5 cime 2000 - maggio 2001
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5 cime 2000 - maggio 2001
2 n o t i z i e MARIO CELLINI “5 Cime notizie”- n.2 - Suppl. n.1 al n.32 di Domenica Sport del 6 maggio 2001 - ANNO III - (Stagione sportiva 2000-2001) - Settimanale di informazione sportiva - Direttore resp. Flavio Mariuzzo - Reg. Trib. di Pn n.438 (15/09/1997) SEDE: Pordenone, p.zza XX Settembre, 8 - Telefono 0434/240000 - Fax 0434/208445 - E-mail: [email protected] - Copia in omaggio - Spedizione in a.p. - 45% - art.2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Pordenone ECCOCI IL MENTRE FESTEGGIAMO LA VITTORIA NEI CAMPIONATI PROVINCIALI DEL 2001 A ESCE DAL CANCELLETTO PIANCAVALLO PRESIDENTE “Un anno difficile, ma il futuro è roseo” Un’altra stagione è finita ed è tempo di bilanci. E’ stata una annata difficile: neve e pioggia alternate hanno reso problematici lo svolgimento di allenamenti e gare ed hanno messo a dura prova la pazienza di atleti e dirigenti. Crediamo sia comunque giusto dar atto allo staff di Piancavallo di aver limitato al minimo i disagi derivati dall’inclemenza del tempo. E’ stato un anno difficile anche per noi del 5 Cime. Da un lato si è conclusa una lunga stagione di scadenze elettorali, caratterizzata dall’elezione di Marco Gianessi a presidente del comitato provinciale FISI. Nel ringraziare tutti quelli che lo hanno sostenuto, vogliamo sottolineare l’importanza di questo evento per la grande capacità propositiva di Marco e per la voglia di realizzare qualcosa di concreto per lo sci provinciale. Siamo convinti che ne vedremo i risultati ben presto. Per quanto riguarda l’agonismo, alle difficoltà climatiche, si sono aggiunte difficoltà organizzative dovute al riassetto del nostro settore e di quello dello Ski-Pool. Qualcosa certamente non è andato per il verso giusto, ma è veramente arduo gestire 100 atleti con limitate risorse umane ed ambientali. Siamo comunque consapevoli che bisogna risolvere alcuni problemi e siamo già al lavoro per l’anno venturo. Due parole sui corsi promozionali, per dirvi che sono per noi essenziali, sia perché costituiscono il serbatoio di futuri atleti, sia perché vogliamo che tutti i nostri soci imparino a sciare e possano unirsi a noi in tutte le attività che il Club realizza. Ringraziamo chi, mettendo a disposizione tempo e passione, ha permesso che l’attività del 5 Cime continuasse e chiediamo a tutti i soci di sostenerci ancora per crescere insieme. ISIDORO CONFORTO IL 2 “Bisogna dare la giusta importanza alle gare giovanili senza creare aspettative e pressioni” Vista la stagione favorevole, vorrei provare a risvegliare lo spirito e gli ideali tipici dello sport. L’intero mondo dello sci pordenonese ha vissuto una inverno caratterizzato da molti eventi: politici, tecnici e programmatici che, sommati alle avverse condizioni meteo hanno scatenato reazioni, ansie e preoccupazioni che fino ad ora almeno il nostro club non aveva registrato. Molti atleti si sono affacciati per la prima volta alla ribalta agonistica, ritrovandosi a vivere il momento di svolta che interessava lo Ski Pool, passato dalla storica direzione tecnica, valida e capace di dettare anche linee organizzative e dirigenziali, alla nuova che non ha voluto agire seguendo gli stessi indirizzi (avrà fatto bene?) dando modo all’intero staff di dimostrare il proprio valore. Il lavoro svolto ha da una parte soddisfatto tecnici e molti genitori e dirigenti per i progressi ed i risultati ottenuti, ma dall’altra ha deluso alcuni atleti e/o genitori. A questo proposito vorrei invitare tutti a dare la giusta importanza alle gare giovanili, facendo attenzione a non creare aspettative e pressioni dannose soprattutto ai bambini. Nel fissarci degli obiettivi dovremmo tener conto che l’evoluzione tecnica si accompagna sempre allo sviluppo psico-fisico, forse non ancora raggiunto dai nostri miniatleti. Con questo non sto affermando di essere contrario all’agonismo in età giovanissima, dico invece di alimentarlo sempre nella giusta direzione e con giusti ideali. Il desiderio di passare i propri limiti, assieme alla competizione e la volontà di superarsi a vicenda, sono virtù ben radicate nei ragazzi, risultando una necessità quasi fisiologica. Sarà invece necessario evidenziare che molti atleti, verso i 16-17 anni e a volte prima, non mantengono la promesse o ancor peggio arrivano all’abbandono. Ritengo che la causa stia nel lavoro svolto cercando risultati immediati e mai proiettato all’incremento di qualità e doti utili in futuro. Con queste mie osservazioni ho voluto spronare tutti noi a lavorare con l’entusiasmo di sempre per raggiungere importanti risultati agonistici ma, ancor prima, ci permetta di vivere lo sci con la passione che merita per le gioie con cui sa ripagarci. FLAVIO ONGANIA MARCO GIANESSI È IL NUOVO PRESIDENTE DELLA FISI PORDENONESE. IL Pag. Pag. PUNTO TECNICO DI FLAVIO ONGANIA Riflessioni di primavera 4 3 Pag. IL CALENDARIO IN CRESCITA IL CON I PROSSIMI SETTORE DELLO APPUNTAMENTI SNOWBOARD. DELLO SCI CLUB DAVIDE FABRETTI “QUASI” MAESTRO. REITERI’S STORY 5 CIME. DA NON PERDERE PROGRAMMA Ora Scénic è anche una 4x4 Assente dal mercato dei fuoristrada dalla fine della ditribuzione della marca Jeep nel 1993, Renault ritorna nel segmento dei suoi S.U.V. (Sport Utility Vehicules) 4 ruote motrici con la Scénic RX4. Questa nuova versione della gamma Scénic è stata presentata staticamente, in anteprima mondiale, al Salone Internazionale 4X4 di Val d’Isére, svoltosi lo scorso agosto. La Scénic RX4 sarà commercializzata durante il primo semestre 2000. Leader in Europa del mercato dei monovolume compatti, la gamma Scénic viene in tal modo completata da una versione polivalente, confortevole e conviviale, dotata di un valore aggiunto importante come la trazione integrale, che conquisterà una clientela alla ricerca di un veicolo dalla forte personalità. 2 i SETTORI PROMOZIONALE E AGONISTICO Il club non è un’azienda IL “GRUPPONE” M “Ogni socio è chiamato a sentirsi parte di un gruppo in cui si condividono problemi e proposte. Manca un campo scuola sicuro” AI CAMPIONATI PROVINCIALI DI SCI ALPINO ARCO GIANESSI È IL NUOVO PRESIDENTE DELLA FISI PORDENONESE MARCO GIANESSI Universiadi e scuola neve “Sarebbe bello che qualche nostro atleta gareggiasse ai Giochi Universitari del 2003” Dopo l’elezione di Gaetano Coppi alla presidenza nazionale e di Franco Fontana a quella regionale, nel mese di marzo sono state rinnovate le cariche provinciali con la mia elezione alla presidenza. Le elezioni sono avvenute nei modi previsti dalla nuova legge “Melandri” in base alla quale i presidenti di club, su delega dei loro associati, hanno eletto direttamente i presidenti ed i consiglieri nei tre livelli di rappresentanza. Alle elezioni hanno partecipato, per la prima volta anche, i rappresentanti di atleti e tecnici per ciascun club. Nel comitato provinciale oltre al presidente Marco Gianessi sono stati eletti i seguenti consiglieri: Bettagno Giovanni, Bornacin Ivo, Cipolat Mis Flavio, De Paoli Paolo, Di Troia Umberto, Fabrizio Filippo Marianti Nicola, Massaro Alessandro, Pascali Donatella, Pilotto Giuliano, Riponti Cristina, Santarossa Valentino, Tabacchi Giuseppe, Tollon Sandra come consiglieri laici, oltre ai tecnici Ongania Flavio, Ciot Francesco ed agli atleti Sartor Fabio, De Carlo Giordano, Scaramuzza Michele e Mazzadi Paola. E’ stata una elezione significativa anche per l’ampio consenso ottenuto dalla presidenza, fatto che impegna maggiormente il sottoscritto a non deludere le aspettative dei club ai quali rinnovo un sentito ringraziamento. Il programma proposto per il prossimo quadriennio olimpico prevede come attività straordinaria l’istituzione in città di una scuola media “Neve” e la partecipazione di atleti provinciali alle Universiadi del 2003 che si terranno nelle stazioni sciistiche del Friuli-Venezia Giulia. La scuola media “Neve” dovrebbe permettere agli atleti di dedicare maggior tempo agli allenamenti senza nulla togliere allo studio, utilizzando le possibilità previste dalla riforma scolastica che permette orari e calendari scolastici flessibili. Noi che proponiamo l’innovazione per primi sappiamo che la cosa sarà possibile solo se riusciremo a capitalizzare le disponibilità del corpo docente che seppur sensibile alle attività sportive dovrebbe farsi carico anche di modifiche nell’orario di servizio. Sulle Universiadi si fa un gran parlare, la Regione Friuli-Venezia Giulia direttamente, ma anche indirettamente, sia attraverso il consorzio “Tarvisio 2003”, presieduto dal dott. Cainero, sia con la “Promotur” è impegnata in un grande sforzo economico organizzativo. L’obiettivo principale è quello di suscitare, mediante la sponsorizzazione delle manifestazione sportive in regione, un grande interesse intorno all’evento in modo da provocare una ricaduta turistica significativa per la nostra montagna. Per l’occasione saranno investite ingenti somme di denaro per il rinnovo degli impianti di risalita e la costruzione di nuove piste da discesa, da fondo o da biathlon. Il Consorzio dispone di 10 miliardi per la promozione, la Promotur di circa 7 miliardi. Per le piste, inoltre, Promotur ha programmato investimenti per ulteriori 52 miliardi. Sono cifre indubbiamente rilevanti, dal cui utilizzo dipenderà non solo il successo della manifestazione, ma il salto di qualità delle stazioni sciistiche del Friuli-Venezia Giulia rispetto alle più quotate del rimanente arco alpino. In tale contesto, si inserisce la proposta di utilizzare parte di queste risorse per la preparazione tecnico-atletica di un gruppo di ragazzi in vista della partecipazione alle Universiadi: atleti della nostra regione e/o provincia, delle categorie giovani, delle varie specialità dello sci, che nell’anno 2003 possano essere iscritti all’università e quindi partecipare a questa manifestazione, che prima di tutto è un evento sportivo per chi pratica questo sport. Se nelle stazioni sciistiche del Friuli-Venezia Giulia nel 2003 fossero protagonisti atleti friulani credo che il coinvolgimento del pubblico sarebbe indubbiamente profondo ed entusiasta. Sarebbe un esempio ed un’esperienza che potrebbe essere utile al mondo sportivo per darsi degli stimoli e verificare l’efficacia del proprio lavoro. Portare all’appuntamento delle Universiadi atleti friulani, è certamente un obiettivo importante, siamo pronti ad affrontarlo ed ad impegnarci a realizzarlo con l’aiuto e la collaborazione di chi ama questo sport. MARCO GIANESSI Nel riassumere l’andamento di questa stagione, tormentata dagli eventi atmosferici avversi, bisogna dire che ci sono state notevoli difficoltà a mantenere tutto quanto era stato preventivato relativamente alla formazione dei gruppi e alla continuità didattica. A parziale giustificazione aggiungo che, oltre ai disagi climatici, mi sono scontrato con problematiche umane e soggettive. Nonostante la fama di cui godiamo, ma considerando l’ambiente in cui operiamo, anche noi “professionisti della neve” siamo autori di mancanze e distrazioni comuni a tutti e questo – talvolta - crea guai di difficile risoluzione sul campo. Sono comunque certo che tutti i maestri impegnati abbiano provato a dare il massimo e si siano rivelati ancora una volta all’altezza della situazione. Mi permetto una riflessione non proprio tecnica e quindi, forse non di mia competenza, per osservare che lo sci club 5 Cime non può essere confuso con una azienda che vende dei servizi. Penso che ogni socio dovrebbe invece sentirsi parte integrante di questo gruppo e quindi sentirsi coinvolto nella comprensione e risoluzione di aspetti oggettivi e soggettivi caratteristici del nostro ambiente per poter poi godere di proposte condivise e appetibili. Nel settore promozionale le attiBRUNO SARTOR vità programmate hanno riscosso, E BRUNO ZUCCHIATTI come del resto in passato, entusiasmo e adesioni sfiorando i 300 iscritti ai corsi e confermando così la bontà delle offerte. Continuiamo a patire la mancanza di un campo scuola adatto alle caratteristiche e alla sicurezza dei bambini, condizione assolutamente necessaria per il futuro. Per la prima volta mi sono ritrovato nella veste di genitore con figlio sciatore e, provando sulla mia pelle questa esperienza così impegnativa, sento di dovermi complimentare con tutti quanti si prodigano nel portare i bambini, anche così piccoli, sulla neve. Mi congratulo anche con tutti i partecipanti, che hanno dedicato grande impegno per impadronirsi delle tecniche ottenendo risultati tali da ripagarli sicuramente. Nel settore agonistico, nonostante tempo ed innevamento, mi ritengo soddisfatto del lavoro svolto sulla neve con i nostri quasi 50 atleti e, una attenta analisi evidenzia il salto di qualità ottenuto che li vede ora in possesso di una tecnica ricca di contenuti fondamentali tali da proiettarci, in un prossimo futuro, ai vertici delle classifiche. Sicuramente ci mancano ancora alcune qualità che dovranno essere sviluppate in futuro ed intendo abitudine alla velocità, adattamento ai terreni, tenuta in percorsi lunghi. Le scelte future saranno attente alle aspettative e mirate al raggiungimento degli obiettivi che ognuno di noi si è creato; sarà comunque necessario ottimizzare gli impegni sulla neve e fuori, pensando in questo periodo, a dotare i nostri atleti di una buona base atletica valida a sopportare l’impegno fisico di uno sport così dispendioso di energie. Confortato dal buon lavoro svolto da tutti ma consapevole di quanto rimane da fare per migliorare ancora, ringrazio e vi aspetto tutti al pranzo sociale. FLAVIO ONGANIA 3 C OME I “MISSILI” SULLA PISTA DEL MITICO CAMPOROSSO A TARVISIO La neve del Lussari Nei giorni successivi positivi i commenti sulla nostra “bociarìa” Febbraio 2001. Flavio decide che bisogna andare a provare la nuova pista del Lussari. Mercoledì 14, si parte. E’ una bellissima giornata di sole. La neve non è tanta, ma è buona. Soprattutto è la “neve del Lussari”, quella sulla quale sciano i bambini dell’U.S. Camporosso, la squadra più forte della Regione. Allora, sciando sulla stessa neve, speriamo di diventare forti altrettanto, magari di più! Si fanno tre gruppi, uno con Barbara, uno con Flavio, uno con Italo e si comincia ad andare su e giù come missili. I maestri sciano davanti, poi si fermano e ci guardano. Ogni discesa consigli, correzioni, incoraggiamenti. Come sempre. Più di sempre, perché siamo tutti quanti gasati, la giornata è bella e si scia fuori casa, in totale allegria. Sosta alla mezza per un panino; palle di neve davanti al rifugio, sotto il Santuario della Madonna, e via di nuovo, fino alle quattro del pomeriggio. La giornata di sci è finita. Tutto bello, ci siamo divertiti. In cuor nosto speriamo che la “magica” neve del Lussari, ci abbia fatto diventare forti come quelli dell’U.S. Camporosso. TOMMASO (PENSIERI) ED ENRICO (SCRITTURA) MANZON P.S. Racconta Ino Pupulin che il sabato successivo non si erano ancora spenti gli echi dell’incursione al Lussari dei nostri bambini. Infatti, in cima alla pista, casualmente, ha raccolto i “commenti” di un gruppetto di anziani atleti (Master B) di qualche sci club dell’udinese che si stavano allenando per i Campionati provinciali dell’indomani. Parlavano di un evento accaduto in settimana, di una pacifica e gioiosa “invasione” di mini atleti che avevano letteralmente riempito la striscia bianca della discesa, dal Santuario al fondovalle. Dicevano di maestri attenti, esigenti, ma affettuosi. Parlavano di curve disegnate con leggerezza e buona tecnica. Narravano di uno “stormo” vociante ed allegro, di un “battaglione” ordinato e grintoso. Insomma, erano rimasti davvero ben impressionati dai nostri piccoli sciatori. Quando me lo racconta, Ino è contento. Lo sono anch’io. Sappiamo entrambi che i “pionieri” friulani sono gente che di sci se ne intende e che i complimenti non li regala. Perciò, è come se avessimo preso una medaglia. Ci viene da pensare che, chissà, forse anche la nostra neve, anche i nostri maestri faranno diventare bravi i nostri bambini, li faranno diventare forti come quelli dell’U.S. Camporosso. Siamo però già certi che la “bociarìa” del 5 CIME come si muove, fa effetto, quantomeno per lo “spostamento d’aria” (sono tanti!); che come la vedono “in formazione”, suscita interesse, anche un po’ di ammirazione, ma, soprattutto, gioia! E. M. P ROSSIMI APPUNTAMENTI - Inizio prep. atletica metà maggio - Gita al mare 27 maggio - Passo Stelvio 16-21 giugno - Tutti in Piscina 4 luglio - Kaprun 8-11 luglio - Atletica a Piancavallo 16-17-18 luglio - Atletica a Piancavallo 26-27-28 luglio - Cervinia 2-6 settembre - Passo Tonale 27-30 settembre La “Valanga Rosa” scende in pista! Entusiasmo e voglia di stare in compagnia alla base del neonato gruppo femminile ROSSANA CELLINI La stagione 2000-2001 verrà ricordata negli annali dello sci club anche per il costituirsi della “Valanga Rosa”. A livello amatoriale, in qualunque sport, è raro incontrare un gruppo di amiche che abbia voglia di cimentarsi (magari per la prima volta) in una prova agonistica. In realtà, la voglia forse c’è sempre stata, ma tra i figli da accudire, i mariti da seguire e l’eterna stanchezza del fine settimana che ci assale, alla fine si preferisce scambiare quattro chiacchiere in tranquillità. Così un po’ per curiosità, un po’ per gioco ci siamo presentate ai cancelletti di partenza: EMOZIONATISSIME! Molto confuse, oltre tutto, dai pali (troppi!), dai preziosi consigli del maestro, dagli sguardi critici dei nostri consorti, dai caschi che “fanno delle facce un po’ così”, dai figli che – impietosi - ci aspettano al traguardo, dall’assenza di un provvidenziale w.c. (”Ma chi ce l’ha fatto fare ???”). Eppure, subito nell’aria si è diffuso un allegro brusio, un rincorrersi di risate argentine, in contrasto con i “musi duri”, indici di concentrazione e serietà agonistica, dei nostri compagni di squadra. Al termine delle gare, è abitudine ritrovarsi per commentare e complimentarci a vicenda. Finalmente la tensione si è dissolta: “Andiamo a prendere un caffè? Ce lo siamo meritato!”. Il gruppo è aperto a chiunque voglia provare l’ebbrezza (???) di scendere lungo un percorso. Non vi sono limiti tecnici: unici requisiti richiesti sono l’entusiasmo e la voglia di stare in compagnia. Contiamo, quindi, su nuove e numerose adesioni. Infine, è doveroso ricordare l’assenza in questa stagione di Cinzia Pellegrini, in dolce attesa …di un maschio!!! V.G. 4 La STORIA DI UMBERTO REITERI VISSUTA IN PRIMA PERSONA ALCUNI ATLETI DEL GRUPPO RAGAZZI NELL’ULTIMA USCITA Dal “car” sullo Stelvio al nebbione di Bergamo STAGIONALE Il 5 Cime ha trasformato i tranquilli weekend di un manager stressato nei “stressanti weekend” di un agonista Master Tutto iniziò a causa di una telefonata di Fabio, con la quale a sorpresa mi invitava allo Stelvio alla corte del mitico Elio Presazzi… Perché no, dopo tutto 4 giorni di ferie a metà autunno non guastano e lo sci in ghiacciaio era un mio vecchio sogno. Dopo aver fatto da cavia umana per strani esperimenti scientifici sugli effetti dell’altura sul fisico (e psiche) dell’uomo, e dopo 400 km e 48 tornanti è iniziato il CAR. Sopravvissuto a quattro giorni trascorsi tra pali, urla, video impietosi ripetuti alla moviola più lenta per fare più male, di ragazze svedesi di Coppa del Mondo che andavano come missili, di mal di testa, insonnia e terribili barzellette a cena, tornavo a valle molto divertito ma molto confuso: finalmente avevo capito che non bastava aver comprato gli sci carving per andare forte tra i pali, ma bisognava cambiare completamente movimento e modo di portare (o farsi portare) dagli sci. Avevo anche scoperto che esisteva un gruppo di sportivi ultraquarantenni gasati ma molto simpatici che avevano molta voglia di evitare o di ritardare il momento in cui i propri figli li avrebbero battuti alla gara sociale; c’era un mondo fatto di punti FISI (il tuo tempo per 830, diviso il tempo migliore, meno 830 più la media dei punti dei primi 5 classificati, etc. etc.?!?), di scioline, dadini al fluoro, spazzole, termometri, di tutine e scaldamuscoli, di cronometri, di gare RQ, CIT/MAS, Trofei delle Regioni, di A2/C4/B3, di pali alti, bassi, funghetti e altre diavolerie che non avrei mai immaginato. Il tutto comunque fu sufficiente a farmi dimenticare i tranquilli weekend da manager stressato e farmi iniziare gli stressanti weekend da agonista Master alle prime armi: allenamenti sotto la neve, la pioggia, la nebbia, ma sempre con lo stesso risultato di Diego che impietoso ripeteva: “Ti vedo legnoso, sei tu che devi fare girare gli sci non loro a far girare te, le linee devono essere più morbide, …”; sveglie fantozziane alle 5 del mattino per recuperare il pettorale con numeri abissali e fare ricognizione alle prime luci dell’alba e susseguente attesa di 2/3 ore prima di partire e infilarsi nelle vasche Jacuzzi lasciate dai primi 250 concorrenti; 5 minuti di tremarella dovuta all’emozione e al freddo patito nella tutina da gara tanto aereodinamica quanto inconsistente con meno 10 gradi e poi giù in apnea fino al traguardo. SETTIMANALE DI INFORMAZIONE SPORTIVA “5 CIME NOTIZIE” - N.2 Suppl. n.1 al n.32 del 06-05-2001 EDITRICE: Associazione “La Voce”, P.zza XX Settembre, 8 - Pordenone. Tel. 0434-240000 Fax 0434-208445 E-mail: [email protected] DIRETTORE RESP.: Flavio Mariuzzo. TESTI E FOTO: Sci Club 5 Cime. PROG. GRAFICO: Francesca Salvalajo. IMPIANTI STAMPA: Visual Studio-PN. STAMPA: Tipografia Sartor-PN. Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana La tensione si scioglieva solo di fronte alla pacca sulla schiena di complimenti di Enrico o di Plinio, felici di avermi visto arrivare incredibilmente intero al traguardo e a meno di 10 secondi di ritardo dal primo. A parte gli scherzi è stata una stagione da ricordare in quanto ho veramente scoperto un nuovo mondo fatto di tanti nuovi amici, nuovi stimoli e anche di qualche soddisfazione. L’entusiasmo genuino e stimolante di Isidoro e Fabio che farebbero correre anche i paralitici, lo spirito e la passione di SuperPlinio sempre pronto a distruggerti e a tirarti su con una risata dopo 5 minuti, la serietà semi-professionistica di Mario e Guido, il genio e sregolatezza di Giordano e Diego, la flemma e dedizione di Enrico, la signorilità agonistica di Roberto e la presenza delicata e solare di Valentina e Raffaella, uniche note rosa nella Banda Agonisti (o Agonizzanti…?) Scatenati. Non posso non concludere ricordando l’infausto weekend di paura trascorso nel bergamasco per la finale del Trofeo delle Regioni, passato alla ricerca di un tracciato di gara in mezzo alla nebbia, alla pioggia e alla neve marcia; una volta trovati il tracciato e il coraggio di scendere, il bello è stato quello di capire fatta una porta dove stava la successiva, cercando di non farsi risucchiare da montagne di neve squagliata. Ma il massimo è stato arrivare al traguardo accolto dalle risate generali per avere preso “soltanto” 20 secondi dal primo e per non avere accennato allo spazzaneve, come qualcuno ha fatto dopo di me (al che mi sono aggiunto anch’io al coro delle risate…); guardando poi bene la classifica finale è stato comunque confortante scoprire che atleti dal blasone decennale ne avevano presi anche più di 20 di secondi… al contrario di Fabio che come sempre è riuscito a tenere alto l’onore della squadra (insieme a Rosanna dalla parte del gentil sesso) grazie alla sua incredibile grinta e regolarità. Le risate che hanno comunque accompagnato il lungo viaggio di ritorno mi hanno fatto apprezzare anche un altro lato del nostro meraviglioso sport: la voglia di rimettersi sempre in gioco senza prendersi troppo sul serio e la convinzione che alla fine l’importante è divertirsi (cercando di non farsi troppo male). UMBERTO REITERI C IL GRUPPO MASTER ALLO STELVIO DEI RESCE IL SETTORE DELLO SNOWBOARD ALCUNI Davide Fabretti maestro “made” in Pordenone La squadra del 5 Cime è prima in provincia e tra le migliori del Friuli-Venezia Giulia Siamo arrivati anche quest’anno agli sgoccioli della stagione invernale, quindi è giusto fare un piccolo riepilogo di ciò che è stato fatto e soprattutto di quello che si vorrà fare in futuro nel settore dello snowboard. Pur nella sua piccola realtà, la squadra agonistica dello Sci Club è riuscita a portare a casa dei buoni risultati. La costanza dei suoi atleti ha permesso al 5 Cime di risultare primo nella classifica provinciale, nel podio nella classifica regionale e di cogliere un insperato terzo posto anche in una tappa del campionato interregionale svoltosi a San Pellegrino. Questo però non deve essere un punto di arrivo, ma semmai un’iniezione di fiducia per chi in questo sport ci ha sempre creduto. Non esiste tuttavia solo il mondo delle gare, soprattutto in uno sport come lo snowboard che di per sé nasce e continua a vivere nella sua realtà di momento aggregante e di divertimento. Nel paesi dove la tavola da neve gode già di maggiore credito, salta agli occhi l’incremento di praticanti registrato soprattutto tra i giovanissimi. Durante la stagione appena conclusa, questa tendenza si è incominciata a vedere anche nelle maggiori stazioni sciistiche italiane. In futuro i bambini saranno sicuramente il punto di forza di questo sport. Entro l’anno il nostro giovane associato Davide Fabretti otterrà il brevetto di maestro della disciplina. Davide ha già superato le preselezioni e la prova finale in Trentino dovrebbe essere una pura formalità per un atleta della sua bravura. Ad appena 28 anni diventerà così il secondo maestro di snowboard del Friuli-Venezia Giulia. Nei prossimi anni lo sci club si impegnerà a sviluppare proprio questo settore senza nulla togliere allo sci, ma dando la possibilità ai piccoli di divertirsi sulla neve anche con un altro gioco, lo snowboard. Buona neve a tutti! ATLETI DEL GRUPPO SNOWBOARD SPORTWEAR Articoli sportivi Via S.Valentino, 8 Via San Valentino, 8 - Pordenone Tel. 0434-44010 Telefono 0434.44010 Fax 0434.541055