non solo
dentro ai nostri confini, ma anche in tutto il mondo». Per Roberto Pieri, presidente
Cna Alimentare di Roma, è un risultato «che premia l’impegno e la costanza di
quelle imprese che perseguono la qualità a tutti i costi, offrendo ai consumatori
prodotti eccellenti. Siamo molto soddisfatti per aver contribuito a far ottenere un
giusto riconoscimento ad un prodotto che ci invidiano in molti».
Monte Compatri, rete fognaria alla Molara
Sono già partiti i lavori di realizzazione della nuova rete fognaria della frazione di Molara
di Monte Compatri. Il progetto rientra nella “razionalizzazione della depurazione per il risanamento igienico-sanitario nel comprensorio dei Castelli Romani”.
Il sindaco Marco De Carolis spiega che questo intervento «consentirà di ridurre notevolmente gli scarichi non a norma presenti sul territorio, di riqualificare i depuratori mal
funzionanti e realizzarne di nuovi in conformità alle prescrizioni di legge per conseguire
un generale miglioramento della qualità delle risorse idriche superficiali e sotterranee,
come richiesto dalla normativa nazionale e regionale vigente. Dopo l’approvazione in Consiglio comunale del Piano Particolareggiato, la frazione di Molara torna protagonista».
TEL:
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sabato 18 giugno 2011
06.89763157
area metropolitana - castelli romani
ALBANO
Colta in castagna un’azienda di call center che “trasformava” i dipendenti in lavoratori irregolari
240 falsi collaboratori a progetto
La guardia di finanza ha
denunciato tredici persone per
“reati fiscali”: l’impresa ha
risparmiato oltre 300 mila euro
di ritenute Irpef non operate sui
salari dei dipendenti e non
versate nelle casse dell’Erario
I
l comando provinciale della guardia
di finanza di Roma ha smascherato
false collaborazioni a progetto che
venivano rese nei confronti di un’azienda
di Albano, che a sua volta forniva servizi
di “call center” a numerose società operanti nel settore della telefonia, della
gestione di linee internet, nonché nel
campo della fornitura di energia elettrica
a livello nazionale. I finanzieri della sezione operativa della compagnia di Velletri hanno rilevato l’utilizzo improprio
di oltre 240 lavoratori irregolari che,
simulatamente inquadrati come “collaboratori a progetto”, rendevano prestazioni connotate da un saldo vincolo
di subordinazione, configurando un vero
e proprio rapporto di lavoro dipendente.
Con questo meccanismo l’impresa ha
risparmiato ingenti somme di denaro.
Si tratta di oltre 300 mila euro di ritenute
Irpef non operate sui salari dei dipen-
GENZANO
GROTTAFERRATA
All’ufficio di viale Primo maggio
Colpo alla posta: bottino da 70 mila euro
denti e non versate nelle casse dell’Erario.
Le investigazioni svolte hanno fatto
emergere un vero e proprio sistema
evasivo gestito con un “network” operante a livello nazionale. Al vertice della
struttura c’era una società gestita da
L.M. 48 anni, di Velletri, che si è avvalso
di più di 20 cooperative (delle quali era
anche amministratore di fatto), per certificare dei costi di gestione privi dei
requisiti di legge.
Le fiamme gialle hanno potuto constatare
complessivamente circa 5 milioni di
euro di costi indeducibili, oltre 3 milioni
di Iva dovuta o non versata e denunciare
alla Procura della Repubblica di Velletri
13 soggetti responsabili, a vario titolo,
di reati fiscali.
In cinque minuti si sono portati via
oltre 70mila euro.
E' il bottino dell'ennesima rapina nell'ufficio postale (piuttosto bersagliato
negli ultimi tempi) di Grottaferrata, in
viale Primo maggio, alle 14,30 circa di
giovedì.
Due giovani italiani sono arrivati poco
dopo l'orario di chiusura al pubblico
davanti agli uffici con un motorino (risultato rubato un paio di mesi fa a
Roma) e, dopo aver aperto un cancelletto di accesso alla struttura, sono riusciti a penetrare anche nell'ingresso
principale che porta direttamente agli
uffici. I due, con tono fermo ma comunque pacato e con in testa ancora
il casco, hanno intimato alla direttrice
con un taglierino di consegnare immediatamente il bottino della giornata
senza fare resistenza.
Una volta arraffato gli oltre 70mila
euro i due sono montati di nuovo sul
motorino per dirigersi fino alla rotonda
di Squarciarelli dove avevano lasciato
una macchina utilizzata poi per la fuga
definitiva. Nessuno è rimasto ferito durante il blitz e nessun cittadino si è accorto praticamente di nulla. Sul caso
indaga la polizia di Frascati.
tipo
L’eloquente cartello dell’ufficio postale
LE MODALITÀ
Due giovani italiani, col volto
coperto da un casco e un
taglierino in mano, hanno fatto
irruzione nell’ufficio poco dopo
l’orario di chiusura al pubblico e
intimato alla direttrice di
consegnare il denaro
Una 40enne del posto
Continua a costruire casa
abusivamente: ai domiciliari
La donna, non contenta
delle due sanzioni già
affibbiatele dalla polizia
locale, ha continuato a
edificare dove le forze
dell’ordine avevano
messo i sigilli
Zona Artigianale, presto la
soluzione a problema acqua
Troverà presto una soluzione la questione della mancanza e della qualità
dell’acqua nella zona artigianale di Genzano. Questo quanto emerso dal colloquio
tra il sindaco Flavio Gabbarini e l’ingegner Lucio Bignami, responsabile del bacino
sud di Acea Ato2, che ha assicurato al primo cittadino la risoluzione definitiva del
problema nel giro di dieci giorni. L’intervento di miglioria prevede la riapertura di
uno dei pozzi che servono la zona, chiuso ormai da diverso tempo per un
problema di inquinamento. Risolto questo, il pozzo potrà dunque essere riaperto e,
grazie alla miscelatura dell’acqua e al collegamento con il condotto di via Emilia
Romagna, sia il flusso che la qualità dell’acqua erogata torneranno nella norma.
Errata corrige
In un articolo a pagina 18 dell’edizione di ieri abbiamo dato il titolo di ex presidente
della Comunità Montana a Gianluigi Peduto che invece è stato presidente del Parco.
Una donna di 40 anni, C.I. di Genzano, è stata
sottoposta agli arresti domiciliari dai carabinieri della stazione locale a seguito di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Velletri per reati di abusivismo
edilizio. La donna, che in passato aveva realizzato un manufatto abusivo sulla sua proprietà stabilendovisi con i suoi familiari, era
già stata sanzionata per ben due volte dalla
polizia locale con due distinti sequestri del-
l’immobile, venendone nominata custode.
Nondimeno, incurante dei provvedimenti, ha
continuato i lavori di costruzione, commettendo quindi reiteratamente il reato di violazione dei sigilli. Si è dunque resa necessaria
una misura più incisiva, e dunque il tribunale
di Velletri ha disposto per la donna gli arresti
domiciliari, da effettuare in località diversa
da quella dove è situato l’immobile in questione.
18
sabato 18 giugno 2011
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MONTEROTONDO
Gli occupanti delle case popolari hanno tempo fino al 30 giugno per andarsene
Via della Fonte, ultimatum agli abusivi
di Adriana Aniballi
H
anno tempo fino al
30 giugno per lasciare le case occupate
abusivamente in via della
Fonte a Monterotondo. Il
sindaco Mauro Alessandri
è intervenuto di nuovo sulla vicenda emettendo nei
giorni scorsi un’altra ordinanza. Scaduto il termine
per liberare i sei alloggi
interverrà la forza pubblica.
Sono ancora dentro le famiglie, bambini compresi,
che a fine maggio hanno
occupato senza averne titolo gli appartamenti che
il Municipio eretino sta realizzando in edilizia residenziale pubblica con tanto di finanziamento regionale. Per l’assegnazione
degli alloggi, che sono quasi finiti, ad esclusione di
luce, acqua ed allaccio in
fogna, è stato pubblicato
un bando. Il nodo però in
via della Fonte, nonostante
la precedente ordinanza di
sgombero emessa dal primo cittadino, non è ancora
stato sciolto e gli occupanti, come da ulteriore sopralluogo della polizia mu-
ARCHEOLOGIA
nicipale, sono ancora dentro. «Lo stabile non è neanche abitabile – continuano a ribadire da Palazzo
Orsini – con gravi rischi
per la salute degli stessi
occupanti e con possibili
rischi di incendio». «Chi
occupa alloggi popolari –
aveva a suo tempo affermato il sindaco Mauro
Alessandri - fa male alle
regole e fa male alla città.
La nostra Amministrazione
non è certo adusa agli
sgomberi forzati e capisco
pure il disagio, le difficoltà
e lo sconforto all’origine
di certe azioni, che comunque accomuna tanti nuclei
familiari nelle medesime
condizioni. E’ tuttavia intollerabile che l’arrembaggio dei più intraprendenti
abbia la meglio sul diritto
di tutti gli altri, che le prevaricazioni danneggino chi
magari avrebbe maggiori
titoli per l’assegnazione.
Per questo e pur confidando nel senso di responsabilità degli occupanti, non
posso non annunciare che
faremo tutto ciò che la legge consente di fare per liberare gli alloggi indebitamente occupati, a fronte
delle soluzioni che ci impegniamo a trovare per
chiunque viva, effettivamente e in maniera dimostrabile, un disagio abitativo».
Di nuovo dal Municipio eretino tornano a sottolineare
come «l’occupazione si
configura non solo come
reato ma anche come causa
di danno diretto al Comune,
di cui i responsabili potranno essere chiamati a
rispondere».
Intanto il contro alla rovescia è iniziato.
Il sindaco
La nostra Amministrazione non è
certo adusa agli sgomberi forzati
E’ tuttavia intollerabile che l’arrembaggio
dei più intraprendenti abbia la meglio sul
diritto di tutti gli altri
Foto d’archivio
La polizia municipale ha cercato invano di convincere le sei famiglie residenti. Si teme per la salute di bambini e anziani perchè
gli apparatementi sono privi di servizi. Rischio alto anche per gli incendi. L’Amministrazione minaccia lo sgombero forzato
Più fondi nel bilancio per l’emergenza
abitativa. Ma l’opposizione polemizza
Tagli indiscriminati e ad avere la peggio sono i giovani e i portatori di handicap.
Questa in sintesi l’accusa rivolta da una parte dell’opposizione all’Amministrazione
Alessandri a seguito dell’approvazione del nuovo bilancio. Già nel corso del dibattito
che aveva preceduto l’approvazione in Consiglio comunale lo stesso sindaco aveva
avuto modo di smentire, dati alla mano, chi aveva parlato di “drastici tagli”, portando
esempi di miglioramento dei servizi. E’ il caso dell’aumento del 50% rispetto allo
scorso anno dei fondi destinati a fronteggiare l’emergenza abitativa o la razionalizzazione dei contratti che ha consentito di recuperare risorse da reinvestire proprio
nel welfare e nelle politiche giovanili senza operare alcun taglio ai servizi. E ieri il
sindaco ha così risposto alle polemiche. «Ci troviamo piuttosto di fronte ad una manifesta incompetenza che, se in prima battuta può essere comprensibile, quand’è reiterata diventa davvero intollerabile».
Le nuove scoperte
San Cesareo, ecco il progetto
per la valorizzazione della Villa
Nuovi servizi pubblici e privati per
tutelare i reperti del complesso
monumentale attribuito a Massenzio
L’Amministrazione sottopone lo studio
alla Sovrintendenza
«Recuperare e valorizzare
la Villa di Massenzio non è
solo un obiettivo politico
di questa amministrazione,
ma soprattutto un preciso
dovere morale nei confronti
di una comunità e della sua
storia». Così il sindaco di
San Cesareo Pietro Panzironi parla della recente scoperta di una villa romana
d'epoca imperiale del II-I
sec. a.C., rinvenuta più di
un anno fa in via Monte di
Casa. «Vogliamo tutelare e
salvaguardare la Villa e i
suoi tesori - spiega Panzironi -. Giorno dopo giorno
vengono alla luce splendidi
mosaici, mura intonacate,
decorazioni marmoree che
dimostrano l’estrema importanza archeologica del
sito. Il Comune, da solo,
non è ovviamente in grado
di sostenere tutte le spese
di scavo e cura dei reperti
affiorati. Per questo motivo,
con delibera di Giunta n.
68 del 27 aprile 2010, abbiamo approvato un progetto di recupero dell’area
archeologica richiedendo
contestualmente al Ministero per i Beni Culturali un
contributo di 1milione e 791
per finanziare l’intervento,
inserendolo in un contesto
che prevede, oltre ad insediamenti privati, servizi
pubblici e privati, la costruzione del nuovo complesso
parrocchiale dedicato a San
Giuseppe. Non si tratta di
speculazione, come molti
hanno - strumentalmente detto e scritto, ma del modo
migliore per rendere vivo
e fruibile un meraviglioso
monumento archeologico,
quale è la Villa imperiale
in questione. Pensiamo che
realizzare intorno a quell’area un contesto urbano
residenziale e religioso, in
piena armonia con gli imponenti resti della Villa di
Massenzio, significa garantire lunga vita ai reperti,
oltre a lasciare alle future
generazioni un segno tangibile dell’esistenza della
nostra splendida città, per
conoscere la storia di questa terra, le sue tracce, i
suoi tesori. Ringrazio l'archeologa Maria Cristina
Recco e la dott.ssa Marisa
De Spagnolis, responsabile
della Sovrintendenza Archeologica del Lazio, per il
modo impeccabile con cui
stanno portando avanti il
lavoro di studio e di recupero del sito. Un lavoro minuzioso ed indispensabile
per l’Amministrazione perché, a dispetto dei tanti soloni spuntati in questi giorni, sempre pronti a sparlare
e a lanciare insensate illazioni, è solo la Sovrintendenza l’organo competente
a parlare e che, all’esito
dei procedimenti di verifica,
dovrà pronunciarsi definitivamente sulla compatibilità del progetto con il sito
archeologico».
TIVOLI
L’inaugurazione
Il ministro Galan
presenta in anteprima i
lavori al tempio di Ercole
Mercoledì prossimo una parte del più straordinario complesso archeologico monumentale d’Italia, il tempio di
Ercole Vincitore a Tivoli, riemergerà da ben 15 secoli
di abbandono. Il suo restauro lungo e complicato è durato tre anni ed è costato 15,5 milioni di euro. A spiegare nel dettaglio gli interventi è stato nei giorni scorsi
il ministro ai Beni culturali, Giancarlo Galan. Dalla prossima settimana i visitatori potranno vedere la via Tecta,
la via Tiburtina coperta da archi, l’Area sacra, il portico
da cui gli imperatori Augusto e Claudio celebravano
processi ed infine l’Antiquarium con reperti richiamati
dai musei Capitolini, palazzo Massimo ed anche dai
Musei Vaticani; infine il teatro. Che sarà degno scrigno
della cerimonia inaugurale con l'esordio di Eugenio Bennato e Piero Angela che racconterà la storia e le visissitudini del santuario nei secoli, risalendo a quando
molto più anticamente era luogo di culto legato al percorso delle transumanze verso il Sannio, percorso che
più tardi doveva divenire la via Tiburtina-Valeria (fine IV
– inizi III sec. a.C.). Il complesso architettonico del Tempio di Ercole Vincitore è uno dei più notevoli esempi di
architettura romana e uno dei santuari più maestosi
costruiti nel Lazio di cui ci pervengono resti di grande
fascino e rappresenta anche un punto fondamentale
per la storia della tecnica e dell’ingegneria. La sua costruzione viene collocata nell' arco di tempo tra la metà
del II secolo a.C. e l’età augustea. Il tempio visse il suo
periodo aureo fino a quando non iniziò la decadenza
a causa dell'onerosità della manutenzione.
TEL:
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GUIDONIA
Commercianti avviano battaglia legale contro il provvedimento del Comune in via Roma
Ricorso al Tar contro il senso unico
CAVE DI TRAVERTINO
23 esercenti reclamano la mancanza di
parcheggi. Il Comune promette altri posti
«Ci sarà un beneficio ambientale per i
cittadini» spiega la Municipale
Sindacati: «Contrari alle
consultazioni ristrette
della Regione Lazio»
di Adriana Aniballi
POLITICA
Foto d’archivio
A
i commercianti di via Roma non piace il senso
unico e presentano ricorso al Tar. Almeno 23
esercenti le cui attività si affacciano sulla strada
hanno puntato il dito contro l’ordinanza numero 105
del 16 marzo 2011 con la quale è stato deciso di istituire
il senso unico nel centro urbano di Guidonia nel solo
tratto da via dell´Unione a via Domizia. Secondo i commercianti il cambiamento di viabilità causerà un danno
alle loro attività, soprattutto per carenza di parcheggi.
Di parere opposto la Polizia Municipale che ha spiegato:
«Dire che in questo modo vengono meno i parcheggi è
inesatto perché, oltre a quelli già esistenti, ne verranno
istituiti altri; inoltre, circolando in un senso di marcia,
i veicoli avranno più aree di sosta a disposizione e saranno portati inevitabilmente ad attraversare tutto il
centro urbano dove sono ubicate le maggiori attività
commerciali».
Aspetto più grave, sottolineano da Palazzo Matteotti, è
rappresentato anche dall´inquinamento ambientale ed
acustico di cui sono vittime i cittadini di Guidonia: il
provvedimento, secondo la Municipale, «porterà un
complessivo giovamento alla situazione ambientale. Il
traffico intenso crea inevitabilmente nervosismo e tensione agli automobilisti, stressati da file interminabili,
ed è causa di frequenti tamponamenti tra veicoli ed investimenti di pedoni; una maggiore fluidità della circo-
lazione garantirebbe più sicurezza stradale e pedonale».
A seguito di un incontro avvenuto mercoledì 25 maggio
l´Ascom Guidonia, pur approvando e sostenendo l´iniziativa, ha ritenuto opportuno suggerire all´Amministrazione di regolamentare i parcheggi non a pagamento
con disco orario 9-13 e 16-20 per consentire il libero
utilizzo degli stessi ai cittadini residenti nell´orario di
pranzo e nelle ore serali e per agevolare gli utenti e le
attività commerciali.
I sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil esprimono completo dissenso per le consultazioni ristrette,
ufficialmente motivate da ragioni di ordine tecnico,
aperte giovedì in Regione per verificare il fondamento
dell’emendamento al disegno di legge presentato dal
sindaco di Guidonia Montecelio, Eligio Rubeis, in vista
della prossima riunione del Consiglio regionale, fissata per il prossimo 22 giugno. «E’ inaccettabile che
la Presidenza della Regione Lazio indica consultazioni
separate, adducendo presunte valutazioni tecniche,
sul disegno di legge n. 168/2011, destinato a regolamentare, ad approvazione definitiva, cave e torbiere», dichiarano Fabrizio Franceschilli della Feneal
Uil Roma, Attilio Vallocchia della Filca Cisl Roma e
Walter Cherubini della Fillea Cgil Roma e Lazio. «Si
persevera senza alcuno scrupolo nelle strumentalizzazioni politiche sulla pelle di mille lavoratori il cui
posto di lavoro è a rischio. Le attività estrattive rappresentano una leva economica imprescindibile per il
territorio. Si rischia una crisi occupazionale di dimensioni tali da non essere riassorbibile. Chiediamo la
immediata convocazione di un tavolo concertativo regionale, più volte sollecitato e non più rinviabile dalla
politica, che veda la partecipazione delle parti sociali
e di tutti i soggetti coinvolti, per giungere alla individuazione dell’area igienico-sanitaria nel bacino di Tivoli-Guidonia e alla definizione dei tempi di
escavazione».
Area Casilina
Niente accordo per il presidente
Rinviato ancora il Consiglio
Maggioranza spaccata
in due sulla nuova
nomina. Pd: «Non
risolveremo noi
questa guerra»
Rinviato per due volte consecutive il Consiglio comunale. A una settimana dal-
l’insediamento della giunta
colleferrina, dopo il rinvio
per la mancata elezione del
Presidente del Consiglio,
all’incontro del 16 giugno
il centro-destra ha chiesto
ancora tempo. «Non sono
bastati due consigli comunali per l’elezione del Presidente del Consiglio. La
vittoria così numericamen-
te importante del centrodestra anziché spianare la
strada ha di fatto incartato
il Consiglio – afferma Vincenzo Stendardo, capogruppo del Pd in Consiglio
comunale. Il sindaco Cacciotti non riesce a sbloccare la situazione, tante e
tali sono le pressioni che
vengono dai diversi capi-
bastone della sua maggioranza. Il Pd non risolverà
la guerra interna al centro-destra, sappiamo bene
che ad oggi non si riesce
ad andare oltre le due candidature ufficiose e sono
partiti da tempo i corteggiamenti ma noi non parteggeremo né per l’una né
per l’altra».
GENAZZANO
La nomina
Mario Sebastianelli
nuovo assessore ai
Lavori pubblici
Il sindaco, Fabio Ascenzi ha nominato assessore ai
Lavori Pubblici Mario Sebastianelli, ricompletando la
struttura della Giunta Comunale, dato che Giulio Di
Marco aveva rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico per sopravvenuti impedimenti dovuti ad esigenze
lavorative che lo stanno portando a Milano ed a
L'Aquila. Finisce, pertanto, l'interim del sindaco. Al
nuovo assessore spetterà portare a compimento
l'opera che l'Amministrazione comunale ha impostato
dal suo avvio, all'interno di un lavoro di squadra e di
corresponsabilità. 20
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tiburtina - casilina - valle del sacco
Il caso
Ingaggia una corsa
sull’autostrada e provoca
un incidente: arrestato
romeno ubriaco
Stava gareggiando sulla carreggiata esterna del gra
con un’auto rimasta sconosciuta quando con la sua
utilitaria è andata a urtare un monovolume, con a
bordo due donne, che ha iniziato a carambolare da
una parte all’altra della corsia fermandosi contro il
guard rail. I.C.J, cittadino romeno di 27 anni, ha proseguito nella sua corsa senza fermarsi a prestare soc-
TIVOLI
Malata di videopoker
abbandona i figli in auto
Gemellini lasciati per un’ora e mezzo in una Toyota sono stati salvati da alcuni passanti
La donna si era già resa responsabile quindici giorni fa dello stesso comportamento
L
corso, ma è stato intercettato qualche minuto più
tardi da una pattuglia dei carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Tivoli, avvisata da un
passante in zona tiburtina dopo aver assistito alla
scena in zona Roma Est. I militari, vedendo l’auto
quasi completamente distrutta nella parte anteriore e
che stava disseminando la strada di parti di carrozzeria, hanno tentato di bloccarlo, ma il giovane, preso
dai fumi dell’alcool, ha dato ulteriore gas per tentare
di seminare la “gazzella”. Ne è nato un inseguimento
durato quasi cinque chilometri: quando il romeno ha
capito di non avere scampo, si è arreso fermandosi
a lato della carreggiata. Insieme a lui, nell’auto è stato
sorpreso anche un connazionale di 34 anni, C.C., ricercato dal 2010 con un mandato di cattura per rapina, lesioni gravi e altri reati contro la persona e il
patrimonio. Le donne che erano a bordo del monovolume coinvolto nell’incidente sul GRA, che hanno rischiato di essere travolte anche dalle auto che
stavano sopraggiungendo, hanno fortunatamente riportato solo qualche contusione, oltre al grandissimo
spavento. Visitate all’ospedale di Tor Vergata sono
state dimesse con prognosi di 10 e 12 giorni.
L’improvvisato pilota romeno è stato trattenuto in caserma in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, previsto per la mattinata odierna. Per il
connazionale ricercato, invece, si sono aperte le porte
del carcere di Rebibbia, dove sconterà la pena di 2
anni 1 mese e 5 giorni di reclusione.
FONTE NUOVA
Mamma di 37 anni denunciata dai carabinieri. Era recidiva
di Adriana Aniballi
i ha lasciati ancora una
volta in auto, sul sedile
posteriore per andare
a giocare ai videopoker in
un bar di Villa Adriana a
Tivoli. Lei, casalinga 37enne
di Guidonia, e la figlia più
piccola di due anni all’interno del locale, i due gemellini
di undici mesi chiusi all’interno di una Toyota per almeno un’ora e mezza. Il finestrino aperto solo di una
spanna. «Non erano legati
nemmeno al seggiolino»,
racconta chi ha assistito alla
scena. Ieri mattina i passanti
li hanno visti piangere disperati sotto il sole cocente
e hanno chiamato i carabinieri. Con sorpresa i militari
della Compagnia tiburtina
al loro arrivo hanno scoperto che si trattava della
stessa donna che il 4 giugno
scorso era stata fermata in
un bar di via Oderisi da Gubbio, zona Marconi, per lo
stesso motivo. Quella volta
era in compagnia del marito,
un cittadino egiziano di 32
anni e a lui aveva dato la
colpa. Ieri invece non è riuscita ad accampare scuse.
Agli inquirenti ha cercato
di spiegare che ogni tanto
si affacciava dalla porta del
bar per controllare il loro
stato. Sudati, spaventati e
in lacrime i due bambini
sono stati trasportati al-
l’ospedale di Tivoli per essere visitati. Le loro condizioni fortunatamente sono
state definite soddisfacenti
dal personale medico. La
donna invece è stata accompagnata in caserma. Anche
stavolta è stata denunciata
per abbandono di minore,
il suo caso è stato segnalato
al Tribunale dei minori e
sono stati interessati i servizi sociali. Non è escluso,
anzi è probabile, che i bambini vengano affidati a una
casa famiglia.
Definita dai carabinieri “malata di videopoker, la donna
è stata trovata all’interno
del bar seduta davanti alla
macchinetta intenta a giocare. Il precedente, neanche
un mese fa a Roma. In quella
occasione la coppia, che vive
a Guidonia, era uscita a fare
un giro in auto. All’altezza
di via Oderisi da Gubbio moglie e marito erano entrati
in bar, avevano preso la figlia maggiore e lasciato i
due gemelli in auto con il finestrino leggermente abbassato per circa due ore. Anche
quella volta furono i passanti
e alcuni commercianti della
strada ad avvertire il 113. I
due furono trovati dentro al
locale intenti a giocare ai
videopoker. «Avevo un appuntamento di lavoro» si
era giustificato l' operaio
egiziano con i poliziotti che
lo avevano identificato.
Il progetto
Via libera dal Consiglio alla
nuova caserma dei carabinieri
Il primo anno di affitto sarà a carico del proprietario
del terreno di Tor Sant’Antonio, mentre a partire
dall’anno successivo (e per altri cinque) l’onere
spetterà al Comune
Un altro importante tassello. Proseguono a ritmo
spedito le ‘pratiche’ per la
costruzione della nuova
caserma dei carabinieri di
Fonte Nuova. Individuata
l’area nella zona di Tor
Lupara in località Tor
Sant’Antonio e sbrigate le
formalità burocratiche atte
a stabilire la congruità del
canone di locazione un altro ulteriore passo è stato
fatto nel consiglio comunale di Fonte Nuova dello
scorso giovedì, quando
l’aula ha approvato la delibera sulla realizzazione
della nuova caserma dei
carabinieri. Un atto nel
quale si stabilisce che il
primo anno di affitto sarà
a carico del proprietario
del terreno di Tor Sant’Antonio, mentre a partire dall’anno successivo (e per
altri cinque) sarà invece
a carico del Comune di
Fonte Nuova, per poi passare al Ministero degli Interni.
Altra importante decisione
ha riguardato il canone di
affitto da parte dell’Agenzia del Demanio a carico
del proprietario, che riguarderà anche l’illuminazione pubblica e di alcune
aree limitrofe alla futura
costruzione. Una struttura
per garantire una maggiore
sicurezza dell’area nomentana che dovrebbe terminare entro il 2012, così
come quella che sta prendendo velocemente corpo
nella vicina Castel Madama, dove la posa della prima pietra alla presenza
delle autorità locali e dei
vertici dell’Arma dei carabinieri, del vescovo di Tivoli Mauro Permaggiani e
dell’assessore ai lavori
pubblici della Provincia di
Roma Marco Vincenzi risale al marzo scorso.
Mauro Cifelli
Foto d’archivio
LUNGHEZZA
TIVOLI
Un nuovo servizio di
mediazione per il tribunale
Si terrà il prossimo 1° luglio presso il Duca d’Este di Tivoli Terme il primo convegno organizzato dall’Istituto Nazionale per la Mediazione e l’Arbitrato Inmediar.
‘Mediazione una risorsa per la giustizia’, questo il titolo
dell’incontro ai quali parteciperanno Bruno Ferrar e Simone Ariano, rispettivamente Presidente del Tribunale di
Tivoli e presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati sempre di Tivoli. Un incontro che nasce con l’obiettivo di mettere in luce i vantaggi della mediazione civile
al servizio delle esigenze dei cittadini.
Mauro Cifelli
TIVOLI TERME
Il caso
Tentata truffa agli
organizzatori della
“Sagra delli Giozzi”
Una telefonata da parte di una sedicente società di Reggio Emilia per proporre a imprenditori e commercianti
dei Comuni di Tivoli e Guidonia Montecelio l’acquisto di
spazi pubblicitari per la V Sagra dellì Ghiozzi che si terrà
il prossimo luglio a Tivoli Terme. Una, due, tre telefonate
che hanno fatto sorgere il dubbio che qualcosa non
quadrasse. Sino alla presa d’atto da parte degli organizzatori (Comitato Città Termale e parrocchia di S. Sinforosa) del tentativo di truffa. «Siamo venuti a conoscenza
– spiegano gli organizzatori - di una situazione sgradevole. Sembra che una fantomatica società di Reggio Emilia stia contattando imprenditori e commercianti del
territorio affermando di vendere spazi pubblicitari relativi
alla Manifestazione “Festa Patronale di S. Sinforosa – Vª
Sagra dellì Ghiozzi” che si svolgerà a Tivoli Terme nei
giorni 15/16/17 Luglio 2011». Dunque una certezza in
relazione alla quale i promotori della festa precisano:
«Si vuole informare la comunità che né la parrocchia
né il comitato hanno dato mandato a nessuna società
di recepire denaro per nome e conto loro».
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NUOTO
CALCIO
Sette Colli, campionato italiano
a squadre e nazionali Master:
a Roma e Ostia il nuoto attira
tutta l’attenzione dei tifosi
SPORT
Grande appuntamento domani allo
stadio Flaminio: l’Atletico Roma
ospita la Juve Stabia per il match
che vale la promozione in B p22
Al Foro Italico di Roma il tabellone femminile perde anche l’ultima coppia azzurra in gara
BEACH VOLLEY
Cicolari-Menegatti, mondiale finito
Oggi e domani gran finale per la manifestazione internazionale, che vede ancora in gioco le cinesi Xue-Zhang. Eliminate le brasiliane Talita-Antonelli
SCUOLA & SPORT
di Paolo Pizzi
T
NUOTO
Inaugurato l’impianto
sportivo dell’ist. Avogadro
Il presidente della Provincia
di Roma, Nicola Zingaretti,
l’assessore provinciale a
Sport, Turismo e Politiche
Giovanili, Patrizia Prestipino e
l’assessore provinciale alle
Politiche Scolastiche, Paola
Rita Stella hanno partecipato all’inaugurazione dell’impianto sportivo coperto annesso all’Istituto scolastico
Avogadro. Una struttura coperta polifunzionale con
campo regolamentare di pallacanestro e blocco di servizi annesso (spogliatoi, servizi igienici, magazzino, sala
pesi etc). L’impianto è stato realizzato mediante una
struttura puntiforme con pilastri e travi, con copertura
in arcate di legno, pareti ventilate e possibilità di alloggiare sulle superfici piane di pannelli solari o fotovoltaici.
L’impianto verrà utilizzato dagli studenti e nel pomeriggio sarà a disposizione dei cittadini. Con quest’opera
sale a tre il numero di impianti sportivi sorti con il Project Financing, mentre è in corso di realizzazione il
campo sportivo dell’ist. Bruno. Altre due strutture sono
state progettate e nei prossimi mesi verranno realizzate,
mentre sono sei gli impianti in corso di progettazione.
Foto Gmt (per Gentile concessione)
empo di finali sulla sabbia del Foro Italico. In questo
week-end si assegnano infatti i titoli del campionato
Mondiale di beach volley. Si parte con le semifinali
del tabellone femminile e i quarti di quello maschile, che
prenderanno il via oggi, mentre domani si disputeranno
le gare per le medaglie. Un’occasione a cui però non
prenderanno parte le azzurre Marta Menegatti e Greta Cicolari. Le due beacher infatti sono state eliminate negli
ottavi di finale dalle cinesi Xue e Zhang per due set a
zero. Una sconfitta netta quella di Greta e Marta, che
non sono riuscite a ripetere la vittoria ottenuta il mese
scorso in Polonia, venendo superate dalle rivali per 2115 e 21-19. Proprio le cinesi, nei quarti di finale, hanno
messo a segno il risultato a sorpresa del giorno, eliminando
le brasiliane Talita-Antonelli, teste di serie numero 2 del
tabellone.
Nei maschi le speranze azzurre sono affidate alla coppia
Martino-Nicolai che, dopo aver superato i sedicesimi di
finale, battendo in mattinata gli olandesi Nummerdor e
Schuill, nella serata di ieri hanno sfidato gli spagnoli
Herrera-Gavira (ma al momento di andare in stampa
ancora non si conosce il risultato del match). Tra le
coppie cadute nella giornata di ieri ci sono i brasiliani
Bruno e Benjamin, battuti a sorpresa dai polacchi, teste
di serie numero 30, Fijalek e Prudel. Spettacolo anche
nella gara che ha messo di fronte i campioni del mondo, i
tedeschi Brink- Reckermann, di fronte agli statunitensi
Rogers-Dalhausser n. 1 del tabellone. Ad avere la meglio
sono stati i due europei, che si sono imposti per 18-16 al
tezo set.
L’Aniene di Federica Pellegrini punta alla “cinquina”
Motori
Campionato regionale del Lazio
I big della vasca si contenderanno L’enduro fa tappa
lunedì il campionato a squadre a Colleferro
Livorno e Rari Nantes Florentia che cercheranno di
fermare lo strapotere dell’Aniene.
Il club del presidente Giovanni Malagò ha infatti vinto
le ultime quattro edizioni
del trofeo, e ha l’obiettivo
dichiarato di centrare la cin-
Non solo il Settecolli di scena in questi giorni al “Foro
Italico”. Lunedì mattina nella vasca romana andrà infatti in scena il 24° campionato italiano a squadre. Otto
le società in vasca a Roma,
Ispra Swim Planet, Aurelia
Nuoto Unicusano, Plain
Team Veneto, Larus Nuoto,
Forum Sport Center, Nuoto
Foto pizzi
E sempre da lunedì
ma nel centro federale
di Ostia saranno
in programma i
nazionali riservati
alla categoria Master
quina, impresa riuscita ai
milanesi della Dds dal 2002
al 2006 e dalla Snam Milano
dal ‘96 al 2000. Molti i campioni che, dopo il Sette Colli,
torneranno in vasca per il
tricolore.
L’Aniene punterà molto sui
propri campioni, Federica
Pellegrini su tutti, il suo
compagno Luca Marin e
Alessio Boggiatto. In casa
Larus ci sono invece i due
super-big della velocità, Filippo Magnini e la grande
speranza azzurra Luca Dotto, che prima si affronteranno domenica nella finale
dei 100 metri stile libero
maschile, poi cercheranno
di portare dei punti al so-
dalizio capitolino allenato
da Claudio Rossetto.
Tra le società romane anche
l’Aurelia Unicusano, orfana
ancora una volta di Alessia
Filippi, ancora alle prese
con la spalla che da diversi
mesi la costringe a uno stop
forzato che le impedirà di
difendere a Shanghai il titolo mondiale dei 1500 stile.
Altro appuntamento per gli
amanti del nuoto quello dei
campionati italiani Master,
in vasca a Ostia da lunedi
per tutta la settimana. Molti
i personaggi che nuoteranno
nel centro federale, tra cui,
molto probabilmente l’attore
Raul Bova.
pp
Si svolgerà domani a partire dalle
ore 10 a Colleferro la 6° prova
del campionato regionale Lazio di
enduro, sotto l’organizzazione del
motoclub locale, il Tommaso
Piccirilli. La manifestazione
patrocinata dal Comune di
Colleferro, vedrà al via oltre cento
piloti, alcuni provenienti anche
dalla Campania, dall’Abruzzo e dall’Umbria. Il paddock
piloti verrà allestito nel parcheggio comunale di via
degli Esplosivi nei pressi del centro sportivo
Palaolimpic, mentre le prove speciali cronometrate
verranno disputate su di un’ampia area situata presso
la portineria dell’Avio in via degli Abeti. Molti saranno i
motivi di interesse, in primo luogo perchè è dal 2008
che Colleferro non ospita una manifestazione titolata
di motociclismo, ma soprattutto perchè molti piloti del
motoclub Colleferro, che quindi correranno con i favori
del fattore campo, sono in lizza per la conquista dei
campionato di categoria, con particolare riferimento a
Ivan Boezi, 1° nella classe 250 4T, Romano Lo Sasso,
2° nella 125 e Mauro Mammucari, 3° nella 250 4T.
22
sabato 18 giugno 2011
WEB:
cinquegiorni.it
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sport
CALCIO LEGA PRO I DIVISIONE
Domani al Flaminio la finale di ritorno contro la Juve Stabia per la serie B
Atletico, 90’ per andare in paradiso
Intanto la società capitolina ha risposto alle accuse sulla questione
“calcio scommesse”: «In merito alle continue illazioni che cercano
di gettare discredito sull’immagine e sulla serietà dell’Atletico Roma,
intendiamo ribadire con fermezza l’assoluta estraneità alla vicenda
e l’infondatezza delle notizie pubblicate»
di Mauro Cifelli
A
un passo dalla serie B. Tutto pronto
per la finale di ritorno degli spareggi
promozione del campionato di Prima
Divisione che si giocherà domani a partire
dalle 16 allo stadio Flaminio di Roma.
Ultimo ostacolo sulla strada della società
di patron Ciaccia la Juve Stabia. Un match
che la squadra di mister Roberto Chiappara
vuole vincere, ma sarebbe sufficiente anche
uno zero a zero al termine dei supplementari. Il pareggio a reti inviolate premierebbe
la squadra capitolina in virtù del miglior
piazzamento al termine del campionato (57
punti l’Altetico Roma e 55 la Juve Stabia).
Serenità dell’Atletico Roma turbata in questi
giorni da alcune notizie del filone “calcio
scommesse”, a cui la società capitolina ha
risposto con una netta smentita attraverso
un comunicato a firma Mario e Davide
Ciaccia (rispettivamente presidente e amministratore delegato della società): «In
merito alla vicenda del calcio scommesse
e alle continue illazioni di alcuni organi di
informazione, che cercano di gettare strumentalmente discredito sull’immagine e
sulla serietà dell’Atletico Roma, su cui alcuno può dubitare, intendiamo ribadire
con fermezza l’assoluta estraneità alla vicenda e l’infondatezza delle notizie pubblicate. Non intendiamo subire alcun tipo
di facile strumentalizzazione, gratuita e
sensazionalistica, che alcuni organi di informazione stanno portando avanti sulla
base di notizie assolutamente infondate e
che non riguardano in alcuna maniera,
l’Atletico Roma». Atletico Roma pronto a
ospitare, in un
Flaminio, in cui
impazza la corsa
al tagliando, la
Tutto pronto
Juve Stabia dopo
nell’impianto
essere uscito indenne nel match
capitolino
d’andata nel difPer questo big
ficile impianto di
match attesi
Castellamare di
Stabia al termine
tanti tifosi
di una partita
controllata con
personalità per buona parte della gara.
«Prestazioni come quella di Castellamare
di Stabia – ha spiegato mister Roberto
Chiappara - sono fondamentali per aumentare l'autostima della squadra, ma non
dobbiamo dimenticare che questo è solo il
primo passo, tutto si deciderà al Flaminio».
E allora la parola al campo!
STADIO
Calcio a 5 Serie A2
Negri, un difensore
per il Genzano
La Cogianco Genzano piazza un altro
colpo di mercato. A vestire la maglia del
club castellano nella prossima stagione
sarà Thomas Negri De Castro, lo scorso
anno in forza al Belluno. Il pubblico del
PalaCesaroni ha già potuto apprezzare
le qualità del difensore nella Final Eight
di aprile, in cui il Belluno si è fermato
solo in semifinale contro quel Venezia
che poi ha conquistato il trofeo, ma la
carriera ed il palmares di Negri parlano
chiaro. Nato a San Paolo in Brasile
nell’84, Negri inizia la sua carriera nella
Liga nacional brasiliana con il Sao Paulo
Barueri, passando poi per Ulbra, Santa
Fe-Sp e Aff Cortiana. Diversi i successi
in patria, su tutti la vittoria della Liga
nacional e del titolo Under 21 con l’Ulbra. Nel 2007 l’approdo in Europa e le
tre stagioni in Spagna, prima nell’Ibi di
Alicante, poi al Benicarlo e infine al Colegio Arenas Galdar e nel 2010 l’esordio
italiano con il Canottieri Belluno. «Ho
scelto Genzano - dice il giocatore - perché so che si tratta di una società seria
e ambiziosa».
LEGA PRO II DIVISIONE
La rabbia del Pomezia, non
c’èancorailverdettodelTnas
Il dg pometino Claudio Tanzi ha
parlato espressamente di morte
della giustizia sportiva, denunciando
un autentico accerchiamento ai
danni della società rossoblu
Il baratro sembra avvicinarsi. La giornata di
ieri potrebbe aver segnato il punto di non ritorno per il Pomezia calcio, che attendeva
con ansia il responso del Tnas in merito all’eventuale ripescaggio in Lega Pro. Il verdetto
non è arrivato, anche perché vi sono ancora
alcuni passaggi burocratici da espletare, a
partire dalla discussione in seno al collegio
arbitrale che dovrà vagliare il caso. Entro la
metà della prossima settimana dovrebbe arrivare la risposta ufficiale, anche se in casa
Pomezia c’è molto sconforto per come si è
svolto il procedimento. Il dg pometino Claudio
Tanzi ha parlato espressamente di morte
della giustizia sportiva, denunciando un autentico accerchiamento ai danni della società
rossoblu. «Credo che ormai si possa parlare
di sentenza già scritta - ha riferito il dg tirrenico -. Ho ravvisato un clima che definire
ostile sarebbe un eufemismo, a partire dalle
notevoli pressioni esercitate dai legali della
federazione gioco calcio. Durante il dibattimento ho riscontrato alcune anomalie che
lasciano molto perplessi. In primis l’esclusione
dei rappresentanti Covisoc come testimoni,
convocati invece in qualità di esperti in materia. Un’opzione decisamente opinabile che
è stata solo l’anticamera della vergogna consumatasi successivamente. I legali della Figc
hanno chiesto di fermare il processo pretendendo la presenza di rappresentanti del Catanzaro. Una richiesta inaudita - prosegue
Tanzi -, che la dice lunga sul clima che sta
avvolgendo questa vicenda. Per fortuna il
collegio arbitrale ha respinto questa proposta,
ma in ogni caso rimane da parte nostra una
profonda amarezza, dettata dalla consapevolezza che si voglia far di tutto per salvare
il club calabrese. Infine è alquanto singolare
che il presidente del collegio arbitrale, il cui
voto sarà decisivo per la sentenza sia nativo
di Catanzaro. Ci auguriamo fino in fondo che
IL DG TANZI
Ho ravvisato un clima ostile
Durante il dibattimento ho
riscontrato alcune anomalie
che lasciano molto perplessi
Ci auguriamo fino in fondo
che prevalga la giustizia,
in caso contrario saremo
pronti a ricorrere fino
all’ultimo grado (Tar)
prevalga la giustizia, in caso contrario saremo
pronti ad andare fino in fondo, ricorrendo
fino all’ultimo grado (ovvero il Tar)».
Nel frattempo il tempo scorre inesorabile e il
Pomezia non può neanche programmare le
operazioni di mercato.
Marcello Bartoli
Serie D
Eccellenza
La Lupa si gioca
l’ultima chance in
casa del Sansovino
Stefano Mobili
nuovo allenatore
del Città di Marino
Lupa Frascati, arriva l’ora della verità.
Dopo un campionato vissuto ad altissimi
livelli, il team di mister Pochesci si appresta a vivere l’ultimo capitolo di una
stagione, che a prescindere dall’esito finale, rimane comunque di primo ordine.
Domani pomeriggio al comunale “Le
Fonti” di Monte San Savino, si disputerà
l’atteso spareggio di ritorno tra i laziali
e i toscani del Sansovino (in palio la
serie D), che la scorsa settimana si sono
imposti con un rocambolesco 4-3.
La gara di andata ha lasciato molti strascichi tra le due compagini, anche in
virtù di una conduzione arbitrale molto
discutibile. In casa Frascati l’ambiente ha
voglia di prendersi una bella rivincita,
perché nel gruppo c’è la consapevolezza
che ad armi pari Ognibene e compagni
se la possono giocare con qualsiasi avversario. Servirà la gara perfett per
strappare il ticket “promozione” e i frascatani dovranno imporsi per forza con
almeno due gol di scarto. Un’autentica
impresa, resa ancora più complicata da
alcune defezioni eccellenti nella rosa,
che già nel match d’andata hanno inciso
in modo decisivo. Mister Pochesci ha dimostrato massima fiducia nel gruppo,
sbilanciandosi in modo netto sulle possibilità della squadra. D’altronde già nel
match di andata la Lupa aveva sfiorato
l’incredibile rimonta, riuscendo a segnare
ben tre reti quando la sfida sembrava
già segnata. La gara di domani inizierà
alle 16 e verrà arbitrata da Andrea Gironda Veraldi, fischietto della sezione di
Bari.
Il Città di Marino Calcio ha raggiunto un
accordo con Stefano Mobili, che sarà
quindi il nuovo allenatore dei castellani
per la prossima stagione. Da lunedì il
tecnico si metterà a disposizione della
società.
Mobili calcisticamente cresce nell’Ostiamare dove raggiunge la serie C2, facendosi notare dal Cagliari che lo porta in
serie A nel ‘90 e dove rimane due stagioni. Nel ‘92 scende di categoria tra le
file del Modena (dove rimane per tre
anni), che al termine della seconda stagione retrocede in C1. Resta in C1 con
l’Ascoli (tre stagioni) e con il Siena (un
campionato), prima di scendere ulteriormente di categoria in C2 con il Pisa,
dove vince il campionato. Successivamente passa al Montevarchi con cui
chiude con i professionisti, prima di abbandonare definitivamente con una parentesi al Rondinella.
La sua carriera di allenatore comincia a
Montevarchi dove per due stagioni guida
la squadra Berretti della società valdarnese. In seguito Mobili diviene stretto
collaboratore di Guido Carboni: infatti è
il suo secondo nelle esperienze del tecnico aretino sulle panchine di Bari, Crotone e Avellino. Dopo una parentesi
all’estero torna in Italia. Diventa allenatore titolare nella stagione 2009/2010,
quando viene chiamato in corso d’opera
sulla panchina del Montevarchi Calcio
per risollevare una situazione difficile e
dove centra l’obiettivo di una tranquilla
salvezza in serie D. Nella stagione
2010/2011 passa alla guida della Sestese.
mar.bar.
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sabato 18 giugno 2011
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QUESTA SERA... IN TV
L’OROSCOPO
ARIETE
21 Marzo
20 Aprile
CANCRO
22 Giugno
22 Luglio
BILANCIA
23 Settembre
23 Ottobre
CAPRICORNO
22 Dicembre
20 Gennaio
Mercurio è entrato nel segno del
Cancro e la Luna in quello del Capricorno: in entrambi i casi si tratta
di passaggi planetari dissonanti
per voi. Il rischio è quello di farsi
saltare i nervi per un nonnulla.
Mercurio nel vostro segno aumenta
la creatività e anche la capacità di
concentrazione, qualità che vi saranno utilissime sul lavoro. Dal
punto di vista emotivo invece sono
previsti ancora tentennamenti.
I vostri nervi oggi potrebbero
essere parecchio tesi, a causa
dello stress e della Luna in
aspetto dissonante dal segno
del Capricorno. Uno stacco dal
lavoro vi farà bene.
La presenza della Luna nel
vostro segno vi rende sicuri e
vincenti. Le esitazioni di un
tempo non vi sfiorano più, le
perplessità sono lontane mille
miglia da voi.
TORO
21 Aprile
20 Maggio
LEONE
23 Luglio
22 Agosto
SCORPIONE
24 Ottobre
21 Novembre
ACQUARIO
21 Gennaio
19 Febbraio
Sono in arrivo per voi ottimi
passaggi planetari. La Luna in
Capricorno e Mercurio in Cancro
sono pronti a fornirvi tutte le
conferme che aspettavate e di
cui avevate un estremo bisogno.
Siete piuttosto stanchi in questo
periodo perché Marte abbassa
parecchio il livello delle vostre
energie. Per un po' di tempo evitate
gli eccessi alimentari e cercate di
riposarvi il più possibile.
Un incontro che in un primo
momento poteva sembrarvi banale sarà invece portatore di
novità a lungo termine, in prospettiva di un miglioramento
professionale.
Avete bisogno di uno stacco dal
lavoro, utile anche per lasciare sedimentare le situazioni e poi riprenderle. Se insistete nel voler
portare avanti troppi progetti, inevitabilmente vi troverete nei guai.
GEMELLI
21 Maggio
21 Giugno
VERGINE
23 Agosto
22 Settembre
SAGITTARIO
22 Novembre
21 Dicembre
PESCI
20 Febbraio
20 Marzo
Nettuno in aspetto dissonante può
portare a galla tra i vostri pensieri
alcune sottili angosce. Lasciatele
arrivare e poi allontanare con naturalezza.Se vi impunterete a riflettere
su un'idea la alimenterete.
Questa per voi sarà davvero
un'ottima giornata. La presenza
della Luna in Capricorno e l'ingresso di Mercurio in Cancro vi
favoriscono sia a livello emotivo
che a livello intellettuale.
Nettuno nel segno dei Pesci potrebbe portarvi oggi a vivere qualche
delusione amorosa…questo pianeta favorisce infatti l'idealizzazione
della persona amata impedendoci
di vedere i suoi difetti.
L'equilibrio interiore vi consentirà
di alzare il livello delle prestazioni
in ogni campo. In amore, una
raffica di emozioni potrebbe raggiungervi mentre sul lavoro qualcosa
di nuovo sta per maturare.
RAI UNO
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