Presentazione Disney - Alta Scuola in media, comunicazione e
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Presentazione Disney - Alta Scuola in media, comunicazione e
Minori e tecnologie digitali: lo scenario europeo 24 luglio Premesse 2 La diffusione delle tecnologie digitali nel contesto europeo è stata caratterizzata, negli ultimi anni, da un significativo incremento della dotazione tecnologica delle abitazioni e da una conseguente riconfigurazione degli spazi domestici e delle attività di intrattenimento di comunicazione che vi si svolgono. In questo scenario emerge, in modo sempre più significativo il ruolo dei minori (pre-adolescenti e adolescenti) nel motivare e modellare le pratiche di consumo famigliare delle tecnologie digitali, così come il ruolo rivestito da queste ultime nella riorganizzazione delle relazioni tra membri della stessa famiglia e nelle relazioni amicali (ad esempio attraverso i sistemi di instant messaging). 8 settembre 2008 Obiettivo e metodo A partire da queste premesse la ricerca si è posta l’obiettivo di indagare due fenomeni il rapporto tra tecnologie digitali e famiglia con particolare attenzione al ruolo dei minori come soggetti in grado di esplicitare il valore dell’innovazione tecnologica all’interno delle famiglie e la conseguente riorganizzazione degli spazi domestici Il rapporto tra tecnologie digitali e reti sociali con particolare attenzione alle relazioni intrafamiliari e a quelle tra pari La ricerca si è configurata come un’analisi di scenario basata su: 3 rilettura focalizzata dei dati quantitativi relativi alla diffusione e agli usi delle tecnologie digitali nello scenario europeo (in particolare i dati rilevati dalla Comunità Europea nell’ambito dei programmi Eurostat; Eurobarometer; Eukidsonline) individuazione e analisi dei risultati delle ricerche nazionali (sia quantitative sia qualitative) effettuate nei paesi più rappresentativi delle specificità e delle differenze del contesto europeo sul rapporto tra tecnologie digitali e minori. 8 settembre 2008 Lo scenario europeo Lo scenario europeo La diffusione delle tecnologie digitali nelle abitazioni europee contribuisce a disegnare una geografia dell’accesso che fa emergere diseguaglianze, ma anche inedite omogeneità. Sulla base della diffusione dell’accesso a Internet tra le famiglie e l’Europa appare procedere a diverse velocità. Fonte: Information Society Statistics Eurostat 2007 5 8 settembre 2008 Lo scenario europeo I livelli di accesso rilevati nel 2007 dall’Eurostat consentono di classificare i 27 paesi dell’Unione Europea in cinque gruppi. 1 bassi livelli di accesso (Ungheria, Romania, Repubblica Ceca, Bulgaria ) 2 paesi con livelli di diffusione della rete ancora inferiori al 50% della popolazione totale (Slovacchia, Polonia e Lituania, Spagna, Italia e Portogallo). 3 paesi con livelli di penetrazione della rete che si avvicinano al 60% della popolazione (Francia, Irlanda, Lettonia ed Estonia). 4 paesi caratterizzati da tassi di penetrazione vicini al 70% (Finlandia, Gran Bretagna, Germania, Belgio) Fonte: Information Society Statistics Eurostat 2007 6 8 settembre 2008 5 paesi in cui in media 8 famiglie su 10 possiedono un accesso alla rete (Svezia, Danimarca, Norvegia e Olanda) I minori come motore dell’innovazione tecnologica Pur in un contesto così differenziato la presenza dei minori agisce come un motore in grado di motivare e di promuovere l’incremento della dotazione tecnologica delle famiglie a diversi livelli: 7 L’accesso alla rete La diversificazione delle piattaforme L’innovatività delle soluzioni tecnologiche 8 settembre 2008 L’accesso alla rete La presenza dei minori nelle famiglie agisce come promotore dell’accesso alla rete in modo proporzionale alla diffusione delle tecnologie digitali tra la popolazione totale 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4 Gruppo 5 60 Accesso alla rete Accesso alla rete delle famiglie con minori 50 40 30 Rielaborazione dati Information Society Statistics Eurostat 2007 20 10 0 Italia Accesso alla rete 8 8 settembre 2008 Accesso alla rete di famiglie con minori La diversificazione delle piattaforme La presenza dei minori nelle famiglie agisce come promotore della diversificazione delle piattaforme presenti nello spazio domestico. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4 Gruppo 5 Televisore Cellulare Antenna satellitare Televisore via cavo Cellulare connesso alla rete Console per videogiochi Accesso alle principali piattaforme mediali delle famiglie con almeno un minore a carico. Rielaborazione dati Information Society Statistics Eurostat 2007 9 8 settembre 2008 L’innovatività delle soluzioni tecnologiche La presenza dei minori all’interno delle famiglie agisce anche come motore verso l’accesso a soluzioni innovative. Significativa è la diversificazione delle piattaforme di accesso ad Internet nelle famiglie con minori (soprattutto nei paesi a più alta diffusione di tecnologie digitali) 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Gruppo 1 10 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4 Gruppo 5 Accesso tramite pc Accesso tramite tv digitale/set top box Accesso tramite telefono cellulare Accesso tramite console videogiochi 8 settembre 2008 Rielaborazione dati Information Society Statistics Eurostat 2007 L’innovatività delle soluzioni tecnologiche Tra i paesi a più ridotta diffusione tecnologica (gruppo 1) il personal computer è la piattaforma più utilizzata per l’accesso alla rete dalle famiglie con minori. Risultano invece pressoché inutilizzati anche per la loro scarsa diffusione, device come la tv digitale/set top box e la console dei videogiochi. I gruppi 2, 3 e 4 presentano una distribuzione simile di device. A dominare è la connessione tramite personal computer. Costituiscono un’eccezione Lituania, Slovacchia, Slovenia e Lettonia nelle quali al computer si associa di frequente al telefono cellulare (in media oltre il 50% delle famiglie con minori). In Irlanda, in Belgio e in Finlandia una percentuale ancora bassa (intorno al 6%) ma comunque superiore rispetto alla media si registra in relazione all’accesso a internet tramite console di videogiochi. Tra i paesi del gruppo 5, l’utilizzo del personal computer per l’accesso alla rete, si integra con le altre piattaforme in misura maggiore. in Svezia e Norvegia il 10% delle famiglie utilizza la tv digitale per accedere a internet e in media il 16% utilizza la console dei videogiochi. La Norvegia registra anche una delle percentuali più alte in relazione all’utilizzo del telefono cellulare per l’accesso alla rete (60%). 11 8 settembre 2008 Casi nazionali Alcuni casi nazionali consentono di esemplificare meglio la capacità di promuovere l’innovazione tecnologica da parte dei minori. In Norvegia (paese appartenente al gruppo a più alta dotazione tecnologica in Europa) in cui si registra una presenza dell’87% di pc nelle famiglie (83% con connessione a internet) e dell’84% di lettori Dvd la distribuzione dei media digitali a disposizione dei minori che abitano in aree urbane è comunque superiore alla media nazionale anche se si registra una significativa differenza di gender tra bambine e bambini rispetto al possesso di piattaforme di gioco. 100 90 80 70 60 Girls 50 Boys 40 30 20 10 0 Video/dvd Gameboy Console PC Internet Fonte: Brandtzæg, P. B., Endestad, T., Heim, J., Kaare, B. H. & Torgersen, L. Media technology and different patterns of use among children in Norway. Paper presented at the Conference Digital Generations - Children, young people and new media.London. July 2004 12 8 settembre 2008 Casi nazionali In Gran Bretagna (paese appartenente al gruppo 3 ad elevata diffusione tecnologica) l’evoluzione diacronica dei tassi di penetrazione del biennio 2005-2007 delle tre piattaforme: televisione digitale, internet e telefono cellulare evidenzia come la presenza di minori costituisca una variabile almeno altrettanto significativa della condizione socio-economica 13 8 settembre 2008 Stratificazione dell’accesso alle principali piattaforme di media digitali. Fonte Ofcom Media Literacy Audit, Report on Uk Adults’ Media Literacy 16 maggio 2008 Casi nazionali Altrettanto significativi in Gran Bretagna sono i tassi di incremento nella diffusione delle piattaforme digitali tra i minori compresi tra gli 8 e i 15 anni in particolare di Internet e della telefonia mobile Percentuale di penetrazione dei device mediali tra i minori di età compresa tra 8 e 15 anni. Fonte: OfCom Media Literacy Audit, Report on UK Children’s Media Literacy. Publication date: 16 May 2008. 14 8 settembre 2008 Casi nazionali Per quanto riguarda i paesi a minore diffusione tecnologica come la Spagna (paese compreso nel gruppo 2, ancora in fase espansiva, come l’Italia) emerge, come le piattaforme maggiormente utilizzate dai minori stiano guidando l’innovazione tecnologica all’interno delle famiglie Fonte: La Sociedad en red. Osservatorio del Ministero del Turismo y comercio 2007 15 8 settembre 2008 Casi nazionali Nel medesimo paese emerge come la percezione dell’utilità delle nuove tecnologie sia legata a una specifica funzione educativa nei confronti dei minori Fonte: La Sociedad en red. Osservatorio del Ministero del Turismo y comercio 2007 16 8 settembre 2008 Consumi digitali dei minori Le pratiche di consumo dei minori La configurazione delle pratiche di consumo mediale dei minori in Europa (5-15 anni) è caratterizzata da alcuni tratti transnazionali: La fruizione televisiva oltre ad essere una delle pratiche più diffuse continua ancora a catalizzare un elevato investimento temporale trasversalmente alle diverse fasce d’età. anche se in termini di attribuzione valoriale emerge una preferenza verso le tecnologie digitali. La dieta mediale dei bambini più piccoli (5-7anni) è dominata dalla televisione, e in misura decisamente inferiore dalla radio e da internet. Nella fascia di età 8-11 si collocano nei paesi europei la maggior parte dei processi di alfabetizzazione a internet e ai lettori Mp3 (46%) così come la diffusione e uso intensivo delle piattaforme di gioco fisse e/o portatili che affiancano la televisione nel time budget dei bambini. I minori tra gli 8 e gli 11 anni sono anche utenti regolari di Dvd (91%) Nella fascia pre-adolescenziale (12-15), compiuto il processo di alfabetizzazione alla rete, il tempo dedicato alla navigazione e alla comunicazione interpersonale attraverso Internet tende a raddoppiare (a discapito delle attività di gioco soprattutto per le bambine) e ad affiancarsi al consumo televisivo integrato all’uso di Dvd che si assesta attorno al 94%, così come alle piattaforme personali come il lettore Mp3 (75%). Emerge anche l’uso della telefonia mobile come strumento non solo di comunicazione, ma anche di produzione e intrattenimento, mentre resta stabile e il consumo di radio. 18 8 settembre 2008 Le pratiche di consumo dei minori Le differenze di genere nei consumi digitali dei minori investono soprattutto: il consumo di videogiochi che: Nella fase pre-adolesenziale (8-11) si Nella configura come pratica trasversale ai generi maschile e femminile fase adolescenziale: Nei consumi maschili è integrato da pratiche di navigazione web 2.0 (ricerca e download di videogiochi) Nei consumi femminili è sostituito dalla pratiche di communitainment (che integrano intrattenimento e comunicazione interpersonale) e della attività produttive (diari e pagine personali nei siti di social network) 19 8 settembre 2008 Le pratiche di consumo dei minori Le indicazioni relative allo scenario europeo sono confermate anche da alcuni casi nazionali come la Gran Bretagna caratterizzata da una diffusione ormai consolidata delle tecnologie digitali Diffusione delle principali pratiche mediali tra i minori di età compresa tra i 5 e 15 anni. Fonte: Ofcom Media Literacy Audit, Report on UK Children’s Media Literacy, 2008 20 8 settembre 2008 Le pratiche di consumo dei minori II dati relativi ai paesi a maggiore e più rapida diffusione di tecnologie digitali, come la Norvegia consentono, invece di evidenziare le linee di sviluppo dell’ultimo triennio e il processo di erosione che i games, internet e il consumo di video e dvd hanno operato sul consumo televisivo tra i minori Dieta Mediale dei bambini di età compresa tra gli 8 e i 15 anni. Fonte: Synovate MMI (citata in Brit Svoen, Consumers, Participants, and Creators: Young People’s Diverse Use of Television and New Media, ACM Computers in Entertainment, Vol. 5, No. 2, August 2007) 21 8 settembre 2008 Le pratiche di consumo dei minori In questo contesto differenziato di piattaforme i consumi dei minori rispondono a precise motivazioni che differenziano e/o integrano i diversi devices: Televisione Entertainment Internet Ricerca e archiviazione di dati Communitainment Telefonia cellulare Radio Sfondo 22 8 settembre 2008 Le pratiche di consumo dei minori I diversi devices sono utilizzati non solo con finalità condivise, ma anche nell’abito di pratiche multitasking che caratterizzano i consumi dei minori, soprattutto a partire dagli 11 anni, nelle seguenti configurazioni: Bambini dai 5 agli 11 anni Pc Preadolescenti 12-15 anni Telefono cellulare Televisione Games Lettore Mp3 23 8 settembre 2008 Games Le pratiche di consumo dei minori Il consumo di prodotti audiovisivi è caratterizzato anche da pratiche interattive svolte attraverso differenti devices: 35% 30% Consultazione siti web di programmi televisivi 25% Visione di programmi audiovisivi attraverso la rete 20% 15% Utilizzo dell'interattività consentita dai canali satellitari 10% Invio di messaggi a emittenti televisive 5% 0% 8-11 anni 24 8 settembre 2008 12-15 anni Le pratiche di consumo mediale dei minori Nei paesi in cui si registra un più significativo gender divide nelle pratiche digitali dei bambini (come la Norvegia) emerge una distinzione tra un’interattività più legata a pratiche di communitainment preferita dal genere femminile e le pratiche di appropriazione e consumo differenziato nel tempo e nello spazio dei prodotti audiovisivi privilegiata dal genere maschile: 60% 50% 40% Consultazione siti web di programmi televisivi Visione di programmi audiovisivi attraverso la rete 30% Invio di messaggi a emittenti televisive (diverse volte l'anno) 20% 10% 0% 8-15 anni Bambine 8-15 anni Bambini Rielabrazione dati “The Vanguard Study” pubblicato in Brit Svoen, Consumers, Participants, and Creators: Young People’s Diverse Use of Television and New Media, ACM Computers in Entertainment, Vol. 5, No. 2, August 2007, 25 8 settembre 2008 Le pratiche di consumo mediale dei minori L’attività dei preadolescenti è caratterizzata anche da un progressivo incremento (soprattutto tra le bambine) di attività produttive e in particolare: 26 L’apertura di un proprio profilo nei siti di social network La creazione di playlist personali Inserimento di commenti personali nei siti web 8 settembre 2008 Le pratiche di consumo mediale dei minori I consumi audiovisivi sono inserti quindi in un utilizzo complementare dei media digitali (media meshing) in cui: 27 Vengono privilegiati i contenuti che consentono forme di complementarietà Tecnologica (contenuti audiovisivi che offrano forme di consumo enhanced tramite internet o altre piattaforme digitali) Contenutistica (le medesime scelte di interesse guidano il consumo di audiovisivi, la navigazione in rete, la produttività personale) 8 settembre 2008 I luoghi di consumo: bedroom o living culture? Abitazioni digitali e minori: bedroom o living culture? La moltiplicazione degli apparecchi televisivi nelle famiglie ha progressivamente portato alla compresenza e talvolta alla contrapposizione tra: “living culture “ caratterizzata da consumi condivisi e negoziati (ad esempio rispetto alla scelta dei programmi) svolti negli spazi comuni della casa “bedroom culture” caratterizzata dalla progressiva dotazione tecnologica degli spazi privati dei minori (tipicamente la propria camera anche condivisa con i fratelli) e da una crescita di consumi individuali distinti da quelli degli adulti e spesso sottoposti a controllo. La relazione tra living e bedroom culture registra significative variazioni nei diversi paesi europei: Da una presenza massima nei paesi dell’Europa Centrale caratterizzati da una più lunga storia di diffusione delle tecnologie digitali (come la Gran Bretagna) a una presenza significativa ma inferiore nei paesi dell’Europa del Nord e Meridionale. Questa correlazione non è legata solo alla storia della diffusione di tecnologie digitali quanto agli stili di controllo parentali che appaiono più restrittivi nei paesi in cui la percezione del rischio rispetto alle attività outdoor dei minori è più rilevante così come l’offerta di attività outdoor per i minori (come nel caso della Gran Bretagna) Fonte: Progetto European Research on Cultural, Contextual and Risk Issues in Children's Safe Use of the UE 20062009Internet and New Media 29 8 settembre 2008 Abitazioni digitali e minori: bedroom o living culture? Nonostante le differenze nei casi nazionali è possibile rilevare alcune tendenze comuni: La differenziazione dei devices digitali presenti nelle camere dei bambini è correlata positivamente all’età da un minimo di due piattaforme nella fascia 5-7 anni a quattro tra gli 8 e gli 11 anni a sei tra i 12-15enni La diversificazione delle piattaforme presenti accanto alla televisione varia integrando: Una prima configurazione (8-11 anni) caratterizzata da televisione; piattaforme di gioco fisse e portatili e lettori di cd cui si aggiungono in misura più contenuta telefono cellulare lettore dvd e radio. Una seconda configurazione (12-15 anni) caratterizzata da una presenza più significativa di televisione, telefoni cellulari, lettori di cd, lettori Mp3 lettori dvd e radio e una progressiva riduzione della presenza elle piattaforme di gioco fisse e portatili Marginale è la presenza di pc connesso a internet che tuttavia subisce un incremento nella fascia pre-adolecenziale. La presenza di distinzioni di genere Le camere dei maschi sono caratterizzate da una dotazione tecnologica più ricca di quelle delle bambine (fascia 8-11) soprattutto in relazione alla maggiore presenza di consoles di videogiochi contrapposta a una maggiore presenza di televisori. Fonte: Progetto European Research on Cultural, Contextual and Risk Issues in Children's Safe Use of the UE 20062009Internet and New Media 30 8 settembre 2008 Abitazioni digitali e minori: bedroom o living culture? Conferma questa distribuzione il caso della Gran Bretagna che costituisce l’esempio di maggiore radicamento della “bedroom culture” in Europa Piattaforme mediali collocate nelle stanze private dei minori. Fonte: Ofcom Media Literacy Audit, Report on UK Children’s Media Literacy, 2008 31 8 settembre 2008 Abitazioni digitali e minori: bedroom o living culture? Nei paesi a più recente diffusione delle piattaforme digitali tuttavia i rapporti tra living e bedroom culture sembrano mutare in relazione a diversi fattori: Il valore simbolico attribuito alle piattaforme digitali (e soprattutto ai devices innovativi) da parte della famiglia Il guidizio di qualità attribuito ai consumi che ruotano attorno al terminale televisivo da parte dei minori il consumo televisivo resta una pratica condivisa con gli adulti inglobata in ben consolidate routines domestiche di fruizione collettiva che non vengono messe in discussione nemmeno nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza La scarsità di dotazione tecnologica delle “bedroom” dei minori di 7 anni e dei paesi ancora in fase di sviluppo nella dotazione tecnologica o nelle fasce caratterizzate da un profilo socio-demografico più alto 32 consumi di intrattenimento ma caratterizzati da un’elevata qualità (ampia scelta di canali; schermi ad alta definizione; devices tecnologici che ne moltiplicano le possibilità d’uso; comodità delle postazioni) il “living” diventa il luogo privilegiato dei consumi che utilizzano il monitor televisivo come interfaccia Il valore relazionale del consumo televisivo emblema di una famiglia moderna e tecnologizzata, da collocare nel living e di conseguenza da consumare in modo condiviso o negoziale In tutti questi casi la moltiplicazione delle dotazioni tecnologiche nelle camere dei minori compete con forme di intrattenimento alternativo 8 settembre 2008 Abitazioni digitali e minori: bedroom o living culture? La “bedroom culture” pur presente nei paesi europei sembra tuttavia entrare in competizione con una rinnovata living culture” in cui trovano spazio: 33 Consumi ad alto valore simbolico legati a piattaforme particolarmente inovative Consumi collettivi legati a un uso rituale e familiare del mezzo televisivo Consumi di qualità caratterizzati da un’attenzione alla distintività dell’esperienza di visione 8 settembre 2008 Le relazioni intrafamiliari e con il gruppo dei pari Il ruolo delle relazioni intrafamiliari L’accesso alle tecnologie digitali da parte dei minori è caratterizzato, nel contesto europeo da un ruolo centrale svolto dal nucleo familiare. La famiglia rappresenta il principale contesto nel quale si entra per la prima volta in contatto con le tecnologie digitali L’alfabetizzazione alle tecnologie digitali (collocabile in media tra i 9 e i 10 anni) avviene a partire da relazioni imitative (delle scelte, pratiche e comportamenti dei genitori) o direttamente formative (dei genitori che insegnano ai minori o dei fratelli maggiori che si ritagliano nel nucleo familiare il ruolo di “esperti”) Il nucleo familiare definisce obiettivi, modelli e limiti all’utilizzo delle tecnologie digitali ad esempio attraverso i controlli sul tempo di accesso alla rete o sulle tecnologie che hanno accesso all’abitazione attraverso la gestione dei processi di acquisto (tipicamente i padri per i videogames o i telefoni cellulari). I fratelli e soprattutto la rete dei pari sono presenti con maggiore rilievo nella fase successiva all’alfabetizzazione (11-15 anni) e con ruoli differenti : Compagni di consumo (per i games ad esempio) o guida nella ricerca e selezione dei contenuti Attivatori di ulteriori competenze d’uso, spesso alternative e integrative di quelle già apprese nella prima fase di alfabetizzazione (tipicamente le applicazioni del web 2.0 per Internet). Fonte Eurobarometer ricerca qualitativa promossa dalla Ue nell’ambto del Safer Internet programme 35 8 settembre 2008 Il ruolo delle relazioni intrafamiliari Una delle variabili principali che contribuisce a strutturare le relazioni interfamiliari attorno alle nuove tecnologie è il “generational divide” (differenza di competenze nell’utilizzo delle tecnologie tra generazioni distanti tra loro) Nei paesi europei il “generational divide” può agire come: Fonte di un enfasi sul controllo parentale Occasione di isolamento nell’utilizzo delle tecnologie digitali da parte dei minori Ma anche…. Fonte di risorse per la comunicazione interpersonale tra i vari membri della famiglia (in particolare nei paesi del Nord e del Sud dell’Europa caratterizzati da un minore sviluppo della bedroom culture) Fonte Eurobarometer ricerca qualitativa promossa dalla Ue nell’ambto del Safer Internet programme 36 8 settembre 2008 Il ruolo delle relazioni intrafamiliari nelle fasi di alfabetizzazione alle tecnologie (8-10 anni) il generational gap viene utilizzato nelle conversazioni come risorsa per attivare nuove relazioni intrafamiliari dai bambini per costruirsi una posizione di egemonia “da attori competeneti” per coinvolgere gli adulti come spettatori delle propria abilità dagli adulti per costruirsi una posizione di “discenti” e coinvolgere i propri figli inattività comuni attorno alle tecnologie digitali nelle fasi successive all’alfabetizzazione (11-15 anni) il generational gap viene valorizzato nelle relazioni di: richiesta di aiuto e di assistenza per problemi o ricerche di informazioni (dai minori agli adulti) acquisizione di nuove competenze di interazione con la rete come nel caso del download (dagli adulti ai minori). Fonte Eurobarometer ricerca qualitativa promossa dalla Ue nell’ambto del Safer Internet programme 37 8 settembre 2008 Casi nazionali Il caso della Gran Bretagna costituisce di nuovo un esempio significativo di come si articolino le pratiche di consumo mediale su base anagrafica e in particolare emergono: pratiche “generazionali” come il gioco e l’ascolto di musica su lettori mp3 e parzialmente anche l’uso di Internet per le quali si registra una significativa riduzione nelle fasce d’età più adulte pratiche “transgenerazionali” come la visione di video e dvd che, accanto alle più tradizionali forme di consumo televisivo e radiofonico non registrano un significativo decremento in relazione all’età Percentuale di diffusione di pratiche di consumo mediale sulla base della variabile anagrafica. Fonte: OfCom Media Literacy Audit, Report on UK Adult’s Media Literacy. 16 May 2008 38 8 settembre 2008 Il ruolo delle relazioni intrafamiliari Bambini che utilizzano la rete Chi usa la rete?– genitori e/o bambini(%) Solo genitori 39 Solo bambini Genitori e bambini EU 25 50 27 12 38 Olanda 72 26 2 71 Danimarca 70 27 3 68 Estonia 68 26 11 57 Finlandia 66 33 3 63 Svezia 66 33 1 65 Belgio 65 25 9 55 Gran Bretagna 65 19 16 49 Repubblica Ceca 57 22 13 44 Malta 57 9 27 30 Slovenia 57 26 13 44 Francia 54 29 15 39 Lettonia 53 20 20 33 Lituania 53 19 24 29 Austria 51 33 9 42 Germania 47 38 8 39 Polonia 47 16 21 26 Slovacchia 45 28 17 28 Ungheria 43 17 21 23 Irlanda 42 28 12 30 Portogallo 38 13 20 19 Spain 37 26 14 23 Italy 36 27 8 28 Cyprus 33 25 21 12 Bulgaria 29 19 13 16 Romania 28 20 14 14 Greece 26 20 16 10 8 settembre 2008 La navigazione come attività condivisa Il ruolo delle istituzioni scolastiche I genitori come guida Fonte: Percentuale di bambini che utilizzano la rete Eurobaromter on safer internet quantitative surveys 2006 Le relazioni con la rete dei pari Oltre all’intervento nelle fasi di alfabetizzazione all’uso delle tecnologie digitali, la rete degli amici di pari età è coinvolta dai pre-adolescenti (11-15 anni) nelle pratiche di communitainment: come rete di alfabetizzazione reciproca all’uso degli strumenti di comunicazione interpersonale (Messenger) di scambio (sistemi bluetooth di scambio di prodotti via cellulare) accesso agli spazi di produzione individuale (software di social network) come destinatari dell’attività produttiva dei minori che agiscono come “private producers” creatori di contenuti destinati a una circolazione privata, limitata alla cerchia familiare o dei pari. L’utilizzo delle piattaforme e dei sistemi di comunicazione interpersonale è esplicitamente e consapevolmente tematizzato dai minori europei come consolidamento delle relazioni interpersonali con i gruppi amicali costituiti sul territorio (scuola, attività sportive, quartiere) costruzione di una peer culture condivisa attraverso lo scambio di prodotti, segnalazioni, commenti sugli oggetti di consumo mediale (musica, film, video) Fonte: Progetto European Research on Cultural, Contextual and Risk Issues in Children's Safe Use of the UE 20062009Internet and New Media 40 8 settembre 2008 Le relazioni con la rete dei pari E’ presente nei minori appartenenti ai paesi europei una diffusa consapevolezza di alcuni effetti che l’utilizzo dei media digitali comporta rispetto alla propria vita quotidiana e relazionale soprattutto in relazione a: Le reti amicali che vengono: Protette attraverso strategie di controllo della diffusione dei propri dati personali attraverso: L’utilizzo di identità fittizie in occasione della frequentazione di spazi di discussione pubblica (le chat ad esempio) e nei game online Il controllo della diffusione dei propri indirizzi personali (tipicamente quelli utilizzati in messenger) La riduzione della possibilità di accesso agli spazi personali aperti nei siti di social network Le attività di gioco (tipicamene l’utilizzo della playstation protatile o fissa) o del pc per la navigazione e il dowonload che vengono esplicitamente tematizzate come attività che implicano una riduzione del tempo dedicato alle relazioni interpersonali e pertanto utilizzate spesso in modalità multitasking con strumenti di comunicazione interpersonale. Fonte: Progetto European Research on Cultural, Contextual and Risk Issues in Children's Safe Use of the UE 20062009Internet and New Media 41 8 settembre 2008 Conclusioni La diffusione delle tecnologie digitali nel contesto europeo appare caratterizzata da: Un ruolo significativo dei minori come motori dell’innovazione tecnologica delle famiglie in termini di quantità, differenziazione e innovatività delle piattaforme adottate Pratiche di consumo che ricollocano i prodotti audiovisivi entro un “media mesh”, un utilizzo complementare di piattaforme digitali che costruiscono attorno ai prodotti una rete di consumi digitali e interattivi finalizzati ad arricchirli e a inserirli nella rete di relazioni interpersonali dei minori sostenute dalle tecnologie digitali Una capacità di costituirsi come risorsa nelle relazioni interpersonali all’interno della famiglia e nella rete dei pari e di riportare una parte di consumi mediali dallo spazio individuale della “bedroom” allo spazio collettivo del “living” Un insieme di devices utilizzati in modo consapevole dai minori anche attraverso la messa in campo di strategie atte a limitare alcuni rischi ed effetti dell’utilizzo dei media digitali sulla propria vita quotidiana e relazionale 42 8 settembre 2008