834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte A)

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834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte A)
834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte A)
MG Chemicals (Head Office)
Codice di Pericolo Chemwatch: 2
N° Versione: 4.4
Scheda di Sicurezza (Conforme al Regolamento (CE) N. 2015/830)
Data di emissione: 04/09/2015
Data di stampa: 30/09/2015
Data Iniziale: 01/01/0001
L.REACH.ITA.IT
SEZIONE 1 IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETÀ/IMPRESA
1.1.Identificazione del prodotto
Nome del Prodotto
Sinonimi
Nome di spedizione
dell’ONU
Altri mezzi di identificazione
834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte A)
SDS Code: 834ATH–Part A; Related Part # 834ATH-375ML, 834ATH-3L, 834ATH-60L
MATERIA PERICOLOSA DAL PUNTO DI VISTA DELL'AMBIENTE, LIQUIDA, N.A.S. (contains bisphenol a/ diglycidyl ether resin, liquid and zinc borate
hydrate)
Non Disponibile
1.2.Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati
Usi pertinenti identificati
della sostanza
Usi contro i quali si è stati
avvertiti
resina epossidica ignifugo
Non Applicabile
1.3.Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza
Nome registrato della
società
MG Chemicals (Head Office)
MG Chemicals UK Limited - ITA
October House, 17 Dudley Street, Sedgley DY3 1SA Dudley United Kingdom
Indirizzo
9347-193 Street, Surrey V4N 4E7 British Columbia Canada
Telefono
+1-604-888-3084
+44 1663 362888
Fax
+1-604-888-7754
Non Disponibile
www.mgchemicals.com
Non Disponibile
[email protected]
Non Disponibile
Sito web
Email
1.4.Numero telefonico di emergenza
Associazione /
Organizzazione
Non Disponibile
CHEMTREC
Telefono di Emergenza
Non Disponibile
800-789-767
Altri numeri di emergenza
telefonica
Non Disponibile
+(1) 703-527-3887
SEZIONE 2 IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
2.1.Classificazione della sostanza o della miscela
Considerato una miscela pericolosa ai sensi della direttiva 1999/45/CE, reg. (CE) N. 1272/2008 e successive modifiche. Classificato come merce pericolosa per il trasporto.
Classificazione conforme la
Regolamento (CE) N°
Corrosione/irritazione cutanea 2, Irritazione oculare 2, Sensibilizzazione cutanea 1, Pericoloso per l’ambiente acquatico (Cronico) 2
1272/2008 [CLP] [1]
Legenda:
1. Classificato da Chemwatch; 2. Classificazione ricavata dalla Direttiva EC 67/548 - Allegato I ; 3. Classificazione ricavata dalla Regolamento EC 1272/2008
- Allegato VI
2.2. Elementi dell’etichetta
Etichettatura CLP
PAROLA SEGNALE
ATTENZIONE
Dichiarazioni di Pericolo
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H315
Provoca irritazione cutanea.
H319
Provoca grave irritazione oculare.
H317
Può provocare una reazione allergica cutanea.
H411
Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
Data di stampa: 30/09/2015
Dichiarazioni aggiuntive
Non Applicabile
Dichiarazioni Precauzionali: Prevenzione
P280
Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/il viso.
P261
Evitare di respirare la polvere/i fumi/i gas/la nebbia/i vapori/gli aerosol.
P273
Non disperdere nell’ambiente.
P272
Gli indumenti da lavoro contaminati non devono essere portati fuori dal luogo di lavoro.
Dichiarazioni Precauzionali: Risposta
P302+P352
P305+P351+P338
IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: lavare abbondantemente con acqua e sapone
IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: Sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo.
Continuare a sciacquare.
P333+P313
In caso di irritazione o eruzione della pelle: Consultare un medico.
P337+P313
Se l’irritazione degli occhi persiste: Consultare un medico.
P362+P364
Togliere tutti gli indumenti contaminati e lavarli prima di indossarli nuovamente.
P391
Raccogliere il materiale fuoriuscito.
Dichiarazioni Precauzionali: Stoccaggio
Dichiarazioni Precauzionali: Smaltimento
P501
Smaltire il prodotto/recipiente in conformità con le norme locali.
2.3. Altri pericoli
Ci possono essere effetti cumulativi in seguitoall'esposizione*.
Puo` causare danni al feto/ embrione*.
Probabile sensibilizzatore respiratorio*.
REACh - Artt. 57-59: Il preparato non contiene Substances of Very High Concern (SVHC) alla data di stampa della SDS.
SEZIONE 3 COMPOSIZIONE/INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI
3.1.Sostanze
Fare riferimento a 'composizione degli ingredienti' nella sezione 3.2
3.2.Miscele
1.Numero CAS
2.No EC
3.N° Indice
4.N° REACH
%[peso]
Nome
Classificazione conforme la Regolamento (CE) N° 1272/2008 [CLP]
1.25068-38-6
2.500-033-5
3.603-074-00-8
4.01-2119456619-26-XXXX
40-60
bisphenol A/ diglycidyl ether resin, liquid
Irritazione oculare 2, Corrosione/irritazione cutanea 2, Sensibilizzazione cutanea 1, Pericoloso
per l’ambiente acquatico (Cronico) 2; H319, H315, H317, H411 [3]
1.21645-51-2
2.244-492-7
3.Non Disponibile
4.01-2119529246-39-XXXX
15-25
algeldrato
Irritazione oculare 2; H319, EUH066 [1]
1.84852-53-9
2.284-366-9
3.Non Disponibile
4.01-2119474877-18-XXXX
10-20
1,1'-(etan1,2-diil)bis[pentabromobenzene]
STOT - SE (. Resp. Irr) di categoria 3; H335 [1]
1.138265-88-0
2.Non Disponibile
3.Non Disponibile
4.Non Disponibile
5-10
zinc borate hydrate
1.68609-97-2
2.271-846-8
3.603-103-00-4
4.01-2119485289-22-XXXX
5-10
ossirano, mono[(C12-14-alchilossi)metil]
derivati
Pericoloso per l’ambiente acquatico (Acuta) 1, Pericoloso per l’ambiente acquatico (Cronico) 1;
H400, H410 [1]
Corrosione/irritazione cutanea 2, Sensibilizzazione cutanea 1; H315, H317 [3]
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1.28064-14-4
2.Non Disponibile
3.Non Disponibile
4.Non Disponibile
2-5
bisphenol F glycidyl ether/ formaldehyde
copolymer
Corrosione/irritazione cutanea 2, Irritazione oculare 2, Sensibilizzazione cutanea 1, Pericoloso
per l’ambiente acquatico (Cronico) 2; H315, H319, H317, H411, EUH019 [1]
1.1309-64-4
2.215-175-0
3.051-005-00-X
4.01-2119475613-35-XXXX
2-5
triossido-di-diantimonio
Cancerogenicità 2; H351 [3]
1.64741-65-7.
2.265-067-2
3.649-275-00-4
4.01-2119850115-46-XXXX
0.5-1.5
nafta (petrolio), frazioni pesanti di
alchilazione
Pericolo di Aspirazione Categoria 1; H304 [1]
1.1333-86-4
2.215-609-9
3.Non Disponibile
4.01-2119384822-32-XXXX,
01-2119489801-30-XXXX,
01-2119475601-40-XXXX
0.5-1.5
NERO-DI-ACETILENE
Cancerogenicità 2; H351 [1]
Legenda:
1. Classificato da Chemwatch; 2. Classificazione ricavata dalla Direttiva EC 67/548 - Allegato I; 3. Classificazione ricavata dalla Regolamento EC 1272/2008 Allegato VI 4. Classificazione tratto da C & L
SEZIONE 4 MISURE DI PRIMO SOCCORSO
4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso
Generale
Contatto con gli occhi
Contatto con la pelle
Inalazione
Ingestione
SE DEGLUTITO, RICORRERE IMMEDIATAMENTE AD UN MEDICO
Chiedere consiglio al Centro Antiveleni o ad un medico.
Se l'aiuto di un medico non è immediatamente disponibile, o se il paziente si trova a più di 15 minuti dal un ospedale, o se non sono state fornite istruzioni
differenti:
Chiedere consiglio al Centro Antiveleni o ad un medico.
È probabile che sia necessario ricorrere urgentemente all'assistenza ospedaliera.
Se conscio, dare acqua da bere.
INDURRE vomito con le dita in gola, SOLO SE COSCIENTE. Inclinare il paziente in avanti o metterlo sul lato sinistro (con la testa verso il basso, se
possibile) per mantenere le vie aree aperte ed evitare l'aspirazione.
NOTA: Indossare un guanto protettivo quando s'induce il vomito con mezzi meccanici.
Nel frattempo, personale qualificato per il pronto soccorso dovrebbe trattare il paziente dopo averlo osservato, e sostenendolo nel modo più consono alle sue
condizioni.
Se i servizi di un medico sono prontamente disponibili, il paziente deve essere affidato alle sue cure e deve essere fornita una copia della Scheda di
sicurezza (SDS). Ulteriori azioni saranno di responsabilità del medico specialista.
Se non sono disponibili cure mediche sul luogo di lavoro o nelle aree circostanti, trasportare il paziente in ospedale con una copia della Scheda di sicurezza
(SDS).
In caso di inalazione di fumi o prodotti della combustione, allontanare dall'area contaminata.
Far stendere il paziente.Tenere il paziente caldo e tranquillo.
Prima di iniziare le procedure di pronto soccorso, rimuovere protesi come dentiere, che potrebbero bloccare le vie aeree.
Se la respirazione è assente, ricorrere alla respirazione artificiale, preferibilmente con un rianimatore con valvola a richiesta, sistema maschera-valvolapallone, o una maschera tascabile come da procedura. Se necessario, eseguire la respirazione cardio-polmonare (CPR).
Trasportare all'ospedale o da un medico.
Se il prodotto viene a contatto con gli occhi:
Lavare immediatamente con acqua corrente fresca.
Assicurare la completa irrigazione dell'occhio tenendo le palpebre separate e lontane dall'occhio, e muovendo le palpebre alzando occasionalmente le
palpebre superiori ed inferiori.
Se il dolore persiste o ritorna ricorrere ad un medico.
La rimozione di lenti a contatto dopo una lesione dell'occhio deve essere fatta solo da personale esperto.
Se il prodotto viene a contatto con la pelle:
Rimuovere immediatamente tutti gli indumenti contaminati, incluse le calzature.
Bagnare pelle e capelli con acqua corrente (e sapone se disponibile).
Ricorrere ad un medico in caso di irritazione.
Se il prodotto viene a contatto con gli occhi:
Lavare immediatamente con acqua corrente fresca.
Assicurare la completa irrigazione dell'occhio tenendo le palpebre separate e lontane dall'occhio, e muovendo le palpebre alzando occasionalmente le
palpebre superiori ed inferiori.
Se il dolore persiste o ritorna ricorrere ad un medico.
La rimozione di lenti a contatto dopo una lesione dell'occhio deve essere fatta solo da personale esperto.
Se il prodotto viene a contatto con la pelle:
Rimuovere immediatamente tutti gli indumenti contaminati, incluse le calzature.
Bagnare pelle e capelli con acqua corrente (e sapone se disponibile).
Ricorrere ad un medico in caso di irritazione.
In caso di inalazione di fumi o prodotti della combustione, allontanare dall'area contaminata.
Far stendere il paziente.Tenere il paziente caldo e tranquillo.
Prima di iniziare le procedure di pronto soccorso, rimuovere protesi come dentiere, che potrebbero bloccare le vie aeree.
Se la respirazione è assente, ricorrere alla respirazione artificiale, preferibilmente con un rianimatore con valvola a richiesta, sistema maschera-valvolapallone, o una maschera tascabile come da procedura. Se necessario, eseguire la respirazione cardio-polmonare (CPR).
Trasportare all'ospedale o da un medico.
SE DEGLUTITO, RICORRERE IMMEDIATAMENTE AD UN MEDICO
Chiedere consiglio al Centro Antiveleni o ad un medico.
Se l'aiuto di un medico non è immediatamente disponibile, o se il paziente si trova a più di 15 minuti dal un ospedale, o se non sono state fornite istruzioni
differenti:
Chiedere consiglio al Centro Antiveleni o ad un medico.
È probabile che sia necessario ricorrere urgentemente all'assistenza ospedaliera.
Se conscio, dare acqua da bere.
INDURRE vomito con le dita in gola, SOLO SE COSCIENTE. Inclinare il paziente in avanti o metterlo sul lato sinistro (con la testa verso il basso, se
possibile) per mantenere le vie aree aperte ed evitare l'aspirazione.
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NOTA: Indossare un guanto protettivo quando s'induce il vomito con mezzi meccanici.
Nel frattempo, personale qualificato per il pronto soccorso dovrebbe trattare il paziente dopo averlo osservato, e sostenendolo nel modo più consono alle sue
condizioni.
Se i servizi di un medico sono prontamente disponibili, il paziente deve essere affidato alle sue cure e deve essere fornita una copia della Scheda di
sicurezza (SDS). Ulteriori azioni saranno di responsabilità del medico specialista.
Se non sono disponibili cure mediche sul luogo di lavoro o nelle aree circostanti, trasportare il paziente in ospedale con una copia della Scheda di sicurezza
(SDS).
4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti che cronici
Vedere Sezione 11
4.3. Indicazione sulla eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali
Trattare sintomaticamente.
Ricorrere alla chelazione con British anti-lewisite (BAL) in caso di gravi esposizioni all'antimonio.
Eseguire dialisi come necessario. Il ruolo delle diffusioni di scambio non è chiaro.
Monitorare la comparsa di eventuali disritmie.
[Ellenhorn and Barceloux: Medical Toxicology]
Per esposizioni al boro e ai suoi composti acute o ripetutenel breve termine:
Nausea, vomito, diarrea e dolore epigastrico, ematemesi e discolorazione blu-verde sia del vomito che delle feci caratterizzano un'intossicazione da boro in adulti.
Accedere e correggere ogni anomalia nelle vie aeree e nella circolazione.
Mantenere un volume corrente di 10-15 mg/kg.
L'emesi deve essere indotta, a meno che il paziente non sia in coma, stia avendo convulsioni o abbia perso il riflesso faringeo. In caso di presenza di uno di questi sintomi, eseguire una lavanda
gastrica con un tubo grosso, dopo intubazione endotracheale o in presenza di continua azione respiratoria.
Il carbone attivato non è probabilmente di alcuna utilità, anche se il suo uso può essere indicato dopo un'evacuazione gastrica. La catarsi può essere utile per eliminare ogni residuo di boro
rimanente nel tratto gastrointestinale (solfato di magnesio: adulti, 30 gm: bambini 250 mg/kg).
La dialisi peritoneale e l'emodialisi rimuovono alcuni borati.
[Ellenhorn and Barceloux: Medical Toxicology]
SEZIONE 5 MISURE ANTINCENDIO
5.1. Mezzi di estinzione
Schiumogeni.
Polvere chimica secca.
BCF (ove le normative lo consentano)
Diossido di carbonio.
Acqua spruzzata o nebulizzata – solo per grossi incendi.
5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela
Iincompatibilita' incendio
Evitare la contaminazione con agenti ossidanti (nitrati,acidi ossidanti, candeggine clorate, cloro, ecc.), in quanto può provocareignizione.
5.3. Raccomandazioni per gli addetti all’estinzione degli incendi
Estinzione dell'incendio
Pericolo
Incendio/Esplosione
Chiamare i pompieri e segnalare il luogo e la natura del pericolo.
Indossare indumenti protettivi completi di respiratore.
Evitare, con ogni mezzo possibile, che la perdita entri in scarichi o corsi d'acqua.
Utilizzare acqua spruzzata in modo leggero per controllare l'incendio e raffreddare l'area adiacente.
Evitare di spruzzare acqua sulle pozze di liquido.
NON avvicinarsi a contenitori che potrebbero essere caldi.
Raffreddare i contenitori esposti alle fiamme spruzzando acqua da un luogo protetto.
Se è sicuro, rimuovere i contenitori dalla traiettoria dell'incendio.
Combustibile.
Leggero pericolo d'incendio quando esposto a fiamme o calore.
Il riscaldamento può causare espansione o decomposizione, con conseguente violenta rottura dei contenitori.
Bruciando, può emettere fumi tossici di monossido di carbonio (CO).
Può emettere un fumo acre.
Le nebbie contenenti materiali combustibili possono essere esplosive.
Include prodotti di combustione:
,
Diossido di carbonio (CO2)
,
Altri prodotti di pirolisi tipici di materiali organicibruciati.
SEZIONE 6 MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE
6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza
Vedere sezione 8
6.2. Precauzioni ambientali
Fare riferimento alla sezione 12
6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica
Piccole perdite di prodotto
Pericolo ambientale – contenere la perdita.
Pulire tutte le perdite immediatamente.
Evitare di respirare i vapori ed evitare il contatto con pelle e occhi.
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Limitare il contatto diretto usando attrezzature protettive.
Contenere e assorbire la perdita con sabbia, terra, materiale inerte o vermiculite.
Asciugare bene.
Porre in un contenitore etichettato adatto per lo smaltimento.
Grosse perdite di prodotto
Pericolo ambientale – contenere la perdita.
Pericolo moderato.
Sgomberare l'area del personale e mettersi sopravento.
Chiamare i pompieri e segnalare la posizione e la natura del pericolo.
Indossare un respiratore più guanti protettivi.
Impedire, con ogni mezzo, che la perdita entri in corsi d'acqua o scarichi.
Non fumare, non usare luci non protette o fonti d'ignizione.
Aumentare la ventilazione.
Bloccare la perdita solo se è sicuro.
Contenere la perdita con sabbia, terra o vermiculite.
Raccogliere il prodotto recuperabile in contenitori etichettati per il riciclaggio.
Assorbire il prodotto rimanente con sabbia, terra o vermiculite.
Raccogliere i residui solidi e sigillarli in bidoni etichettati per lo smaltimento.
Pulire l'area e impedire che il materiale fluisca negli scarichi.
In caso di contaminazione di scarichi o corsi d'acqua, informare i servizi di emergenza.
6.4. Riferimento ad altre sezioni
I consigli sui Dispositivi di Protezione Individuale sono contenuti nella Sezione 8 dell'MSDS
SEZIONE 7 MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO
7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura
Manipolazione Sicura
Protezione per incendio e
esplosione
Altre informazioni
NON permettere agli indumenti bagnati con questo materialedi restare a contatto con la pelle.
Una scarica elettrostatica può generarsi durante il pompaggio - questo può provocare un incendio.
Assicurare la continuità elettrica collegando e scaricando a terra tutti gli equipaggiamenti.
Restringere la velocità di linea durante il pompaggio per evitare la generazioni di scariche elettrostatiche (<=1 m/sec fino a che il tubo da riempimento sia
sommerso il doppio del suo diametro, poi <= 7 m/sec).
Evitare spruzzi nel riempimento.
NON usare aria compressa per operazioni di scaricamento del materiale di riempimento o manipolazione.
Evitare qualsiasi contatto diretto, inclusa l'inalazione.
Indossare indumenti protettivi quando c'è rischio di esplosione.
Usare in area ben ventilata.
Evitare la concentrazione in cavità e pozzi.
NON entrare in spazi chiusi fino a che l'atmosfera non sia stata controllata.
Evitare fumo, luci non schermate o fonti d'ignizione.
Evitare il contatto con materiali incompatibili.
Quando si maneggia NON mangiare, bere o fumare.
Mantenere i contenitori sigillati in modo sicuro quando non sono in uso.
Evitare danni fisici ai contenitori.
Lavarsi sempre le mani con acqua e sapone dopo l'uso.
Gli indumenti di lavoro devono essere lavati separatamente.
Applicare buone procedure di sicurezza occupazionale.
Rispettare le raccomandazioni del produttore per stoccaggio e manipolazione.
Per garantire condizioni di lavoro sicure, l'atmosfera dovrebbe essere controllata regolarmente rispetto agli standard di esposizione .
Vedere sezione 5
Conservare nei contenitori originali.
Mantenere i contenitori sigillati in modo sicuro.
Conservare in un'area fresca, asciutta e ben ventilata.
Conservare lontano da materiali incompatibili e da contenitori di cibo.
Proteggere i contenitori da qualsiasi danno fisico e controllare periodicamente per eventuali perdite.
Osservare le istruzioni su conservazione e trattamento fornite dal produttore.
7.2. Condizioni per l’immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità
Contenitore adatto
Incompatibilita` di
stoccaggio
Controllare che tutti i contenitori siano chiaramente etichettati e privi di perdite.
Imballare come raccomandato dal produttore.
Controllare che tutti i contenitori siano etichettati chiaramente e siano privi di perdite.
Evitare la contaminazione incrociata le due parti liquidedel prodotto (kit). Se le due parti del prodotto sono mescolate o lasciatemescolare in proporzioni
diverse rispetto alle raccomandazioni del produttore,può avvenire una polimerizzazione con gelificazione ed un'evoluzione di calore(esotermia).
Quest'eccesso di calore può generare vapori tossici.
Evitare la reazione con ammine, mercaptani, acidi forti eagenti ossidanti.
7.3. Usi finali specifici
Fare riferimento alla sezione 1.2
SEZIONE 8 CONTROLLI DELL’ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE
8.1. Parametri di controllo
DERIVED NO EFFECT LEVEL (DNEL)
Non Disponibile
PREDICTED NO EFFECT CONCENTRATION (PNEC)
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Non Disponibile
LIMITI DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE (OEL)
DATI DEGLI INGREDIENTI
Ingrediente
Nome del prodotto
TWA
STEL
Picco
Note
Limiti di Esposizione
Professionale Italia
Fonte
algeldrato
Aluminum metal and insoluble
compounds
1 mg/m3
Non
Disponibile
Non
Disponibile
TLV® Basis: Pneumoconiosis; LRT irr;
neurotoxicity
Limiti di Esposizione
Professionale Italia
triossidodi-diantimonio
Antimony trioxide, production
Non
Disponibile
Non
Disponibile
Non
Disponibile
TLV® Basis: Lung cancer;
pneumoconiosis
Limiti di Esposizione
Professionale Italia
NERO-DIACETILENE
Carbon black
3 mg/m3
Non
Disponibile
Non
Disponibile
TLV® Basis: Bronchitis
LIMITI DI EMERGENZA
Ingrediente
Nome del prodotto
TEEL-1
TEEL-2
TEEL-3
bisphenol A/ diglycidyl ether
resin, liquid
Epoxy resin (EPON 1001)
90 mg/m3
990 mg/m3
5900 mg/m3
bisphenol A/ diglycidyl ether
resin, liquid
Epoxy resin (EPON 1007)
90 mg/m3
990 mg/m3
5900 mg/m3
bisphenol A/ diglycidyl ether
resin, liquid
Epoxy resin (EPON 820)
41 mg/m3
450 mg/m3
2700 mg/m3
bisphenol A/ diglycidyl ether
resin, liquid
Epoxy resin ERL-2795
32 mg/m3
350 mg/m3
2100 mg/m3
algeldrato
Aluminum hydroxide
3 mg/m3
79 mg/m3
120 mg/m3
bisphenol F glycidyl ether/
formaldehyde copolymer
Phenol, polymer with formaldehyde, oxiranylmethyl ether
12 mg/m3
130 mg/m3
790 mg/m3
triossido-di-diantimonio
Antimony oxide
0.6 mg/m3
0.6 mg/m3
96 mg/m3
NERO-DI-ACETILENE
Carbon black
9 mg/m3
99 mg/m3
590 mg/m3
Ingrediente
Valori Originali IDLH
Valori Aggiornati (IDLH)
bisphenol A/ diglycidyl ether
resin, liquid
Non Disponibile
Non Disponibile
algeldrato
Non Disponibile
Non Disponibile
1,1'-(etan1,2-diil)bis[pentabromobenzene]
Non Disponibile
Non Disponibile
zinc borate hydrate
Non Disponibile
Non Disponibile
ossirano, mono[(C12-14alchilossi)metil] derivati
Non Disponibile
Non Disponibile
bisphenol F glycidyl ether/
formaldehyde copolymer
Non Disponibile
Non Disponibile
triossido-di-diantimonio
80 mg/m3
50 mg/m3
nafta (petrolio), frazioni pesanti
di alchilazione
Non Disponibile
Non Disponibile
NERO-DI-ACETILENE
N.E. mg/m3 / N.E. ppm
1,750 mg/m3
DATI DEL PRODOTTO
La ampia varieta’ di effetti dei composti di antimonio hareso difficile la raccomandazione di uno standard di esposizione checaratterizza la tossicologia di questa sostanza. Un criterio, che riflette
leproprieta’ irritanti del antimonio pentacloride, ha prodotto un valorecalcolato di 5.0 mg/m3 (come antimonio), che sulla base di esperienza empiricae’ giudicata troppo alto ma ha agito come un
“precursore“. Il presente valoreriflette questo modo di pensare.
NOTA M: La classificazione 'cancerogeno' non è necessaria se si può dimostrare che la sostanza contiene benzo[a]-pirene in percentuale inferiore allo 0,005 % di peso/peso (Einecs n.
200-028-5). La presente nota si applica soltanto a talune sostanze composte derivate dal carbone contenute nell'allegato VI.
NOTA P: La classificazione 'cancerogeno' non è necessaria se si può dimostrare che la sostanza contiene benzene in percentuale inferiore allo 0,1 % di peso/peso (Einecs n. 200-753-7). Se la
sostanza è classificata come cancerogena, è necessaria anche la nota E. Se la sostanza non è classificata come cancerogena, devono almeno comparire le frasi S (2-)23-24-62. La presente nota
si applica soltanto a talune sostanze composte derivate dal petrolio contenute nell'allegato VI.
8.2. Controlli dell’esposizione
Un sistema di scarico generale è adeguato in condizioninormali. In caso di circostanze specifiche può essere necessario un sistema diventilazione a scarico
locale. Se c' è rischio di esposizione eccessiva,indossare respiratori omologati SAA, la cui calzatura perfetta è essenziale perottenere una protezione
adeguata. Garantire un'adeguata ventilazione nelmagazzino o nei depositi chiusi.
Agenti contaminanti dell'aria generati nel luogo di lavoroposseggono diverse velocità 'di fuga ' che, alla loro volta, determinano le'velocità di cattura ' dell'aria
fresca circolante necessaria per rimuoverel'agente contaminante.
8.2.1. Controlli tecnici
idonei
Tipo di agente contaminante:
Velocità dell'aria:
solventi, vapori, sgrassanti ecc, evaporati da contenitori (in aria ferma)
0.25-0.5 m/s
(50-100 f/min)
aerosol, fumi da operazioni di versamento, riempimenti intermittenti di contenitori, trasferimento su impianti di trasporto a bassa
velocità, saldature, sottoprodotti di spray, fumi derivati da placcaggio di acidi, decapaggio (rilasciati a bassa velocità in zone di
generazione attiva)
0.5-1 m/s
(100-200 f/min.)
spruzzo diretto, verniciatura a spruzzo in cabine piccole, riempimento di bidoni, caricamento di trasportatori, polveri da frantumatori,
rilascio di gas (generazione attiva in zona di rapido movimento dell'aria)
1-2.5 m/s
(200-500 f/min)
macinatura, sabbiatura abrasiva, barilatura, polveri generate da ruote ad alta velocità (rilasciate ad alta velocità iniziale in zone di
rapidissimo movimento dell'aria).
2.5-10 m/s
(500-2000 f/min.)
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Nei limiti della scala i valori appropriati dipendono da:
Parte bassa della scala
Parte alta della scala
1: Correnti d'aria nella stanza minime o facili da catturare
1: Correnti d'aria della stanza disturbanti
2: Agenti contaminanti di bassa tossicità o di solo valore di disturbo
2: Agenti contaminanti ad alta tossicità
3: Intermittente, bassa produzione
3: Alta produzione, uso pesante
4: Schermatura ampia o ampie masse d'aria in movimento
4: Schermatura piccola - solo controllo locale
La semplice teoria dimostra che la velocità dell'ariadiminuisce rapidamente con la distanza dall'apertura di un semplice tubo diestrazione. La velocità
generalmente diminuisce con il quadrato della distanzadal punto di estrazione (in casi semplici). Quindi la velocità al punto diestrazione dovrebbe essere
regolata adeguatamente, tenendo conto della distanzadella sorgente di contaminazione. La velocità dell'aria in prossimità dellaventola di estrazione, per
esempio, dovrebbe essere un minimo di 1-2 m/s(200-400 f/min.) per l'estrazione di solventi generati in una cisterna a 2metri di distanza dal punto di estrazione.
Altre considerazioni meccaniche, cheproducono deficit di performance nell'apparato di estrazione, rendonoessenziale che le velocità teoriche dell'aria siano
moltiplicate per un fattoredi 10 o più quando sono installati o usati i sistemi di estrazione.
8.2.2. Protezione
Indiividuale
Protezione per gli occhi e
volto
Protezione della pelle
Protezione mani / piedi
Protezione del corpo
Altre protezioni
Rischi termici
Occhiali di sicurezza con schermatura laterale.
Occhialini chimici.
Le lenti a contatto costituiscono un pericolo speciale; le lenti morbide possono assorbire gli agenti irritanti e tutte le lenti li concentrano. Per ogni ambiente
di lavoro o attività deve essere creato un documento scritto riguardo all'uso di lenti a contatto e alle relative restrizioni. Il documento deve contenere
informazioni sull'assorbimento delle lenti e sull'assorbimento della classe di sostanze chimiche utilizzate, oltre ad informazioni sugli incidenti avvenuti in
passato. Il personale medico e di pronto intervento deve essere addestrato alla rimozione delle lenti, mentre le attrezzature adeguate devono essere
disponibili rapidamente. In caso di esposizione chimica, iniziare immediatamente ad irrigare l'occhio e rimuovere le lenti a contatto non appena possible. Le
lenti devono essere rimosse ai primi segnali di rossore o irritazione dell'occhio – le lenti devono essere rimosse in un ambiente pulito soltanto dopo che i
lavoratori si sono lavati accuratamente le mani. [CDC NIOSH Current Intelligence Bulletin 59
Fare riferimento a Protezione per le mani qui sotto
NOTA: Il materiale può causare sensibilizzazione della pellein individui predisposti.
Deve essere usata cautela nel rimuovere guanti o altreattrezzature protettive, per evitare qualsiasi contatto con la pelle.
L'idoneità e la durata del tipo di guanto dipende dall'uso.Fattori come:
frequenza e durata del contatto,
resistenza chimica del materiale del guanto
spessore del guanto e
destrezza,
sono importanti nella selezione dei guanti
Quando si maneggiano resine epossidiche liquide, indossare guanti protettivi (come gomma nitrile o nitrile-butatoluene), stivali e grembiuli.
NON usare cotone o pelle (che assorbono e concentrano le resina), cloruro di polivinile, guanti in gomma o polietilene (che assorbono la resina).
NON usare creme protettive che contengono grassi emulfisicati ed olii, che possono assorbire la resina; le creme protettive a base di silicone devono
essere esaminate prima dell'uso.
Fare riferimento a Altre protezioni qui sotto
Tute intere.
Grembiuli in PVC.
Crema di protezione.
Crema di pulizia della pelle.
Unità di lavaggio degli occhi.
Non Disponibile
Materiale/i raccomandato/i
Protezione respiratoria
INDICE PER LA SELEZIONE DEI GUANTI
La selezione dei guanti è basata su una presentazionemodificata del: 'Forsberg Clothing
Performance Index'.
L'effetto(i) della seguente sostanza(e) è preso inconsiderazione nella selezione generata al
computer:
834ATH-Part A ATH Flame Retardant Epoxy Non Disponibile
Prodotto
Filtro di capacità sufficiente del Tipo A-P (AS/NZS 1716 & 1715, EN 143:2000 & 149:2001,
ANSI Z88 o equivalente nazionale)
CPI
8.2.3. Controllo dell'esposizione ambientale
Fare riferimento alla sezione 12
SEZIONE 9 PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE
9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali
Aspetto
Non Disponibile
Liquido
Densità Relativa (Water =
1)
1.40
Odore
Non Disponibile
Coefficiente di partizione
n-ottanolo / acqua
Non Disponibile
Soglia olfattiva
Non Disponibile
Temperatura di Auto
Accensione (°C)
Non Disponibile
pH ( come fornito)
Non Disponibile
Temperatura critica
Non Disponibile
Stato Fisico
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Punto di fusione / punto di
congelamento (°C)
Non Disponibile
Punto iniziale di ebollizione
e intervallo di ebollizione
(°C)
>150
Punto di infiammabilità (°C)
Viscosita' (cSt)
3300
Peso Molecolare (g/mol)
Non Disponibile
Gusto
Non Disponibile
Velocità di evaporazione
Non Disponibile
Proprietà esplosive
Non Disponibile
Infiammabilità
Non Applicabile
Proprietà ossidanti
Non Disponibile
Limite Esplosivo Superiore
(%)
Non Disponibile
Tensione Superficiale
(dyn/cm or mN/m)
Non Disponibile
Limite Esplosivo Inferiore
(%)
Non Disponibile
Componente volatile
(%vol)
Non Disponibile
Pressione Vapore (kPa)
Non Disponibile
Idrosolubilità (g/L)
Densità di vapore (Air = 1)
>150
Non miscibile
gruppo di gas
Non Disponibile
pH come soluzione (1%)
Non Disponibile
VOC g/L
Non Disponibile
Non Disponibile
9.2. Altre informazioni
Non Disponibile
SEZIONE 10 STABILITÀ E REATTIVITÀ
10.1.Reattività
10.2.Stabilità chimica
Vedere sezione 7.2
Presenza di materiali incompatibili.
Il prodotto è considerato stabile.
Non ci sono possibilità di polimerizzazioni pericolose.
10.3. Possibilità di reazioni
pericolose
Vedere sezione 7.2
10.4. Condizioni da evitare
Vedere sezione 7.2
10.5. Materiali incompatibili
Vedere sezione 7.2
10.6. Prodotti di
deconposizione pericolosi
Vedere sezione 5.3
SEZIONE 11 INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
11.1. Informazioni sugli effetti tossicologici
Inalato
Ingestione
Contatto con la pelle
Occhi
Cronico
Inalazione dei vapori o aerosol (sospensioni, fumi),generati dal materiale durante il normale procedimento di maneggiasmento,potrebbe essere dannosa.
Non si pensa ache il materiale causi irratazionerespiratoria (come classificato dalle Direttive EC usando modelli animali).Tuttavia, inalazione dei vapori, fumi
o aerosol, specialmente per periodiprotratti, potrebbe causare disagi respiratoti e occasionalmente disturbi.
Inalazione di antimonio puo` causare difficolta`respiratorie e disturbi gastrointestinali includendo mal di gola, respiro pocoprofondo, capogiri, perdita di peso,
emorragie alle gengive e anemia. Possonoverificarsi gonfiore e congestione polmonare. Possono danneggiarsi il cuore,fegato e reni, con arresto cardiaco
causando morte.
Ingestione accidentale del materiale puo’ essere pericoloso;esperimenti nei animali indicano che ingestione di meno di 150 grammi puo’essere fatale o puo’
produrre seri danni alla salute dell’individuo.
Intossicazione da borato causa nausea, vomito, diarrea edolori nella parte dell’ addome superiore. Spesso si verifica vomitopersistente e potrebbe esserci
sangue nelle feci. Ci potrebbero essere anchefiacchezza, letargia, mal di testa, irrequietezza, tremiti e convulsioni. Tuttii borati causano effetti simili; una dose
di oltre 30 grammi e’ letale.Intossicazione inizialmente stimola il sistema nervoso centrale prima dicausare depressione, oltre a disturbare il sistema digestivo,
causando eruzionicutanee, e danni epatici e renali. Borato e’ principalmente eliminato dal corpoattraverso i reni.
Intossicazione da antimonio causa simili sintomiall’intossicazione da arsenico sebbene vomito sia piu’ prominente. Cipotrebbero cambiamenti in ritmi dei battiti
cardiaci. Sali insolubili sono menopericolosi.
Questo materiale puo’ causare infiammazione a contatto conla pelle in alcuni individui.
Il materiale potrebbe accentuare ogni condizione didermatite gia’ esistente
Ferite aperte, pelle irritata o abrasate non dovrebberoessere esposte a questo materiale
Ingresso nel sistema circolatorio, attraverso ad esempiotagli, abrasioni o lesioni, potrebbe causare danni sistemici con effettinocivi. Esaminare la pelle prima
di usare il materiale e assicurarsi chequalunque ferita esterna sia adeguatamente protetta.
Questo materiale puo’ causare irritazione e danni agli occhiin alcuni individui.
E’ piu’ probabile che contatto della pelle con questo materialecausi una reazione di sensitizzazione in alcuni individui comparato allapopolazione genetrale.
Si può verificare l'accumulo della sostanza nel corpo umano,che può suscitare qualche preoccupazione a seguito d'esposizioni occupazionaliripetute o nel
lungo termine.
C’e’ qualche evidenza che e’ piu’ probabile che inalazionedi questo prodotto causi una reazione di sensitizzazione in alcuni individuicomparato alla
popolazione generale.
Ci sono alcune prove che l'esposizione possa risultaretossica. Queste prove si basano su studi su animali dove gli effetti sono statiosservati in assenza di
marcata tossicità materna, o all'incirca agli stessilivelli di altri effetti tossici, ma che non sono conseguenze secondarie nonspecifiche di altri effetti tossici.
Eteri glicidilici possono causare danni genetici e cancro.
L'intossicazione cronica da bromidi ionici, storicamente, siè manifestata dall'uso medico di bromidi ma non da esposizioni ambientali olavorative; possono
manifestarsi depressione, allucinosi e psicosischizofreniche in assenza d'altri segni d'intossicazione. I bromidi possonoanche indurre sedazione, irritabilità,
agitazione, delirio, perdita di memoria,confusione, disorientamento, dimenticanze (afasia), disartria, debolezza,fatica, vertigini, apatia, coma, diminuzione
dell'appetito, nausea e vomito,diarrea, allucinazioni, un'acne simile all'orticaria su faccia, gambe e tronco(visto nel 25-30% dei casi che coinvolgono lo ione
bromide), e forteraffreddore (coriza). Sono anche stati osservati atassia e iperflessiageneralizzata. La correlazione di sintomi neurologici con i livelli di
bromidenel sangue è inesatta. L'uso di sostanze come le bromfeniramine comeantistamine, riflette ampiamente l'uso giornaliero dei bromidi; i bromidiionici
sono stati ampiamente ritirati dall'uso terapeutico a causa della lorotossicità. Parecchi casi di anomalie fetali sono stati riscontrati in madri cheavevano
assunto elevate dosi di bromidi durante la gravidanza.
Ripetuta o prolungata esposizione a antimonio e I suoicomposti potrebbe causare infiammazione della cavita’ orale, gola essicata,sapore metallico, infezione
gengivale, perforazione del setto nasale e dellagola, laringite, mal di testa, difficolta’ respiratoria, indigenstione, nausea,vomito, diarrea, perdita di appetito,
anemia, perdita di peso, constrizione edolore nel petto, insonnia, dolori e fiacchezza muscolare, capogiri, faringite,bronchite e penumonia. Alterazioni
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degenerative del fegato e dei renipotrebbero manifestarsi. Cronica esposizione ai composti di antimoniopotrebbero causare prurito, macchie e bolle con pus
intorno alle ghiandolesudorifere. Lavoratori esposti a antimonio possono sviluppare malattieostruttive dei polmoni. Antimonio attraversa la placenta e viene
secreta nellatte materno. Potrebbe esserci aumentat incidenza di spontanei aborti nellafase finale di gravidanza, nascite premature, e problemi ginecologici tra
ledonne impiegate nella fonderia di anitmonio.
Borato puo’ accumularsi nei testicoli e deprimere cellulegerminali e causare inaridita’ di testicoli. Perdita di capelli, infiammazionecutanea, ulcera intestinale e
anemia possono tutti manifestarsi. Ripetutoinghiottimento o inalazione irritano lo stomaco, causano una perdita diappetito, disturbi digestivi, nausea e vomito,
rossa esantema, essicate pelle emembrane mucose, arrossamento della lingua, rotture delle labbra, infiammata congiuntiva,gonfiore delle palpebre e lesioni
renali. Prolungata ingestione causa effettial sistema riproduttivo in entrambi uomini e donne.
C’e’ stato preoccupazione che il materiale possa causarecancro o mutazioni, ma non ci sono abbastanza per farsi un’opinione.
Bisfwnolo A potrebbe avere effetti simili a ormoni sessualifemminili e se amministrato a dnne gravide, potrebbe danneggiare il feto.Potrebbe anche
danneggiare organi riprodutivi maschili e sperma.
Protratto e ripetuto contatto con la pelle puo’ causareirritazione cutanea, essicamento e rotture cutanee, e possibilmente consequentedermatite.
834ATH-Part A ATH Flame
Retardant Epoxy
TOSSICITA'
IRRITAZIONE
Non Disponibile
Non Disponibile
TOSSICITA'
IRRITAZIONE
[2]
Eye (rabbit): 100mg - Mild
Dermico (coniglio) LD50: 6000 mg/kg**
bisphenol A/ diglycidyl ether
resin, liquid
Dermico (ratto) LD50: >800 mg/kg [1]
Orale (ratto) LD50: >2400 mg/kg*d[2]
Orale (ratto) LD50: 13447 mg/kg [1]
TOSSICITA'
IRRITAZIONE
algeldrato
Orale (ratto) LD50: >2000 mg/kg
[1]
Non Disponibile
TOSSICITA'
1,1'-(etan1,2-diil)bis[pentabromobenzene]
IRRITAZIONE
[2]
Non Disponibile
Dermico (ratto) LD50: >2000 mg/kg*
Orale (ratto) LD50: >5000 mg/kg*[2]
TOSSICITA'
IRRITAZIONE
Non Disponibile
Non Disponibile
zinc borate hydrate
TOSSICITA'
IRRITAZIONE
Orale (ratto) LD50: 16896 mg/kg
[1]
Eye (rabbit): mild [Ciba]
Skin (guinea pig): sensitiser
ossirano, mono[(C12-14alchilossi)metil] derivati
Skin (human): Irritant
Skin (human): non- sensitiser
Skin (rabbit): moderate
Skin : Moderate
TOSSICITA'
IRRITAZIONE
[2]
* [Ciba-Geigy]
Dermico (ratto) LD50: 4000 mg/kg*e
bisphenol F glycidyl ether/
formaldehyde copolymer
[2]
Effects transient
Orale (ratto) LD50: 4000 mg/kg*t
Eyes * (-) (-) Slight irritant
May cause allergic response
Skin * (-) (-) Slight irritant
TOSSICITA'
triossido-di-diantimonio
IRRITAZIONE
Dermico (coniglio) LD50: >8000 mg/kg
Orale (ratto) LD50: >600 mg/kg
[1]
TOSSICITA'
nafta (petrolio), frazioni pesanti
di alchilazione
Nil reported
[1]
IRRITAZIONE
Dermico (coniglio) LD50: >5000 mg/kg [2]
Inalazione (ratto) LC50: >3.83 mg/L/4H
Non Disponibile
[2]
Orale (ratto) LD50: >25000 mg/kg [2]
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TOSSICITA'
NERO-DI-ACETILENE
IRRITAZIONE
Dermico (coniglio) LD50: >3000 mg/kg
Orale (ratto) LD50: >8000 mg/kg
Legenda:
[2]
Non Disponibile
[1]
1 Valore ottenuti da sostanze Europa ECHA registrati - Tossicità acuta2 * Valore ottenuto dalla scheda di sicurezza del produttoreDati estratti dall'RTECS a
meno che non specificato altrimenti - Registro degli Effetti Tossici di Sostanze Chimiche
BISPHENOL A/ DIGLYCIDYL ETHER
RESIN, LIQUID
Foetoxicity has been observed in animal studies Oral (rabbit, female) NOEL 180 mg/kg (teratogenicity; NOEL (maternal 60 mg/kg
1,1'-(ETAN1,2-DIIL)BIS[PENTABROMOBENZENE]
Sintomi simili all'asma possono continuare per mesi e ancheanni dopo la cessazione dell'esposizione al materiale. Questo può essere
dovutoad una condizione non allergica conosciuta come sindrome di disfunzionereattiva delle vie aree (RADS) che può verificarsi a seguito
d'esposizione adalti livelli di composti irritanti. Il fattore chiave nella diagnosi della RADSinclude l'assenza di malattie respiratorie precedenti,
in un individuonon-atopico, con un improvviso inizio di sintomi persistenti simili all'asmanell'arco di minuti fino ad ore dall'esposizione
documentata all'agenteirritante. Un flusso d'aria reversibile, rivelato dalla spirometria, con lapresenza da moderata a grave di iperreattività
bronchiale, rivelata dal test diprovocazione con metacolina e dalla mancanza di una minima infiammazione dilinfociti, senza esinofilia, sono
anche stati inclusI nel criterio per ladiagnosi della RADS. La RADS (o asma) a seguito di un'inalazione irritante è undisturbo infrequente,
con livelli correlati alla concentrazione e alla duratadell'esposizione a sostanze irritanti. La bronchite industriale, invece, è undisturbo che
avviene come risultato dell'esposizione a causa d'alteconcentrazioni della sostanza irritante (spesso particolati in natura) ed ècompletamente
reversibile quando termina l'esposizione. Il disturbo ècaratterizzato da dispnea, tosse e produzione di mucosa.
TRIOSSIDO-DI-DIANTIMONIO
Sintomi simili all'asma possono continuare per mesi e ancheanni dopo la cessazione dell'esposizione al materiale. Questo può essere
dovutoad una condizione non allergica conosciuta come sindrome di disfunzionereattiva delle vie aree (RADS) che può verificarsi a seguito
d'esposizione adalti livelli di composti irritanti. Il fattore chiave nella diagnosi della RADSinclude l'assenza di malattie respiratorie precedenti,
in un individuonon-atopico, con un improvviso inizio di sintomi persistenti simili all'asmanell'arco di minuti fino ad ore dall'esposizione
documentata all'agenteirritante. Un flusso d'aria reversibile, rivelato dalla spirometria, con lapresenza da moderata a grave di iperreattività
bronchiale, rivelata dal test diprovocazione con metacolina e dalla mancanza di una minima infiammazione dilinfociti, senza esinofilia, sono
anche stati inclusI nel criterio per ladiagnosi della RADS. La RADS (o asma) a seguito di un'inalazione irritante è undisturbo infrequente,
con livelli correlati alla concentrazione e alla duratadell'esposizione a sostanze irritanti. La bronchite industriale, invece, è undisturbo che
avviene come risultato dell'esposizione a causa d'alteconcentrazioni della sostanza irritante (spesso particolati in natura) ed ècompletamente
reversibile quando termina l'esposizione. Il disturbo ècaratterizzato da dispnea, tosse e produzione di mucosa.
Il materiale potrebbe essere irritatne agli occhi,prolungato contatto causa infiammazione. Ripetute o prolungate espozioni agliirritanti
potrebbero causare congiuntivite.
(intermittent) [CCINFO] Reproductive effector
NERO-DI-ACETILENE
834ATH-Part A ATH Flame Retardant
Epoxy & BISPHENOL A/ DIGLYCIDYL
ETHER RESIN, LIQUID & OSSIRANO,
MONO[(C12-14-ALCHILOSSI)METIL]
DERIVATI & BISPHENOL F GLYCIDYL
ETHER/ FORMALDEHYDE
COPOLYMER
Inhalation (rat) TCLo: 50 mg/m3/6h/90D-I Nil reported
Allergie a contatto si manifestano prontamente come eczema acontatto, piu` raramente come orticaria o edema di Quincke. La
patogenesidell’eczema a contatto coinvolge una reazione immunitaria cellula-mediata(linfociti T) di tipo ritardato. Altre reazioni allergiche
dermatologiche, adesempio orticaria a contatto, coinvolgono reazioni immunitarieanticorpi-mediati. L’importanza dell’ allergene a contatto non
e’ semplicementedeterminato dal suo potenziale di sensitizzazione: la distribuzione dellasostanza e le opportunita’ di contatto con esso sono
ugualmente importanti. Unasostanza poco sensibilizzante che e’ ampiamente distribuita puo` essere unallergene piu’ importante di quello
con un piu’ forte potenziale disensitizzazione ma con cui pochi individui vengono a contatto. Dal punto divista clinico le sostanze sono
importanti se causano una reazione allergicaprova in piu’ di 1% di pesone campionate.
tossicità acuta
Cancerogenicità
Irritazione / corrosione
Tossicità Riproduttiva
Lesioni oculari gravi /
irritazioni
STOT - esposizione singola
Sensibilizzazione
respiratoria o della pelle
STOT - esposizione ripetuta
Mutagenicità
pericolo di aspirazione
Legenda:
– I dati necessari a rendere disponibile la classificazione
– Dati disponibili ma non riempire i criteri di classificazione
– I dati non disponibile a fare la classificazione
SEZIONE 12 INFORMAZIONI ECOLOGICHE
12.1. Tossicità
NON DISPONIBILE
Ingrediente
Endpoint
Test di durata
Effetto
Valore
Specie
BCF
bisphenol A/ diglycidyl ether
resin, liquid
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
algeldrato
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
1,1'-(etan1,2-diil)bis[pentabromobenzene]
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
zinc borate hydrate
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
ossirano, mono[(C12-14alchilossi)metil] derivati
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
bisphenol F glycidyl ether/
formaldehyde copolymer
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
triossido-di-diantimonio
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
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nafta (petrolio), frazioni pesanti
di alchilazione
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
NERO-DI-ACETILENE
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungotermine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
Non permettere al prodotto di entrare a contatto con l'acquadi superficie e aree intertidali sotto il limite dell'alta marea. Noncontaminare l'acqua quando si puliscono le attrezzature o si eliminano
gliequipaggiamenti lava-acque.
I rifiuti risultanti dall'uso del prodotto devono essereeliminati in loco sul sito o in una discarica autorizzata
L'antimonio esiste nell'atmosfera in basse concentrazioni.L'aria urbana contiene dai 0.05 fino 0.06 di antimonio. Ci sono delleconcentrazioni molto basse in acqua a causa della poca solubilità. La
volatilizzazionedall'acqua è poco probabile. Il terreno generalmente contiene dagli 0.1 ai 10mg/kg di peso secco. Le concentrazioni di antimonio in pesci di acque dolcisono basse,
approssimativamente 3 mg/kg di peso bagnato. [Schumacher]
Standard dell'acqua potabile:
Idrocarburo totale: 10 ug/L (UK max.).
NON scaricare in fogne o corsi d'acqua.
12.2. Persistenza e degradabilità
Ingrediente
Persistenza: Acqua/Terreno
Persistenza: Aria
bisphenol A/ diglycidyl ether
resin, liquid
ALTO
ALTO
12.3. Potenziale di bioaccumulo
Ingrediente
Bioaccumulazione
bisphenol A/ diglycidyl ether
resin, liquid
BASSO (LogKOW = 2.6835)
12.4. Mobilità nel suolo
Ingrediente
Mobilità
bisphenol A/ diglycidyl ether
resin, liquid
BASSO (KOC = 51.43)
12.5.Risultati della valutazione PBT e vPvB
P
B
T
Importanti dati disponibili
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Criteri PBT soddisfatti?
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
12.6. Altri effetti avversi
Dati non disponibili
SEZIONE 13 CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti
Smaltimento
Prodotto/Imballaggio
Perforare i contenitori per evitarne il riutilizzo esotterrarli in una discarica autorizzata.
La legislazione che si occupa dei requisiti di eliminazionedei rifiuti varia a seconda della nazione, stato e/o territorio. Ogniutilizzatore dovrebbe fare
riferimento alle leggi che operano nell'area. Inalcune aree, alcuni rifiuti devono essere tenuti sotto controllo
Sembra d'uso comune Una gerarchia di Controllo -l'utilizzatore deve informarsi.
Riduzione
Riuso
Riciclaggio
Eliminazione (se tutto il resto non è possibile)
Questo materiale può essere riciclato se non utilizzato, ose non è stato contaminato da renderlo non adatto per l'uso al quale arediretto. Se è stato
contaminato, potrebbe essere possibile recuperare ilprodotto per filtrazione, distillazione o altri mezzi. Dovrebbe essereconsiderata la scadenza del prodotto
per prendere decisioni di questo tipo.Nota che le proprietà di un materiale cambiano nell'uso e, il riciclaggio o lariutilizzazione potrebbero non essere
appropriati.
NON permettere che l'acqua dalla pulizia o dagliequipaggiamenti dei processi entri negli scarichi.
Potrebbe essere necessario raccogliere tutta l'acqua dipulizia per il trattamento prima di eliminarla.
In tutti i casi l'eliminazione attraverso fognatura puòessere soggetta a leggi locali e regolamentazioni e queste ultime dovrebberoessere prese in
considerazione per prime. Contattare l'autorità preposta se indubbio.
Riciclare quando possibile o consultare il produttore per le opzioni di riciclaggio.
Consultare l'Autorità locale per lo smaltimento.
Seppellire o incenerire i residui in luogo abilitato.
Riciclare i contenitori se possibile o gettarli in una discarica autorizzata.
Opzioni per il trattamento
dei rifiuti
Non Disponibile
Opzioni per lo smaltimento
delle acque di scarico
Non Disponibile
SEZIONE 14 INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
Etichette richieste
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834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte A)
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Data di stampa: 30/09/2015
Inquinante marino
Trasporto Stradale/Ferroviario (ADR)
14.1. Numero ONU
14.2. Gruppo d’imballaggio
14.3. Nome di spedizione
ONU
14.4. Pericoli per l’ambiente
3082
III
MATERIA PERICOLOSA DAL PUNTO DI VISTA DELL'AMBIENTE, LIQUIDA, N.A.S. (contains bisphenol a/ diglycidyl ether resin, liquid and zinc borate
hydrate)
Nessun dato rilevante
Classe
9
Rischio Secondario
Non Applicabile
14.5. Classi di pericolo ADR
14.6. Precauzioni speciali
per gli utilizzatori
Disposizioni speciali
274 335 375 601
Quantità limitata
5L
Trasporto aereo (ICAO-IATA / DGR)
14.1. Numero ONU
14.2. Gruppo d’imballaggio
14.3. Nome di spedizione
ONU
14.4. Pericoli per l’ambiente
3082
III
MATERIA PERICOLOSA DAL PUNTO DI VISTA DELL'AMBIENTE, LIQUIDA, N.A.S. (contains bisphenol a/ diglycidyl ether resin, liquid and zinc borate
hydrate)
Nessun dato rilevante
Classe ICAO/IATA
14.5. Classi di pericolo ADR
14.6. Precauzioni speciali
per gli utilizzatori
9
Rischio secondatio ICAO/IATA
Non Applicabile
Codice ERG
9L
Disposizioni speciali
A97 A158 A197
Istruzioni di imballaggio per il carico
964
Massima Quantità / Pacco per carico
450 L
Istruzioni per i passeggere e imballaggio
964
Massima quantità/pacco per passeggeri e carico
450 L
Istruzioni per passeggeri e carico in quantità limitata
Y964
Massima quantità/pacco limitata passeggeri e carico 30 kg G
Via Mare (IMDG-Code / GGVSee)
14.1. Numero ONU
14.2. Gruppo d’imballaggio
14.3. Nome di spedizione
ONU
14.4. Pericoli per l’ambiente
3082
III
MATERIA PERICOLOSA DAL PUNTO DI VISTA DELL'AMBIENTE, LIQUIDA, N.A.S. (contains bisphenol a/ diglycidyl ether resin, liquid and zinc borate
hydrate)
Non Applicabile
Classe IMDG
9
Rischio Secondatio IMDG
Non Applicabile
14.5. Classi di pericolo ADR
14.6. Precauzioni speciali
per gli utilizzatori
Numero EMS
F-A , S-F
Disposizioni speciali
274 335
Quantità Limitate
5L
Navigazione interna (ADN)
14.1. Numero ONU
3082
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834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte A)
14.2. Gruppo d’imballaggio
14.3. Nome di spedizione
ONU
14.4. Pericoli per l’ambiente
14.5. Classi di pericolo ADR
14.6. Precauzioni speciali
per gli utilizzatori
Data di stampa: 30/09/2015
III
MATERIA PERICOLOSA DAL PUNTO DI VISTA DELL'AMBIENTE, LIQUIDA, N.A.S. (contains bisphenol a/ diglycidyl ether resin, liquid and zinc borate
hydrate)
Nessun dato rilevante
9
Non Applicabile
Codice di Classificazione
M6
Quantità limitata
5L
Attrezzatura richiesta
PP
Fire cones number
0
Trasporto alla rinfusa secondo l’allegato II di MARPOL 73/78 ed il codice IBC
Non Applicabile
SEZIONE 15 INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
15.1. Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela
BISPHENOL A/ DIGLYCIDYL ETHER RESIN, LIQUID(25068-38-6) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
EU European Chemicals Agency (ECHA) piano d'azione a rotazione a livello comunitario
(CoRAP) Elenco delle Sostanze
Regolamento (CE) N. 1272/2008 relativo alla Classificazione, Etichettatura e Imballaggio delle
Sostanze e delle Miscele - Allegato VI
Unione europea (UE) Allegato I della Direttiva 67/548/CEE in materia di Classificazione e
Etichettatura delle Sostanze Pericolose - aggiornamento ATP: 31
Unione Europea (UE) Lista di No-Longer Polymers (NLP) (67/548/CEE)
ALGELDRATO(21645-51-2) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
Catalogo Europeo Doganale delle Sostanze Chimiche ECICS (Inglese)
Limiti di Esposizione Professionale Italia
Limiti di esposizione professionale Italia - Sostanze cancerogene
Unione Europea - Registro Europeo delle Sostanze chimiche in Commercio (EINECS)
(Inglese)
1,1'-(ETAN-1,2-DIIL)BIS[PENTABROMOBENZENE](84852-53-9) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
Catalogo Europeo Doganale delle Sostanze Chimiche ECICS (Inglese)
EU European Chemicals Agency (ECHA) piano d'azione a rotazione a livello comunitario
(CoRAP) Elenco delle Sostanze
Unione Europea - Registro Europeo delle Sostanze chimiche in Commercio (EINECS)
(Inglese)
ZINC BORATE HYDRATE(138265-88-0) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
Non Applicabile
OSSIRANO, MONO[(C12-14-ALCHILOSSI)METIL] DERIVATI(68609-97-2) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
Catalogo Europeo Doganale delle Sostanze Chimiche ECICS (Inglese)
EU European Chemicals Agency (ECHA) piano d'azione a rotazione a livello comunitario
(CoRAP) Elenco delle Sostanze
European Trade Union Confederation (ETUC) Elenco prioritario per l'autorizzazione REACH
Regolamento (CE) N. 1272/2008 relativo alla Classificazione, Etichettatura e Imballaggio delle
Sostanze e delle Miscele - Allegato VI
Unione Europea - Registro Europeo delle Sostanze chimiche in Commercio (EINECS)
(Inglese)
Unione europea (UE) Allegato I della Direttiva 67/548/CEE in materia di Classificazione e
Etichettatura delle Sostanze Pericolose - aggiornamento ATP: 31
BISPHENOL F GLYCIDYL ETHER/ FORMALDEHYDE COPOLYMER(28064-14-4) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
Non Applicabile
TRIOSSIDO-DI-DIANTIMONIO(1309-64-4) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) - Agenti classificati dalle
monografie IARC
Catalogo Europeo Doganale delle Sostanze Chimiche ECICS (Inglese)
European Trade Union Confederation (ETUC) Elenco prioritario per l'autorizzazione REACH
Limiti di Esposizione Professionale Italia
Limiti di esposizione professionale Italia - Sostanze cancerogene
Regolamento (CE) N. 1272/2008 relativo alla Classificazione, Etichettatura e Imballaggio delle
Sostanze e delle Miscele - Allegato VI
Unione Europea - Registro Europeo delle Sostanze chimiche in Commercio (EINECS)
(Inglese)
Unione europea (UE) Allegato I della Direttiva 67/548/CEE in materia di Classificazione e
Etichettatura delle Sostanze Pericolose - aggiornamento ATP: 31
Unione Europea (UE) Allegato I della direttiva 67/548/CEE relativa alla classificazione ed
etichettatura delle sostanze pericolose (aggiornamento ATP: 31) - Sostanze cancerogene
NAFTA (PETROLIO), FRAZIONI PESANTI DI ALCHILAZIONE(64741-65-7.) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
Regolamento (CE) N. 1272/2008 relativo alla Classificazione, Etichettatura e Imballaggio delle
Sostanze e delle Miscele - Allegato VI
Regolamento Europeo REACH (CE) N. 1907/2006 - Allegato XVII - Restrizioni in materia di
fabbricazione, immissione sul mercato e uso di talune sostanze, preparati e articoli pericolosi
Regolamento Europeo REACH (CE) N. 1907/2006 - Allegato XVII (Appendice 2)
Cancerogeni: categoria 1B (Tabella 3.1)/categoria 2 (Tabella 3.2)
Unione Europea - Registro Europeo delle Sostanze chimiche in Commercio (EINECS)
(Inglese)
Unione europea (UE) Allegato I della Direttiva 67/548/CEE in materia di Classificazione e
Etichettatura delle Sostanze Pericolose - aggiornamento ATP: 31
Unione Europea (UE) Allegato I della direttiva 67/548/CEE relativa alla classificazione ed
etichettatura delle sostanze pericolose (aggiornamento ATP: 31) - Sostanze cancerogene
Unione Europea (UE) Allegato I della direttiva 67/548/CEE relativa alla classificazione ed
etichettatura delle sostanze pericolose (aggiornamento ATP: 31) - Sostanze mutagene
NERO-DI-ACETILENE(1333-86-4) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
Continued...
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834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte A)
Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) - Agenti classificati dalle
monografie IARC
Catalogo Europeo Doganale delle Sostanze Chimiche ECICS (Inglese)
European Trade Union Confederation (ETUC) Elenco prioritario per l'autorizzazione REACH
Limiti di esposizione professionale Italia - Sostanze cancerogene
Lista europea delle Sostanze Chimiche Notificate (ELINCS)
Unione Europea - Registro Europeo delle Sostanze chimiche in Commercio (EINECS)
(Inglese)
Limiti di Esposizione Professionale Italia
Questa Scheda dati di sicurezza è in conformità per quanto applicabile con la legislazione UE e i suoi adeguamenti 67/548/EEC, 1999/45/EC, 98/24/EC, 92/85/EC, 94/33/EC, 91/689/EEC,
1999/13/EC, Regolamento (UE) n. 2015/830, Regolamento (CE) n. 1272/2008 e le relative modifiche come anche con le seguenti legislazioni inglesi
15.2. Valutazione della sicurezza chimica
Per ulteriori informazioni, si prega di leggere la Valutazione della Sicurezza Chimica e gli Scenari di Esposizione generati dalla tua Catena di Approviggionamento, se disponibile.
PROSPETTO ECHA
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
bisphenol A/ diglycidyl ether
resin, liquid
25068-38-6
603-074-00-8
01-2119456619-26-XXXX
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
Pittogrammi Codice del
segnale (s)
Hazard Codice
Statement (s)
1
Skin Irrit. 2, Skin Sens. 1, Eye Irrit. 2, Aquatic Chronic 2
GHS07, GHS09, Wng
H315, H317, H319, H411
2
Skin Irrit. 2, Skin Sens. 1, Eye Irrit. 2, Skin Corr. 1A, Aquatic Acute 1, Aquatic Chronic
1, Aquatic Chronic 2
GHS07, GHS09, Wng, Dgr
H315, H317, H319, H410,
H411
1
Flam. Sol. 1, Skin Irrit. 2, Skin Sens. 1, Eye Irrit. 2, Aquatic Chronic 2
GHS02, Dgr, GHS07, GHS09,
Wng
H228, H315, H317, H319,
H411
2
Flam. Sol. 1, Skin Irrit. 2, Skin Sens. 1, Eye Irrit. 2, Aquatic Chronic 2, Skin Sens. 1B,
Skin Sens. 1A
GHS02, Dgr, GHS07, GHS09,
Wng
H228, H315, H317, H319,
H411
1
Skin Irrit. 2, Skin Sens. 1, Eye Irrit. 2, Skin Sens. 1A, Aquatic Chronic 2
GHS07, Wng, GHS09
H315, H317, H319, H411
2
Skin Irrit. 2, Skin Sens. 1, Eye Irrit. 2, Skin Sens. 1A, Aquatic Chronic 2
GHS07, Wng, GHS09
H315, H317, H319, H411
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
algeldrato
21645-51-2
Non Disponibile
01-2119529246-39-XXXX
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
Pittogrammi Codice del segnale (s)
Hazard Codice Statement (s)
2
Eye Irrit. 2
GHS07, Wng
H319
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
1,1'-(etan1,2-diil)bis[pentabromobenzene]
84852-53-9
Non Disponibile
01-2119474877-18-XXXX
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
1
Aquatic Chronic 4
H413
2
Aquatic Chronic 4
H413
Pittogrammi Codice del segnale (s)
Hazard Codice Statement (s)
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
zinc borate hydrate
138265-88-0
Non Disponibile
Non Disponibile
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
Pittogrammi Codice del segnale (s)
Hazard Codice Statement (s)
1
Aquatic Acute 1, Aquatic Chronic 1
GHS09, Wng
H410
2
Aquatic Acute 1, Aquatic Chronic 1
GHS09, Wng
H410, H400
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
ossirano, mono[(C12-14alchilossi)metil] derivati
68609-97-2
603-103-00-4
01-2119485289-22-XXXX
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
Pittogrammi Codice del segnale (s)
Hazard Codice Statement (s)
1
Skin Irrit. 2, Skin Sens. 1
GHS07, Wng
H315, H317
2
Skin Irrit. 2, Skin Sens. 1, Aquatic Chronic 2
GHS07, Wng, GHS09
H315, H317, H411
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
Continued...
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Data di stampa: 30/09/2015
834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte A)
bisphenol F glycidyl ether/
formaldehyde copolymer
28064-14-4
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
Pittogrammi Codice del segnale
(s)
Hazard Codice Statement
(s)
1
Skin Irrit. 2, Skin Sens. 1, Eye Irrit. 2, Aquatic Chronic 2
GHS07, GHS09, Wng
H315, H317, H319, H411
2
Skin Irrit. 2, Skin Sens. 1, Eye Irrit. 2, Aquatic Chronic 2, Skin Sens. 1B, STOT
SE 3
GHS07, GHS09, Wng
H315, H317, H319, H411,
H335
Non Disponibile
Non Disponibile
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
triossido-di-diantimonio
1309-64-4
051-005-00-X
01-2119475613-35-XXXX
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
Pittogrammi Codice del
segnale (s)
Hazard Codice Statement (s)
1
Carc. 2
GHS08, Wng
H351
2
Carc. 2, Eye Dam. 1, Acute Tox. 4, Aquatic Chronic 2, Repr. 1A, STOT
RE 2, Skin Irrit. 2
GHS08, Wng, GHS05, Dgr,
GHS09
H318, H317, H332, H411, H360, H373,
H302, H350
1
Carc. 2
GHS08, Wng
H351
2
Carc. 2
GHS08, Wng
H351
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
nafta (petrolio), frazioni
pesanti di alchilazione
64741-65-7.
649-275-00-4
01-2119850115-46-XXXX
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
Pittogrammi Codice del segnale
(s)
Hazard Codice Statement (s)
1
Asp. Tox. 1, Muta. 1B, Carc. 1B
GHS08, Dgr
H304, H340, H350
2
Asp. Tox. 1, Muta. 1B, Carc. 1B, Aquatic Chronic 2, STOT SE 3, Flam.
Liq. 1, Skin Irrit. 2, Repr. 2
GHS08, Dgr, GHS09, GHS02,
Wng, GHS06
H304, H340, H350, H411, H224, H336,
H315, H361
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
NERO-DI-ACETILENE
1333-86-4
Non Disponibile
01-2119384822-32-XXXX, 01-2119489801-30-XXXX, 01-2119475601-40-XXXX
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
Pittogrammi Codice del
segnale (s)
Hazard Codice Statement (s)
2
Carc. 2, Eye Irrit. 2, STOT RE 1, Self-heat. 1, Skin Irrit. 2, STOT SE 1,
Aquatic Chronic 1, Acute Tox. 4, Flam. Sol. 2
GHS08, Wng, Dgr, GHS06,
GHS02, GHS09
H351, H319, H372, H251, H228, H315,
H370, H410, H332
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
National Inventory
Status
Australia - AICS
N (1,1'-(etan-1,2-diil)bis[pentabromobenzene])
Canada - DSL
N (zinc borate hydrate; 1,1'-(etan-1,2-diil)bis[pentabromobenzene])
Canada - NDSL
N (triossido-di-diantimonio; ossirano, mono[(C12-14-alchilossi)metil] derivati; zinc borate hydrate; bisphenol A/ diglycidyl ether resin, liquid; nafta (petrolio),
frazioni pesanti di alchilazione; algeldrato; bisphenol F glycidyl ether/ formaldehyde copolymer; NERO-DI-ACETILENE; 1,1'-(etan1,2-diil)bis[pentabromobenzene])
China - IECSC
Y
Europe - EINEC / ELINCS /
NLP
N (zinc borate hydrate; bisphenol F glycidyl ether/ formaldehyde copolymer)
Japan - ENCS
N (zinc borate hydrate; nafta (petrolio), frazioni pesanti di alchilazione; bisphenol F glycidyl ether/ formaldehyde copolymer; 1,1'-(etan1,2-diil)bis[pentabromobenzene])
Korea - KECI
N (zinc borate hydrate; 1,1'-(etan-1,2-diil)bis[pentabromobenzene])
New Zealand - NZIoC
Y
Philippines - PICCS
N (zinc borate hydrate)
USA - TSCA
N (zinc borate hydrate)
Legenda:
Y = All ingredients are on the inventory N = Not determined or one or more ingredients are not on the inventory and are not exempt from listing(see specific
ingredients in brackets)
SEZIONE 16 ALTRE INFORMAZIONI
Codici di Rischio Testo completo e di pericolo
H224
Liquido e vapori altamente infiammabili.
H228
Solido infiammabile.
H251
Autoriscaldante; può infiammarsi.
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N° Versione: 4.4
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834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte A)
H302
Nocivo se ingerito.
H304
Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie.
H318
Provoca gravi lesioni oculari.
H332
Nocivo se inalato.
H335
Può irritare le vie respiratorie.
H336
Può provocare sonnolenza o vertigini.
H340
Può provocare alterazioni genetiche .
H350
Può provocare il cancro.
H351
Sospettato di provocare il cancro .
H360
Può nuocere alla fertilità o al feto .
H361
Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto .
H370
Provoca danni agli organi .
H372
Provoca danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta .
H373
Può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta .
H400
Molto tossico per gli organismi acquatici.
H410
Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H413
Può essere nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
Data di emissione: 04/09/2015
Data di stampa: 30/09/2015
Altre informazioni
Ingredienti con più numeri CAS
Nome
Numero CAS
bisphenol A/ diglycidyl ether
resin, liquid
25068-38-6, 25085-99-8
algeldrato
12252-70-9, 1302-29-0, 1330-44-5, 21645-51-2, 51330-22-4
bisphenol F glycidyl ether/
formaldehyde copolymer
28064-14-4, 42616-71-7, 59029-73-1, 94422-39-6
La classificazione della preparazione ed i suoi componenti individuali è stata redatta da fonti ufficiali ed autorevoli ed anche da una valutazione indipendente del comitato di Classificazione
Chemwatch usando i riferimenti della letteratura disponibile.
Un elenco di referenze utilizzate per assistere il comitato è disponibile sul sito:
www.chemwatch.net
L' SDS è uno strumento di Comunicazione Pericolo e dovrebbeessere usato per assistere nella Valutazione del Rischio. Molti fattorideterminano i Pericoli ed i Rischi riportati sul luogo di lavoro
ed altrisettaggi. I Rischi possono essere determinati dagli Scenari di Esposizione.Devono essere presi in considerazione la scale d'uso, la frequenza dell'uso edi controlli d'ingegneria
disponibili o correnti.
Per consigli dettagliati sui dispositivi di protezione individuale, fare riferimento alle seguenti norme CEN UE:
EN 166 Protezione per gli occhi personale
EN 340 Indumenti protettivi
EN 374 Guanti protettivi contro i prodotti chimici e i microrganismi
EN 13832 Calzature protettive contro le sostanze chimiche
EN 133 Dispositivi per la protezione respiratoria
Questo documento e' protetto dai diritti d'autore. Eccetto per usi appropriati a scopi di studio privato, ricerca, analisi o critica, come permesso dall'Atto dei Diritti d'Autore, nessuna parte può
essere riprodotta in nessun modo senza un permesso scritto di CHEMWATCH. TEL(+61 3 9572 4700)
end of SDS
834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte B)
MG Chemicals (Head Office)
Codice di Pericolo Chemwatch: 4
N° Versione: 4.7
Scheda di Sicurezza (Conforme al Regolamento (CE) N. 2015/830)
Data di emissione: 25/09/2015
Data di stampa: 02/10/2015
Data Iniziale: 28/02/2014
L.REACH.ITA.IT
SEZIONE 1 IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETÀ/IMPRESA
1.1.Identificazione del prodotto
Nome del Prodotto
Sinonimi
Nome di spedizione
dell’ONU
Altri mezzi di identificazione
834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte B)
SDS Code: 834ATH-Part B; Related Part #: 834ATH-375ML, 834ATH-3L, 834ATH-60L
TRIETILENTETRAMMINA (contains c18 fatty acid dimers/ tetraethylenepentamine polyamides and zinc borate hydrate)
Non Disponibile
1.2.Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati
Usi pertinenti identificati
della sostanza
Usi contro i quali si è stati
avvertiti
indurente per resina epossidica ignifugo
Non Applicabile
1.3.Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza
Nome registrato della
società
MG Chemicals (Head Office)
MG Chemicals UK Limited - ITA
October House, 17 Dudley Street, Sedgley DY3 1SA Dudley United Kingdom
Indirizzo
9347-193 Street, Surrey V4N 4E7 British Columbia Canada
Telefono
+1-604-888-3084
+44 1663 362888
Fax
+1-604-888-7754
Non Disponibile
www.mgchemicals.com
Non Disponibile
[email protected]
Non Disponibile
Sito web
Email
1.4.Numero telefonico di emergenza
Associazione /
Organizzazione
Non Disponibile
CHEMTREC
Telefono di Emergenza
Non Disponibile
800-789-767
Altri numeri di emergenza
telefonica
Non Disponibile
+(1) 703-527-3887
SEZIONE 2 IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
2.1.Classificazione della sostanza o della miscela
Considerato una miscela pericolosa ai sensi della direttiva 1999/45/CE, reg. (CE) N. 1272/2008 e successive modifiche. Classificato come merce pericolosa per il trasporto.
Classificazione conforme la
Regolamento (CE) N°
Corrosione/irritazione cutanea 1B, Sensibilizzazione cutanea 1, Gravi Lesioni Oculari 1, Cancerogenicità 2, Pericoloso per l’ambiente acquatico (Cronico) 2
1272/2008 [CLP] [1]
Legenda:
1. Classificato da Chemwatch; 2. Classificazione ricavata dalla Direttiva EC 67/548 - Allegato I ; 3. Classificazione ricavata dalla Regolamento EC 1272/2008
- Allegato VI
2.2. Elementi dell’etichetta
Etichettatura CLP
PAROLA SEGNALE
PERICOLO
Dichiarazioni di Pericolo
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Data di emissione: 25/09/2015
Data di stampa: 02/10/2015
834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte B)
H314
Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
H317
Può provocare una reazione allergica cutanea.
H318
Provoca gravi lesioni oculari.
H351
Sospettato di provocare il cancro .
H411
Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
Dichiarazioni aggiuntive
EUH066
L'esposizione ripetuta può causare secchezza e screpolature della pelle
Dichiarazioni Precauzionali: Prevenzione
P201
Procurarsi istruzioni specifiche prima dell’uso.
P260
Non respirare la polvere/i fumi/i gas/la nebbia/i vapori/gli aerosol.
P280
Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/il viso.
P273
Non disperdere nell’ambiente.
P272
Gli indumenti da lavoro contaminati non devono essere portati fuori dal luogo di lavoro.
Dichiarazioni Precauzionali: Risposta
P301+P330+P331
IN CASO DI INGESTIONE: Sciacquare la bocca. NON provocare il vomito.
P303+P361+P353
IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli): togliere immediatamente tutti gli indumenti contaminati. Sciacquare la pelle/fare una doccia.
P305+P351+P338
IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: Sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo.
Continuare a sciacquare.
P308+P313
P310
P302+P352
P363
IN CASO di esposizione o di possibile esposizione: Consultare un medico.
Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI / medico / medico / soccorritore
IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: lavare abbondantemente con acqua e sapone
Lavare gli indumenti contaminati prima di indossarli nuovamente.
P333+P313
In caso di irritazione o eruzione della pelle: Consultare un medico.
P362+P364
Togliere tutti gli indumenti contaminati e lavarli prima di indossarli nuovamente.
P391
P304+P340
Raccogliere il materiale fuoriuscito.
IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l’infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione.
Dichiarazioni Precauzionali: Stoccaggio
P405
Conservare sotto chiave.
Dichiarazioni Precauzionali: Smaltimento
P501
Smaltire il prodotto/recipiente in conformità con le norme locali.
2.3. Altri pericoli
Ci possono essere effetti cumulativi in seguitoall'esposizione*.
Contatto con la pelle puo` causare danni alla salute*.
Probabile sensibilizzatore respiratorio*.
Puo` causare danni al feto/ embrione*.
REACh - Artt. 57-59: Il preparato non contiene Substances of Very High Concern (SVHC) alla data di stampa della SDS.
SEZIONE 3 COMPOSIZIONE/INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI
3.1.Sostanze
Fare riferimento a 'composizione degli ingredienti' nella sezione 3.2
3.2.Miscele
1.Numero CAS
2.No EC
3.N° Indice
4.N° REACH
%[peso]
Nome
Classificazione conforme la Regolamento (CE) N° 1272/2008 [CLP]
1.68410-23-1
2.Non Disponibile
3.Non Disponibile
4.Non Disponibile
45-55
C18 fatty acid dimers/ tetraethylenepentamine
polyamides
categoria 3; H315, H318, H335
1.21645-51-2
2.244-492-7
3.Non Disponibile
4.01-2119529246-39-XXXX
15-25
algeldrato
Irritazione oculare 2; H319, EUH066 [1]
Corrosione/irritazione cutanea 2, Gravi Lesioni Oculari 1, STOT - SE (. Resp. Irr) di
[1]
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834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte B)
1.84852-53-9
2.284-366-9
3.Non Disponibile
4.01-2119474877-18-XXXX
10-20
1,1'-(etan-1,2-diil)bis[pentabromobenzene]
STOT - SE (. Resp. Irr) di categoria 3; H335 [1]
1.138265-88-0
2.Non Disponibile
3.Non Disponibile
4.Non Disponibile
5-10
zinc borate hydrate
1; H400, H410 [1]
1.112-24-3
2.203-950-6
3.612-059-00-5
4.Non Disponibile
3-7
trientina
1.1309-64-4
2.215-175-0
3.051-005-00-X
4.01-2119475613-35-XXXX
2-5
triossido-di-diantimonio
Cancerogenicità 2; H351 [3]
1.64741-65-7.
2.265-067-2
3.649-275-00-4
4.01-2119850115-46-XXXX
0.5-1.5
nafta (petrolio), frazioni pesanti di
alchilazione
Pericolo di Aspirazione Categoria 1; H304 [1]
1.108-65-6
2.203-603-9, 283-152-2
3.607-195-00-7
4.01-2119475791-29-XXXX
0.5-1.5
ACETATO-DI-3-METOSSIPROPILE
Liquido e vapori infiammabili.; H226 [3]
1.1333-86-4
2.215-609-9
3.Non Disponibile
4.01-2119384822-32-XXXX,
01-2119489801-30-XXXX,
01-2119475601-40-XXXX
0.1-1
NERO-DI-ACETILENE
Cancerogenicità 2; H351 [1]
Legenda:
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Pericoloso per l’ambiente acquatico (Acuta) 1, Pericoloso per l’ambiente acquatico (Cronico)
Acute Tox. 4*, Corrosione/irritazione cutanea 1B, Sensibilizzazione cutanea 1, Pericoloso per
l’ambiente acquatico (Cronico) 3; H312, H314, H317, H412 [3]
1. Classificato da Chemwatch; 2. Classificazione ricavata dalla Direttiva EC 67/548 - Allegato I; 3. Classificazione ricavata dalla Regolamento EC 1272/2008 Allegato VI 4. Classificazione tratto da C & L
SEZIONE 4 MISURE DI PRIMO SOCCORSO
4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso
Generale
Contatto con gli occhi
Contatto con la pelle
Chiedere immediatamente consiglio al Centro Antiveleni o ad un medico.
È probabile che sia necessario ricorrere urgentemente all'assistenza ospedaliera.
Se deglutito, NON indurre il vomito.
In caso di vomito, inclinare il paziente in avanti o metterlo sul fianco sinistro (con la testa verso il basso se possibile) per mantenere le via aree aperte e
prevenire l'aspirazione.
Osservare il paziente attentamente.
Non somministrare mai liquidi ad una persona che dà segni di sonnolenza o intorpidimento, ovvero sta per perdere conoscenza.
Dare acqua per pulire la bocca, dopodiché somministrare liquidi lentamente e in quantità che non siano disagevoli per il paziente.
Trasportare in ospedale o da un medico senza indugi.
In caso di inalazione di fumi o prodotti della combustione, allontanare dall'area contaminata.
Far stendere il paziente.Tenere il paziente caldo e tranquillo.
Prima di iniziare le procedure di pronto soccorso, rimuovere protesi come dentiere, che potrebbero bloccare le vie aeree.
Se la respirazione è assente, ricorrere alla respirazione artificiale, preferibilmente con un rianimatore con valvola a richiesta, sistema maschera-valvolapallone, o una maschera tascabile come da procedura. Se necessario, eseguire la respirazione cardio-polmonare (CPR).
Trasportare all'ospedale o da un medico.
L'inalazione di vapori o aerosol (nebbie, fumi) possonocausare edema polmonare.
Le sostanze corrosive possono causare danni ai polmoni (es.edema polmonare, liquido nei polmoni). Dato che questa reazione può avvenirefino a 24 ore dopo
l'esposizione, gli individui che sono stati espostinecessitano di riposo assoluto (preferibilmente posizione semi-supina) e devonoessere tenuti sotto
osservazione medica anche se non si sono (ancora)manifestati sintomi.Prima che avvenga una di queste manifestazioni, dovrebbeessere presa in
considerazione la somministrazione di uno spray contenente un derivatodel dexametasone o un derivato del beclometasone.
Questa somministrazione devedefinitivamente essere affidata ad un medico o ad una persona da luiautorizzata.
(ICSC13719)
Se il prodotto viene a contatto con gli occhi:
Tenere immediatamente le palpebre separate e lavare continuamente con acqua corrente.
Sciaquare gli occhi tenendo le palpebre separate muovendole occasionalmente.
Continuare a bagnare fino a che lo dice il Centro Antiveleni o un medico, o per almeno 15 minuti.
Accompagnare il paziente all'ospedale o da un medico.
La rimozione di lenti a contatto dopo una lesione dell'occhio deve essere effettuata solamente da personale specializzato.
In caso di contatto con la pelle:
Lavare immediatamente il corpo e gli indumenti con grandi quantità d'acqua, usando docce di sicurezza se disponibili.
Velocemente rimuovere gli indumenti contaminati, incluse le calzature.
Lavare pelle e capelli con acqua corrente. Continuare a bagnare con acqua fino a quando lo dice il Centro Antiveleni.
Trasportare all'ospedale o da un medico.
Se il prodotto viene a contatto con gli occhi:
Tenere immediatamente le palpebre separate e lavare continuamente con acqua corrente.
Sciaquare gli occhi tenendo le palpebre separate muovendole occasionalmente.
Continuare a bagnare fino a che lo dice il Centro Antiveleni o un medico, o per almeno 15 minuti.
Accompagnare il paziente all'ospedale o da un medico.
La rimozione di lenti a contatto dopo una lesione dell'occhio deve essere effettuata solamente da personale specializzato.
In caso di contatto con la pelle:
Lavare immediatamente il corpo e gli indumenti con grandi quantità d'acqua, usando docce di sicurezza se disponibili.
Velocemente rimuovere gli indumenti contaminati, incluse le calzature.
Lavare pelle e capelli con acqua corrente. Continuare a bagnare con acqua fino a quando lo dice il Centro Antiveleni.
Trasportare all'ospedale o da un medico.
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Inalazione
Ingestione
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Data di stampa: 02/10/2015
In caso di inalazione di fumi o prodotti della combustione, allontanare dall'area contaminata.
Far stendere il paziente.Tenere il paziente caldo e tranquillo.
Prima di iniziare le procedure di pronto soccorso, rimuovere protesi come dentiere, che potrebbero bloccare le vie aeree.
Se la respirazione è assente, ricorrere alla respirazione artificiale, preferibilmente con un rianimatore con valvola a richiesta, sistema maschera-valvolapallone, o una maschera tascabile come da procedura. Se necessario, eseguire la respirazione cardio-polmonare (CPR).
Trasportare all'ospedale o da un medico.
L'inalazione di vapori o aerosol (nebbie, fumi) possonocausare edema polmonare.
Le sostanze corrosive possono causare danni ai polmoni (es.edema polmonare, liquido nei polmoni). Dato che questa reazione può avvenirefino a 24 ore dopo
l'esposizione, gli individui che sono stati espostinecessitano di riposo assoluto (preferibilmente posizione semi-supina) e devonoessere tenuti sotto
osservazione medica anche se non si sono (ancora)manifestati sintomi.Prima che avvenga una di queste manifestazioni, dovrebbeessere presa in
considerazione la somministrazione di uno spray contenente un derivatodel dexametasone o un derivato del beclometasone.
Questa somministrazione devedefinitivamente essere affidata ad un medico o ad una persona da luiautorizzata.
(ICSC13719)
Chiedere immediatamente consiglio al Centro Antiveleni o ad un medico.
È probabile che sia necessario ricorrere urgentemente all'assistenza ospedaliera.
Se deglutito, NON indurre il vomito.
In caso di vomito, inclinare il paziente in avanti o metterlo sul fianco sinistro (con la testa verso il basso se possibile) per mantenere le via aree aperte e
prevenire l'aspirazione.
Osservare il paziente attentamente.
Non somministrare mai liquidi ad una persona che dà segni di sonnolenza o intorpidimento, ovvero sta per perdere conoscenza.
Dare acqua per pulire la bocca, dopodiché somministrare liquidi lentamente e in quantità che non siano disagevoli per il paziente.
Trasportare in ospedale o da un medico senza indugi.
4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti che cronici
Vedere Sezione 11
4.3. Indicazione sulla eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali
Trattare sintomaticamente.
Ricorrere alla chelazione con British anti-lewisite (BAL) in caso di gravi esposizioni all'antimonio.
Eseguire dialisi come necessario. Il ruolo delle diffusioni di scambio non è chiaro.
Monitorare la comparsa di eventuali disritmie.
[Ellenhorn and Barceloux: Medical Toxicology]
Per esposizioni acute o ripetute nel breve termine amateriali altamente alcalini:
Lo stress respiratorio non è comune, ma presente occasionalmente a causa di edema dei tessuti molli.
A meno che l'intubazione endotracheale possa essere fatta con visione diretta, potrebbero essere necessarie cricotiroidotomia o tracheotomia.
Somministrare ossigeno come indicato.
La presenza di shock suggerisce perforazione e richiede una linea intravenosa e la somministrazione di fluidi.
Danni dovuti ad alcalini corrosivi avvengono a seguito di necrosi per liquefazione, laddove la saponificazione dei grassi e la solubilizzazione delle proteine permettono una profonda
penetrazione nel tessuto.
Gli alcalini continuano a causare danni anche dopo l'esposizione.
INGESTIONE:
Latte e acqua sono i diluenti preferiti
Non devono essere somministrati più di 2 bicchieri d'acqua ad un adulto.
Gli agenti neutralizzanti non devono mai essere somministrati, dato che una reazione di calore esotermico può aggravare la lesione.
*Catarsi ed emesi sono assolutamente controindicate.
*I carboni attivati non assorbono gli alcalini.
*La lavanda gastrica non deve essere effettuata.
La cura di sostegno prevede quanto segue:
Iniziale assenza di nutrimento per via orale.
Se l'endoscopia conferma una lesione transmucosale iniziare con gli steroidi solo nelle prime 48 ore.
Evacuare attentamente la quantità di necrosi del tessuto prima di decidere circa la necessità di un intervento chirurgico.
Ai pazienti deve essere spiegato che devono cercare assistenza medica qualora sviluppassero difficoltà nel deglutire (disfagia).
PELLE E OCCHIO:
La lesione deve essere irrigata per 20-30 minuti.
Le lesioni all'occhio richiedono soluzione salina. [Ellenhorn & Barceloux: Medical Toxicology]
Per esposizioni al boro e ai suoi composti acute o ripetutenel breve termine:
Nausea, vomito, diarrea e dolore epigastrico, ematemesi e discolorazione blu-verde sia del vomito che delle feci caratterizzano un'intossicazione da boro in adulti.
Accedere e correggere ogni anomalia nelle vie aeree e nella circolazione.
Mantenere un volume corrente di 10-15 mg/kg.
L'emesi deve essere indotta, a meno che il paziente non sia in coma, stia avendo convulsioni o abbia perso il riflesso faringeo. In caso di presenza di uno di questi sintomi, eseguire una lavanda
gastrica con un tubo grosso, dopo intubazione endotracheale o in presenza di continua azione respiratoria.
Il carbone attivato non è probabilmente di alcuna utilità, anche se il suo uso può essere indicato dopo un'evacuazione gastrica. La catarsi può essere utile per eliminare ogni residuo di boro
rimanente nel tratto gastrointestinale (solfato di magnesio: adulti, 30 gm: bambini 250 mg/kg).
La dialisi peritoneale e l'emodialisi rimuovono alcuni borati.
[Ellenhorn and Barceloux: Medical Toxicology]
SEZIONE 5 MISURE ANTINCENDIO
5.1. Mezzi di estinzione
Acqua spruzzata o nebulizzata.
Schiumogeni.
Polvere chimica secca.
BCF (ove le normative lo consentano)
Diossido di carbonio.
5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela
Iincompatibilita' incendio
Evitare la contaminazione con agenti ossidanti (nitrati,acidi ossidanti, candeggine clorate, cloro, ecc.), in quanto può provocareignizione.
5.3. Raccomandazioni per gli addetti all’estinzione degli incendi
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Estinzione dell'incendio
Pericolo
Incendio/Esplosione
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Data di stampa: 02/10/2015
Chiamare i pompieri e segnalare il luogo e la natura del pericolo.
Indossare indumenti protettivi completi di respiratore.
Evitare, con ogni mezzo possibile, che la perdita entri in scarichi o corsi d'acqua.
Usare le procedure anti incendio adatte per l'area circostante.
NON avvicinarsi a contenitori che potrebbero essere caldi.
Raffreddare i contenitori esposti alle fiamme spruzzando acqua da un luogo protetto.
Se è sicuro, rimuovere i contenitori dalla traiettoria dell'incendio.
Le attrezzature devono essere completamente decontaminate dopo l'uso.
Combustibile.
Leggero pericolo d'incendio quando esposto a fiamme o calore.
Il riscaldamento può causare espansione o decomposizione, con conseguente violenta rottura dei contenitori.
Bruciando, può emettere fumi tossici di monossido di carbonio (CO).
Può emettere un fumo acre.
Le nebbie contenenti materiali combustibili possono essere esplosive.
Include prodotti di combustione:
,
Diossido di carbonio (CO2)
,
Ossidi di nitrogeno (NOx)
,
Altri prodotti di pirolisi tipici di materiali organicibruciati.
Può emettere fumi corrosivi.
SEZIONE 6 MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE
6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza
Vedere sezione 8
6.2. Precauzioni ambientali
Fare riferimento alla sezione 12
6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica
Piccole perdite di prodotto
Pulire tutte le perdite immediatamente.
Evitare di respirare i vapori ed evitare il contatto con pelle e occhi.
Limitare il contatto diretto usando attrezzature protettive.
Contenere e assorbire la perdita con sabbia, terra, materiale inerte o vermiculite.
Asciugare bene.
Porre in un contenitore etichettato adatto per lo smaltimento.
Grosse perdite di prodotto
Sgomberare l'area del personale e mettersi sopravento.
Chiamare i pompieri e segnalare la posizione e la natura del pericolo.
Indossare indumenti protettivi completi di respiratore.
Impedire, con ogni mezzo, che la perdita entri in corsi d'acqua o scarichi.
Valutare un'evacuazione (o mettersi in un posto protetto).
Bloccare la perdita solo se è sicuro.
Contenere la perdita con sabbia, terra o vermiculite.
Raccogliere il prodotto recuperabile in contenitori etichettati per il riciclaggio.
Neutralizzare/decontaminare i residui.
Raccogliere i residui solidi e sigillarli in bidoni etichettati per lo smaltimento.
Pulire l'area e impedire che il materiale fluisca negli scarichi.
Dopo le operazioni di pulizia, decontaminare e lavare tutti gli indumenti protettivi e le attrezzature prima di immagazzinarli e riutilizzarli.
In caso di contaminazione di scarichi o corsi d'acqua, informare i servizi di emergenza.
6.4. Riferimento ad altre sezioni
I consigli sui Dispositivi di Protezione Individuale sono contenuti nella Sezione 8 dell'MSDS
SEZIONE 7 MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO
7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura
Manipolazione Sicura
NON USARE contenitori / agitatori d'ottone o di rame
NON permettere agli indumenti bagnati con questo materialedi restare a contatto con la pelle.
Una scarica elettrostatica può generarsi durante il pompaggio - questo può provocare un incendio.
Assicurare la continuità elettrica collegando e scaricando a terra tutti gli equipaggiamenti.
Restringere la velocità di linea durante il pompaggio per evitare la generazioni di scariche elettrostatiche (<=1 m/sec fino a che il tubo da riempimento sia
sommerso il doppio del suo diametro, poi <= 7 m/sec).
Evitare spruzzi nel riempimento.
NON usare aria compressa per operazioni di scaricamento del materiale di riempimento o manipolazione.
Evitare qualsiasi contatto diretto, inalazione inclusa.
Indossare indumenti protettivi quando c'è rischio di esposizione.
Usare in un'area ben ventilata.
ATTENZIONE: Per evitare una reazione violenta, aggiungere sempre materiale all'acqua a mai acqua al materiale.
Evitare fumo, luci non schermate o fonti di agnizione.
Evitare il contatto con materiali incompatibili.
Quando si maneggia NON mangiare, bere o fumare.
Mantenere i contenitori fermamente sigillati quando non sono in uso.
Evitare danni fisici ai contenitori.
Lavarsi sempre le mani con sapone ed acqua dopo l'uso.
Gli indumenti di lavoro devono essere lavati separatamente. Lavare gli indumenti contaminati prima di riutilizzare.
Rispettare buone procedure di sicurezza sul lavoro.
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834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte B)
Rispettare le istruzioni del produttore per stoccaggio e manipolazione.
L'atmosfera deve essere controllata regolarmente rispetto agli standard di esposizione stabiliti, per garantire le condizioni di sicurezza sul lavoro.
Protezione per incendio e
esplosione
Altre informazioni
Vedere sezione 5
Conservare nei contenitori originali.
Mantenere i contenitori sigillati in modo sicuro.
Conservare in un'area fresca, asciutta e ben ventilata.
Conservare lontano da materiali incompatibili e da contenitori di cibo.
Proteggere i contenitori da qualsiasi danno fisico e controllare periodicamente per eventuali perdite.
Osservare le istruzioni su conservazione e trattamento fornite dal produttore.
NON conservare vicino ad acidi o agenti ossidanti.
Non fumare, non usare luci non protette, calore o fonti diignizione.
7.2. Condizioni per l’immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità
Contenitore adatto
Incompatibilita` di
stoccaggio
NON USARE contenitori d'alluminio, galvanizzati o rivestitidi stagno
Contenitore metallico rinforzato, secchio/contenitore metallico rinforzato
Secchio in plastica
Bidone rinforzato
Conservare come raccomandato dal produttore.
Controllare che tutti i contenitori siano chiaramente etichettati e senza perdite.
Per materiali a bassa viscosità
Bidoni e taniche devono essere del tipo con coperchio non rimovibile.
Laddove un contenitore è usato come imballaggio interno, il contenitore deve avere una chiusura a vite.
Per materiali con una viscosità di almeno 2680 cSt. (23gradi C) e solidi ( tra 15 gradi C. e 40 gradi C. ):
Imballaggi con coperchio rimovibile;
Taniche con chiusure a frizione
e tubi e cartucce a bassa pressione.
Laddove sono usate delle combinazioni di imballaggi, e gliimballaggi interni sono di vetro, porcellana o porcellane dure, ci deve esseresufficiente materiale da
imbottitura inerte a contatto con l'imballaggiointerno ed esterno, a meno che l'imballaggio esterno non sia una scatola diplastica modellata su misura e le
sostanze non siano incompatibili con laplastica.
Evitare gli acidi forti.
Evitare il contatto con rame, alluminio e loro leghe.
Evitare la reazione con agenti ossidanti
7.3. Usi finali specifici
Fare riferimento alla sezione 1.2
SEZIONE 8 CONTROLLI DELL’ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE
8.1. Parametri di controllo
DERIVED NO EFFECT LEVEL (DNEL)
Non Disponibile
PREDICTED NO EFFECT CONCENTRATION (PNEC)
Non Disponibile
LIMITI DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE (OEL)
DATI DEGLI INGREDIENTI
Ingrediente
Nome del prodotto
TWA
STEL
Picco
Note
Limiti di Esposizione
Professionale Italia
Fonte
algeldrato
Aluminum metal and
insoluble compounds
1 mg/m3
Non
Disponibile
Non
Disponibile
TLV® Basis: Pneumoconiosis;
LRT irr; neurotoxicity
Limiti di Esposizione
Professionale Italia
triossido-di-diantimonio
Antimony trioxide,
production
Non
Disponibile
Non
Disponibile
Non
Disponibile
TLV® Basis: Lung cancer;
pneumoconiosis
Unione Europea (UE) Primo
Elenco dei Valori Limite
Indicativi di Esposizione
Professionale (IOELVs)
(Italiano)
ACETATODI-3-METOSSIPROPILE
2-Metossi1-metiletilacetato
275 mg/m3 /
50 ppm
550 mg/m3 /
100 ppm
Non
Disponibile
Pelle
UE Lista Consolidata dei
Valori Indicativi di Esposizione
Professionale (VLIEP)
ACETATODI-3-METOSSIPROPILE
1-Methoxypropyl-2-acetate
275 mg/m3 /
50 ppm
550 mg/m3 /
100 ppm
Non
Disponibile
Skin
Limiti di Esposizione
Professionale Italia
NERO-DI-ACETILENE
Carbon black
3 mg/m3
Non
Disponibile
Non
Disponibile
TLV® Basis: Bronchitis
LIMITI DI EMERGENZA
Ingrediente
Nome del prodotto
TEEL-1
TEEL-2
TEEL-3
C18 fatty acid dimers/
tetraethylenepentamine
polyamides
C-18 Unsaturated fatty acid, dimers, reaction products with polyethylenepolyamines; (Versamid 140
polyamide resin; Versamid 125)
30 mg/m3
330 mg/m3
2000 mg/m3
algeldrato
Aluminum hydroxide
3 mg/m3
79 mg/m3
120 mg/m3
trientina
Triethylenetetramine
3 ppm
5.7 ppm
83 ppm
triossido-di-diantimonio
Antimony oxide
0.6 mg/m3
0.6 mg/m3
96 mg/m3
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Data di emissione: 25/09/2015
Data di stampa: 02/10/2015
834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte B)
ACETATODI-3-METOSSIPROPILE
Propylene glycol monomethyl ether acetate, alpha-isomer; (1-Methoxypropyl-2-acetate)
Non
Disponibile
Non
Disponibile
Non
Disponibile
NERO-DI-ACETILENE
Carbon black
9 mg/m3
99 mg/m3
590 mg/m3
Ingrediente
Valori Originali IDLH
Valori Aggiornati (IDLH)
C18 fatty acid dimers/
tetraethylenepentamine
polyamides
Non Disponibile
Non Disponibile
algeldrato
Non Disponibile
Non Disponibile
1,1'-(etan1,2-diil)bis[pentabromobenzene]
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
zinc borate hydrate
Non Disponibile
trientina
Non Disponibile
Non Disponibile
triossido-di-diantimonio
80 mg/m3
50 mg/m3
nafta (petrolio), frazioni pesanti
di alchilazione
Non Disponibile
Non Disponibile
ACETATODI-3-METOSSIPROPILE
Non Disponibile
Non Disponibile
NERO-DI-ACETILENE
N.E. mg/m3 / N.E. ppm
1,750 mg/m3
DATI DEL PRODOTTO
La ampia varieta’ di effetti dei composti di antimonio hareso difficile la raccomandazione di uno standard di esposizione checaratterizza la tossicologia di questa sostanza. Un criterio, che riflette
leproprieta’ irritanti del antimonio pentacloride, ha prodotto un valorecalcolato di 5.0 mg/m3 (come antimonio), che sulla base di esperienza empiricae’ giudicata troppo alto ma ha agito come un
“precursore“. Il presente valoreriflette questo modo di pensare.
Solidificatori poliamine hanno una molto ridottavolatilita’, tossicita’ e sono meno irritanti alla pelle e agli occhi delleammine solidificatori. Tuttavia commerciali poliamide potrebbero contenere
unapercentuale di ammine residuali che non hanno ancora reagito e si dovrebbeevitare tutti i contatti non necessari.
NOTA M: La classificazione 'cancerogeno' non è necessaria se si può dimostrare che la sostanza contiene benzo[a]-pirene in percentuale inferiore allo 0,005 % di peso/peso (Einecs n.
200-028-5). La presente nota si applica soltanto a talune sostanze composte derivate dal carbone contenute nell'allegato VI.
NOTA P: La classificazione 'cancerogeno' non è necessaria se si può dimostrare che la sostanza contiene benzene in percentuale inferiore allo 0,1 % di peso/peso (Einecs n. 200-753-7). Se la
sostanza è classificata come cancerogena, è necessaria anche la nota E. Se la sostanza non è classificata come cancerogena, devono almeno comparire le frasi S (2-)23-24-62. La presente nota
si applica soltanto a talune sostanze composte derivate dal petrolio contenute nell'allegato VI.
8.2. Controlli dell’esposizione
Un sistema di estrazione generale è adeguato nelle condizioninormali di operazione.
Un sistema di ventilazione a scarico locale può esserenecessario in circostanze speciali. Se esiste il rischio di sovraesposizione,indossare un respiratore
omologato, con calzatura perfetta per garantireprotezione adeguata.
Garantire una ventilazione adeguata in magazzini o aree distoccaggio chiuse. Agenti contaminanti dell'aria generati nel luogo di lavoroposseggono varie
velocità di 'fuga' che, a loro volta, determinano le 'velocitàdi cattura' dell'aria fresca circolante per rimuovere efficacemente l'agentecontaminante.
8.2.1. Controlli tecnici
idonei
Tipo di agente contaminante:
Velocità dell'aria:
solventi, vapori, sgrassanti ecc, evaporati da contenitori (in aria ferma)
0,25-0,5 m/s
(50-100 f/min.)
aerosol, fumi da operazioni di versamento, riempimenti intermittenti di contenitori, trasferimento su impianti di trasporto a bassa
velocità, saldature, sottoprodotti di spray, fumi derivati da placcaggio di acidi, decapaggio (rilasciati a bassa velocità in zone di
generazione attiva)
0,5-1 m/s
(100-200 f/min.)
spruzzo diretto, verniciatura a spruzzo in cabine piccole, riempimento di bidoni, caricamento di trasportatori, polveri da frantumatori,
rilascio di gas (generazione attiva in zona di rapido movimento dell'aria)
1-2,5 m/s
(200-500 f/min)
macinatura, sabbiatura abrasiva, barilatura, polveri generate da ruote ad alta velocità (rilasciate ad alta velocità iniziale in zone di
rapidissimo movimento dell'aria).
2,5-10 m/s
(500-2000 f/min.)
Nei limiti della scala i valori appropriati dipendono da:
Parte bassa della scala
Parte alta della scala
1: Correnti d'aria nella stanza minime o facili da catturare
1: Correnti d'aria della stanza disturbanti
2: Agenti contaminanti di bassa tossicità o di solo valore di disturbo
2: Agenti contaminanti ad alta tossicità
3: Intermittente, bassa produzione.
3: Alta produzione, uso pesante
4: Schermatura ampia o ampie masse d'aria in movimento
4: Schermatura piccola, solo controllo locale
La semplice teoria dimostra che la velocità dell'ariadiminuisce rapidamente con la distanza dall'apertura di un semplice tubo diestrazione. La velocità
generalmente diminuisce con il quadrato della distanzadal punto di estrazione (in casi semplici). Quindi la velocità al punto diestrazione dovrebbe essere
regolata adeguatamente, tenendo conto della distanzadella sorgente di contaminazione. La velocità dell'aria in prossimità dellaventola di estrazione, per
esempio, dovrebbe essere un minimo di 1-2 m/s(200-400 f/min.) per l'estrazione di solventi generati in una cisterna a 2 metridi distanza dal punto di
estrazione. Altre considerazioni meccaniche, cheproducono deficit di performance nell'apparato di estrazione, rendonoessenziale che le velocità teoriche
dell'aria siano moltiplicate per un fattoredi 10 o più quando sono installati o usati i sistemi di estrazione.
8.2.2. Protezione
Indiividuale
Protezione per gli occhi e
volto
Protezione della pelle
Occhialini chimici.
Protezione a faccia piena.
Le lenti a contatto rappresentano un pericolo speciale; lelenti morbide possono assorbire agenti irritanti, mentre tutte le lenti liconcentrano.
Fare riferimento a Protezione per le mani qui sotto
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Protezione mani / piedi
Protezione del corpo
Altre protezioni
Rischi termici
Guanti in PVC lunghi fino al gomito.
Quando si maneggiano liquidi corrosivi, indossare pantalonio tute intere fuori dagli stivali per evitare che gli schizzi entrino neglistivali.
NOTA: Il materiale può causare sensibilizzazione della pellein individui predisposti.
Deve essere usata cautela nel rimuovere guanti o altreattrezzature protettive, per evitare qualsiasi contatto con la pelle.
L'idoneità e la durata del tipo di guanto dipende dall'uso.Fattori come:
frequenza e durata del contatto,
resistenza chimica del materiale del guanto
spessore del guanto e
destrezza,
sono importanti nella selezione dei guanti
Quando si maneggiano resine epossidiche liquide, indossare guanti protettivi (come gomma nitrile o nitrile-butatoluene), stivali e grembiuli.
NON usare cotone o pelle (che assorbono e concentrano le resina), cloruro di polivinile, guanti in gomma o polietilene (che assorbono la resina).
NON usare creme protettive che contengono grassi emulfisicati ed olii, che possono assorbire la resina; le creme protettive a base di silicone devono
essere esaminate prima dell'uso.
Fare riferimento a Altre protezioni qui sotto
Tuta intera.
Grembiule in PVC
Indumenti completi protettivi in PVC possono essere necessari se l'esposizione è severa.
Unità di lavaggio oculare.
Assicurarsi che sia facile accedere alle docce di sicurezza.
Non Disponibile
Materiale/i raccomandato/i
Protezione respiratoria
INDICE PER LA SELEZIONE DEI GUANTI
La selezione dei guanti è basata su una presentazionemodificata del: 'Forsberg Clothing
Performance Index'.
L'effetto(i) della seguente sostanza(e) è preso inconsiderazione nella selezione generata al
computer:
834ATH-Part B ATH Flame Retardant Epoxy
Prodotto
CPI
BUTYL
A
NEOPRENE
A
NITRILE
A
PE/EVAL/PE
A
VITON
A
Filtro di capacità sufficiente del Tipo AK-P (AS/NZS 1716 & 1715, EN 143:2000 & 149:2001,
ANSI Z88 o equivalente nazionale)
8.2.3. Controllo dell'esposizione ambientale
Fare riferimento alla sezione 12
SEZIONE 9 PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE
9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali
Aspetto
Non Disponibile
Liquido
Densità Relativa (Water =
1)
1.258
Odore
Non Disponibile
Coefficiente di partizione
n-ottanolo / acqua
Non Disponibile
Soglia olfattiva
Non Disponibile
Temperatura di Auto
Accensione (°C)
Non Disponibile
Non Disponibile
Stato Fisico
pH ( come fornito)
Non Disponibile
Temperatura critica
Punto di fusione / punto di
congelamento (°C)
Non Disponibile
Viscosita' (cSt)
Punto iniziale di ebollizione
e intervallo di ebollizione
(°C)
Non Disponibile
Peso Molecolare (g/mol)
Non Disponibile
Punto di infiammabilità (°C)
Gusto
Non Disponibile
Velocità di evaporazione
Non Disponibile
Proprietà esplosive
Non Disponibile
Infiammabilità
Non Applicabile
Proprietà ossidanti
Non Disponibile
Limite Esplosivo Superiore
(%)
Non Disponibile
Tensione Superficiale
(dyn/cm or mN/m)
Non Disponibile
Limite Esplosivo Inferiore
(%)
Non Disponibile
Componente volatile
(%vol)
Non Disponibile
Pressione Vapore (kPa)
Non Disponibile
Idrosolubilità (g/L)
Densità di vapore (Air = 1)
>185
10000
Miscibile
Non Disponibile
gruppo di gas
Non Disponibile
pH come soluzione (1%)
Non Disponibile
VOC g/L
Non Disponibile
9.2. Altre informazioni
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Non Disponibile
SEZIONE 10 STABILITÀ E REATTIVITÀ
10.1.Reattività
10.2.Stabilità chimica
Vedere sezione 7.2
Presenza di materiali incompatibili.
Il prodotto è considerato stabile.
Non ci sono possibilità di polimerizzazioni pericolose.
10.3. Possibilità di reazioni
pericolose
Vedere sezione 7.2
10.4. Condizioni da evitare
Vedere sezione 7.2
10.5. Materiali incompatibili
Vedere sezione 7.2
10.6. Prodotti di
deconposizione pericolosi
Vedere sezione 5.3
SEZIONE 11 INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
11.1. Informazioni sugli effetti tossicologici
Inalato
Inalazione delle basi corrosive puo` irritare il trattorespiratorio. Sintomi includono tosse, soffocamento, dolori e danni allamembrana mucosa. In casi severi,
potrebbe svilupparsi ingrossamento polmonare,a volte dopo un ritardo di ore a giorni. Ci potrebbero essere bassa pressionesanguina, deboli e rapidi
pulsazioni, e suoni di screpolature.
Inalazione delle resine epossidiche di ammine condensatori(inclusi poliammine e ammine addotti) potrebbe causare spasmi bronchiali ecolpi di tosse che
durano parecchi giorni dopo che esposizione e` terminata.Anche una quantita` minuscola di questi vapori potrebbe scatenare una intensareazione in individui
che presentano “asma da ammine”. Sono stati elencati casidi intossicazioni sistemici in seguito all’uso di ammine nei sistemi di resineepossidiche.
Inalazione dei vapori delle ammine potrebbe causareirritazione delle membrane mucose del naso e della gola, irritazione polmonarecon disturbi respiratori e
tosse. Si riscontrano gonfiori e infiammazioni deltratto respiratorio nei casi severi; con mal di testa, nausea, svenimento eansia. Ci potrebbero anche essere
respiri affannosi.
Inalazione di antimonio puo` causare difficolta`respiratorie e disturbi gastrointestinali includendo mal di gola, respiro pocoprofondo, capogiri, perdita di peso,
emorragie alle gengive e anemia. Possonoverificarsi gonfiore e congestione polmonare. Possono danneggiarsi il cuore,fegato e reni, con arresto cardiaco
causando morte.
Il materiale puo’ causare irritazione respiratoria in alcuniindividui. La reazione del corpo a tale irritazione puo’ causare ulterioridanni polmonari.
Ingestione
Ingestione di alcalini corrosivi potrebbe causare ustionialla bocca, ulcerazioni e gonfiori alle membrane mucose, una profusa produzionesalivaria, con
inabilita’ a parlare o a inghiottire. Entrambi esofago e stomacopotrebbero provare bruciori dolorosi; potrebbero susseguire vomito e diarrea.Ingrossamento
dell’ epiglottide potrebbe culminare in disturbi respiratori easfissia; ci puo’ essere shock. Constrizione dell’ esofago, stomaco o valvolaintestinale potrebbero
verificarsi immediatamente o dopo un lungo ritardo(settimane a anni). Severa esposizione puo’ perforare l’esofago o stomacoconducendo a infezioni del petto
o cavita’ addominale, con lievi doloripettorali, rigidezza addominale e febbre. Tutti i sovracitati possono causaremorte.
Ingestione di agenti di ammine per trattare epoxi(condensatori) puo’ causare severi dolori addominali, nausea, vomito o diarrea.Il vomito puo’ contenere
sangue e muco. Se la morte non avviene entro 24 ore,possono esserci miglioramenti nelle condizioni dei pazienti per 2-4 giorni soloper essere seguiti da una
improvvisa manifestazione di dolori addominali,rigidita’ addominale simile a una tavola rigida o ipotensione; questo indicache sono occorsi danni ritardati
corrosivi gastrici o esofagei.
Intossicazione da borato causa nausea, vomito, diarrea edolori nella parte dell’ addome superiore. Spesso si verifica vomitopersistente e potrebbe esserci
sangue nelle feci. Ci potrebbero essere anchefiacchezza, letargia, mal di testa, irrequietezza, tremiti e convulsioni. Tuttii borati causano effetti simili; una dose
di oltre 30 grammi e’ letale.Intossicazione inizialmente stimola il sistema nervoso centrale prima dicausare depressione, oltre a disturbare il sistema digestivo,
causando eruzionicutanee, e danni epatici e renali. Borato e’ principalmente eliminato dal corpoattraverso i reni.
Il materiale NON e’stato classificato dalle Direttive EC o da altri sistemi di classificazione“dannoso se ingerito”. Questo e` dovuto alla mancanza di evidenze
schiacciantiin animali o umani. Il materiale puo’ tuttavia causare danni alla salutedell’individuo, se ingerito, specialmente dove danno preesistente agli
organi(come fegato, reni) e’ evidente. Le odierne definizioni di sostanze dannose otossiche si basano sui dosaggi che causano mortalita’ invece di quelli
cheproducono morbidita’ (malattia, malessere). I disagi del trattogastrointestinale possono causare nausea e vomito. In un ambiente occupazionaletuttavia, non
si pensa che ingestione di quantita’ significative sia una causadi preoccupazione.
Intossicazione da antimonio causa simili sintomiall’intossicazione da arsenico sebbene vomito sia piu’ prominente. Cipotrebbero cambiamenti in ritmi dei battiti
cardiaci. Sali insolubili sono menopericolosi.
Contatto con la pelle
Il materiale puo` causare ustioni chimiche in seguito alcontatto diretto con la pelle.
Contatto della pelle con il materiale potrebbe causare dannialla salute dell’individuo; si potrebbero sviluppare effetti sistemici inseguito all’assorbimento.
Agenti medicinali di ammine epossidicche (condensatori)potrebbero causare irritazioni primari alla pelle e dermatite disensitizzazione in individui predisposti.
Reazioni cutanee includono eritema,intollerabile prurito e grave gonfiore facciale. Potrebbero manifestarsi anchebolle, con essudazione del siero fluido, e
incrostazione e desquamazione.Individui che presentano “dermatite da ammine” potrebbero provare unadrammatica reazione in seguito alla ri-esposizione
alle minute quantita`.Individui altamente sensibili potrebbero persino reagire con le resine trattatecontenenti minuscole quantita` di non trattate ammine
condensatrici. Minutequantita` di ammine presenti nell’aria potrebbero precipitare gravi sintomidermatologici negli individui sensibili. Prolungata o ripetuta
esposizionepotrebbe causare necrosi tessutale.
Contatto della pelle con alcalini corrosive potrebberocausare gravi dolori e ustioni; macchie marroni potrebbero svilupparsi. L’areacorrosa potrebbe essere
soffice, gelatinosa e necrotica; destruzione tessutalepotrebbe essere profonda.
Ferite aperte, pelle irritata o abrasate non dovrebberoessere esposte a questo materiale
Ingresso nel sistema circolatorio, attraverso ad esempiotagli, abrasioni o lesioni, potrebbe causare danni sistemici con effettinocivi. Esaminare la pelle prima
di usare il materiale e assicurarsi chequalunque ferita esterna sia adeguatamente protetta.
Assorbimento dalla pelle potrebbe facilmente eccedereesposizione di inalazione dei vapori. Sintomi per assorbimento attraverso lapelle sono gli stessi di
quelli per inalazione.
Occhi
Cronico
Se applicato agli occhi questo materiale causa severi danniagli occhi.
Diretto contatto degli occhi con le basi corrosive puo`causare dolori e bruciori. Ci potrebbero essere gonfiore, distruzionedell’epitelio, offuscamento della
cornea e infiammazione dell’iride. Casi lievispesso guariscono; casi gravi possono essere protratti con complicazioni comepersistente gonfiore, sfregi,
offuscamento permanente, sporgenza degli occhi,cataratta, palpebre attaccate al bulbo oculare e cecita`.
Vapori delle ammine volatili irritano gli occhi, causandoeccessiva secrezione delle lacrime, infiammazione delle congiuntive e lievegonfiore della cornea,
risultando in “aloni” intorno alla luce. Questo effettoe` temporaneo, dura solo per alcune ore. Tuttavia questa condizione puo`ridurre la capacita` di
intrapprendere compiti specializzati, ad esempioguidare la macchina. Diretto contatto degli occhi con le volatili ammineliquide potrebbe causare danni agli
occhi, permanenti per le specie piu`leggere.
C’e’ stato preoccupazione che il materiale possa causarecancro o mutazioni, ma non ci sono abbastanza per farsi un’opinione.
Ripetuta o prolungata esposizione a corrosivi potrebbecausare erosione dentale, cambiamenti infiammatori e ulcerativi nella bocca enecrosi (raramente) della
macella. Irritazione bronchiale, con tosse, efrequenti attacchi di pneumonia bronchiale potrebbero susseguirsi. Potrebberomanifestarsi anche disturbi
gastrointestinali. Croniche esposizioni potrebberocausare dermatite e/o congiuntivite.
E’ piu’ probabile che contatto della pelle con questo materialecausi una reazione di sensitizzazione in alcuni individui comparato allapopolazione genetrale.
Si può verificare l'accumulo della sostanza nel corpo umano,che può suscitare qualche preoccupazione a seguito d'esposizioni occupazionaliripetute o nel
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lungo termine.
C’e’ qualche evidenza che e’ piu’ probabile che inalazionedi questo prodotto causi una reazione di sensitizzazione in alcuni individuicomparato alla
popolazione generale.
Ammine secondarie potrebbero reagire con nitriti a formarepotenzialmente carcinogenici N-nitrosamine.
L'intossicazione cronica da bromidi ionici, storicamente, siè manifestata dall'uso medico di bromidi ma non da esposizioni ambientali olavorative; possono
manifestarsi depressione, allucinosi e psicosischizofreniche in assenza d'altri segni d'intossicazione. I bromidi possonoanche indurre sedazione, irritabilità,
agitazione, delirio, perdita di memoria,confusione, disorientamento, dimenticanze (afasia), disartria, debolezza,fatica, vertigini, apatia, coma, diminuzione
dell'appetito, nausea e vomito,diarrea, allucinazioni, un'acne simile all'orticaria su faccia, gambe e tronco(visto nel 25-30% dei casi che coinvolgono lo ione
bromide), e forteraffreddore (coriza). Sono anche stati osservati atassia e iperflessiageneralizzata. La correlazione di sintomi neurologici con i livelli di
bromidenel sangue è inesatta. L'uso di sostanze come le bromfeniramine comeantistamine, riflette ampiamente l'uso giornaliero dei bromidi; i bromidiionici
sono stati ampiamente ritirati dall'uso terapeutico a causa della lorotossicità. Parecchi casi di anomalie fetali sono stati riscontrati in madri cheavevano assunto
elevate dosi di bromidi durante la gravidanza.
Ripetuta o prolungata esposizione a antimonio e I suoicomposti potrebbe causare infiammazione della cavita’ orale, gola essicata,sapore metallico, infezione
gengivale, perforazione del setto nasale e dellagola, laringite, mal di testa, difficolta’ respiratoria, indigenstione, nausea,vomito, diarrea, perdita di appetito,
anemia, perdita di peso, constrizione edolore nel petto, insonnia, dolori e fiacchezza muscolare, capogiri, faringite,bronchite e penumonia. Alterazioni
degenerative del fegato e dei renipotrebbero manifestarsi. Cronica esposizione ai composti di antimoniopotrebbero causare prurito, macchie e bolle con pus
intorno alle ghiandolesudorifere. Lavoratori esposti a antimonio possono sviluppare malattieostruttive dei polmoni. Antimonio attraversa la placenta e viene
secreta nellatte materno. Potrebbe esserci aumentat incidenza di spontanei aborti nellafase finale di gravidanza, nascite premature, e problemi ginecologici tra
ledonne impiegate nella fonderia di anitmonio.
Borato puo’ accumularsi nei testicoli e deprimere cellulegerminali e causare inaridita’ di testicoli. Perdita di capelli, infiammazionecutanea, ulcera intestinale e
anemia possono tutti manifestarsi. Ripetutoinghiottimento o inalazione irritano lo stomaco, causano una perdita diappetito, disturbi digestivi, nausea e vomito,
rossa esantema, essicate pelle emembrane mucose, arrossamento della lingua, rotture delle labbra, infiammata congiuntiva,gonfiore delle palpebre e lesioni
renali. Prolungata ingestione causa effettial sistema riproduttivo in entrambi uomini e donne.
Esposizione al materiale per periodi prolungati puo’ causaredifetti fisici nell’embrio che si sta sviluppando (teratogenesi)
C’e’ ampia evidenza, da risultati negli esperimenti, chedisturbi di sviluppo sono direttamente causati da esposizione umana almateriale.
834ATH-Part B ATH Flame
Retardant Epoxy
TOSSICITA'
IRRITAZIONE
Non Disponibile
Non Disponibile
TOSSICITA'
C18 fatty acid dimers/
tetraethylenepentamine
polyamides
IRRITAZIONE
[2]
* [Epoxylite]
Dermico (ratto) LD50: >5000 mg/kg*d
[2]
Orale (coniglio) LD50: 800 mg/kg**]
TOSSICITA'
algeldrato
Orale (ratto) LD50: >2000 mg/kg
IRRITAZIONE
[1]
Non Disponibile
TOSSICITA'
1,1'-(etan1,2-diil)bis[pentabromobenzene]
IRRITAZIONE
[2]
Non Disponibile
Dermico (ratto) LD50: >2000 mg/kg*
Orale (ratto) LD50: >5000 mg/kg*[2]
TOSSICITA'
IRRITAZIONE
Non Disponibile
Non Disponibile
zinc borate hydrate
TOSSICITA'
IRRITAZIONE
[2]
trientina
Dermico (coniglio) LD50: 805 mg/kgE
Eye (rabbit):20 mg/24 h - moderate
Orale (ratto) LD50: 2500 mg/kgE[2]
Eye (rabbit); 49 mg - SEVERE
Skin (rabbit): 490 mg open SEVERE
Skin (rabbit): 5 mg/24 SEVERE
TOSSICITA'
triossido-di-diantimonio
IRRITAZIONE
Dermico (coniglio) LD50: >8000 mg/kg
[1]
Nil reported
Orale (ratto) LD50: >600 mg/kg [1]
TOSSICITA'
nafta (petrolio), frazioni pesanti
di alchilazione
IRRITAZIONE
Dermico (coniglio) LD50: >5000 mg/kg [2]
Inalazione (ratto) LC50: >3.83 mg/L/4H
Orale (ratto) LD50: >25000 mg/kg
[2]
TOSSICITA'
ACETATODI-3-METOSSIPROPILE
Non Disponibile
[2]
IRRITAZIONE
[2]
Dermico (coniglio) LD50: >5000 mg/kg*]
Dermico (ratto) LD50: >2000 mg/kg
[1]
* [CCINFO]
Nil reported
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834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte B)
Inalazione (ratto) LC50: 4345 ppm/6h[2]
Inalazione (ratto) LC50: 4345 ppm/6h[2]
Orale (ratto) LD50: >14.1 ml[1]
Orale (ratto) LD50: 8532 mg/kgd[2]
TOSSICITA'
NERO-DI-ACETILENE
Dermico (coniglio) LD50: >3000 mg/kg
Orale (ratto) LD50: >8000 mg/kg
Legenda:
IRRITAZIONE
[2]
Non Disponibile
[1]
1 Valore ottenuti da sostanze Europa ECHA registrati - Tossicità acuta2 * Valore ottenuto dalla scheda di sicurezza del produttoreDati estratti dall'RTECS a
meno che non specificato altrimenti - Registro degli Effetti Tossici di Sostanze Chimiche
834ATH-Part B ATH Flame Retardant
Epoxy
Allergie a contatto si manifestano prontamente come eczema acontatto, piu` raramente come orticaria o edema di Quincke. La
patogenesidell’eczema a contatto coinvolge una reazione immunitaria cellula-mediata(linfociti T) di tipo ritardato. Altre reazioni allergiche
dermatologiche, adesempio orticaria a contatto, coinvolgono reazioni immunitarieanticorpi-mediati. L’importanza dell’ allergene a contatto non
e’ semplicementedeterminato dal suo potenziale di sensitizzazione: la distribuzione dellasostanza e le opportunita’ di contatto con esso sono
ugualmente importanti. Unasostanza poco sensibilizzante che e’ ampiamente distribuita puo` essere unallergene piu’ importante di quello
con un piu’ forte potenziale disensitizzazione ma con cui pochi individui vengono a contatto. Dal punto divista clinico le sostanze sono
importanti se causano una reazione allergicaprova in piu’ di 1% di pesone campionate.
Il material potrebbe causare irritazioni moderate agli occhiculminando in infiammazione. Ripetute o prolungate esposizione agli
irritantipotrebbero causare congiuntivite.
Sintomi simili all'asma possono continuare per mesi e ancheanni dopo la cessazione dell'esposizione al materiale. Questo può essere
dovutoad una condizione non allergica conosciuta come sindrome di disfunzionereattiva delle vie aree (RADS) che può verificarsi a seguito
d'esposizione adalti livelli di composti irritanti. Il fattore chiave nella diagnosi della RADSinclude l'assenza di malattie respiratorie precedenti,
in un individuonon-atopico, con un improvviso inizio di sintomi persistenti simili all'asmanell'arco di minuti fino ad ore dall'esposizione
documentata all'agenteirritante. Un flusso d'aria reversibile, rivelato dalla spirometria, con lapresenza da moderata a grave di iperreattività
bronchiale, rivelata dal test diprovocazione con metacolina e dalla mancanza di una minima infiammazione dilinfociti, senza esinofilia, sono
anche stati inclusI nel criterio per ladiagnosi della RADS. La RADS (o asma) a seguito di un'inalazione irritante è undisturbo infrequente,
con livelli correlati alla concentrazione e alla duratadell'esposizione a sostanze irritanti. La bronchite industriale, invece, è undisturbo che
avviene come risultato dell'esposizione a causa d'alteconcentrazioni della sostanza irritante (spesso particolati in natura) ed ècompletamente
reversibile quando termina l'esposizione. Il disturbo ècaratterizzato da dispnea, tosse e produzione di mucosa.
C18 FATTY ACID DIMERS/
TETRAETHYLENEPENTAMINE
POLYAMIDES
Sintomi simili all'asma possono continuare per mesi e ancheanni dopo la cessazione dell'esposizione al materiale. Questo può essere
dovutoad una condizione non allergica conosciuta come sindrome di disfunzionereattiva delle vie aree (RADS) che può verificarsi a seguito
d'esposizione adalti livelli di composti irritanti. Il fattore chiave nella diagnosi della RADSinclude l'assenza di malattie respiratorie precedenti,
in un individuonon-atopico, con un improvviso inizio di sintomi persistenti simili all'asmanell'arco di minuti fino ad ore dall'esposizione
documentata all'agenteirritante. Un flusso d'aria reversibile, rivelato dalla spirometria, con lapresenza da moderata a grave di iperreattività
bronchiale, rivelata dal test diprovocazione con metacolina e dalla mancanza di una minima infiammazione dilinfociti, senza esinofilia, sono
anche stati inclusI nel criterio per ladiagnosi della RADS. La RADS (o asma) a seguito di un'inalazione irritante è undisturbo infrequente,
con livelli correlati alla concentrazione e alla duratadell'esposizione a sostanze irritanti. La bronchite industriale, invece, è undisturbo che
avviene come risultato dell'esposizione a causa d'alteconcentrazioni della sostanza irritante (spesso particolati in natura) ed ècompletamente
reversibile quando termina l'esposizione. Il disturbo ècaratterizzato da dispnea, tosse e produzione di mucosa.
Il material potrebbe causare irritazioni moderate agli occhiculminando in infiammazione. Ripetute o prolungate esposizione agli
irritantipotrebbero causare congiuntivite.
**[Valspar]
1,1'-(ETAN1,2-DIIL)BIS[PENTABROMOBENZENE]
Sintomi simili all'asma possono continuare per mesi e ancheanni dopo la cessazione dell'esposizione al materiale. Questo può essere
dovutoad una condizione non allergica conosciuta come sindrome di disfunzionereattiva delle vie aree (RADS) che può verificarsi a seguito
d'esposizione adalti livelli di composti irritanti. Il fattore chiave nella diagnosi della RADSinclude l'assenza di malattie respiratorie precedenti,
in un individuonon-atopico, con un improvviso inizio di sintomi persistenti simili all'asmanell'arco di minuti fino ad ore dall'esposizione
documentata all'agenteirritante. Un flusso d'aria reversibile, rivelato dalla spirometria, con lapresenza da moderata a grave di iperreattività
bronchiale, rivelata dal test diprovocazione con metacolina e dalla mancanza di una minima infiammazione dilinfociti, senza esinofilia, sono
anche stati inclusI nel criterio per ladiagnosi della RADS. La RADS (o asma) a seguito di un'inalazione irritante è undisturbo infrequente,
con livelli correlati alla concentrazione e alla duratadell'esposizione a sostanze irritanti. La bronchite industriale, invece, è undisturbo che
avviene come risultato dell'esposizione a causa d'alteconcentrazioni della sostanza irritante (spesso particolati in natura) ed ècompletamente
reversibile quando termina l'esposizione. Il disturbo ècaratterizzato da dispnea, tosse e produzione di mucosa.
TRIENTINA
Allergie a contatto si manifestano prontamente come eczema acontatto, piu` raramente come orticaria o edema di Quincke. La
patogenesidell’eczema a contatto coinvolge una reazione immunitaria cellula-mediata(linfociti T) di tipo ritardato. Altre reazioni allergiche
dermatologiche, adesempio orticaria a contatto, coinvolgono reazioni immunitarieanticorpi-mediati. L’importanza dell’ allergene a contatto non
e’ semplicementedeterminato dal suo potenziale di sensitizzazione: la distribuzione dellasostanza e le opportunita’ di contatto con esso sono
ugualmente importanti. Unasostanza poco sensibilizzante che e’ ampiamente distribuita puo` essere unallergene piu’ importante di quello
con un piu’ forte potenziale disensitizzazione ma con cui pochi individui vengono a contatto. Dal punto divista clinico le sostanze sono
importanti se causano una reazione allergicaprova in piu’ di 1% di pesone campionate.
Il material potrebbe causare severe irritazioni agli occhiculminando in pronunciata infiammazione. Ripetute o prolungate esposizione
agliirritanti potrebbe rocausare congiuntivite.
Il materiale puo’ causare severa irritazione cutanea inseguito a prolungate o ripetute esposizioni e potrebbe causare a contatto conla pelle
rossore, gonfiore, produzione di vesciche, squamatura e ispessimentodella pelle.
Sintomi simili all'asma possono continuare per mesi e ancheanni dopo la cessazione dell'esposizione al materiale. Questo può essere
dovutoad una condizione non allergica conosciuta come sindrome di disfunzionereattiva delle vie aree (RADS) che può verificarsi a seguito
d'esposizione adalti livelli di composti irritanti. Il fattore chiave nella diagnosi della RADSinclude l'assenza di malattie respiratorie precedenti,
in un individuonon-atopico, con un improvviso inizio di sintomi persistenti simili all'asmanell'arco di minuti fino ad ore dall'esposizione
documentata all'agenteirritante. Un flusso d'aria reversibile, rivelato dalla spirometria, con lapresenza da moderata a grave di iperreattività
bronchiale, rivelata dal test diprovocazione con metacolina e dalla mancanza di una minima infiammazione dilinfociti, senza esinofilia, sono
anche stati inclusI nel criterio per ladiagnosi della RADS. La RADS (o asma) a seguito di un'inalazione irritante è undisturbo infrequente,
con livelli correlati alla concentrazione e alla duratadell'esposizione a sostanze irritanti. La bronchite industriale, invece, è undisturbo che
avviene come risultato dell'esposizione a causa d'alteconcentrazioni della sostanza irritante (spesso particolati in natura) ed ècompletamente
reversibile quando termina l'esposizione. Il disturbo ècaratterizzato da dispnea, tosse e produzione di mucosa.
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N° Versione: 4.7
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Data di emissione: 25/09/2015
Data di stampa: 02/10/2015
834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte B)
Esposizione al materiale per periodi prolungati puo’ causaredifetti fisici nell’embrio che si sta sviluppando (teratogenesi)
TRIOSSIDO-DI-DIANTIMONIO
Sintomi simili all'asma possono continuare per mesi e ancheanni dopo la cessazione dell'esposizione al materiale. Questo può essere
dovutoad una condizione non allergica conosciuta come sindrome di disfunzionereattiva delle vie aree (RADS) che può verificarsi a seguito
d'esposizione adalti livelli di composti irritanti. Il fattore chiave nella diagnosi della RADSinclude l'assenza di malattie respiratorie precedenti,
in un individuonon-atopico, con un improvviso inizio di sintomi persistenti simili all'asmanell'arco di minuti fino ad ore dall'esposizione
documentata all'agenteirritante. Un flusso d'aria reversibile, rivelato dalla spirometria, con lapresenza da moderata a grave di iperreattività
bronchiale, rivelata dal test diprovocazione con metacolina e dalla mancanza di una minima infiammazione dilinfociti, senza esinofilia, sono
anche stati inclusI nel criterio per ladiagnosi della RADS. La RADS (o asma) a seguito di un'inalazione irritante è undisturbo infrequente,
con livelli correlati alla concentrazione e alla duratadell'esposizione a sostanze irritanti. La bronchite industriale, invece, è undisturbo che
avviene come risultato dell'esposizione a causa d'alteconcentrazioni della sostanza irritante (spesso particolati in natura) ed ècompletamente
reversibile quando termina l'esposizione. Il disturbo ècaratterizzato da dispnea, tosse e produzione di mucosa.
Il materiale potrebbe essere irritatne agli occhi,prolungato contatto causa infiammazione. Ripetute o prolungate espozioni agliirritanti
potrebbero causare congiuntivite.
(intermittent) [CCINFO] Reproductive effector
ACETATO-DI-3-METOSSIPROPILE
A BASF report (in ECETOC ) showed that inhalation exposure to 545 ppm PGMEA (beta isomer) was associated with a teratogenic response
in rabbits; but exposure to 145 ppm and 36 ppm had no adverse effects. The beta isomer of PGMEA comprises only 10% of the commercial
material, the remaining 90% is alpha isomer. Hazard appears low but emphasizes the need for care in handling this chemical. [I.C.I]
*Shin-Etsu SDS
NERO-DI-ACETILENE
Inhalation (rat) TCLo: 50 mg/m3/6h/90D-I Nil reported
tossicità acuta
Cancerogenicità
Irritazione / corrosione
Tossicità Riproduttiva
Lesioni oculari gravi /
irritazioni
STOT - esposizione singola
Sensibilizzazione
respiratoria o della pelle
STOT - esposizione ripetuta
Mutagenicità
pericolo di aspirazione
Legenda:
– I dati necessari a rendere disponibile la classificazione
– Dati disponibili ma non riempire i criteri di classificazione
– I dati non disponibile a fare la classificazione
SEZIONE 12 INFORMAZIONI ECOLOGICHE
12.1. Tossicità
NON DISPONIBILE
Ingrediente
Endpoint
Test di durata
Effetto
Valore
Specie
BCF
C18 fatty acid dimers/
tetraethylenepentamine
polyamides
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
algeldrato
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
1,1'-(etan1,2-diil)bis[pentabromobenzene]
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
zinc borate hydrate
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
trientina
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
triossido-di-diantimonio
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
nafta (petrolio), frazioni pesanti
di alchilazione
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
ACETATODI-3-METOSSIPROPILE
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
NERO-DI-ACETILENE
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungotermine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
Non permettere al prodotto di entrare a contatto con l'acquadi superficie e aree intertidali sotto il limite dell'alta marea. Noncontaminare l'acqua quando si puliscono le attrezzature o si eliminano
gliequipaggiamenti lava-acque.
I rifiuti risultanti dall'uso del prodotto devono essereeliminati in loco sul sito o in una discarica autorizzata
L'antimonio esiste nell'atmosfera in basse concentrazioni.L'aria urbana contiene dai 0.05 fino 0.06 di antimonio. Ci sono delleconcentrazioni molto basse in acqua a causa della poca solubilità. La
volatilizzazionedall'acqua è poco probabile. Il terreno generalmente contiene dagli 0.1 ai 10mg/kg di peso secco. Le concentrazioni di antimonio in pesci di acque dolcisono basse,
approssimativamente 3 mg/kg di peso bagnato. [Schumacher]
Standard dell'acqua potabile:
Idrocarburo totale: 10 ug/L (UK max.).
Prevenire, con ogni mezzo disponibile, che la perditafluisca in scarichi o corsi d'acqua.
NON scaricare in fogne o corsi d'acqua.
12.2. Persistenza e degradabilità
Ingrediente
Persistenza: Acqua/Terreno
Persistenza: Aria
trientina
BASSO
BASSO
ACETATODI-3-METOSSIPROPILE
BASSO
BASSO
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834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte B)
12.3. Potenziale di bioaccumulo
Ingrediente
Bioaccumulazione
trientina
BASSO (LogKOW = -2.6464)
ACETATODI-3-METOSSIPROPILE
BASSO (LogKOW = 0.56)
12.4. Mobilità nel suolo
Ingrediente
Mobilità
trientina
BASSO (KOC = 309.9)
ACETATODI-3-METOSSIPROPILE
ALTO (KOC = 1.838)
12.5.Risultati della valutazione PBT e vPvB
P
B
T
Importanti dati disponibili
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
Criteri PBT soddisfatti?
Non Disponibile
Non Disponibile
Non Disponibile
12.6. Altri effetti avversi
Dati non disponibili
SEZIONE 13 CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti
Smaltimento
Prodotto/Imballaggio
Perforare i contenitori per evitarne il riutilizzo esotterrarli in una discarica autorizzata.
La legislazione che si occupa dei requisiti di eliminazionedei rifiuti varia a seconda della nazione, stato e/o territorio. Ogniutilizzatore dovrebbe fare
riferimento alle leggi che operano nell'area. Inalcune aree, alcuni rifiuti devono essere tenuti sotto controllo
Sembra d'uso comune Una gerarchia di Controllo -l'utilizzatore deve informarsi.
Riduzione
Riuso
Riciclaggio
Eliminazione (se tutto il resto non è possibile)
Questo materiale può essere riciclato se non utilizzato, ose non è stato contaminato da renderlo non adatto per l'uso al quale arediretto. Se è stato
contaminato, potrebbe essere possibile recuperare ilprodotto per filtrazione, distillazione o altri mezzi. Dovrebbe essereconsiderata la scadenza del prodotto
per prendere decisioni di questo tipo.Nota che le proprietà di un materiale cambiano nell'uso e, il riciclaggio o lariutilizzazione potrebbero non essere
appropriati.
NON permettere che l'acqua dalla pulizia o dagliequipaggiamenti dei processi entri negli scarichi.
Potrebbe essere necessario raccogliere tutta l'acqua dipulizia per il trattamento prima di eliminarla.
In tutti i casi l'eliminazione attraverso fognatura puòessere soggetta a leggi locali e regolamentazioni e queste ultime dovrebberoessere prese in
considerazione per prime. Contattare l'autorità preposta se indubbio.
Riciclare quando possibile.
Consultare il produttore per le opzioni di riciclaggio o consultare l'autorità locale/regionale per lo smaltimento dei rifiuti se non è disponibile un trattamento
adeguato o se non può essere trovata una discarica.
Trattare e neutralizzare in un impianto abilitato.
Il trattamento deve comprendere: neutralizzazione con adeguato acido diluito, seguita da seppellimento in una discarica autorizzata o incenerimento presso
un impianto abilitato (dopo aver aggiunto alla mistura materiale combustibile adatto).
Decontaminare i contenitori vuoti. Osservare tutte le norme di sicurezza fino a che i contenitori non sono stati puliti e distrutti.
Opzioni per il trattamento
dei rifiuti
Non Disponibile
Opzioni per lo smaltimento
delle acque di scarico
Non Disponibile
SEZIONE 14 INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
Etichette richieste
Inquinante marino
Trasporto Stradale/Ferroviario (ADR)
14.1. Numero ONU
14.2. Gruppo d’imballaggio
2259
II
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14.3. Nome di spedizione
ONU
14.4. Pericoli per l’ambiente
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TRIETILENTETRAMMINA (contains c18 fatty acid dimers/ tetraethylenepentamine polyamides and zinc borate hydrate)
Nessun dato rilevante
Classe
8
Rischio Secondario
Non Applicabile
14.5. Classi di pericolo ADR
14.6. Precauzioni speciali
per gli utilizzatori
Disposizioni speciali
Non Applicabile
Quantità limitata
1L
Trasporto aereo (ICAO-IATA / DGR)
14.1. Numero ONU
14.2. Gruppo d’imballaggio
14.3. Nome di spedizione
ONU
14.4. Pericoli per l’ambiente
2259
II
TRIETILENTETRAMMINA (contains c18 fatty acid dimers/ tetraethylenepentamine polyamides and zinc borate hydrate)
Nessun dato rilevante
Classe ICAO/IATA
14.5. Classi di pericolo ADR
14.6. Precauzioni speciali
per gli utilizzatori
8
Rischio secondatio ICAO/IATA
Non Applicabile
Codice ERG
8L
Disposizioni speciali
Non Applicabile
Istruzioni di imballaggio per il carico
855
Massima Quantità / Pacco per carico
30 L
Istruzioni per i passeggere e imballaggio
851
Massima quantità/pacco per passeggeri e carico
1L
Istruzioni per passeggeri e carico in quantità limitata
Y840
Massima quantità/pacco limitata passeggeri e carico 0.5 L
Via Mare (IMDG-Code / GGVSee)
14.1. Numero ONU
14.2. Gruppo d’imballaggio
14.3. Nome di spedizione
ONU
14.4. Pericoli per l’ambiente
2259
II
TRIETILENTETRAMMINA (contains c18 fatty acid dimers/ tetraethylenepentamine polyamides and zinc borate hydrate)
Non Applicabile
Classe IMDG
8
Rischio Secondatio IMDG
Non Applicabile
14.5. Classi di pericolo ADR
Numero EMS
14.6. Precauzioni speciali
per gli utilizzatori
F-A , S-B
Disposizioni speciali
Non Applicabile
Quantità Limitate
1L
Navigazione interna (ADN)
14.1. Numero ONU
14.2. Gruppo d’imballaggio
14.3. Nome di spedizione
ONU
14.4. Pericoli per l’ambiente
14.5. Classi di pericolo ADR
14.6. Precauzioni speciali
per gli utilizzatori
2259
II
TRIETILENTETRAMMINA (contains c18 fatty acid dimers/ tetraethylenepentamine polyamides and zinc borate hydrate)
Nessun dato rilevante
8
Non Applicabile
Codice di Classificazione
C7
Quantità limitata
1L
Attrezzatura richiesta
PP, EP
Fire cones number
0
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Trasporto alla rinfusa secondo l’allegato II di MARPOL 73/78 ed il codice IBC
fonte
ingrediente
Inquinamento categoria
IMO MARPOL 73/78 (Annex
II) - List of Noxious Liquid
Substances Carried in Bulk
trientina
Y
IMO MARPOL 73/78 (Annex
II) - List of Noxious Liquid
Substances Carried in Bulk
ACETATO-DI-3-METOSSIPROPILE
Z
SEZIONE 15 INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
15.1. Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela
C18 FATTY ACID DIMERS/ TETRAETHYLENEPENTAMINE POLYAMIDES(68410-23-1) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
Non Applicabile
ALGELDRATO(21645-51-2) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
Catalogo Europeo Doganale delle Sostanze Chimiche ECICS (Inglese)
Limiti di Esposizione Professionale Italia
Limiti di esposizione professionale Italia - Sostanze cancerogene
Unione Europea - Registro Europeo delle Sostanze chimiche in Commercio (EINECS)
(Inglese)
1,1'-(ETAN-1,2-DIIL)BIS[PENTABROMOBENZENE](84852-53-9) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
Catalogo Europeo Doganale delle Sostanze Chimiche ECICS (Inglese)
EU European Chemicals Agency (ECHA) piano d'azione a rotazione a livello comunitario
(CoRAP) Elenco delle Sostanze
Unione Europea - Registro Europeo delle Sostanze chimiche in Commercio (EINECS)
(Inglese)
ZINC BORATE HYDRATE(138265-88-0) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
Non Applicabile
TRIENTINA(112-24-3) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
Catalogo Europeo Doganale delle Sostanze Chimiche ECICS (Inglese)
European Trade Union Confederation (ETUC) Elenco prioritario per l'autorizzazione REACH
Regolamento (CE) N. 1272/2008 relativo alla Classificazione, Etichettatura e Imballaggio delle
Sostanze e delle Miscele - Allegato VI
Unione Europea - Registro Europeo delle Sostanze chimiche in Commercio (EINECS)
(Inglese)
Unione europea (UE) Allegato I della Direttiva 67/548/CEE in materia di Classificazione e
Etichettatura delle Sostanze Pericolose - aggiornamento ATP: 31
TRIOSSIDO-DI-DIANTIMONIO(1309-64-4) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) - Agenti classificati dalle
monografie IARC
Catalogo Europeo Doganale delle Sostanze Chimiche ECICS (Inglese)
European Trade Union Confederation (ETUC) Elenco prioritario per l'autorizzazione REACH
Limiti di Esposizione Professionale Italia
Limiti di esposizione professionale Italia - Sostanze cancerogene
Regolamento (CE) N. 1272/2008 relativo alla Classificazione, Etichettatura e Imballaggio delle
Sostanze e delle Miscele - Allegato VI
Unione Europea - Registro Europeo delle Sostanze chimiche in Commercio (EINECS)
(Inglese)
Unione europea (UE) Allegato I della Direttiva 67/548/CEE in materia di Classificazione e
Etichettatura delle Sostanze Pericolose - aggiornamento ATP: 31
Unione Europea (UE) Allegato I della direttiva 67/548/CEE relativa alla classificazione ed
etichettatura delle sostanze pericolose (aggiornamento ATP: 31) - Sostanze cancerogene
NAFTA (PETROLIO), FRAZIONI PESANTI DI ALCHILAZIONE(64741-65-7.) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
Regolamento (CE) N. 1272/2008 relativo alla Classificazione, Etichettatura e Imballaggio delle
Sostanze e delle Miscele - Allegato VI
Regolamento Europeo REACH (CE) N. 1907/2006 - Allegato XVII - Restrizioni in materia di
fabbricazione, immissione sul mercato e uso di talune sostanze, preparati e articoli pericolosi
Regolamento Europeo REACH (CE) N. 1907/2006 - Allegato XVII (Appendice 2)
Cancerogeni: categoria 1B (Tabella 3.1)/categoria 2 (Tabella 3.2)
Unione Europea - Registro Europeo delle Sostanze chimiche in Commercio (EINECS)
(Inglese)
Unione europea (UE) Allegato I della Direttiva 67/548/CEE in materia di Classificazione e
Etichettatura delle Sostanze Pericolose - aggiornamento ATP: 31
Unione Europea (UE) Allegato I della direttiva 67/548/CEE relativa alla classificazione ed
etichettatura delle sostanze pericolose (aggiornamento ATP: 31) - Sostanze cancerogene
Unione Europea (UE) Allegato I della direttiva 67/548/CEE relativa alla classificazione ed
etichettatura delle sostanze pericolose (aggiornamento ATP: 31) - Sostanze mutagene
ACETATO-DI-3-METOSSIPROPILE(108-65-6) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
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Data di stampa: 02/10/2015
834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte B)
Catalogo Europeo Doganale delle Sostanze Chimiche ECICS (Inglese)
Regolamento (CE) N. 1272/2008 relativo alla Classificazione, Etichettatura e Imballaggio delle
Sostanze e delle Miscele - Allegato VI
Regolamento Europeo REACH (CE) N. 1907/2006 - Allegato XVII - Restrizioni in materia di
fabbricazione, immissione sul mercato e uso di talune sostanze, preparati e articoli pericolosi
UE Lista Consolidata dei Valori Indicativi di Esposizione Professionale (VLIEP)
Unione Europea - Registro Europeo delle Sostanze chimiche in Commercio (EINECS)
(Inglese)
Unione europea (UE) Allegato I della Direttiva 67/548/CEE in materia di Classificazione e
Etichettatura delle Sostanze Pericolose - aggiornamento ATP: 31
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite di Esposizione Professionale Indicativi
(IOELVs) (inglese)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Bulgaro)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Ceca)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (danese)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Estone)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Finlandese)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Francese)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Greco)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Italiano)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Lettone)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Lituano)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Maltese)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Olandese)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Polacco)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Portoghese)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Rumeno)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Slovacco)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Sloveno)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Spagnolo)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Svedese)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Tedesco)
Unione Europea (UE) Primo Elenco dei Valori Limite Indicativi di Esposizione Professionale
(IOELVs) (Ungherese)
NERO-DI-ACETILENE(1333-86-4) SE TROVATO NELLA SEGUENTI LISTE DI REGOLAMENTI
Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) - Agenti classificati dalle
monografie IARC
Catalogo Europeo Doganale delle Sostanze Chimiche ECICS (Inglese)
European Trade Union Confederation (ETUC) Elenco prioritario per l'autorizzazione REACH
Limiti di esposizione professionale Italia - Sostanze cancerogene
Lista europea delle Sostanze Chimiche Notificate (ELINCS)
Unione Europea - Registro Europeo delle Sostanze chimiche in Commercio (EINECS)
(Inglese)
Limiti di Esposizione Professionale Italia
Questa Scheda dati di sicurezza è in conformità per quanto applicabile con la legislazione UE e i suoi adeguamenti 67/548/EEC, 1999/45/EC, 98/24/EC, 92/85/EC, 94/33/EC, 91/689/EEC,
1999/13/EC, Regolamento (UE) n. 2015/830, Regolamento (CE) n. 1272/2008 e le relative modifiche come anche con le seguenti legislazioni inglesi
15.2. Valutazione della sicurezza chimica
Per ulteriori informazioni, si prega di leggere la Valutazione della Sicurezza Chimica e gli Scenari di Esposizione generati dalla tua Catena di Approviggionamento, se disponibile.
PROSPETTO ECHA
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
C18 fatty acid dimers/
tetraethylenepentamine
polyamides
68410-23-1
Non Disponibile
Non Disponibile
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
1
2
Pittogrammi Codice del
segnale (s)
Hazard Codice Statement (s)
Skin Irrit. 2, Eye Irrit. 2
GHS07, Wng
H315, H319
Eye Dam. 1, Skin Sens. 1, Skin Corr. 1C, Aquatic Chronic 1, Aquatic Acute 1,
Skin Sens. 1A
Wng, GHS05, Dgr, GHS09,
GHS06
H318, H317, H314, H410, H335,
H400
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
algeldrato
21645-51-2
Non Disponibile
01-2119529246-39-XXXX
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
Pittogrammi Codice del segnale (s)
Hazard Codice Statement (s)
2
Eye Irrit. 2
GHS07, Wng
H319
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
1,1'-(etan1,2-diil)bis[pentabromobenzene]
84852-53-9
Non Disponibile
01-2119474877-18-XXXX
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
1
Aquatic Chronic 4
H413
2
Aquatic Chronic 4
H413
Pittogrammi Codice del segnale (s)
Hazard Codice Statement (s)
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
Continued...
N° Versione: 4.7
Page 17 of 18
Data di emissione: 25/09/2015
Data di stampa: 02/10/2015
834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte B)
zinc borate hydrate
138265-88-0
Non Disponibile
Non Disponibile
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
Pittogrammi Codice del segnale (s)
Hazard Codice Statement (s)
1
Aquatic Acute 1, Aquatic Chronic 1
GHS09, Wng
H410
2
Aquatic Acute 1, Aquatic Chronic 1
GHS09, Wng
H410, H400
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
trientina
112-24-3
612-059-00-5
Non Disponibile
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
Pittogrammi Codice del
segnale (s)
Hazard Codice Statement (s)
1
Acute Tox. 4, Skin Corr. 1B, Skin Sens. 1, Aquatic Chronic 3
GHS05, Dgr
H312, H314, H317, H412
2
Acute Tox. 4, Skin Corr. 1B, Skin Sens. 1, Aquatic Chronic 3, Eye Dam. 1, Acute
Tox. 3, Resp. Sens. 1
GHS05, Dgr, GHS06, GHS08
H314, H317, H412, H302, H318,
H311, H334
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
triossido-di-diantimonio
1309-64-4
051-005-00-X
01-2119475613-35-XXXX
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
Pittogrammi Codice del
segnale (s)
Hazard Codice Statement (s)
1
Carc. 2
GHS08, Wng
H351
2
Carc. 2, Eye Dam. 1, Acute Tox. 4, Aquatic Chronic 2, Repr. 1A, STOT
RE 2, Skin Irrit. 2
GHS08, Wng, GHS05, Dgr,
GHS09
H318, H317, H332, H411, H360, H373,
H302, H350
1
Carc. 2
GHS08, Wng
H351
2
Carc. 2
GHS08, Wng
H351
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
nafta (petrolio), frazioni
pesanti di alchilazione
64741-65-7.
649-275-00-4
01-2119850115-46-XXXX
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
Pittogrammi Codice del segnale
(s)
Hazard Codice Statement (s)
1
Asp. Tox. 1, Muta. 1B, Carc. 1B
GHS08, Dgr
H304, H340, H350
2
Asp. Tox. 1, Muta. 1B, Carc. 1B, Aquatic Chronic 2, STOT SE 3, Flam.
Liq. 1, Skin Irrit. 2, Repr. 2
GHS08, Dgr, GHS09, GHS02,
Wng, GHS06
H304, H340, H350, H411, H224, H336,
H315, H361
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
ACETATODI-3-METOSSIPROPILE
108-65-6
607-195-00-7
01-2119475791-29-XXXX
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
Pittogrammi Codice del segnale (s)
Hazard Codice Statement (s)
1
Flam. Liq. 3, Eye Irrit. 2, Repr. 1B
GHS02, Wng, GHS08, Dgr
H226, H319, H360
2
Flam. Liq. 3, Eye Dam. 1, Eye Irrit. 2, Repr. 1B
GHS02, Wng, GHS05, Dgr, GHS03, GHS08
H226, H319, H360
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
Ingrediente
Numero CAS
N° Indice
Dossier ECHA
NERO-DI-ACETILENE
1333-86-4
Non Disponibile
01-2119384822-32-XXXX, 01-2119489801-30-XXXX, 01-2119475601-40-XXXX
l'armonizzazione (C&L
Inventory)
Classe di pericolo e codice di categoria (s)
Pittogrammi Codice del
segnale (s)
Hazard Codice Statement (s)
2
Carc. 2, Eye Irrit. 2, STOT RE 1, Self-heat. 1, Skin Irrit. 2, STOT SE 1,
Aquatic Chronic 1, Acute Tox. 4, Flam. Sol. 2
GHS08, Wng, Dgr, GHS06,
GHS02, GHS09
H351, H319, H372, H251, H228, H315,
H370, H410, H332
Armonizzazione Codice 1 = La classificazione più diffusa. Armonizzazione Codice 2 = La classificazione più rigorosa.
National Inventory
Status
Australia - AICS
N (1,1'-(etan-1,2-diil)bis[pentabromobenzene])
Canada - DSL
N (zinc borate hydrate; 1,1'-(etan-1,2-diil)bis[pentabromobenzene])
Canada - NDSL
N (ACETATO-DI-3-METOSSIPROPILE; triossido-di-diantimonio; zinc borate hydrate; C18 fatty acid dimers/ tetraethylenepentamine polyamides; nafta
(petrolio), frazioni pesanti di alchilazione; algeldrato; NERO-DI-ACETILENE; trientina; 1,1'-(etan-1,2-diil)bis[pentabromobenzene])
China - IECSC
Y
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N° Versione: 4.7
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834ATH Autoestinguente epossidica Nera (Parte B)
Data di emissione: 25/09/2015
Data di stampa: 02/10/2015
Europe - EINEC / ELINCS /
NLP
N (zinc borate hydrate; C18 fatty acid dimers/ tetraethylenepentamine polyamides)
Japan - ENCS
N (zinc borate hydrate; C18 fatty acid dimers/ tetraethylenepentamine polyamides; nafta (petrolio), frazioni pesanti di alchilazione; 1,1'-(etan1,2-diil)bis[pentabromobenzene])
Korea - KECI
N (zinc borate hydrate; 1,1'-(etan-1,2-diil)bis[pentabromobenzene])
New Zealand - NZIoC
Y
Philippines - PICCS
N (zinc borate hydrate)
USA - TSCA
N (zinc borate hydrate)
Legenda:
Y = All ingredients are on the inventory N = Not determined or one or more ingredients are not on the inventory and are not exempt from listing(see specific
ingredients in brackets)
SEZIONE 16 ALTRE INFORMAZIONI
Codici di Rischio Testo completo e di pericolo
H224
Liquido e vapori altamente infiammabili.
H226
Liquido e vapori infiammabili.
H228
Solido infiammabile.
H251
Autoriscaldante; può infiammarsi.
H302
Nocivo se ingerito.
H304
Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie.
H311
Tossico per contatto con la pelle.
H312
Nocivo per contatto con la pelle.
H315
Provoca irritazione cutanea.
H319
Provoca grave irritazione oculare.
H332
Nocivo se inalato.
H334
Può provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se inalato.
H335
Può irritare le vie respiratorie.
H336
Può provocare sonnolenza o vertigini.
H340
Può provocare alterazioni genetiche .
H350
Può provocare il cancro.
H360
Può nuocere alla fertilità o al feto .
H361
Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto .
H370
Provoca danni agli organi .
H372
Provoca danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta .
H373
Può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta .
H400
Molto tossico per gli organismi acquatici.
H410
Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H412
Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H413
Può essere nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
Altre informazioni
Ingredienti con più numeri CAS
Nome
Numero CAS
algeldrato
12252-70-9, 1302-29-0, 1330-44-5, 21645-51-2, 51330-22-4
ACETATODI-3-METOSSIPROPILE
108-65-6, 142300-82-1, 84540-57-8
La classificazione della preparazione ed i suoi componenti individuali è stata redatta da fonti ufficiali ed autorevoli ed anche da una valutazione indipendente del comitato di Classificazione
Chemwatch usando i riferimenti della letteratura disponibile.
Un elenco di referenze utilizzate per assistere il comitato è disponibile sul sito:
www.chemwatch.net
L' SDS è uno strumento di Comunicazione Pericolo e dovrebbeessere usato per assistere nella Valutazione del Rischio. Molti fattorideterminano i Pericoli ed i Rischi riportati sul luogo di lavoro
ed altrisettaggi. I Rischi possono essere determinati dagli Scenari di Esposizione.Devono essere presi in considerazione la scale d'uso, la frequenza dell'uso edi controlli d'ingegneria
disponibili o correnti.
Per consigli dettagliati sui dispositivi di protezione individuale, fare riferimento alle seguenti norme CEN UE:
EN 166 Protezione per gli occhi personale
EN 340 Indumenti protettivi
EN 374 Guanti protettivi contro i prodotti chimici e i microrganismi
EN 13832 Calzature protettive contro le sostanze chimiche
EN 133 Dispositivi per la protezione respiratoria
Questo documento e' protetto dai diritti d'autore. Eccetto per usi appropriati a scopi di studio privato, ricerca, analisi o critica, come permesso dall'Atto dei Diritti d'Autore, nessuna parte può
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