Incontriamoci sul bus - IIS Evangelista Torricelli

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Incontriamoci sul bus - IIS Evangelista Torricelli
Incontriamoci sul bus. Il mezzo pubblico e i giovani:
un luogo per socializzare ed incontrarsi, il modo migliore per rispettare l’ambiente.
Ho 18 anni e non ho ancora la patente. Tutti i giorni prendo i mezzi pubblici per andare a scuola.
Sono poche fermate, ma il mio pensiero è quello di arrivare in orario e tutto questo non mi da modo
di guardarmi intorno.
Siamo in autunno. Oggi voglio dedicare un pomeriggio tutto per me, è inevitabile che devo
prendere il bus… In tutta fretta mi preparo e con passo veloce m’ incammino verso la fermata. C’è
vento. Le foglie ingiallite riempiono le strade. Ne calpesto qualcuna, forse tante. Il loro fruscio sotto
le mie scarpe lo sento solo io. C’è traffico e le macchine passano veloci, sembrano rincorrersi. Io
sono lì alla fermata che aspetto il mio bus: quanta gente, ma non tutti restano in attesa per lo stesso
mezzo. Ognuno di noi deve andare da qualche parte, ognuno di noi lì alla fermata ha qualche cosa
da fare… Ecco che arriva il bus. Salgo e mi fermo in fondo. Osservo e penso: se ognuna di queste
persone prendesse la macchina l’inquinamento sarebbe maggiore e creerebbe il soffocamento della
nostra bella città, già compromessa da altri fattori indispensabili per la nostra vita quotidiana. Trovo
giusto che il bus sia un mezzo utile a raggruppare tanti di noi per farci muovere verso infinite
destinazioni e contribuire quindi a rispettare l’ambiente. Sono sempre sul bus… Gente che sale,
gente che scende, un pensiero mi passa per la mente… Siamo lì, uno vicino all’altro… Non ci si
conosce, non ci salutiamo, siamo tutti pensierosi lì pronti per scendere alla propria destinazione…
Ma ecco che casualmente qualcuno mi chiede una via… E’ una ragazza, sembra che abbia la mia
stessa età; la vedo che si guarda intorno quasi per chiedere conforto, si sente smarrita. Cominciamo
a parlare. Le do delle indicazione per il suo percorso, sembra tranquillizzarsi, mi racconta altro, la
osservo, partecipo alla sua conversazione e mi accorgo che abbiamo molto cose in comune, e
mentre il bus attraversa la città di fermata in fermata, penso che bella persona è questa ragazza…
Continuiamo a parlare ma con discrezione, ci parliamo ancora… Ora la mia meta sembra non avere
più importanza, attraverso il vetro del bus guardo il cielo: il sole fa capolino sui nostri volti
sconosciuti. Lei è giunta a destinazione. Deve scendere alla sua fermata, ma non voglio lasciare alla
casualità il nostro incontro, stare insieme ancora un po’ in compagnia, raccontarci le nostre idee…
Ci guardiamo intorno, quanti sogni abbiamo alla nostra età, cercare giorno per giorno di conquistare
uno spazio che ci appartiene, i nostri progetti per un futuro migliore… Con i nostri gesti quotidiani
cerchiamo solidarietà tra noi non sempre riconoscibile. Oggi vanno tutti di fretta. Non ci si sofferma
a guardare chi ha bisogno,l’indifferenza verso i propri simili non ci aiuta a vivere serenamente,forse
basta una parola per farci sentire meno soli, socializzare non è poi tanto difficile.
Vorrei un futuro migliore fatto di semplicità, coerenza, onestà e poi tutto viene spontaneo ed ogni
individuo potrà realizzare i propri sogni…
Ora che questo incontro casuale ci ha fatto raccontare una parte della nostra vita, ci salutiamo, ma
con il proposito di sentirci per telefono, e perché no anche incontrarsi ancora! Forse nascerà
un’amicizia che spero duri nel tempo.
(Claudia Tudisca – L.S.S. Evangelista Torricelli)