Brochure - Paolo Meoni

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Brochure - Paolo Meoni
Paolo Meoni
Die Mauer Arte Contemporanea
Jour sans jour
Piuttosto che quando si apre, è quando si chiude l’obiettivo che il procedimento di continuo slittamento
a cui Paolo Meoni sottopone la fotografia ha inizio. Il suo lavorìo si sviluppa laddove, comunemente, il
compito fotografico si ritiene ormai terminato.
Quando l’immagine è racchiusa, incorniciata, essa versa in quello stadio di latenza, ancora da sviluppare
e mediare, che preesiste alla visione. Una potenzialità che rende l’immagine fotografica tutt’altro che
fissa, capace di trascorrere da un supporto all’altro.
Meoni non opera sulla postproduzione, come molti fotografi dell’era digitale, bensì sul processo
fotografico, al di là delle mere implicazioni mediali, articolandolo in tre fasi operative: archiviazione,
acquisizione ed esposizione.
Gli scatti di ciò che lo circonda – l’ambiente post-industriale della sua città, le memorie umane, etc... –
sono archiviati secondo una classificazione che stenta a darsi un fine, ma diviene una sedimentazione
geologica di cui rilevare la stratigrafia.
Questi materiali sono poi acquisiti attraverso lo scanner, strumento che riproduce “per contatto”
alterando il sistema prospettico originario. La barra luminescente rivela le composizioni accidentali dei
negativi, che traspaiono uno nell’altro (Streams), o la polvere depositata sulle diapositive (Dusty faces),
secondo una materialità che manifesta, tra opacità e trasparenza, l’ambivalenza dei supporti, della luce
e della memoria.
La forma mediale con cui espone le sue immagini, può anche trascendere la prevedibile pellicola. Video
o foto che sia, la superficie visibile non fissa le immagini, le trattiene (Nuits sans nuit).
Denis Viva
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Jour sans jour
Paolo Meoni conducts Photography to a process of continuous shift which begins with the camera
lens closed rather than open. His activity starts to develop when the photographic task is ordinarily
considered as accomplished.
When the image is enclosed, framed, it is in a latent state that pre-exists vision, a state before processing
and mediation. This potential state renders the photographic image anything but fixed, capable of being
conveyed to different media and materials.
Meoni doesn’t deal with Postproduction – as many photographers do in our digital era –, but rather
with the photographic process beyond any mere medial implication. This process follows three phases:
archiving, acquiring and exhibiting (or exposing).
The photographs of what is surrounding him -the post-industrial environment of his city, the human
memories, and so on- are archived according to a filing without any clear aim, as if they are a geologic
sedimentation to survey through a stratigraphy.
Then, these pictures are digitalized by means of a scanner, converting their original perspective into a
photogram. The bright light of the cathode reveals the accidental composition of the negatives, shining
through each other (Streams), or the dust deposited onto the slides (Dusty faces). In this way, the
ambivalence of medium, light and memory is showed through the opacity and transparency of the
pictures. The media used for exhibiting Meoni’s images could not only resort to photographic film:
whether they are videos or pictures, these visible surfaces don’t fix the image, they hold back it.
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Denis Viva
Nuits sans nuit, 2010
Stampa su carta baritata, 29x21 cm; edizione di 3 + 2 P.d.A.
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Streams, 2007
Stampa su carta baritata, 118x80 cm; edizione di 3 + 2 P.d.A.
Streams, 2007
Stampa su carta baritata, 110x80 cm; edizione di 3 + 2 P.d.A.
Paolo Meoni nasce nel 1961 a Prato dove vive e lavora.
Lavora nell’ambito artistico come videomaker e fotografo.
Il suo primo video è del 2001 ed è stato presentato alla Galleria La Corte di Firenze.
La sua ricerca attraverso il video e l’installazione considera l’identità del paesaggio industriale che
nel tempo si modifica grazie alle nuove migrazioni, alle nuove prospettive di lavoro e all’architettura
che cambia. Considera la conurbazione e gli slittamenti della natura nei territori dell’industria: per cui
questo nuovo paesaggio urbano e umano che si viene a configurare in continua modificazione si riflette
sul suo modo di lavorare e sulle immagini che crea: un tentativo (impossibile) per cogliere quest’istante
di realtà che vive in maniera diretta sul mio territorio .
Con gli ultimi lavori, compreso “Unità residenziale d’osservazione” (vincitore del Premio Terna 2010
nella sezione megawatt) cerca di rappresentare in maniera diversa e declinata questa prospettiva che
sotto gli occhi di tutti tende a sfuggire e che con il video tenta di fissare .
2010
Roma: Premio Terna03, vincitore nella categoria Megawatt *
San Vito al Tagliamento: Palinsesti 2010 - Storyboard, a cura di Roberto Del Grande e Denis Viva *
Montpellier: 32° Film festival mediterraneo di Montpellier (sezione film sperimentale).
Venezia: Il Caos #2 le migrazioni, Isola di San Servolo, a cura di Raffaele Gavarro *
Gavoi: Ragionevoli dubbi, Festival L’isola delle storie - MAN_Museo d’arte Provincia di Nuoro.
Oristano: Nelle pieghe del mondo, Comune di Oristano - MAN, Nuoro, a cura di Cristiana Collu
San Giovanni Valdarno: No-where / Now-here, Casa Masaccio arte contemporanea, a cura di Saretto
Cincinelli e Alessandro Sarri *
Bologna: Playlist, Galleria Neon - rassegna video - a cura di Saretto Cincinelli
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2009
Roma: Premio Terna02 selezione finalisti *
San Giovanni Valdarno: L’evento immobile. Lo sguardo ostinato, MAN - Casa Masaccio Arte Contemporanea, a cura di Saretto Cincinelli e Cristiana Collu *
Asolo: Asolo Film Festival XVIII edizione selezione finalisti *
Oristano Dromos Festival XI edizione: La meta trasgredita, rassegna video promossa dal Man, Nuoro*
2008
Firenze: Viaggio = Sguardo, Fabbrica Europa, rassegna video, a cura di Silvia Lucchesi /Lo schermo
dell’arte
New Delhi: Urban Landscapes, Centro per l’Arte Contemporanea L. Pecci Prato e Italian Cultural Institute, New Delhi, a cura di Marco Bazzini
2007
Firenze: Over and Above Patrizia Pepe, Capalle (FI), personale, a cura di Raffaele Gavarro
Die Mauer Arte Contemporanea
Via Pomeria 71, 59100 Prato
Tel 3409164407 - 3482493640
Dusty faces, 2009
Stampa su carta baritata, 110x80 cm; edizione di 3 + 2 P.d.A.
Paolo Meoni
Via E. Mayer 37 Prato - Tel.057437128 -3482493640 - 3409164407 - www.paolomeoni.it
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