Misure elettriche

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Misure elettriche
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La Misura delle Grandezze Elettriche
2014- 03- 25 13:03:53 BrunoOrsini
Premessa
Prima di af f ront are l’argoment o della misurazione delle grandezze elet t riche è
bene precisare che, per quant o si possano usare st rument i alt ament e
t ecnologici e di elevat a precisione, nessuna misurazione può essere
considerat a esat t a; ne consegue che la valut azione dell’errore di misura in
relazione al t ipo di st rument o impiegat o risult a di not evole import anza e deve
essere at t ent ament e valut at a.
Errori di misura
L’operazione di ef f et t uare una misura, si def inisce come il risultato del
rapporto f ra una determinata grandez z a ed un’altra ad essa omogenea
scelta come unita di misura campione. Durant e una operazione di misura si
present ano sempre degli errori che principalment e si possono dist inguere in
due cat egorie:
errori sist emat ici
errori accident ali
Gli errori sistematici sono errori che non sono conseguenza di manovre
dell’operat ore ma dipendono dalle carat t erist iche degli st rument i usat i e dal
procediment o di misura impiegat o, si dist inguono in due t ipi; quelli strumentali
dovut i alla classe dello st rument o usat o e quelli per autoconsumo dovut i ad
assorbiment i di corrent e degli st rument i e alle cadut e di t ensione. Una f ont e di
errore sist emat ico, ad esempio, si ha quando lo st rument o int erf erisce con il
f unzionament o dell’apparat o su cui si st a misurando una grandezza, inf at t i
quest a risult a diversa con o senza st rument o di misura applicat o; e il caso
delle misure di t ensione con il volt met ro o di corrent e con l’amperomet ro,
perche con le loro resist enze int erne inf luiscono sulle condizioni
di f unzionament o del circuit o su cui si ef f et t ua la misura; oppure le misure
ef f et t uat e con st rument i f uori t arat ura. Gli errori sist emat ici risult ano essere i
più insidiosi perche si present ano sempre nella st essa quant it à e con lo
st esso segno, sono dif f icilment e individuabili, ma una volt a individuat a la
causa che li det ermina, possono essere f acilment e eliminat i;
Gli errori accidentali sono errori dovut i alle manovre dell’operat ore e alle
condizioni ambient ali della misura, la presenza di quest i errori può modif icare
in modo casuale il risult at o della misura sia in eccesso che in dif et t o; un
esempio classico di quest o t ipo di errori sono gli errori di parallasse nella
let t ura di un indice mobile oppure gli errori di part enza e di st op nelle
misurazioni di int ervalli di t empo con cronomet ro.
Quest o t ipo di errori possono essere ridot t i ad ent it à piccolissime con
ripet ut e misurazioni ma a dif f erenza degli errori sist emat ici non possono
essere eliminat i del t ut t o. Conseguenza di quant o espost o è che il risult at o di
una qualsiasi misurazione deve essere comunque int erpret at o, ad esempio
ripet endo più volt e la st essa misura e ipot izzando che il valore della misura è
cert ament e compreso t ra il valore minimo e massimo ot t enut o e che
maggiore e il numero di misurazioni con lo st esso risult at o maggiore e
l’at t endibilit à della misura. Quest o vuol dire che il risult at o di una misura per
essere corret t ament e ut ilizzabile deve essere sempre associat o ad un valore
di incertez z a U (uncert aint y) opport unament e def init o, per cui il valore della
grandezza sara dat o dalla seguent e relazione:
L’incert ezza, quindi, def inisce adeguat ament e la qualit a della misura e
presuppone una ef f icace valut azione di t ut t i gli errori sist emat ici. Il valore di
incert ezza, secondo la norma UNI CEI ENV 13005/2000 (Guida all’espressione
dell’incert ezza di misura) viene classif icat o in:
incertez z a di tipo A è quella risult ant e in base a met odi st at ist ici
(ogget t ivi) ovvero con una serie di misure ripet ut e;
incertez z a di tipo B è quella risult ant e in base a element i di t ipo
sogget t ivo quali: specifiche dei costruttori degli strumenti con relativi dati di
taratura; precedenti dati di misura; dati di riferimento presi in manuali o banche dati
e bibliografia scientifica.
In pratica una qualsiasi misura è rappresentata da una informaz ione costituita da quattro
elementi: parametro , numero , incertez z a , unita di misura , come riportato in
tabella 1.
Tabella 1 :
Paramet ro numero incert ezza unit a di misura
T ensione
Corrent e
230
32
± 2,5
± 0,5
volt
ampere
Unica eccezione all’incert ezza di una misura è quella del cont eggio di ent it à
discret e cost it uit e da element i separat i come ad esempio il numero di
persone present i in una st anza o il numero di aut o in un parcheggio; in quest o
caso il risult at o può essere considerat o esent e da errori.
Quant o espost o int roduce il concet t o di precisione della misura che risult a
st ret t ament e legat o alla grandezza da misurare e alle carat t erist iche dello
st rument o ut ilizzat o ed è def init a come la più piccola unit a di misura che lo
st rument o è in grado di apprezzare; ad esempio se si devono misurare le
dimensioni di una st anza usando un met ro a f et t uccia può essere
riscont rabile un errore dell’ordine del cent imet ro, ment re se la st essa misura
viene ef f et t uat a con un met ro elet t ronico a raggio laser può essere
riscont rabile un errore inf eriore al millimet ro.
Una volt a ot t enut o un det erminat o risult at o, spesso è
necessario approssimarlo o come viene def init o dagli addet t i ai lavori
“arrot ondarlo”, quest o signif ica che è possibile t rascurare alcune cif re t enendo
in considerazione i seguent i f at t ori:
– grado di approssimaz ione in quest o caso si applica la regola del 5 ovvero
se la prima cif ra che si vuole eliminare è minore di 5 le cif re rimanent i rest ano
invariat e, si ef f et t ua cioè un’approssimazione per dif et t o; se invece la cif ra
che si vuole eliminare inizia con un numero uguale o superiore a 5, si aument a
di una unit a la cif ra precedent e, si ef f et t ua cioè un’approssimazione per
eccesso. Un’alt ra regola da applicare è quella che il numero di cif re
signif icat ive del risult at o di una operazione cost it uit a da piu misure, deve
essere uguale a quello della misura meno precisa; alcuni esempi: un valore di
t ensione di 45,35 V o 45,37 V può essere approssimat o per eccesso a 45,4 V;
un valore di corrent e di 32,34 A può essere approssimat o per dif et t o a 32,3 A;
in caso di somma di t re corrent i 29,4 + 2,35 + 0,426 il risult at o è 32,176 A
in quest o caso la grandezza 29,4 limit a la precisione della somma alla prima
cif ra dopo la virgola, per cui il risult at o approssimat o corret t o è 32,2 A.
– grado di precisione rappresent at o dal numero delle cif re signif icat ive, in
quest o caso è bene rispet t are la regola generale che l’ult ima cif ra
signif icat iva del risult at o di una misura deve essere dello st esso ordine di
grandezza dell’incert ezza; ad esempio la misura di t ensione 2,145 ± 0,02 V
deve essere espressa 2,15​ ± 0,02 V.
Nell’esecuzione di ogni misura deve quindi pot er essere individuat o un
possibile errore (incert ezza) che si può def inire come errore assoluto εa
risult ant e dalla dif f erenza t ra il valore misurat o Vm e il valore vero Vv della
grandezza sot t o misurazione. Nelle applicazioni prat iche pero viene pref erit o il
valore dell’errore relat ivo percent uale che e dat o dalla seguent e relazione:
ovvero
Il valore di εr% è import ant e in quant o permet t e di comprendere il f at t o che,
negli st rument i analogici la misura di una det erminat a grandezza risult a più
precisa in prossimit à del f ondo scala; inf at t i se ad esempio si usa uno
st rument o con scala lineare e f ondo scala 250 V con un errore assolut o di ​} 0,5
V, con il quale si ef f et t ua prima una misura di 120 V e poi una misura di 230 V,
l’errore percent uale relat ivo εr% sarà in un caso
e nell’alt ro
Appare evidente che in prossimità del fondo scala la misura risulta più precisa, per
questo motivo gli strumenti di misura vengono identificati in base alle norme CEI con le
seguenti classi di precisione: 0,05 – 0,1 – 0,2 – 0,3 – 0,5 – 1 – 1,5 – 2,5 – 5, questo
significa ad esempio che uno strumento analogico di classe 1, in tutti i punti della scala
deve presentare un errore relativo percentuale entro il limite ±1%. Il parametro della
classe e molto importante al fine di individuare il campo di applicaz ione dello strumento,
ad esempio:
gli strumenti di classe 0,05 e 0,1 vengono impiegati per strumenti
campione di laboratorio,
quelli di classe 0,2 – 0,3 – 0,5 per strumenti da laboratorio,
quelli di classe 1 -1,5 per strumenti di controllo negli impianti e per
tarare gli strumenti da quadro,
quelli di classe 2,5 – 5 per strumenti da quadro nelle installaz ioni
f isse per misure continuative sugli impianti.
Generalment e per gli st rument i analogici quest i dat i unit ament e al t ipo di
f unzionament o, al t ipo di grandezza misurabile, ecc, sono riport at i nel
quadrant e di misura, negli st rument i digit ali invece quest i dat i vengono indicat i
nelle specif iche di f unzionament o.
Fig.1: simboli convenzionali present i sugli st rument i di misura.
Gli strumenti di misura
Le apparecchiat ure che rendono possibile il rapport o t ra una det erminat a
grandezza con la sua corrispondent e unit a di misura sono denominat e
strumenti di misura e sono apparecchiat ure in grado di conf ront are la
grandezza da misurare con l’unit a di misura cont enut a al loro int erno. In
maniera schemat ica, uno st rument o di misura può essere def init o dalla
successione dei seguent i element i: un sensore che inserit o nel circuit o di
misura preleva il valore del paramet ro in misura; un trasduttore che t rasf orma
il t ipo di grandezza rilevat a dal sensore, ad esempio un
convert it ore elet t romagnet ico; uno stadio di amplificazione che elabora
elet t ronicament e o manipola meccanicament e il segnale del t rasdut t ore; il
dispositivo finale di lettura che può essere di t ipo analogico se la let t ura è
realizzat a con un indice in moviment o su una scala apposit ament e graduat a,
oppure di t ipo digit ale se la let t ura è realizzat a at t raverso la let t ura numerica
di un apposit o display.
Quest o schema di principio degli st rument i elet t rici viene chiamat o catena di
misura e i suoi element i possono anche non essere alloggiat i nello st esso
luogo o nello st esso t empo, è il caso delle t elemisure o degli st rument i che
memorizzano ed elaborano enormi quant it à di dat i nel t empo. Det erminat i t ipi
di st rument i sono in grado di misurare diversi t ipi di grandezze anche non
omogenee come ad esempio i t est er o i mult imet ri che possono misurare
t ensioni, corrent i, resist enze, f requenze. In base al t ipo di disposit ivo f inale di
let t ura si possono avere:
st rument i analogici
st rument i digit ali
Strumenti analogici
Gli strumenti analogici, possono essere di t ipo elettromeccanico o di
t ipo elettronico: gli st rument i analogici di t ipo elet t romeccanico sono
cost it uit i da un equipaggio mobile avent e una posizione iniziale di riposo a cui
è f issat o un indice comandat o da una coppia mot rice creat a
proporzionalment e dalla grandezza da misurare, in cont rapposizione a quest a
agisce una coppia ant agonist a cost it uit a da una molla che t ende a riport are
l’equipaggio mobile nella posizione di riposo e quindi l’indice a zero, dalla
variazione dell’equilibrio di quest e due coppie mot rici si ot t iene uno
spost ament o angolare, in piu o in meno, dell’indice su una scala graduat a.
In f unzione del principio di f unzionament o del convert it ore elet t romeccanico si
possono avere: st rument i a magnet e f isso e bobina mobile, st rument i a f erro
mobile, st rument i elet t rodinamici, st rument i ad induzione, st rument i a f ilo
caldo, st rument i f erro dinamici, st rument i a t ermocoppia, st rument i a
raddrizzat ori, st rument i ad ef f et t o Hall; gli st rument i analogici di t ipo
elet t ronico cont engono al loro int erno circuit i elet t ronici t ipo oscillat ori, f ilt ri,
raddrizzat ori, amplif icat ori, che t rasf ormano la grandezza da misurare in
corrent e cont inua proporzionale alla grandezza da misurare applicandola ad
uno st rument o magnet oelet t rico. In quest i st rument i la presenza degli
amplif icat ori permet t e di ot t enere un’alt a sensibilit à unit ament e
ad un’alt issima impedenza d’ingresso.
Le carat t erist iche t ecniche più import ant i degli st rument i di misura analogici
sono:
la sensibilità è la più piccola grandezza in grado di generare uno
spost ament o apprezzabile rispet t o all’inizio della scala dello st rument o, in
prat ica la sensibilit à det ermina il limit e inf eriore del campo di misura dello
st rument o ment re il limit e superiore e dat o dal f ondo scala;
la risoluz ione è la minima variazione della grandezza misurat a, rilevabile con
sicurezza at t raverso uno spost ament o dell’indice, in prat ica rappresent a il
valore dell’ult ima cif ra signif icat iva apprezzabile;
la portata indica il valore massimo di una grandezza che lo st rument o può
misurare, in prat ica rappresent a il f ondo scala e insieme alla sensibilit à
delimit a l’int ervallo di f unzionament o;
l’impedenz a d’ingresso è l’impedenza che present a lo st rument o nei
conf ront i della grandezza da misurare;
la classe di precisione è l’ampiezza della f ascia di incert ezza espressa in
percent uale rispet t o al f ondo scala;
la prontez z a o tempo di risposta corrisponde all’int ervallo di t empo
che impiega la cat ena di misura dall’ist ant e in cui varia l’ingresso al moment o
in cui il sist ema di let t ura assume st abilment e il suo valore f inale ent ro i suoi
limit i di accurat ezza;
i limiti di impiego sono t ut t e quelle grandezze che inf luenzano il corret t o
f unzionament o dello st rument o quali la t emperat ura sia ambient ale
che dovut a al riscaldament o, la f orma d’onda del segnale in ingresso, valori
massimi di t ensione e corrent e, posizione di impiego dello st rument o, campi
elet t rici e magnet ici dovut i a f at t ori est erni;
Fig.2: st rument i da quadro analogici
Strumenti digitali
Gli strumenti digitali sono cost it uit i da un convert it ore analogico digit ale
che t rasf orma le inf ormazioni elet t riche in un segnale digit ale binario che poi
vene decodif icat o ed applicat o ad un apposit o display numerico sul quale e
possibile leggere diret t ament e il valore della misura; con le moderne
t ecnologie si possono avere st rument i digit ali sof ist icat issimi in grado di
ef f et t uare la memorizzazione, il richiamo e l’elaborazione delle misure;
possono inolt re essere int erf acciat i con sist emi comput erizzat i con la
possibilit à di ot t enere st rut t ure aut omat iche di cont rollo a dist anza.
Le carat t erist iche t ecniche più import ant i degli st rument i di misura digit ali
sono:
la precisione def inisce l’errore relat ivo percent uale rispet t o alla port at a, in
prat ica e simile alla classe di precisione di uno st rument o analogico;
il numero di digit è la minima variazione apprezzabile dallo st rument o;
il tempo di misura è il numero di cicli di misura che lo st rument o può
ef f et t uare in un secondo;
la risoluz ione è il valore della cif ra minima visualizzabile dal display nella
port at a piu bassa, ad esempio un volt met ro a 4 cif re e port at a più bassa 0,1
V avrà una risoluzione di 0,01 mV, in prat ica quest a carat t erist ica equivale alla
sensibilit a di uno st rument o analogico;
l’impedenz a d’ingresso è l’impedenza che present a lo st rument o nei
conf ront i della grandezza da misurare;
il f uori portata è il valore olt re il f ondo scala ricopert o dallo st rument o,
quest o paramet ro è visualizzat o dallo st rument o con una indicazione, ad
esempio una barra orizzont ale oppure il segno – per segnalare l’inversione di
polarit à nelle misure in corrent e cont inua, def init a “mezza cif ra” per quest o
mot ivo lo st rument o viene def init o a 3. cif re;
i punti di misura è il numero di indicazioni dist int e che possono essere f ornit e
dal display compresa l’indicazione di f uori port at a, ad esempio uno st rument o
a 3. cif re può dare 1000 punt i di misura;
il rumore è rappresent at o da una f lut t uazione casuale che si manif est a con
rapide variazioni della cif ra meno signif icat iva;
la reiez ione di modo normale (NMR) è espressa in dB e rappresent a la
capacit a dello st rument o di dist inguere in ingresso, il segnale da misurare dai
rumori est ranei;
la reiez ione di modo comune (CMR) è espressa in dB e rappresent a la
capacit a dello st rument o di dist inguere il segnale da misurare dai rumori t ra
ingresso e massa.
Fig.3: st rument i digit ali da quadro
Nella generalit à dei casi gli st rument i per la misurazione ed il cont rollo
delle grandezze elet t riche, sia di t ipo analogico che digit ale, vengono
classif icat i nelle seguent i cat egorie:
– grandez z a da misurare quest a cat egoria è compost a da st rument i a un
ingresso: volt met ri, analizzat ori di ret i, analizzat ori di spet t ro di f requenza;
amperomet ri, galvanomet ri, f requenzimet ri, misurat ori di carica; strumenti a
due ingressi: wat t met ri, varmet ri, misurat ori di energia (cont at ori),
impedenzimet ri, ohmet ri, logomet ri;
– modalità di misura della grandez z a quest a cat egoria è compost a da:
strumenti indicatori che present ano il valore della grandezza misurat a
ist ant aneament e senza regist rarla; strumenti registratori che present ano
l’andament o della misura nel t empo regist randola mediant e un indice
l’andament o della misura nel t empo regist randola mediant e un indice
scrivent e su cart a; strumenti integratori più comunement e det t i cont at ori,
che rappresent ano nel t empo l’int egrale della grandezza.
Fig.4: un mult imet ro digit ale port at ile
Alcuni esempi di misure elettriche
Esempio di corretta valutazione del valore della resistenza di terra
impiegando uno strumento digitale multifunzione.
Sul display, con port at a selezionat a 200 Ω, si legge il valore di 20 Ω; le
specif iche t ecniche rilevat e sul libret t o delle ist ruzioni a corredo dello
st rument o riport ano i seguent i dat i:
range (port at a) = 200 Ω
Resolut ion (risoluzione) = 0,1 Ω
Accuracy (incert ezza) ​± 3% of rdg (della let t ura) + ± 4 digits (cifre).
Si calcolano i vari tipi di incertez z a:
incert ezza
incert ezza
= ±0,4Ω
incert ezza
incert ezza
dovut a alla let t ura (dgt ) = ​ ​± 3% di 20 Ω = ±0,6 Ω
dovut a allo scorriment o dell’ult ima cif ra (dgt ) = 0,1 Ω · ±4 cif re
assolut a = ±0,6 + ±0,4 = ±1 Ω
relat iva percent uale = 1/20 ·100 = 5%
La rappresent azione corret t a della misura ef f et t uat a è la seguent e: RT = 20
± 1Ω
Esempio di corretta valutazione del valore della resistenza di terra
impiegando uno strumento misuratore di terra analogico.
Sulla scala graduat a, con port at a selezionat a 200 Ω, si legge il valore di 20 Ω;
le specif iche t ecniche rilevat e sul libret t o delle ist ruzioni a corredo dello
st rument o riport ano il seguent e dat o:
errore percent uale = ±3% f .s. (f ondo scala).
Si calcolano i vari t ipi di incert ezza:
incert ezza assolut a = ±3% di 200 Ω (valore di f ondo scala) = ±6 Ω
incert ezza relat iva percent uale = 6/20 ·100 = 30%
La rappresent azione corret t a della misura ef f et t uat a e la seguent e: RT = 20
​± 6Ω
Quest i due esempi sono ut ili anche al f ine di comprendere il signif icat o
di accettabilità dell’errore di misura e di conseguenza la validit à di una
det erminat a misura; se ad esempio la misura della resist enza di t erra negli
esempi riport at i sopra, f osse relat iva ad un limit e ben preciso come nel caso
di un int errut t ore dif f erenziale con corrent e Idn 1 A in ambient e part icolare con
t ensione limit e di cont at t o di 25 V dove la resist enza di t erra non deve essere
superiore a 25 Ω, si capisce come la misura eseguit a con lo st rument o
analogico non può essere rit enut a accet t abile in quant o il valore di 25 Ω e
compreso nella f ascia di errore dello st rument o
20Ω ± 6 = 14÷26 Ω;
ment re quella eseguit a con lo st rument o digit ale può essere
rit enut a accet t abile in quant o il valore di 25 Ω risult a f uori dalla f ascia di errore
dello st rument o
20 Ω ± 1 = 19÷21 Ω.
Misure dirette e indirette
La misura di una det erminat a grandezza elet t rica viene def init a diretta
quando il suo valore è ot t enut o inserendo diret t ament e lo st rument o nel punt o
di misura senza la necessit a di dover conoscere il valore di alt ri paramet ri quali
ad esempio quelli di event uali adat t at ori, in prat ica quando è diret t ament e
associat a alla reale port at a dello st rument o senza la necessit a di inserire al
loro int erno resist enze addizionali nel caso di misurat ori di t ensione o
resist enze di derivazione nel caso di misurat ori di corrent e.
Ne consegue che a causa del f at t o che gli st rument i hanno port at e molt o
basse ad esempio nelle misure di t ensione o di corrent e ef f et t uat e con
t est er o mult imet ri digit ali oppure con st rument i da pannello sia analogici che
digit ali, è possibile ef f et t uare misure diret t e solo per qualche mA o mV, per cui
la maggior part e delle misure deve essere considerat a indiretta; oppure
quando si ricorre all’uso di adat t at ori quali resist enze in serie o parallelo
(shunt ), t rasf ormat ori che riducono la grandezza f ino a renderla compat ibile
con la port at a dello st rument o, convert it ori che convert ono un segnale in
corrent e cont inua o alt ernat a in un segnale di corrent e o t ensione cont inua
diret t ament e proporzionale e indipendent e dal carico. Un esempio può essere
quello di dover misurare una corrent e f ino a 800 A con uno st rument o di
port at a 5 A, in quest o caso occorre ut ilizzare un t rasf ormat ore
amperomet rico (T A) con rapport o 800/5, bast a quindi scegliere il cost rut t ore e
consult are le carat t erist iche dei prodot t i of f ert i con part icolare riguardo alla
prot ezione per l’event uale int erruzione dell’avvolgiment o secondario che può
essere f ont e di sovrat ensioni pericolose e surriscaldament i; per quant o
riguarda i t rasf ormat ori amperomet rici si possono avere quelli di t ipo
passante cost it uit i da un avvolgiment o ad anello nel quale f ar passare il
condut t ore nudo o isolat o che devono essere inserit i diret t ament e sullo
st rument o e quelli di t ipo a primario avvolto che devono essere collegat i in
serie al condut t ore sul quale si deve misurare la corrent e, in f igura 5 sono
rappresent at i i met odi di inserzione dei t rasf ormat ori amperomet rici (T A)
e volt met rici (T V).
Fig.5: met odi di inserzione dei t rasf ormat ori amperomet rici
(T A) e volt met rici (T V)
Misure elettriche e sicurezza
Prima di procedere alla misurazione di una qualsiasi grandezza su un
impiant o elet t rico in t ensione o f uori t ensione, è di est rema import anza la
verif ica della idoneit à dello st rument o impiegat o in relazione alle
carat t erist iche della grandezza da misurare e dell’ambient e nel quale viene
ef f et t uat a la misura; gli element i che occorre considerare sono:
valutaz ione della grandez z a da misurare occorre valut are le
carat t erist iche dell’impiant o in cui si ef f et t ua la misura con quelle dello
st rument o e le event uali sonde e cavi, soprat t ut t o in f unzione della
t ensione di t enut a alle sovrat ensioni U t enut a in base alle cat egorie I –
1500 V, II – 2500 V, III – 4000 V, IV – 6000 V;
temperatura ambiente e umidità;
presenz a di disturbi elettromagnetici sia di t ipo irradiat o che indot t o;
valutaz ione dell’ambiente ordinario o particolare (presenza di
polvere, liquidi, gas inf iammabili, ecc.)
Le misure devono essere eseguit e in assolut o rispet t o delle indicazioni
riport at e sul manuale d’uso dello st rument o impiegat o, in part icolare devono
essere ben not e all’operat ore:
le caratteristiche generali e tecniche con i l imiti di utiliz z o;
l’errore di misura nelle varie portate e condiz ioni di misura;
la descriz ione dettagliata dei comandi ed eventuali operaz ioni
preliminari di calibraz ione;
le procedure di misura con gli schemi di inserz ione;
gli accorgimenti di sicurez z a che devono essere attuati;
il potere di interruz ione dei f usibili di protez ione.
Le operazioni di misura devono essere eseguit e ut ilizzando esclusivament e
disposit ivi ed accessori in dot azione allo st rument o e ne deve essere
verif icat o il buono st at o di conservazione; part icolare at t enzione va post a alla
sost it uzione di event uali f usibili per i quali occorre rispet t are t assat ivament e il
pot ere di int erruzione dichiarat o dal cost rut t ore nel manuale d’uso,
generalment e in quest i casi si t ende a sost it uire un f usibile con uno in vet ro
comune (t ant o f unziona lo st esso) senza pensare che quest a operazione
pot rebbe comport are l’alt erazione della t ensione di t enut a dello st rument o
con conseguent i gravi danni all’operat ore quali ad esempio
f olgorazione, ust ioni, accecament o.
La Misura delle Grandezze Elet t riche was last modif ied: aprile 4t h, 2014 by
BrunoOrsini
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