Estratto Rapporto 2016

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Estratto Rapporto 2016
Io sono cultura - 2016
L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi
Quaderni di Symbola
Realizzato da
COORDINAMENTO
Giuseppe Tripoli Segretario generale Unioncamere, Fabio Renzi Segretario Generale Fondazione Symbola, Domenico Sturabotti Direttore
Fondazione Symbola, Alessandro Rinaldi Dirigente Si.Camera,
Domenico Mauriello Unioncamere, Ugo Bacchella Presidente Fondazione Fitzcarraldo, Antonio Taormina Direttore del Settore Osservatorio e Ricerca ATER, Giulio Guidi Direttore Generale Sida Group
In Collaborazione con
GRUPPO DI LAVORO
Romina Surace Ufficio Ricerca Fondazione Symbola, Sara Consolato
Ufficio Ricerca Fondazione Symbola, Daniele Di Stefano Ufficio Ricerca
Fondazione Symbola, Roberta Pisa Ufficio Comunicazione Fondazione
Symbola, Mirko Menghini Ufficio Studi Economici e Statistici Si.Camera,
Elisa Mizzoni Ufficio Ricerche Symbola, Nicola Battistin Uffiio Ricerche
Symbola, Valentina Pescosolido Ufficio Studi Economici e Statistici
Si.Camera, Marco Pini Ufficio Studi Economici e Statistici Si.Camera,
Giacomo Giusti Istituto Guglielmo Tagliacarne.
Con il patrocinio di
Sponsor
Partner
Progetto grafico: Marimo
La riproduzione e/o diffusione parziale o totale delle informazioni contenute nel
presente volume è consentita esclusivamente con la citazione completa della
fonte: “Fondazione Symbola – Unioncamere, Io sono Cultura – Rapporto 2016”
PER I CONTRIBUTI AUTORIALI SI RINGRAZIANO
Marco Accordi Rickards Direttore Vigamus e Vigamus Academy,
Claudio Astorri Università Cattolica di Milano, Mario Bellina Autore
e sceneggiatore di programmi per ragazzi e serie animate, Massimo
Bernardini Autore e conduttore della trasmissione televisiva Talk Tv,
Alessandro Bollo Responsabile Ricerca e Consulenza Fondazione
Fitzcarraldo, Christian Caliandro Critico e storico dell’arte contemporanea ed esperto di politiche culturali, Carlo Cambi Giornalista
e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Symbola,
Annalisa Cicerchia Membro del Consiglio Direttivo Associazione per
l’Economia della cultura, Pippo Ciorra Docente presso Università
di Camerino e Senior Curator per l’architettura al MAXXI, Donata
Columbro Giornalista e digital strategist, Silvia Costa Presidente della
Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo, Fulvio
D’Alvia Direttore ReteImpresa Confindustria, Domitilla Dardi Curatrice
per il Design al MAXXI, Livio D’Alvia Università La Sapienza, Luca De
Biase Sole24Ore, Giulietta Fara Direttrice Future Film Festival, Marco
Enrico Giacomelli Direttore Responsabile Artribune, Paolo Madeddu
Giornalista per Rolling Stone, Paolo Marcesini Direttore Memo Grandi
Magazzini Culturali, Stefano Micelli Università Ca’ Foscari di Venezia
e Fondazione Nord Est, Valeria Morea Tools for Culture, Giovanna
Segre Università IUAV di Torino e Centro Studi Silvia Santagata-EBLA,
Alessio Re Centro Studi Silvia Santagata-EBLA, Micaela Romanini
Centro Studi e Ricerche VIGAMUS, Amabile Stifano Consulente Tv
Talk, Antonio Taormina Direttore del Settore Osservatorio e Ricerca
ATER, Rossella Tarantino Manager sviluppo e relazioni Fondazione
Matera-Basilicata 2019, Simona Teoldi Progetto distretto culturale
evoluto Regione Marche, Massimiliano Tonelli Direttore Artribune,
Carmelita Trentini Direttrice Distretto Regge, Michele Trimarchi
Università di Catanzaro Magna Grecia, Simone Verde Agenzia
francese France-Muséums, Paolo Verri - Direttore Fondazione Matera
Basilicata 2019, Bruno Zambardino La Sapienza Università di Roma.
Premessa p.06
01 Industrie culturali e creative nel mondo
p.11
01.1 Mercati e politiche della cultura: segnali dal mondo p.13
01.2 Politiche e strumenti EU p.22
01.3 Come lo sviluppo e l’ampliamento dei pubblici favoriscono l’innovazione culturale p.27
01.4 L’innovazione digitale nelle industrie culturali e creative
p.33
01.5 Il museo e le sue metonimie p.42
02 Sistema Produttivo Culturale e Creativo italiano in numeri p.50
02.1 Impostazione metodologica del rapporto “Io sono Cultura” p.51
02.2 Sistema Produttivo Culturale e Creativo: valore aggiunto e occupazione p.58
02.3 Ruolo della cultura nelle economie territoriali p.71
02.4 Attivazione del Sistema Produttivo Culturale e Creativo sul resto dell’economia
p.93
02.5 Struttura imprenditoriale del Sistema Produttivo Culturale e Creativo p.97
02.6 Professioni Culturali e Creative p.109
02.7 Cultura: volano per lo sviluppo turistico p.124
03 Geografie p.134
— Industrie Creative
03.1 Design. Il caso Milano e la ripresa p.135
03.2 L’architetto condotto
p.141
03.3 La comunicazione digitale in Italia
p.147
— Industrie Culturali
03.4 Audiovisivo p.157
03.4.1 Cinema 2.0 p.157
03.4.2 La tv che cerca il suo tempo p.165
03.4.3 La radio, il primo mezzo social p.172
03.4.4 Animazione: una stagione alquanto “animata” p.179
03.5 Videogioco. Oltre la Quarta Dimensione
p.185
03.6 I libri, e tutto quello che c’è intorno
p.191
03.7 Musica. Leggero crescendo p.199
— Patrimonio
03.8 Processi di valorizzazione e governance del patrimonio culturale 03.8.1 Reti e pmi tecnologiche al servizio dei beni culturali p.207
p.216
— Performing arts e arti visive
03.9 Le nuove geografie delle performing arts p.223
03.10 Arti visive. Un sistema che tenta di strutturarsi p.230
— Produzioni creative-driven
03.11 Convergenza tra cultura e produzione p.236
03.12 Dalla gastronimia alla comunicucina p.241
04 Cultura come driver di sviluppo territoriale p.250
04.1 Il distretto culturale elovuto della Regione Marche
p.251
04.2 M
antova: dal distretto culturale a capitale italiana della cultura,
per arrivare alla rete dei sistemi culturali
p.257
04.3 Matera un anno dall’avvio del Programma della Capitale Europea della Cultura p.263
un modello multifunzionale di azienda agricola storica capace di creare servizi
per la fruizione e la tutela del parco.
Modelli che creano precedenti di successo anche in funzione delle nuove
operazioni che il settore pubblico sta promuovendo in casi comparabili, come
quella sulla Reggia di Carditello.
La necessità di integrare l’azione di gestione emerge anche nei confronti
del patrimonio naturale. La legge italiana, che prevede una netta distinzione
di carattere procedurale e istituzionale tra i due campi, non favorisce processi di armonizzazione che sembrano tuttavia sempre più evidenti nella prassi
operativa.
Le Dolomiti sono un esempio consolidato di operazione culturale e di partecipazione compiuta su larga scala (tre le regioni interessate) anche grazie
ad una capillare azione formativa (coordinata dalla Scuola per il governo del
territorio e del paesaggio di Trento) sui territori. Altrettanto significative le
grandi operazioni culturali in contesti dalla forte connotazione naturalistica:
dal Forte di Bard (Aosta) al MUSE di Trento, al progetto VenTo sulla mobilità
sostenibile.
Legami sempre più stretti, quelli tra natura e cultura, riconosciuti anche
nell’ambito delle politiche internazionali: nel novembre 2015 l’UNESCO ha approvato il primo documento sulle connessioni tra patrimonio mondiale e le
diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile, lanciando la International Academy on Sustainable Development, programma rivolto ai responsabili della
gestione di siti e territori con designazione UNESCO.
Anche le città si stanno muovendo su questi temi, promuovendo progettualità rivolte al territorio non urbano: ne sono esempio il programma Torino e
le Alpi della Compagnia di Sanpaolo a Torino, i progetti di sinergia tra laguna
veneta e territorio dolomitico, le sperimentazioni Smart Land nel Nord-Est.
Infine, il caso del borgo alpino di Ostana, tra gli esempi più significativi, a
livello internazionale, di utilizzo della propria identità culturale come fattore
di rinascita e attrazione di nuovi residenti, grazie ad un processo di rigeneraIo sono cultura. Rapporto 2016
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IN COPERTINA
Fornasetti, Tema e Variazioni n°334
Piero Fornasetti, milanese, è stato pittore, scultore, decoratore d’interni, stampatore di libri d’arte e creatore di oltre undicimila oggetti. Per la varietà dei decori,
la produzione di Fornasetti è una delle più vaste del XX secolo. Celebrato come uno
dei talenti più originali e creativi del Novecento, durante la sua carriera Fornasetti
ha dato vita a un linguaggio di immagini immediatamente riconoscibile e sempre
nuovamente affascinante. Lo spirito di Piero Fornasetti continua a vivere anche grazie
alla passione con cui Barnaba porta avanti progetti pensati per proseguire l´opera
del padre. L´Atelier Fornasetti a Milano è un avamposto della produzione artigianale
più accurata e sapiente. Qui artigiani specializzati lavorano con le stesse tecniche
rigorosamente artigianali usate per i primi prodotti Fornasetti. Gran parte dei pezzi
d´arredamento e degli oggetti prodotti dall´Atelier di Milano sono riedizioni autentiche
degli originali creati da Piero Fornasetti. Altri oggetti, definiti “reinvenzioni”, sono
creazioni di Barnaba Fornasetti, progettate utilizzando decori e motivi tratti dallo
sterminato archivio, in omaggio allo stile e alla qualità che caratterizzano l´esclusiva
produzione del padre.
Nel caso specifico delle iconiche immagini tratte dalla serie “Tema e Variazioni”
abbiamo due note storiche interessanti. Per Piero Fornasetti ogni singola idea era
ispirazione sufficiente per dare vita a infinite variazioni. Tra i suoi temi, i più ricorrenti
sono il sole, le carte da gioco, gli arlecchini, le mani, gli autoritratti. Ma il più famoso
è quello che ha dato a Fornasetti lo spunto per coniare il titolo “Tema e Variazioni”: il
volto enigmatico di una donna, la cantante lirica Lina Cavalieri. Piero Fornasetti trovò
questo volto, oggi diventato icona, sfogliando una rivista francese del secolo XIX, e
ne rimase affascinato. Facendone al tempo stesso una musa e un motivo ricorrente,
Fornasetti nel corso della sua carriera artistica ritornerà costantemente a questo
volto. I tratti archetipicamente femminili e l´espressione enigmatica di Lina Cavalieri
diventeranno il modello usato più frequentemente da Fornasetti, di cui si contano
più di 350 variazioni.
www.fornasetti.com
ISBN 9788899265076