Per non dimenticare cosa è stata la guerra e cosa potrebbe ancora
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Per non dimenticare cosa è stata la guerra e cosa potrebbe ancora
Per non dimenticare cosa è stata la guerra e cosa potrebbe ancora essere “…Il sangue che ha macchiato queste acque, che ha bagnato le aie di queste case il 23 agosto 1944, non si cancellerà. 176 persone in una sola mattina: di queste 60 donne e 27 bambini. Massacrati a colpi di fucile, di pistola, di mortaio, per le strade, nei fossi, nei loro letti, nel fango del Padule, sulla porta di casa. E’ la storia (analoga a quella) dei paesi bruciati del Casentino, della Val di Chiana, della Lunigiana, dell’Emilia, della Liguria, del Piemonte, del Veneto, di Cassino. E’ la storia della guerra, di questo tragico orrore che non risparmia nessuno” (Bruno Schacherl, in Il Nuovo Corriere a.II n.335/1948). “…Verso le 8,30, tre soldati tedeschi entrarono (nella fattoria Silvestri), e uno disse in italiano: “Tutti voi, uscite fuori”…e cominciarono a far fuoco…la Annunziata Mazzei …, ricoperta di sangue... nelle sue braccia aveva il suo bambino che era vivo e gridava “mamma!”. Io vidi due soldati dirigersi verso di lui…uno alzò il suo fucile e picchiò col calcio sulla testa del bambino che cessò di gridare…” (Testimonianza di Oreste Silvestri riportata da Bruno Schacherl in Il Nuovo Corriere a.II, n.337/1948 p.3). Sul finire della Seconda Guerra Mondiale, l’Eccidio del Padule Fucecchio, il 23 agosto del 1944, fu un’ operazione militare che portò all’uccisione di 176 civili, in gran parte donne, vecchi e bambini, abitanti del luogo e sfollati che credevano di aver trovato un rifugio sicuro nella zona paludosa ubicata in Valdinievole, zona di cerniera fra le province di Firenze, Pistoia, Pisa e Lucca. Pochi giorni dopo, il 2 settembre del 1944, con l’arrivo a Fucecchio e a Stabbia delle truppe alleate, finiva l’occupazione tedesca. Le prime inchieste svolte dagli alleati inglesi e americani, ed in particolare il Rapporto del tenente inglese Charles V. Edmondson del 12 giugno 1945, documentarono le atrocità commesse quel giorno dalle truppe tedesche in diverse località della zona: croci e cippi, nei pressi di Ponte Buggianese, Cintolese, Castelmartini, Stabbia, Massarella, indicano ancora oggi i luoghi dell’eccidio. I processi del 1947 e 1948 contro i responsabili della strage, il colonnello Peter Eduard Crasemann e il maggiore Joseph Strauch, evidenziarono che, come per altre stragi tristemente famose (Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto), non si trattò di follia assassina parte dell’esercito tedesco in ritirata ma di razionalità criminale contro la minaccia delle guerriglie partigiane 1. Il Progetto didattico In Contemporanea. Introduzione all’Arte Contemporanea è stato attivato dalla Prof.ssa Patrizia Vezzosi a partire dall’anno scolastico 2005-2006 nella Scuola Secondaria di Primo Grado, Classe III Sezioni A e B, presso la Fondazione Conservatorio SS. Annunziata di Empoli2. Nell’a.s 2009-2010 il Progetto, attraverso incontri con esperti ed artisti, ha affrontato il rapporto fra artisti e guerre nel XX secolo3. L’esperienza vissuta dagli studenti è stata portata a sintesi in elaborati grafici che, accogliendo le novità espressive introdotte dalle principali correnti artistiche della seconda metà del XX secolo, restituiscono una partecipazione autentica all’iniziativa rivelatasi al contempo momento creativo e di riflessione profonda. Gli elaborati prodotti dagli studenti sono esposti nel Museo Virtuale della Memoria, CD allegato al volumetto (a cura di) P.Vezzosi Alle Partisanen. Eccidio del Padule di Fucecchio 23 agosto 1944 Ed. Alinea 2010, realizzato con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Nell’a.s 2010-2011, il Progetto ha portato alla realizzazione del manifesto commemorativo dell’Eccidio del Padule di Fucecchio affisso, nell’agosto 2011, in tutti i comuni territorialmente interessati. L’iniziativa è stata patrocinata dal Circondario Empolese Valdelsa. Con il patrocinio e il contributo del Circondario Empolese Valdelsa, l’esperienza didattica è stata ripetuta nell’a.s. 20112012. I risultati del Concorso grafico per la realizzazione del manifesto commemorativo dell’Eccidio del Padule di Nel maggio 2011, il Tribunale militare di Roma ha condannato all’ergastolo e al risarcimento dei familiari delle vittime l’ex capitano Ernst Pistor, l’ex maresciallo Fritz Jauss e l’ex sergente Johan Robert Riss, appartenenti a diversi reparti della 26/a divisione corazzata dell’esercito tedesco, crudeli esecutori della strage di Fucecchio (un quarto imputato, ex tenente Gherard Deissmann, era già morto). Anche la Repubblica Federale di Germania è stata individuata quale responsabile civile. 1 Il Progetto è stato patrocinato dall’I.R.R.E. (Istituto Regionale Ricerche Educative) e svolto con il supporto della Sezione Didattica del Centro per l’Arte Contemporanea L.Pecci di Prato (Corso Arte contemporanea e formazione alla comprensione). I risultati del Progetto, raccolti nel Catalogo e CD della Mostra svoltasi presso la Galleria d’Arte Nozzoli di Empoli nel giugno 2006 (sponsor Villa di Petriolo Arte in Vigna – Cantiere d’Arte Contemporanea), sono stati presentati al Centro L.Pecci di Prato e all’Accademia degli Euteleti di S.Miniato (PI). Una sintesi delle principali tendenze artistiche del XX secolo è contenuta nel volumetto P.Vezzosi In Contemporanea. Introduzione all’Arte Contemporanea Ed.Alinea 2009 (CD Galleria Virtuale Ragazzi) realizzato con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. 2 Particolarmente significativo è stato l’incontro con il Prof. Gino Terreni, ex partigiano ed artista di fama nazionale, e l’approfondimento con il Dott. Riccardo Lami della Fondazione Palazzo Strozzi. 3 Fucecchio sono stati presentati al MuMeLoc di Cerreto Guidi l’8 giugno 2012 e sono documentati in (a cura di) P.Vezzosi Arte contemporanea e Memorie Locali Photochrome 20124. Partendo dai risultati dei Progetti realizzati negli anni precedenti, nell’a.s. 2012-2013 le emozioni degli studenti hanno preso forma attraverso il mezzo fotografico grazie al quale hanno potuto esprimersi anche studenti con maggiori difficoltà manuali. Contenuti comuni sono stati interpretati da ciascun alunno sottolineandone sfaccettature diverse che riflettono diverse sensibilità e varietà di codici espressivi. Al traguardo raggiunto dagli alunni di saper realizzare un elaborato personale e creativo si è aggiunto quello di una comprensione autentica della storia della II guerra mondiale, in quanto calata nella loro realtà spazio-temporale. La possibilità di esporre il proprio lavoro in una Mostra Fotografica al MuMeLoc di Cerreto Guidi ha motivato ulteriormente gli alunni facendoli sentire protagonisti attivi, suscitando in loro la consapevolezza della responsabilità di essere testimoni, sia pur indiretti, del tragico evento. I suggerimenti per la realizzazione del manifesto sono emersi dall’approfondimento di due grandi artisti del XX secolo, P.Picasso e J.Mirò. In particolare, sono state messe a confronto la Guernica di Picasso ed Il falciatore di Mirò, opere di condanna delle atrocità della guerra civile spagnola, esposte durante l’Esposizione Universale di Parigi del 1937 (mentre l’opera di Picasso ha avuto un successo mondiale, l’opera di Mirò è sconosciuta ai più, sia perché è andata distrutta sia perché Mirò stesso paragona la Guernica ad un’altra sua opera Natura morta con scarpa vecchia). Una lezione di approfondimento, in collaborazione con il Centro Studi Bruno Ciari, è stata tenuta dal Prof. Paolo Gheri nell’ambito del Progetto Il bello, Mirò, i bambini… a cura del Prof. E. Catarsi. 4