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O R A E S T A T E
macondo
DOMENICA 17 luglio 2011
RUMORI MEDITERRANEI
TUTTO PRONTO A REGGIO
PER AL DI MEOLA
REGGIO C. Sarà un cartellone di
alto livello, quello firmato da Paolo
Damiani per la trentunesima edizione di “Rumori mediterranei”,in programma dal 12 al 20 agosto prossimi. Il leit motiv, quest’anno, sarà il
150esimo anniversario dell'Unità d'Italia. Non a caso, Damiani ha feciso di giocare con le parole “UnItàlia in-attesa”.
Per il vernissage - che inizierà a Reggio Calabria presso
l'arena dello stretto, alle 21.30, ma il cui nucleo centrale sarà
Roccella Jonica - il festival gioca subito una
doppia carta pesante contando sull’entusiastico consenso dell’amministrazione comunale,abbinando il duo Flavio Boltro-Danilo Rea allo straordinario chitarrista di origine italiana Al Di Meola (in foto), che sarà
poi il protagonista della seconda parte della serata.Per la coppia d’assi del jazz italiano forse non servono troppe presentazioni.
Da poco l’indipendente label tedesca Act
ha pubblicato “Opera,from Orfeo to Adriana”, un lavoro nel quale i due musicisti intraprendono un percorso musicale all'interno della grande musica lirica italiana che
parte dalle arie di Claudio Monteverdi,passando per Rossini , Bellini,Vivaldi , Piccini,
TAVOLA ROTONDA
In alto da sinistra, Giusva Branca, Massimo Razzi,Armando
Spataro e Raffaele Mortelliti
a conversazione nel corso
dell’evento di TabulaRasa
In basso, un primo piano dello
storico procuratore aggiunto
Armando Spataro
ora
chiudendosi con Francesco Cilea, altro vanto calabrese.A loro seguirà uno
dei massimi virtuosi della sei corde.
La celebrata carriera musicale di Al
Di Meola ha raccolto e sperimentato
un vasto spettro di emozioni in un unico stile che comprende molteplici influenze.
Si passa dalla velocità impressionante dei suoi primi assoli alla sfida e al trionfo del “Guitar Trio”formato insieme a John
Mclaughlin e Paco De Lucia; dalle esplorazioni brasiliane di
“Cielo e Terra” e “Soaring through a dream”, fino al romanticismo globale e al richiamo al tango del gruppo acustico di Al
Di Meola “World Sinfonia”.
Italiano di Calabria era anche Scott La Faro, perno dell'indimenticabile golden trio
di Bill Evans cui “Rumori Mediterranei” dedicherà un convegno il 17 per approfondire le conclusioni degli studi elaborati da
Vincenzo Staiano.
Si parlerà del fondamentale contributo
degli italiani apportato alle origini del jazz
con gli interventi di Francesco Martinelli,
Vincenzo Caporaletti ed Eddie Gomez. Per
altre info sul programma, è possibili visitare il sito internet www.roccellajazz.net.
Quando vale la pena
combattere il terrore
L
calabria
’Italia del terrorismo raccontata dalla parte Apporre il segreto di Stato allora ha creato un
della magistratura, tra intrecci, omissioni e precedente - permettendo a Berlusconi di
mezze verità, al centro della conversazione applicarlo anche a reati di peculato e diffatra Armando Spataro,procuratore aggiunto al mazione - ma anche coni d’ombra,come il sitribunale di Milano e memoria storica della lenzio del Copasir, guidato dall’opposiziomagistratura d’inchiesta,e Massimo Razzi,vi- ne».
Del lavoro della magistratura negli anni di
cedirettore di Repubblica.it nell’ambito di
Tabula Rasa. Il “Ne valeva la pena”che titola piombo,Spataro ricorda il senso di speranza
l’ultimo libro di Spataro afferma l’orgoglio di per aver contribuito a un futuro migliore nelaver combattuto in nome della legalità il ter- la normalità del proprio mestiere,senza eroirorismo,la mafia e Tangentopoli,un punto di smi, la nascita dell’impegno pubblico dei
arrivo,e porta Razzi a chiedersi:«Dove siamo magistrati nella difesa dei principi, che nulfiniti?». Spataro osserva che la magistratura la ha a che vedere con l’impegno politico.
esercita un ruolo di controllo e di tutela del- Sulla differenza tra pentiti del terrorismo e
la legge e della legalità che il potere politi- di mafia, per Spataro, sebbene entrambi
spinti dalla possibilità della
co oggi contesta e ostacola in
riduzione della pena, per i
maniera feroce, dimenticanA TabulaRasa
primi è stata determinante la
do che questo ruolo è un
le memorie
consapevolezza del crollo
mandato costituzionale, non
ideologico durante la detenun’opzione comportamentastoriche
Alla domanda di Razzi
le. Questa antica regola dedel procuratore zione.
se il terrorismo fu un fenomemocratica, che vede il potere
Spataro
no di massa, Spataro replica
politico sottomesso a una legcon le cifre: meno di quattroge più alta, è oggi sotto attacco. Il caso Abu Omar, l’imam rapito dagli mila i terroristi processati, quasi tutti fuori.
americani con l’appoggio del nostro gover- Mortelliti si chiede cos’ha portato il Paese al
no,ne è un esempio:un’inchiesta che si scon- fenomeno terroristico. «L’ideologia terroritra con il segreto di Stato apposto dai gover- stica non nasce in reazione alla politica - afni Prodi e Berlusconi, la condanna dei verti- ferma Spataro - ma dopo piazza Fontana, seci Cia in Italia e il generale Pollari (Sismi) che gnale di un imminente colpo di Stato». Per
oppone il segreto di Stato,cosa che gli impe- Razzi «le radici stanno nella delusione della
disce di difendersi e blocca il processo,sfer- sinistra che, dopo aver fatto la Resistenza, si
rando un colpo basso alla legalità. «Non era aspettava un’Italia diversa».Per entrambi ogmai successo che le istituzioni denunciasse- gi non c’è un’ideologia rivoluzionaria,né una
ro la magistratura come entità ostacolante - rivoluzione tradita.Il problema sono le giovadichiara Spataro - che un governo dichiaras- ni generazioni addormentate tra le braccia
se che il terrorismo non si combatte col co- della televisione. Da ciò non verranno terrodice in mano,nemmeno che un segretario di risti, ma è difficile che si sveglino.
Daniela Liconti
partito fosse nel contempo Guardasigilli.