5 cime 2000 - maggio 2001

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5 cime 2000 - maggio 2001
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n o t i z i e
MARIO CELLINI
“5 Cime notizie”- n.2 - Suppl. n.1 al n.32 di Domenica Sport del 6 maggio 2001 - ANNO III - (Stagione sportiva 2000-2001) - Settimanale di informazione sportiva - Direttore resp. Flavio Mariuzzo - Reg. Trib. di Pn n.438 (15/09/1997)
SEDE: Pordenone, p.zza XX Settembre, 8 - Telefono 0434/240000 - Fax 0434/208445 - E-mail: [email protected] - Copia in omaggio - Spedizione in a.p. - 45% - art.2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Pordenone
ECCOCI
IL
MENTRE FESTEGGIAMO LA VITTORIA NEI CAMPIONATI PROVINCIALI DEL
2001
A
ESCE DAL CANCELLETTO
PIANCAVALLO
PRESIDENTE
“Un anno
difficile,
ma il futuro
è roseo”
Un’altra stagione è finita ed è
tempo di bilanci. E’ stata una
annata difficile: neve e pioggia
alternate hanno reso problematici lo svolgimento di allenamenti e gare ed hanno messo a
dura prova la
pazienza di
atleti e dirigenti.
Crediamo sia
comunque giusto dar atto allo
staff di
Piancavallo di
aver limitato al minimo i disagi
derivati dall’inclemenza del
tempo.
E’ stato un anno difficile anche
per noi del 5 Cime. Da un lato si
è conclusa una lunga stagione
di scadenze elettorali, caratterizzata dall’elezione di Marco
Gianessi a presidente del comitato provinciale FISI. Nel ringraziare tutti quelli che lo hanno
sostenuto, vogliamo sottolineare
l’importanza di questo evento
per la grande capacità propositiva di Marco e per la voglia di
realizzare qualcosa di concreto
per lo sci provinciale. Siamo
convinti che ne vedremo i risultati ben presto.
Per quanto riguarda l’agonismo, alle difficoltà climatiche, si
sono aggiunte difficoltà organizzative dovute al riassetto del
nostro settore e di quello dello
Ski-Pool. Qualcosa certamente
non è andato per il verso giusto,
ma è veramente arduo gestire
100 atleti con limitate risorse
umane ed ambientali. Siamo
comunque consapevoli che bisogna risolvere alcuni problemi e
siamo già al lavoro per l’anno
venturo.
Due parole sui corsi promozionali, per dirvi che sono per noi
essenziali, sia perché costituiscono il serbatoio di futuri atleti,
sia perché vogliamo che tutti i
nostri soci imparino a sciare e
possano unirsi a noi in tutte le
attività che il Club realizza.
Ringraziamo chi, mettendo a
disposizione tempo e passione,
ha permesso che l’attività del 5
Cime continuasse e chiediamo a
tutti i soci di sostenerci ancora
per crescere insieme.
ISIDORO CONFORTO
IL
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“Bisogna dare la giusta importanza alle gare
giovanili senza creare aspettative e pressioni”
Vista la stagione favorevole, vorrei provare a risvegliare lo spirito e gli
ideali tipici dello sport.
L’intero mondo dello sci pordenonese ha vissuto una inverno caratterizzato da molti eventi: politici, tecnici e programmatici che, sommati alle
avverse condizioni meteo hanno scatenato reazioni, ansie e preoccupazioni che fino ad ora almeno il nostro club non aveva registrato. Molti
atleti si sono affacciati per la prima volta alla ribalta agonistica, ritrovandosi a vivere il momento di svolta che interessava lo Ski Pool, passato
dalla storica direzione tecnica, valida e capace di dettare anche linee
organizzative e dirigenziali, alla nuova che non ha voluto agire seguendo
gli stessi indirizzi (avrà fatto bene?) dando modo all’intero staff di dimostrare il proprio valore.
Il lavoro svolto ha da una parte soddisfatto tecnici e molti genitori e dirigenti per i progressi ed i risultati ottenuti, ma dall’altra ha deluso alcuni
atleti e/o genitori. A questo proposito vorrei invitare tutti a dare la giusta
importanza alle gare giovanili, facendo attenzione a non creare aspettative e pressioni dannose soprattutto ai bambini. Nel fissarci degli obiettivi dovremmo tener conto che l’evoluzione tecnica si accompagna sempre allo sviluppo psico-fisico, forse non ancora raggiunto dai nostri miniatleti. Con questo non sto affermando di essere contrario all’agonismo in
età giovanissima, dico invece di alimentarlo sempre nella giusta direzione e con giusti ideali. Il desiderio di passare i propri limiti, assieme alla
competizione e la volontà di superarsi a vicenda, sono virtù ben radicate
nei ragazzi, risultando una necessità quasi fisiologica. Sarà invece necessario evidenziare che molti atleti, verso i 16-17 anni e a volte prima, non
mantengono la promesse o ancor peggio arrivano all’abbandono.
Ritengo che la causa stia nel lavoro svolto cercando risultati immediati e
mai proiettato all’incremento di qualità e doti utili in futuro.
Con queste mie osservazioni ho voluto spronare tutti noi a lavorare con
l’entusiasmo di sempre per raggiungere importanti risultati agonistici ma,
ancor prima, ci permetta di vivere lo sci con la passione che merita per le
gioie con cui sa ripagarci.
FLAVIO ONGANIA
MARCO GIANESSI
È IL NUOVO
PRESIDENTE
DELLA
FISI
PORDENONESE.
IL
Pag.
Pag.
PUNTO TECNICO DI FLAVIO ONGANIA
Riflessioni di primavera
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Pag.
IL
CALENDARIO
IN
CRESCITA IL
CON I PROSSIMI
SETTORE DELLO
APPUNTAMENTI
SNOWBOARD.
DELLO SCI CLUB
DAVIDE FABRETTI
“QUASI” MAESTRO.
REITERI’S STORY
5 CIME.
DA NON
PERDERE
PROGRAMMA
Ora Scénic è anche una 4x4
Assente dal mercato dei fuoristrada dalla fine della
ditribuzione della marca Jeep nel 1993, Renault
ritorna nel segmento dei suoi S.U.V. (Sport Utility
Vehicules) 4 ruote motrici con la Scénic RX4.
Questa nuova versione della gamma Scénic è stata
presentata staticamente, in anteprima mondiale,
al Salone Internazionale 4X4 di Val d’Isére, svoltosi lo scorso agosto.
La Scénic RX4 sarà commercializzata durante il
primo semestre 2000.
Leader in Europa del mercato dei monovolume compatti, la gamma Scénic viene in tal modo completata da una versione polivalente, confortevole e conviviale, dotata di un valore aggiunto importante come
la trazione integrale, che conquisterà una clientela
alla ricerca di un veicolo dalla forte personalità.
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i
SETTORI PROMOZIONALE E AGONISTICO
Il club non
è un’azienda
IL “GRUPPONE”
M
“Ogni socio è chiamato a sentirsi parte
di un gruppo in cui si condividono problemi
e proposte. Manca un campo scuola sicuro”
AI CAMPIONATI PROVINCIALI DI SCI ALPINO
ARCO GIANESSI È IL NUOVO PRESIDENTE DELLA FISI PORDENONESE
MARCO GIANESSI
Universiadi
e scuola neve
“Sarebbe bello che qualche nostro atleta
gareggiasse ai Giochi Universitari del 2003”
Dopo l’elezione di Gaetano
Coppi alla presidenza nazionale e
di Franco Fontana a quella regionale, nel mese di marzo sono
state rinnovate le cariche provinciali con la mia elezione alla presidenza. Le elezioni sono avvenute nei modi previsti dalla nuova
legge “Melandri” in base alla
quale i presidenti di club, su
delega dei loro associati, hanno
eletto direttamente i presidenti
ed i consiglieri nei tre livelli di
rappresentanza. Alle elezioni
hanno partecipato, per la prima
volta anche, i rappresentanti di
atleti e tecnici per ciascun club.
Nel comitato provinciale oltre al
presidente Marco Gianessi sono
stati eletti i seguenti consiglieri:
Bettagno Giovanni, Bornacin Ivo,
Cipolat Mis Flavio, De Paoli
Paolo, Di Troia Umberto, Fabrizio
Filippo Marianti Nicola, Massaro
Alessandro, Pascali Donatella,
Pilotto Giuliano, Riponti Cristina,
Santarossa Valentino, Tabacchi
Giuseppe, Tollon Sandra come
consiglieri laici, oltre ai tecnici
Ongania Flavio, Ciot Francesco
ed agli atleti Sartor Fabio, De
Carlo Giordano, Scaramuzza
Michele e Mazzadi Paola.
E’ stata una elezione significativa
anche per l’ampio consenso
ottenuto dalla presidenza, fatto
che impegna maggiormente il
sottoscritto a non deludere le
aspettative dei club ai quali rinnovo un sentito ringraziamento.
Il programma proposto per il
prossimo quadriennio olimpico
prevede come attività straordinaria l’istituzione in città di una
scuola media “Neve” e la partecipazione di atleti provinciali alle
Universiadi del 2003 che si terranno nelle stazioni sciistiche del
Friuli-Venezia Giulia.
La scuola media “Neve” dovrebbe permettere agli atleti di dedicare maggior tempo agli allenamenti senza nulla togliere allo
studio, utilizzando le possibilità
previste dalla riforma scolastica
che permette orari e calendari
scolastici flessibili. Noi che proponiamo l’innovazione per primi
sappiamo che la cosa sarà possibile solo se riusciremo a capitalizzare le disponibilità del corpo
docente che seppur sensibile alle
attività sportive dovrebbe farsi
carico anche di modifiche nell’orario di servizio.
Sulle Universiadi si fa un gran
parlare, la Regione Friuli-Venezia
Giulia direttamente, ma anche
indirettamente, sia attraverso il
consorzio “Tarvisio 2003”, presieduto dal dott. Cainero, sia con
la “Promotur” è impegnata in
un grande sforzo economico
organizzativo.
L’obiettivo principale è quello di
suscitare, mediante la sponsorizzazione delle manifestazione
sportive in regione, un grande
interesse intorno all’evento in
modo da provocare una ricaduta turistica significativa per la
nostra montagna.
Per l’occasione saranno investite
ingenti somme di denaro per il
rinnovo degli impianti di risalita e
la costruzione di nuove piste da
discesa, da fondo o da biathlon.
Il Consorzio dispone di 10 miliardi per la promozione, la
Promotur di circa 7 miliardi. Per
le piste, inoltre, Promotur ha programmato investimenti per ulteriori 52 miliardi. Sono cifre
indubbiamente rilevanti, dal cui
utilizzo dipenderà non solo il successo della manifestazione, ma il
salto di qualità delle stazioni sciistiche del Friuli-Venezia Giulia
rispetto alle più quotate del rimanente arco alpino.
In tale contesto, si inserisce la
proposta di utilizzare parte di
queste risorse per la preparazione tecnico-atletica di un gruppo
di ragazzi in vista della partecipazione alle Universiadi: atleti della
nostra regione e/o provincia,
delle categorie giovani, delle
varie specialità dello sci, che nell’anno 2003 possano essere
iscritti all’università e quindi partecipare a questa manifestazione,
che prima di tutto è un evento
sportivo per chi pratica questo
sport.
Se nelle stazioni sciistiche del
Friuli-Venezia Giulia nel 2003 fossero protagonisti atleti friulani
credo che il coinvolgimento del
pubblico sarebbe indubbiamente
profondo ed entusiasta.
Sarebbe un esempio ed un’esperienza che potrebbe essere utile
al mondo sportivo per darsi degli
stimoli e verificare l’efficacia del
proprio lavoro.
Portare all’appuntamento delle
Universiadi atleti friulani, è certamente un obiettivo importante,
siamo pronti ad affrontarlo ed ad
impegnarci a realizzarlo con
l’aiuto e la collaborazione di chi
ama questo sport.
MARCO GIANESSI
Nel riassumere l’andamento di questa stagione, tormentata dagli eventi
atmosferici avversi, bisogna dire che ci sono state notevoli difficoltà a mantenere tutto quanto era stato preventivato relativamente alla formazione
dei gruppi e alla continuità didattica. A parziale giustificazione aggiungo
che, oltre ai disagi climatici, mi sono scontrato con problematiche umane
e soggettive. Nonostante la fama di cui godiamo, ma considerando l’ambiente in cui operiamo, anche noi “professionisti della neve” siamo autori
di mancanze e distrazioni comuni a tutti e questo – talvolta - crea guai di
difficile risoluzione sul campo.
Sono comunque certo che tutti i maestri impegnati abbiano provato a dare
il massimo e si siano rivelati ancora una volta all’altezza della situazione.
Mi permetto una riflessione non proprio tecnica e quindi, forse non di mia
competenza, per osservare che lo sci club 5 Cime non può essere confuso
con una azienda che vende dei servizi. Penso che ogni socio dovrebbe invece sentirsi parte integrante di questo gruppo e quindi sentirsi coinvolto
nella comprensione e risoluzione di aspetti oggettivi e soggettivi caratteristici del nostro ambiente per poter poi godere di proposte condivise e
appetibili.
Nel settore promozionale le attiBRUNO SARTOR
vità programmate hanno riscosso,
E BRUNO ZUCCHIATTI
come del resto in passato, entusiasmo e adesioni sfiorando i 300
iscritti ai corsi e confermando così la
bontà delle offerte.
Continuiamo a patire la mancanza
di un campo scuola adatto alle
caratteristiche e alla sicurezza dei
bambini, condizione assolutamente
necessaria per il futuro. Per la prima
volta mi sono ritrovato nella veste
di genitore con figlio sciatore e,
provando sulla mia pelle questa
esperienza così impegnativa, sento
di dovermi complimentare con tutti
quanti si prodigano nel portare i
bambini, anche così piccoli, sulla
neve. Mi congratulo anche con tutti i partecipanti, che hanno dedicato
grande impegno per impadronirsi delle tecniche ottenendo risultati tali da
ripagarli sicuramente.
Nel settore agonistico, nonostante tempo ed innevamento, mi ritengo
soddisfatto del lavoro svolto sulla neve con i nostri quasi 50 atleti e, una
attenta analisi evidenzia il salto di qualità ottenuto che li vede ora in possesso di una tecnica ricca di contenuti fondamentali tali da proiettarci, in
un prossimo futuro, ai vertici delle classifiche.
Sicuramente ci mancano ancora alcune qualità che dovranno essere sviluppate in futuro ed intendo abitudine alla velocità, adattamento ai terreni, tenuta in percorsi lunghi. Le scelte future saranno attente alle aspettative e mirate al raggiungimento degli obiettivi che ognuno di noi si è creato; sarà comunque necessario ottimizzare gli impegni sulla neve e fuori,
pensando in questo periodo, a dotare i nostri atleti di una buona base atletica valida a sopportare l’impegno fisico di uno sport così dispendioso di
energie. Confortato dal buon lavoro svolto da tutti ma consapevole di
quanto rimane da fare per migliorare ancora, ringrazio e vi aspetto tutti al
pranzo sociale.
FLAVIO ONGANIA
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C
OME I “MISSILI” SULLA PISTA DEL MITICO CAMPOROSSO A TARVISIO
La neve del Lussari
Nei giorni successivi positivi i commenti sulla nostra “bociarìa”
Febbraio 2001. Flavio decide che bisogna andare a provare la nuova pista del Lussari. Mercoledì 14, si parte. E’
una bellissima giornata di sole. La neve non è tanta, ma è buona. Soprattutto è la “neve del Lussari”, quella sulla
quale sciano i bambini dell’U.S. Camporosso, la squadra più forte della Regione. Allora, sciando sulla stessa
neve, speriamo di diventare forti altrettanto, magari di più! Si fanno tre gruppi, uno con Barbara, uno con
Flavio, uno con Italo e si comincia ad andare su e giù come missili. I maestri sciano davanti, poi si fermano e ci
guardano. Ogni discesa consigli, correzioni, incoraggiamenti. Come sempre. Più di sempre, perché siamo tutti
quanti gasati, la giornata è bella e si scia fuori casa, in totale allegria. Sosta alla mezza per un panino; palle di
neve davanti al rifugio, sotto il Santuario della Madonna, e via di nuovo, fino alle quattro del pomeriggio. La
giornata di sci è finita. Tutto bello, ci siamo divertiti. In cuor nosto speriamo che la “magica” neve del Lussari,
ci abbia fatto diventare forti come quelli dell’U.S. Camporosso.
TOMMASO (PENSIERI) ED ENRICO (SCRITTURA) MANZON
P.S. Racconta Ino Pupulin che il sabato successivo non si erano ancora spenti gli echi dell’incursione al Lussari
dei nostri bambini. Infatti, in cima alla pista, casualmente, ha raccolto i “commenti” di un gruppetto di anziani atleti (Master B) di qualche sci club dell’udinese che si stavano allenando per i Campionati provinciali dell’indomani. Parlavano di un evento accaduto in settimana, di una pacifica e gioiosa “invasione” di mini atleti
che avevano letteralmente riempito la striscia bianca della discesa, dal Santuario al fondovalle.
Dicevano di maestri attenti, esigenti, ma affettuosi. Parlavano di curve disegnate con leggerezza e buona tecnica. Narravano di uno “stormo” vociante ed allegro, di un “battaglione” ordinato e grintoso. Insomma, erano
rimasti davvero ben impressionati dai nostri piccoli sciatori.
Quando me lo racconta, Ino è contento. Lo sono anch’io. Sappiamo entrambi che i “pionieri” friulani sono
gente che di sci se ne intende e che i complimenti non li regala. Perciò, è come se avessimo preso una medaglia. Ci viene da pensare che, chissà, forse anche la nostra neve, anche i nostri maestri faranno diventare bravi
i nostri bambini, li faranno diventare forti come quelli dell’U.S. Camporosso.
Siamo però già certi che la “bociarìa” del 5 CIME come si muove, fa effetto, quantomeno per lo “spostamento d’aria” (sono tanti!); che come la vedono “in formazione”, suscita interesse, anche un po’ di ammirazione,
ma, soprattutto, gioia!
E. M.
P
ROSSIMI APPUNTAMENTI
- Inizio prep. atletica
metà maggio
- Gita al mare
27 maggio
- Passo Stelvio
16-21 giugno
- Tutti in Piscina
4 luglio
- Kaprun
8-11 luglio
- Atletica a Piancavallo
16-17-18 luglio
- Atletica a Piancavallo
26-27-28 luglio
- Cervinia
2-6 settembre
- Passo Tonale
27-30 settembre
La “Valanga Rosa”
scende in pista!
Entusiasmo e voglia di stare in compagnia
alla base del neonato gruppo femminile
ROSSANA CELLINI
La stagione 2000-2001 verrà ricordata negli annali dello sci club anche
per il costituirsi della “Valanga Rosa”. A livello amatoriale, in qualunque
sport, è raro incontrare un gruppo di amiche che abbia voglia di cimentarsi (magari per la prima volta) in una prova agonistica. In realtà, la
voglia forse c’è sempre stata, ma tra i figli da accudire, i mariti da seguire e l’eterna stanchezza del fine settimana che ci assale, alla fine si preferisce scambiare quattro chiacchiere in tranquillità. Così un po’ per curiosità, un po’ per gioco ci siamo presentate ai cancelletti di partenza: EMOZIONATISSIME! Molto confuse, oltre tutto, dai pali (troppi!), dai preziosi
consigli del maestro, dagli sguardi critici dei nostri consorti, dai caschi
che “fanno delle facce un po’ così”, dai figli che – impietosi - ci aspettano al traguardo, dall’assenza di un provvidenziale w.c. (”Ma chi ce l’ha
fatto fare ???”). Eppure, subito nell’aria si è diffuso un allegro brusio, un
rincorrersi di risate argentine, in contrasto con i “musi duri”, indici di
concentrazione e serietà agonistica, dei nostri compagni di squadra. Al
termine delle gare, è abitudine ritrovarsi per commentare e complimentarci a vicenda. Finalmente la tensione si è dissolta: “Andiamo a prendere un caffè? Ce lo siamo meritato!”.
Il gruppo è aperto a chiunque voglia provare l’ebbrezza (???) di scendere lungo un percorso. Non vi sono limiti tecnici: unici requisiti richiesti
sono l’entusiasmo e la voglia di stare in compagnia. Contiamo, quindi,
su nuove e numerose adesioni.
Infine, è doveroso ricordare l’assenza in questa stagione di Cinzia
Pellegrini, in dolce attesa …di un maschio!!!
V.G.
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La
STORIA DI UMBERTO REITERI VISSUTA IN PRIMA PERSONA
ALCUNI
ATLETI DEL
GRUPPO
RAGAZZI
NELL’ULTIMA USCITA
Dal “car” sullo Stelvio
al nebbione di Bergamo
STAGIONALE
Il 5 Cime ha trasformato i tranquilli weekend di un manager
stressato nei “stressanti weekend” di un agonista Master
Tutto iniziò a causa di una telefonata di Fabio, con la quale a sorpresa mi invitava allo Stelvio alla
corte del mitico Elio Presazzi…
Perché no, dopo tutto 4 giorni di
ferie a metà autunno non guastano e lo sci in ghiacciaio era un mio
vecchio sogno. Dopo aver fatto da
cavia umana per strani esperimenti scientifici sugli effetti dell’altura
sul fisico (e psiche) dell’uomo, e
dopo 400 km e 48 tornanti è iniziato il CAR. Sopravvissuto a quattro giorni trascorsi tra pali, urla,
video impietosi ripetuti alla moviola più lenta per fare più male, di
ragazze svedesi di Coppa del
Mondo che andavano come missili, di mal di testa, insonnia e terribili barzellette a cena, tornavo a
valle molto divertito ma molto
confuso: finalmente avevo capito
che non bastava aver comprato gli
sci carving per andare forte tra i
pali, ma bisognava cambiare completamente movimento e modo di
portare (o farsi portare) dagli sci.
Avevo anche scoperto che esisteva
un gruppo di sportivi ultraquarantenni gasati ma molto simpatici
che avevano molta voglia di evitare o di ritardare il momento in cui
i propri figli li avrebbero battuti
alla gara sociale; c’era un mondo
fatto di punti FISI (il tuo tempo per
830, diviso il tempo migliore,
meno 830 più la media dei punti
dei primi 5 classificati, etc. etc.?!?),
di scioline, dadini al fluoro, spazzole, termometri, di tutine e scaldamuscoli, di cronometri, di gare RQ,
CIT/MAS, Trofei delle Regioni, di
A2/C4/B3, di pali alti, bassi, funghetti e altre diavolerie che non
avrei mai immaginato.
Il tutto comunque fu sufficiente a
farmi dimenticare i tranquilli
weekend da manager stressato e
farmi iniziare gli stressanti
weekend da agonista Master alle
prime armi: allenamenti sotto la
neve, la pioggia, la nebbia, ma
sempre con lo stesso risultato di
Diego che impietoso ripeteva: “Ti
vedo legnoso, sei tu che devi fare
girare gli sci non loro a far girare
te, le linee devono essere più morbide, …”; sveglie fantozziane alle 5
del mattino per recuperare il pettorale con numeri abissali e fare
ricognizione alle prime luci dell’alba e susseguente attesa di 2/3 ore
prima di partire e infilarsi nelle
vasche Jacuzzi lasciate dai primi
250 concorrenti; 5 minuti di tremarella dovuta all’emozione e al
freddo patito nella tutina da gara
tanto aereodinamica quanto
inconsistente con meno 10 gradi e
poi giù in apnea fino al traguardo.
SETTIMANALE DI INFORMAZIONE SPORTIVA
“5 CIME NOTIZIE” - N.2
Suppl. n.1 al n.32 del 06-05-2001
EDITRICE: Associazione “La Voce”,
P.zza XX Settembre, 8 - Pordenone.
Tel. 0434-240000 Fax 0434-208445
E-mail: [email protected]
DIRETTORE RESP.: Flavio Mariuzzo.
TESTI E FOTO: Sci Club 5 Cime.
PROG. GRAFICO: Francesca Salvalajo.
IMPIANTI STAMPA: Visual Studio-PN.
STAMPA: Tipografia Sartor-PN.
Associato all’Unione
Stampa Periodica Italiana
La tensione si scioglieva solo di
fronte alla pacca sulla schiena di
complimenti di Enrico o di Plinio,
felici di avermi visto arrivare incredibilmente intero al traguardo e a
meno di 10 secondi di ritardo dal
primo.
A parte gli scherzi è stata una stagione da ricordare in quanto ho
veramente scoperto un nuovo
mondo fatto di tanti nuovi amici,
nuovi stimoli e anche di qualche
soddisfazione. L’entusiasmo genuino e stimolante di Isidoro e Fabio
che farebbero correre anche i
paralitici, lo spirito e la passione di
SuperPlinio sempre pronto a
distruggerti e a tirarti su con una
risata dopo 5 minuti, la serietà
semi-professionistica di Mario e
Guido, il genio e sregolatezza di
Giordano e Diego, la flemma e
dedizione di Enrico, la signorilità
agonistica di Roberto e la presenza
delicata e solare di Valentina e
Raffaella, uniche note rosa nella
Banda Agonisti (o Agonizzanti…?)
Scatenati.
Non posso non concludere ricordando l’infausto weekend di paura
trascorso nel bergamasco per la
finale del Trofeo delle Regioni, passato alla ricerca di un tracciato di
gara in mezzo alla nebbia, alla
pioggia e alla neve marcia; una
volta trovati il tracciato e il coraggio di scendere, il bello è stato
quello di capire fatta una porta
dove stava la successiva, cercando
di non farsi risucchiare da montagne di neve squagliata. Ma il massimo è stato arrivare al traguardo
accolto dalle risate generali per
avere preso “soltanto” 20 secondi
dal primo e per non avere accennato allo spazzaneve, come qualcuno ha fatto dopo di me (al che
mi sono aggiunto anch’io al coro
delle risate…); guardando poi
bene la classifica finale è stato
comunque confortante scoprire
che atleti dal blasone decennale ne
avevano presi anche più di 20 di
secondi… al contrario di Fabio che
come sempre è riuscito a tenere
alto l’onore della squadra (insieme
a Rosanna dalla parte del gentil
sesso) grazie alla sua incredibile
grinta e regolarità. Le risate che
hanno comunque accompagnato
il lungo viaggio di ritorno mi
hanno fatto apprezzare anche un
altro lato del nostro meraviglioso
sport: la voglia di rimettersi sempre in gioco senza prendersi troppo sul serio e la convinzione che
alla fine l’importante è divertirsi
(cercando di non farsi troppo
male).
UMBERTO REITERI
C
IL
GRUPPO
MASTER
ALLO STELVIO
DEI
RESCE IL SETTORE DELLO SNOWBOARD
ALCUNI
Davide Fabretti
maestro “made”
in Pordenone
La squadra del 5 Cime è prima in provincia
e tra le migliori del Friuli-Venezia Giulia
Siamo arrivati anche quest’anno agli sgoccioli della stagione invernale, quindi è giusto fare un piccolo riepilogo di ciò che è stato
fatto e soprattutto di quello che si vorrà fare in futuro nel settore
dello snowboard.
Pur nella sua piccola realtà, la squadra agonistica dello Sci Club è
riuscita a portare a casa dei buoni risultati. La costanza dei suoi atleti ha permesso al 5 Cime di risultare primo nella classifica provinciale, nel podio nella classifica regionale e di cogliere un insperato
terzo posto anche in una tappa del campionato interregionale svoltosi a San Pellegrino. Questo però non deve essere un punto di arrivo, ma semmai un’iniezione di fiducia per chi in questo sport ci ha
sempre creduto.
Non esiste tuttavia solo il mondo delle gare, soprattutto in uno sport
come lo snowboard che di per sé nasce e continua a vivere nella sua
realtà di momento aggregante e di divertimento. Nel paesi dove la
tavola da neve gode già di maggiore credito, salta agli occhi l’incremento di praticanti registrato soprattutto tra i giovanissimi.
Durante la stagione appena conclusa, questa tendenza si è incominciata a vedere anche nelle maggiori stazioni sciistiche italiane. In futuro i bambini saranno sicuramente il punto di forza di questo sport.
Entro l’anno il nostro giovane associato Davide Fabretti otterrà il brevetto di maestro della disciplina. Davide ha già superato le preselezioni e la prova finale in Trentino dovrebbe essere una pura formalità
per un atleta della sua bravura. Ad appena 28 anni diventerà così il
secondo maestro di snowboard del Friuli-Venezia Giulia.
Nei prossimi anni lo sci club si impegnerà a sviluppare proprio questo settore senza nulla togliere allo sci, ma dando la possibilità ai
piccoli di divertirsi sulla neve anche con un altro gioco, lo snowboard.
Buona neve a tutti!
ATLETI DEL
GRUPPO SNOWBOARD
SPORTWEAR
Articoli sportivi
Via S.Valentino,
8
Via San Valentino,
8 - Pordenone
Tel. 0434-44010
Telefono 0434.44010
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