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 CINEMA 
Pellicole e lavoro:
sul web grazie a
Inail
Lombardia
l piccolo Iqbal che lavora dodi-
I
ci ore al giorno in una fabbrica
pakistana di tappeti. Un mirabile Elio Germano nei panni del
giovane imprenditore edile, protagonista del film di Daniele Luchetti, La nostra vita, che si dà da
fare selvaggiamente nei cantieri
della periferia romana per assicurare un benessere solo materiale
ai suoi figli appena rimasti orfa-
ni. Il grande Charlie Chaplin di
Tempi moderni che ritrae, come
mai prima e dopo di lui, l’alienazione dell’operaio nella civiltà industriale.
Da sempre il cinema racconta il mondo del lavoro con tutte le
sue più amare implicazioni: disoccupazione, sfruttamento, pericoli,
ingiustizie. E dal 2014 la Direzione Inail Lombardia ha dato vita
a una sinergia con la Fondazione
cineteca italiana di Milano che,
dalla fine dello scorso ottobre, si
è tradotta in un nuovo progetto:
il portale Spettacolodellasicurezza.it, realizzato anche con la collaborazione dell’Ufficio scolastico
In alto,
un fotogramma di
Un posto sicuro,
film d’esordio di
Francesco Ghiaccio,
regista che firma
la sceneggiatura
insieme a Marco
D’Amore, anche
interprete nel ruolo
di Luca. Al centro
della pellicola una
storia di lavoro
e malattia
all’Eternit di Casale
Monferrato.
regionale per la Lombardia. Dedicato agli insegnanti e agli operatori di settore, il portale offre
attualmente l’accesso a quasi 300
schede di film, documentari e cortometraggi italiani e internazionali che hanno per tema il mondo
del lavoro a 360 gradi. «Ma non si
tratta di una consultazione in remoto – precisa il responsabile della Direzione regionale Lombardia,
Antonio Traficante –. Tutti i film
presentati nel portale sono disponibili, in visione gratuita e su prenotazione, in sala o in postazione
individuale presso il Museo interattivo del cinema, realizzato dalla Fondazione cineteca italiana».
In particolare l’offerta è indirizzata ai docenti delle scuole che possono scegliere un film o costruire
una rassegna personalizzata da
proporre ai propri studenti, arricchita da materiali informativi, un
dibattito e un approfondimento
da parte di un esperto Inail. «Con
questa iniziativa vogliamo parlare
di sicurezza a tutti, e in particolare dare uno strumento in più a chi
si occupa di formazione – precisa
Traficante –. Chiediamo al cinema un aiuto per comprendere meglio le problematiche del mondo
del lavoro, sollecitando una riflessione su tematiche complesse che
riguardano la quotidianità di tutti noi». [A.P.]
la vita di ragazzi nati con la Trisomia 21, come
John (il rapper) e Megan (la cheerleader). Una
quotidianità forse un po’ sceneggiata e una
buona dose di umorismo gli ingredienti di
una serie tv fatta di sogni e passioni, amicizie
e relazioni sentimentali, lavoro e famiglia,
ma anche di crolli emotivi e difficoltà ad
accettarsi, con le interviste ai protagonisti, le
preoccupazioni dei genitori e il giudizio sociale
a fare da sfondo. [M.T.]
Born this way, serie tv Usa su giovani Down
Tradotto significa “nato così”. Born this way è
il nuovo reality statunitense con protagonisti
sette giovani under 35 con la sindrome di
Down: tre uomini e quattro donne, tra cui un
giovane di colore e una ragazza di origine
giapponese. Il programma, realizzato dalla
Bunim/Murray Productions, è andato in onda
su A&E Channel fino a metà gennaio: sei
episodi in cui le telecamere hanno seguito
SuperAbile INAIL
34 Febbraio 2016