L T A D
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stadium SABATO 11 GIUGNO 2005 34 SPORT SPECIALE CSI ilpunto Le ipocrisie smascherate della lotta al doping Eraldo Pecci (calcio) Se i ritiri facessero bene, la squadra dei carcerati sarebbe sempre campione del mondo Mauro Bellugi (calcio) numero 23 sabato 11 giugno 2005 Presidenza Nazionale Via della Conciliazione, 1 00193 Roma tel. 06 – 68404550 fax 06- 68802940 www.csi-net.it [email protected] blocknotes GLI ANIMATORI DEL FUTURO Dal 28 giugno al 3 luglio 2005 a Pinzolo e Carisolo Adamello (Trento) è in programma il Campus per animatori della formazione, cultura e comunicazione del Csi. Si tratta del primo incontro di un’iniziativa formativa rivolta ai giovani tesserati, di età compresa tra i 18 e i 35 anni provenienti dalle società sportive e dai circoli sportivi culturali. Obiettivo: formare una figura associativa qualificata sotto un profilo umano, culturale, spirituale, che abbia chiara l’appartenenza ad un’associazione di ispirazione cristiana. L’iniziativa è sostenuta dall’Ufficio per la Pastorale Giovanile della Cei, con l’Arcidiocesi e la Provincia autonoma di Trento, nel contesto del 4° Pellegrinaggio alla Croce dell’Adamello. Info: 0668404560/63 www.csi-net.it di Edio Costantini tutto va bene madama la marchesa, meglio continuare a parlare di calciomercato, di playout e playoff, della Ferrari che non va, magari anche della Coppa America che verrà. D’altro canto, perché stupirsi più di tanto? Solo nel nostro Paese può accadere che il coperchio sul doping venga sollevato non già da chi ha compiti di governo e di controllo sul sistema sportivo, ma da un’associazione di volontariato sociale; non da chi istituzionalmente si dovrebbe occupare della lotta al doping, ma di chi si batte contro la malavita organizzata. L’impressione che se ne ricava è che agli organismi sportivi la verità sul doping non interessi, o interessi solo di facciata. Nelle stanze «alte» del Foro Italico c’è chi sostiene appunto che si tratti di faccenda di pertinenza delle sole Forze dell’Ordine. E se non interessa agire per sapere, ancor meno interessa combattere la piaga. In tale lassismo si rischia che il contagio si pro- paghi ancora, e investa il nostro patrimonio sportivo giovanile. Perciò, da sempre, il CSI e le altre «forze sane» degli Enti di promozione chiedono indagini conoscitive approfondite e rimedi che vadano nella direzione della prevenzione, ben oltre le misure repressive studiate per i “polli” che ogni tanto si fanno cogliere con le mani nel sacco. «Si faccia chiarezza», ha chiesto don Ciotti. È vero: non è più tempo di tavole rotonde, di convegni internazionali, di slogan che lasciano il tempo che trovano. Chi ha in mano le redini dello sport italiano, deve imparare a prendere sul serio le sue funzioni di controllore e organo di indirizzo del sistema, e non solo per quanto riguarda il doping. Sono già in molti a pensare che lo sport italiano abbia bisogno ormai di una Authority esterna, che spezzi quel legame tra controllori e controllati che è alla radice di troppe e importanti disfunzioni. CALCIO GIOVANILE Danone Nations Cup: la tradizionale stretta di mano a centrocampo prima della finale tra Cisco Lodigiani Roma e l’Arci Scampia La Cisco Lodigiani Roma ha vinto la fase nazionale della Danone Nations Cup 2005, il Mondiale per ragazzi di 11 e 12 anni, e ora rappresenterà l’Italia dall’1 al 4 settembre alle finali internazionali di Lione LA PREMIAZIONE I campioni di domani DI FELICE ALBORGHETTI L Dal 1906 la voce del Centro Sportivo Italiano desso è tutto nero su bianco, impossibile da smentire o da nascondere. Il dossier sul consumo di doping in Italia presentato in settimana da don Luigi Ciotti e dalla Direzione Nazionale Antimafia ha fatto giustizia di ipocrisie e luoghi comuni: non è vero che il fenomeno doping tocca solo poche «pecore nere» del grande sport, esso investe massicciamente anche lo sport di base, visto che gli assuntori di sostanze dopanti nel 2004 erano tra i 450.000 ed i 600.000, in crescita netta, di oltre il 10%, rispetto ad analoga ricerca dell’anno precedente. Ce ne sarebbe abbastanza per dire “Fermi tutti”, sospendere ogni attività, come per un grande evento luttuoso, e mettersi ad analizzare i come e i perché, alla ricerca di strumenti capaci di arrestare questo trend pazzesco e il suo strascico di malattie e di morti. Nulla invece sembra debba succedere, A Perché dovrei correre in campo? La terra è rotonda, la palla pure Sono sicuro, prima o poi passerà dalle mie parti... a Cisco Lodigiani Roma vince l’edizione italiana della Danone Nations Cup, conquistando per il terzo anno consecutivo il diritto a partecipare al Mondiale di calcio a 9 per ragazzi di 11 e 12 anni. Si è giocato giovedì a Napoli, allo stadio "Collana", dove si sono presentate le 8 finaliste vincitrici delle fasi locali che il Centro Sportivo Italiano aveva organizzato a maggio. Su due campi adiacenti giocano da un lato i gialli del Messina Calcio, gli arancio della Lodigiani, (scritta Latina sulla maglia a difendere i colori del comitato Csi che aveva ospitato il girone eliminatorio), i granata della Rubierese di Reggio Emilia ed i neri dell’Ardor San Francesco di Torino; dall’altro le due lombarde, in bianco la Masseroni Marchese di Milano e in blu la Polisportiva Celadina di Bergamo, in rosso la SMS Lombardi di Bari e gli azzurri dell’Arciscampia Napoli, sostenuti dal folto pubblico partenopeo accorso allo stadio vomerese. Dai due gironi all’italiana si qualificano per la finale la Lodigiani e l’Arciscampia Napoli. E’ Ciro Ferrara - nel giorno del suo addio al calcio - a dare il via alla finalissima. Quasi un passaggio di testimone, nel tocco iniziale del difensore juventino la palla passa ad un altro Ciro, il piccolo Quaranta, numero 10 azzurro, vivacissimo "scugnizzo" dai piedi fini. Su di La “lezione” di Ciro Ferrara ai vincitori e ai genitori Immancabile sciarpetta del Napoli al collo, Ciro Ferrara, testimonial della Danone Nations Cup, ha dato il via alla finale della più grande manifestazione calcistica internazionale per ragazzi del ’93. Prima però tutti i bambini delle 8 squadre finaliste, si sono stretti al campione "azzurro", entusiasti dell’inconsueta visita. Il difensore neo-campione d’Italia, si è concesso loro firmando autografi e fotografie ricordo dell’evento. «Un consiglio a tutti loro? Lo girerei ai genitori - ha risposto prontamente Ciro dall’alto delle sue 500 lui e sul capitano Luigi Romeo cadono molte delle speranze dell’Arciscampia, reduce dalla cocente delusione di una importante finale persa la settimana prima ai rigori. Tra i piedi dei piccoli calciatori partenopei passa il desiderio di riscatto per una stagione faticosa e sofferta, vissuta anche tra momenti di paura nel forte disagio di quartiere Scampia, tra i più a rischio di Napoli. Negli occhi la speranza di alzare la coppa davanti a Maradona, ed arrivare a Lione, dove la vincitrice del torneo italiano giocherà la finale contro i rappresentanti degli altri paesi, una kermesse globale che ha coinvolto tre milioni di giovanissimi calciatori. Giocano con orgoglio gli azzurri, ma Latina dà l’idea di essere più squadra. Nel pallonetto del biondo capitano degli "orange" laziali, a pochi minuti dalla fine, viaggia la traiettoria dei sogni "azzurri" della squadra romana. Nella Danone Cup, sollevata in serata al San Paolo davanti ad 80.000 spettatori deliranti per Maradona, c’è infatti anche la maglia dell’Italia, che i 14 minicalciatori della rosa difenderanno nel torneo internazionale. C’è in loro tanta voglia di ben figurare, dopo aver fatto esperienza negli anni passati, in una rassegna mondiale che vedrà in campo al "Guerlain" 32 nazionali da tutto il Mondo. Favorita d’obbligo anche quest’anno la Spagna, vincitrice dell’edizione 2004. Ciclismo e Bike, Rieti laurea i campioni delle due ruote utto in un week-end: il ciclismo del CSI consumerà le sue due massime prove, il GP nazionale su strada e il GP nazionale di mountain bike, nell’arco di sole 24 ore, tra sabato 18 e domenica 19 giugno. Sede delle due sfide Rieti e dintorni. La manifestazione, organizzata dal Csi Lazio, con il patrocinio della Regione e dalla Provincia e dal Comune di Rieti, conta ad oggi circa 300 iscritti (ci si può iscrivere [email protected] entro il 15 giugno), equamente ripartiti tra le due prove, provenienti per lo più dal Centro Italia, ma con squadre provenienti anche dalla Sardegna, dal Trentino e dalla Lombardia. Partirà per prima la mountain bike, sabato alle 15.30. Sede del Gran Premio un circuito di 7 km nel cuore del Terminillo, località «Cinque confini», nello scenario di un bellissimo paesaggio boschivo. Il circuito, su terreno sterrato con un buon dislivello, andrà ripetuto dai 3 ai 4 giri, per un chilometraggio che varierà, secondo le categorie, dai 21 ai 28 km. Il mattino dopo, alle 9.30, partirà da Rieti il GP su strada. Due le categorie: una non agonistica (5,6 km) per i ciclisti non più verdi; la gara vera sulla distanza di 60,8 km con un percorso che attraverserà la Valle Santa, varcando i due GP della montagna previsti a Morro Reatino e a Greccio, per tornare infine a Rieti. I due Gran Premi rappresentano l’apice di una stagione che fin qui ha mostrato il buon stato di salute degli sport delle due ruote nel CSI. I dati, ancora parziali, evidenziano 4.605 tesserati, di cui 510 donne, per il ciclismo. Le punte più alte di adesioni si hanno nelle fasce di età più mature: tra i maschi poco più del 50% dei tesserati va dai 31 ai 50 anni. E lo stesso avviene nella mountain bike, dove la fascia 31-50 raccoglie 984 tesserati sui 1849 totali. T presenze in serie A -. Non caricateli, non date loro responsabilità eccessive. Non fategli credere che sia facile diventare calciatori di successo. Si rischia di provare delusioni enormi. Fateli studiare, perché non tutti, anzi pochissimi, riescono ad emergere», ha spiegato, raccontando la ritrosia mostrata inizialmente dai suoi genitori per la sua passione calcistica. Ferrara e Zinedine Zidane, durante l’intervallo del Ciro Ferrara Goodbye Day, hanno consegnato le coppe alle due finaliste del torneo, scese in campo al San Paolo per un’esibizione, pochi minuti prima dell’ingresso in campo delle due megaformazioni di Napoli e Juventus formate dagli amici di Ciro. Csi Verona: lo sport non chiude per ferie DI ANDREA DE PASCALIS D a sempre l’estate in città è sinonimo di caldo, noia e solitudine. Un mix che in "Azzurro" faceva rimpiangere a Celentano che nell’oratorio non fosse rimasto "neanche un prete per chiacchierar". A Verona, però, quest’anno non andrà così, anzi: il locale Comitato CSI ha messo in cantiere una fittissima sequenza di eventi, per tutte le età e tutti i gusti, che andrà sotto il nome di "Estate CSI 2005". L’idea di base è quella di prolungare le attività ciessine oltre l’abituale capolinea della metà di giugno, data di chiusura delle scuole e dei principali tornei associativi, che in quell’epoca generalmente approdano alle finali nazionali. Ecco allora che la manifestazione - calendario che parte il prossimo week-end e si chiude ai primi di settembre, ed è patrocinata da Regione, Provincia e Comune - affiancherà allo sport un vero e proprio Festival musicale a tappe, creato in sinergia con due società leader nel settore a Verona, garanzia di qualità e professionalità. Inoltre ecco corsi di danza moderna, serate danzanti all’insegna del liscio, danza jazz e aerobica. Un’apertura a 360 gradi che testimonia me- csiflash «DUE GIORNI MARE» RAVENNA, SPORT&SPIAGGIA Dal 10 al 12 giugno Marina Romea (RA), ospita la 27ª edizione della «Due Giorni Mare», il Meeting nazionale di sport su spiaggia organizzato del Csi di Ravenna. Tre le discipline: 20 campi per il volley, femminile e misto, 5 per il calcio a 5 maschile, uno per il basket 3x3. Sono 84 le società iscritte per un totale di oltre 120 squadre e 1.700 atleti. Domattina le finali, quindi la S. Messa celebrata da don Matteo Laslau. Premierà Josefa Idem, assessore comunale allo sport e pluricampionessa olimpica. CONFERENZA DEI PRESIDENTI Sabato 18 e domenica 19 giugno l’Hotel Pineta glio di tante parole quanto la volontà del Csi di convogliare il maggior numero di persone e di preferenze attorno a questo progetto. Le origini non si tradiscono, non mancheranno quindi le attività sportive: dalle più comuni come calcio e pallavolo, alle novità quali cricket e fitbox, gare di pattinaggio, tornei misti di volley e briscola, tennis padella, insomma tradizione e innovazione a confronto. Inoltre grandi eventi: alla finale del Festival, prevista per sabato 3 settembre, si aggiungeranno una marcia non competitiva notturna che attende oltre mille persone, ciclismo e pattinaggio sotto le stelle, gare lungo l’intera notte (calcio a cinque e basket), e per finire un concorso fotografico dedicato ai migliori scatti dell’estate. Un’altra peculiarità della manifestazione sarà l’apertura agli altri Enti di promozione sportiva. Nel momento in cui il CSI ha fatto il suo ingresso in tante giunte provinciali del CONI, Verona ha ritenuto opportuno non chiudersi in se stessa, ma al contrario aprirsi alle altre realtà associative e permettere a tutti gli Enti di partecipare con loro attività al progetto. Hanno già aderito UISP e ASC, ma si prevedono ulteriori partecipazioni in corso d’opera. Palace a Roma ospiterà la Conferenza Nazionale dei Presidenti del CSI. In programma alle ore 10 di sabato il Seminario sullo sport giovanile «Investire nell’attività giovanile. Nuove sfide, nuove responsabilità», cui interverranno mons. Carlo Mazza, direttore Ufficio Nazionale Turismo, Tempo libero e Sport della CEI ed alcuni presidenti nazionali di Federazioni Sportive. Nel pomeriggio la relazione del presidente nazionale Edio Costantini. Domenica mattina il dibattito che verterà anche sulle attuali situazioni di politica sportiva. 11ª FESTA MULTIETNICA Lo stadio Comunale “Cabassi” di Carpi (Mo) decreterà oggi la vincitrice del Mundialito di calcio organizzati nell’ambito della festa Multietnica dalle associazioni di volontariato con la collaborazione tecnica del CSI carpense. Per il terzo posto scenderanno in campo alle ore 17,30 le rappresentative di Tunisia e Argentina; a seguire la finale per il primo posto tra Albania e Marocco. CALCIO A 5 IN SICILIA Anche quest’anno la comunità terapeutica riabilitativa «La Grazia» di Caltagirone ha promosso il torneo regionale di calcio a 5 organizzato dal Csi, cui hanno partecipato 17 squadre in rappresentanza di altrettanti Dipartimenti di salute mentale e comunità terapeutiche riabilitative dell’intera Sicilia. Grande festa nella finalissima tra le squadre della Sicilia orientale, svoltasi sui campi “Isola del Sole”.