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PROFILO
Il Centro Studi Assaggiatori, fondato nel
1990, è l’unità di analisi sensoriale più
avanzata in Italia.
L’analisi sensoriale è l’insieme delle
tecniche e dei metodi che permettono
di misurare attraverso i sensi quanto
viene percepito di qualsiasi prodotto o
servizio.
Il Centro Studi Assaggiatori raccoglie i
dati relativi alla percezione di prodotti
e di servizi con metodi innovativi, li
elabora statisticamente, anche con
software proprietari, e li interpreta.
Il Centro Studi Assaggiatori:
 svolge test di analisi sensoriale su
prodotti e servizi per supportare
l’innovazione, la produzione e il
marketing;
 svolge ricerche sui consumatori per
cogliere le tendenze sensoriali;
 costituisce sistemi sensoriali presso
imprese e organismi di ogni genere;
 forma assaggiatori per qualsiasi
merceologia e giudici di analisi
sensoriale di ogni livello;
 produce innovazione avvalendosi della
collaborazione con università e istituti
di ricerca e mette a punto metodi che
trasferisce a imprese e a organizzazioni.
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L’ANALISI
SENSORIALE
L’analisi sensoriale utilizza
prevalentemente l’elemento umano per
misurare la percezione di qualsiasi
prodotto o servizio.
L’assaggiatore può essere un semplice
consumatore o un giudice formato. In
ogni caso non lavora quasi mai da solo,
ma sempre in un gruppo, il panel,
diretto da un panel leader.
I dati che i valutatori esprimono sono
registrati su supporti cartacei o
elettronici (schede) che variano in base
alla finalità del test e alla merceologia.
Al termine della valutazione i dati sono
elaborati e l’esito dei test validato
attraverso:
 l’affidabilità: la rispondenza alla
realtà;
 l’attendibilità: la probabilità di
ottenere la medesima risposta ripetendo
il test;
 l’esaustività: il livello di dettaglio in
base alle esigenze espresse.
Per alcuni test le risposte sono
altamente informative: non indicano
solamente il giudizio edonistico, ma
descrivono il prodotto dandone un
profilo sensoriale, affettivo ed emotivo
accurato.
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LE AREE DI ATTIVITÀ
RICERCA
Il Centro Studi Assaggiatori collabora da anni con il mondo accademico italiano e
internazionale per approfondire gli studi legati a ogni aspetto dell’analisi
sensoriale. Tra le università partner di ricerca: Udine, Brescia, Cattolica del
Sacro Cuore, Verona, Padova, Parma, Torino, Trento, Trieste, Angers (Francia),
Uruguay, Universidade Estadual Paulista e Universidade de São Paulo (Brasile),
Hertfordshire (Regno Unito), Université du Vin de Suze La Rousse (Francia) .
FORMAZIONE
Il Centro Studi Assaggiatori ha ideato e sviluppato il Master in Analisi Sensoriale
in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza, abilita con corsi
specifici panel leader e giudici di diverso livello, impiega l’analisi sensoriale per
la formazione di forze vendita, conduttori e guide sensoriali.
ESECUZIONE DI TEST
Ogni anno nel laboratorio del Centro Studi Assaggiatori o comunque sotto il suo
diretto controllo sono realizzati decine di test di ogni genere per valutare
migliaia di prodotti.
SISTEMI DI ANALISI SENSORIALE
Il Centro Studi Assaggiatori è in grado di costituire in tempi rapidi sistemi di
analisi sensoriale presso aziende e organismi di tutela e promozione di prodotti
tipici.
INNOVAZIONE METODI E SOFTWARE
Il Centro Studi Assaggiatori ha sviluppato Trialtest e la gamma Big Sensory Test
nelle versioni Avanzato, Analogico-Affettivo e Packaging. Inoltre ha sviluppato il
software Big Sensory Soft.
EDITORIA
Il Centro Studi Assaggiatori è editore de L’Assaggio, l’unica rivista in Italia
completamente dedicata alla disciplina. Alla testata si affianca un collana di
monografie dedicate all’analisi sensoriale e alla sua applicazione a merceologie
specifiche. E’ inoltre editore di Coffee Taster e Grappa News.
ASSOCIAZIONI NON PROFIT
Il Centro Studi Assaggiatori fornisce assistenza ad associazioni di assaggiatori per
la formazione dei docenti, per l’organizzazione e per la segreteria. Tra queste
in primo piano l’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè. Gestisce la segreteria
di importanti organismi di produttori come l’Istituto Nazionale Espresso Italiano.
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I NUMERI
TEST DI LABORATORIO
Oltre 17.000 campioni testati
appartenenti a circa 150 merceologie
diverse.
TEST SUI CONSUMATORI
Oltre 250.000 valutazioni in banca dati
derivanti da prove eseguite in Italia,
Regno Unito, Germania, Francia,
Messico, Cina, Giappone e Brasile.
FORMAZIONE
Oltre 16.000 ore di lezione frontale per
formare assaggiatori, giudici di analisi
sensoriale, venditori, conduttori
sensoriali, panel leader, sensorialisti e
allievi in università.
RICERCA
Oltre 187 tesi realizzate in
collaborazione con 10 università italiane
e 7 università straniere. Oltre 5.000 ore
l’anno dedicate alla ricerca.
EDITORIA
Oltre 120 numeri di periodici per un
complessivo di 7.000 pagine dedicate
all’analisi sensoriale, 15 monografie di
approfondimento di cui una tradotta in
11 lingue.
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PIETRE MILIARI / 1
1990 - Viene fondato il Centro Studi Assaggiatori, la prima società in Italia
completamente focalizzata sull’analisi sensoriale
1990 - Codificazione di un nuovo metodo di analisi sensoriale della grappa
1991 - La direzione e l’edizione della rivista L’Assaggiatore sono affidate al
Centro Studi Assaggiatori
1993 - Nasce il primo metodo scientifico di assaggio del caffè e con la
collaborazione del Centro Studi Assaggiatori viene fondato l’Istituto
Internazionale Assaggiatori Caffè
1995 - Nasce la collana di libri L’Assaggio, la prima in Italia dedicata all’analisi
sensoriale
1995 - Codificazione del metodo di analisi sensoriale della birra con il supporto
dell’Associazione Italiana Tecnici Birrai
1995 - Nasce Stratus Tasting, un metodo innovativo per eseguire test sui
consumatori
1996 - Fondazione dell’Istituto Nazionale Grappa con il supporto con il supporto
del Centro Studi Assaggiatori
1996 - Inizia la ricerca sensoriale sul Tartufo bianco d’Alba che porta alla
certificazione del prodotto e alla nascita del Centro Nazionale Studi Tartufo
prima e dell’Organizzazione Italiana Assaggiatori Tartufo poi
1997 - Prima certificazione sensoriale al mondo studiata per il vino italiano
Valcalepio
1998 - Nasce Trialtest, primo sistema di analisi sensoriale ad alta utilità
informativa
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PIETRE MILIARI / 2
1998 - Nasce l’Istituto Nazionale Espresso Italiano, dopo due anni di studi per la
certificazione sensoriale dell’espresso italiano condotti dal Centro Studi
Assaggiatori
1998 - Creazione del primo sistema di analisi sensoriale del Centro Studi
Assaggiatori presso un’azienda
1998 - Prima edizione del Master Universitario in Scienze dell’Analisi Sensoriale
dell’Università Cattolica di Piacenza con la direzione scientifica del Centro Studi
Assaggiatori. Ne seguiranno altre quattro edizioni.
2000 - Prima certificazione sensoriale di un Aceto Balsamico di Modena
2003 - Esce L’Assaggio, la prima rivista al mondo completamente focalizzata
sull’analisi sensoriale
2003 - Nasce Big Sensory Test, il primo test di analisi sensoriale a più livelli e
con derivazione analogica-affettiva e marketing
2005 - Arriva Big Sensory Soft, il primo software di analisi sensoriale che fornisce
da un’unica matrice più di quaranta elaborazioni diverse
2006 - Primo corso per Panel Leader presso la sede del Centro Studi Assaggiatori
2006 - Il Centro Studi Assaggiatori è partner tecnico per la guida vini di
Altroconsumo, la prima guida al mondo realizzata tecniche di analisi sensoriale
avanzata
2006 - Il Centro Studi Assaggiatori è partner tecnico di International Coffee
Tasting, il primo concorso al mondo tra caffè valutati con tecniche sensoriali
2007 - Primo studio sulle tendenze sensoriali del futuro reso possibile
dall’analisi dello storico di dieci anni di test sensoriali
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2008 - Mappatura completa degli stili di birra in Italia per Assobirra,
l’associazione delle industrie birrarie italiane
RICERCA&SVILUPPO:
LAVORARE CON I GIOVANI
Il Centro Studi Assaggiatori offre la possibilità a studenti e ricercatori di
realizzare stage presso le proprie strutture, garantendogli supporto logistico e
consentendogli di avvalersi dell’aiuto e dei consigli degli esperti che vi lavorano.
Gli permette inoltre di usufruire della banca dati, della biblioteca e
dell’emeroteca.
E per entrare in contatto con gli studenti, proporsi a loro come punto di
riferimento efficace e valido durante il percorso universitario, il Centro Studi
Assaggiatori si avvale di una costante collaborazione con università italiane e
straniere. Negli ultimi anni: Università degli Studi di Torino, Udine, Trieste,
Brescia, Verona, Padova, Parma, Palermo, Cattolica di Piacenza, Université du
Vin de Suze La Rousse (Francia), Universidade Estadual Paulista e Universidade
de São Paulo (Brasile), Hertfordshire (Regno Unito), Uruguay.
Qualche esempio tra le quasi 150 tesi di laurea alle quali ha collaborato il
Centro Studi Assaggiatori:
 Il marketing della grappa: aspetti sensoriali e statistici
 La valutazione edonica del vino
 La percezione sensoriale del caffè espresso per una sua possibile tutela quale
prodotto tipico italiano
 Indagine sensoriale sul pecorino siciliano: dal test sul consumatore alla
descrizione in laboratorio
 L’analisi sensoriale nel controllo qualità del tartufo e dei prodotti tartufati
 Comparazione sensoriale tra diverse tecnologie di panificazione
 Classificazione degli aromi
 Test ad alto contenuto informativo nell’analisi sensoriale: aspetti statistici
 L’analisi sensoriale quale strumento di qualità: controllo di processo,
automazione e analisi metodologica
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INTERVISTA A LUIGI ODELLO:
COS’È L’ANALISI SENSORIALE / 1
Dove, come e quando è nata l’analisi sensoriale?
Probabilmente con l’Homo sapiens, vale a dire con la capacità stessa dell’uomo
di esprimere il suo livello di soddisfazione nei confronti di qualsiasi elemento
che interagisca con lui e di descriverne la produzione di senso. Questo in senso
lato, ma l’analisi sensoriale come viene oggi correttamente intesa ha contenuti
sperimentali e statistici tali da rendere i test affidabili (capaci di descrivere una
realtà in termini oggettivi per un gruppo di persone) e attendibili (capaci di
condurre a risultati analoghi quando ripetuti).
È davvero corretto definirla scienza innovativa?
L’analisi sensoriale ha forti contenuti innovativi, ma è improprio definirla
“scienza”, più propriamente si dovrebbe parlare di una serie di tecniche e di
metodi che conducono alla misurazione del percepito.
Come è nata l’idea di un Centro Studi? Esistono altre attività complementari
oltre all’analisi sensoriale in senso stretto?
L’idea del Centro Studi Assaggiatori è nata dalla volontà di undici persone di
approfondire i temi della valutazione sensoriale. E’ insomma stato un parto
della passione, voleva essere un gioco intrigante e non un attività
imprenditoriale, e per questo all’organismo è stata data la forma di cooperativa
i cui utili non possono essere divisi tra soci ma sono investiti nella ricerca. In
fondo questo è ancora lo spirito che anima oggi la società, anche se si è
sviluppata fino a diventare la più grande unità italiana del settore.
Il Centro Studi vive solo di analisi sensoriale, ma la esegue a 360 gradi: sviluppa
metodi, esegue test con il proprio panel e con panel di consumatori, forma
sistemi di analisi sensoriale nelle aziende, promuove la formazione di nuove
organizzazioni di assaggiatori e le assiste, edita la rivista L’Assaggio e numerose
monografie sull’argomento.
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L’analisi sensoriale è una scienza del futuro… ma sono in cantiere nuovi
progetti? Ci sono nuovi campi inesplorati dove può andare a inserirsi l’analisi
sensoriale?
Non nascondo che, a noi sensorialisti, l’ampiezza di orizzonte dell’analisi
sensoriale non di rado crea un briciolo di angoscia. Non solo vediamo spazi
sempre più ampi come l’analisi sensoriale del paesaggio, dei punti vendita e
persino dei servizi offerti ai cittadini, ma ci rendiamo anche conto degli attuali
limiti metodologici superabili solo con tanta ricerca e molta dedizione. Oggi i
nostri modelli di analisi sensoriale riscuotono interesse dal Brasile alla Francia,
ma i passi che si possono ancora compiere sono giganteschi. Tutto questo è
davvero molto motivante, anche perché siamo coscienti che stiamo veramente
lavorando per migliorare la qualità della vita.
INTERVISTA A LUIGI ODELLO:
COS’È L’ANALISI SENSORIALE / 2
Qual è l’elemento che caratterizza e distingue l’analisi sensoriale dalla più
conosciuta degustazione?
Fondamentalmente il fatto che la prima segue un disegno sperimentale definito,
un metodo di indagine scientifico e un’elaborazione statistica dei dati rigorosa.
Come è possibile mettere in relazione l’analisi sensoriale e la qualità della vita
di una persona?
Molti nostri problemi sono dovuti al fatto che la mappa che il nostro cervello
costruisce per rappresentare la realtà è poco dettagliata e poco fedele. Questo
succede anche quando dobbiamo scegliere un prodotto o un servizio: le nostre
capacità di analisi sono ridotte e, quindi, è forte la nostra insicurezza. L’analisi
sensoriale aumenta la consapevolezza di chi la usa migliorandone la vita, ma il
fatto che esistano gruppi che valutano il percepito permette alle aziende di
proporre prodotti e servizi più soddisfacenti. Ecco perché diciamo che l’analisi
sensoriale ha come finalità ultima il miglioramento della qualità della vita.
Tutti possono avvicinarsi all’analisi sensoriale?
Sicuramente sì. E non necessariamente devono avere tutti e cinque i sensi a
posto: tra le nostre esperienze vi è la formazione di un panel di non udenti e di
non vedenti che ha costituito un esperienza unica e una soddisfazione immensa.
È davvero possibile riappropriarsi dei propri sensi attraverso l’analisi
sensoriale? Non è forse una missione un po’ azzardata?
I sensi funzionano indipendentemente dal fatto o meno che siano impiegati
nell’analisi sensoriale, ma quando una qualsiasi persona viene formata
all’assaggio attraverso la conoscenza di come uno stimolo si fa percezione, e
quindi attraverso l’illustrazione dei complessi meccanismi del cervello e degli
organi di senso, la sua vita cambia, perché cambia il suo modo di percepire la
realtà. Per usare una metafora, tra il prima e il dopo passa la stessa differenza
che ci può essere nella visione di un miope quando mette gli occhiali con le lenti
giuste.
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Lasciare libero spazio all’immaginazione e al coinvolgimento personale di chi fa
analisi sensoriale non significa forse non garantire una base oggettiva e
scientifica alle valutazioni del prodotto?
L’analisi sensoriale è nata e si è sviluppata proprio per cogliere quanto la gente
percepisce, quindi ogni vincolo alla libertà di pensiero di un giudice diventa
discorsivo della sua percezione. L’oggettività non sta nel dire ai giudici quello
che devono sentire, quanto all’accuratezza dei piani sperimentali e delle
tecniche statistiche che vengono utilizzate per giungere alla sintesi dei risultati.
E ovviamente alla congruità del test scelto in funzione della domanda a cui si
deve rispondere.
INTERVISTA A LUIGI ODELLO:
ASPETTI TECNICI E SCIENTIFICI
Quali sono gli aspetti più tecnici e scientifici dell’analisi sensoriale?
Fondamentalmente l’analisi sensoriale attinge da due grandi discipline: la
psicologia – che viene utilizzata per formare e motivare i giudici – e la statistica,
che è impiegata per sintetizzare i dati, verificare l’attendibilità dei test e dei
giudici, nonché per estrarre l’informazione latente.
Quali sono i principali test utilizzati dall’analisi sensoriale?
Sono tantissimi. Ci sono i test sui consumatori per valutare il grado di
accettabilità o di preferenza di un prodotto o di un servizio, i descrittivi per
avere un profilo del percepito a livello affettivo, semantico o quantitativo e i
discriminanti, i più poveri di informazione, ma non per questo meno utili perché
determinano con un certo livello di sicurezza se tra due o più prodotti esiste una
differenza. Negli ultimi anni il Centro Studi Assaggiatori ha messo a punto test
innovativi tanto per interrogare il consumatore – da sempre giudice supremo
della qualità – quanto per fornire una fotografia fedele e dettagliata dei
prodotti, soprattutto di quelli tradizionali tipici. Appartengono ai primi Stratus
Tasting® e ai secondi Trialtest e Big Sensory Test.
Come si può diventare giudici?
Per l’analisi sensoriale è giudice anche qualsiasi consumatore che venga
interrogato in un test. Questo è chiamato “giudice inesperto”, ed è il primo
livello di una gerarchia che vede, a salire, i giudici addestrati, qualificati,
esperti e esperti specializzati. Per accedere alle diverse qualifiche è necessario
frequentare corsi di durata variabile tra le otto e le ottanta ore durante le quali
l’aspirante, mentre apprende la suggestiva arte dell’assaggio, esegue diverse
prove tendenti a verificarne l’idoneità. E al termine di ogni livello deve
naturalmente sostenere una prova di esame.
Qual è il vantaggio dell’utilizzo di panel di assaggiatori?
Sono state individuate tredici variabili che agiscono sulla mente di una persona
mentre determina la percezione di un qualsiasi stimolo fisico. Appare quindi
chiaro che il giudice monocratico non possa essere considerato affidabile (tende
a rappresentare solo se stesso), né attendibile a priori. Con un gruppo di
persone (panel) è invece possibile riferire il percepito a una determinata
popolazione valutandone in modo scientifico anche la probabilità di errore che
si commette.
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Chi può diventare panel leader?
Chiunque ne sia motivato e abbia attitudine a guidare gruppi di persone.
Ovviamente dovrà acquisire la preparazione necessaria: elementi di psicologia
della percezione, statistica e metodologia sensoriale.
INTERVISTA A LUIGI ODELLO:
LE COLLABORAZIONI POSSIBILI
Quali sono le attività principali che possono godere dei vantaggi e delle
innovazioni introdotte dall’analisi sensoriale?
Al momento sostanzialmente due: le aziende nella loro ascesa verso la qualità, e
il comparto dei prodotti tradizionali tipici che grazie all’analisi sensoriale
possiede un nuovo mezzo per l’innovazione tecnologica nel rispetto del
territorio, la tutela e la promozione. Non per nulla un vino Doc come il
Valcalepio, l’Aceto Balsamico di Modena, l’Espresso Italiano e persino sua
maestà il Tartufo bianco d’Alba si sono rivolti all’analisi sensoriale per
certificarsi e dare maggiori garanzie al consumatore.
Come si realizzano delle proficue collaborazioni con le Università e altri enti e
istituti? Hanno continuità? Che vantaggi reciproci ci possono essere?
Alcuni soci del Centro Studi insegnano in università e comunque il collegamento
con il mondo accademico nazionale ed estero è particolarmente forte e dura da
anni. Basti pensare per esempio all’università di Brescia con la quale si lavora
per la messa a punto di nuovi modelli statistici, agli approfondimenti psicologici
e persino sulla messa a punto dei sensori olfattivi artificiali, più noti con il nome
di nasi elettronici.
Il Centro Studi segue molte tesi di laurea e propone stage extra curricolari, fino
a occuparsi attivamente del più prestigioso e ambito titolo di studio a livello
accademico: il Master in Scienze dell’Analisi Sensoriale dell’Università Cattolica
di Piacenza.
I vantaggi? Una crescita esponenziale della disciplina attraverso i giovani e per i
giovani, anche attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro.
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LUIGI ODELLO
Luigi Odello, socio fondatore nel 1990 dello Studio Associato Odello M&L, è
libero professionista, giornalista e amministratore di società che si occupano di
consulenza aziendale per sistemi di qualità, analisi sensoriale e assaggio,
innovazione tecnologica e comunicazione.
Diplomato alla Scuola Enologica di Alba è oggi docente di Analisi Sensoriale
presso università italiane e straniere. E’ attualmente Segretario Generale
dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè e dell’Istituto Nazionale Espresso
Italiano e segretario accademico dell’International Academy of Sensory Analysis.
Presidente del Centro Studi Assaggiatori, dal 1995 è direttore responsabile dei
periodici L’Assaggio, Coffee Taster e Grappa News e ha scritto per testate a
diffusione nazionale come Bargiornale, International Bartender, Il Sommelier,
VQ. È autore di numerosi libri nel comparto del vino e delle acqueviti, nonché
coautore e collaboratore a opere quali Catalogo delle Acqueviti del mondo,
L’Assaggio del Tartufo, Valcalepio, Espresso Italiano Tasting e altri ancora.
Nell’ambito della ricerca ha partecipato alla strutturazione del metodo di
assaggio della grappa, dei cocktails e della birra, alla strutturazione della
scheda organolettica del caffè e dei formaggi, è coordinatore del Comitato
Scientifico del progetto Forum Aquavitae, membro del comitato scientifico di
Alma (Scuola Internazionale di Cucina di Parma) e ha svolto, in collaborazione
con Università e Istituti di Ricerca, studi sul mercato dell’accettabilità dei
prodotti alimentari, della correlazione tra test di analisi sensoriale e
innovazione tecnologica, del controllo dei risultati dei panel di analisi
sensoriale.
In ambito internazionale, oltre alla partecipazione a numerosi convegni a
carattere scientifico, ha realizzato docenze presso corsi e conferenze alle
università di Santiago di Compostela (Spagna), San Martin de Porress a Lima
(Perù) e alle università Usp e Unespi (Brasile) in qualità di visiting professor.
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TRA I NOSTRI CLIENTI
CAFFÈ
Autogrill, Bialetti Industrie, Caffè Cagliari, Caffè Guglielmo, Caffè Mokarico, CMA,
Cogeco, Corsino Corsini, Costa Coffee, Forever, Gruppo Cimbali, Gruppo Costadoro,
Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè, Istituto Nazionale Espresso Italiano, Jolly
Caffè, Milani, N&W Global Vending, Nestlé, Nuova Simonelli, Pellini Caffè, Procaffè,
Rancilio, Saeco, Tea & Coffee World Cup, Wega
VINO
Caviro, Città del Vino, Consorzio dell’Asti DOCG, Consorzio per la Ricerca Viticola ed
Enologica d'Abruzzo, Consorzio per la Tutela del Franciacorta, Consorzio per la Tutela del
Vino Marsala, Consorzio Tutela Valcalepio, Consorzio Tutela Vini Doc Friuli Isonzo, Istituto
Regionale della Vite e del Vino – Sicilia, Terre da Vino, Vignaioli Piemontesi
SPIRITS
Associazione Degustatori Italiani Grappa e Distillati, Averna, Bonollo Umberto, Distilleria
Bottega, Distilleria Caffo, Distilleria Marzadro, Distilleria Santa Teresa dei F.lli Marolo,
Distillerie Franciacorta, Fratelli Francoli, Istituto Nazionale Grappa, Maschio Beniamino,
Premiate Distillerie G. Bertagnolli, Roner Distillerie
FOOD
Acetum, Aia, Alce Nero & Mielizia, Arte Casearia, Assaggiatori Italiano Balsamico,
Associazione Industrie Dolciarie Italiane, Barilla, Bormioli Luigi, Centro Nazionale Studi
Tartufo, Comitato Promotore Bottarga Sardegna IGP, Consorzio degli Allevatori Bufalini
dell'Amaseno, Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, Consorzio del Prosciutto di
Parma, Dolfin, Eridania, Finiper, Mars, Rigoni di Asiago, San Pellegrino
NON FOOD
ASM, Azienda Acque Metropolitane Torino, Ikea, Irca Divisione Rica - Zoppas Industries,
Wella, Whirlpool
ISTITUZIONI E ASSOCIAZIONI
Alma - La scuola internazionale di cucina italiana, Altroconsumo, Assobirra, Assoenologi,
C.A.S.T. Alimenti, Camera di Commercio di Bergamo, Camera di Commercio di Milano,
Confederazione Italiana Agricoltori, Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio di Oliva,
Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino, Trentino S.p.a., Università Cattolica del
Sacro Cuore, Università degli Studi di Udine, Università degli Studi di Verona, Veneto
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Agricoltura, Veronafiere
CONTATTI
Centro Studi Assaggiatori Soc. Coop.
Galleria Veneto 9
25128 Brescia (Italy)
Tel. +39 030 397308
Fax +39 030 300328
www.assaggiatori.com
[email protected]
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