Guida al risparmio quotidiano

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Guida al risparmio quotidiano
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Guida al risparmio quotidiano
Consigli per la spesa al supermercato
E’ piacevole fare la spesa senza preoccuparsi del parcheggio, del maltempo, del caldo torrido o di
andare in cerca di cinque o sei negozi diversi per le nostre esigenze casalinghe.
E’ bello trovarsi in un luogo pieno di luci, musica e persone anche quando dobbiamo
semplicemente comprare il latte ed il pane.
Il supermercato può essere una fonte incredibile di idee anche quando “non si ha proprio idea di
cosa preparare a cena” soprattutto se abbiamo ospiti e si vuole fare “bella figura”.
Vediamo ora il rovescio della medaglia:
Il supermercato può essere “fonte di perdizione”, di tentazioni, di sprechi e soprattutto un labirinto
piacevolissimo dove a perdersi non è soltanto la nostra mente, ma soprattutto il senso della misura e
del nostro portafogli.
Diciamo subito che è impossibile “o soltanto per pochi uomini di ferro” uscire da un supermercato
avendo comprato esclusivamente quanto nella nostra lista della spesa, mentale o scritta che sia
(meglio scritta visto che ci sarà sempre l’oggetto o il prodotto a cui non avevamo pensato e che al
momento ci sembrerà indispensabile). E’ però possibile “limitare i danni” da stress da supermercato
seguendo alcuni comportamenti e conoscendo alcuni “trucchetti” a cui siamo sottoposti ogni volta
che mettiamo piede in uno di questi negozi.
Prima di andare al supermercato:
• Lasciamo i nipotini a casa … loro sì che sanno come ingrassare le casse dei supermercati!
Biscotti, merendine, gelati, succhi di frutta, banconi frigo e scaffali alle casse sono predisposti
affinché le loro “braccine” (corte ma agilissime) possano afferrare praticamente ogni sorta di
prodotto colorato o pubblicizzato in tv.
• Nutriamoci abbondantemente evitando di andare per scaffali e corridoi con lo stomaco vuoto…
la fame è pessima consigliera sia perché ci farà comprare molti più prodotti a breve scadenza sia
perché ci metterà fretta e renderà la nostra spesa un vero calvario di tentazioni.
• Poniamoci degli obiettivi realizzabili: non facciamo una lista troppo stringata né troppo lunga
perché la prima difficilmente sarà rispettata e forse non sarà completa mentre la seconda ci
esaspererà e stancherà con il rischio che i nostri ultimi acquisti saranno poco accorti.
• Se nella nostra cassetta della posta o per strada abbiamo notato un supermercato che pubblicizza
degli sconti particolarmente vantaggiosi, facciamo prima una breve ricerca nel supermercato
sotto casa per verificare che quanto pubblicizzato sia uno sconto vero e non uno “specchio per
allodole”; inoltre, anche verificato che gli sconti sono reali, controlliamo che i restanti prodotti,
quelli non scontanti, abbiano dei prezzi nella media e non siano gonfiati.
Tra i corridoi del supermercato:
• Fare la spesa … è un’arte perché sono tante e tali le variabili da dover tenere tutte a mente che la
spesa perfetta è propria solo di chi ne fa veramente un mestiere. Ci sono però tre fattori che se
tenuti sempre in considerazione ci faranno sicuramente fare una spesa di qualità: made in Italy,
trasparenza delle etichette e scadenze. Secondo un recente studio di Coldiretti due prosciutti su
tre venduti come italiani sono provenienti da maiali allevati all'estero; tre cartoni di latte a lunga
conservazione su quattro sono stranieri senza indicazione in etichetta; oltre un terzo della pasta è
ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia; la metà delle mozzarelle non a
denominazione di origine sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere. Dobbiamo sempre
controllare che il “made in Italy” pubblicizzato sia reale e valido anche per il prodotto
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all’origine altrimenti rischiamo non solo di pagare troppo un prodotto di scarsa qualità ma anche
di non mangiare sano. Leggiamo quindi sempre le etichette e scegliamo solo prodotti dove la
provenienza e gli ingredienti siano ben leggibili (senza doversi munire di una lente di
ingrandimento o di un vocabolario multilingue!) Infine, sempre che non vogliamo rischiare la
salmonella o il botulino, leggiamo sempre la data di scadenza dei prodotti freschi soprattutto
quelli in offerta al banco del fresco perché spesso finiscono nel nostro carrello mozzarelle con
scadenza troppo breve per essere ancora “freschissime”. Lo stesso vale per il latte fresco anche
se è di una noia mortale e spesso anche imbarazzante dover girare almeno cinque o sei bottiglie
o cartoni del latte per essere sicuri di aver preso la confezione con la scadenza più lunga.
Ammettiamolo… i prodotti da asporto già pronti, soprattutto quelli di lunga o difficile
preparazione come le salse, i condimenti, i sott’olio, i polli arrosto o la porchetta, ma anche i
salumi già affettati ed il parmigiano già grattugiato, le verdure già cotte, i minestroni già pronti
sono una grande comodità oltre ad essere enormi tentazioni per chi non sa ben cucinare o non ne
ha tempo. Purtroppo sono comodità costosissime e non sempre la loro qualità è pari al loro
prezzo. In questo caso un unico consiglio va seguito: facciamone uso solo in casi rari, quando
c’è una cena con ospiti improvvisi, quando si ha in programma una settimana stressante o
dobbiamo fare una vacanza e non si avranno le comodità della nostra cucina.
La fretta è pessima consigliera, così come l’indugiare troppo tra i corridoi perché più stiamo
dentro il supermercato più saremo tentati di fare acquisti non necessari (non è un caso che gli
autogrill così come i centri commerciali abbiano l’uscita e l’entrata diametralmente opposte e
che il percorso che dobbiamo effettuare per guadagnare l’arrivo in cassa sia pressoché
obbligatorio e ci costringa a dover visitare il 90% del negozio stesso). La fretta, infine, può farci
sfuggire alcuni prodotti di nicchia particolarmente convenienti che i gestori dei supermarket si
guardano bene dal mettere in evidenza ed a facile portata (infatti si trovano spessissimo negli
angoli più bui o meno accessibili così come nella parte alta o bassa degli scaffali stessi): non
facciamoci scoraggiare quindi, dall’inaccessibilità del prodotto, ma chiediamo aiuto piuttosto
che rinunciare al prodotto preferendone uno di più comodo all’acquisto ma più costoso.
Anche la diffidenza verso i prodotti a marchio non ci aiuta nel risparmiare e spesso è una
diffidenza infondata perché la filiera che li caratterizza è altrettanto sicura di quelli a marca e
talvolta sono prodotti fatti dalle stesse case. Anche in questo caso un solo consiglio… ogni volta
che andiamo a fare la spesa mettiamo a confronto lo stesso prodotto uno con la marca “famosa”
e l’altro con il marchio del supermercato ed in breve avremo selezionato una lista di prodotti di
qualità, di nostro gusto, che ci faranno anche risparmiare.
Alle casse:
• Giunti finalmente alle casse le tentazioni ed i pericoli non sono ancora finiti. La stanchezza, le
attese eterne, gli imprevisti dell’ultimo secondo spesso fanno cadere i nostri occhi (e peggio le
nostre mani) su quei prodotti che in altre occasioni non avremmo mai comprato, soprattutto a
quel prezzo: caramelle, stuzzichini, bevande fresche, prese elettriche, lamette da barba, batterie
e tutto quanto possa essere iscritto nelle liste degli oggetti praticamente inutili. Ognuno dei
prodotti sopra elencati, costa in media il 30-40% in più solo perché si trova vicino alle casse
(sarebbe sufficiente recarsi nel corridoio corrispondente al prodotto per trovarne di altri a prezzi
decisamente minori).
• E’ finalmente giunto il momento di pagare ciò che abbiamo messo nel carrello. Se vi
propongono la tessera del supermercato, a meno che non sia del tutto gratis, è consigliabile non
prenderla perché così tuteliamo la nostra privacy e non saremo costretti ad andare sempre in
quel negozio per avere punti o sconti e saremo liberi di fare la spesa ove più ci sembrerà
opportuno.
• Controlliamo sempre che gli oggetti vengano battuti una sola volta e che i prodotti che
sappiamo in offerta abbiano effettivamente lo stesso prezzo indicato sullo scaffale. In questo
caso sarebbe opportuno, una volta giunti nella tranquillità di casa, controllare lo scontrino e
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conservare lo stesso qualora ci siano delle incongruenze tra quanto visto al negozio e quanto
pagato alle casse.
Infine, qualora riscontrassimo gravi carenze come scarsezza di igiene, prodotti scaduti o avariati
all’interno del supermercato, banconi di carne e pesce in evidente stato di abbandono, casi di
pubblicità ingannevole o peggio truffe vere e proprie ricordiamoci sempre che le forze dell’ordine
preposte (Vigili Urbani, Nas e Guardia di Finanza) possono aiutarci in caso di necessità così la
Federconsumatori Lazio è sempre a vostra disposizione per ulteriori consigli e per tutelare i nostri
diritti di consumatori.
Gli hobby … come divertirsi senza spendere un patrimonio
L’arrivo delle belle stagioni porta sempre con sé la voglia di nuove esperienze, il desiderio di
riempire le lunghe giornate con attività diversificate, non sedentarie, magari all’aria aperta e
soprattutto in compagnia di persone nuove.
Ebbene questa voglia di “rinnovamento” non andrebbe abbandonata neppure durante il resto
dell’anno, quando le stagioni fredde non consentono di stare all’aria aperta.
Senza scoraggiarsi o ipotizzare che le proprie finanze non riescano a supportare anche la voglia di
qualche hobby proviamo a suggerire alcune idee ed i relativi costi.
Iniziamo dai luoghi ove è possibile stare in compagnia e trascorrere qualche ora diversa dal solito:
• le biblioteche comunali o di enti e fondazioni offrono diverse attività al costo del tesseramento
annuale che in genere non supera i 5 - 10 €: non solo sarà possibile prendere in prestito libri, cd
e dvd tutto l’anno, ma si avrà anche la possibilità di seguire, a bassissimo costo, corsi sia teorici
che pratici e di vedere le mostre organizzate al loro interno.
• Le stesse possibilità sono offerte da circoli privati, anche se l’iscrizione sarà sicuramente più
onerosa ed i canali tematici meno diversificati; come vantaggio però offrono sicuramente spazi
aperti più ampi, confort maggiori e la possibilità di scegliere se frequentare un circolo culturale
o sportivo.
• Non dimentichiamoci che per frequentare un club od un ente non c’è bisogno di scriversi, è
possibile anche fondarlo con gli amici di sempre ed i vicini di casa. Basta un po’ di tempo libero
(e chi è in pensione e non deve fare il babysitter dei propri nipoti ne ha da vendere), uno spazio
da dedicare (una casa, una stanza del proprio appartamento, anche a rotazione tra i vari soci) un
pizzico di pazienza perché all’inizio ci saranno sicuramente dei contrattempi da risolvere e tanta
fantasia!
o In questo modo non solo sarà possibile abbassare ulteriormente i costi, ma sarà un
modo divertente per incontrarsi, stringere amicizie e decidere ad ogni incontro quale
sarà l’attività della volta successiva. Non pensiamo che queste iniziative siano
possibili solo nella vecchia Inghilterra dell’ottocento tra signore che sorseggiano tè
verde, ricamano, ascoltano musica da camera e spettegolano tra loro mentre
decidono dove andare a fare beneficenza il mese successivo: circoli di questo genere
potrebbero essere fondati anche da baldi non più giovani che abbiamo una passione
in comune come il restauro, o la piccola falegnameria o il gioco delle carte (senza
metter su una bisca clandestina!) o gli scacchi!
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Passiamo a chi ha una passione per il ballo: anche in questo caso i costi sono estremamente
variabili. Ad incidere pesa soprattutto il modo in cui si vuole seguire quest’arte: un vero e
proprio corso di ballo latino americano, o tango argentino o da sala costa più o meno dai 35,00
agli 80,00 euro al mese (cifra questa non certo bassissima) in più c’è l’abbigliamento
obbligatorio che comprende la maglietta del circolo, scarpe da ballo anche per gli uomini e
pantaloni o gonna a tema.
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Infine, non possiamo dimenticarci i costi accessori cioè la necessità di esercitarsi anche fuori dalla
lezione settimanale andando nei locali dove è possibile ballare quel tipo di musica almeno una volta
alla settimana meglio due - in questo caso dovremo aggiungere l’entrata al locale non sempre
gratuita e la consumazione anch’essa non sempre compresa nel biglietto d’ingresso.
o Tutto questo, seppur con un costo non basso, offre la possibilità di imparare a ballare
con insegnati preparati in una struttura attrezzata, in sicurezza e di girare la propria
città conoscendo posti nuovi e persone con la nostra stessa passione.
o Ci sono anche molti altri modi per muoversi a tempo di musica senza dover dilapidare
la nostra pensione: le balere, dove il costo dell’entrata è spesso nullo, sono il posto
migliore per imparare a ballare seguendo gli altri!
o Nei circoli, inoltre, vengono organizzati corsi con insegnati qualificati ad un costo
minore e senza l’obbligo di tutto il corollario che vi abbiamo indicato in precedenza,
infine, se voi stessi siete dei ballerini prendete l’iniziativa e vedrete che sicuramente
qualche amico vi seguirà nell’impresa!
• E’ indubbio che il mondo femminile è avvantaggiato per l’hobbistica perché è tradizione che le
donne si riuniscano in piccoli gruppi per ricamare, giocare a carte (il bridge “fa tanto moda” di
questi tempi) cucinare e quant’altro venga loro in mente, ma Uomini non vi arrendete! Anche
per voi è possibile tutto questo (sempre che amiate il ricamo) ma con tematiche diverse:
o tra i vostri conoscenti o voi stessi avete un pezzetto di terra vicino a casa? Organizzate
un orto (anche questo di gran moda americana!) con i vostri amici.
o La bicicletta è un modo divertente e salutare per stare all’aria aperta e fare sport - a
parte la gran fatica, il costo iniziale è solo quello di reperire o comprare una bicicletta
che sia adatta alle vostre esigenze.
• Quanti di voi da giovani non hanno potuto o voluto “farsi una cultura”, ebbene, anche questo
può diventare il vostro hobby.
o Le scelte sono infinite così come i costi. Si può iniziare andando a visitare i musei della
propria città (e Roma ne ha così tanti che forse non basta una vita per conoscerli tutti)
così come i luoghi d’interesse storico. In questo caso i costi sono relativi ai soli
biglietti di ingresso (gratuiti o scontati sopra i 65 anni) ed alle guide da comprare
necessariamente al fine di approfondire quanto si conosce già o si ignora.
o Per chi desidera intraprendere un percorso più tecnico le Università della Terza età
offrono la possibilità di seguire molti corsi, con tematiche universitarie e non, tenuti da
insegnati qualificati al costo della sola quota di iscrizione annuale (in genere non
superiore ai 150 euro l’anno). Questa comprende la partecipazione a tutti i corsi ad
esclusione della partecipazione a viaggi, concerti e visite guidate che avranno
comunque un costo ridotto ed in convenzione. Una volta iscritti si potranno
frequentare da ottobre a maggio lezioni che trattano i più vasti campi. Sarete immersi
in un mondo pullulante di idee e persone perché le Università della Terza Età,
gravitando attorno alle Università aperte agli under 30, offrono anche teatro, musica,
arte da vedere o da praticare a costi bassissimi dando la possibilità, a chiunque abbia
desiderio, di accedere a mondi un tempo avulsi dalla quotidianità.
• Infine accenniamo ad un “hobby” che si riveste di preziosità: il volontariato, oltre ad essere a
costo zero e ad occupare le nostre giornate, riempie le vite di chi vi si dedica. Non è necessario
saper guidare un’ambulanza o frequentare corsi che durano anni, è possibile fare del
volontariato anche nel proprio quartiere e persino nella nostra palazzina offrendosi di fare
piccoli lavoretti domestici a chi non ne ha il tempo (le giovani coppie con i figli) o a chi non è in
grado di portarli a termine. Fare del volontariato, più che un hobby, diventerà una parte
importante della vostra vita: non solo vi farà sentire nuovamente utili per la società, ma vi
permetterà di aiutare chi non è più in grado di vivere autonomamente o chi non è mai stato in
grado di farlo. Il fine sarà la vostra ricompensa e la ritrovata voglia di ridere e di godere delle
piccole gioie quotidiane riempirà le vostre ore un tempo noiose davanti alla tv.
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