HIGHLIGHTS Indice Highlights Parlamento europeo 6 Rapporto 7

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Numero 7, Anno 2014
HIGHLIGHTS
Commissione Europea: Gruppi di dialogo civile rafforzati sulle
questioni agricole
La Direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale (DG
AGRI) della Commissione europea ha finalizzato la revisione della
composizione dei gruppi di dialogo civile che si occupano di materie
che rientrano nella politica agricola comune come l'ambiente e il
cambiamento climatico, i prodotti animali, agricoltura biologica, le
foreste o la qualità e la promozione.
I Gruppi di dialogo civile forniscono un importante forum per la
consultazione, fornendo un contributo di alto livello da una vasta
gamma di fonti e soggetti interessati sotto forma di pareri,
raccomandazioni e rapporti, a complemento di altre fonti,
consultazioni e competenze in-house della Commissione europea. A
seguito di un invito aperto e trasparente lanciato il 1 aprile 2014, 103
organizzazioni che hanno aderito, di cui 68 domande sono state
approvate come ammissibili. Rispetto alla situazione precedente, sono
stati riconosciuti come membri a pieno titolo 43 nuove organizzazioni
dei gruppi di dialogo civile gestito dalla DG AGRI. Questo rafforzerà
la competenza, la diversità delle voci, l'equilibrio dei diversi
rappresentanti dei gruppi e la loro capacità di fornire alla Commissione
preziosi consigli sullo sviluppo futuro della PAC e la sua gestione,
migliorando la qualità del dibattito con una più ampia partecipazione
della società civile. In questo modo verranno inserite nel dibattito le
diverse aspettative della società europea per quanto riguarda
l'importante ruolo economico che l'agricoltura svolge nelle zone rurali,
ma anche il suo contributo alla lotta contro il cambiamento climatico e
alla perdita di biodiversità, a migliorare la qualità della nostra
alimentazione e lo sviluppo delle zone rurali, elementi che vanno di
pari passo con la riforma della politica agricola comune adottata lo
scorso anno.
Indice
Highlights
Parlamento
europeo
6
Rapporto
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Briefs
8
Eventi
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Link
Jean-Claude Juncker, nuovo Presidente della Commissione europea
Il Parlamento europeo conferma Jean-Claude Juncker come Presidente della Commissione europea.
L’ex primo ministro del Luxembourgo Juncker il 15 luglio 2014 in seduta plenaria a Strasburgo è
stato eletto come successore di José Barroso. Juncker prende le redini della Commissione europea
grazie ai 422 voti a favore, ben al di sopra del minimo richiesto (376).
Tra le priorità del nuovo Presidente della Commissione, per il suo mandato che inizia il 1
novembre, Juncker spingerà i colloqui verso un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti e
intensificare lo sviluppo delle energie rinnovabili. Durante il suo discorso davanti ai nuovi
eurodeputati europei ha dichiarato che, in questo accordo, non intende sacrificare la sicurezza
alimentare, sanitaria e sociale dell’Europa e le norme di protezione dei dati o la diversità culturale
sull'altare del libero scambio. Inoltre, ha affermato che avrebbe riesaminato le norme sulle colture
biotech. Secondo l’opinione del nuovo presidente Juncker, la Commissione deve essere in grado di
considerare il parere della maggioranza dei governi eletti democraticamente con lo stesso peso con
il quale viene misurato un parere di una consulenza scientifica, in particolare per quanto riguarda la
sicurezza del cibo che mangiamo e l'ambiente in cui viviamo. Questa posizione non risulta in linea
con i negoziatori degli Stati Uniti a livello commerciale, in quanto essi cercano un più rapido
processo di negoziazione che abbia una base di natura piuttosto scientifica e meno politicizzata. Il
Luxemburgo è uno tra i più forti oppositori delle colture geneticamente modificate, mentre il croato
Neven Mimica - che spera di diventare il prossimo Commissario per la Salute - proviene anche esso
da un paese anti OGM.
Nuovi standard di sicurezza alimentare con il Codex Alimentarius
La Commissione del Codex Alimentarius - l’organismo delle Nazioni Unite che stabilisce gli
standard alimentari e di qualità, - ha adottato la scorsa settimana (nella riunione annuale del 14-18
luglio a Ginevra cui sono intervenuti i 170 paesi membri e l’Unione europea, oltre a 30
organizzazioni governative e non governative internazionali) nuove norme per la tutela della salute
dei consumatori di tutto il mondo, specialmente quelle inerenti i livelli massimi accettabili di
piombo nel latte artificiale e di arsenico nel riso.
La Commissione del Codex Alimentarius ha il compito di definire gli standard internazionali di
sicurezza alimentare e di qualità nell’ottica di favorire alimenti più sicuri e più nutrienti per i
consumatori. Tale normativa in molti casi funge da base per le legislazioni nazionali mettendo a
disposizione in aggiunta i parametri di riferimento per la sicurezza del commercio alimentare
internazionale.
Il piombo negli alimenti per lattanti
Il limite massimo di piombo negli alimenti per lattanti adottato dalla Commissione del Codex
Alimentarius non deve superare i 0,01 mg per kg. I neonati e i bambini piccoli sono particolarmente
vulnerabili agli effetti tossici del piombo, che possono causare conseguenze negative permanenti
per la loro salute, particolarmente per il sistema nervoso e per il cervello, con ripercussioni in
termini di riduzione della loro capacità di imparare. Tracce di piombo possono finire negli
ingredienti utilizzati nella produzione di latte artificiale, pertanto è opportuno, per ridurre i livelli di
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piombo nel latte artificiale, approvvigionarsi di materie prime provenienti da zone in cui il piombo è
meno presente.
L’arsenico nel riso
Il Codex ha fissato il livello massimo di arsenico consentito nel riso stabilendolo a 0,2 mg per kg.
L’arsenico è presente in natura, a livelli elevati nelle acque sotterranee e del suolo di alcune parti
del mondo e può entrare nella catena alimentare quando è assorbito dalle colture tramite l’acqua e il
terreno. Gli effetti negativi di un’esposizione prolungata all’arsenico sono tumori, lesioni della
pelle, problemi dello sviluppo, malattie cardiache, diabete e danni al sistema nervoso e al cervello.
Il riso, alimento base per milioni di persone, può assorbire più arsenico rispetto ad altre colture e
concorrere all’esposizione all’arsenico, soprattutto in alcuni paesi asiatici, dove l’irrigazione
avviene con acque sotterranee contenenti sedimenti ricchi di arsenico, pompate da pozzi tubolari
poco profondi. Migliori sistemi d’irrigazione e pratiche agricole più efficienti potrebbero
contribuire a ridurre la contaminazione, ad esempio coltivando il riso in letti rialzati piuttosto che in
campi allagati.
La Commissione ha inoltre deciso di sviluppare un nuovo codice di pratica che aiuterà i paesi a
rispettare il massimo livello stabilito e fornire ai produttori buone tecniche agricole e di produzione
per prevenire e ridurre la contaminazione.
I farmaci veterinari
Il Codex ha raccomandato che l’uso di alcuni farmaci veterinari venga limitato negli animali
destinati al consumo alimentare, per evitare che quantità residue di farmaci rimangano nella carne,
nel latte, nelle uova e nel miele. Otto farmaci (cloramfenicolo, malachite verde, carbadox,
furazolidone, nitrofural, cloropromazina, stilbene e olaquindox), compresi gli antimicrobici e i
fattori di crescita, possono potenzialmente avere effetti negativi sulla salute umana e possono
contribuire allo sviluppo di resistenza ai farmaci.
Altre misure
Sono stati inoltre fissati i livelli massimi di residui di pesticidi, di additivi negli alimenti, di
contaminanti, tra cui le tossine chiamate fumonisine prodotte dalla muffa che cresce sul mais. Altre
misure comprendono nuovi standard di sicurezza e qualità per alimenti come le capesante crude, i
frutti della passione, il durian e l’okra.
Il lavoro futuro
Verranno inoltre affrontati altri temi, tra cui la definizione di standard per il pepe, nero, bianco e
verde, per il cumino, per l’origano, per il timo e per l’aglio, e definire i livelli massimi di cadmio
nel cioccolato e nei prodotti derivati dal cacao. La Commissione su proposta dell’UNICEF ha anche
discusso della necessità di una norma Codex per gli alimenti pronti da mangiare per i bambini
malnutriti, per garantire la sicurezza e la qualità di tali alimenti. La Commissione ha deciso di
seguire questa discussione nel Comitato su Nutrizione e Alimenti per usi alimentari.
FAO: l’Indice scende per il terzo mese consecutivo
In giugno, l'Indice dei prezzi alimentari della FAO è sceso per il terzo mese consecutivo, un calo
per lo più influenzato dal ribasso dei prezzi del grano, del mais e dell'olio di palma riflesso di ampie
forniture e migliori prospettive di produzione a livello mondiale di questi prodotti.
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Secondo l'ultimo rapporto della FAO Crop Prospects and Food Situation, (Prospettive dei Raccolti e
Situazione Alimentare) le previsioni per la produzione mondiale di cereali sono ulteriormente
migliorate per il 2014/15, con revisioni al rialzo per i cereali secondari e per le forniture di grano.
Secondo le ultime previsioni della FAO la produzione cerealicola mondiale nel 2014 dovrebbe
aggirarsi intorno a 2.498 milioni di tonnellate, compreso il riso lavorato, (+18 milioni di tonnellate
rispetto a giugno, anche se ancora -1%, pari a 23 milioni di tonnellate rispetto alla produzione
record dello scorso anno.
L'indice dei prezzi alimentari FAO ha registrato una media di 206 punti, - 3,8 punti (l'1,8%) da
maggio e quasi -6 punti (2,8%) rispetto a giugno 2013. A marzo l'indice aveva toccato il picco più
alto degli ultimi dieci mesi con 213 punti, per poi riscendere ad aprile, maggio e giugno, soprattutto
a causa del calo dei prezzi dei cereali secondari, degli oli vegetali e dei prodotti lattiero-caseari.
Anche i prezzi dello zucchero sono diminuiti nel mese di giugno, ma sono rimasti più alti rispetto
allo scorso anno, mentre al contrario, i prezzi della carne in media sono aumentati dal maggio
scorso.
Domanda e offerta
L'Indice FAO dei prezzi dei cereali ha registrato nel mese di giugno una media di 196,2 punti, 10,9 punti (5,2%) rispetto a maggio e -36,1 punti (15,6%) rispetto allo scorso anno. Il calo è dovuto
ai prezzi più bassi del grano e del mais (-7%).
Gli oli vegetali hanno registrato una media di 188,9 punti, -6,4 punti (3,3%) da maggio, in parte
riflesso del livello basso da 9 mesi del prezzo dell'olio di palma - l'olio commestibile più largamente
commercializzato.
I prezzi del latte hanno registrato una media di 236,5 punti, -2,5 punti (1%) rispetto a maggio, un
calo meno consistente rispetto ai tre mesi precedenti.
I prezzi della carne sono invece risaliti, con una media di 194,2 punti nel mese di giugno e +1,4
punti (0,7%) rispetto a maggio, un riflesso delle limitate forniture mondiali.
PESCA: Accordo di partenariato UE-Marocco sta per entrare in vigore
La Commissione europea accoglie con favore la ratifica del Marocco di un protocollo di pesca che
aprirà le porte alle navi europee per tornare a pescare in acque marocchine, dopo una pausa di più di
due anni. L'Unione europea e il Marocco avevano concluso a dicembre 2013 l’accordo di pesca
della durata di 4 anni, tuttavia la sua entrata in vigore era in attesa di ratifica da parte del Marocco.
Ora che entrambe le parti hanno concluso la loro procedura di ratifica, le navi dell'UE riceveranno
alcuni diritti di pesca nelle acque marocchine in cambio di assistenza finanziaria da parte
dell'Unione europea per lo sviluppo del settore della pesca marocchina. Il protocollo è il secondo
più importante del suo genere e appartiene a una nuova generazione di accordi di pesca dopo la
riforma della politica comune della pesca dell'UE, che pone un forte accento sulla sostenibilità
ambientale, la redditività economica e della legalità internazionale.
Il commissario europeo per gli affari marittimi e la pesca, Maria Damanaki, ha dichiarato: "Sono
lieta che questo protocollo possa finalmente entrare in vigore: i nostri pescatori hanno atteso questo
giorno per più di due anni Ora dobbiamo fare in modo che la nostra flotta possa riprendere la sua
attività al più presto. Questo nuovo protocollo è un esempio per i responsabili della governance
internazionale della pesca: abbiamo fatto in modo che i diritti di pesca dell'UE non superano il
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limite scientificamente valido che garantisce una pesca sostenibile, e che le navi europee non
competano con i pescatori locali. Sono fiduciosa che il sostegno finanziario dell'UE contribuirà a
costruire un futuro sostenibile per la pesca in Marocco attraverso il sostegno settoriale mirato".
Dettagli del protocollo
Fino a 120 imbarcazioni provenienti da 11 paesi europei (Spagna, Portogallo, Italia, Francia,
Germania, Lituania, Lettonia, Paesi Bassi, Irlanda, Polonia e Regno Unito) sono coinvolti nel nuovo
protocollo. Le possibilità di pesca sono state aumentate di un terzo rispetto al protocollo precedente,
per un totale di 80.000 tonnellate di piccoli specie marine con ulteriori possibilità di pesca per
strascico, tonno e pesca artigianale. In totale sono coperta dal protocollo sei categorie di segmenti di
flotta industriale e di piccole dimensioni.
Il costo per il contribuente UE per accedere a queste maggiori possibilità è diminuito del 30%
rispetto al precedente protocollo. Il costo complessivo per l'UE di 30 milioni di € all'anno, di cui €
16.000.000 compensa il Marocco per l'accesso alla risorsa e € 14.000.000 è diretto a sostenere il
settore della pesca nel paese. Inoltre, il contributo degli armatori è stimato in € 10.000.000, dando
una dotazione finanziaria complessiva per il Marocco di una cifra stimata di € 40 milioni, mentre il
nuovo protocollo prevede anche maggiori opportunità di lavoro per i pescatori marocchini.
Una clausola sui diritti umani è inclusa nel protocollo e, come con tutti gli accordi dell'UE, un
meccanismo di sospensione in-built assicura che l'Unione europea può sospendere unilateralmente
il protocollo in caso di violazione dei diritti umani.
La Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti (BEI) firmano un Memorandum
of Understanding per la cooperazione nei settori dell'agricoltura e dello sviluppo rurale
Il commissario per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale Dacian Cioloş e il Vice Presidente della Banca
europea per gli investimenti (BEI) Wilhelm Molterer hanno firmato lo scorso 14 luglio un
Memorandum of Understanding (MoU) tra la Commissione europea e la BEI per la cooperazione
nel settore agricolo e dello sviluppo rurale nel periodo 2014-2020 . Il primo del suo genere nel
settore agricolo, questo protocollo d'intesa apre la strada a iniziative comuni da entrambe le
istituzioni, in modo da stimolare lo sviluppo rurale e incrementare l'utilizzo di strumenti finanziari
sostenuti dai fondi di sviluppo rurale.
Il Commissario Cioloş ha dichiarato: "Questo memorandum d'intesa porterà il settore
agroalimentare più vicino agli strumenti finanziari necessari per aumentare la competitività e
l'innovazione. Gli strumenti finanziari previsti hanno un forte potenziale per sostenere le filiere
corte, così come per le strutture agricole piccole e di giovani agricoltori. Gli agricoltori avranno
più facile accesso ai finanziamenti per sostenere le loro decisioni di investimento, mentre gli Stati
Membri e le parti interessate potranno anche trarre grandi vantaggi dal supporto della BEI e
dall'esperienza riguardo gli strumenti finanziari e gli investimenti strategici".
Il Vice Presidente Molterer ha dichiarato: "La BEI ha esperienza in agricoltura, nello sviluppo
rurale e nel finanziamento della sicurezza alimentare di lunga data. Condizioni di prestito a lungo
termine possono incoraggiare gli imprenditori in questi settori a implementare idee di business che
sono difficili da finanziare di breve termine. E l'esperienza ha dimostrato che i protocolli d'intesa
sono guide di riferimento molto utili per rafforzare la cooperazione e lo sviluppo di attività future".
La BEI porterà la sua esperienza nello sviluppo di strumenti finanziari, che svolgono un ruolo
sempre più importante per sostenere la competitività e l'innovazione in agricoltura, silvicoltura e
imprese rurali. In base al Memorandum, la BEI sarà in grado di consigliare gli Stati membri e le
regioni nella definizione delle strategie e dei progetti di investimento. In termini più concreti, il tipo
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di strumenti e interventi che potrebbero essere coperti sono investimenti, progetti pilota e di
dimostrazione e progetti innovativi di trasferimento dei risultati della ricerca e la condivisione della
conoscenza (in linea con il partenariato europeo per l'innovazione per "Produttività e sostenibilità").
Un ulteriore esempio di potenziale cooperazione congiunta sarebbe lo sviluppo di strumenti
finanziari a sostegno delle infrastrutture verdi nelle zone rurali e forestali, nonché la possibilità di
utilizzare strumenti finanziari a livello UE, come COSME e Horizon2020.
Il memorandum d'intesa sottolinea il potenziale ruolo della BEI nel finanziamento di progetti
pubblici e privati, nonché il finanziamento di contributi pubblici nazionali e regionali a programmi
di sviluppo rurale. Così, il gruppo BEI (cioè il fondo d'investimento BEI e europeo) aumenterà
anche la sua presenza nel settore agricolo, agroalimentare e forestale, facilitando le valutazioni di
fattibilità, analisi di mercato-gap, e le valutazioni ex ante nell'ambito della programmazione dello
sviluppo rurale.
PARLAMENTO EUROPEO
Ortofrutta e lattiero-caseario: la Commissione Europea presenta le Relazioni di medio
termine
Dopo gli adempimenti necessari all’elezione dell’ufficio di presidenza, la commissione agricoltura e
sviluppo rurale del Parlamento Europeo si è riunita per la prima seduta “operativa” nella giornata di
mercoledì 23 luglio. Il progetto di ordine del giorno ha previsto innanzitutto lo scambio di opinioni
con il direttore generale presso la Commissione Europea (DG Agri), Jerzy Bodgan Plewa, durante il
quale sono state presentate le linee programmatiche dell’esecutivo per la nuova legislatura nonché
analizzate alcune questioni e problematiche di attualità riguardanti il settore agroalimentare
europeo. Oltre a ciò, è opportuno soffermarsi su altri due momenti di esposizione della
Commissione ai nuovi membri della comagri. Il primo, riguarda l’applicazione delle disposizioni
relative alle organizzazioni di produttori, ai fondi di esercizio e ai programmi operativi nel settore
ortofrutticolo successivamente alla riforma del 2007. Si tratta della presentazione della Relazione di
medio termine prevista dall’ultima riforma settoriale nella quale, dopo essere stata analizzata e
valutata la diffusione del modello di organizzazioni di produttori all’interno del mercato unico e gli
strumenti ad esso riferibili (programmi operativi, fondi di esercizio), sono state formulate alcune
raccomandazioni per il futuro. Nel capitolo conclusivo, in particolare, sono state messe in luce
alcune delle principali debolezze del sistema. Dalla persistenza (seppur con le dovute differenze
territoriali) di un basso livello di organizzazione all’uso molto limitato di misure e strumenti di
prevenzione delle crisi, passando per lo scarso contributo dei programmi operativi alla realizzazione
degli obiettivi fondamentali (ad es/miglioramento dell’attrattività delle o.p. e incremento del valore
commerciale produttivo) e per la spesa ridotta per misure strategiche quali la ricerca e
l’innovazione. Partendo da tali debolezze, l’esecutivo comunitario auspica per il futuro alcuni
interventi tra cui la ridistribuzione di risorse finanziarie e, più in generale, l’ipotesi di una
rivisitazione dell’attuale regime UE applicabile al settore ortofrutticolo. Un cenno, infine, alla
presentazione dell’altra Relazione UE riguardante l’Evoluzione della situazione del mercato lattiero
caseario e funzionamento delle disposizioni del “pacchetto latte”. Anche in questo caso,
soffermandosi sul capitolo conclusivo, sono state formulate alcune raccomandazioni da parte della
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Commissione. In particolare, pur costatando le attuali prospettive positive del mercato lattierocaseario mondiale, sono stati sollevati alcuni dubbi sulla capacità del quadro normativo europeo di
fronteggiare episodi di estrema volatilità o situazioni di crisi. Infatti, il “pacchetto latte” che era nato
per fronteggiare la crisi del 2009-2010, pur avendo introdotto importanti strumenti e novità per il
settore (soprattutto in ambito di relazioni contrattuali), non sembra essere sufficiente. Ecco quindi
che accanto alla recente nascita dell’Osservatorio europeo sul mercato del latte, la cui funzione
principale sarà proprio quella di aiutare la Commissione a sorvegliare l’evoluzione del mercato e ad
utilizzare efficacemente gli strumenti e la rete di sicurezza previsti dall’attuale regime normativo,
l’esecutivo si è impegnato a portare avanti il dibattito e a valutare la necessità di strumenti
aggiuntivi contro le crisi. Oltre a ciò, la Relazione prevede un’analisi urgente per gestire la fase
post-quote produttive che inizierà a partire dal prossimo mese di marzo
RAPORTO
La rapida crescita dell'agricoltura biologica dell'UE
La DG AGRI segnala una crescita positiva dell’agricoltura biologica nella UE. Il terreno destinato
all’agricoltura biologica è aumentato di circa 500 000 ettari ogni anno negli ultimi dieci anni, con i
nuovi Stati membri come Estonia Repubblica Ceca, Lituania, Slovenia e Slovachia. Il breve
rapporto intitolato “La rapida crescita dell'agricoltura biologica dell'UE” pubblicato da parte della
DG AGRI sull'agricoltura biologica delinea che l'UE-27 ha avuto un totale di 9,6 milioni di ettari
coltivati in 2010 secondo le regole dell'agricoltura biologica - che rappresenta più di 186 000
aziende agricole biologiche in tutta l'UE. Tuttavia la zona dell’agricoltura biologica rappresenta
ancora solo il 5,4% del totale della superficie agricola utilizzata, mentre la quota di allevamento
agricolo biologico varia ampiamente tra i paesi. Austria apre la strada con un quinto dei sua
produzione agricola come produzione biologica, la Svezia il 16%, Lituania il 10%,mentre paesi
come Malta, Bulgheria e Irlanda hanno un importante ritardo, la quota dell’agricoltura biologica è al
meno di 1%. Il pascolo permanente rappresenta la quota maggiore della superficie biologica (45%),
seguita da cereali (15%) e le coltivazioni permanenti (13%). La produzione animale biologica è
notevolmente inferiore, intorno al solo 1%. In generale, gli agricoltori biologici tendono ad essere
più giovani rispetto alle loro controparti convenzionali - con il 61,3% di agricoltori biologici con
meno di 55 anni nel 2010.
La Comunità europea, descrive la Croazia, come un paese "attivi nell’agricoltura biologica" con
quasi 900 aziende iscritte – ovvero circa lo 0,3% delle sue partecipazioni totali - soprattutto in
pascolo biologico e prato (4 110ha), colture oleaginose (2 180ha) e frutta e bacche (1 140ha). Le
discussioni sulla revisione delle norme per l’agricoltura biologica prenderanno il via in autunno –
con l’eurodeputato Martin Häusling che punta a diventare il relatore del Parlamento europeo sul
dossier. Un vivace dibattito ha avuto luogo anche durante l'ultimo consiglio Agricoltura del 14
luglio 2014 con vari delegazioni che invitavano il Commissario Ciolos a prendere in considerazione
il mantenimento di taluni deroghe alle norme biologiche, prendendole caso per caso, e sostenendo
che la loro eliminazione potrebbe avere un effetto negativo sulla produzione biologica.
Per ulteriori informazioni consultare: http://goo.gl/XATwNs
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BRIEFS
Commissione Agricoltura e sviluppo rurale
Il 7 luglio 2014, Paolo De Castro è stato eletto all'unanimità presidente per il Gruppo dei Socialisti e
Democratici della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale (ComAgri) del Parlamento europeo.
De Castro ha dichiarato che l’attenzione nel prossimo periodo sarà dedicata alla riforma del sistema
ortofrutticolo europeo, al regolamento che riformerà il funzionamento dell'agricoltura e
dell'etichettatura dei prodotti biologici, alla gestione del settore lattiero caseario che a partire da
marzo 2015, non avrà più quote produttive e non in ultimo, alla revisione di medio termine della
Pac 2020. Di rilevanza strategica risulta anche il negoziato commerciale tra Europa e Stati Uniti
(Ttip) che inciderà in maniera diretta nel settore agroalimentare. De Castro, si auspica inoltre una
maggiore sinergia con la Commissione parlamentare per l’Ambiente, di cui membro sostituto. La
Commissione Ambiente è presieduta dall’italiano Giovanni La Via.
Iniziativa volontaria della filiera agroalimentare
Il 15 luglio 2014 “la Commissione europea ha adottato una comunicazione che invita gli Stati
membri a cercare il modo di migliorare la protezione dei piccoli produttori e dettaglianti di
prodotti alimentari contro le pratiche sleali dei loro partner commerciali spesso molto più forti.
Prima che un prodotto alimentare arrivi fino al consumatore, molti operatori del mercato
(produttori, trasformatori, dettaglianti, ecc.) intervengono nella filiera per aggiungere qualità e
valore. A causa di sviluppi come una maggiore concentrazione del mercato, vi sono livelli di potere
negoziale molto diversi nelle relazioni tra i diversi attori della catena di approvvigionamento.
Anche se le differenze nel potere contrattuale sono comuni e legittime nelle relazioni commerciali,
questi squilibri possono a volte tradursi in pratiche commerciali sleali”.
Per tutti i dettagli e su come sostenere l iniziativa: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-831_it.htm
Sostegno accoppiato nel regime di pagamento unico
La Corte dei conti europea ha pubblicato un rapporto speciale intitolato: “La Commissione ha
gestito in modo efficace l'integrazione del sostegno accoppiato nel regime di pagamento unico?”
In seguito i link disponibili con le versioni in Inglese e Francese:
http://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/SR14_08/SR14_08_FR.pdf
http://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/SR14_08/SR14_08_EN.pdf
L’intensificazione sostenibile dell'agricoltura europea
Il 24 giugno 2014, la Fondazione RISE ha pubblicato il suo rapporto sull'intensificazione
sostenibile dell'agricoltura europea.
La versione completa è scaricabile qui:
http://www.risefoundation.eu/images/pdf/si%202014_%20full%20report.pdf
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GB: Food security - Environment, Food and Rural Affairs Committee
E’ stata pubblicata la seconda relazione che si concentra sulla produzione alimentare,
approvvigionamento e i sistemi necessari per garantire la sicurezza alimentare in futuro. La
Relazione mette in evidenza alcuni esempi di buone prassi e di come i produttori alimentari e il
governo inglese potrebbero rispondere ai cambiamenti previsti e pianificare nel modo migliore i
sistemi di produzione alimentare e di approvvigionamento per rendergli più sicuri.
La seconda relazione è disponibile qui:
http://www.publications.parliament.uk/pa/cm201415/cmselect/cmenvfru/243/24303.htm
EVENTI
Convegno internazionale AFHAFBC-2014
Dal 30 al 31 Agosto si svolgerà a New Delhi, presso l’università di Jawaharlal Nehru uno
importante convegno internazionale sul tema dell’agricoltura, foreste, orticoltura, acquacoltura,
scienze animali, tecnologie Alimentari, biodiversità e cambiamento climatico approcci sostenibili
(AFHAFBC-2014).
Per inviare abstract sui diversi temi proposti e per partecipare: http://www.krishisanskriti.org/afhafbc.html
LINK
COMMISSIONE EUROPEA DG AGRICOLTURA
http://ec.europa.eu/agriculture/index_it.htm
COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO
http://www.eesc.europa.eu/?i=portal.it.home
PARLAMENTO EUROPEO COMMISSIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE
http://www.europarl.europa.eu/activities/committees/homeCom.do?language=IT&body=AGRI
CALENDARIO CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA
http://www.consilium.europa.eu/press/calendar.aspx?lang=it&BID=950
EUROALERT AGRICULTURE & FISHERIES
http://euroalert.net/en/newsindex.aspx?ida=16
La newsletter è curata da Marco Barbetta, Micaela Conterio e Roxana Mihai.
INEA Bruxelles
Rue du Trône, 98
B – 1050 Bruxelles
Tel. +32 2 2902 289 – 285
Fax + 32 2 2177415
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