CC Rosignano Marittimo 26.06.2015

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CC Rosignano Marittimo 26.06.2015
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Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
PRESIDENZA DEL
PRESIDENTE CATERINA GIOVANI
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito i consiglieri a prendere posto e il Segretario a procedere alla chiama dei
consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. La seduta è valida. Si può procedere ai lavori del Consiglio
comunale.
Ordine del giorno
1) Comunicazioni della Presidente, del Sindaco, della Giunta e dei consiglieri.
2) Nomina scrutatori.
3) Monitoraggio del primo Regolamento urbanistico e avvio del procedimento del
Piano operativo ai sensi dell’art. 17 della legge regionale 10 novembre 2014, n. 65
con definizione del territorio urbanizzato ai sensi dell’art. 224 della medesima legge.
4) Approvazione di modifiche ed integrazioni al Regolamento I.U.C. –
Componente TARI.
5) Concessione del servizio di gestione del polo impiantistico di Scapigliato.
Affidamento a Rosignano Impianti e Tecnologie S.r.l..
6) Approvazione del Piano di azione per l’energia sostenibile del Comune di
Rosignano Marittimo.
7) Regolamento accesso ZTL, ZPRU, zone vietate alla circolazione dei veicoli.
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8) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Creazione di aree per lo sgambamento dei cani da compagnia.
9) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Cimitero per gli animali.
10) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Attivazione del servizio di dichiarazione di volontà sulla donazione di
organi.
11) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Maggior trasparenza negli atti di affidamento diretto di forniture o servizi
per importi inferiori a quarantamila euro.
12) Mozione presentata dai consiglieri Serena Mancini (Movimento 5 Stelle),
Silvia Gesess, Niccolò Gherarducci (Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini
(Gruppo RDS) ad oggetto: Limite al conferimento di incarichi dirigenziali ed ai
compensi nelle società partecipate.
13) Ordine del giorno presentato dai consiglieri Silvia Gesess, Niccolò
Gherarducci (Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS) ad
oggetto: Onoreficenza al repubblichino Paride Mori.
14) Mozione presentata dalle consigliere Alice Prinetti e Camilla Marini (Gruppo
PD) ad oggetto: Manutenzione verde.
15) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Sostegno a campagne di informazioni e prevenzione mirate a sensibilizzare i
giovani in relazione alle malattie sessualmente trasmissibili.
16) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Registro comunale delle unioni di fatto e convivenza, sua diffusione tra la
cittadinanza.
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17) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Richiesta di reperimento spazi per attività di coworking e sviluppo nuove
imprese.
18) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: I PIÙ ovvero Progetti di Innovazione Urbana.
19) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Tennis Club Castiglioncello. Bando per la concessione.
20) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Al Saint Vincent a Castiglioncello è ancora emergenza profughi.
21) Mozione presentata dai consiglieri Lorenzo Taddeucci e Luca Agostini
(Gruppo PD) ad oggetto: Eliminazione barriera a pedaggio Rosignano.
22) Mozione presentata dai consiglieri Tommaso Carafa e Luca Agostini (Gruppo
PD) ad oggetto: Illuminazione pubblica.
23) Mozione presentata dai consiglieri Maria Graziella Angeli (Forza Italia),
Silvia Gesess e Niccolò Gherarducci (Sinistra Unita per il Lavoro) ad oggetto:
mansioni e carichi di lavoro del personale dipendente del Comune di Rosignano
Marittimo.
24) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Acqua pubblica gratuita per i primi 50 litri ad ogni utente.
25) Ordine del giorno presentato dai consiglieri Silvia Gesess, Niccolò
Gherarducci (Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS) ad
oggetto: IMU agricola.
26) Mozione presentata dai Gruppi consiliari Forza Italia, R.D.S., Sinistra Unita
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per il Lavoro e Movimento 5 Stelle ad oggetto: Il ruolo del Consiglio nel Comune di
Rosignano Marittimo.
27) Mozione presentata dai consiglieri Gaia Vivaldi e Luca Agostini (Gruppo PD)
ad oggetto: Riuso temporaneo.
28) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Seduta streaming e verbalizzazione Commissioni consiliari.
29) Ordine del giorno presentato dai consiglieri Lucia Croce, Tommaso Carafa e
Luca Agostini (Gruppo PD) ad oggetto: Sostegno all’ampliamento dei tempi di
prescrizione per il reato di pedopornografia.
30) Ordine del giorno presentato dai consiglieri Lorenzo Taddeucci e Luca
Agostini (Gruppo PD) ad oggetto: Sostegno dell’introduzione del reato di tortura.
31) Mozione presentata dai consiglieri Mario Settino, Becherini Elisa, Francesco
Serretti (Movimento 5 Stelle) ad oggetto: Soppressione pedaggio autostradale casello
Vada-Rosignano verso e da Livorno.
32) Mozione presentata dai consiglieri Mario Settino, Becherini Elisa, Francesco
Serretti (Movimento 5 Stelle) ad oggetto: Reddito di cittadinanza.
33) Mozione presentata dai consiglieri Luca Simoncini (Gruppo R.D.S.) e Niccolò
Gherarducci (Sinistra Unita per il Lavoro) ad oggetto: Intitolazione di una strada
nell’area delle Morelline a Rosignano, a Luigi Burgalassi.
34) Mozione presentata dai consiglieri Mario Settino, Becherini Elisa, Francesco
Serretti (Movimento 5 Stelle) ad oggetto: Cestini raccolta differenziata.
35) Mozione presentata dai consiglieri Mario Settino, Becherini Elisa, Francesco
Serretti (Movimento 5 Stelle) ad oggetto: anti mobing.
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36) Mozione presentata dai consiglieri Mario Settino, Becherini Elisa, Francesco
Serretti (Movimento 5 Stelle) ad oggetto: Istituzione Registro tumori.
37) Mozione presentata dai consiglieri Silvia Gesess, Niccolò Gherarducci
(Sinistra Unita per il Lavoro), Luca Simoncini (Gruppo R.D.S) e Serena Mancini
(Movimento 5 Stelle) ad oggetto: Revoca pedaggio casello autostradale
Vada/Rosignano.
38) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Protocollo di Milano su alimentazione e nutrizione TTIP.
39) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Esito allarmante delle analisi campioni di acqua di alimentazione fattoria di
castello Castelnuovo M.Dia.
40) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Foodies Festival.
41) Mozione presentata dai consiglieri Luca Simoncini (Gruppo R.D.S.), Niccolò
Gherarducci e Silvia Gesess (Sinistra Unita per il Lavoro) ad oggetto: Combattere il
commercio abusivo nel Comune di Rosignano.
42) Mozione presentata dai consiglieri Luca Simoncini (Gruppo R.D.S.), Niccolò
Gherarducci e Silvia Gesess (Sinistra Unita per il Lavoro) ad oggetto: Asfaltatura
strade comunali.
43) Mozione presentata dai consiglieri Luca Simoncini (Gruppo R.D.S.), Niccolò
Gherarducci e Silvia Gesess (Sinistra Unita per il Lavoro) ad oggetto: Bollette
Castello Pasquini.
44) Ordine del giorno presentata dai consiglieri Mario Settino, Becherini Elisa,
Francesco Serretti (Movimento 5 Stelle) ad oggetto: Diritti e tutela lavoratori
autonomi colpiti da malattia grave o prolungata.
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45) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Richiesta di pronuncia della Conferenza paritetica interistituzionale sui
profili di contrasto con il PIT della previsione di nuova area estrattiva in località
Gozzone Comune di Rosignano Marittimo.
46) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Lavori Istituto Mattei ed alberghiero.
47) Mozione presentata dai consiglieri Lorenzo Taddeucci, Luca Agostini
(Gruppo PD) ad oggetto: realizzazione attività di volontariato per i migranti ospiti
nelle strutture di accoglienza presenti nel territorio.
48) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Situazione del Consiglio comunale di Rosignano Marittimo.
49) Mozione presentata dai consiglieri Nicola Toncelli e Luca Agostini (Gruppo
PD) ad oggetto: Determinazioni ed indirizzi per il contrasto all’abusivismo
commerciale.
50) Interpellanze:
a) Interpellanza presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci, Silvia Gesess
(Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo R.D.S.) :
“Articolo
‘Il
Tirreno’ 17 marzo 2015”;
b) Interpellanza presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci (Sinistra Unita per
il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo R.D.S.): “Codice etico e Carta Pisa”;
c) Interpellanza presentata dai consiglieri Luca Simoncini (Gruppo R.D.S.),
Niccolò Gherarducci e Silvia Gesess (Sinistra Unita per il Lavoro): “Auditorium
presso Fattoria arcivescovile Rosignano Marittimo”;
d) Interpellanza presentata dai consiglieri Elisa Becherini, Settino Mario,
Francesco Serretti (Movimento 5 Stelle), Luca Simoncini (Gruppo R.D.S.) e Niccolò
Gherarducci (Sinistra Unita per il Lavoro): “Situazione profughi”.
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51) Question time.
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Comunicazioni della Presidente, del Sindaco, della Giunta e dei consiglieri
PRESIDENTE. Chiedo al Sindaco e agli assessori se ci sono comunicazioni. No.
Ci sono altre comunicazioni? Al momento, no.
Quindi, passiamo... (Interruzione fuori microfono) Consigliere Simoncini, prego.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente.
Come le ho detto precedentemente, abbiamo mandato ieri sera un ordine del
giorno urgente in merito alla lettera che l’assessore Nocchi ha inviato al premier
Matteo Renzi. Siccome la Segretaria Baldi momentaneamente non c’è, quindi non
l’abbiamo mandata a lei, abbiamo inviato alla dottoressa Castallo il testo della stessa.
Quindi, chiediamo che, dopo le delibere, possa essere messa in discussione,
perché crediamo, prendendo spunto dalle parole dell’assessore, di condividere quanto
lui stesso ha fatto, quindi ha inviato, e rafforzando, tramite il Consiglio comunale... E
di inviare lo stesso atto proprio rafforzato da parte del Consiglio comunale.
Vediamo il testo dopo, se viene accolta la richiesta di discussione. Grazie.
PRESIDENTE. Il Segretario mi dice che non è arrivato, per il momento, l’atto.
Comunque, essendo una... Scusami, ma non riesco a vederti. È difficile parlare a una
persona se poi non la si riesce a vedere.
Riguardandosi, comunque, di un atto che va, in qualche modo, a cambiare quello
che è stato l’andamento dell’ordine del giorno concordato in Conferenza dei
Capigruppo, alla fine delle delibere, eventualmente, ci sospenderemo e discuteremo
il da farsi. Credo che sia la cosa migliore. In questa maniera, anche la dottoressa
Baldi potrà stampare tre copie dell’atto, in modo da poter concordare in maniera
unitaria la cosa.
Preso atto di questa, vi è un’altra comunicazione. Prego, consigliere Serretti.
FRANCESCO SERRETTI. Grazie, Presidente.
Volevo fare questa comunicazione sul fatto dell’invio delle delibere a pochi giorni
dal Consiglio. Anche in questo ordine del giorno ci sono state delle delibere con
allegati molto importanti, sia come argomentazioni che come volume di roba.
Purtroppo, ormai è già tanto tempo che diciamo questa cosa, ma non veniamo
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ascoltati. Secondo me, dovremmo cambiare il Regolamento sui tempi dell’invio delle
delibere.
Come abbiamo ripetuto tante volte, non ce la facciamo a star dietro a tutte le
delibere, che sono veramente importanti e grandi, specialmente queste. Abbiamo
avuto quella del PAES, che ha molti allegati e allegati anche grossi. Non ce la
facciamo a stargli dietro. Quindi, se non ce la facciamo a star dietro alle delibere,
quindi a consultare gli allegati, mi spiegate, poi, come in Consiglio comunale
possiamo discutere di queste delibere e approvarle? È assurdo.
Questa situazione si sta rivelando una situazione che tende a falsare, poi, tutti i
Consigli comunali. Non ce la facciamo. Non sappiamo più come dirvelo. Bisogna
intervenire sul Regolamento.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Serretti.
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Monitoraggio del primo Regolamento urbanistico e avvio del procedimento
del Piano operativo ai sensi dell’art. 17 della legge regionale 10 novembre 2014,
n. 65 con definizione del territorio urbanizzato ai sensi dell’art. 224 della
medesima legge
PRESIDENTE. A questo punto, se non ci sono più comunicazioni, io passerei al
punto n. 3) all’ordine del giorno, dando la parola all’assessore Margherita Pia, con la
delibera “Monitoraggio del primo Regolamento urbanistico e avvio del procedimento
del Piano operativo ai sensi dell’articolo 17 della legge regionale 10 novembre 2014,
n. 65 con definizione del territorio urbanizzato ai sensi dell’articolo 224 della
medesima legge”.
Prego, assessore.
MARGHERITA PIA, Assessore. Buongiorno.
La delibera che andiamo ad affrontare e ad approfondire è una delibera,
ovviamente, importante per tutto il nostro Comune, perché è la delibera di avvio del
Piano operativo, del procedimento di Piano operativo.
Noi parliamo di Regolamento urbanistico ancora oggi. In realtà, oggi il
Regolamento non si chiama più così. È stato ribattezzato. Si chiama, secondo la
legge regionale n. 65, che ha preso efficacia alla fine di novembre del 2014,
l’insieme delle norme che regolano il territorio per le sue trasformazioni d’ora in
avanti si chiama “Piano operativo”.
Noi eravamo in monitoraggio. La legge n. 1 prevedeva che al termine del
quinquennio di validità di una parte del Regolamento... Chiariamo subito una cosa: il
Regolamento urbanistico non è scaduto. Esiste. Esiste, meno una parte delle schede
del famoso Allegato 1, che conteneva 138 schede, quello approvato nel 2009, di cui
hanno perso efficacia solamente 50. Perché? Perché delle 138 schede dell’Allegato
1... Le schede, chiaramente, sono quelle che regolano − come sapete − gli interventi
più importanti, cioè non l’intervento nella singola abitazione. È un piano attuativo, è
una costruzione di un albergo, è un qualcosa che trasforma in maniera abbastanza
forte il territorio. Ecco perché si fanno delle schede con delle regole specifiche per la
loro gestione.
In questo caso, il vecchio Regolamento, quello scaduto l’anno scorso, a metà
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dell’anno scorso, esattamente dopo il 15 giugno 2014, aveva nell’Allegato 1...
Mentre, vi ripeto, rimanevano in vigore le norme tecniche di attuazione, tutto il
Regolamento, di 138 schede perdevano validità solamente 50, ovvero il 36,23 per
cento dell’Allegato 1.
Delle 138, sono state attuate solamente 31 schede, che rappresentano il 22,46.
Questo è un dato, forse, economicamente da valutare. Il 22,46 è l’attuazione della
parte dell’Allegato 1 che prevedeva le trasformazioni grandi. 7 interventi sono stati
cancellati, eliminati, su richiesta dei richiedenti, cioè dei titolari del diritto soggettivo
di costruire, di trasformare. È chiaro che è stata una loro scelta. Alcune persone
hanno ritenuto, sulla base della situazione economica, di non continuare ad avere il
diritto fino in fondo ai cinque anni e hanno detto: “Piuttosto, rimanderemo e vedremo
successivamente. Nel frattempo, è inutile tenere in vita delle situazioni che non
saranno, per ora, mai attuate”.
Ci sono, poi, interventi che non hanno perso l’efficacia, ovvero tutti gli interventi
di trasformazione del territorio che non attingevano al dimensionamento del Piano
strutturale. Queste sono 40 schede che tuttora sono vigenti e rappresentano il 29 per
cento dell’Allegato 1.
C’è ancora un dato, ed è quello su cui anche il Consiglio comunale precedente... È
nella prima parte, questo. Ci sono 10 schede, 10 trasformazioni che sono ancora
vigenti. Sono quelle che sono state interessate dalle varianti messe in campo.
Rappresentano il 7,25.
Quindi, se un ragionamento a livello di economia deve essere fatto, queste sono −
credo − le percentuali su cui ragionare: gli interventi attuati, il 22,46, e gli interventi
vigenti, il 7,25. Ovviamente, la gran parte o scaduta o ancora efficace.
Tengo a dire, in modo tale che sia chiaro, che per quelli efficaci (40 interventi, e
non sono pochi, perché sono circa un terzo), domani mattina chi vuol presentare il
percorso per costruire lo può fare tranquillamente. Quindi, non ha limitazioni di
nessun tipo.
Detto tutto questo, per dare un altro segnale, noi avevamo cominciato − ecco
perché questi dati − a fare il monitoraggio di che cosa era successo con il vecchio
Regolamento al momento della scadenza, quando ancora era in vigore la legge n. 1.
Quando è arrivata a novembre la nuova legge, abbiamo dovuto riprendere tutto
quanto il percorso e i dati − come posso dire? − ricucinarli in maniera diversa,
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rivederli anche da un punto di vista procedurale.
È chiaro, comunque, che il dato di partenza per un ragionamento serio futuro, a
mio avviso, non può essere altro che la comprensione di che cosa è successo. In parte
ve l’ho data in termini numerici di schede. Ora ve la do in termini di dati relativi ai
dimensionamenti del Piano strutturale nostro, che è vigente, e di quanto di questo
Piano strutturale, che è andato in vigore nel 2004, è stato approvato per l’esattezza il
20 gennaio 2004, di questo Piano strutturale e di questo dimensionamento cosa, ad
oggi, abbiamo ancora in campo.
Per quanto riguarda il turistico-ricettivo, noi abbiamo 2.250 posti letto, come dato
nel Piano strutturale. Ad oggi, ne sono rimasti 1.926, ovvero abbiamo una
percentuale residua dell’85,6 per cento.
Villaggi turistici: c’erano 650 posti letto e ad oggi rimangono 530 posti letto, per
una percentuale pari all’81,5.
Campeggi esistenti: avevamo 500 piazzole. Ad oggi, abbiamo zero piazzole. Qui
abbiamo, ovviamente, lo zero per cento di percentuale residua, solo perché − se vi
ricordate − abbiamo approvato e abbiamo utilizzato queste piazzole nella
riqualificazione della Città del mare per quel settore. È l’unico dato che è andato a
zero.
Nuovi campeggi: 800 piazzole; rimangono 700 piazzole.
Polo sportivo: 17 ettari; rimangono 17 ettari.
La residenza, su cui molto spesso si stagliano i giudizi, aveva 670 alloggi e, ad
oggi, ce ne sono − residenza privata, ovviamente – 565, ovvero della residenza,
rispetto al dimensionamento di Piano strutturale, è rimasto l’84,33 per cento.
È rimasto, poi, il 94,6 per cento della piccola industria artigianato, eccetera.
C’erano 186.000 metri quadri di superficie coperta; ne sono rimasti 175.960.
Centri servizi di interscambio: è rimasto tutto. I 26 ettari sono rimasti tutti.
Parchi divertimento: 50 ettari nel 2004. È rimasto tutto. Cento per cento.
Grandi superfici di vendita: cento per cento.
Medie strutture di vendita: è rimasto il 40 per cento, perché ce n’erano 5, però −
se vi ricordate − due varianti di quelle che abbiamo approvato in Consiglio hanno
riguardato una media struttura di vendita su Vada e due strutture di vendita sulla
zona del triangolone. Ecco perché da 5 sono rimaste 2, ed è rimasto il 40 per cento.
Non vi sto a tediare, ma se a qualcuno interessa potrò dare anche frazione per
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frazione, UTOE per UTOE quali sono i consumi e i residui. Non mi sembra, ora,
opportuno. Comunque, la Commissione, che ha lavorato in questo ultimo mese (il
Presidente lo dirà), ha analizzato attentamente tutti i dati non solo sintetici, ma anche
analitici. Quello che viene fuori, effettivamente, ci dà grandi informazioni per poter
lavorare − come vi dicevo − in seguito.
Con la legge n. 65 della fine dell’anno scorso, quindi sei mesi fa, praticamente,
vengono cambiate le modalità di presentazione del Piano operativo. Nel caso
specifico nostro, c’è un articolo particolare, esattamente il 228, della legge che dice:
“I Comuni che sono in fase di monitoraggio possono dare l’avvio al procedimento e
poi procedere anche con percorsi paralleli al momento dopo l’avvio del
procedimento”, quindi facendo anche delle piccole varianti semplificate per le
urgenze o per gli interventi che sono rimasti lì.
In ogni caso, per dare l’avvio al Piano operativo, l’articolo 17 della legge prevede
che siano preparati questi atti, che sono, ovviamente, stati preparati, visionati dalla
Commissione e fanno parte integrante di questo provvedimento. Il primo punto è
l’atto di monitoraggio. Cosa vuol dire? È rappresentato dall’Allegato n. 1. L’atto di
monitoraggio è, praticamente, tutto quello che io in sintesi-sintesi-sintesi vi ho
raccontato, ovviamente con tutte le specifiche, tutti i dati, eccetera.
Quindi, il monitoraggio. Cosa è successo? La storia. L’Allegato 2 è l’atto di avvio
del procedimento di Piano operativo per quanto richiesto dal comma a) dell’articolo
17, ovvero quelli che vengono chiamati “obiettivi strategici del Piano operativo”,
ovvero la definizione − chiamiamola così − di cornici quadro, in cui andremo, poi, a
discutere e a inserire o a espandere tutti quelli che potranno essere gli interventi di
trasformazione che porteremo avanti da questo momento, da oggi, in poi. Questo è
l’Allegato 2.
L’Allegato 3 riguarda la composizione, le relazioni tecniche. L’ufficio ha
preparato, ovviamente, tutto questo Allegato, in modo tale da ricostruire passo-passo
cosa è successo.
Poi ci sono tre tavole, e questa è una delle parti più importanti di questa legge. Le
tavole sono riferite al territorio urbanizzato relativamente alla suddivisione del nostro
Comune nella parte nord, nella parte centrale e nella parte sud. Diciamo che le tre
tavole sono una tavola completa del nostro Comune. D’accordo? Mentre noi, finora,
avevamo avuto, anche nel Regolamento urbanistico, le aree urbanizzate (le aree
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agricole 1, 2 e 3; vi ricordate?), la nuova legge dice in maniera chiara che da
novembre in poi esistono solo due tipologie di aree, quelle che io chiamo aree
marroni e aree verdi. Le aree marroni sono le aree urbanizzate del nostro territorio.
Le aree verdi sono l’insieme della parte agricola.
Mi dispiace non aver fatto delle slide, ma non ce l’ho proprio fatta in termini di
tempo. Per capirci, questo è il nostro Comune. Potete vedere le carte. Queste sono le
marroni, sono le aree urbanizzate, e tutto il verde è l’area agricola. Agricola. Non c’è
più distinzione tra “prevalentemente agricola” e “parzialmente agricola”. È agricola,
punto e basta. C’è una regola fondamentale, che probabilmente anche tutti i tecnici...
Io li vedo giornalmente giù negli uffici. I tecnici bisogna che comincino ad aver
chiaro, e noi a maggior ragione, la politica deve aver chiaro, che nel verde la
residenza non si può più fare. Non so se è chiaro. Nel verde la residenza non si può
più fare, a meno che, giustamente, non siano imprenditori agricoli. Se è un
imprenditore agricolo, è ovvio che con il piano di miglioramento agricolo lui ha
diritto, secondo la legge specifica, ad avere l’abitazione, i servizi e così via, ma per
svolgere l’attività agricola. La residenza si può fare nella parte urbanizzata con tutte
le questioni di riqualificazione, completamento, eccetera.
Questa carta noi non l’avevamo nel nostro Piano strutturale. La legge prevedeva
la possibilità di reperirla attraverso lo strumento superiore di programmazione
territoriale. Mi spiego meglio. La Provincia aveva le carte del PTC attuale e quelle
storiche. Da quella, c’è stato un decreto presidenziale della Provincia di Livorno che
ha individuato per i Comuni che, come noi... Non tutti. Alcuni l’avevano e alcuni no.
Adesso non mi ricordo quanti, non me lo ricordo davvero. Per i Comuni che, come
noi, non avevano questa carta, questa distinzione, c’è stato il decreto presidenziale
che ha individuato e ci ha dato gli strumenti per andare avanti. Perché? Questa carta
divisa in tre parti − da un punto di vista formale, ma è una carta unica − è la carta che
dovrà essere tenuta presente assolutamente come la Bibbia. Della serie: qui dentro
cosa si può fare?
Allora, ho detto che nella parte verde non si può fare residenza, a meno che non ci
sia imprenditore agricolo. Però, dentro il verde si possono fare altri interventi tipo,
non so, un albergo, una fabbrica, una costruzione, un villaggio sportivo, altre cose
che non siano la residenza, tutto ciò che non è residenza, salvo che questa previsione
sia approvata in una conferenza di copianificazione con tutti gli enti che sono
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interessati: Regione, Provincia e Comune.
Nell’ambito del nostro lavoro, noi dobbiamo, nel corso della stesura del Piano
operativo, individuare già da subito quelli che potrebbero costituire elementi,
interventi che vanno in copianificazione. Per capirci: la copianificazione non è una
Conferenza di servizi vecchia maniera, ma è una cosa tipo la Conferenza paritetica. È
una conferenza politica che viene preparata dai tecnici, ma dove la decisione è
politica degli enti.
Quindi, se noi volessimo costruire un impianto sportivo nella zona, qui, del verde,
io devo, nel momento in cui lavoreremo, da oggi in poi, andare già a identificare e
dare già dei segnali che io potrei pensare di costruire dei villaggi sportivi anche in
zona agricola, sapendo qual è l’iter da portare avanti.
Quindi, le tre tavole sono l’ultima cosa. No, non l’ultima cosa, ma la penultima
cosa. Le tre tavole corrispondono a questo. Poi c’è la partenza, il documento
preliminare di VAS che è stato redatto dagli uffici e che fa parte integrante di tutto il
pacchetto.
Sono stati, poi, individuati tutti gli enti, i soggetti che è opportuno coinvolgere
nella formazione del Piano operativo e nella valutazione degli effetti ambientali, oltre
l’Autorità competente. Quindi, c’è una sfilza, ovviamente, come potete immaginare:
Regione, Provincia, Comune, Comuni limitrofi, Cecina, Collesalvetti, Livorno,
Orciano, Castellina, Santa Luce, Regione Toscana Ufficio del Genio Civile, e così
via. Tutta una serie di soggetti che, chiaramente, hanno interferenze.
Ovviamente, deve essere fatto un processo partecipativo. Noi abbiamo la Garante
dell’informazione e della partecipazione in Comune. La signora Ronconi è stata
nominata ed è, quindi, responsabile.
Nell’avvio del Piano operativo, la parte degli obiettivi strategici è stata trattata per
parti e per comparti di ragionamento. Della serie, ci sono sei punti: il primo è la
qualità ambientale, che ha al suo interno diversi punti; il secondo è la coesione
territoriale e sociale, le vocazioni e le identità territoriali, l’attrattività del territorio, la
sostenibilità del turismo (il turismo sostenibile) e il sostegno alle attività produttive.
Si è deciso di fare una classificazione per comparti e sub-obiettivi, anche per poter
lavorare − vi ripeto − da domani in poi in maniera più puntuale, punto per punto, in
modo tale da agevolarci il lavoro successivo.
Pertanto, oggi qual è la proposta che l’Amministrazione fa con questo atto? Dare
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l’avvio a un percorso che vedrà parallelamente, dopo che l’approvazione del bilancio
sarà fatta, ma − credo − ormai a brevissimo tempo... Noi avremo la possibilità di
completare e di attivare gli studi geologici, idrogeologici e tutta la parte che a noi
manca, perché abbiamo ancora i vecchi studi del 2000, se non sbaglio. (Interruzione
fuori microfono) 2006? Ad oggi, è obbligatorio aggiornare.
A questo punto, parallelamente, nel momento in cui attiveremo, al più presto, tutta
la parte di studi, noi lavoreremo su questo provvedimento con calma, costruendo i
nostri percorsi e le nostre ipotesi di trasformazione del territorio, in modo − credo −
molto attento. Una delle cose che mi sento di dire, ma che abbiamo discusso a lungo
anche con il Sindaco e con la Giunta, è che, visti anche i numeri che vi ho dato
all’inizio, bisogna fare in modo di normare gli interventi “certi”, tra virgolette. Voi
mi capite. Perché? Perché se si fa tanto per utilizzare tutti i posti letto e i metri cubi,
poi succede, al limite, quello che non è successo e che poteva succedere, tipo,
nell’UTOE di Castiglioncello, per esempio. Nell’UTOE di Castiglioncello, se non
ricordo male, tutto il turistico-ricettivo previsto dal Regolamento urbanistico −
questo lo porto come esempio − tutto il turistico-ricettivo, dicevo, che era stato posto,
consumato, nel senso di previsioni poi non attuate... Nel turistico-ricettivo, 600 posti
letto... Non ce n’erano altri. Quindi, i 600 erano stati consumati nelle previsioni di
comparto, e sono rimasti tutti. Se, per esempio, l’anno scorso o due anni fa fosse
venuto qualcuno, un grosso investitore, a dire: “Mi fai costruire? Mi fate costruire un
albergo, una residenza?”, una roba del genere, non avremmo potuto prendere il
dimensionamento dal Regolamento, salvo andare a fare una variante al Piano
strutturale, con tutto quello che comportava e che voi capite bene.
Non la facciamo solo noi questa riflessione. Ne abbiamo parlato anche
lungamente, come applicazione della legge, anche in Regione. Forse conviene
sempre di più vedere quello che è possibile prevedere come il più certo possibile,
come il più fattibile possibile. Allora ragioniamoci e lasciamoci delle parti che siano
aperte alla possibilità di essere utilizzate nel caso in cui − e ce lo auguriamo tutti −
gli investitori siano di più rispetto a quello precedente.
Ripeto: vi ho dato le percentuali, ma credo che non ci sia bisogno di commentarle
ulteriormente.
Pertanto, la documentazione è tutta lì. La Commissione ha lavorato per un mese.
Lascio la parola a chi di competenza. Se c’è bisogno, io risponderò. Grazie.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
Dunque, prima di aprire la discussione sul punto n. 3) all’ordine del giorno,
chiedo scusa, abbiamo saltato un passaggio: la nomina degli scrutatori e delle
scrutatrici.
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Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
Nomina scrutatori
PRESIDENTE. Passiamo, quindi, alla votazione. Propongo i consiglieri Angeli,
Vivaldi e Del Seppia. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Avviamo, quindi, la discussione sul punto n. 3) all’ordine del giorno.
Così come concordato in Conferenza dei Capigruppo, diamo la possibilità, per
questa delibera... Vista l’importanza e anche il lavoro che è stato fatto in
Commissione (ricordo che sono state fatte ben tre Commissioni consiliari su questo
argomento) e vista la complessità della materia, gli interventi potranno raggiungere
un tempo massimo di dieci minuti, anziché cinque.
Apro il dibattito. Chi chiede di intervenire? Nessuno?
Consigliera Angeli, prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Grazie, Presidente.
Quello di questa mattina, che ha illustrato l’assessore Pia, è un ordine del giorno
importante, molto importante per il nostro territorio. Ne va del suo sviluppo.
Noi vogliamo premettere che l’uso del territorio deve corrispondere a finalità di
generale interesse ed è, pertanto, necessario che ogni attività che comporti
trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio comunale sia subordinata a
provvedimenti preventivi.
È il Piano strutturale che detta norme per il governo del territorio ed è stato
approvato, nel Comune di Rosignano, con delibera di Consiglio comunale n. 13 del
20 gennaio 2004, modificato con delibera di Giunta n. 38 del 28 marzo 2006. A
distanza di circa undici anni dalla sua approvazione, abbiamo oggi rivisto, in
occasione della delibera di Consiglio all’ordine del giorno, il Piano strutturale,
l’estratto della disciplina e lo Statuto dei luoghi, analizzato il raffronto tra il
dimensionamento del Piano strutturale ed il primo Regolamento urbanistico ed il
residuo del dimensionamento del Piano strutturale e, infine, l’Allegato 1, le schede
normative e di indirizzo progettuale dello stato di attuazione.
Poi, abbiamo preso, tra le tante, le varie voci indicate nel secondo fascicolo, ed in
particolare quella relativa al turistico-ricettivo, una delle voci portanti sul territorio,
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Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
da cui si evince che, in merito al dimensionamento totale del Piano strutturale per
azione di trasformazione, 2.250 posti letto; nel Regolamento urbanistico 2009,
dimensionamento azione di trasformazione: 1.617 posti letto; nel primo Regolamento
urbanistico realizzato o in fase di realizzazione: zero; Regolamento edilizio,
dimensionamento
azione
di
trasformazione:
324
posti
letto;
residuo
dimensionamento Piano strutturale: n. 1.926 posti letto.
Questo è solo un esempio perché è solo un’unica voce. Se verifichiamo, poi, le
varie voci indicate, il residuo dimensionamento totale del Piano strutturale per azione
di trasformazione è, dunque, consistente. È così anche se ci addentriamo nei dati
delle singole UTOE.
Analizzando, poi, l’Allegato 1, le schede normative e di indirizzo progettuale e lo
stato di attuazione, la situazione non diverge. Sul frontespizio del fascicolo sono
indicati i colori e i dati corrispondenti e, se facciamo un conto sui colori significativi,
in generale si arriva a vedere che, iniziando dal 2009 al 2015, sei anni di gestione
dove, a fronte di 76 interventi, ci sono 56 non interventi.
Appare una situazione piuttosto critica, una situazione di totale fermata del
territorio. Sarebbe, dunque, interessante e quanto mai opportuno conoscere i motivi
del verificarsi di una tale situazione, se dovuta alla grave crisi economica ed alla
fermata del settore edilizio, oppure dal Regolamento urbanistico vero e proprio (su
cui eravamo, a quel tempo, già piuttosto scettici), oppure da cavilli e cavillini
burocratici del Comune di Rosignano che non hanno consentito più di tanto di andare
avanti con lo sviluppo del territorio in questione.
Quindi, più d’uno sono i punti interrogativi.
Insomma, visti i risultati, sarebbe opportuno conoscere se è stata veramente la
crisi economica ancora in atto che ha influito negativamente sull’imprenditoria e, di
conseguenza, sullo sviluppo del territorio, ma anche quale e quanto peso ha avuto la
burocrazia dell’ente pubblico e, se una volta di più, le scelte e le immancabili
complicazioni si sono riversate sul territorio e sulle imprese, stancandole e fermando
completamente lo sviluppo economico del Comune di Rosignano Marittimo, già
provato dalla crisi.
Penso che l’attuale Sindaco, che ha curato l’urbanistica dal 2004 al 2009, e poi
Sindaco dal 2009 al 2014, ed ancora primo cittadino, abbia potuto farsi veramente
un’esperienza precisa in materia.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
Sulla legge regionale, la n. 65/2014, vorremmo dire che siamo certamente
d’accordo sulla tutela del territorio. E chi non lo sarebbe? Lo siamo tutti, o quasi
tutti. Vogliamo anche aggiungere che non siamo mai stati dalla parte di chi non se ne
preoccupa e non lo tutela, anche se non siamo, poi, dei fanatici in questo senso.
Non condividiamo certamente, però, l’interpretazione restrittiva della normativa
dal punto di vista paesaggistico, che appare al di là di ogni logica nei confronti dei
bisogni delle comunità toscane e lo sviluppo del territorio; ma certamente lo vedremo
più avanti, strada facendo.
Sempre sulla legge n. 65, in premessa dell’atto dell’avvio del procedimento del
Piano operativo, si evince come si intenda aprire una riflessione sul quadro
previsionale complessivo, con riferimento proprio alla legge n. 65/2014, che impone,
come termine di efficacia per alcune previsioni, i cinque anni successivi
all’approvazione dello stesso o di sua variante, con riferimento alla legge suddetta.
Dal Piano operativo, che costituisce l’atto di avvio del procedimento, prendiamo
atto che il 27 novembre 2014 è entrata in vigore la legge regionale n. 65 del 10
novembre 2014 relativa alle norme per il governo del territorio, che introduce novità
nei contenuti e negli elementi costitutivi degli strumenti di pianificazione territoriale
ed urbanistica. Con tale legge, la Regione Toscana ha complessivamente riformato le
norme concernenti il governo del territorio, rivedendo i contenuti della pianificazione
comunale e riordinando i corrispondenti procedimenti e adempimenti tecnicoamministrativi che conducono verso la necessità di adeguare e rivedere nel lungo
termine i contenuti del nostro tanto vituperato Piano strutturale − quello di
Rosignano, di cui ne abbiamo dette, a suo tempo, di tutti i colori; anch’io − e di
formare un nuovo Piano operativo comunale che, a regime, andrà a sostituire
integralmente il vigente Regolamento urbanistico.
La nuova legge disciplina in maniera differenziata le varianti al Piano strutturale
ed al Regolamento urbanistico, a seconda che interessino o meno il territorio
urbanizzato. Il Piano strutturale vigente nel Comune di Rosignano è stato redatto
secondo la legge n. 5/1995, approvato con delibera di Consiglio comunale n. 13 del
20.01.2004 e non ha subìto modifiche o varianti. Fissa condizioni strutturali basate
sulla conoscenza (lo Statuto dei luoghi) e si pone come tavolo di possibilità e
promozione di sviluppo. È caratterizzato da un approfondimento e un vasto piano
conoscitivo e individua tre sistemi territoriali: della collina occidentale, della collina
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
orientale e della pianura centro-meridionale. I sottosistemi funzionali sono
identificati in base ai modelli di uso e identifica sette unità territoriali e, per ogni
cosiddetta UTOE, identifica ognuna nelle sette unità territoriali, le frazioni di cui si
compone il Comune.
Dall’approvazione del Piano strutturale nel 2004 a oggi, lo scenario di riferimento
per l’attività di pianificazione territoriale comunale è cambiato. Per la pianificazione
consentita sul territorio, sin dal Piano strutturale, ben poco è stato fatto, anche se
molti preannunciavano lo sviluppo del territorio in maniera piuttosto massiccia.
Sinceramente, ad oggi, conosciamo questa legge per aver fatto una Commissione,
anche se molto approfondita. La vedremo nel tempo e vedremo come si comporta e
quali saranno i risvolti per il territorio.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie.
Scusate, ma stamattina ho la voce un pochino bassa.
Grazie, consigliera Angeli.
Chi chiede di intervenire? Consigliere Simoncini, prego.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente.
Intanto, prima di dire due cose su questa delibera, vogliamo, comunque sia,
ringraziare l’assessore e gli uffici per il lavoro che hanno fatto. Sono state fatte le
Commissioni e sono state approfondite le questioni. Questa mi sembra una cosa
dovuta.
L’unico aspetto, se ci può essere, negativo è quello − lo abbiamo detto anche in
Commissione – che, chiaramente, la documentazione gli uffici non l’hanno fatta per
motivi di tempo. Il lavoro era grande. Mercoledì − il Consiglio comunale è oggi −
abbiamo detto, magari in futuro, se la delibera poteva essere spostata. Fermo
restando questo, li ringraziamo per il lavoro che hanno fatto.
Che dire su questa delibera? Diceva l’assessore che è iniziato un percorso. Di
fatto, questo percorso va dietro all’articolo 17 della nuova legge regionale, e da
questo noi partiamo subito in maniera critica. In maniera critica perché questa legge
regionale, dal nostro punto di vista, è negativa per tutta una serie di questioni. È
troppo restrittiva, troppo vincolante. Cosa vogliamo dire? Il nostro territorio, anche
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Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
nel passato, ha avuto trasformazioni incontrollate. Basta ricordare lo scempio di
Nibbiaia − io lo chiamo così − dove è stato costruito di tutto e di più in maniera
incontrollata. Chiaramente, noi non siamo per quel tipo di interventi e siamo perché
quello non succeda più, chiaramente. Siamo anche perché il nostro territorio non
venga mangiato ulteriormente. Però, con questa legge regionale stiamo messi
veramente male. Io l’ho detto in Commissione: era meglio se la Marson rimaneva
dov’era, perché oggettivamente, secondo il nostro punto di vista, qualche danno lo ha
fatto.
Da questo punto di vista, io mi auguro che la nuova Giunta regionale, il nuovo
Consiglio regionale possa, in tal senso, apportare almeno delle modifiche,
chiaramente, che diano modo di essere un po’ meno restrittivi. Quindi, questo è un
aspetto, da questo punto di vista, critico.
La legge regionale prevede − lo diceva anche l’assessore − l’avvio di questo
procedimento andando, poi, alla definizione degli obiettivi, che poi è l’altra
documentazione che ci è stata data, prendendo spunto dal programma del Sindaco. In
Commissione ci siamo chiariti su questo punto. Sulla definizione degli obiettivi e
sulle indicazioni generali del programma di mandato, dovevano essere messi − così
come diceva, se non sbaglio, l’assessore − tutta una serie di obiettivi, perché poi un
domani, quando sono scritte le norme e si devono, eventualmente, fare interventi, se
qui non ci sono, non possono essere fatti.
Da un certo punto di vista, su alcune questioni mi sento di dire qualcosa in
contrasto. È vero che vanno messi, altrimenti non si possono fare interventi o
quant’altro. Però quando, per esempio, si legge: “Miglioramento della gestione dei
rifiuti riducendone la produzione; potenziamento dei sistemi di raccolta differenziata;
riqualificazione e ottimizzazione di sistemi di trattamento e smaltimento”. Okay,
sono obiettivi strategici, ma, di fatto, sono obiettivi solamente di parola. Più volte
abbiamo detto di andare verso, magari, Rifiuti Zero con l’inizio del porta a porta e
quant’altro, però, da questo punto di vista, sembra che non ci sia la volontà. Sono
esempi per arrivare alla conclusione.
Riqualificazione
destagionalizzazione
dei
e
centri
alla
storici,
individuare
distribuzione
nello
misure
spazio
finalizzate
dei
carichi
alla
oggi
prevalentemente orientati lungo la fascia costiera, riqualificare l’offerta di
attrezzature per il turismo balneare, eccetera. Sono alcune cose che si scrivono molto
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
spesso, come nei programmi dei Sindaci, per metterci di tutto, però, in definitiva,
sono obiettivi che non vengono perseguiti perché, magari, si va su altre vie e su altre
strade.
Io capisco che in questo documento gli obiettivi vadano messi, però − come ho
detto anche in Commissione − bisogna avere la coerenza non di attuarli per forza, ma
almeno la coerenza di iniziare un percorso su questo. La volontà ci deve essere da
parte dell’Amministrazione. Ove questa non ci sia, permetteteci, magari, una critica
in tal senso. Voi ce le mettete però, da alcuni punti di vista, questi non sono
nemmeno lontanissimi come obiettivi.
Quindi, fermo restando questo, noi − l’ho detto in premessa − voteremo contro,
soprattutto per la legge regionale che, di fatto, ingesserà in maniera maggiore il
nostro territorio, un territorio già di per sé critico. La crisi ha aggravato le situazioni
economiche e questa legge non fa altro che aggravarle ancora di più.
Oggettivamente, non dà sbocchi, non dà niente. Secondo noi, ingesserà ancora di più
le cose. Per questo motivo, voteremo contro.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Simoncini.
Consigliera Becherini, prego.
ELISA BECHERINI. Grazie, Presidente.
Vorrei ripetere − perché penso che ripetere aiuti; speriamo − che la delibera è
arrivata martedì mattina. È vero che il nostro Regolamento prevede tre giorni, ma,
per l’importanza e la portata del suo contenuto, avremmo avuto bisogno di più
tempo.
Lo stesso discorso vale per la Commissione, in cui buona parte degli atti sono stati
dati ai consiglieri la mattina stessa. Tutti gli obiettivi... (Interruzione fuori microfono)
Così mi hanno detto.
Buona parte, però, non tutti mi hanno detto. Va bene.
Tutti gli obiettivi politici dei prossimi cinque anni, relativamente alla
realizzazione del piano, sono generici e suddivisi per temi, non sono dettagliati, per
cui si prestano ad essere utilizzati in diversi modi. Ci potrebbe essere tutto, ma anche
niente. Del resto, nel vecchio Piano, delle schede previste (138) ne sono state attuate
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
31, 50 sono scadute, 7 eliminate, 10 in trasformazioni vigenti, 40 ancora vigenti ed
efficaci.
Per esempio, a Castiglioncello erano previsti 600 posti letto, e realizzati zero;
alloggi previsti 100, e realizzati 4. Se guardiamo le percentuali di quanto resta delle
previsioni, a parte alcune eccezioni, come i campeggi, sono tutte superiori all’80 per
cento. Quindi, il Cemento Zero è già realtà, ma bisogna porsi l’obiettivo di
riqualificare l’esistente, e ciò significa innanzitutto iniziare a fare i conti con ciò che
è stato costruito. Questa intenzione, se confermata, sarebbe una completa inversione
rispetto alla politica degli ultimi decenni.
Come diceva il nostro Sindaco nel suo programma, con il prossimo Regolamento
urbanistico vogliamo, piuttosto, aprire una fase di riqualificazione urbanisticoedilizia, di rigenerazione urbana di importanti pezzi della nostra città e di
ristrutturazione del patrimonio esistente. Pensiamo ad un territorio che si reinventa
anche dal punto di vista architettonico, senza consumare superfici, ma procedendo a
ricostruire e recuperare l’esistente, il minor consumo di suolo possibile, una
pianificazione territoriale a volume zero.
Noi del Movimento 5 Stelle siamo contenti che questa tematica diventi centrale
nel dibattito pubblico sul futuro del nostro territorio. Ne siamo contenti perché
consideriamo il territorio un bene pubblico, una ricchezza collettiva a disposizione di
tutta la cittadinanza, anche per affrontare questa crisi. Un bene pubblico, ma limitato,
il cui utilizzo deve portare benefici a tutti, in termini di qualità della vita, di livelli
della salute pubblica, di possibilità di lavoro. L’azzeramento della cementificazione è
la sola risposta.
Un aspetto positivo è che la redazione del Piano avverrà con le competenze
interne. Questo porterà ad un notevole risparmio. Per questi motivi, in questa fase,
trattandosi di un atto dovuto per legge, ci asteniamo, ma vista l’importanza
dell’argomento e la ricaduta su tutti i cittadini, affinché questo processo abbia esiti
positivi, pensiamo ci sia bisogno di un percorso partecipato, con attività [Interruzione
audio] concorrere tutte le forze... (Interruzione fuori microfono) Vado avanti? A cui
devono concorrere tutte le forze interessate.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Becherini.
Do la parola, dunque, alla consigliera Silvia Gesess. Prego.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
SILVIA GESESS. Grazie, Presidente.
Sarò molto breve. Semplicemente, per fare una riflessione che mi ha stimolato il
collega Simoncini sulla questione della legge regionale. Io, a differenza, credo che
l’ex assessore Marson abbia reso un grande servizio alla comunità toscana. Credo
che tutti noi, quando nasciamo, nasciamo con un debito enorme nei confronti della
natura e, in un certo senso, questa legge regionale va un po’ a ripagare questo dono.
Quindi, assolutamente ringrazio l’assessore Marson.
Credo che questo vada anche assolutamente in sintonia con l’enciclica papale di
Papa Bergoglio, che affronta questi temi di rispetto e di resa del dono che viene fatto
dalla natura all’essere umano. Quindi, assolutamente, non posso in nessun modo
essere critica nei confronti della legge regionale, che è stata, però, comunque
osteggiata, messa in discussione, messa a dura prova dalla presentazione di
maxiemendamenti, a tal punto da portare a prendere posizioni ben chiare ed estreme
da parte della stessa Marson sulla stampa e all’interno del Consiglio regionale.
Credo, però, che ci sia un’altra criticità legata a questa legge regionale, ed è quella
della enorme limitazione degli enti locali. Questo fa parte di quello che io credo sia
un progetto ben chiaro e definito, portato avanti da chi governa il Paese e la Regione,
cioè di accentramento del potere. Credo che sia un rischio enorme per la tenuta
democratica del nostro Paese. Credo che i Comuni, essendo l’istituzione più vicina al
cittadino, debbano avere in assoluto più autonomia, anche perché spesso li si carica
di responsabilità, li si mette in difficoltà con tagli e patti di stabilità. Credo sia
inopportuno, poi, andare a limitare molto la loro autonomia e la loro capacità di
progettazione del territorio.
Per questo motivo, ho una visione critica anche della delibera, perché nel
complesso c’è dietro un progetto politico che non condivido.
Con questo, ho concluso. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Gesess.
Ci sono altri interventi? Consigliere Luca Agostini, prego.
LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente.
Cercherò, nel tempo che ho a disposizione, anche di rendere conto del lavoro
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
portato avanti in Commissione.
Innanzitutto, ringrazio l’assessore e la disponibilità degli uffici, perché il lavoro
che è stato fatto è stato un lavoro scaturito anche dalla volontà politica della
maggioranza e della nostra Giunta, che ha voluto condividere con il Consiglio
comunale questo importante passaggio, consapevole della responsabilità che un atto
del genere porta nel momento in cui va a ricadere sul territorio, porta sulla vita dei
cittadini, sulla vita delle imprese, sulla vita dell’economia.
Questo atto poteva essere un atto di Giunta. Così non è stato, perché il momento
importante della discussione dei Gruppi consiliari, ampliata su tutti i temi che
dovranno riguardare il futuro del territorio, è di fatto l’apertura della discussione alla
cittadinanza di un atto che caratterizzerà, inizierà a caratterizzare il futuro di questo
territorio per quelle che sono le nuove dinamiche e le nuove prospettive. Questo
sicuramente è un aspetto da sottolineare.
La Commissione si è riunita in maniera da approfondire successivamente i vari
aspetti della questione e della delibera, sia gli aspetti tecnici che facevano parte della
conoscenza, tutti gli atti legati al monitoraggio e allo status del territorio, sia gli
aspetti politici legati al programma del Sindaco e a quelle che sono le linee
d’indirizzo delle volontà amministrative legate non solo ad un futuro sviluppo del
territorio, ma anche a rendere realizzabili determinate questioni.
Questo ha consentito a tutti i Gruppi di potersi esprimere e di poter avere, anche in
termini abbastanza congrui, materiali per gli approfondimenti, anche se poi
effettivamente le delibere sono state confezionate e collazionate con il materiale
soltanto nei termini minimi previsti dalla legge. Questo è vero. La discussione,
comunque, era stata favorita già settimane prima, proprio per l’importanza che
questo aspetto ricopre per le scelte che sul territorio verranno fatte.
Oltretutto, devo dire che una delle cose buone è che questo lavoro è stato fatto in
economia. Sono contento che qualcuno lo abbia sottolineato. È stato fatto in casa,
non andando ad utilizzare risorse ulteriori. Come ben sappiamo, nel momento in cui
andiamo ad attivare percorsi per gli strumenti di regolamentazione del territorio,
questi sono molto molto onerosi. Gli studi costano, e lo sappiamo. Li stiamo facendo
in economia, e questo non solo premia le scelte, ma premia anche le competenze e le
capacità della nostra struttura amministrativa che negli anni si è formata e che sta
dimostrando grande capacità a portare in fondo lavori complessi.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
Sappiamo tutti che per concludere tutti i lavori per il raggiungimento
dell’obiettivo ovviamente qualche cosa fuori dovrà essere portata, anche per
problemi normativi, specialmente le competenze della VAS, come ricordato in
Commissione dall’assessore, però la maggior parte degli studi e delle attività
verranno fatte all’interno degli uffici.
Questo è un ringraziamento anche a quanto viene svolto quotidianamente dai
nostri uffici. A questo punto devo sottolineare il tratto che ha caratterizzato
soprattutto il documento politico. Il documento politico ha tracciato non il libro dei
sogni, ma semplicemente il livello di potenzialità e di attuazione di ciò che questo
territorio, che su questo territorio può essere fatto e ciò di cui questo territorio ha
bisogno nella consapevolezza che abbiamo enunciato degli obiettivi e dei principi e
non delle azioni.
Le azioni, che non sono competenza tutte della Commissione e dell’Assessorato
all’urbanistica, verranno di volta in volta scelte e decise – faccio riferimento alla
raccolta differenziata dei rifiuti o ad altro – in altro momento. Oggi era importante
tracciare quei punti e quegli obiettivi per dire che quelle sono le potenzialità del
territorio; quelle sono le cose che possono essere fatte, altrimenti non enunciandole,
non scrivendole, non mettendole nell’Allegato 2, che è parte integrante di una
delibera, in mancanza di queste non potrebbero mai essere fatte specialmente in un
periodo di transizione che va dall’avvio del procedimento che avviene stamattina in
Consiglio comunale all’adozione di quelli che saranno gli atti, alla successiva
approvazione secondo i termini di legge dopo che avremo anche attivato percorsi di
ulteriore partecipazione e di osservazione da parte dei cittadini.
Questo è quello che abbiamo fatto; questo è l’atto che stamani stiamo discutendo,
cioè disegnare un territorio per tutte quelle che sono le potenzialità, sapendo che il
dimensionamento previsto nel gennaio del 2004 e il successivo Regolamento
urbanistico non solo fanno parte di una fase storica di questo Comune, che
ovviamente, come tutti i Regolamenti e tutte le previsioni, guarda caso hanno un
tempo per cui vengono riviste, aggiornate e riadeguate, ma hanno anche subito un
periodo non secondario che tutti conosciamo: dal 2008-2009 fino a questi anni ha
caratterizzato una crisi che ha cambiato le dinamiche socioeconomiche e di sviluppo
di tutti i territori.
Ecco perché non dobbiamo necessariamente vedere come sbagliate le previsioni o
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
come un limite a carico dell’Amministrazione il fatto che determinate realizzazioni,
delle scelte politiche della macchina amministrativa, non sono fatte, perché sappiamo
perfettamente che un conto sono le potenzialità, un conto poi è la realizzazione di
determinate situazioni che sul territorio possono essere e possono avere o no delle
condizioni economiche anche per partire. Le previsioni son quelle che la politica e i
cittadini decidono di dare come opportunità al territorio, le scelte poi le fanno
sostanzialmente i privati.
I privati investono, i privati fanno impresa, i privati devono trovare un territorio
pronto alle imprese, pronto alle scelte.
Da questo punto di vista sappiamo tutti cos’è successo. Da questo punto di vista
ben venga il Sindaco che nel programma elettorale afferma che il mondo sta
cambiando, riconosce che il mondo sta cambiando e le condizioni anche di sviluppo
mutano e muta quindi anche la disponibilità del territorio per poter realizzare un
determinato sviluppo.
Ben venga anche, se vogliamo, una legge regionale che guarda caso – colgo le
parole della consigliera Gesess – è stata voluta da un assessore dell’IdV. Qualcuno
qui ora non lo riconosce, ma comunque ha voluto una legge regionale che ha stabilito
che uno dei fari illuminanti di questo percorso è il fatto che ci siano delle aree
urbanizzate e delle aree non urbanizzate, perché in linea perfetta con quello che era
anche il programma del Sindaco non ci sia un nuovo utilizzo di suolo e che il suolo
utilizzato sia quello urbanizzato in modo tale che il troppo costruito negli anni possa
essere veramente riutilizzato a nuovi scopi sapendo che nelle aree non urbanizzate
non si fa la residenza, ma si fa tutto il resto: si fa impresa, si fa sviluppo del territorio,
si valorizzano le risorse che abbiamo, ambientali e naturali. Questo è un faro
illuminante. Se poi dobbiamo preoccuparci del fatto che la Regione probabilmente
toglie competenze ai Comuni questa è un’altra partita e su questo sono d’accordo.
Probabilmente alcune autonomie vengono meno, vengono avocate dalla Regione e
vengono tolte ai Comuni e su questo poi possiamo fare una battaglia politica. Sul
fatto, però, che ci sia una normativa che impone maggiore rigore nell’utilizzo del
territorio, laddove i Comuni virtuosi hanno comunque segnato già le scelte negli anni
di un utilizzo virtuoso del territorio questo non comporta poi grossi sfracelli, ma non
sempre è stato così. Non tutti i Comuni, non tutti i territori si sono comportati così.
Non sempre il nostro territorio, che dimostra grande qualità di sfruttamento e di
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
utilizzazione di risorse e di bellezze naturali è stato tutelato. Allora ben venga una
legge sovraordinata che a questo ci impone. Questo è importante, questi sono gli
obiettivi che questo indirizzo ci pone e su questo noi vorremmo che ci fosse, da parte
di tutti, una sorta di credito. Io l’ho detto anche in Commissione. Vorremmo che non
si vedesse ciò che è scritto e ciò che è enunciato come libro dei sogni, ma come il
libro di quelle opportunità che si vogliono e tutto ciò che non è scritto vuol dire che
non si vuole. È importante il fatto che abbiamo detto che si va al riutilizzo, è
importante il fatto che abbiamo detto che non si utilizzerà nuovo territorio. Su questo
chiediamo un voto favorevole o di astensione. Chiediamo una condivisione, perché
come ho detto in Commissione gli aspetti generali, se sono condivisibili, devono
anche ottenere una conferma politica della condivisione. Le azioni, le azioni
puntuali, le scelte puntuali, su quello possiamo dividerci; su quello possiamo poi fare
le battaglie, sulle scelte che d’ora in poi – si parla di avvio del procedimento –
dovremo fare tutti insieme. Ho ricordato che questa Commissione lavorerà
alacremente e continuamente in maniera partecipata su tutti gli atti anche anticipando
le situazioni, come è stato fatto in questo caso, per poter avere la massima
conoscenza del territorio e delle scelte che verranno fatte. Su quello ci divideremo, su
quello ognuno farà valere la propria visione e anche il proprio orientamento politico,
la propria caratterizzazione politica di battaglia anche ideologica a volte. Ma su
questi principi, sull’enunciazione, sul fatto che questo è il tipo di sviluppo che
abbiamo caratterizzato segnando nei punti A, B, C, D, E ed F le linee di uno sviluppo
futuro del territorio consapevoli dei limiti, ma anche delle opportunità. Su quello
allora chiediamo una condivisione; chiediamo veramente un’apertura di credito,
perché credo che la maggioranza non solo si mette in discussione e mette in
discussione tutte le scelte del territorio, ma voglia che il territorio in quanto comunità
e in quanto cittadini possa condividere le scelte e possa sulle scelte, perché sulle
scelte siamo comunità e non siamo partiti, si possa andare avanti anche laddove
richiesto tutti insieme.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, collega Agostini. Ci sono altri interventi? Consigliere
Gherarducci, prego.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Se me lo chiede, intervengo.
Nell’Allegato 2, chiamiamolo così per semplicità, il programma politico, quello di
cui stava parlando poc’anzi il capogruppo Agostini, c’è scritta una parola credo bella,
soprattutto per un Comune come il nostro in cui fino ad oggi non era mai stata
utilizzata, quella dei volumi zero. È stato tema di campagna elettorale, però su questo
bisogna essere chiari. Quando si dice volumi zero poi subito accanto si scrive “fatta
eccezione per”. Come si fa a non pensare all’H5? Volumi zero fatta eccezione per
l’H5. Andiamo ad analizzare quelle che sono le linee dell’H5. Quanti migliaia di
metri cubi ci sono nell’H5? Allora diciamo “Volumi zero fino a che non abbiamo
costruito l’H5”. Perché dico questo? Perché bisogna cominciare a parlare in maniera
chiara”. Volendo o no l’H5 di sopra e di sotto è l’ultima zona urbanizzabile nel
Comune di Rosignano per un intervento massiccio. È l’ultima zona verde che esiste
tra Castiglioncello, tra la frazione di Castiglioncello e la frazione di Rosignano
Solvay.
La Regione Toscana, che mi pare sia qualche anno che non è più governata dai
pericolosi bolscevichi, lo definiva nelle osservazioni al Regolamento urbanistico del
2008 l’ultimo polmone verde del Comune tra agli abitati di Castiglioncello e di
Rosignano Solvay. Quindi, anche su questo sarebbe bene fare chiarezza e dirla tutta
come deve essere detta, perché magari c’è qualche ascoltatore, forse uno di quei
milioni di cui la scorsa volta si diceva, che non fa caso a queste cose qui e quindi poi
possono passare dei messaggi che possono mettere anche allarmismo verso chi
invece, giustamente, vuole fare impresa in maniera sana. Sull’H5, dato che è uno dei
punti che sono stati messi dall’assessore Pia in quel documento politico anche sotto
mentite spoglie, senza nominarne il nome, bisognerebbe chiedere (l’assessore
dovrebbe risponderci) che fine ha fatto. Noi siamo rimasti al 2014, quando sono
venuti dei tecnici a presentare tutto un progetto e poi non abbiamo saputo più niente.
Quando sono state fatte delle domande a questi tecnici sicuramente preparatissimi è
stato detto che chi faceva le domande non riusciva a comprendere oggettivamente. Io
mi rendo conto che l’opposizione ha dei grossi problemi di comprendonio. Magari
voglio fare un invito all’assessore e alla Giunta, ma anche al Presidente della
Commissione IV: se possono essere reinvitati questi tecnici che così ci ripresentano e
possiamo andare ancor più nei dettagli rispetto al progetto dell’H5, tanto che è stato è
stato inserito anche nel documento politico della Giunta, così riusciamo a capire
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
anche le intenzioni delle proprietà che sono sull’H5. Poi si legge sempre nello stesso
documento del Porto a Cala de’ Medici. Bisogna completarlo, bisogna sistemarlo.
Mi chiedo: ma come? Me lo chiedo perché bisogna completare un’opera
inaugurata oltre dieci anni fa, quasi quindici anni fa. In quindici anni, quando gli
strumenti urbanistici permettevano ciò che si voleva non si è riusciti e siamo costretti
a scriverlo in un documento politico quand’è cambiata la legge regionale? In quindici
anni non siamo stati in grado di realizzare ciò che si voleva, quando c’erano tutti gli
strumenti a disposizione per realizzare questo?
Ricordo che il Porto Cala de’ Medici era stato definito il volano del turismo a
Rosignano, doveva portare non solo turismo, ma un sacco di posti di lavoro. Qualche
posto di lavoro l’ha portato come qualcuno è stato solerte a farmi notare, però il
sacco è sempre da vedere di posti di lavoro. Anche sui rifiuti. Si inserisce nel
documento politico, sempre nell’Allegato 2 alla presente delibera, lo sviluppo del
Polo impiantistico di Scapigliato. Benissimo, siamo d’accordo, su questo siamo
d’accordo, ma anche su questo siamo arrivati un po’ tardi, perché bisognava essere
partiti diverso tempo prima. Innanzitutto avremmo dovuto provare a realizzare la
raccolta porta a porta, ma capisco che nel Comune di Rosignano è molto più costoso,
mentre nei Comuni dell’Emilia-Romagna, dove le maggioranze sono sempre le
medesime, il porta a porta è un porta economie virtuose. È stato detto stamani nelle
comunicazioni delle delibere che sulla Commissione IV bisogna riconoscere che sul
funzionamento non credo ci sia niente da dire. Abbiamo fatto diverse Commissioni.
Mi pare ci sia stato il tempo per analizzare la delibera in questione. Non dubito che
qualora avessimo avuto bisogno di ulteriori passaggi il Presidente avrebbe
celermente convocato la Commissione per ulteriori approfondimenti. Quindi questo
mi sento di riconoscerlo.
Vengo al nostro giudizio. Siamo pronti, come disse qualcuno, a scendere in
campo per andare a discutere e revisionare gli strumenti urbanistici del territorio,
però sul resto, mi dispiace, assessore, ma è negativo. Dopo andremo a spiegare
ulteriormente perché.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Gherarducci. Ci sono altri interventi? Non ci
sono. Il Sindaco? Prego.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
SINDACO. Grazie, Presidente. Oggi inizia un percorso importante per questa
legislatura e per questa Amministrazione perché, di fatto, prende avvio l’iter che ci
auguriamo tutti sia il più breve possibile, però tenendo conto che i tempi sono dettati
anche dalla complicatezza della normativa e soprattutto degli studi propedeutici al
nuovo piano operativo che dovranno essere messi in campo. Quindi, da questo punto
di vista credo che il passaggio di oggi e poi l’approvazione (ci auguriamo a breve)
del bilancio mettano in condizione l’Amministrazione e gli uffici di procedere poi
all’affidamento anche di quegli studi e di quegli incarichi esterni essenziali per poi
portare un atto completo in Consiglio comunale. Come veniva già sottolineato nel
dibattito, noi ovviamente faremo un piano operativo nuovo utilizzando al massimo le
competenze interne evitando, come hanno fatto anche altre Amministrazioni della
nostra Regione, affidamenti all’esterno. Crediamo che all’interno abbiamo tutte
quelle competenze che ci servono per confezionare un atto che ovviamente tiene
conto di quelli che sono i riferimenti politici e gli obiettivi strategici che oggi in parte
fissiamo, anche perché siamo in una fase di ristrettezze economiche che non ci
permette di andare all’esterno a dare incarichi di centinaia di migliaia di euro come
in passato è anche stato fatto per fare un nuovo piano operativo. Noi andremo
all’esterno soltanto con quegli incarichi minimamente necessari, perché all’interno
dell’ente non ci sono le competenze che ci consentono di fare quegli studi necessari.
Ne veniva citato uno. Abbiamo già in corso tutta la parte della microzonazione
sismica. Ci sono da fare studi di carattere geologico del nostro territorio. Queste sono
competenze e ambiti particolari specifici che all’interno ovviamente non sono
presenti come competenza e quindi dobbiamo andare all’esterno.
Detto questo, i tempi dovranno essere abbastanza veloci, non perché noi, come
giustamente sottolineava l’assessore, siamo in assenza di Regolamento urbanistico,
perché noi abbiamo un Regolamento urbanistico vigente. Abbiamo una parte di un
Allegato del Regolamento urbanistico che è decaduta perché, come prevedeva la
legge n. 1 del 2005, le schede hanno un’efficacia temporale. Una volta passato
quell’arco temporale, naturalmente, secondo la legge regionale, vengono a decadere.
Noi siamo in una fase particolare. Lo scorso anno, nella precedente legislatura,
abbiamo rivisto tutte le norme tecniche di attuazione, quindi tutta la parte che norma
l’esistente, però abbiamo un Regolamento urbanistico che ha una sua efficacia.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Noi dobbiamo sostanzialmente rivedere, per quel che è possibile, anche un
aggiornamento di tutto il quadro che regola l’abitato esistente, quindi tutto il
costruito, anche con un aggiornamento rispetto anche al lavoro che abbiamo fatto lo
scorso anno per un pezzo e poi dovremo fare alcune riflessioni su progetti strategici
per l’Amministrazione che stanno dentro quegli obiettivi di cui stamattina si sta
parlando.
Anche per rispondere ad alcune considerazioni che faceva la consigliera Angeli,
noi ovviamente nel mentre avviamo questo iter che ci porterà al nuovo piano
operativo, dovremo anche tenere conto dei tempi che la nuova legge regionale, la n.
65 del 2014, ci detta per gli adeguamenti del piano strutturale e un’eventuale
necessità di aggiornamento del piano strutturale. Quindi, da questo punto di vista può
darsi che in parallelo, insieme al lavoro del nuovo piano operativo, ci sia anche un
iter di avvio di adeguamento alle nuove normative regionali del piano strutturale e
perché no anche a varianti contestuali di piano strutturale per ragionamenti dovuti al
fatto che sono passati dieci anni dall’approvazione del piano strutturale precedente.
Alcune considerazioni sulla legge regionale. Condivido nello spirito quello che
diceva la consigliera Gesess su due aspetti. Il primo è quello che la legge regionale
può essere sicuramente migliorabile, poteva essere migliore, però io credo che fissi
un concetto che ormai trasversalmente, a parte alcuni interventi che ho sentito
stamattina, tutti condividono. Noi siamo in una fase, non in Toscana, ma nel nostro
Paese, dove la popolazione diminuisce. Si tiene stabile grazie ai processi di
immigrazione. Non siamo nel momento, come potevano essere gli anni dello
sviluppo, del boom economico, dove le Amministrazioni devono supportare la
rendita, ma eventualmente devono favorire la buona occupazione e percorsi di
crescita economica, di investimenti produttivi che portano a processi positivi sui
territori. Quindi, non è che si fanno e si danno concessioni di capannoni o di volumi
residenziali tanto per dare. Questo è un dato che deve portare la politica a livello
nazionale, ma anche a livello locale, compresa ovviamente la Regione che da questo
punto di vista ha una competenza importantissima, a fissare dei limiti e dei parametri
che vanno verso la riqualificazione e la rigenerazione piuttosto che i nuovi volumi.
Questo la legge regionale lo dice. Piaccia o non piaccia, noi si vive in un momento
dove non siamo in condizione, perché un po’ il paesaggio, un po’ l’ambiente, ma un
po’ anche i processi demografici, i flussi di popolazione non portano alla necessità di
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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consumare suolo perché dobbiamo costruire case. Eventualmente il problema è come
noi andiamo a riqualificare e a rigenerare tutto l’esistente che c’è, che ovviamente è
frutto di piani regolatori degli anni Cinquanta, per chi se ne era dotato, perché a quei
tempi non c’era neanche l’obbligo e si andava avanti con atti delle Amministrazioni
di tutt’altro tipo. Sono il frutto di processi di una programmazione che dagli anni
Cinquanta, Sessanta, Settanta e Ottanta ha prodotto quello che oggi noi abbiamo
fronte. Noi oggi, anche a Rosignano, abbiamo, da censimento 2011, 6.270 case sfitte,
che rappresentano un contributo importante anche al turismo delle seconde case,
perché poi da questo punto di vista dobbiamo dirci anche che se noi tutti gli anni
abbiamo 600-700.000 presenze di turismo nelle strutture ricettive ce ne abbiamo altre
decine di migliaia grazie alle seconde case. È un’economia sul territorio, però è
un’economia che paghiamo al prezzo di aver consumato una parte di territorio con
residenze e con volumi presenti 365 giorni l’anno, ma utilizzati per una minima parte
del nostro territorio. Io credo che uno degli obiettivi fondamentali che sta dentro
ovviamente l’obiettivo di mandato del Sindaco e della Giunta di questa
Amministrazione, che voglio riconfermare nel momento in cui prende avvio l’iter del
nuovo piano operativo, è quello che ovviamente non si può pensare che si parte dalla
scrittura di un foglio bianco, perché a me piacerebbe poter scrivere, se mai avessi
questa ambizione, per carità, ma se dovessi riscrivere la storia urbanistica o volessi in
qualche modo ridisegnare urbanisticamente Rosignano moto probabilmente tante
scelte che oggi ci troviamo a gestire non le faremmo e non le farebbe nessuno in
questo territorio. Purtroppo oggi ci troviamo in questa situazione, anche a gestire una
serie di processi, di interventi fatti salvi dal piano strutturale che dovranno in qualche
modo essere anche rivisti, ma che ci sono e che sono il frutto di una programmazione
che era quella che pensava che Rosignano dovesse arrivare a un numero di abitanti
sicuramente molto superiore rispetto a quello che oggi è un limite che è intorno ai
30-32-33.000 abitanti. Ci sono una serie di lottizzazioni sul territorio realizzate, in
corso di realizzazione e altre che potrebbero esser fatte, perché tra l’altro il piano
strutturale le fa salve, che dovranno essere in qualche modo gestite.
Però, fatto salvo questo problema, noi dobbiamo andare a costruire un piano
operativo che si basa sul concetto della riqualificazione e della rigenerazione
urbanistica. Non abbiamo bisogno di mettere sul territorio altre lottizzazioni o altre
programmazioni di volumi residenziali rispetto a quello che oggi noi abbiamo e
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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dobbiamo gestire. Eventualmente dobbiamo fare un altro percorso dal punto di vista
delle volumetrie del residenziale, perché è da dieci anni che su questo territorio
manca: fare una politica della casa e dell’edilizia pubblica popolare che, guarda caso,
ci costa per non aver messo in piedi dieci anni fa questo percorso tutti gli anni
500.000 euro di emergenza abitativa alla quale l’Amministrazione sul bilancio di
ogni anno dare far fronte perché altrimenti ci sono persone che con la perdita del
lavoro hanno perso anche la casa, non riescono a pagare il mutuo, non riescono a
pagare l’affitto, ci sono gli sfratti e noi siamo lì che dobbiamo sudare sette camicie
per dare risposte a tutti.
Siccome gli ultimi appartamenti e gli ultimi edifici di carattere residenziale
pubblico sono stati inaugurati quattro anni fa, cinque anni fa dal sottoscritto e poi non
si è fatto più niente di programmazione di questo tipo noi abbiamo bisogno,
eventualmente, del nuovo piano operativo se dobbiamo in qualche modo sacrificare
territorio e se dobbiamo sacrificare ambiente per tutta la parte del residenziale, fare
una politica da questo punto di vista, che è l’emergenza di oggi. La casa e il lavoro
sono l’emergenza di oggi. Così come dall’altra parte riqualificazione e rigenerazione
urbanistica favorendo anche questi processi attraverso incentivi volumetrici. Chi l’ha
fatto, in Italia, ma anche all’estero, ha fatto processi di rigenerazione urbanistica, di
riqualificazione di pezzi, di ambiti, di paesi, di territori, di città demolendo e
ricostruendo anche favorendo, dal punto di vista degli incentivi degli indici, una
ricostruzione perché lo prevede la legge e perché lo prevede anche il buonsenso
perché nessuno si metterebbe a mettere in piedi un percorso di questo tipo senza
questo ragionamento.
Quindi, riqualificazione e rigenerazione politica della casa e dall’altro lato io
penso a un piano operativo che tenga in considerazione l’altro aspetto di oggi: il
lavoro. Ecco perché dico non la rendita, ma eventualmente il profitto, perché dal
punto di vista del lavoro tutti quelli che sono investimenti che vengono proposti
all’Amministrazione in ambito agricolo, in ambito turistico, in ambito produttivo e se
sono interventi che vanno a qualificare l’occupazione, aumentare l’occupazione e
una crescita della ricchezza e dell’economia sul territorio devono essere presi in
considerazione. Si diceva prima: il “volumi zero” l’abbiamo già realizzato, perché se
in cinque anni di validità di un Regolamento urbanistico si fanno soltanto 96 alloggi
e non si fa altro sostanzialmente abbiamo in qualche modo congelato un territorio
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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che ci consente oggi di fare una programmazione partendo da un momento
economico sociale particolare e ci consente ancora di fare un piano operativo che ha
degli obiettivi che stanno dentro il ragionamento che stamattina si sta facendo.
Gli obiettivi che stanno all’interno della delibera non sono, come ho sentito, il
libro dei sogni. Sono semplicemente i limiti di una programmazione futura. Mi
sembra che lo dicesse il collega Agostini, oltre quello non si va. Quello è un insieme
di obiettivi che non si realizzeranno il giorno dopo, perché nel momento in cui si
parla di riqualificazione dei centri storici vuol dire anche favorire per esempio tutti i
processi privati di recupero, di riqualificazione, di sostituzione edilizia, di
incentivazione anche da parte dell’Amministrazione. Non si deve pensare agli
interventi di lavori pubblici. Siamo in ambito urbanistico edilizio, si deve pensare a
come fissare degli obiettivi all’interno dei quali il piano operativo prossimo, e quindi
anche i processi del pubblico e del privato, attraverso investimenti pubblici e privati
si realizzano. Non è, quindi, il libro dei sogni, non è un piano triennale dei lavori
pubblici dove si mettono delle voci, delle cifre e poi si fanno le gare. È un insieme di
obiettivi dove si fissano dei limiti oltre i quali, ripeto, non si va, ma che vede un
contributo importantissimo del privato. Da questo punto di vista sono d’accordo in
parte con quello che diceva Maria Graziella Angeli. Sono perfettamente d’accordo.
Se noi oggi siamo sostanzialmente a un fermo dell’edilizia sul territorio le cause sono
tante e sono quelle che lei rammentava senza bisogno di infingimenti. Da una parte
c’è sicuramente un problema legato alla crisi, perché nel momento in cui tutti i
Comuni hanno dovuto far conto con un terzo degli oneri di urbanizzazione di cinque,
sei, sette anni fa vuol dire che c’è un problema che riguarda tutti e non è un problema
del Comune di Rosignano e basta. C’è sicuramente un problema del Comune di
Rosignano. Può darsi che i lacci e i vincoli siano maggiori. Lo voglio dare in qualche
modo come un dato possibile.
C’è sicuramente un Regolamento urbanistico che fu il frutto… Ti correggo
soltanto per una cosa. Io sono stato assessore all’urbanistica soltanto per quattordici o
quindici mesi. Hai detto che sono stato assessore all’urbanistica dal 2004 al 2009, ma
non è vero. Io sono stato assessore dalla fine del 2007 all’aprile del 2009. Tra l’altro
con un Regolamento urbanistico che era già stato adottato e osservato da migliaia di
cittadini, compresa la Regione Toscana. Eventualmente io ho il demerito di aver fatto
approvare (è molto diverso) quel Regolamento urbanistico. C’è sicuramente anche in
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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questi anni un Regolamento urbanistico che è il frutto di una difficoltà e di una
lungaggine amministrativa, politica che portò un periodo di approvazione
lunghissimo, ma c’è anche un altro punto, Maria Grazia, che credo si possa
condividere. Ritorno a quello che dicevo: nel momento in cui si fissano gli obiettivi e
nel momento in cui si fissano anche dei criteri per selezionare dei progetti poi ci
vogliono anche degli imprenditori che hanno la capacità di investimento e hanno la
capacità di qualità dell’investimento perché non basta soltanto investire per investire.
Questo lo dobbiamo dire non perché non ci siano, ma perché se in questi anni non c’è
stato quel che noi avremmo desiderato anche dal punto di vista di investimenti nel
turismo, di riqualificazione delle strutture è perché molto probabilmente la crisi in
Comune, il Regolamento urbanistico, ma anche perché molto probabilmente c’è
un’imprenditoria che ha bisogno di crescere e di acquisire anche degli strumenti
qualitativi finanziari migliori rispetto a quelli che abbiamo oggi. Ripeto, non è
un’accusa a nessuno, ma è semplicemente una valutazione delle condizioni a
contorno per raggiungere questi obiettivi.
Sostanzialmente mi vorrei fermare qui anche perché, come veniva detto, questo è
semplicemente un avvio del procedimento. Avremo il modo e la maniera, come dice
qualcuno, di entrare nel merito delle varie questioni anche analizzando tutti i progetti
che possono arrivare all’Amministrazione ed essere nelle condizioni di dire: “Okay,
questo lo realizziamo e questo no perché non ci convince”. I tempi, i più brevi
possibili, che noi vorremmo attuare consentono una discussione politica tra le forze
politiche nel Consiglio comunale e vanno non solo a indirizzare oggi, ma anche a
controllare se questi obiettivi stanno dentro la cosa che poi verrà in qualche modo
portata al Consiglio comunale per l’adozione.
Una cosa sola, forse l’ho letto male io, ma nel documento tra gli obiettivi non si
parla di completamento del Porto turistico. Io non l’ho letto. Se c’è scritto si deve
levare perché è un refuso sicuramente. Non è mai stato in qualche modo neanche
detto del completamento del Porto turistico. Si parla di un’altra cosa, se permettete,
di una riqualificazione e di capire come, anche attraverso processi urbanistici edilizi,
si riesce a far fruttare un investimento che è tra i più importanti fatti negli ultimi
quindici o vent’anni a Rosignano, che va verso una diversificazione economica, una
potenzialità turistica che oggi ha i problemi che ha, ha i difetti che ha, ma se
vogliamo in qualche modo sfruttare l’opportunità, lasciatemi passare questo termine,
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bisogna trovare anche gli strumenti dal punto di vista edilizio-urbanistico perché
questo possa essere un elemento di volano economico e occupazionale sul nostro
territorio. Di completamento non si parla. Eventualmente si parla di riqualificazione
e ci si interroga su come questo può essere più e meglio agganciato al territorio anche
con tutto il discorso di un ragionamento che dal porto deve vedere anche una
ricucitura urbanistica di pezzi di Rosignano Solvay che oggi sono frutto di
programmazioni un po’ fatte da piani regolatori uno dopo l’altro.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Sindaco.
L’assessore Margherita Pia voleva intervenire brevemente, mi pare d’aver capito,
per ringraziare gli uffici.
Prego, assessore.
MARGHERITA PIA, Assessore. Ringrazio i consiglieri della Commissione che si
sono espressi a favore del lavoro degli uffici. Questo è molto importante per me.
Siccome due delle persone dell’Ufficio urbanistico sono anche presenti ringrazio loro
due veramente a nome di tutti e non solo dell’Ufficio urbanistico, dei nostri. Credo
che avremo bisogno, Sindaco, proprio perché lavoreremo in economia, di tutti gli
uffici, quindi di una condivisione, ma sono certa che da oggi comincerà un modo di
lavorare con la Commissione e con tutti che io non ho assolutamente dubbio sarà più
che positivo nonostante le schermaglie e tutto quanto.
Vi ringrazio moltissimo. Buon lavoro a tutti noi.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
A questo punto dichiaro conclusa la discussione. Apriamo le dichiarazioni di voto.
Chi chiede di intervenire? Consigliere Gherarducci, prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie. Intanto voglio ringraziare anch’io gli uffici.
Prima me l’ero dimenticato, ma va da sé. Per me è una cosa scontata. Io sono
abituato a dare a Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio e in questo
caso, permettetemi, al Sindaco ciò che è del Sindaco. Effettivamente è riqualificare.
Ho usato una terminologia sbagliata; diciamo che sono stato leggero nell’utilizzare
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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certe parole ed è giusto che sia stato fatto notare. Lo ritengo un fatto positivo, così
come ritengo positivo che nell’intervento riconosca che nel passato ci sono stati degli
errori, che in quello del 2008 ci sono stati molti errori. Noi diamo atto del fatto che è
stato approvato in un momento difficile per l’Amministrazione comunale di
Rosignano il compito di assessore all’urbanistica. Credo che in quel momento lì,
dopo tutto ciò che era accaduto, che non spetta a noi giudicare, non sia stato facile.
Però, prendiamo per buone e positive le parole che sono state dette qui stamane. Il
capogruppo Agostini diceva: “Apriteci un credito”. Noi stamani questo credito non
lo apriamo in termini di votazione. Noi, come ho detto prima, voteremo in maniera
negativa alla delibera oggetto adesso della discussione. Apriamo il credito rispetto
alle parole che ha detto il Sindaco. Ha ripreso l’intervento della consigliera Gesess.
Ha detto che si stanno scontando delle cose che vengono dal passato e non su questo
siamo d’accordo. Se siamo d’accordo anche sul fatto che bisogna andare in
controtendenza rispetto al passato noi il credito lo apriamo, però lo vogliamo vedere
da subito che c’è un cambiamento e una controtendenza decisa, forte, di discontinuità
che possa anche riempire le pagine dei giornali da quanto è eclatante. Evidentemente
ciò che è stato fatto fino ad oggi per quanto ci riguarda non ci trova molto d’accordo.
Per noi questo credito è importante, ma staremo, come abbiam detto alla prima
riunione di questo Consiglio comunale l’anno scorso, a vigilare che questo sia fatto.
È vero che ha ragione la collega Angeli. Il credito è un’altra cosa e mi pare sia stato
abbondantemente chiarito. Siamo fiduciosi che le parole dette verranno mantenute.
Sull’impresa noi ci crediamo tant’è che si difende una Costituzione in cui c’è scritto
l’importanza dell’impresa, c’è scritto dell’importanza dell’impresa che non vada
contro l’interesse pubblico e che, anzi, incoraggi e aiuti gli interessi di tutta la
collettività. Noi crediamo nell’impresa che investe con propri fondi e con propri soldi
e che anzi possa portare un contributo anche economico alla collettività.
Noi in quest’impresa ci crediamo. Non crediamo naturalmente in imprese, com’è
anche accaduto in Italia, in cui invece il pubblico ha dato più di quanto ha ricevuto e,
ahimè, in Italia qualche volta è accaduto. In quell’impresa non ci crediamo. Nell’altra
ci crediamo e crediamo che si debba investire sull’impresa sana, che porta dei
contributi anche a tutta la collettività. In particolare si diceva per l’emergenza
abitativa, che è un fatto importante e che bisogna andare a risolvere.
Vado a concludere. Ha ragione la consigliera Angeli. Oggi si vota sostanzialmente
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la parte politica e il passato che è stato. Sul passato che è stato il nostro voto rimane
negativo. Per noi il Regolamento urbanistico del 2008, adottato, come ha detto il
Sindaco e, sempre come ha detto il Sindaco, è un fallimento. Le previsioni si sono
dimostrate sbagliate. Mi pare che su questo con diverse sfumature, però, si sia
d’accordo. Sono d’accordo nel riconoscere, come ha detto il Sindaco e citato dal
capogruppo del Partito Democratico Agostini, che il mondo sta cambiando.
PRESIDENTE. Collega Gherarducci, vada a concludere.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Spero che cambi davvero perché a noi viene
chiesta una cosa sostanzialmente: un po’ di giustizia. Io penso che di questa giustizia
ce ne sia bisogno e faccio tesoro dell’intervento di stamane del Sindaco per venire
più fiducioso alle riunioni di questo Consiglio comunale e delle Commissioni
affinché ci sia una forte controtendenza rispetto al passato. Sono sicuro che ci sarà e
sarò lì fiducioso ad aspettare che questa controtendenza ci sia. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, collega Gherarducci. Chi interviene? Maria Grazia
Angeli, prego, dichiarazione di voto.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Grazie, Presidente.
Vorrei riallacciarmi a un tratto del discorso che faceva il Sindaco quando ha detto
che la casa e il lavoro sono l’emergenza del territorio. Almeno mi sembra di aver
capito così. Anche per me la casa e il lavoro sono l’emergenza del territorio, credo
per molti di noi oltretutto, se non tutti. Questo punto all’ordine del giorno rappresenta
anche il futuro del territorio, però non resta che continuare a dire che questo è un
documento troppo restrittivo perché la normativa è restrittiva naturalmente, non
perché nel Comune di Rosignano l’hanno voluto fare restrittivo, perché discendeva
da una normativa che lo interpretava in questa maniera. Noi siamo per uno sviluppo
adeguato del territorio, perché non possiamo vivere solo di contemplazione del
paesaggio. È importante e deve essere rispettato il paesaggio, però non possiamo
vivere solo di questo come taluni intendono. Secondo me sarebbe comunque
opportuno anche per tutto quello che ha detto il Sindaco molto interessante che
questo argomento potesse essere anche espresso con un incontro pubblico, magari
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con la società di Rosignano, con i professionisti e il mondo dell’urbanistica per
capire anche che cosa intendono e come lo intendono loro. Sinceramente, scusate se
non l’ho detto prima, anch’io voglio ringraziare l’architetto Marcellini e lo staff
dell’urbanistica che tanto si sono adoperati con i consiglieri comunali e con me in
particolar modo, perché non è che sia molto semplice parlare con me di urbanistica;
chiedo e richiedo e poi forse fino in fondo non ci arrivo neanche. A questo punto
voglio veramente ringraziarli per la pazienza e per il lavoro importante e anche di
una certa rilevanza che hanno svolto.
PRESIDENTE. Chi chiede di intervenire? Bene. Consigliere Agostini, prego.
LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente. Intervengo anche per prendere atto di
alcune considerazioni fatte a seguito del mio appello di apertura di credito e per
ribadire alcuni punti fondamentali: dinamicità, innovazione, freschezza, nuovo
sviluppo sostenibile, tutela e salvaguardia; dinamicità per la capacità che d’ora in
avanti dobbiamo avere e dimostrare maggiore, sempre maggiore, per intercettare i
reali bisogni di impresa e territorio e coniugarli sapendo che le imprese sono quelle
che devono contribuire a fare lo sviluppo del territorio, ma sapere anche che non
potrà essere lo sviluppo solo delle imprese, ma sarà lo sviluppo di un territorio, cioè
ciò di cui il territorio ha realmente bisogno, il territorio e la comunità.
Nuovo sviluppo sostenibile perché le esigenze cambiano, cambiano le visioni,
cambiano le mentalità, cambiano le aspettative anche della vita su un territorio e di
ciò che ci aspettiamo, quello che possiamo ottenere da un territorio e che al territorio
va dato. Quindi, nuovo sviluppo sostenibile, nuove visioni.
Tutela e salvaguardia da una parte delle nostre bellezze naturali, ambientali,
paesaggistiche e architettoniche, ma anche tutela dei diritti, dell’occupazione, del
lavoro, del bisogno che c’è di creare lavoro, quindi tutela e salvaguardia anche di
quelle aspettative. Queste sono le parole d’ordine che caratterizzeranno, a partire dal
nostro voto favorevole, il lavoro che verrà fatto; lavoro che, voglio sottolineare,
andrà ad aprire, cercherà di aprire completamente la condivisione di quelle che
saranno le scelte future, perché consapevoli della delicatezza del passaggio. Noi
saremo chiamati a regolamentare il territorio dopo una delle più gravi crisi degli
ultimi decenni, e questo cambia. Questo cambia le dinamiche, cambia le prospettive,
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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cambia le aspettative, cambia tutto, cambia gli esiti. Ecco perché l’impegno è quello
di coinvolgere di nuovo le comunità sapendo che la situazione non è quella nemmeno
di cinque anni fa, sapendo che limiti, errori, situazioni particolari oggettive
richiamate dal Sindaco e anche da altri consiglieri debbono essere lasciati alle spalle
per quelli che sono agli esiti dati, ma devono essere tenuti di fronte per l’aspetto
negativo e l’insegnamento a non ripercorrere determinati errori.
Questo è quello che abbiamo di fronte, questo è il modo con cui noi nei prossimi
mesi (il Sindaco lo ha detto e lo ha richiamato) non sappiamo quanti, speriamo pochi,
ma sicuramente fatti con serietà, con accortezza, con grande senso di responsabilità,
ci aspettano per tracciare le linee fondamentali di questo territorio, per dare questo
territorio alle nuove generazioni, per disegnare almeno i prossimi vent’anni sapendo
che un nuovo sviluppo sarà possibile, diverso da quello che abbiamo conosciuto in
passato e che non possiamo perdere queste nuove occasioni. Non possiamo
permetterci di perdere da una parte le occasioni che il futuro ci offrirà e dall’altra
nemmeno perdere un territorio irrimediabilmente. Il rischio, infatti, sarebbe quello di
compromettere il territorio. Ben vengano le salvaguardie, ben vengano le nuove
visioni, ben venga il fatto che si possano fare le scelte, condividere punti di partenza,
dividerci anche dopo un confronto che sarà legato alle cose concrete da fare.
Aggiungo un’ultima cosa. È stato rammentato dal consigliere Gherarducci l’H5.
Io credo che ci sia scritto tanto anche sull’H5 o comunque ci sia scritto qualcosa in
questo documento. Penso che il tempo sia cambiato per tutto, il tempo è cambiato
anche per l’H5 e per quelle che erano le previsioni dell’H5, quando diciamo di
rivedere il nostro territorio alla luce delle nuove esigenze, alla luce di ciò che è stata
anche la crisi ovviamente questo riguarda tutto e anche quelle che sono le aspettative
puntuali. Non era necessario scriverle, ma probabilmente è necessario negli
interventi esplicitarle. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Luca Agostini. Dichiarazione di voto di Luca Simoncini.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente. Chiaramente la dichiarazione di voto è
negativa per quanto detto nel precedente intervento, però anch’io voglio dire
qualcosa rispetto all’intervento che ha fatto il Sindaco. Voglio sinceramente credere
che ci sia d’ora in avanti un qualcosa di nuovo e che forse quel libro dei sogni che
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noi abbiamo definito così non sia effettivamente così. Capiamo che la crisi
sicuramente ha fatto la sua parte, sicuramente, lo ha ammesso anche il Sindaco, sono
stati fatti errori nel passato nei precedenti Regolamenti. Io stesso ho votato il
Regolamento urbanistico del 2009 e quindi non c’è niente da nascondere. Gli errori
si possono fare. L’importante è prendere spunto da quegli errori per non commetterli
più e governare il territorio in un altro modo, chiaramente più sostenibile e
coinvolgendo anche le minoranze nelle scelte che poi questa Amministrazione vorrà
portare avanti. Vogliamo veramente credergli. Vedremo nel proseguo di questa
legislatura le cose come andranno, però rimane fermo il voto contrario rispetto a
quello che ho già detto della legge regionale che, secondo il nostro punto di vista,
crea dei problemi.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Simoncini. A questo punto chiuderei anche la
parte relativa alle dichiarazioni di voto. Chiedo al Segretario di mettere in votazione
il punto n. 3 all’ordine del giorno. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. PD,
Marco Agostini al momento non è il Aula, Segretario. Chi vota contro? SUL,
Simoncini, Forza Italia. Chi si astiene? Movimento 5 Stelle.
Il Consiglio approva.
Votiamo adesso l’immediata eseguibilità. Chi è favorevole è pregato di alzare la
mano. PD. Chi vota contro? SUL, Simoncini, Forza Italia. Chi si astiene? Movimento
5 Stelle.
Il Consiglio approva.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Approvazione di modifiche ed integrazioni al Regolamento I.U.C. –
Componente TARI
PRESIDENTE. Passiamo al punto n. 4) all’ordine del giorno. Io ringrazio
l’architetto Marcellini per essere stato qui questa mattina a supporto del Consiglio
comunale. Grazie ancora per il lavoro che avete fatto e che continuerete a fare.
Consiglieri, passerei a questo punto al punto n. 4 all’ordine del giorno, dando la
parola all’assessore Daniele Donati, con una delibera, l’approvazione di modifiche e
integrazioni al Regolamento IUC - Componente TARI.
Prego, assessore.
DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente. Questa delibera riguarda la
disciplina sull’imposta unica comunale, in particolar modo legata alla componente
TARI. Si tratta sostanzialmente di una delibera di manutenzione del Regolamento
all’indomani della sperimentazione dell’avvio della TARI sul nostro territorio, che ci
ha portato a dover chiarire meglio all’interno del Regolamento alcuni aspetti che in
qualche modo si sono rivelati da chiarire. Ci sono alcuni aspetti sostanziali che poi
espliciterò.
Per
quanto
riguarda
gli
aspetti
formali
sostanzialmente
sono
legati
all’anticipazione al 28 febbraio di ogni anno di quelle che sono le dichiarazioni per le
variazioni e le modifiche che ci sono per quanto riguarda la consistenza degli
immobili e che con questa anticipazione consente di poter effettuare in maniera
adeguata la bollettazione e quelli che sono i percorsi previsti dal Regolamento e dalla
bollettazione del tributo. La precisazione della responsabilità di quello che è il
procedimento relativo alla gestione del tributo, che ovviamente è in carico al
funzionario responsabile dell’Ufficio tributi, laddove in caso di assenza, come si sta
verificando in questi mesi per un’assenza prolungata del funzionario, la
responsabilità è a carico del dirigente, quindi di colui che è sovraordinato rispetto al
funzionario. La specificazione per quanto riguarda le aree agricole, per quanto
riguarda gli immobili agricoli che – questo è un elemento sostanziale – l’imposta è
dovuta esclusivamente per quelle che sono le superfici destinate ad abitazioni o
comunque ad esse strumentali; sono esclusi dall’applicazione della TARI tutti quegli
immobili che sono relativi all’esercizio dell’impresa agricola e quelle superfici che
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
sono connesse all’esercizio dell’impresa agricola, quindi fienili e quant’altro.
Anche relativamente alla dichiarazione per la produzione di rifiuti speciali c’è
l’anticipazione al 28 febbraio, salvo quella che è la disciplina per quest’anno, che è al
30 giugno, dei termini di dichiarazione per dichiarare quali sono le superfici atte alla
produzione di rifiuti speciali e che quindi sono esentati dalla disciplinata TARI.
Anche per quanto riguarda le altre riduzioni tariffarie c’è l’anticipazione al 28
febbraio per la dichiarazione per l’anno precedente.
Per quanto riguarda – anche questo è un elemento di specificazione, ma è
sostanziale – le abitazioni o comunque gli immobili destinati ad abitazione che non
sono utilizzati per l’abitazione principale il Regolamento prevedeva sostanzialmente
una presunzione riguardo al numero dei componenti sulla base dei quali poter
calcolare la parte variabile della tariffa. Era legato ai metri quadri. Si passava dai 40
metri quadri fino a otre i 140 da uno a sei persone che presuntivamente venivano
individuate come occupanti per poter calcolare la tariffa. Qui si specifica che questa
presunzione diventa una presunzione relativa in quanto c’è la possibilità con una
autocertificazione nella quale il proprietario dichiara sostanzialmente il proprio stato
di famiglia, perché si presume che questa possa essere occupata dal proprietario con
il suo stato di famiglia, quindi la possibilità di poter fornire un’autocertificazione che
consenta di modificare quella che è la presunzione della tariffa, la previsione per
quanto riguarda quelle utenze non domestiche, quindi le utenze legate ad attività
produttive che abbiano un carattere di stagionalità, e qui c’era anche una questione
che era stata discussa all’interno della Commissione, qui ovviamente si va a
disciplinare una partita che è in qualche modo delegata dalla normativa nazionale.
La normativa nazionale prevede che ci sia la possibilità per questo tipo di utenze,
laddove ci sia ovviamente la volontà dell’Amministrazione di recepire queste
modifiche, di potere prevedere abbattimenti sulla quota variabile della tariffa, cioè la
quota che è legata sostanzialmente alla produzione di rifiuti e non quella fissa che è
legata al mantenimento del servizio sul territorio, la possibilità di poter prevedere
delle riduzioni. Qui c’è una questione che è legata ad attività stagionali. Non si può
esclusivamente legare ad attività stagionali, ma si deve legare a quelle che sono le
capacità o comunque l’attinenza e l’attitudine dell’impresa di produrre rifiuti. Questa
è stata individuata sulla base dei 183 giorni. L’altra volta si aprì la questione legata
alla stagionalità, ma non si può solo considerare la stagionalità, in quanto ci sono
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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attività economiche che non sono legate ad autorizzazioni o a quelle che si
chiamavano le vecchie licenze, che sono legate alla stagionalità. Ci sono attività che
per loro natura possono avere una durata inferiore. Mi riferisco per esempio alle
attività di trasformazione dei prodotti agricoli che non sono legati a una stagionalità
individuata da una licenza o quant’altro, ma sono legate a stagionalità che sono
legate alla natura stessa dell’attività. In questo senso vengono utilizzati come
elemento oggettivo di valutazione i 183 giorni di effettiva attività che devono essere
dichiarati. Questo è un elemento che mi ero riservato di approfondire e che in questa
fase approfondisco e consegno alla valutazione del Consiglio.
Ribadisco l’agevolazione per il grave disagio sociale ed economico, quindi quelle
che sono le agevolazioni ISEE per redditi ridotti e quindi quelle che sono le fasce che
possono accedere all’agevolazione ISEE. Si stabilisce che l’accesso all’agevolazione
ISEE sospende fino a che non vengono ovviamente individuati i fondi necessari per
poter coprire questa esigenza e quindi l’approvazione del bilancio, sospende il dover
pagare il tributo perché altrimenti ci sarebbe la necessità di dovere in qualche modo
pagare e poi eventualmente essere rimborsati.
L’ultimo aspetto è legato alle agevolazioni per il patto di collaborazione. Noi
abbiamo approvato in uno degli ultimi Consigli questo patto di collaborazione con il
quale i cittadini o meglio le associazioni e i cittadini associati possono aderire a
questo patto. Qui c’è la possibilità e la previsione di esentare i soggetti, in particolar
modo le associazioni, dal pagamento della TARI giornaliera. Questo è
sostanzialmente un segnale, nel senso di andare a dare un’agevolazione concreta che
può essere sicuramente non esaustiva, ma comunque un segnale di riconoscimento a
quei cittadini che collaborano con l’Amministrazione comunale facendosi carico
della manutenzione e della gestione di aree o di spazi pubblici. Queste sono
sostanzialmente le modifiche che noi prevediamo di dover inserire all’interno del
Regolamento.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Donati. Ha chiesto di intervenire il consigliere
Gherarducci. Prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Ringrazio il Vice Sindaco Donati. Di questo
Regolamento ne abbiamo discusso in Commissione e ci siamo concentrati soprattutto
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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sull’articolo 48, quello che riguarda le imprese e le attività commerciali. Rispetto a
questo, ho sentito quello che diceva, che non si può fare, però siccome per noi è un
elemento importante, vorrei chiedere se si può rimandare la discussione di questa
delibera o a stasera come ultimo punto o a martedì oppure anche a un prossimo
Consiglio per togliere questo articolo e fare un approfondimento ulteriore, perché la
discussione che abbiamo fatto in Commissione credo non sia banale. Eravamo
d’accordo, non perché ci siamo trovati d’accordo, ma perché pensavamo la stessa
cosa. La proposta che faccio è questa: si discute la delibera, però dalla delibera
chiedo se si può togliere quest’articolo 48 e rivederlo in Commissioni e Consigli
successivi. Noi siamo disponibili a farlo a stretto giro per può presentarlo come
emendamento al Regolamento votato oppure se si può attendere alla votazione e alla
discussione di questo Regolamento fino a martedì in maniera tale che c’è la giornata
di oggi, di lunedì e qualche ora di martedì per poter approfondire questa questione,
che per noi è importante e decisiva non solo dal punto di vista del Regolamento
TARI, ma come impostazione culturale e politica sul turismo, sul commercio, su una
serie di cose di cui abbiamo discusso in Commissione. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Gherarducci. Ha chiesto di intervenire la
consigliera Becherini. Prego.
ELISA BECHERINI. Grazie, Presidente. Questo Regolamento poteva contenere
un’importante modifica, cioè contenere un’agevolazione per chi, proprietario o
gestore di un’attività commerciale, aderiva al progetto “no slot”. La nostra mozione,
che se non ricordo male è stata votata all’unanimità, giace come una buona
intenzione dal 1° ottobre. Ci saremmo aspettati uno sforzo maggiore e le modifiche
apportate a questo Regolamento potevano servire a rendere una buona intenzione una
buona pratica per cercare di combattere un fenomeno, quello della ludopatia, che
colpisce i giocatori che utilizzano le slot machine in modo compulsivo ed è diventata
anche nel nostro territorio un problema sociale ed economico non di poco conto.
Quando ho chiesto in Commissione all’assessore Donati perché non aveva inserito
nel Regolamento un’agevolazione sulla TARI riguardo a chi aderiva al “no slot” lui
mi ha risposto che non era possibile perché la TARI è una tassa legata alla
produzione dei rifiuti. È vero, però la TARI è composta da una componente fissa e da
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RESOCONTO STENOGRAFICO
una componente variabile, quindi la nostra Amministrazione potrebbe concedere le
agevolazioni garantendo comunque la copertura del servizio nella quota di legge.
Addirittura le agevolazioni potrebbero essere cumulative, con esonero TOSAP e
imposta della pubblicità. Inoltre, l’11 marzo 2015 la Regione Toscana ha approvato
il Regolamento di attuazione della legge regionale numero 57 del 2013 “Disposizioni
per il gioco consapevole e la prevenzione della ludopatia”, quindi ci sembra più che
opportuno che le buone intenzioni non rimangano tali. Quindi, chiediamo che questa
delibera venga rimandata e venga inserita una modifica frutto di un lavoro che
doveva iniziare nove mesi fa. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Becherini. Sei già intervenuto, Gherarducci.
Come? Ah, prego. Dillo al microfono. Prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Ho fatto una proposta, però capisco che se poi non
se ne discute…Magari se si possono fare cinque minuti di sospensione si vede sia
con il Vice Sindaco e i Capigruppo, insomma chi intende venire, di parlare un attimo,
se la proposta è fattibile, se si può fare, se si può trovare una soluzione. Grazie.
(Interruzione fuori microfono)
PRESIDENTE. Per essere chiari, hai bisogno dei Capigruppo oppure la
sospensione serve per parlare e approfondire…
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Io non ho bisogno di nessuno, nel senso se si può
parlare con l’assessore. Poi in Consiglio comunale c’è una maggioranza che vota.
Abbiamo fatto una proposta al Sindaco, alla Giunta e alla maggioranza su un
Regolamento.
PRESIDENTE. Ho capito. Il collega Agostini voleva aggiungere una cosa. Prego.
LUCA AGOSTINI. Mi associo alla richiesta di sospensione perché anche il
Gruppo di maggioranza ha bisogno di sospendere i lavori del Consiglio sulle
questioni dibattute.
Grazie.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
PRESIDENTE. Va bene, allora accetto le due richieste di sospensione per la
questione sospensiva richiesta da Gherarducci e dal Movimento 5 Stelle.
(La seduta è sospesa)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.
Invito i consiglieri a prendere posto e il Segretario a procedere alla chiama dei
consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. Bene, la seduta è valida. Era stata chiesta la sospensione sia dal
consigliere Gherarducci che dal Capogruppo del PD, Luca Agostini. Posso dare la
parola all’assessore? Assessore Donati, vuol comunicare quanto concordato in
Conferenza? Prego.
DANIELE DONATI, Assessore. Rispetto alla discussione che è stata fatta anche
con i Gruppi di opposizione, ci dichiariamo disponibili a ritirare la delibera. In questo
modo possiamo avere dei giorni per poter fare anche degli approfondimenti che sono
stati richiesti appunto dai Gruppi di opposizione. La ritiriamo, quindi, e la
ripresentiamo al prossimo Consiglio comunale, anche sulla base appunto degli
approfondimenti e della discussione che verrà fatta.
PRESIDENTE. Grazie, assessore. Prendiamo atto del ritiro, attualmente, della
delibera n. 4) ad oggetto “Regolamento TARI”.
Andiamo dunque avanti con l’ordine del giorno. La delibera di cui al punto n. 5),
come avete potuto leggere tramite mail, è stata ritirata. Mi è stata data peraltro anche
comunicazione nella Commissione afferente.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Approvazione del Piano di azione per l’energia sostenibile del Comune di
Rosignano Marittimo
PRESIDENTE. Andiamo dunque al punto n. 6) all’ordine del giorno, la delibera
dell’assessore Valentina Domenici “Approvazione del Piano di azione per l’energia
sostenibile del Comune di Rosignano Marittimo”.
Prego, assessore.
VALENTINA DOMENICI, Assessore. Buongiorno. Questo documento che
andiamo oggi a vedere, è un documento che si definisce Piano di azione per l’energia
sostenibile e si colloca all’interno di un percorso iniziato nel 2013, quando, su
delibera del Consiglio comunale, il Comune di Rosignano Marittimo ha aderito al
Patto dei Sindaci.
Il Patto dei Sindaci è un’iniziativa volontaria, quindi non tutti i Comuni l’hanno
adottata, che è promossa dalla Comunità europea, e che si inserisce in una serie di
azioni e di interventi di tipo ambientale, orientati a far prendere degli impegni
concreti anche alle amministrazioni locali, per quanto riguarda l’efficientamento
energetico, e in particolare con l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride
carbonica.
Come sapete, questo obiettivo generale della riduzione dell’anidride carbonica
rientra in un quadro più ampio di interventi a livello internazionale, per cercare di
ridurrebbe l’impatto delle attività antropiche sull’ambiente, sullo stato dell’ambiente.
È quindi un intervento che la Comunità europea ha delineato con il Patto dei Sindaci,
ma che è coerente con ciò che a livello internazionale anche altri Stati stanno
facendo. In particolare, questo Patto viene anche identificato con l’obiettivo 20-2020, che significa fare una serie di azioni per ridurre del 20 per cento le emissioni
dell’anidride carbonica, aumentare del 20 per cento la produzione di energia da fonti
rinnovabili e aumentare del 20 per cento l’efficienza e il risparmio energetico del
territorio. Il tutto, a partire da un anno di riferimento, il 2004, perché è il primo anno
utile in cui abbiamo a disposizione i dati proprio per quantificare queste emissioni e
questo efficientamento energetico. Dal 2004, quindi, abbiamo cercato di seguire gli
andamenti negli anni. In particolare, questo documento contiene moltissimi dati,
molte informazioni – utili non solo all’ambito ambientale, ma anche al settore
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
produttivo, come avrete visto –, raccolti dal 2004 al 2012. Siccome l’adesione al
Patto dei Sindaci prevede come primissima azione quella di fare una fotografia dello
stato attuale, questo documento in effetti contiene una fotografia abbastanza
dettagliata della situazione dal 2004 al 2012.
Questo documento, oltre a contenere tutte queste informazioni oggettive, perché
sono come, avrete visto, date e numeri, quindi non molto opinabili, contiene anche
una parte abbastanza inconsistente in cui sono analizzati in singole scade gli
interventi che sono stati fatti fino ad ora dall’Amministrazione comunale, quelli che
sono in corso, e che comunque si prevede vengano attuati in un breve termine, e poi
ci sono una serie di azioni che potranno essere fatte entro il 2020.
Come abbiamo visto anche nella Commissione, io penso che questo documento
abbiate avuto modo di vederlo, di analizzarlo perché è stato girato ai consiglieri
comunali il primo di giugno, quindi, in realtà, il tempo per vederlo anche nel
dettaglio penso ci sia stato, c’erano abbastanza giorni. Questo documento, come
dicevo, è stato redatto dal nostro Ufficio ambiente, in collaborazione con l’EALP,
l’Agenzia energetica della provincia di Livorno, che ha seguito questi documenti
anche in altri Comuni.
Nella provincia di Livorno, i Comuni che hanno aderito sono stati Livorno,
Collesalvetti e i Comuni dell’Isola d’Elba, oltre al Comune di Rosignano Marittimo.
Se andiamo a vedere alcuni dati più significativi, io mi soffermerei sul fatto che da
questa analisi emerge che il Comune di Rosignano Marittimo ha raggiunto, già ad
oggi, un buon risultato, in quanto le emissioni di CO2 sono diminuite dal 2004 di
circa il 34 per cento.
Rispetto agli altri Comuni della provincia di Livorno, è un percentuale più alta,
perché tutti gli altri hanno una riduzione tra il 20 e il 30 per cento. In questo
documento sono analizzate anche le cause di queste riduzioni, quindi tiene anche
conto della contrazione economica dovuta appunto alla crisi economica, che si stima,
attraverso dei calcoli che sono stati fatti, contribuisca per circa un terzo. Questo
significa che due terzi di questo 34 per cento sono dovuti effettivamente in parte a un
uso più razionale dell’energia, quello, appunto, che si chiama un efficientamento, in
parte alla sostituzione di energie da fonti fossili, da energie da fonti rinnovabili.
Una cosa importante di questo documento è che non si va ad analizzare soltanto
l’intervento pubblico, quindi l’intervento fatto dal Comune o l’intervento che farà il
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Comune, ma si è cercato di coinvolgere anche i privati. Questo è un aspetto molto
importante, anche perché per raggiungere obiettivi così elevati come sono appunto
gli obiettivi in campo ambientale, non possiamo pensare che da sola
l’amministrazione pubblica possa operare. Sono necessari la collaborazione e il
coinvolgimento anche dei privati.
Tra i dati che abbiamo raccolto, infatti, possiamo vederne alcuni interessanti: per
esempio, il fatto che a contribuire alle emissioni di CO2 nel nostro territorio, per poco
meno del 50 per cento influisce il settore industriale, mentre il settore agricolo
influisce molto poco, solo per l’1 per cento. Il settore civile delle abitazioni quindi
influisce per circa il 24 per cento e c’è un 29 per cento, quindi una percentuale
abbastanza importante, che riguarda i trasporti. Questo spiega perché anche sulla
mobilità noi abbiamo previsto una serie di azioni. Influire sulla mobilità è un fattore
che può essere importante per questa riduzione.
Altri dati importanti sono legati agli obiettivi che ci poniamo per il 2020. Come vi
dicevo, noi abbiamo raggiunto già oggi una riduzione del 34 per cento, quindi
l’obiettivo del 2020, che dovrebbe essere intorno al 35 per cento, in pratica è stato
quasi già raggiunto. Questo non vuol dire ovviamente che siamo soddisfatti di questo
34 per cento, anzi, noi diciamo ci poniamo un obiettivo superiore al 35 per cento, e
pensiamo che con le azioni che sono state qui dettagliate, si possa andare ben oltre,
anche tenendo conto del fatto che ci si augura che da qui al 2020 ci possa essere una
ripresa economica, e quindi un conseguente aumento dell’emissione di CO2 dovute
alle attività economiche. Questo quindi è un punto importante.
Tra le azioni su cui appunto mi vorrei soffermare per quanto riguarda gli
interventi pubblici, sono state fatte diverse operazioni di efficientamento di quasi
tutte le scuole, per esempio con la sostituzione da gasolio a metano. La sostituzione
per esempio degli infissi, che sembra una cosa banale, ma influisce moltissimo,
perché riduce le dispersioni energetiche e quindi riduce l’utilizzo dell’energia.
Ci sono interventi che riguardano anche settori particolari come la riqualificazione
ambientale delle Morelline, l’introduzione di nuove piste ciclabili, perché
ovviamente in queste azioni, noi cerchiamo di coinvolgere anche i cittadini, quindi
invogliandoli all’uso della bicicletta piuttosto che delle auto.
C’è un intervento molto importante che riguarda l’illuminazione pubblica, e anche
questo influisce molto. Inoltre, dobbiamo ricordare che nel nostro territorio
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
produciamo gran parte dell’energia elettrica della provincia, circa il 61 per cento, e
abbiamo anche la possibilità di utilizzare il teleriscaldamento. Su questo, per
esempio, coinvolgendo le grandi aziende, pensiamo di poter estendere l’uso del
teleriscaldamento non solo agli edifici pubblici, ma anche agli edifici privati.
Tutti questi interventi quindi vanno sicuramente nell’ottica di una sostenibilità
energetica,
però
direi
che
questo
documento
e
gli
impegni
presi
dall’Amministrazione, rientrano in un quadro più ampio di politica ambientale, che
vuole essere molto attenta a favorire e incentivare tutti quegli atteggiamenti, tutte
quelle scelte che vanno nella direzione di una diminuzione dei consumi energetici, e
quindi delle emissioni di CO2.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Domenici. Apriamo dunque la discussione su
questa delibera. Chi intende intervenire? Consigliera Gesess, prego.
SILVIA GESESS. Grazie, Presidente. Intanto colgo l’occasione per ringraziare gli
esponenti di EALP, che sono venuti in Commissione e che ci hanno relazionato in
maniera molto dettagliata sul PAES. Vorrei fare delle brevi riflessioni, per non
portare via tempo, anche perché si tratta comunque di un documento che rimane
aperto, quindi su cui si può tornare, su cui si può ridiscutere, può essere comunque
emendato, si può tranquillamente aggiustare il tiro, quindi cercherò di non portare via
molto tempo, proprio per questa motivazione.
Sicuramente è uno dei nostri doveri quello di cercare di ridurre le emissioni di
CO2 e mi ricollego al discorso con cui siamo partiti stamani. Io credo che ci sia tutta
una serie di doveri morali che noi abbiamo nei confronti del territorio, ma in maniera
anche più ampia, del pianeta e delle generazioni future. Questo sicuramente fa parte
di tutta quella somma di doveri che noi abbiamo e che io, e credo tutti voi colleghi,
sentiate in maniera stringente.
Sul PAES, quindi, ovviamente, l’idea di fondo che nasce dal Patto dei Sindaci e
tutte le varie pratiche che si vogliono intraprendere, non possono che essere valutate
in maniera assolutamente positiva. C’è un però, ci sono delle criticità. E le criticità
stanno prevalentemente negli stakeholder privati.
Abbiamo visto tutta una serie di impegni che il pubblico e le Istituzioni si sono
assunte: noi ovviamente vigileremo affinché vengano perseguite. C’è poca chiarezza,
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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nessuna concretezza, perlomeno al momento, da parte invece dei partner privati, in
questo nostro progetto così ambizioso e così doveroso. Faccio qualche esempio, per
non portar via tempo, quelli secondo me più importanti. Noi vediamo, dal Piano del
PAES che il 46-47 per cento delle emissioni derivano dall’industria. In questo senso,
parlando del nostro territorio, Solvay, Ineos e REA, nel polo impiantistico di
Scapigliato, sono assolutamente tre degli stakeholder privati – anche se in realtà
Scapigliato privato non sarà – fondamentali, perché fondamentale è l’impatto che ha
l’industria per le emissioni.
Al momento non abbiamo proposte per il futuro, né da parte di Ineos, né da parte
di Solvay. Abbiamo quello è già in essere e mi sembra anche, per quanto riguarda il
polo impiantistico di Scapigliato, che non ci sia, in questo senso, qualcosa di
concreto. Tant’è che noi sappiamo che abbiamo avuto una prescrizione dal Piano
straordinario dei rifiuti rispetto a Scapigliato, quindi un forte investimento andrà fatto
lì. Questo forse potrebbe ipoteticamente escludere il fatto che si possano farne altri.
Questo è semplicemente un dubbio che mi viene alla mente.
L’altra voce piuttosto rilevante è quella dei trasporti. In questo senso, noi
dobbiamo giocoforza far riferimento alla CTP, che avrebbe, voglio mettere il
condizionale, da rinnovare il parco mezzi, soprattutto per le corse urbane. Se per
quelle extraurbane è già stato fatto un lavoro – e io credo anche un buon lavoro, non
ho qui i numeri, non li ho portati – di ammodernamento del parco mezzi, per quanto
riguarda il trasporto locale, i mezzi sono sempre quelli obsoleti, più inquinanti e con
più emissioni. Non so se la CTP che è un’azienda fortemente in crisi – almeno così si
legge dalla stampa, perché non ho sottomano i bilanci di CTP, ma mi fido della
stampa – sia in grado anche di fare questo tipo di investimento. Quindi, per tutta
questa serie di dubbi e di perplessità, sia con il collega Gherarducci, ma anche con il
collega Simoncini di RDS, abbiamo evinto, confrontandoci sul PAES, che avremo
una posizione di astensione, quindi ci asterremo sulla votazione.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Gesess. Ci sono altri interventi? Prego,
consigliere Serretti.
FRANCESCO SERRETTI. Grazie, Presidente. Questo Piano contiene molti dati.
Meno male che è aperto ad una possibile discussione in corso, perché presenta molti
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
punti critici.
Questo è un Piano di azione che tocca argomenti che dovrebbero essere trattati, a
nostro avviso, in altro modo. Per noi non è corretta la visione che lo supporta. In
questo Piano di azione c’è un obiettivo: quello di arrivare alla riduzione di CO2 e a
un notevole risparmio energetico. Ma come attuiamo il vero risparmio energetico? Il
vero risparmio energetico per noi è l’indipendenza energetica dell’individuo, è
questo, è lottare per rendere indipendente il cittadino, difendendolo anche dalla
tirannia delle compagnie che producono corrente e che ci tartassano poi sulle
bollette. L’Amministrazione per noi dovrebbe farsi carico, prendere risorse e farsi
promotrice della realizzazione di impianti energetici, e donare poi l’energia a chi ne
ha bisogno: questa è la nostra visione.
In questo PAES, non c’è niente di tutto questo. C’è ad esempio un impianto
sottomarino davanti a Punta Righini, che ora è fatto dall’Università di Pisa, un
impianto in prova. Ebbene, qual è il risparmio del cittadino se diamo un tratto di
mare ad una compagnia ad esempio privata, che ci potrà investire sopra? Poi cosa
farà? Ci venderà la corrente a sua volta? La immetterà nel circuito e ricompreremo la
corrente? Quindi, come stanno facendo ora le varie Enel, le varie compagnie? Cioè,
il concetto di fonte rinnovabile è molto nobile, è bellissimo, ma solo se volto a un
vero risparmio del cittadino, non a un grande gruppo, a una multinazionale. Troppe
volte abbiamo visto questa. Prendiamo il parco eolico di Santa Luce: è il più grosso
della Toscana, l’ho già detto una volta, in questo Consiglio, e ha una ricaduta sul
Comune di Santa Luce del 3 per cento. Il 97 per cento viene rivenduto dalla
compagnia milanese, e i cittadini di Santa Luce non hanno nessun beneficio. Qui si
sta parlando di milioni di euro, quindi c’è una deturpazione del territorio da una
parte, ma non c’è la controparte per il cittadino.
Qui è il momento, signori, di dire basta a favorire i grandi gruppi multinazionali.
Questo Piano sembra fatto non dalla politica, ma dalle multinazionali; questo Piano
chiede di intervenire sulle emissioni di CO2. Ma lo sapete chi emette la maggior parte
di CO2 a Rosignano? La emette un’azienda che qui, nel PAES non c’è, perché è,
come diceva Silvia Gesess, in ETS: è la Solvay. Nell’inventario di base delle
missioni del 2004, l’industria, e sono emissioni di CO2 , sono tonnellate per anno, qui
c’è un dato che è di 226.664, sono le emissioni del 2004. Qui non ci sono né la
Solvay, né Ineos, né la Laterizi Donati.
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Lo sapete nel 2004 la Solvay quanto ha scaricato nell’aria di CO2? 538.116
tonnellate. Questo è il dato del 2004. Poi ci sono i dati dal 2000 al 2005: strano caso,
nel 2004 c’è stato un picco e la Solvay ha emesso, nell’anno 2004, la maggior parte
di CO2 rispetto agli anni prima e dopo. Vediamo che nel 2000 sono 276.000, nel
2001, 307.000, nel 2002, 299.000, nel 2003, 250.000, nel 2004, 538.000, nel 2005
ritorna a 151.000, anzi, cala. Il valore di riferimento, nel 2004 per la Solvay, quindi,
è il più alto di tutti.
Perché dico questo? Perché per le aziende in ETS, come prima diceva la
consigliera Gesess, si prevede che gli impianti rientrino nel campo di applicazione
della normativa riportati in un apposito elenco (e sono riportati): essi non possono
esercitare l’attività se non muniti dell’autorizzazione ad emettere gas a effetto serra, e
i gestori devono monitorare le emissioni rilasciate durante ciascun anno solare dagli
impianti stessi.
La normativa prevede l’assegnazione annuale ai diversi impianti delle quote di
emissioni, qualora le quote non possano essere rispettate. È possibile ricorrere al
mercato delle quote, acquistandole attraverso meccanismi di asta su piattaforma
comune europea, sulla quale sono messe all’asta le quote degli Stati membri. Questi
si comprano l’inquinamento! Cioè, io inquino, inquino troppo e me lo vado a
comprare tramite queste quote da altri Paesi che non inquinano. Quindi, questo
Piano, in realtà, incentiva la multinazionale che inquina, ad inquinare. Non
disincentiva l’inquinamento, lo incentiva, perché una multinazionale sappiamo che
ha disponibili grandi risorse economiche, e si va a comprare in tante nazioni, queste
quote. Mi sembra quindi abbastanza assurdo parlare di riqualificazione energetica, di
emissioni, di andare ad abbattere le emissioni di CO2, quando sono escluse le
industrie che emettono più CO2: sto parlando di Rosignano Marittimo, del nostro
territorio. Bisogna intervenire.
PRESIDENTE. La prego di terminare l’intervento.
FRANCESCO SERRETTI. Vado a conclusione. Sono strutture che incideranno
pochissimo sulle emissioni in atmosfera di CO2. Qui, ragazzi, si mette a repentaglio
il riscaldamento del pianeta, questa è una responsabilità nostra, che dobbiamo ai
nostri nipoti. Venezia probabilmente sparirà, non lo dico io, lo dice il Protocollo di
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Kyoto, che dà sul riscaldamento del pianeta, dai due ai quattro gradi, che dà
l’innalzamento dei mari da uno a due metri.
Non si può attuare questo Piano, bisognerebbe prendere un impegno, andar
contro, o comunque bisognerebbe parlarne, bisognerebbe ricalcolare delle cose. È
vero che ci sarà tempo, ma va preso oggi, quest’impegno. E qui concludo.
Purtroppo, secondo me, e qui mi riferisco a tutte le forze politiche che hanno
redatto questo documento, anche alla Comunità europea, siete troppo lontani, come
visione, dalla vita, siete troppo dentro il sistema, e non ve ne state accorgendo.
Proteggete interessi economici a discapito del singolo cittadino e della protezione
vera dell’ambiente, e questo vi si ritorcerà contro.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Serretti. Ci sono altri interventi? Consigliera
Vivaldi, prego.
GAIA VIVALDI. Grazie, Presidente. Questo PAES che appunto è stato portato in
Commissione il 10 giugno dall’assessore Domenici, è un documento che è stato
ritenuto dai consiglieri della Commissione molto interessante, praticamente da tutti,
non solo per la fotografia che fa del nostro Comune, in relazione agli obiettivi
europei, ma soprattutto per il fatto che per ogni obiettivo si individua un’azione, la si
colloca nel tempo quantificandone i benefici e soprattutto le risorse necessarie per
realizzarla.
Non mancano ovviamente le criticità, come tutti abbiamo letto e anche toccato
con mano, cosa di cui si è discusso appunto durante questa Commissione. Per
esempio, vediamo che per quanto l’amministrazione pubblica si possa impegnare nel
perseguire certi obiettivi, la difficoltà più grande, come diceva anche Gesess, sta
spesso nel vedere realizzati i progetti di qualità da parte del privato.
I progetti nel privato aiutano a raggiungere l’obiettivo pubblico. È per questo che
appunto sono importanti. Però, manca forse un aggiornamento professionale, o
soprattutto, credo, personalmente, la formazione del cittadino, che è poi quello che
deve investire in qualità e utilizzare le buone pratiche. Vediamo per esempio che il
consumo di energia elettrica domestico è molto alto, e che nonostante ci siamo dotati
già nel 2009 di un Regolamento con il quale si vanno a ridurre o a maggiorare gli
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oneri di urbanizzazione secondaria per interventi di agevolazioni, che quindi
riguardano interventi eseguiti secondo princìpi di ecocompatibilità, efficienza
energetica e utilizzo delle energie rinnovabili, sono pochissimi. Per questo, forse,
oltre alla formazione che deve accompagnare tutto in un percorso virtuoso di
miglioramento, in questo PAES si segnala che sarà necessario, da parte
dell’Amministrazione, valutare anche l’opportunità di prevedere un obbligo di
realizzare un ISEE immobiliare in classe A e B.
Probabilmente, andrebbe cambiata però anche l’ottica da parte di chi monitora.
Per esempio, non sempre l’incremento di volume è da considerarsi energivoro, come
diceva prima il Sindaco nell’intervento precedente. Ci sono strategie costruttive
oramai già sperimentate, che ci mostrano come riqualificare vecchi quartieri ed
edifici dedicati all’edilizia sociale, in particolare incrementando i volumi, ma anche
la qualità della vita, contemporaneamente, e anche una riduzione dei consumi,
dunque, sfruttare il potenziale energetico del patrimonio esistente, che è
un’operazione che necessita comunque di strumenti finanziari, che supportino questo
tipo di interventi, incrementino la bancabilità, di conseguenza, l’interesse degli
investitori, cosa, ripenso, fondamentale.
Alla fine, che tanto si parli di edilizia civile, di piccola industria, o
amministrazione pubblica, il programma è sempre quello: dove si reperiscono i
fondi. Riguardo a questo, qui leggiamo che oltre al ricorso ai soggetti esterni come le
ESCo, su un piano di 30,6 milioni di euro da investire entro il 2020, una parte
considerevole è di natura pubblica.
Per i progetti non ancora finanziati, si dovrà fare ricorso ai contributi dalla
Regione, ministeriali ed europei. Ma non consideriamolo un modo per dire: da
qualche parte le troveremo, quindi solo parole e buone intenzioni. Oramai, questa è
una prassi comune, necessaria, in realtà è uno dei motivi per cui Europa è
un’opportunità per chi ne fa parte, cioè, buoni progetti, uguale buoni finanziamenti.
È ovvio che dobbiamo essere pronti con dei progetti cantierabili, e comunque, le
misure a breve termine per i prossimi due anni, sono in questo senso dettagliati e
realizzabili su questo PAES.
Qualcuno aveva sollevato anche in Commissione la questione che riguarda le
emissioni delle industrie locali e il sistema ETS comunitario per lo scambio di quote
di emissione di gas serra. Tra parentesi, non credo sia il PAES che incentiva le
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emissioni delle industrie; semplicemente, non sono computate proprio perché il
discorso delle emissioni appartiene a quest’altro sistema di compensazione.
Effettivamente, questo sistema che è regolamentata dalle leggi europee nel 2005 è
basato sull’istituzione dei permessi commerciabili, alle quali solo nel 2007 l’Italia si
è uniformata. È stato molto discusso, perché in sostanza, detto crudamente,
monetizza il rispetto ambientale, sul presupposto che per gli effetti della
concentrazione di una sostanza i cui effetti si manifestano anche a chilometri di
distanza, non è rilevante il luogo specifico dove si sono realizzati gli abbattimenti
delle emissioni, purché i costi di riduzione siano minimizzati. Così si compensa e
mantiene un equilibrio generale, facendo pagare in sostanza una specie di sanzione a
chi sfora i limiti, incentivando chi però ne emetto di meno.
Questo però mi sembra leggermente diverso, sia da quanto veniva detto in
Commissione che adesso, perché mi sembra si parli piuttosto quasi di ecoreati, per i
quali fino ad ora c’era un sistema piuttosto lieve, effettivamente, di ipotesi
contravvenzionali, mentre in una legge recentissima, che tra l’altro è stata approvata
sia dal PD che dal 5 Stelle, a inizio maggio, si individuano nuove fattispecie di reato,
fra le quali appunto l’inquinamento ambientale, il disastro ambientale, eccetera, e si
prevedono anche degli sconti per chi cerca di bonificare o di mettere in sicurezza i
siti inquinati. Quindi, secondo me dovremmo anche distinguere tra le varie cose.
Poi, da questo PAES apprendiamo positivamente che il nostro Comune produce il
61 per cento di energia elettrica di tutta la provincia, come diceva anche l’assessore
precedentemente, e soprattutto, su un obiettivo stabilito di riduzione del 35 per cento
delle emissioni di CO2 rispetto a quanto emesso nel 2004, è già oggi al 34 per cento.
Quindi direi che Rosignano è sulla buona strada, e come ha detto l’assessore
Domenici sta andando oltre questo impegno formale, cercando di ampliare la politica
per la sostenibilità e accettando una sfida importante fra potenzialità e problematiche
del territorio, a testimonianza del fatto che questa Amministrazione comunque ha a
cuore il nostro ambiante nella sua bella e grandi complessità, e soprattutto anche la
salute della sua cittadinanza. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Vivaldi. Ci sono altri interventi? No. Allora
dichiaro conclusa la discussione.
Passiamo alle dichiarazioni di voto. Chi vuole intervenire? Consigliera Becherini,
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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prego.
ELISA BECHERINI. Grazie, Presidente. Il Piano d’azione per l’energia
sostenibile ha certamente un passo avanti nella direzione del contenimento delle
emissioni della CO2. Dalla lettura dei dati si evince che i consumi di energia nel
Comune di Rosignano sono diminuiti del 23,5 per cento.
La produzione di energia da fonti rinnovabili è passata dallo 0,9 del 2004 al 2,4
del 2012, per cui l’emissione di CO2 è diminuita del 34 per cento nello stesso
periodo. Causa di tutto ciò però è certamente la crisi economica che ha prodotto la
cessazione di diverse aziende nel nostro territorio, determinando anche un notevole
incremento della disoccupazione, un forte calo dei consumi di energia
nell’agricoltura.
Dal 2000 al 2010, le aziende agricole sono diminuite del 33 per cento. Anche
l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili ha dato il suo
contributo, in quanto le sue emissioni sono pari a zero. Il PAES si pone come
obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 al 2020 del 35,4 per cento, attraverso una
serie di azioni, prevedendo un incremento dei consumi di energia elettrica del 3 per
cento.
Tale obiettivo mette in evidenza che di fatto il PAES mantiene lo stato attuale,
cioè il 34 per cento di emissioni di CO2 in meno, a fronte del 35,4 in meno previsto
come obiettivo. Appare certamente ridotta la scelta di incremento delle fonti
rinnovabili, le sole che garantiscono un’emissione pari a zero. Diverse dalle azioni
previste dal PAES sono certe, in quanto derivanti da interventi programmati e
finanziati. Altre, tutte da verificarsi, in quanto non certi i destinatari dei
finanziamenti. Per cui, il Piano doveva ambire ad obiettivi più ambiziosi, in termini
di diminuzione di emissioni, e certi nella fattibilità.
Nel compito dell’emissione di CO2 come ha detto il consigliere Serretti, non
rientrano la Solvay, Ineos e la Donati Laterizi, in quanto il sistema prevede un
sistema di scambio delle quote di emissione di gas ad effetto serra, per cui, ogni
azienda ha una quota di emissioni, acquistandola in caso di superamento delle stesse,
attraverso meccanismi di asta su piattaforma comune europea. Per cui, a Rosignano,
la realtà delle emissioni CO2 è ben diversa.
Inoltre, vorremmo sottolineare come in questo documento non ci siano riferimenti
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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importanti alla strategia Rifiuti Zero, che si situa oltre il riciclaggio. Ricordiamo che
la nostra Amministrazione si è impegnata a percorrere questa strada. La strategia
Rifiuti Zero è un trampolino per un vasto percorso di sostenibilità che in modo
concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.
Per questi motivi, il nostro voto è di astensione. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Becherini. Ci sono altre dichiarazioni di voto?
No.
Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, Segretario, io metterei in votazione il
punto n. 6) all’ordine del giorno. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano? PD,
Riformisti. Chi vota contro? Nessuno. Chi si astiene? SUL, RDS, Forza Italia,
Movimento 5 Stelle.
Il Consiglio approva.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Regolamento accesso ZTL, ZPRU, zone vietate alla circolazione dei veicoli
PRESIDENTE. Passiamo adesso al punto n. 7). Direi di fare a questo punto
l’ultima delibera. Do quindi la parola all’assessore Piero Nocchi. Dopodiché,
naturalmente, sospendiamo per la pausa pranzo.
Assessore Nocchi, delibera “Regolamento accesso ZTL, zone vietate alla
circolazione dei veicoli”. Prego.
PIERO NOCCHI, Assessore. Questo Regolamento che si porta all’attenzione e
all’approvazione del Consiglio permette di dare vita alla ZTL e alla Zona di
Particolare Rilevanza Urbanistica, per quanto riguarda il traffico, in modo particolare
nel periodo estivo. In questo Regolamento, i vari articoli sono mirati a disciplinare i
destinatari, chi sono e come possono accedere in queste zone, e a quale titolo hanno
anche la possibilità di prendere il pass sia per il transito, sia per il posteggio.
Come è stato detto, penso, da tutti i consiglieri, questo articolato abbastanza
semplice permette di dare a tutti i residenti, in modo particolare, un contrassegno per
ogni auto posseduta nella propria famiglia; dall’altra parte, per quanto riguarda
invece chi ha la residenza, che ha altro titolo, avrà un pass temporaneo; dall’altra
parte ancora individua soggetti, aziende e via dicendo che hanno lo stesso la
possibilità di entrare in queste zone a traffico controllato, sia per motivi di lavoro, sia
anche per motivi di necessità, per i bisogni della vita quotidiana dei cittadini, per
esempio, taxi, ambulanze e altre tipologie.
Col Regolamento si motiva inoltre in che modo e in che maniera viene rilasciato il
pass attraverso un’autocertificazione. Il pass ha validità quattro anni, questo anche
per creare meno disagi ai cittadini, anche se stiamo lavorando per far sì che dal
prossimo anno ci sia anche la possibilità non tanto di arrivare allo sportello fisico in
maniera materiale, ma di accedere, attraverso il sistema informatico, alla domanda,
all’autocertificazione e al rilascio del pass stesso. Questo permette in modo
particolare ai residenti nelle seconde case, a chi sta fuori, di farlo in maniera
preventiva, così che quando arrivano qui, hanno già la possibilità di utilizzo.
È anche previsto come si regolamenta invece il pass per quanto riguarda le
strutture alberghiere ricettive e via dicendo, ristoranti che sono dentro le aree
riservate, che per i propri utenti hanno necessità di avere pass provvisori, che
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
permettano il funzionamento delle attività economiche. Questo è il Regolamento che
riguarda ancora le ZTL e le Zone di Particolare Rilevanza Urbanistica che sono
ormai storiche. L’impegno che ci siamo assunti, che doveva essere in questa fase già
oggetto di discussione, per tutta una serie di problemi e di carichi di lavoro non è
stato rispettato. Da settembre, nella discussione che si aprirà sul piano della mobilità,
andremo a rivedere complessivamente le zone e i parcheggi, come abbiamo già detto,
e con questo faremo sì che si possa allargare, inserire altre aree, discutere e via
dicendo, con una rivisitazione dei confini delle zone stesse.
In virtù del Regolamento, i princìpi rimangono sempre quelli scritti in quello che
stamattina è all’attenzione del Consiglio.
PRESIDENTE. Grazie, dunque, assessore. Chi vuole intervenire? Non ci sono
interventi, mi pare di capire. Pertanto, dichiaro conclusa la discussione.
Apriamo dunque le dichiarazioni di voto. Chi vuole intervenire? Nessuno.
Pertanto, Segretario, chiederei di mettere in votazione il punto n. 7) all’ordine del
giorno. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. PD, Riformisti. Chi vota
contro? Forza Italia. Chi si astiene? RDS, SUL, Movimento 5 Stelle.
Il Consiglio approva.
Aspettate un attimo. Votiamo adesso l’immediata eseguibilità. Chi è favorevole è
pregato di alzare la mano. PD, Riformisti. Chi vota contro? Forza Italia. Chi si
astiene? RDS, SUL, Movimento 5 Stelle.
Il Consiglio approva.
Adesso ci sospendiamo per il pranzo. Riprendiamo i lavori del Consiglio
comunale alle 15.
Faccio anche presente ai consiglieri che durante la pausa, quindi durante la
Conferenza dei Capogruppo che abbiamo fatto, abbiamo anche avuto modo, visto
che eravamo già convocati, quindi la Conferenza dei Capogruppo era già convocata,
di discutere anche dell’ordine del giorno presentato questa mattina dai consiglieri
Simoncini, Gesess e Gherarducci.
Pertanto, noi voteremo, alla ripresa dei lavori del Consiglio comunale,
l’inserimento all’ordine del giorno di questo atto. Atto che verrà assunto, però, nella
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
giornata di martedì 30.
Buon pranzo. Ci rivediamo alle ore 15.
Grazie a tutti.
(La seduta è sospesa)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.
Invito i consiglieri a prendere posto e il Segretario a procedere alla chiama dei
consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. Bene, consiglieri, la seduta è valida.
Direi di iniziare questo pomeriggio innanzitutto votando l’inserimento dell’ordine
del giorno che è stato presentato questa mattina dai consiglieri Simoncini,
Gherarducci e Gesess. Come vi ho comunicato, quasi alla chiusura, questa mattina,
prima della pausa tecnica che abbiamo fatto, in Conferenza dei Capogruppo è stato
esaminato questo atto, pertanto la Conferenza dei Capogruppo avrebbe valutato e
ritenuto opportuno l’inserimento di questo ordine del giorno che verrà trattato nella
giornata del prossimo 30 giugno.
Segretario, io metterei in votazione l’inserimento all’ordine del giorno del testo,
dell’ordine del giorno presentato, vi dicevo, dai consiglieri Simoncini, Gherarducci e
Gesess, ad oggetto “Lettera inviata dall’assessore Nocchi al Presidente del Consiglio
dei Ministri, Matteo Renzi”. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
All’unanimità dei presenti.
Il Consiglio approva.
Pertanto, nella giornata di martedì 30, verrà trattato questo ordine del giorno.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Mozione presentata dai consiglieri Serena Mancini (Movimento 5 Stelle),
Silvia Gesess, Niccolò Gherarducci (Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca
Simoncini (Gruppo RDS) ad oggetto: Limite al conferimento di incarichi
dirigenziali ed ai compensi nelle società partecipate
PRESIDENTE. Questa mattina noi abbiamo esaurito le delibere presenti
all’ordine del giorno, dunque passiamo ai lavori del Consiglio comunale inerenti la
parte delle mozioni.
In ordine del giorno io ho degli atti della consigliera Serena Mancini, firmati
peraltro solamente dalla consigliera Mancini. Ora la consigliera è assente, mi è stato
comunicato che comunque altri del Movimento 5 Stelle non intendono sottoscrivere i
presenti atti, pertanto questi atti verranno trattati in coda all’ordine del giorno: sono i
punti nn. 8), 9), 10) e 11).
Passiamo dunque al punto n.12), che era una mozione presentata dalla consigliera
Serena Mancini, ma anche dai consiglieri Silvia Gesess, Niccolò Gherarducci e Luca
Simoncini, ad oggetto “Limite al conferimento di incarichi dirigenziali e ai compensi
nelle società partecipate”. Consigliere Simoncini, prego.
LUCA SIMONCINI. La rimandiamo. Non è ritirata, si rimanda al prossimo
Consiglio. Rimandare è rimandare.
PRESIDENTE. Bene. Ufficialmente viene rinviata al prossimo Consiglio
comunale.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Ordine del giorno presentato dai consiglieri Silvia Gesess, Niccolò
Gherarducci (Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS) ad
oggetto: Onorificenza al repubblichino Paride Mori
PRESIDENTE. Passiamo adesso al punto n. 13) all’ordine del giorno, con un atto
presentato dalla consigliera Silvia Gesess e a firma dei consiglieri Niccolò
Gherarducci, Luca Simoncini, ad oggetto “Onorificenza al repubblichino Paride
Mori”.
Prego, consigliera Gesess.
SILVIA GESESS. Grazie, Presidente. Da inviare al Presidente del Consiglio dei
Ministri, al Presidente della Repubblica e ai Presidenti della Camera dei deputati e
del Senato: “Premesso che nella guerra di onore ce n’è poco, ma soprattutto convinti
che semmai, riesca a palesare il lato più oscuro dell’essere umano, siamo qui ad
affermare che nella guerra civile che ha visto combattere i nazifascisti contro i
partigiani, non vi è dubbio alcuno su da che parte stesse la ragione, su chi fossero i
giusti. Apprendiamo quindi con sgomento dell’onorificenza che il Sottosegretario
Delrio ha riconosciuto recentemente al repubblichino Paride Mori, comandante del
battaglione Mussolini, che fu impegnato nella battaglia repressiva antipartigiana, con
il merito – così è stato dichiarato – di aver onorato la patria.
Accomunandoci allo sdegno del Presidente nazionale dell’ANPI Smuraglia, siamo
oggi ad affermare che i fascisti non soltanto non onorarono il Paese, ma anzi, ne
rappresentarono e ne rappresentano ancora oggi la pagina più vergognosa, e che
l’onore, semmai, fu di tutte quelle donne e di quegli uomini che lottarono, spesso
dando la vita per liberare l’Italia dall’abominio del nazifascismo.
Forti della grande tradizione democratica ed antifascista propria del Comune di
Rosignano Marittimo, siamo a chiedere che tutta questa incresciosa faccenda venga
chiarita, e che nel settantesimo anniversario della Liberazione, il Governo Italiano
dia un segnale chiaro di coerenza con la storia del Paese, ricordando sempre che un
popolo che non ha memoria è condannato a ripetere gli errori del passato”.
Io
so
che
probabilmente
queste
argomentazioni,
questa
retorica
fascismo/antifascismo possa sembrare in qualche modo superata. Ritengo però che
come ci insegna anche la tradizione del nostro Comune, ma anche quella culturale da
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
cui provengo, in realtà non lo sia affatto. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Silvia Gesess. Apriamo il dibattito sul punto n.
13) all’ordine del giorno. Chi chiede di intervenire? Non ci sono interventi.
Consigliere Taddeucci, prego.
LORENZO TADDEUCCI. Grazie, Presidente. Volevo intervenire anzitutto per
ricordare alla consigliera Gesess, che ringraziamo per la mozione, che parliamo
sempre di temi che per noi non sono assolutamente superati, anzi, crediamo
fortemente che quei valori vadano difesi quotidianamente anche nell’applicazione
della Costituzione ogni giorno. Però, l’onorificenza che è stata concessa a Paride
Mori è già stata ritirata (era una medaglia alla memoria), grazie anche all’impegno di
parlamentari parmigiani del nostro partito, come Patrizia Maestri e Giuseppe
Romanini, che tramite interpellanze e interrogazioni alla Camera hanno permesso
che il Governo facesse retromarcia su questa onorificenza.
Sicuramente condividiamo la battaglia nello spirito, perché, così come anche il
Presidente della Repubblica, Mattarella, ha ribadito nelle celebrazioni del 25 Aprile,
noi rigettiamo l’equiparazione tra chi decise di combattere e di mettere a repentaglio
anche la propria vita, per la difesa della nostra libertà e per la difesa della nostra
Nazione, rispetto a chi invece si schierò con la sopraffazione, o comunque sia contro
chi difendeva la patria in quel momento.
Io credo quindi che la mozione sia condivisibile, però credo sia superata
comunque dai fatti, perché essendo stata ritirata la medaglia alla memoria, non credo
sia più necessario votare questo atto.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Taddeucci. Ha chiesto di intervenire il
consigliere Gherarducci. Prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie. La mozione qui presente, come direbbe
Benigni, è stata presentata qualche mese fa, intorno a gennaio 2015. Ora, senza fare
nessuna polemica, perché mi pare che si sia già discusso sul perché non sono stati
messi in discussione prima questi atti, il voto di oggi, perché noi confermiamo il fatto
che venga messa in votazione, è non solo una presa d’atto della revoca
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
dell’onorificenza a questo fascista che si chiama Paride Mori, ma il fatto che il
Consiglio comunale di Rosignano nei suoi votanti condivide e intende, con questo
atto, rinnovare la condivisione degli ideali antifascisti, quelli della libertà, della
libertà di parola. Come diceva il consigliere Taddeucci, siamo tutti convinti che
bisogna difendere la libertà di parola, che bisogna dare modo di esprimere a tutti in
questo mondo ciò che pensano, a meno che, è chiaro, non siano offensivi.
Per noi il valore di votare questa mozione, nonostante il risultato si sia già
raggiunto, è appunto prendere atto di quelli che sono gli ideali e lo spirito contenuti
nella mozione. Per cui, confermiamo la messa in votazione della mozione e
chiediamo al Consiglio comunale che si esprima in tal senso.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Gherarducci.
Ci sono altri interventi? Non ci sono altri interventi, pertanto dichiaro conclusa la
discussione.
Passiamo adesso alle dichiarazioni di voto. Chi vuole intervenire? Non interviene
nessuno per dichiarazione di voto? Bene. Allora, se mi chiamate per favore il
Segretario, procediamo alla votazione.
Metto in votazione il punto n. 13) all’ordine del giorno. Chi è favorevole è pregato
di alzare la mano.
Il Consiglio approva all’unanimità.
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Mozione presentata dalle consigliere Alice Prinetti e Camilla Marini (Gruppo
PD) ad oggetto: Manutenzione verde
PRESIDENTE. Passiamo adesso al punto n. 14) all’ordine del giorno, una
mozione presentata dalle consigliere Alice Prinetti e Camilla Marini, ad oggetto
“Manutenzione verde”.
Do la parola alla consigliera Alice Prinetti. Prego.
ALICE PRINETTI. Grazie, Presidente.
Le calamità naturali degli ultimi giorni hanno messo a dura prova tutta la Toscana.
Il nostro Comune, grazie al lavoro degli uffici competenti, del comando dei vigili
urbani e della protezione civile, ha gestito la situazione di emergenza impegnandosi
nella rimozione di alberi caduti, cartelli divelti, circostanze che risultavano
pericolose per la sicurezza dei cittadini.
Considerato che l’Amministrazione comunale, dopo una nuova e urgente verifica
sullo stato del verde pubblico, ha deciso di provvedere all’abbattimento di alcune
piante per non mettere a rischio la pubblica sicurezza; rilevato altresì il fatto che
molte piante si trovano su terreni di proprietà privata e la mancata esecuzione di
intervento di manutenzione e taglio porta la creazione di situazioni di pericolo per gli
utenti e della viabilità pubblica soprattutto in concomitanza di eventi atmosferici;
considerato opportuno provvedere in merito nel pubblico interesse e per la
salvaguardia della pubblica incolumità mediante intimazione ai proprietari di
provvedere all’esecuzione di idonei interventi di taglio e potatura delle piante che
protendono verso la sede stradale al fine di eliminare potenziali pericoli per la
circolazione; preso atto che, durante l’ultimo Consiglio comunale, sono state
approvate le modifiche al Regolamento del verde pubblico, necessarie per garantire
l’applicazione e l’attuazione delle misure di sicurezza per il perseguimento della
tutela della pubblica incolumità anche in caso di inerzia dei privati; si impegna il
Sindaco e la Giunta a mettere in atto il suddetto Regolamento e a vigilare affinché i
proprietari di terreni o aree confinanti con strade urbane o extraurbane di uso
pubblico adottino tutte le precauzioni e gli accorgimenti atti a evitare il
danneggiamento, il pericolo e la limitazione della sicurezza e a sollecitare ai privati
gli interventi opportuni.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Prinetti.
Apriamo il dibattito sul punto n. 14) all’ordine del giorno. Chi chiede di
intervenire? Consigliere Simoncini, prego.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente.
Di questa questione legata alle calamità naturali, legata alla situazione delle piante
nel nostro Comune ne avevamo già discusso. Presentammo una mozione noi mi
sembra a novembre o dicembre dopo che gli eventi atmosferici, appunto, avevano
decretato situazioni difficili perché, comunque sia, molte piante erano secche e in
alcuni casi sono cadute sulla sede stradale. Quindi, avevamo già evidenziato questa
problematica, e credo, indipendentemente poi dal voto che i consiglieri fanno in
Consiglio comunale, che nella completezza totale questo atto sia comunque
condivisibile, condivisibile perché comunque andrà, credo, a colmare queste lacune,
andrà, mi auguro, a mettere in sicurezza determinate aree. L’unica cosa però –
permettetemi di dirlo – quando l’abbiamo presentata noi sembrava, anche se era
similare, fossimo scesi con la piena, come se avessimo detto chissà che cosa, e
invece era la realtà dei fatti.
Io credo che le opposizioni, a parte criticare secondo me quando devono criticare,
debbano anche essere responsabili quando ci sono degli atti che comunque sono
condivisibili, indipendentemente da quello che poi la maggioranza ha fatto, e io
credo che siano da votare, perché la responsabilità è quella, e non di avere lo stesso
comportamento.
Quello che ci si aspetta nella politica è che comunque, indipendentemente da
maggioranza e opposizione, anche la maggioranza in casi analoghi, quando magari
una tematica è condivisibile, dimostri magari la stessa responsabilità. Probabilmente
a volte le opposizioni portano anche temi che, comunque, possono essere
condivisibili.
Pertanto rispetto a questo – mi sembrava giusto dirlo, perché è questo quello che
era successo – sicuramente ci sarà un voto favorevole. Qui ci si impegna a vigilare.
Chiaramente, c’è un regolamento e quant’altro, per cui quello che ci aspettiamo,
dopo la votazione di questo atto, e chiaramente su questo vigileremo, è che
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
comunque le varie situazioni vengano prese di petto. C’è stato troppo permissivismo,
forse legato anche a un regolamento che non c’era e, quindi, a una impossibilità
nell’applicare le norme. Probabilmente è anche quello. Però, visto che ora c’è un
regolamento, credo che l’Amministrazione non debba più perdere tempo in questo
senso. Le situazioni vanno sanate, le persone si devono adeguare ai cittadini da
questo punto di vista, perché non c’è più scusanti d’ora in avanti. Quindi, lo ripeto,
da parte mia voterò favorevolmente.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Simoncini… Prego, doveva finire?
LUCA SIMONCINI. Scusate, sì. Il voto favorevole è anche da parte del Gruppo
SUL.
Grazie.
PRESIDENTE. Bene.
Ci sono altri interventi? Consigliera Maria Grazia Angeli, prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Di questo argomento abbiamo già parlato anche
con l’assessore in un’altra occasione, ci sono però ancora, per quanto sia presente un
regolamento, delle piante sul territorio che ledono la sicurezza stradale e si trovano
anche vicine agli stop stradali. Quindi, il problema c’è veramente, è presente ed è un
problema importante.
Occorre quindi, nella cura del verde pubblico, che l’Amministrazione comunale si
faccia carico di queste situazioni sul territorio, perché la sicurezza è a rischio. Ove
accadesse qualcosa, non si potrebbe che dire che l’Amministrazione comunale non
ha funzionato. Invece, la prima volta in cui ho fatto presente altre situazioni,
l’Amministrazione comunale ha funzionato, e ha funzionato in breve tempo. Quindi,
auspico che anche questa volta venga riconsiderato il territorio, perché ci sono altre
situazioni. Poi, se vuole l’Assessore, in separata sede gliele racconto anche.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Angeli.
Ci sono altri interventi? Consigliere Serretti, prego.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
FRANCESCO SERRETTI. Grazie, Presidente.
Siamo a favore anche noi di questa mozione, perché riteniamo che il decoro
urbano e del verde pubblico sia molto importante, oltre che per la sicurezza, anche
per un senso di estetica, che non guasta mai in una civiltà. Quindi, è un grande senso
anche di civiltà dei cittadini che abitano in questo Comune.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Serretti.
Ci sono altri interventi? La consigliera Prinetti vuole replicare? No, benissimo.
Dichiaro conclusa la discussione sul punto n. 14) all’ordine del giorno.
Ci sono dichiarazioni di voto? Anche se in parte sono già state anticipate.
Qualcuno vuole intervenire? No, benissimo.
Mettiamo, allora, in votazione il punto n. 14) all’ordine del giorno. Chi è
favorevole è pregato di alzare la mano.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle)
ad oggetto: Sostegno a campagne di informazioni e prevenzione mirate a
sensibilizzare i giovani in relazione alle malattie sessualmente trasmissibili
PRESIDENTE. Andiamo avanti con l’ordine del giorno. Il punto n. 15) è una
mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini, che adesso non è presente
pertanto, visto che non è stata firmata da nessun altro consigliere, andiamo avanti con
l’ordine del giorno.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle)
ad oggetto: Registro comunale delle unioni di fatto e convivenza, sua diffusione
tra la cittadinanza
PRESIDENTE. Anche il punto n. 16) è presentato sempre dalla consigliera Serena
Mancini e non è stato firmato da altri consiglieri, per cui andiamo ancora avanti con
l’ordine del giorno.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle)
ad oggetto: Richiesta di reperimento spazi per attività di coworking e sviluppo
nuove imprese
PRESIDENTE. Punto n. 17), medesima cosa: presentato dalla consigliera Serena
Mancini e firmato solamente dalla consigliera Serena Mancini, per cui andiamo
ancora una volta avanti.
Ricordo che la consigliera Serena Mancini non è presente attualmente in Aula.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: I PIÙ ovvero Progetti di Innovazione Urbana
PRESIDENTE. Passiamo, dunque, al punto n. 18) all’ordine del giorno.
Do la parola alla consigliera Angeli Maria Grazia, con la mozione ad oggetto “I
PIÙ ovvero Progetti di Innovazione Urbana”.
Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Grazie, Presidente.
Considerato che i PIÙ (Progetti di Innovazione Urbana), completano i recuperi
avviati con i PIUS (Piani di Insediamento Urbano Sostenibile) e che la Regione
Toscana destina circa 50 milioni, oltre il 6 per cento dei fondi disponibili attraverso i
finanziamenti europei del FESR, e che possono presentare progetti le aree urbane con
particolari situazioni di disagio socioeconomico, si tratta in effetti di fondi
comunitari destinati ad otto progetti PIÙ (Progetti di Innovazione Urbana) che
dovrebbero completare il recupero dei centri urbani, già avviati con i PIUS (Piani di
Insediamento Urbano Sostenibile) e gli interventi dovrebbero interessare aree più
contenute e devono puntare al risparmio energetico – quello di cui si parlava anche
stamani –, all’edilizia ecosostenibile, al rilancio dell’occupazione giovanile e
all’integrazione sociale, avvicinando in tal modo l’Italia all’Europa, soprattutto del
nord, per dare qualche chance alla riqualificazione dei territori.
Si dovrebbero realizzare nuove scuole per l’infanzia, impianti di illuminazione
pubblica a risparmio energetico, ecoquartieri, nodi di interscambio che favoriscano
l’incremento della mobilità collettiva, lasciare le auto per servirsi di bus e treni, per
una gestione integrata del traffico.
Preso atto che la Commissione europea ha individuato il Fondo europeo per lo
sviluppo regionale come strumento per la riqualificazione delle città che necessitano
di interventi nelle aree urbane e che il fondo in questione obbliga gli Stati membri a
investire almeno il 5 per cento della propria disponibilità in azioni integrate per lo
sviluppo urbano sostenibile; preso atto che la Regione Toscana ha destinato a questo
scopo 49.211.249 euro, e cioè il 6,2 per cento della dotazione finanziaria, più del 5
per cento dunque imposto dalla Comunità europea; considerato che la maggior parte
dei fondi verrà impiegata nel recupero funzionale di spazi e immobili in aree in cui
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
risultano dimesse funzioni pubbliche e produttive, rispettando dunque il concetto di
consumo del suolo, e di procedere con la valorizzazione e la ristrutturazione di
volumi esistenti e che, per questo tipo di operazioni, saranno a disposizione oltre
14.763.000, mentre sul settore degli investimenti e della mobilità sostenibile sono
stanziati quasi 9.850.000 euro, finalizzati a un utilizzo maggiore del trasporto
pubblico e sistemi di mobilità alternativa al trasporto privato e merci su gomma come
interventi di riqualificazione del sistema viario.
È da considerare poi che le aree del pendolarismo quotidiano per motivi di lavoro
e scolastico risulta superino un’alta soglia demografica per il complesso dell’area e il
livello di disagio socioeconomico. Poiché risulta che la Regione avrebbe selezionato
quattordici città, anzi aree comprensive anche dei centri limitrofi, e che i requisiti
richiesti in ordine al disagio socioeconomico e ambientale sarebbero Poggibonsi,
Montecatini Terme, Santa Croce sull’Arno, Prato, Piombino, Massa Carrara e
Cecina, Pisa, Pistoia, Empoli, Livorno, Pontedera e Lucca, il Consiglio comunale
impegna il Sindaco e la Giunta a fare chiarezza sull’argomento riportato nella
mozione, specificando dettagliatamente i motivi della mancanza di Rosignano nella
selezione delle quattordici città e zone limitrofe e dei requisiti socioeconomici
mancanti alla nostra città per parteciparvi. Impegna altresì il Presidente della
Commissione afferente a convocare in tempi brevi la Commissione stessa, tenendo
nella massima considerazione anche l’accordo per l’area di crisi complessa per
Livorno, Colle Salvetti e Rosignano. Su questo ultimo argomento, in ultimo alla
mozione, abbiamo già parlato con l’assessore regionale Simoncini quando è venuto
nell’incontro a Rosignano. Per quanto riguarda le quattordici città, però, vogliamo
delle spiegazioni perché Rosignano non ci è entrato.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Angeli.
Apriamo la discussione sul punto n. 18) all’ordine del giorno. Chi chiede di
intervenire. Prego, Sindaco.
SINDACO. Grazie, Presidente.
Molto probabilmente c’è stato un equivoco da parte della consigliera nel leggere
gli atti e i documenti, perché la Regione ha individuato delle aree e degli ambiti sui
quali intervenire e dirottare le risorse che venivano richiamate attraverso i PIÙ, che
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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sono la nuova versione dei vecchi PIUS. PIÙ è l’acronimo di Programmi di
Innovazione Urbana.
Nell’ambito della città di Cecina c’è anche dentro il territorio di Rosignano. Sono
i due Comuni dell’ambito che sono stati in qualche modo individuati come l’ambito
nel quale poter realizzare progetti, nel caso in cui ovviamente le Amministrazioni
intendano partecipare.
Noi abbiamo già partecipato, tra l’altro, a delle riunioni promosse dalla Regione
Toscana con gli altri Comuni degli altri ambiti e, come Amministrazione, abbiamo
già iniziato una riflessione di Giunta per capire, anche rispetto a progetti coordinati
con lo stesso Comune di Cecina, su quali ambiti poterci concentrare, perché questa
per noi è un’opportunità importante, sono risorse che potrebbero servire per progetti
di innovazione, anche per progetti di riqualificazione urbana della nostra città e del
nostro territorio. Quindi, a seconda anche delle risorse, come verranno dirottate, su
quali filoni e su quali anche bandi e tempistiche, abbiamo tutta l’intenzione di poter
partecipare.
Sicuramente, lo ripeto, è un equivoco il fatto di leggere soltanto Cecina. Molto
probabilmente è anche una semplificazione giornalistica. Infatti, se si va a leggere gli
atti e le delibere della Regione, si vede che Cecina vuol dire Cecina e Rosignano.
PRESIDENTE. Grazie, Sindaco.
Ci sono interventi? Non ci sono interventi. Consigliera Angeli, vuole replicare?
Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Sindaco, Cecina per noi non vuol dire anche
Rosignano. Quindi, poiché non c’era Rosignano, io mi sono preoccupata e ho fatto
questa mozione proprio perché non c’era Rosignano. Mi pareva molto strano, infatti,
che un comune vasto come il nostro, con una popolazione superiore a Cecina, non
fosse compreso e che, invece, Cecina potesse avere i requisiti per entrarvi dentro.
Io ora apprendo da te che, quando si dice Cecina, si considera anche Rosignano.
Ma noi non siamo vassalli di Cecina e non vogliamo neanche esserlo, a dir la verità.
Noi viviamo con la nostra indipendenza di comune grande, e Cecina non è oltretutto
un comune grande. Comunque, prendiamo atto di quello che tu ci hai detto e
speriamo di vedere i risultati, e speriamo di non vederli solo a Cecina, ma di vederli
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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anche a Rosignano, perché sinceramente ci mancherebbe qualche cosa e rimarremmo
zoppi.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Angeli.
Ci sono altri interventi? No. Allora se non ci sono altri interventi… (Interruzione
fuori microfono) No, non capisco. (Interruzione fuori microfono) Ecco, infatti, dillo
al microfono, perché altrimenti chi ci vede da casa non riesce poi a capire. Prego,
consigliere Simoncini. Prego.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente.
Chiedevo quali erano a questo punto le intenzioni della consigliera Angeli. Però,
indipendentemente poi dal ritirare o meno, chiediamo anche informalmente al
Presidente della Commissione di farci capire di più questo tema magari convocando
la Commissione per una spiegazione più dettagliata.
Per il resto attendiamo cosa decide la consigliera Angeli, perché non sappiamo
cosa poi votare.
PRESIDENTE. Mi dispiace, Maria Grazia, ma devo ridarti la parola, perché il
consigliere Simoncini ha chiesto che tu giustamente chiarisca la posizione, quindi se
vuoi continuare e far mettere in votazione il tuo atto dopo le dichiarazioni del
Sindaco oppure in quanto tale ritirarlo. Prego, Maria Grazia.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Io non credo che una situazione come quella
spiegata nella mozione si possa lasciare con un punto interrogativo. È vero che il
Sindaco ci ha dato un’assicurazione, però è meglio andarci cauti, perché potrebbe
anche avvenire che quell’assicurazione poi magari non va neanche in porto.
Rosignano è il nostro territorio, su Rosignano metteremmo chissà cosa, a dir la
verità, perché diventasse più grande, più bello, più interessante, arrivasse più gente e,
quindi, portasse anche un valore aggiunto. Allora, a questo punto io avevo intenzione
proprio di chiedere una Commissione per allargare l’argomento e per poterne
discutere, ma non lo faccio soltanto sul risultato, che non è negativo da quello che ho
capito, lo faccio anche per esplicare maggiormente questo contenuto che non
conosciamo più di tanto. Quindi, se potessi cambiare la mozione e mettere in fondo
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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di andare in Commissione, lo farei volentieri.
PRESIDENTE. Scusami, Maria Grazia, ma non ho capito l’ultimo passaggio. Tu
vuoi fare una modifica alla tua mozione?
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Sì. Dove si dice “impegna il Sindaco e la Giunta
a
fare
chiarezza
sull’argomento
riportato
nella
mozione,
specificando
dettagliatamente”, ci si ferma qui e si specifica dettagliatamente che cosa avverrà in
seguito per Cecina e Rosignano. Dopodiché si ribadisce “impegna altresì il
Presidente della Commissione afferente a convocare in tempi brevi la Commissione
stessa, tenendo nella massima considerazione […]”. E niente. Allora questo qui no.
Si scriva: “Impegna altresì il Presidente della Commissione afferente a convocare in
tempi brevi la Commissione stessa per approfondire l’argomento”.
PRESIDENTE. Se, per cortesia, mi puoi portare il testo così come emendato.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Sì, ora te lo preparo.
PRESIDENTE. Ci sono altri interventi? Allora, attendiamo che la consigliera
Maria Grazia Angeli porti al banco della Presidenza le modifiche, così che le possa
dare al Segretario generale, della mozione. Poi chiudiamo ufficialmente la
discussione su questo atto.
C’è un intervento? Consigliera Lucia Croce, prego.
LUCIA CROCE. Grazie, Presidente.
Il Gruppo del Partito Democratico chiede cinque minuti di sospensione.
PRESIDENTE. La sospensione viene accolta.
(La seduta è sospesa)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.
Invito i consiglieri a prendere posto e il Segretario a procedere alla chiama dei
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. Possiamo riprendere i lavori del Consiglio comunale.
Chiedo ai consiglieri di mettersi al proprio posto. Era stata richiesta la
sospensione da parte della maggioranza, dunque darei la parola al Capogruppo del
PD. Prego.
LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente.
La sospensione è stata richiesta per poter mettere in piedi una modifica alla
mozione presentata dalla consigliera Angeli, in modo da renderla votabile anche dal
Gruppo di maggioranza. Trattandosi di una materia non ancora definita, ci sembrava
che puntualizzare troppo una questione non conosciuta da nessuno non fosse
corretto.
Credo che la consigliera Angeli potrà dare comunicazione delle modifiche
apportate, in modo tale che l’argomento possa essere affrontato in Commissione,
dopo che ovviamente verrà votato il testo emendato.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Capogruppo Agostini.
A questo punto darei la parola a Maria Grazia Angeli, in modo che possa anche
spiegare quali sono le modifiche, che poi mi pare d’aver capito anche durante la
sospensione vengono accettate dalle opposizioni e anche dalla stessa proponente.
Dopo che le hai relazionate, Maria Grazia Angeli, ti chiederei per cortesia di passare
tutto alla dottoressa Baldi, cosicché possa poi fare una fotocopia e noi così la
mettiamo nel fascicolo del Segretario generale.
Prego, consigliera Maria Grazia Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. La mozione è stata modificata, e con le
modifiche viene fuori questa mozione: “Il Consiglio comunale, considerato che i PIÙ
(Progetti di Innovazione Urbana) completano i recuperi avviati con i PIUS (Piani di
Insediamento Urbano Sostenibile) e che la Regione Toscana destina circa 50 milioni,
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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oltre il 6 per cento dei fondi disponibili attraverso i finanziamenti europei del FESR e
che possono presentare progetti le aree urbane con particolari situazioni di disagio
socioeconomico”. La parte che segue, da “si tratta” fino “al prossimo Consiglio
comunale”, è tolta completamente, perché è il contenuto e oggi questo contenuto non
è ancora esattamente fuori, per cui del contenuto magari se ne parlerà proprio in
Commissione. Quindi, tutta quella parte, che era il corpo essenziale della mozione,
non c’è più.
Poi arriviamo al punto: “Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta a
fare chiarezza sull’argomento riportato nella mozione. Impegna altresì il Presidente
della Commissione…”. No, ho sbagliato. Ho sbagliato. Ricomincio. Quindi al
secondo punto: “Si impegna il Consiglio comunale ad attuare la Commissione
competente…”. (Interruzione fuori microfono: “Al plurale!”) Le Commissioni. Ma
scrivete meglio, figlioli. “Ad attivare le Commissioni – mai un punto sulla ‘i’
semmai – competenti per approfondire la questione non appena saranno pubblicati i
bandi regionali”. Quello è rimasto, questo pezzo dei bandi regionali? È rimasto
questo qui? (Interruzione fuori microfono) Bene. È finito qui.
PRESIDENTE. Bene. Ringrazio la consigliera Maria Grazia Angeli.
Dichiaro naturalmente conclusa la discussione.
Passiamo alle dichiarazioni di voto. Non mi pare ci siano. Pertanto, Segretario,
direi di mettere in votazione la mozione, così come emendata da parte della
proponente. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Tennis Club Castiglioncello. Bando per la concessione
PRESIDENTE. Passiamo adesso al punto n. 19) all’ordine del giorno.
Rimane la parola alla consigliera Maria Grazia Angeli, con un’altra mozione ad
oggetto “Tennis Club Castiglioncello. Bando per la concessione”.
Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Grazie, Presidente.
Considerato che per il Tennis Club di Castiglioncello, dopo varie vicissitudini e
una gestione lunga e sofferta, che ha subìto persino la proroga con affidamento
diretto, quanto mai inopportuna nell’Ente pubblico, arriva la concessione con bando
ad evidenza pubblica. Potremmo dire veramente che siamo ritornati finalmente a
seguire le regole istituzionali, base essenziale dell’Ente pubblico, che vanno sempre e
comunque osservate.
La mattina del 20 febbraio la Giunta, infatti, ha approvato la delibera di
riqualificazione dell’area e, dopo l’autorizzazione ufficiale al testo del bando, c’è
stata la pubblicazione del documento sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea,
che la comunità attendeva ormai da anni.
Risulta che l’Amministrazione comunale si è limitata a fornire le linee progettuali
di base riferite a vincoli paesaggistici e della Soprintendenza e delle norme
urbanistiche vigenti. Sulla base poi della presentazione di un piano economico e
finanziario per la copertura dell’investimento, il Comune lascia ai privati la
possibilità di indicare la durata della concessione e la valutazione del canone da
versare al Comune.
Risulta poi che, in merito al Regolamento Urbanistico, il tennis è indicato per
attrezzature sportive di interesse pubblico e servizi accessori, per cui la zona non
potrà subire lavori che ne possano sconvolgere la destinazione d’uso e all’edificio
non potranno essere apportate variazioni eccessive.
Risulta anche che l’edificio deve mantenere le caratteristiche attuali e sarebbe,
quindi, ammesso un restauro e che la struttura originaria dovrebbe essere ripulita da
eventuali costruzioni e accessori aggiunti dopo.
Risulta che la presentazione dei progetti dovrebbe essere – questa mozione è stata
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
presentata tempo fa – il 13 aprile e, una volta chiuso il bando, sarà nominata una
Commissione che ne stilerà la graduatoria, mentre al primo in graduatoria sarà
assegnato il tennis, che sarà sottoposto alla Commissione paesaggistica e alla
Soprintendenza.
Risulta che chi si aggiudica la ristrutturazione e gestione dovrebbe garantire
l’apertura dei servizi campi da tennis e somministrazione per l’estate 2015.
L’intervento dovrebbe essere terminato nell’estate del 2016.
Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta a relazionare precisamente
in merito ai vari passaggi avvenuti e da avvenire per la riqualificazione del tennis e la
previsione della sua apertura e la restituzione al territorio. Impegna altresì il Sindaco
e la Giunta a mantenere e curare l’ordine, la pulizia e il decoro della Pineta Marradi,
in cui ha sede anche il Tennis Club.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Maria Grazia Angeli.
Apriamo la discussione sul punto n. 19) all’ordine del giorno. Chi chiede di
intervenire? Nessuno. Bene, pertanto si dichiara conclusa la discussione.
Passiamo adesso alle dichiarazioni di voto. Chi chiede di intervenire? Nessuno.
Segretario, a questo punto, visto che nessuno intende intervenire, metterei in
votazione il punto n. 19) all’ordine del giorno. Chi è favorevole è pregato di alzare la
mano. Forza Italia, Silvia Gesess, RDS, Movimento 5 Stelle. Chi vota contro? PD,
Riformisti. Chi si astiene? Nessuno.
Il Consiglio respinge.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Al Saint Vincent a Castiglioncello è ancora emergenza profughi
PRESIDENTE. Passiamo adesso al punto n. 20) all’ordine del giorno, con una
mozione ad oggetto “Al Saint Vincent a Castiglioncello è ancora emergenza
profughi”.
Così come concordato in Conferenza dei Capigruppo, quest’atto verrà trattato
insieme all’interpellanza d) e alla mozione n. 47) perché trattano medesimo tema.
Segretario, avrei bisogno di lei, però, per votare l’anticipazione dei due atti.
Votiamo, dunque, l’anticipazione dell’interpellanza d) e della mozione n. 47). Chi
è favorevole è pregato di alzare la mano?
Il Consiglio approva all’unanimità.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
Interpellanza presentata dai consiglieri Elisa Becherini, Settino Mario,
Francesco Serretti (Movimento 5 Stelle), Luca Simoncini (Gruppo R.D.S.) e
Niccolò Gherarducci (Sinistra Unita per il Lavoro): “Situazione profughi”
PRESIDENTE. Io direi di partire dall’interpellanza, in modo che poi possa essere
data subito risposta, interpellanza presentata dai consiglieri Elisa Becherini, Settino
Mario, Francesco Serretti, Luca Simoncini e Niccolò Gherarducci, ad oggetto
“Situazione profughi”.
Chi intende relazionare? Elisa Becherini. Attendiamo poi subito la risposta
dell’assessore di competenza, dopodiché passiamo naturalmente alle mozioni.
Prego, consigliera Becherini.
ELISA BECHERINI. Grazie, Presidente.
Visto che la situazione dei profughi in Italia sta preoccupando molti cittadini e che
ad oggi non abbiamo nessuna presa di posizione da parte del Sindaco Franchi,
chiediamo all’Amministrazione e al Sindaco cosa intende fare per questa emergenza,
nel caso in cui la Prefettura decida di destinare altri profughi al Comune di
Rosignano Marittimo, e se ritiene che il numero attuale dei profughi, specificando
nella reale consistenza, sia per il Comune di Rosignano sostenibile.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Becherini.
Chi risponde? Il Sindaco. Prego.
SINDACO. Visto che viene detto che non ho mai preso nessuna posizione, questa
è l’occasione forse per ribadire tutte le volte che siamo usciti sulla stampa e tutte le
volte che abbiamo partecipato ai tavoli prefettizi la posizione dell’Amministrazione.
Uscite, in questi dodici mesi, da parte mia e dell’Amministrazione anche sulla
stampa ce ne sono state tante. Non so, quindi, a cosa si faccia riferimento quando si
dice che non c’è nessuna presa di posizione.
Una premessa. L’emergenza profughi è gestita direttamente dal Ministero
dell’interno e sui territori ovviamente dalle prefetture. In Toscana il coordinamento
delle prefetture lo fa la Prefettura di Firenze, che sulla base delle quote stabilite a
livello nazionale ripartisce tra le prefetture toscane la quota che spetta a ogni
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
territorio provinciale. Ovviamente, questo dipende dall’emergenza, dipende dai
flussi, dipende dagli arrivi, ma sostanzialmente il meccanismo di programmazione e
di gestione dell’accoglienza sui singoli territori comunali avviene in questo modo.
È poi la Prefettura di riferimento che stabilisce a livello provinciale quante
persone devono in qualche modo essere accolte nei singoli comuni, a seconda
ovviamente del numero di abitanti.
Sulla base dell’emergenza in atto – ormai tutti noi vediamo quotidianamente il
dramma umano e sociale di questa situazione – il Comune di Rosignano è stato uno
dei primi comuni, insieme a Livorno, a poter ospitare queste persone sulla base di
soluzioni individuate direttamente dalla Prefettura. Questo lo sottolineo perché anche
l’individuazione dell’attuale sistemazione dei profughi all’Hotel Saint Vincent di
Castiglioncello è stata una soluzione che la Prefettura ha concordato direttamente con
il privato gestore della struttura, perché l’Amministrazione, così come ha sempre
fatto, aveva evidenziato e ha continuato a evidenziare che non ha strutture di
proprietà da mettere a disposizione per questo tipo di servizio. Cioè, noi non abbiamo
strutture pubbliche libere che possono essere messe a disposizione per l’accoglienza
profughi. Detto questo, però, la Prefettura ovviamente è andata alla ricerca,
individualmente e sulla base anche di risposte positive che ha avuto da parte di
privati, di soluzioni in questo senso.
Inizialmente, dicevo, erano i Comuni di Livorno e di Rosignano ad aver fatto il
primo progetto di accoglienza, tant’è che nel maggio del 2014 noi abbiamo visto
individuare da parte della Prefettura l’Hotel Saint Vincent con i primi ventinove posti
per profughi. Dopo si sono aggiunti i Comuni di Piombino e di Campiglia. Ci sono
tavoli abbastanza frequenti con la Prefettura e la Prefettura ha dato delle quote ad
ogni singolo Comune che, o in strutture pubbliche o in strutture private, dovrà
accogliere una quota di persone, sulla base ovviamente della popolazione di
riferimento di ogni singolo comune.
Attualmente noi abbiamo sul territorio 45 persone, tutte collocate nella stessa
struttura dell’Hotel Saint Vincent. Dicevo, inizialmente erano 29, poi c’è stata
un’ulteriore implementazione fino a 45 posti letto. Ovviamente, queste persone non
sono lì da un anno, perché le persone rimangono nella struttura, essendo rifugiati e
richiedenti asilo, il periodo di tempo necessario per la produzione di documenti.
Quindi, rimangono nella struttura il tempo necessario per avere i documenti. Poi,
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come tutti sappiamo, queste persone non è che hanno l’interesse o la volontà di
rimanere sul territorio o di rimanere addirittura in Italia. Molto spesso sono di
passaggio, perché vanno in altri paesi, anche a livello europeo. Ma rispetto a quella
che è la ripartizione di flussi che la prefettura nell’ultima riunione ha fatto noi dagli
attuali 45 ne dovremmo accogliere ancora 25 perché, rispetto all’emergenza
nazionale gestita dalla Prefettura di Firenze come coordinamento delle Prefetture
regionali, gli attuali 45 posti sono insufficienti, dato che rispetto alla nostra
popolazione noi abbiamo uno standard di 70 persone da accogliere.
Lo ripeto, noi non sosteniamo costi. Queste sono risorse del Ministero
dell’interno, gestite dalle Prefetture direttamente. Anche i rapporti con la proprietà o
il gestore delle strutture sono rapporti diretti, gestiti dalla Prefettura stessa, che si
avvale sui vari territori di associazioni di volontariato per la gestione quotidiana
dell’accoglienza, cioè persone che in qualche modo seguono anche dal punto di vista
sociale e sanitario queste persone che ci sono sul territorio.
Io credo che il modello di accoglienza della Regione Toscana, che è fatto, come si
diceva, per quote assegnate ai Comuni, quindi gestione di piccoli gruppi, sia una
soluzione che funziona. Al di là di alcuni casi che, ovviamente, ci sono stati, non a
Castiglioncello, ma anche in altri territori della nostra provincia, dove alcuni
problemi anche di compatibilità, alcuni problemi legati ad alcune situazioni anche di
persone che non sempre è facile gestire, questa modalità di gestione a livello
regionale è una modalità che funziona, e lo abbiamo sperimentato anche noi sul
nostro territorio. Anzi, devo dire che sul nostro territorio, di fronte a una iniziale
preoccupazione, non contrarietà, perché io non sono mai stato contrario acché
Rosignano potesse fare la sua parte, ma rispetto a una preoccupazione, stante il fatto
che l’anno scorso eravamo a maggio, all’inizio di una stagione turistica, e soprattutto
era stata individuata una struttura nel centro di Castiglioncello, nel centro del
promontorio, ovviamente c’è stata un’attenzione maggiore anche da parte nostra nei
confronti della Prefettura e nei confronti anche dell’associazione che poi gestisce
questa situazione. Però, devo dire che il modello che abbiamo in qualche modo
sperimentato in questi tredici mesi è un modello che non ha portato a un problema,
uno, di carattere sociale, men che meno sanitario o di ordine pubblico.
Devo dire anche che, da questo punto di vista, il ruolo per esempio che alcune
associazioni o alcuni gruppi – penso alla stessa parrocchia di Castiglioncello – che si
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sono subito messi a disposizione non tanto con i generi di conforto o altre cose ma
proprio con un modello anche di accoglienza e di integrazione. E penso a tutta
l’attività che la Capitaneria di porto, l’ufficio di Castiglioncello ha fatto con alcune
attività sportive o di inserimenti, eccetera, eccetera, è un qualcosa che ha funzionato
alla perfezione.
Dico di più, e questo lo dico anche andando oltre a quello che viene chiesto
nell’interpellanza. Noi abbiamo chiesto alla Prefettura di Livorno di poter attivare
alcuni protocolli o, meglio, un protocollo che altri Comuni e altre Prefetture hanno
già attivato, che è quello di poter dare la possibilità a queste persone, nel momento in
cui si trovano sul territorio, di essere anche utili o, comunque, di sentirsi loro stessi
utili, e non senza far niente dalla mattina alla sera. Questo, ovviamente, senza un
protocollo con la Prefettura e il Comune non è possibile, perché ci sono problemi
assicurativi, ci sono problemi legati al fatto, come vi dicevo, che queste sono persone
che sono richiedenti asilo o rifugiati di guerra, che scappano da situazioni di conflitti
che tutti noi conosciamo, per cui non è che si possono gestire facilmente. Però, la
Prefettura ci ha mandato una bozza di protocollo, che nelle prossime settimane
sicuramente andremo a sottoscrivere, che prevede la possibilità, attraverso
associazioni del territorio, attraverso un modello di ulteriore inserimento e di
accoglienza, che queste persone siano in qualche modo utilizzate – uso un termine
bruttissimo –, siano in qualche modo impiegate in alcuni lavori o in alcuni interventi
anche di arredi urbani, di spazzamento strade. Ecco, questo tipo di attività del tutto
volontaria e volontaristica che serve a radicare ancora di più quel senso di
integrazione e quei progetti di integrazione che noi in questi tredici mesi abbiamo
cercato di poter attivare.
PRESIDENTE. Grazie, Sindaco.
Darei la parola a Elisa Becherini per la replica. Prego.
ELISA BECHERINI. Grazie, Presidente.
Ringrazio il Sindaco per la risposta e penso che sia, comunque, un mio diritto di
consigliere comunale fare un’interpellanza se non trovo sui giornali o… Io la ricerca
l’ho fatta, non avevo trovato gli articoli e quindi ho detto: perché non chiederlo?
La ringrazio, comunque, per la risposta.
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PRESIDENTE. Grazie, consigliera Becherini.
Io direi a questo punto di dare la parola alla consigliera Maria Grazia Angeli per
la relazione inerente alla propria mozione, dopodiché al consigliere Lorenzo
Taddeucci per la sua.
Prego, consigliera Maria Grazia Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Grazie.
Considerato che l’emergenza profughi da un po’ di tempo si è estesa nel Comune
di Rosignano e il luogo di ospitalità per il protrarsi dell’emergenza in questione è
ancora e da tempo l’Hotel Saint Vincent. Quando è stata fatta, è stata fatta
esattamente il 2 marzo del 2013 per quel Consiglio comunale, ed erano esattamente
ventinove presenze a quel tempo, fuggite da Ghana, Mali, Senegal, Guinea,
Bangladesh, Pakistan e Gambia.
Sono stati 120 i profughi su dirottamento della Prefettura di Livorno con
provvedimento di urgenza. Risulta che l’emergenza è attiva sino al 30 marzo di
allora e dopo c’è da vedere come si svilupperà il piano di accoglienza. Certo, è
un’emergenza per i profughi, ma c’è anche Castiglioncello, come in altre zone
costiere del comune, un territorio che vive di mare e di turismo, e la stagione turistica
a quei tempi era ormai alle porte, ora invece siamo nel mezzo della stagione turistica.
Di solito, la stagione turistica prende avvio dalle festività pasquali, quando gli
affezionati turisti della cosiddetta “perla del Tirreno” arrivano a Castiglioncello,
aprono le loro abitazioni e si guardano intorno per capire se sia ancora il caso di
passare le vacanze in zona. Se, d’altra parte, tutto ciò non soddisfa fanno altre scelte,
non senza rammarico e, in più, con l’insoddisfazione delle attività presenti e dei
residenti di Castiglioncello, che trovano nel turismo una fonte di sviluppo
dell’economia e dell’occupazione.
È per questi motivi, a cui si aggiunge la manutenzione del territorio, la cura del
verde pubblico, la pulizia e l’adeguatezza delle spiagge, che in questi mesi nella
cittadina, dopo un triste inverno, fervono i preparativi per il rifacimento del look.
Per quanto sopradetto, considerata la situazione di certa urgenza, a quei tempi il
Consiglio comunale impegnava il Sindaco e la Giunta a sollecitare con urgenza sulla
situazione suesposta, che potrebbe mettere a repentaglio le attività e l’economia del
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territorio, che contano essenzialmente sulla stagione estiva (parlo di Castiglioncello)
sollecitando chi di dovere, semmai si dovessero prorogare i tempi di ospitalità dei
profughi in questione o addirittura di fronte ad altri arrivi dei suddetti, ad ampliare la
disponibilità di posti su tutto il territorio provinciale.
Questo è quello che noi proponevamo, perché a quel punto non era oggi e, quindi,
a quel punto pensavamo proprio che si potesse fare da parte del Sindaco qualcosa del
genere attraverso la Prefettura. Oggi certamente la situazione è cambiata, perché
abbiamo visto che ci sono stati dei nuovi arrivi e abbiamo visto che alcuni sono
ancora al Saint Vincent e di più di quelli che erano.
Siamo nella piena stagione turistica. Non danno noia, è vero, però ci sono stati dei
momenti in inverno in cui davano noia. Era l’inverno e non davano noia ai turisti,
davano noia alle abitazioni d’intorno, perché a una cert’ora del pomeriggio, quando
passavano, andavano a suonare i campanelli, andavano ai cancelli e facevano un po’
di confusione. Alla domanda: “Ma l’avete raccontato a qualcuno?”. Ci è stato
risposto: “No, pensavamo che il Sindaco potesse fare qualcosa e se potete fare
qualche comunicazione al Sindaco”. Anche perché è gente che viene in determinati
periodi, ci sta magari una ventina di giorni, poi se ne rivà e poi magari ritorna.
Questo è avvenuto nell’inverno.
In estate è tutto molto più vago, è tutto molto più esteso di gente, quindi non puoi
dire che sono stati i profughi. Però, a quel tempo noi chiedevamo che venissero
dislocati anche su altri territori della provincia. Quindi, noi su questo tema vorremmo
anche una risposta, se è possibile, perché ora è piena estate, e non so nemmeno che
cosa dirvi, però anche noi siamo nella situazione del turismo come Comune di
Rosignano, quindi avere i profughi che vanno a suonare i campanelli, che danno noia
ai cancelli, perché questo è avvenuto, e naturalmente non c’è nessuna denuncia e
quindi non c’è un atto pubblico che possa dire questo, perché la gente poi si trattiene
anche dal fare certe cose, perché non sa nemmeno che pesci prendere.
Ecco, io mi domando su questa situazione intanto se si potesse chiedere di
dislocarli anche su altri territori della Toscana, o vicino a noi o lontano da noi. E poi
chiedo anche, a questo punto, che intenzioni ha il Sindaco, cioè se continuare ad
accogliere questi profughi sulla frazione di Castiglioncello oppure se ha altre idee da
mettere in atto e se crede di mettere in atto altre scelte.
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PRESIDENTE. Grazie, consigliera Angeli.
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Mozione presentata dai consiglieri Lorenzo Taddeucci, Luca Agostini
(Gruppo PD) ad oggetto: realizzazione attività di volontariato per i migranti
ospiti nelle strutture di accoglienza presenti nel territorio
PRESIDENTE. Darei la parola a Lorenzo Taddeucci per relazionare la sua
mozione. Prego.
LORENZO TADDEUCCI. Grazie, Presidente.
Questa mozione veniva già anticipata nella risposta all’interrogazione da parte dei
percorsi che sono stati attivati da questa Amministrazione e dal Sindaco. Questa
mozione si rifà all’approvazione di uno schema di accordo per la realizzazione di
attività di volontariato per i migranti ospiti nelle strutture di accoglienza presenti nel
territorio regionale da parte della Regione Toscana in data 25 maggio 2015, che
prevede anche la possibilità di un plafond mi sembra di 100.000 euro circa come
contributo nella misura massima di 100 euro a migrante per la copertura assicurativa
per questo tipo di attività, che è l’unica cosa che è richiesta a termini di legge per la
possibilità di svolgere attività di volontariato.
Questo nasce anche da una circolare del Ministro dell’interno fatta in data 27
novembre 2014 che sollecitava gli Enti territoriali e locali a predisporre dei percorsi
finalizzati al superamento anche delle condizioni di passività dei richiedenti asilo e di
quelli che erano in attesa della definizione di questo percorso per coinvolgerli in
questi percorsi di pubblica utilità per favorire un’integrazione e un inserimento nel
tessuto sociale.
Ciò che si chiede è l’impegno a perseguire questo percorso – è un rafforzativo di
quello che veniva detto da parte del Sindaco – per la sottoscrizione di questa
convenzione da parte del nostro Comune, che già si è attivato con la Prefettura, come
veniva ricordato, e con l’attivazione anche di associazioni di volontariato che hanno
mostrato la loro intenzione a fare da attori principali, che poi è quello che prevede
questa delibera, cioè che le associazioni di volontariato siano in qualche modo gli
attori principali, perché comunque sia devono monitorare e condividere questo
percorso con i profughi.
Ciò che viene chiesto al Comune è di essere recettore del contributo per la
copertura assicurativa.
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PRESIDENTE. Grazie, consigliere Taddeucci.
A questo punto io direi di aprire il dibattito su entrambi gli atti presentati. Chi
chiede di intervenire? Allora, c’era prima Toncelli, poi Gesess. Prego.
NICOLA TONCELLI. Grazie, Presidente.
Siamo tutti consapevoli che l’emergenza profughi rappresenta un grave problema
a livello nazionale. Siamo tutti in attesa che il fenomeno migratorio venga affrontato
a livello di Governo centrale, di concerto con l’Europa, che dovrà trovare la
determinazione che fino a oggi è stata un po’ troppo carente e molto pilatesca da
parte di molti degli Stati membri dell’Unione.
In questa fase non voglio entrare nel merito della problematica generale, perché la
mozione della consigliera Angeli è molto circostanziata. Dal punto di vista locale mi
sembra esagerato affermare l’insoddisfazione delle attività presenti e dei residenti,
come invece la consigliera Angeli afferma. Fino ad oggi, infatti, la presenza dei
profughi ospitati nell’Hotel Saint Vincent è stata del tutto ininfluente rispetto al
normale svolgimento della vita quotidiana della frazione balneare. Peraltro, devo
contestare – io lo so perfettamente perché abito a cinquanta metri di distanza
dall’Hotel Saint Vincent – quanto affermato dalla consigliera Angeli, perché non è
vero che sono mai andati a disturbare e a suonare. Eventualmente possono essere
stati confusi con i fruitori e gli invitati dell’Hotel Villa Parisi, che spesso e volentieri,
dopo feste di matrimonio luculliane, escono ubriachi e magari si fermano in mezzo
alla strada a parlare fino alle due, le tre di notte, però questa è tutta gente che con gli
extracomunitari e i migranti non ha niente a che fare. Questo, invece, è un problema
che molto spesso capita soprattutto nei fine settimana in bassa stagione.
Il numero di queste presenze alla fine è esiguo, si parla di una quarantina di unità,
ed è tale da rendere effettivamente ininfluenti queste persone che, fino ad oggi, non
si sono mai rese responsabili di alcun gesto o comportamento in contrasto con il
normale modus vivendi di Castiglioncello. L’unica situazione eclatante, tutto
sommato, è stata la manifestazione, peraltro quasi per niente partecipata, organizzata
da un manipolo di cittadini contrari alle operazioni di ospitalità dei profughi nella
struttura privata dell’Hotel Saint Vincent.
Il mio auspicio è che l’emergenza profughi sia seriamente affrontata a livello
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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europeo e che l’Italia riesca a ottenere quel supporto economico e logistico
necessario, affinché possa dare delle risposte chiare e risolutrici a una questione che
non può più essere considerata un problema secondario o solamente un’emergenza.
Concordo con la consigliera Angeli che la frazione di Castiglioncello abbia
urgente bisogno di manutenzione su tutta l’area, ma non credo che la presenza di una
quarantina di profughi costituisca una discriminante che possa influenzare i
potenziali ospiti sulla scelta o meno di effettuare le loro vacanze a Castiglioncello.
Ben più importante, soprattutto a livello delle attività ricettive e commerciali
presenti nella frazione, sarebbe allineare gli standard qualitativi dell’offerta che viene
proposta a quelle che sono le reali domande del turismo oggi.
Il nocciolo della questione non è quello di aspettare la stagione turistica per rifarsi
il look. Non ha senso rifarsi il look. Il potenziale fruitore della nostra frazione
sarebbe certamente più motivato a trascorrere le proprie vacanze in Castiglioncello,
se trovasse attività ricettive e commerciali aperte durante tutto l’arco dell’anno e
gestite in modo sempre più professionale e moderno su tutto il territorio, che
dovrebbe essere sicuramente più accogliente e più curato.
Sicuramente se potessimo raggiungere questo tipo di offerta turistica, chiaramente
di concerto fra pubblico e privato, non si scaricherebbe tutta la responsabilità di una
diminuzione di presenze solo sulla testa di una trentina di profughi che il Prefetto ha
destinato in un hotel privato di Castiglioncello mediante accordi privati.
La delibera di Giunta regionale n. 678 del 20 maggio 2015, quella a cui fa
riferimento anche la mozione del consigliere Taddeucci, mi rende soddisfatto,
soddisfatto dell’impegno che, sulla base di molte voci differenti ma non tutte
concordi, l’Amministrazione sta portando avanti per permettere ai profughi che
soggiornano a Castiglioncello di rendersi utili durante le loro lunghe giornate
attualmente dedicate solamente a un ozio forzato. È un passo reale che si fa nel senso
del cammino della convivenza civile. Tutto questo la chiamo convivenza civile
proprio per evitare il termine integrazione, che oggi sta assumendo sempre più
un’accezione negativa.
Questi giovani ragazzi potranno, a prescindere dal loro futuro destino e dalle loro
future scelte, imparare a muoversi in una nuova realtà, magari imparare anche un
lavoro, impegnarsi per dimostrare che non è loro la volontà di essere ospitati in modo
parassitario in hotel a diverse stelle, standosene allegramente in vacanza alle spalle di
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molti italiani, che giustamente si sentono discriminati da questo utilizzo quotidiano
del due pesi e due misure.
Per finire, mi piace raccontare a tutti i consiglieri una storia che per alcuni farà
solo parte di un mio ricordo esotico, ma che per me è motivo di quotidiana
sofferenza, che mette sotto una luce sempre più triste le notizie che ci arrivano dal
bacino del Mediterraneo, bacino del Mediterraneo che è diventato purtroppo un vero
e proprio cimitero, sulla scia di entusiasmi sollevati in Tunisia da Silvio Berlusconi,
quando per l’inaugurazione di una delle sue televisioni del Maghreb – parlo di
Nessma Tv –, mentre si approvava la legge Bossi-Fini, Silvio Berlusconi invitava
caldamente tutti gli amici tunisini “a venire in Italia – cito – perché l’Italia è un Paese
accogliente e produttivo, è un Paese in grado di poter accogliere il popolo tunisino –
continuo a citare – e garantire lavoro, istruzione, abitazioni e tutto ciò che è
necessario per ricostruirsi una vita migliore”. Questo è successo e i filmati sono
ancora visionabili su YouTube, quindi chi avesse dei dubbi in merito può fare una
ricerca. Gli passo volentieri il link personalmente.
La protagonista della storia che vi dicevo si chiama Said Ayari, una madre di
famiglia che, fra mille difficoltà, è riuscita a far laureare il figlio Samir in architettura
con il massimo dei voti e la lode. Purtroppo questa famiglia non era ben ammanicata
dal punto di vista politico e sociale con l’allora dittatore Ben Alì, che fortunatamente
adesso ha lasciato la Tunisia. La sua laurea, quindi, non poteva essere sfruttata da un
punto di vista di sviluppo sociale di Samir, per cui nel villaggio è stata fatta una
colletta, sono stati raccolti i cinquemila dinari tunisini, che corrispondono a circa
2.500 euro, per pagare a Samir un viaggio della speranza. Samir non poteva riuscire a
ottenere il visto, perché non aveva la possibilità di dimostrare che arrivava in Italia
per lavorare e soprattutto non aveva la possibilità di dimostrare che aveva i soldi
necessari per potersi mantenere. Samir è partito da Kelibia, dalla punta della Tunisia,
da dove partono tutti per Lampedusa, e immediatamente si sono perse le notizie. La
mamma, tutti i giorni, da quando è successo – si parla di quattro anni –, va sulla
spiaggia, si mette seduta e guarda il mare per tutta la giornata. Samir era un ragazzo
laureato tunisino.
Termino questo intervento scusandomi per aver tediato alcuni dei presenti, mi
piace però citare Vittorio Arrigoni, grande italiano, morto per affermare quello che
oggi è diventato un concetto in cui noi, come Gruppo politico, ci riconosciamo
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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totalmente: restiamo umani.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Toncelli.
Ho segnato come intervento Silvia Gesess. Prego.
SILVIA GESESS. Grazie, Presidente.
Ringrazio Maria Grazia Angeli perché, con il suo intervento, mi ha fatto tornare
alla mente dei ricordi veramente belli, di quando da ragazzina, insieme alle amiche e
agli amici, andavo in giro d’estate a suonare i campanelli. Noi non eravamo profughi,
probabilmente disturbavamo meno, però era molto divertente. Quindi grazie, Maria
Graziella.
Per quanto riguarda la questione dell’Hotel Saint Vincent, anch’io sono
preoccupata, e non per la presenza di questi profughi, ma per il fatto che un privato
che ha una struttura turistica in una frazione balneare del nostro comune, invece di
migliorare il proprio albergo appunto per fare turismo di qualità, lo abbia pieno da un
anno all’altro grazie alla Prefettura. Questo mi preoccupa molto, il fatto che le
Istituzioni non siano state in grado di trovare delle risorse proprie e che, quindi,
abbiano in un certo qual modo fatto ingrassare dei privati, perché di fatto questo è.
Non so se sarebbe pieno l’albergo in questione, dato che fra l’altro mi risulta non
essere uno dei migliori, peraltro, della perla del Tirreno. Questo mi preoccupa molto.
Mi preoccupa anche il fatto che si faccia anche differenze tra chi, per esempio, tra
i privati si è messo a disposizione e chi magari non ha potuto farlo e non è stato
neanche interpellato. Questa differenziazione mi preoccupa molto.
Non mi preoccupa minimamente la presenza di questi profughi sul nostro
territorio. Peraltro, c’è una normativa nazionale che ci dice quanti ne possiamo
accogliere. Comunque, al di là di questo, c’è una grande tradizione che vanta il
Comune di Rosignano Marittimo, che viene da lontano: questo comune non ha mai
chiuso le porte in faccia a nessuno. Questo comune non sta pensando di erigere dei
muri, come farà l’Ungheria. Questo comune ha sempre teso le braccia a chi aveva
bisogno. E di questo – devo dire la verità – mi sono sempre fatta vanto quando ho
girato un po’ per l’Italia e per l’Europa.
Sostanzialmente quello che vorrei dire è questo. Ci sarebbe da fare una riflessione
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un attimino più profonda sulla questione dei migranti e dei flussi migratori. Magari
questo non è il momento, necessiterebbe di un tempo maggiore che va al di là dei
miei cinque minuti, tuttavia brevemente voglio accennarla. Poi magari troveremo
occasione anche su questo di confrontarci in maniera più approfondita.
Io credo che siano un po’ strumentali questi flussi migratori, un po’ strumentali a
un sistema che io, per la provenienza culturale che ho, avverso da sempre, il sistema
capitalista. Credo che sia una grande forma di distrazione sociale. Il fatto che ora
tutta l’informazione, tutti i mass media non facciano altro che parlare di questo credo
sia una grande forma di distrazione sociale, che ci distoglie dagli altri problemi, da
quelli reali, da quelli che ci picchiano negli stinchi tutti i giorni. Si scatena la guerra
fra i poveri, fra quelli che, come si sente dire in giro, ci vengano a togliere il lavoro e
le casse, quando invece non vediamo che c’è un’Unione europea che ci sta togliendo,
di fatto, la sanità, ci sta chiedendo la casa, ci sta togliendo i diritti.
Quindi, non mi spaventano assolutamente né i migranti, né i profughi che sono sul
nostro territorio. Io stessa vengo da una famiglia ebrea e noi storicamente siamo stati
profughi sempre, lo siamo ovunque, a parte quelli che sono tornati in Israele, quindi
figuriamoci.
Sulla questione, invece, del documento di Taddeucci sapete bene che quando fu
proposto dall’assessore Nocchi io fui assolutamente contraria a quel tipo di percorso,
che era però individuato per i cittadini e le cittadine del Comune di Rosignano
Marittimo dicendo che io credo che a volte il lavoro volontario sia un modo un po’
per scaricare sui cittadini alcune delle responsabilità delle Amministrazioni. Credo
che sia il caso di fare una differenza sul documento che ha presentato Taddeucci.
Credo che questi ragazzi costretti a non far niente, costretti alla noia potrebbero
anche abbruttirsi – io penso sia assolutamente normale – lontani dal loro Paese, in
una cultura profondamente diversa dalla loro, con tutta questa diffidenza che li
circonda, senza poter fare di fatto niente se non girovagare tutto il giorno senza meta
e senza uno scopo. Credo, quindi, che questa sia una buona cosa e questo sarà il
motivo per cui io voterò a favore, mentre, invece, voterò – mi sembra ovvio, ma
comunque ci tengo a dirlo – contraria alla mozione di Maria Graziella Angeli.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Silvia Gesess. Ho la richiesta di intervento del consigliere
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Simoncini. Prego.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente. Io volevo fare un discorso generale su
questi due atti di Consiglio comunale presentato uno dal consigliere Taddeucci e
l’altro dalla consigliera Maria Grazia Angeli. Voglio partire dalla situazione
economica del nostro Paese. Qualcuno che governa ci vuol far credere che siamo
fuori dal tunnel – c’era anche una canzone “Siamo fuori dal tunnel” – si vede che c’è
uno spiraglio, la crisi è alle spalle. Questa persona chiaramente è il Presidente del
Consiglio. Va un po’ in contrasto a quella che è la realtà dei fatti, ma più che altro è
in contrasto con i dati macro economici del nostro Paese. Il debito pubblico è salito
ulteriormente, è a livelli record. La disoccupazione giovanile stessa cosa, ha superato
il 40 per cento. Il lavoro non si trova perché comunque è stato fatto il Job Act, ma chi
è stato attendo a quel provvedimento, all’interno cosa c’è scritto sa anche che
un’azienda con un dipendente potrà fare cosa gli pare e quindi la situazione è quella
che conosciamo tutti. Sempre più persone – non so a quanti milioni siamo arrivati –
sono sotto la soglia di povertà. Questi sono tutti dati che dice l’ISTAT, non li dice il
consigliere Simoncini, quindi di fatto sono tutti dati che vanno in contrasto a chi ci
dice che la situazione sta migliorando. Probabilmente sono vedute diverse. Non so
con quali dati il Presidente del Consiglio, autorevole ci mancherebbe, dice questo.
La nostra sanità veramente fa acqua da tutte le parti, quella regionale compresa.
Chi si vuol curare e ha dei problemi o va a pagamento o sennò le liste d’attesa sono
infinite e quindi chiaramente chi non ha i soldi non si cura. Perché ho detto tutto
questo? Perché chiaramente il contesto socioeconomico che c’è oggi non è quello
che c’era qualche anno fa. Qualche anno fa, quando le difficoltà erano minori o erano
meno percepibili, quando c’era la lira, comunque sia le situazioni se tu bene o male
alla fine del mese riesci ad arrivarci chiaramente fai meno caso a tante cose, ma
questa è una cosa normale, perché tu comunque arrivi a fine mese, fai le tue cose, vai
in ferie una volta all’anno, vai a cena tre volte al mese al ristorante e quant’altro.
Oggi lo sappiamo tutti che non è così e quindi fai caso a più cose. Dico questo perché
molto spesso – forse a volte si sbaglia, ognuno di noi, me compreso, si sbaglia a
usare toni forse troppo accesi, magari si potrebbe riflettere di più quando si fanno
certe affermazioni – la difficoltà c’è nelle persone nel momento in cui l’emergenza
profughi si fa nella maniera in cui viene fatta ora. Qui si fa accoglienza in maniera
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indiscriminata con l’Europa che chiaramente ci ha lasciato soli. Non solo ci ha
lasciato soli, ma lo dice anche, occupatevene voi. Non ha ritegno l’Europa,
indipendente dagli Stati che dicono qui non si passa. L’Europa ha proprio detto: se ne
parlerà a settembre. Ora ve ne occupate voi.
Detto questo, non si affronta l’emergenza in questa maniera. Poi bisogna vedere
dove sta effettivamente il profugo e il rifugiato politico e dove sta effettivamente il
clandestino, perché comunque sia c’è anche questo da dire. Ho parlato con le forze
dell’ordine e la documentazione molto spesso non ce l’hanno. Gli fanno un foglio
con il quale poi dovrebbero ripartire, ma la legge italiana è questa, non è che
vengono riaccompagnati. Gli viene fatto un foglio e poi questi ricircolano. Taddeucci
risponde di no. Si informi un po’ di più. La situazione è in questi termini. Non hanno
nemmeno documenti. Detto questo, quando si parla anche nella mozione di
Taddeucci di integrazione, mi sembra che ha parlato di questo, che vanno integrati in
lavori socialmente utili. Molto spesso – e questo non l’ho detto io – sono loro che
non si vogliono integrare. Questo è stato detto nella Commissione dalla dirigente
della CROM la quale ha detto che molto spesso il tunisino non vuole stare con
l’albanese e viceversa, perché vogliono stare da soli. Questo l’ha detto una dirigente
della CROM che si occupa di emergenza abitativa. È tutto registrato. Questo è quello
che ha detto. Per fortuna ci sono le registrazioni… Ho capito, però su questi temi
come si fa?
Sono state dette queste cose. Quindi, c’è una difficoltà. Molto spesso sono loro
che non si vogliono integrare. Io non entro nel merito della mozione sul Saint
Vincent. Io faccio un discorso generale perché anche lì, l’accennato Toncelli, il
problema esiste anche sul nostro territorio. Ci saranno due mozioni sull’abusivismo.
Non va bene. L’abusivismo non è solo degli extracomunitari, c’è anche una parte che
non è extra comunitaria. Però, non va bene nemmeno lì perché comunque agli
italiani, come negli altri Stati, vengano chieste delle regole, vengano rispettate delle
regole. Se hai dei diritti devi anche adempiere a dei doveri, e questo non succede.
Vanno rispettate le regole perché se uno arriva da un altro Paese deve rispettare le
nostre regole. Se dico così non sono razzista. Si devono rispettare le regole. Provate
ad andare in uno dei Paesi dove vige la religione musulmana. Andate lì a fate cosa vi
pare. Mi sa che qualche problema lo avrete perché comunque bisogna rispettare il
loro credo e le loro regole, ed è giusto così.
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Il Sindaco giustamente dice che non paga il Comune anche per l’accoglienza. È
vero, qualcuno paga perché a livello nazionale, comunque sia, è il contribuente che
paga. L’emergenza profughi, l’emergenza clandestini va affrontata in altra maniera,
sicuramente non così, perché si applica una discriminante nei confronti del
contribuente italiano che paga e vede delle cose alle quali magari prima non ci
pensava; perché c’erano anche prima queste cose, c’erano anche prima quando era al
Governo Berlusconi, c’erano anche prima. Il problema oggi è amplificato dalla crisi
e dalla gente che non ce la fa. È tutto lì il problema. Quindi, indipendentemente da
questo la mozione del consigliere Gherarducci io non la voterò, perché non sono
d’accordo… (Interruzione fuori microfono) Taddeucci, scusate. Quindi, non la
voterò. Sulla mozione della consigliera Angeli mi asterrò. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Simoncini. Ha chiesto la parola il consigliere
Alice Prinetti. Prego.
ALICE PRINETTI. Grazie, Presidente. Come cita l’articolo 10 della nostra
Costituzione e l’ha ricordato anche il Sindaco nel suo intervento per la
commemorazione dell’eccidio di Vada, lo straniero al quale sia impedito nel suo
Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione
italiana ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni
stabilite dalla legge. In base al Regolamento di Dublino che è il documento
principale adottato dall’Unione europea in tema di asilo si impedisce di fatto di
presentare una domanda di asilo in più di uno Stato membro e prevede che la
domanda la esamini lo Stato dove il richiedente ha fatto ingresso nell’Unione
europea. È notizia di stanotte che l’Europa ha accettato la redistribuzione di 40.000
persone sbarcate sulle nostre coste e su quelle della Grecia.
L’Europa ha adottato anche il sistema EURODAC, un archivio comune per le
impronte digitali dei richiedenti asilo; un sistema di controllo per verificare se sono
state presentate diverse domande in diversi Stati. I richiedenti asilo hanno diritto a
rimanere nel Paese di arrivo anche se non hanno regolari documenti di ingresso ed
essere assistiti. Molte critiche sono arrivate sia dal Consiglio europeo per i rifugiati e
dall’Alto Commissariato per le Nazioni Unite soprattutto per i tempi di attesa. Non
viene tenuto conto dei numerosi ricongiungimenti familiari e dei tempi lunghi in caso
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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di definizione di un ricorso. In Toscana, già negli anni 2011-2013, sono stati accolti
1.800 migranti fuggiti dalla Libia e grazie all’impegno del Presidente della Regione,
di molti Comuni e di molte associazioni è stata affrontata la situazione, come
ricordava prima il Sindaco, optando per un’accoglienza diffusa in piccole strutture
con la gestione affidata ad associazioni di volontariato e del terzo settore, evitando le
grandi strutture e le tendopoli.
La Regione Toscana ha sempre affermato il primato della persona, il
riconoscimento dei diritti inviolabili vedendo nella società una comunità plurale,
coesa e solidale. La migrazione è sicuramente un fattore di arricchimento, di crescita
e di integrazione culturale. Offrendo la possibilità di prestare attività di volontariato
ai migranti ospiti nelle strutture si realizza un progetto che va ad arricchire il tessuto
della comunità locale e nello stesso tempo si dà la possibilità ai migranti di rendersi
partecipi volontariamente alla vita sociale del luogo dove sono arrivati, con servizi di
utilità pubblica. Auspichiamo il fatto che questo tipo di attività possa essere messa in
campo anche nel nostro Comune dove l’Amministrazione da sempre ha mostrato la
propria disponibilità e ha come supporto una rete di associazioni di volontariato
attiva e ben radicata sul territorio. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Prinetti. Ho segnato Marco Agostini. Prego.
MARCO AGOSTINI. Grazie, Presidente. Silvia Gesess, io mi divertivo a correre
e a suonare i campanelli, però questo fumus persecutionis legato a questo aspetto mi
sembra un po’ discriminante. Non mi piace leggerlo o più che altro ascoltarlo in
quest’Aula di Consiglio. Devo dire che mi disturba. Questa, ripeto, è una percezione
mia e tale rimane. Complessivamente lo leggo e lo percepisco in molti interventi.
Siamo passati ovviamente da una serie di riflessioni, secondo me, tutte molto
interessanti e utili indubbiamente, che vanno dalle riflessioni dello status economico
occupazionale e le sofferenze che ne derivano poi sui territori alla questione
praticamente di quella che fu la perla del Tirreno e quindi della problematica legata
ai nostri cari vacanzieri turisti, quelli che ci sono e che si affacciano alle nostre coste.
È tutto molto utile e interessante e soprattutto mi fa venire spontaneo anche un
ragionamento. Si parla di flussi migratori. I flussi migratori saranno uno degli aspetti
della riarticolazione sociale che ci caratterizzeranno da ora nei prossimi vent’anni,
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emergenza e flussi. No, questa non è un’emergenza. È un’emergenza che si tradurrà
molto probabilmente in un fenomeno sociale con il quale dovremo fare i conti.
L’Europa dovrà farne i conti, l’Italia sicuramente, la Regione Toscana sicuramente,
perché è una scelta, è una vocazione sulla quale comunque ha concertato ed ha
sviluppato politiche di attenzione e ne sono la dimostrazione le innumerevoli
iniziative. Parlare di gestione di un’emergenza vuol dire parlare di un fenomeno che
è esploso e quindi imploso velocemente nell’arco di poco tempo, ma che molto
probabilmente ci porterà a dover sviluppare modalità e modelli di presa in carico, che
siano transitori per le persone che si trovano per una serie di motivi comunque a
essere nel nostro territorio o che siano comunque permanenti. Sicuramente dovremo
andare a sviluppare un modello che sia un modello che ne permetta la presa in carico
in modo un pochino più anche articolato, cosa che mi sembra che dal punto di vista
normativo stia avvenendo.
Questo è molto interessante. Rispetto soprattutto alla mozione presentata dal
collega Taddeucci l’attivazione del protocollo e quindi di quelle modalità, di quegli
strumenti che in qualche modo andranno a sostenere diversamente il processo di
accoglienza in un’esperienza anche di aiuto, educativa – è forte come parola? – di
supporto, in qualche modo anche di crescita sicuramente è un elemento che da un
punto di vista culturale porterà i suoi benefici nel tempo. Accolgo volentieri e vedo
con favore questo elemento di forte attenzione, non tanto rispetto all’emergenza
profughi, ma rispetto al fenomeno immigrazione, che sarà un fenomeno che si
svilupperà e rischierà di implodere se, come invece mi sembra che stia avvenendo,
soprattutto a livello regionale, nella nostra Regione Toscana ha attuato una serie di
leve, non si prenderà in carico in modo complessivo.
Il discorso della localizzazione geografica, della allocazione, della collocazione di
quelle che sono poi anche le persone che transiteranno in modo diverso e nel
territorio mi sembrerebbe riduttivo dire che l’allocazione nella zona costiera nel
nostro fiore all’occhiello, così si dice, dal punto di vista turistico possa essere
comunque un limite. Secondo me assolutamente non è un limite. Anche questo è far
cultura e favorire un processo di crescita rispetto al quale molti territori come il
nostro si dovranno comunque trovare a fare i conti. Sono i nuovi bisogni. Rispetto a
questo mi dispiace percepire – sicuramente non è fatto con volontà, conoscendo i
colleghi e la stima che ho per tutti i colleghi presenti in Aula, che è una stima infinita
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– questo aspetto un po’ discriminatorio, che non fa parte della nostra storia, che non
fa parte del nostro territorio e dei nostri territori, non solo quindi locali, ma anche
direi regionali.
Grazie, Presidente.
PRESIDENTE. Grazie, Marco Agostini.
Ha chiesto di intervenire l’assessore Licia Montagnani. Prego.
LICIA MONTAGNANI, Assessore. Sarò molto breve. Intervengo in quanto ho
sentito parlare di turismo, cioè di una penalità al turismo che potrebbe essere
rappresentata da questi ragazzi presenti a Castiglioncello. Posso rassicurare tutti i
presenti che in questo anno io non ho ricevuto una lamentala su questa presenza,
mentre ho ricevuto magari altre lamentele, a volte di poca accoglienza, a volte di
prezzi un pochino eccessivi, di mancanza di accortezza di alcuni operatori e non
generalizziamo. Però, garantisco alla consigliera Angeli che non ho ricevuto una sola
protesta per la presenza di questi ragazzi.
Aggiungo brevemente una piccola testimonianza. Questi ragazzi l’anno scorso
sono stati parte del torneo di calcetto dei Bagni di Castiglioncello, fatto in accordo
con tutte le forze dell’ordine e in particolar modo con la Capitaneria di Porto. Erano
ragazzi molto giovani, molto più giovani di mio figlio più piccolo, che si trovano in
una realtà completamente diversa da loro e forse, perdonatemi il paragone un po’
estremo, ricordatevi cosa dovrebbe voler dire “turismo”. In fondo è accoglienza.
Forse abbiamo fatto un’operazione turistica dando venti giorni di serenità a dei
ragazzi giovanissimi che si sono trovati lontani da un mondo e da una realtà a cui
avevano diritto, come i nostri figli.
Io mi sono trovata su un gommone con la Capitaneria di Porto. Sono partita dal
Porto Cala de’ Medici. Arrivati al largo, in mare – io soffro anche il mal di mare, ma
ci tenevo molto a esserci - abbiamo tirato una corona. Quando ho visto questi ragazzi
piangere ho pianto un po’ insieme a loro. Scusatemi, non è retorica, ma sono stata
orgogliosa di essere cittadina di questo Comune.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Montagnani. Do la parola al consigliere Lucia
Croce. Prego.
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LUCIA CROCE. Grazie, Presidente. Vorrei cominciare dai campanelli, perché
credo che nessuno meglio di me conosca cosa sia il suono dei campanelli per averlo
fatto a quattro anni in Svizzera, figlia di immigrati, quando imparai a leggere di
nascosto e mio padre mi diceva che in quel bar si vendeva la birra. In realtà c’era
scritto “È vietato l’accesso ai cani, agli italiani e ai portoghesi”. Io non solo suonavo
i campanelli di tutte le abitazioni, ma facevo scappare i maiali, facevo scappare le
galline, tiravo i sassi ai pescatori, quelli svizzeri, quelli belli, quelli tranquilli, con le
canne molto lunga. Tiravo dei pietroni e cose dell’altro mondo. Facevo finire prima a
scuola perché cercavo mio cugino che era l’unica possibilità che avevo a quattro
anni. Io andavo all’asilo, un asilo diverso da quello degli svizzeri. Io mi dovevo
portare la merenda perché io ero, come disse qualcuno, esattamente la mia maestra,
un cane italiano. Alla maestra tagliai i capelli. Una volta stava dal parrucchiere, era il
mio padrone di casa il suo parrucchiere. Stava così con la tintura e uscì un po’ come
me, solo che aveva i capelli lunghi. Io pian piano andai con le forbici e glieli tagliai.
Il parrucchiere mi vide e lo disse a mio padre, che mi rimpatriò, non prima però – ero
la mascotte perché ero la più piccola del quartiere italiano – di dare la bandiera
svizzera o meglio la bandiera della Croce Rossa sul capo di quei ragazzini che mi
rubavano le caramelle, tipo quelle di Topolino della Elah, che si tiravano agli sposi.
Io le raccattavo e le coglievo. Mio padre mi rimpatriò. Erano gli anni Sessanta. Mia
madre lavorava alla [audio incomprensibile], mio padre alla [audio incomprensibile].
Io stavo a casa da sola dall’età di due anni, aspettando che i miei genitori
rientrassero. È per questo che riconosco lo sguardo di quei bambini “marocchinetti”
dico io. Con quello sguardo che ti guardano molto male perché hanno vissuto le
umiliazioni dei propri genitori. Sono le seconde generazioni, quelle che incendiano le
periferie, quelli che mettono sottosopra le grandi città perché si vergognano e hanno
rabbia; rabbia nei confronti di chi ha umiliato i propri genitori facendogli fare lavori
umili, pagandoli e non pagandoli, facendoli dormire... Noi dormivamo nelle case di
legno degli svizzeri. Io mi vergognavo la domenica alla messa. Sapete perché? La
mia mamma era l’unica toscana e aveva le gonne corte, diciamo così, perché quelli
erano gli anni Sessanta. Le donne calabresi erano tutte vestite di nero; c’avevano dei
baffi che parevano il Taddeucci. Oggi li chiamiamo kefiah; a quei tempi si
chiamavano foulard, foulard neri. Oggi sono chador, kefiah. Erano quelli. Tutte
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vestite di nero. Non si capiva una parola. Con i peperoncini e il basilico alla finestra.
Questa è stata la mia infanzia. Quindi, di campanelli ne posso parlare molto bene
io, perché li conosco tutti quei campanelli. Sono scappata di casa e sono andata a
nascondermi in un castello a Neuchatel, pensando che volevo venire dalla mia nonna,
perché ci stavo male in Svizzera. A quattro anni, però, ho imparato a leggere, perché
mi ha insegnato mio cugino e ho detto a mio padre: “Qua non ci vendono né la birra
né il gelato. Qua c’è scritto che è vietato l’ingresso agli italiani, ai cani e ai
portoghesi”. Ed è per questo che io faccio così. Poi mio padre è venuto un giorno,
perché mio cugino maggiore è morto di meningite nera. È venuto a prendermi e mi
ha trovato al buio, chiusa dentro l’asilo, con le mani legate dietro la sedia. Io da quel
giorno soffro di claustrofobia.
Io voglio dire che bisogna stare attenti a parlare di campanelli e a parlare di tutta
una serie di calderoni di cose che alimentano solo la confusione. I Paesi non sono
tutti di religione musulmana, perché qualsiasi Paese può essere di religione
musulmana, ma non vige la legge di Sharia. Dove non vige legge di Sharia non ci
sono tutte quelle restrizioni difficili che si dicono. Se vogliamo parlare, vogliamo
farci capire, vogliamo anche litigare, dobbiamo anche conoscere, altrimenti
rischiamo di fare delle magre figure.
Questi ragazzi che sono qui sono quasi tutti eritrei ed etiopi. Non ci sono falasha.
Mi sono informata e i falasha sono gli etiopi, gli ebrei, che sono rientrati tutti in
Israele. Sono eritrei ed etiopi cristiani, per di più. Quasi tutti cristiani, perché ce ne
sono pochi di musulmani. Altrimenti, Mussolini non ci andava mica da quelle parti.
Che ci andava a fare? Fa un impero. Si chiamava il Negus. Il signore, il Negus si
chiamava Ras Tafari Makonenn. Bisognerebbe capirle anche un po’ di lingue.
Quante persone hanno studiato l’etiopico, l’eritreo? Poche. Ras Tafari Makonenn era
il signore Halle Sellassie, il Negus, diceva mio nonno. Negus significa “signore” in
quella lingua. E questi sono signori, vivono sugli altipiani. Sono un’altra cosa. Sono
un’altra cosa.
Quando nel Tremila Avanti Cristo l’architetto egiziano Imhotep inventò la
medicina, qua c’erano, forse, i tosti. Forse. Perché c’erano state le glaciazioni. Però
io vi vorrei dire che con quella medicina ci curiamo. Quella medicina viene da là.
Quella medicina viene da là, perché la nostra vita non nasce qui nella pianura
padana. No. I 27.000 segni del sanscrito non stanno in testa ai veneti; stanno in testa
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a quei signori che oggi noi chiamiamo armeni, che erano gli Ittiti. Sapete, quelli che
inventarono la ruota?
Ora, io non voglio dire che i problemi non ci siano, però non si può comprimere la
storia in un minuto e fare del revisionismo volgendola a favore nostro. Questo non lo
possiamo consentire. Il problema è che quando questa gente viene qui non lascia due
cocci a casa, perché quando vanno nelle nostre scuole questi bambinetti e diciamo
loro: “È Natale”... L’hanno inventato il Natale. Ce l’hanno avuto in casa il film. Nel
presepe ci mettiamo, per esempio, delle cose che... I tacchini non c’erano, perché i
tacchini arrivano dopo la scoperta dell’America che, come tutti sappiamo, è il 1492.
L’era moderna. Qui parliamo anche di 1492 Avanti Cristo. Cheope e Micerino,
poverini. Le piramidi le hanno fatte mille anni prima del 1492. Non lasciano dei
cocci a casa. Portano anche la nostra civiltà, anche la nostra che stiamo nel bacino
del Mediterraneo. Perché pensate che l’Etiopia non sia bacino di Mediterraneo?
Consiglieri e amici carissimi. La Via delle Spezie la conosciamo tutti, no? Da dove
pensavamo che passassero gli spezieri? Che facessero tutto il Peshawar? Passavano
dal Golfo di Aden. Questa è geografia. Ora mica tutti la devono conoscere la
geografia. È una cosa difficile.
Il problema dell’Italia è che non abbiamo la legge nazionale sull’asilo, e concludo,
Presidente. Forse è questo l’unico problema che mi sento di dire. Perché se avessimo
una legge nazionale sull’asilo, invece di tirare in ballo tutti i Presidenti del mondo,
noi avremmo già... Ma non ci conviene. Non ci conviene politicamente nel tempo,
per la carità pelosa della destra, per la solidarietà cavillosa della sinistra. È il
momento di farla questa legge nazionale sull’asilo.
Se il primo Ministro desse a tutti un permesso di transito, l’Europa sarebbe in
ginocchio, perché è quello che cercano gli etiopi e gli eritrei, come i somali. Non ci
vogliono stare qua. La storia va conosciuta. L’Italia con loro ha poco a che fare. Ha
molto a che fare con l’Inghilterra, con la Francia, con il Canada. L’Olanda, il Belgio.
Ce li ricordiamo i colonizzatori belgi? Questi signori vogliono andare là. Allora, se il
primo Ministro Renzi avesse la volontà di fornire ogni migrante di un permesso di
transito, noi diventeremmo soltanto la grande corsia di un’autostrada. E chissà che
non lo faccia.
L’Europa si deve vergognare per Ventimiglia, dove si tengono quelli francesi... Il
Sindaco lo sa. Io aspetto sempre Bartali. Sono i francesi che si incavolano. Stanno lì
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a caricare dei giovani che si lasciano morire in mare. Alice è andata su un gommone,
ha messo una corona in mare. Bene. Io sono stata su una nave con cinquemila
profughi, con un cappello in capo e un rumore di mitragliatrici, e non è una bella
storia. Non è una bella storia.
Prima di andare sullo stereotipo, cerchiamo di valutare quelle che sono anche le
nostre possibilità, le nostre colpe, i nostri ricordi, la nostra storia, i nostri doveri.
La mozione del collega Taddeucci è una bella mozione. Io auspico che sia estesa
non solo ai lavori socialmente utili. Sa cosa dirà qualcuno? “Hai visto che hanno
chiamato loro e mio figlio l’hanno lasciato a casa?”. Io direi... Io l’ho fatto un
progetto così, lo voglio dire. È stato fatto il 24 maggio in un paese fiorentino. Questi
ragazzi sono andati con la Croce Rossa a fare soccorso, perché poi il problema è che
tu devi fare formazione perché devono imparare.
L’ultima cosa che voglio dire è che quando il primo Ministro Renzi ha detto che
darà un premio a quei comuni che accoglieranno, voglio dire che anche questo è
merito della Toscana. Lo faceva la Regione Toscana con chi faceva le accoglienze ad
altri tipi di migranti.
Io credo che nei periodi di crisi bisogna dare fondo a tutte le nostre risorse. Una
delle più importanti è l’anima. Credo che tutti ce lo dobbiamo ricordare.
Vi ringrazio per l’attenzione.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Croce.
Ha chiesto la parola il consigliere Serretti. Prego.
FRANCESCO SERRETTI. Grazie, Presidente.
Ringrazio anche la consigliera Croce per questo intervento. È sempre molto
illuminante.
Parlerò, sì, di tutte e due le mozioni. Chiaramente, farò un intervento che chiarirà
la posizione di tutte e due le mozioni.
Quella del consigliere Taddeucci è una mozione nobile sia nella forma che nel
contenuto, siamo assolutamente d’accordo, anche perché credo che il volontariato da
parte dei migranti aiuti veramente l’integrazione, perché comunque c’è un livello di
conoscenza alto, cioè si esce fuori di casa, si incontra la gente, si parla con la gente,
quindi si creano delle amicizie. Penso che questo stia alla base dell’integrazione e
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delle relazioni umane. A fare niente ci si sente inutili e molto spesso si cade in una
depressione sia dello spirito che dell’anima.
Volevo dire anche una cosa. I soldi che... Volevo chiedere, perché mi sorgono
spontanee delle domande. I soldi stanziati e girati alle associazioni, nel dettaglio,
come vengono spesi? So che c’è l’assicurazione, però vorrei sapere anche, per
quanto riguarda le attrezzature, a cosa ci riferiamo. Vorrei sapere chi sono le
associazioni che beneficiano di tali contributi e fare loro alcune domande.
Mi piacerebbe portare questa mozione in Commissione, dove poter invitare le
associazioni che partecipano a questi finanziamenti ed avere da loro risposte
concrete. Anche se non sono soldi comunali, si tratta comunque di fondi pubblici.
Purtroppo, abbiamo già avuto troppi esempi negativi negli ultimi tempi, soprattutto
tra Amministrazioni e cooperative. Non è questo il caso, e ci tengo a dirlo,
assolutamente, per carità, perché credo che qui ci siano persone oneste, altrimenti
avrei già denunciato. Però, permettete che ci sia la massima trasparenza in questo. Io
penso che lo dobbiamo ai nostri cittadini; anche per voi, per prendere distanze,
comunque, da persone nel vostro partito, in Italia, che stanno facendo degli errori
madornali e che, comunque, stanno infrangendo la legge.
Poi porterò la discussione anche su un altro piano, e qui mi riallaccio anche a
quanto diceva la consigliera Croce. Vi volevo leggere una cosa: “L’Italia è diventata
una Nazione di passaggio, un crocevia di persone che vogliono disperatamente
andare altrove. Da settimane non si parla più di sbarchi, ma di frontiere europee
presidiate per evitare che i profughi dall’Italia vadano in Austria, in Francia, in
Germania e, in generale, nei Paesi del nord Europa, perché − come diceva la
consigliera Croce – è lì che vogliono andare. Ventimiglia, il Brennero, Calais sono
località citate più spesso di Lampedusa. Perché? Questo avviene a causa del
Regolamento di Dublino, firmato anche dalla Lega e non dal Movimento 5 Stelle.
Perché? Il Regolamento di Dublino impone al rifugiato di rimanere per sempre nel
Paese di prima accoglienza. È naturale che dall’Africa e dal Medioriente i profughi
arrivino via mare in Italia o in Grecia e non in Danimarca o in Svezia. Quando
sbarcano preferiscono non farsi riconoscere per non dover rimanere in Italia e,
quindi, si crea un ingorgo alle nostre frontiere settentrionali”.
Noi non possiamo accogliere tutti i profughi, perché − come diceva prima il
Sindaco Franchi − l’abbiamo fatto in Toscana e lo facciamo nei Comuni di dividerci
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delle quote. Questo lo dovremmo fare anche in Europa. Questo è un impegno che noi
tutti dobbiamo prenderci per far capire questo alla Comunità europea. Gran parte
degli immigrati che arrivano in Italia non vogliono stare in Italia loro stessi. Quindi,
veramente dobbiamo aiutarli, ma aiutarli condividendo le quote, come facciamo in
Comune e come facciamo in Toscana.
Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Serretti, soltanto per un chiarimento. Nel suo
intervento, lei ha fatto menzione a Commissioni, ma intende fare una proposta...
(Interruzione fuori microfono) Prego, se può...
FRANCESCO SERRETTI. Pensavo di essere stato chiaro. Scusi.
PRESIDENTE. Prego.
FRANCESCO SERRETTI. Sì, la mia proposta è proprio di rimandare la mozione
del consigliere Taddeucci in Commissione, dove invitare le associazioni e, con loro,
chiarire tutti i termini del finanziamento, quindi dove vanno i soldi, come vengono
spesi i soldi e anche quanto tempo gli emigrati effettivamente rimangono, se questo
lavoro non è fine a se stesso, se porta a qualcosa, se c’è, poi, un reinserimento.
Io credo che ci sia veramente spazio per una grande discussione su questo tema.
Grazie.
PRESIDENTE. Chiedo a Francesco, quindi, di portarmi la proposta di
emendamento. È chiara a tutti i consiglieri la proposta di emendamento sulla
mozione di Taddeucci? Perfetto.
Ci sono altri interventi? Altrimenti, do la parola per la replica ai due proponenti.
(Interruzione fuori microfono) Sì. Intanto, Francesco, se puoi portarmi... Prego.
(Interruzione fuori microfono) Sì, il Vicesindaco vorrebbe intervenire. Prego. Così,
mentre attendiamo... Prego.
DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente.
Molte cose sono state dette riguardo al problema dell’immigrazione, il problema
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dei profughi, della drammaticità di questa situazione. Credo che, però, vada
sottolineato − è stato detto, ma va sottolineato − il fatto che se l’accoglienza, al di là
del fatto che lo Stato deve dare risposte a queste persone, anche in termini di
definizione del loro status, se l’accoglienza è quella che noi abbiamo fatto su questo
territorio, credo che molto probabilmente i telegiornali parlerebbero di altre cose.
Noi abbiamo dimostrato sul nostro territorio − e di questo, giustamente, qualcuno
ha detto che ne siamo orgogliosi − abbiamo dimostrato, dicevo, che abbiamo accolto
delle persone e dei ragazzi che venivano da lontano, da territori martoriati, e li
abbiamo accolti in un momento anche di particolare delicatezza. Per noi l’estate è il
momento più delicato, dove siamo più esposti in tante cose. Li abbiamo accolti nel
punto più caldo e più critico del nostro territorio, in estate.
Tutto questo poteva essere una miscela esplosiva. Se qualche giornalista del
telegiornale o qualcuno che ci voleva giocare veniva qui, poteva trasformare questa
notizia in una notizia da prima pagina o, addirittura, da comunicato ANSA. Invece,
noi abbiamo dimostrato che questi ragazzi sono venuti, li abbiamo accolti e siamo
riusciti a costruirci intorno progetti di solidarietà e una condivisione insieme alla
comunità, alla comunità parrocchiale, le associazioni, i circoli, i cittadini, quindi una
condivisione che ha fatto scuola. Secondo me, fa scuola questo e dimostra che il
modello dell’accoglienza toscana, se si sviluppa in questo modo, fa sì che questo qui
non sia un problema, ma sia, magari, un’opportunità.
Chi parla con questi ragazzi, chi si confronta con questi ragazzi forse impara
qualcosa e ha anche delle opportunità di crescita. Io credo che questo sia l’elemento
da sottolineare e che vada anche divulgato, perché tutti noi dobbiamo esserne fieri. Il
territorio di Rosignano è un territorio che riesce ad accogliere, è un territorio che
riesce a far sì che questo problema, che in tutti i posti è considerato tale, a Rosignano
non lo sia.
Credo che questo sia l’elemento fondamentale, al di là delle valutazioni di quello,
giustamente, che ricordava anche la consigliera Croce. Noi spesso siamo di memoria
corta. Non ci ricordiamo quella che è stata la storia del nostro Paese, non ci
ricordiamo quello che è scritto nella nostra Costituzione, non ci ricordiamo la storia,
non ci ricordiamo la storia delle civiltà e pensiamo noi di essere la civiltà principale,
la civiltà che ha inventato tutto, che ha inventato il mondo, quella più avanzata,
mentre in realtà abbiamo imparato la storia da tanti, soprattutto da chi, forse, viene da
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quelle località.
Io credo che questo sia l’elemento su cui noi dobbiamo riflettere e credo che
questa convenzione, che fra l’altro è stata inviata qualche giorno fa dalla Prefettura
dietro nostra sollecitazione... Perché noi siamo convinti che questi ragazzi possano
dare un contributo, ma non perché devono lavorare, non perché devono guadagnarsi
quello che ricevono, ma perché il fatto che si mettano a disposizione è un’ulteriore
occasione di scambio per noi e per loro. È un’ulteriore occasione per far conoscere
queste persone ai cittadini, alla popolazione e far sì che si cominci ad abituarsi al
fatto che abbiamo persone di colore diverso, di cultura diversa, ma che poi sono
come noi. Io credo che questo sia l’obiettivo.
Ci sono dei fondi in questa convenzione, i fondi che fondamentalmente la
Regione Toscana destina per poter pagare l’assicurazione. Perché, poi, questi fanno
attività di volontariato e, come tutti i volontari, è giusto che in qualche modo abbiano
delle coperture assicurative. Io non so se saranno utilizzati, se serviranno questi
fondi. Se, anche con la firma della convenzione, si riesce in qualche modo a
sdoganare la possibilità di poterli utilizzare, non so se le associazioni del territorio si
avvarranno completamente di questi fondi, se ne avranno bisogno. Forse basta il fatto
di poterli utilizzare e le associazioni si possono aprire e possono dare occasioni a
questi ragazzi, davvero, di mettersi in gioco e di far vedere che sono persone come
noi che possono dare una mano.
Io credo che questo sia l’elemento su cui dobbiamo lavorare. È giusto,
ovviamente, fare una Commissione in cui, magari, dare atto anche di quelli che sono
i progetti che possono essere messi in campo. Dal momento in cui abbiamo firmato
la convenzione in poi, le associazioni, diverse associazioni si sono dichiarate
disponibili, senza chiedere niente. La convenzione è venuta dopo. La convenzione è
l’elemento che serve per poterli utilizzare o, comunque, per poter far sì che questi
ragazzi possano accedere a queste esperienze, ma nessuno ha chiesto soldi né ha
chiesto la possibilità di accedere a contributi. Le assegnazioni del nostro territorio
sono abituate, perlomeno la maggior parte, a organizzarsi e a lavorare
autonomamente.
Quindi, i fondi, se verranno utilizzati, saranno sicuramente rendicontati. Li
dovremo rendicontare. Siamo pienamente disponibili, davvero, a discutere di queste
cose, però torno a sottolineare il valore di questo aspetto, il valore della comunità.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Quando una comunità riesce a dare risposte, anche in questo caso, forse, i problemi
diventano meno problemi di come generalmente vengono fatti apparire.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
A questo punto, io darei la parola alla consigliera Maria Grazia Angeli e poi al
consigliere Lorenzo Taddeucci, naturalmente per sapere se accetta o meno la
proposta di emendamento del Movimento 5 Stelle.
Do la parola, per il momento, alla consigliera Maria Grazia Angeli, prego, per la
replica.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Grazie, Presidente.
La mozione che avevo presentato era interessata a conoscere se e quanto sarebbe
durata l’emergenza profughi a Castiglioncello. La data che porta la mozione è il
Consiglio comunale del 2 marzo; poi è stata trasportata fino ad oggi, perché
sappiamo bene quante ce n’erano. Quindi, non è stata trattata fino ad oggi.
Su questa mozione si è detto di tutto e di più. La mozione era questa. Io volevo
sapere – e l’avevo chiesto – se, anziché trattenermi a Castiglioncello, dove c’erano
dei problemi... È inutile che qualcuno che non sa nulla lo neghi. Ve lo dico io. Non vi
posso dare nomi e cognomi, perché questo non lo farò mai, ma c’erano dei problemi.
Per cui, se l’emergenza non durava tanto, il problema non sarebbe più esistito. Ecco
perché io ho fatto quella mozione, per superare il problema e poter dare anche a chi
me l’aveva chiesto delle risposte adeguate, perché magari il Sindaco mi avrebbe
detto: “A questa data finisce l’emergenza profughi”.
Addirittura, nella mozione si chiedeva anche di poter fare... Nel comune di
Rosignano abbiamo l’emergenza profughi. Si chiedeva di poter dislocare
l’emergenza profughi su tutta la provincia, anche su altri comuni della provincia, il
che non era un’idea malsana, perché se lo fa Rosignano lo possono fare anche gli
altri. Se ospita Rosignano, può ospitare anche un altro comune.
La mozione aveva questo contenuto. Questa mozione è diventata una mozione
contro, quasi, il razzismo, come se noi si fosse stati dei razzisti: a noi non ci
piacciono i profughi. A me, sinceramente, non me ne importa molto che i profughi
vengano da altri Paesi o meno. Basta guardare un telegiornale e ne vediamo a
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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bizzeffe da mesi. Non ora, perché succede qualcosa di più grosso, ma anche nei
tempi passati.
Quindi, non era un grande problema. Vi siete creati un problema con questa
mozione. Era solo da avere una risposta. Siccome l’emergenza profughi, a quel
tempo, durava fino al 30 marzo, e poi è stata data la proroga, io l’ho fatta il 2 marzo,
chiedevo, quindi, che cosa accadeva nel comune di Rosignano e, semmai
l’emergenza profughi avesse avuto un seguito oltre il 30 marzo, se il Sindaco poteva
pensare di chiedere alla Prefettura di dislocarli nei comuni della provincia, compreso
quello di Rosignano, perché quello di Rosignano, poi, c’era già e aveva già dato del
suo.
Io non ho capito tutti i vostri interventi. Siete andati a finire chissà dove. Ci avete
dato delle lezioni, ma noi non abbiamo bisogno di quelle lezioni. Se rispondo al
consigliere Toncelli gli dico... Intanto, rispondo alla Montagnani e le dico che noi
consideriamo il turismo l’ospitalità sul territorio, ma lo consideriamo anche lo
sviluppo dell’economia e lo sviluppo del territorio. Credo che anche lei pensi la
stessa cosa. Quindi, non è una domanda difficile e la mia risposta è più che
tranquilla. Le posso dire questo.
Per quanto riguarda il collega Toncelli, quando dice che non c’erano dei problemi,
il consigliere Toncelli prima di tutto si deve informare. I nomi e i cognomi non glieli
posso dare. Per questioni di riservatezza non lo farò mai, perché non li ho messi né
nella mozione né l’ho fatto in altri luoghi. Potevo andare in altri luoghi ed avvertire
qualcun altro. Non l’ho fatto. Pensavo che con un cambiamento della situazione
potesse essere superato anche questo problema. Se non c’era la proroga, si finiva al
30 marzo. Se c’era la proroga e venivano dislocati anche su altri comuni, poi a noi, in
definitiva, ci toccavano pochi numeri, quindi non succedeva assolutamente niente.
Quindi, consigliere Toncelli, si informi meglio.
Per quanto riguarda anche quel manipolo di cittadini che a suo tempo si è
lamentato dell’arrivo dei profughi a Castiglioncello, beh, io non ero in piazza, non ci
sono mai stata. Di solito, in piazza non ci vado. Ci vado solo se c’è una
manifestazione dove sono invitata ufficialmente per qualcos’altro. Per cui, io non ho
conosciuto quella manifestazione e non so nemmeno che cosa è stato detto. Posso
aver sentito qualche cosa girellare da un orecchio all’altro, ma poi non mi interessava
nemmeno più di tanto, perché erano tutte chiacchiere. Quindi, quella del consigliere
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Toncelli è una cosa che poteva fare anche a meno di dire, perché nessuno... Io,
personalmente, non mi sono lamentata dell’arrivo di nessuno. Non l’ho mai fatto,
altrimenti non avrei fatto ben due mozioni sull’emergenza profughi a Castiglioncello
per sapere quando finiva l’emergenza profughi. E l’ho fatto tranquillamente, con la
mia faccia.
Per quanto riguarda, poi, la mozione che ho presentato il 2 marzo, il motivo per
cui l’ho fatta ve l’ho detto. Io sono ancora del parere che, con tutto il vostro bene,
perché voi siete buoni, per i profughi, noi invece siamo carogne... Noi di Forza Italia
siamo carogne e voi siete quelli buoni. Questo, poi, sarebbe tutto da dimostrare.
A questo punto, chiederei di sapere che cosa intende fare, invece, il Sindaco, al
quale faccio la stessa domanda, quella che avevo fatto...
PRESIDENTE. Maria Grazia, vai a terminare. Sei nella replica.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Sì, però hanno parlato tutti quanto hanno
voluto.
PRESIDENTE. Sei nella replica.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Scusami se non sono troppo corretta. Hanno
parlato di tutto e tutti, hanno detto di tutto di più. Siamo arrivati in Svizzera...
PRESIDENTE. Ho capito, ma sei nella replica. Non si possono fare domande al
Sindaco in questo momento, Maria Grazia. Non è possibile.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Le domande le rifaccio scritte. Stai tranquilla
che le rifaccio scritte.
PRESIDENTE. Va bene. E le prenderemo. Concludi.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Io voglio chiedere se il Sindaco, rispetto a
quella mozione che era stata fatta, in cui si chiedeva se aveva intenzione di ampliare
l’ospitalità attraverso la richiesta in Prefettura ai vari comuni della provincia, il
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Sindaco che cosa ne pensava. Perché solo Rosignano e non gli altri comuni? Perché
se c’è a Rosignano, anche gli altri possono dare ospitalità e, magari, ci si divide...
Ritorniamo alla torta del collega Simoncini, magari, ma ci si ridivide. Io volevo
sapere anche questo.
Ho perso un po’ di voce e devo strillare.
PRESIDENTE. Siamo in due, Maria Grazia. Tutte e due oggi abbiamo perso
magicamente la voce.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Ci si porterà le mentine.
PRESIDENTE. Deve essere l’incarico. (Interruzione fuori microfono) Lo so.
La consigliera Maria Grazia Angeli ha terminato... (Interruzione fuori microfono)
Scusate, consiglieri. Scusate. Io capisco che è da stamattina che siamo qui, però
cerchiamo di terminare i lavori del Consiglio nella maniera più congrua possibile.
La consigliera Maria Grazia Angeli ha terminato la sua replica. A questo punto, io
darei la parola al consigliere Taddeucci, che così ci fa sapere se accetta o meno la
proposta di emendamento avanzata dal consigliere Serretti. Prego, consigliere
Taddeucci.
LORENZO TADDEUCCI. Grazie, Presidente. Innanzitutto vorrei ringraziare il
Consiglio comunale per l’ampia discussione e gli apprezzamenti che ci sono stati, in
maniera pressoché trasversale. Volevo unirmi a ciò che prima notava il consigliere
Marco Agostini, ovvero, il non poter accettare un tono discriminante all’interno di
questo Consesso, sia per il ruolo che siamo chiamati a ricoprire, che per la storicità di
questo territorio. Sentendo parlare di sicurezza e di legalità da parte di chi ha
governato fino a qualche anno fa e ha tagliato 3 miliardi di auto alle forze di polizia,
mi viene veramente da sorridere.
Per quanto riguarda l’emendamento proposto dal consigliere Serretti e dal Gruppo
del Movimento 5 Stelle, lo accetto, in quanto credo che sia sicuramente rafforzativo,
è una Commissione dove magari, una volta sottoscritto questo accordo, vengono
invitati i vari attori coinvolti per un’ampia riflessione, sia su questi temi che su come
sono stati attivati questi percorsi per superare le condizioni attualmente in atto.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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PRESIDENTE. Ufficialmente, il consigliere Lorenzo Taddeucci ha accettato la
proposta di emendamento del Movimento 5 Stelle. Io ringrazio veramente tutti i
consiglieri per l’ampia discussione che c’è stata su questa tematica e direi di
dichiarare conclusa la discussione.
Ora passiamo alle dichiarazioni di voto. Chi intende intervenire? Dichiarazione di
voto? Consigliere Simoncini, prego.
LUCA SIMONCINI. Dopo il primo intervento, chiaramente rimango fermo sulla
mia posizione. Sono state dette delle cose. Io personalmente non ho da giustificarmi,
anche se sono stati usati certi termini. Il consigliere Agostini purtroppo è andato via,
addirittura è rimasto disturbato da certe affermazioni, abbiamo usato toni
discriminanti.
Dico solo questo, ripeto, non per giustificarmi, perché confermo quanto detto,
quindi voterò contrario alla mozione di Taddeucci, e mi asterrò su quella di Maria
Grazia Angeli. Vi dico solo questo: villaggio [audio incomprensibile] 144; il
consigliere Simoncini sono quindici anni che a distanza ha adottato un bambino.
Quindi, invece di fare a volte tanta retorica, tanti discorsi, io la vedo in un’altra
maniera. Però, da parte mia, il mio contributo lo do. Sì, la vedo in un’altra maniera:
probabilmente questa povera gente andrebbe aiutata nei loro Paesi, prima di dire
determinate cose, di parlare di disturbi, addirittura, o di discriminazioni. Questa cosa,
ripeto, non per giustificarmi, ma per far capire che forse, se ognuno di noi facesse un
piccolo gesto, forse milioni di bambini potrebbero avere l’assistenza sanitaria, il cibo
e la scuola, così come il consigliere Simoncini fa da quindici anni. Solamente questo.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Simoncini. Altri interventi per dichiarazione
di voto? Non ci sono interventi per dichiarazione di voto? Consigliere Luca Agostini,
prego.
LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente. Io ho seguito con grande attenzione gli
interventi e devo dire che al contrario di quello che è stato detto, ritengo che ci sia
bisogno di parlare di questi argomenti, che ci sia bisogno di sentire tutti gli interventi
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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che ho sentito, con i toni commossi, con l’approfondimento, col trasporto che molti
consiglieri e assessori oggi hanno trasmesso a tutti noi. È analoga, la questione, al
fatto della memoria, al fatto che prima abbiamo discusso sulla questione di chi può
anche dimenticarsi del periodo fascista. Bisogna confermare, mantenere, ricordare,
non smettere mai, non arretrare mai di un passo su queste questioni. Ecco perché è
importante che invece si siano sentiti tutti questi interventi, oggi pomeriggio. Non è
secondaria, questa cosa, ed è utile perché comunque negli interventi, nelle sfumature,
per chi ci sente, per chi ascolta con attenzione, si colgono le differenze, eccome. Le
differenze ci sono: nell’approccio, nella concezione, nell’appartenenza di ognuno di
noi, in determinati motivi di emotività o altro. Non siamo uguali, su queste partite, e
gli interventi che si sono susseguiti devo dire che lo hanno denotato.
Aggiungo che sono orgoglioso che la maggior parte degli interventi, in maniera
trasversale, abbia sottolineato l’importanza dell’accoglienza, consapevoli che
l’accoglienza riguarda tutti noi, attivamente e passivamente, ci riguarda storicamente
e ci può aver riguardato negli anni, quando da una parte, quando dall’altra, o del
mare, o di un confine, o di un fiume: può riguardare tutti, e anche in futuro potrà
essere così. Non sia mai, ma potremmo avere bisogno anche noi di essere accolti.
Non sia mai, non potremo mai saperlo: non è per una questione di egoismo, è per una
questione di apertura mentale, non perché domani non può succedere anche a noi, ma
perché comunque non succeda ad altri, né ora, né più. Ecco perché gli interventi che
ho sentito non sono superflui, ed è sbagliato dire: potevamo fare a meno di fare tanti
interventi, non è così, mi dispiace. Da questo punto di vista, ogni intervento in più
che sottolinei l’importanza dell’accoglienza, l’importanza del superamento delle
barriere, l’importanza del superamento delle differenze, è utile a tutti. Poi, nella
differenziazione del pronunciamento e degli atteggiamenti che abbiamo, il cittadino,
chi ci guarda, chi ci ascolta, giudicherà, si farà le idee e deciderà anche con chi stare.
Questa è questione che ognuno sceglierà in maniera diversa.
Non bisogna confondersi o aver paura, quando parliamo di turismo. Turismo, ha
ragione l’assessore Montagnani, vuol dire accoglienza. Dice: ma è anche una risorsa
economica. Perché, cosa vuol dire? Si sceglie anche con chi fare accoglienza?
Abbiamo l’accoglienza di serie A, di serie B, o di serie C. Qualcuno, se no, ha una
medaglietta per cui può essere accolto perché il vip si accoglie volentieri, e chi non è
vip ovviamente può creare disagio? Mi dispiace, da questi concetti siamo
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
assolutamente molto lontani. Pertanto, è chiaro che il gruppo PD voterà ovviamente a
favore della mozione del consigliere Taddeucci, non potrà assolutamente sostenere la
mozione della consigliera Angeli, pertanto, da questo punto di vista, non solo
sottolineiamo questo aspetto, ma crediamo anche che la discussione, compreso
l’intervento del Sindaco, grazie all’inserimento e all’accostamento dell’interpellanza
a cui il Sindaco ha risposto in partenza, credo che abbiamo anche preso in esame
tutto quello che questa Amministrazione fa da sempre. Su questa falsariga, noi
continuiamo e sosteniamo in futuro l’impegno ricordato nella mozione dal
consigliere Taddeucci, a poter agevolare, sostenere e coadiuvare anche tutti quei
progetti che potranno in un certo senso dare risposta a quello che il Sindaco faceva
fatica a trovare una parola, perché non è un utilizzo ma è un coinvolgimento nelle
attività sociali di una comunità. Nel momento in cui qualcuno vive accanto a noi,
diventa esso stesso comunità.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Luca Agostini. Ci sono altre dichiarazioni di
voto? L’ho chiesto prima. Se non ci sono più dichiarazioni di voto, dichiaro conclusa
la dichiarazione di voto e chiamo il Segretario generale per mettere in votazione i
due atti. Naturalmente verranno votati in maniera separata.
Ringrazio la consigliera Maria Grazia Angeli e il consigliare Lorenzo Taddeucci
per aver permesso la discussione su questa tematica, qui, oggi, in Consiglio
comunale.
Segretario, metterei in votazione il punto n. 20) all’ordine del giorno, l’atto
presentato dalla consigliera Maria Graziella Angeli. Chi è favorevole è pregato di
alzare la mano. Forza Italia. Chi vota contro? PD, SUL. Chi si astiene? RDS. Chi si
astiene (ripetiamo l’astensione)? RDS, movimento 5 Stelle.
Il Consiglio respinge.
Passiamo adesso alla votazione del punto n. 47) all’ordine del giorno, mozione
presentata dal consigliere Lorenzo Taddeucci. Chi è favorevole è pregato di alzare la
mano. PD, SUL, Movimento 5 Stelle. Chi si astiene? Nessuno. Chi vota contro?
RDS, Forza Italia.
Il Consiglio approva.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Direi di andare avanti con l’ordine del giorno.
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Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Mozione presentata dai consiglieri Lorenzo Taddeucci e Luca Agostini
(Gruppo PD) ad oggetto: Eliminazione barriera a pedaggio Rosignano
PRESIDENTE. Al punto n. 21) abbiamo una mozione presentata sempre dal
consigliere Lorenzo Taddeucci, ad oggetto “barriera a pedaggio Rosignano”. La
mozione, così come abbiamo concordato anche in Conferenza… Scusate, consiglieri,
io capisco veramente che dopo diverse ore di Consiglio comunale, sia difficile
mantenere l’attenzione, però, veramente, cerchiamo per un’altra ora di portare avanti
i lavori del Consiglio comunale.
Così come concordato in Conferenza dei Capogruppo, tratteremo la mozione n.
21) insieme alla n. 31) e alla n. 37), perché di medesimo tema.
Pertanto, Segretario, io voterei l’anticipazione della mozione n. 31). (Interruzione
fuori microfono) Ho capito benissimo, consigliere Simoncini, io la ringrazio, è
sempre molto gentile.
Più che altro vi chiedo scusa, ma veramente oggi ho difficoltà ad alzare la voce,
quindi vi chiedo veramente, per un’ora, di cercare di mantenere l’attenzione,
altrimenti ditemelo, sospendiamo i lavori del Consiglio prima.
Così come concordato in Conferenza dei Capogruppo, tratteremo il punto n. 21)
insieme al punto n. 31) e n. 37), perché di medesimo tema. Pertanto, chiedo al
Segretario generale e a voi naturalmente, di votare l’anticipazione dei punti n. 31) e
n. 37) all’ordine del giorno. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
All’unanimità dei presenti.
Il Consiglio approva.
A questo punto darei la parola al consigliere Lorenzo Taddeucci. Prego.
LORENZO TADDEUCCI. Grazie, Presidente. Vado a leggere la mozione che è
su “Eliminazione della barriera a pedaggio di Rosignano”, argomento già discusso e
di notevole importanza per il territorio: “Ribadendo l’importanza dell’asse
infrastrutturale strategico di collegamento tra l’Area del Nordovest del Paese e
l’intero sistema centro-meridionale denominato Corridoio tirrenico, come priorità
regionale e nazionale, opera sinergica e di possibile grande sviluppo per la costa;
preso atto della mozione n. 930, approvata nella seduta del Consiglio regionale del
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
29 ottobre 2014, ad oggetto ‘Strategicità dell’asse autostradale tirrenico’, dove si
chiedeva al Governo di attivarsi immediatamente, qualora dovessero essere adottate
dal Governo soluzioni alternative al completamento dell’autostrada A12, per fare
rimuovere la barriera a pagamento del pedaggio all’altezza di Rosignano; considerato
che sono venute meno le condizioni progettuali precedenti che vedranno invece,
come affermato dal Vice Ministro Nencini, il tracciato da Rosignano a Grosseto Sud,
coincidere con l’attuale carreggiata della Variante Aurelia, con una nuova
pavimentazione, nuove piazzole e nuova manutenzione ordinaria e straordinaria, a
carico di Società Autostrade; considerato che con tale accordo scatterà il pedaggio
con misure di tutela di vantaggio per i residenti da Civitavecchia ad Ansedonia,
invece, da Rosignano a Grosseto Sud il tratto non sarà proprio sottoposta a pedaggio,
una volta che sarà ultimato; considerato che con quanto dichiarato si rende ancora
più evidente l’insensatezza di detto pedaggio alla barriera di Rosignano; ritenuto che
con l’ulteriore aumento delle tariffe concesse ai gestori della rete autostradale, si
andrebbe a compensare adeguatamente i mancati introiti dati dal venir meno dei
pedaggi in questione; il Consiglio comunale di Rosignano Marittimo impegna il
Sindaco ad attivarsi urgentemente con tutti i mezzi a disposizione nelle sedi
opportune perché sia data immediata attuazione alla richiesta di eliminazione della
barriera con pedaggio di Rosignano, come richiamato dalla mozione n. 930 del 2014
del Consiglio regionale toscano, e a chiedere la messa in sicurezza del tratto di
Variante Aurelia tra Vada e Grosseto Sud”.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Mozione presentata dai consiglieri Mario Settino, Becherini Elisa, Francesco
Serretti (Movimento 5 Stelle) ad oggetto: Soppressione pedaggio autostradale
casello Vada-Rosignano verso e da Livorno
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Taddeucci. A questo punto darei la parola al
Movimento 5 Stelle. Chi relaziona la mozione? Elisa Becherini. Prego.
ELISA BECHERINI. Grazie, Presidente. La nostra mozione è simile a quella del
PD, quindi vado a leggere l’impegno: “Chiede pertanto al Sindaco e al Consiglio
comunale di appoggiare ufficialmente l’iniziativa dei due consiglieri regionali del
PD, Matteo Tortolini e Marco Ruggeri, che attraverso l’interrogazione n. 1304
presentata in Consiglio regionale il 22 gennaio 2015, hanno rilevato come, in assenza
di pedaggio, da San Pietro in Palazzi fino a Grosseto Sud, rende ancora più evidente
l’insensatezza del pedaggio, considerata la prevalenza locale del traffico assoggettato
alla barriera di Vada. Inoltre, l’ulteriore aumento delle tariffe concesso ai gestori
della rete autostradale, in assenza di investimenti e di infrazioni compenserebbe
adeguatamente i mancati introiti dati dal venir meno dei pedaggi.
È stato dunque richiesto alla Giunta regionale di conoscere le iniziative che la
Regione Toscana intende intraprendere affinché sia data immediata attuazione alla
richiesta di eliminazione della barriera con pedaggio di Vada, come votato dal
Consiglio regionale con la mozione n. 930”.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Mozione presentata dai consiglieri Silvia Gesess, Niccolò Gherarducci
(Sinistra Unita per il Lavoro), Luca Simoncini (Gruppo R.D.S) e Serena
Mancini (Movimento 5 Stelle) ad oggetto: Revoca pedaggio casello autostradale
Vada/Rosignano
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Becherini. A questo punto, darei la parola per
relazionare sul punto n. 37) all’ordine del giorno al consigliere Simoncini. Prego,
consigliere Simoncini.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente. Questa mozione è a firma, oltre che mia,
anche della consigliera Gesess, di Niccolò Gherarducci e di Serena Mancini: “Preso
atto che l’articolo 28 della deliberazione 118/2009 del CIPE stabilisce l’esenzione
del pedaggio per l’utilizzo del tratto autostradale Rosignano-San Pietro in Palazzi,
dovrà essere garantita per i residenti nei dieci Comuni della Bassa Val di Cecina,
come proposto da SAT e concordato con i Comuni, per il periodo necessario a
definire, con l’approvazione del successivo lotto, il sistema di esenzione che verrà
realizzato sul resto della tratta autostradale da Cecina a Civitavecchia. Tale esenzione
dovrà riguardare gli utenti di classe A e B dotati di Telepass, per il cui canone è
prevista la gratuità per un anno; che il punto b) della deliberazione della Giunta
regionale Toscana del 2 novembre 2009, n. 976 recita ‘l’esenzione del pedaggio per
l’utilizzo del tratto autostradale Rosignano-San Pietro in Palazzi dovrà essere
garantita per i residenti nei dieci Comuni della Bassa Val di Cecina, come proposto
da SAT e concordato con i Comuni per il periodo necessario a definire con
l’approvazione del successivo lotto, il sistema di esazione che verrà realizzato sul
resto della tratta autostradale da Cecina a Civitavecchia. Tale esenzione dovrà
riguardare gli utenti di classe A e B dotati di Telepass, per il cui canone è prevista la
gratuità per un anno (c’è stata una ripetizione)’; che la mozione n. 930, approvata
all’unanimità nella sede del Consiglio regionale della Toscana in data 29 ottobre
recita: ‘di attivarsi immediatamente, qualora dovessero essere adottate dal Governo
soluzioni alternative al completamento dell’autostrada A12 per far rimuovere la
barriera di pagamento del pedaggio all’altezza di Vada’; che ad oggi è ormai certo
l’abbandono da parte del concessionario del progetto di completamento
dell’autostrada tirrenica, così come parzialmente già approvato; che da informazioni
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
di stampa sappiamo essere in corso incontri tra Regione e Ministero delle
infrastrutture per valutare la situazione; che in data 11 febbraio 2015, all’ordine del
giorno del Consiglio regionale, c’è stata la risposta all’interrogazione dei consiglieri
Ruggeri e Tortolini sull’eliminazione della barriera a pedaggio di Vada, in attuazione
della mozione del Consiglio regionale n. 930 del 29 ottobre 2014, interrogazione
orale n. 1304 a cui il Presidente ha fornito risposta scritta; che di tale risposta non vi
è traccia sul sito della Regione, al contrario degli altri atti citati, né vi è traccia delle
notizie fornite dagli organi di stampa; che l’attuale sistemazione della viabilità della
Variante Aurelia all’altezza dell’intersezione con l’autostrada per chi proviene da sud
appare come un imbuto in cui si è invitati ad entrare in autostrada (per evitarlo
servirebbe uscire allo svincolo Cecina nord e percorrere la 206, informazioni che non
sono indicati da SAT, che certamente non sono in possesso di chi non è residente in
zona e che il pedaggio che pagano coloro che non escono verso Rosignano per
ricollegarsi alla Variante è di 60 centesimi e rappresenta un esborso ingiustificato,
atteso che si ripercorrono diversi chilometri di complanare di collegamento che non è
autostrada); che chi percorre la variante proveniente da nord, si ritrova invitato a
proseguire fino al casello perché per evitarlo dovrebbe seguire le indicazioni per
Castellino o per la 206, indicazioni che certamente nulla possono dire a chi non è del
luogo; che mancando in concreto una tratta autostradale, non esiste alcun legittimo
fondamento perché i cittadini paghino un servizio non presente, o comunque non
idoneo; che l’attuale esenzione al pedaggio copre solo i residenti della BVdC e non
comprende il costo del Telepass obbligatorio.
Per tutti i motivi su esposti, il Consiglio comunale invita il Sindaco e la Giunta ad
attivarsi presso la Regione e il Ministero delle infrastrutture perché sia eliminato il
pedaggio al casello di Vada Rosignano. Copia della presente sia inviata anche alla
direzione per la vigilanza per l’autostrada”. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Simoncini. Credo che a questo punto potremo
aprire il dibattito su questi punti all’ordine del giorno. Chi chiede di intervenire? Ci
sono interventi? Se non ci sono interventi, dichiaro conclusa la discussione.
Apriamo le dichiarazioni di voto. Consigliera Becherini, prego.
ELISA BECHERINI. Grazie, Presidente. Tra le cose assurde della nostra
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Regione, c’è il casello autostradale a Vada, per chi, dalla Variante Aurelia, prosegue
sulla Variante Aurelia in direzione da e per Livorno. Ogni cittadino paga 60
centesimi per passare da una strada pubblica alla stessa strada pubblica. Se fino a
poco tempo fa poteva essere giustificato con l’idea di avere un giorno l’autostrada, è
diventato un furto a tutti gli efferati che si scontra con la mozione n. 930, approvata
all’unanimità nella seduta del Consiglio regionale della Toscana del 29 ottobre 2014,
che recita: “di attivarsi immediatamente qualora dovessero essere adottate dal
Governo soluzioni alternative al completamento dell’autostrada A12 per far
rimuovere la barriera di pagamento del pedaggio all’altezza di Vada”. Visto il
silenzio della Giunta nell’applicare la mozione, il consigliere regionale Tortoli, con
l’interpellanza n. 1225 del 22 gennaio 2015, chiedeva esplicitamente al Presidente
Rossi di conoscere le iniziative che la Regione intende intraprendere perché sia data
immediata attuazione alla richiesta di eliminazione della barriera di Vada. Nell’atto
si legge che la Giunta non ha avanzato richiesta esplicita in tal senso, bensì si è
sempre pronunciata a favore dell’esenzione del pedaggio per i residenti, esenzione
che è già in atto per i residenti dei dieci Comuni della Bassa Val di Cecina.
Ricordiamo però che l’esenzione prevede comunque l’acquisto di un Telepass. E poi
conclude, in riferimento alla presentazione delle nuove ipotesi progettuali: la Giunta
regionale riporterà la richiesta di esenzione del pedaggio valutando anche le proposte
di posizionamento con la richiesta di eliminazione in merito alle barriere. Ma la
mozione n. 930 è chiarissima, in proposito, e non dà adito a interpretazioni ambigue:
rimuovere la barriera di pagamento del pedaggio all’altezza di Vada.
La risposta all’interrogazione orale sull’eliminazione della barriera a pedaggio di
Vada è in attuazione della mozione del Consiglio regionale, dei consiglieri Ruggeri e
Tortolini. I consiglieri interrogano il Presidente della Giunta per conoscere le
iniziative che la Regione intende intraprendere perché sia data immediata attuazione
alla richiesta di eliminazione della barriera con pedaggio di Vada.
Negli atti di programmazione regionale, la cosiddetta Autostrada Tirrenica rimane
una priorità, così come lo è nei piani nazionali. È più volte stato ribadito dalla Giunta
regionale il ritardo nella sua realizzazione.
Il 26 maggio 2015, Riccardo Nencini, Vice Ministro alle infrastrutture, ha
dichiarato: ‘il Corridoio tirrenico, fino alla scorsa estate, era un progetto morto. Ora
abbiamo un accordo, un buon accordo, ne ho visti di peggiori, che andrebbe
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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26 Giugno 2015
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festeggiato. Quindi, se è stato firmato un protocollo d’intesa nelle scorse settimane
tra Governo, SAT e Regione, sarebbe giusto che i cittadini smettessero di pagare,
oltretutto per un’autostrada che la maggior parte di loro non vuole’”. Per questo
siamo favorevoli alle mozioni. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Becherini, anche perché è rimasta nei tre
minuti previsti dal Regolamento. C’era il consigliere Simoncini. Prego.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente. Solamente una constatazione. Qui ci
sono tre mozioni che di fatto, a parte le premesse, nella parte terminale dell’impegna,
tutte vanno in un’unica direzione. Mi sento di dire ai proponenti, sia a Taddeucci per
quanto riguarda la mozione presentata come Gruppo consiliare del Partito
Democratico, che ai consiglieri del Movimento 5 Stelle, che hanno fatto l’altra
mozione, se è possibile fare sintesi e fare un testo unico, perché oggettivamente,
andare in votazione… Io ho esposto la mozione, poi pensavo che qualcheduno
intervenissero, se no lo dicevo già prima, Presidente. Credo sia assurdo votare tre
testi che nella parte dell’impegna sono gli stessi. Mi scuso se non l’ho detto prima,
ma pensavo che qualchedun altro intervenisse dopo l’esposizione della mozione
stessa, però mi sento in dovere di dirlo comunque.
La mia proposta è questa: se c’è la volontà, se no si andrà alla votazione dei tre
testi.
PRESIDENTE. Di fatto, io capisco la sua proposta, però tecnicamente siamo in
dichiarazione di voto.
A volte, anche rischiando di essere antipatica, ho ripetuto più volte se c’erano
interventi e nessuno ha alzato la mano, per cui è stata una scelta del singolo
consigliere non intervenire su questo tema. Dico singolo, nel senso dei presenti.
Pertanto, chiusa la discussione, da Regolamento devo dire che questo non è più
possibile. Dichiarazioni di voto? Consigliera Gesess, prego.
SILVIA GESESS. Grazie, Presidente, sarò brevissima. Mi consentirete, spero,
una piccola polemica, visto che oggi invece è stata una giornata abbastanza
armoniosa.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
Io mi domando cosa venga discusso in Conferenza dei Capigruppo, e lo dico con
un po’ di polemica. Il mio Capogruppo peraltro non c’è, sarà andato a far merenda,
non lo so, comunque chiederò anche a lui cosa viene fatto in Conferenza dei
Capigruppo. Di fronte a tre documenti che al di là delle premesse, vanno a chiedere
esclusivamente la stessa cosa, mi sembra veramente assurdo che non si sia pensato di
provare, come dice giustamente Simoncini, a fare sintesi, a trovare una formula che
potesse andar bene a tutti. Questo sarebbe stato un modo anche per dare più forza al
documento stesso.
Va da sé, oramai siamo fuori tempo, perché evidentemente abbiamo perso
l’occasione di intervenire, e quindi giustamente, il Regolamento va applicato, quindi
faccio la mia dichiarazione di voto. Io a questo punto voterò favorevole a tutti e tre i
documenti. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, collega Gesess. Sì, il consigliere Simoncini non c’era, lo
dico io, non ci son problemi. Simoncini non c’era. Ci sono altre dichiarazioni di
voto? Consigliere Luca Agostini, prego.
LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente. In Conferenza dei Capigruppo credo che
si possa dire che si lavora. A volte cogliamo, non è la prima volta, anche
l’opportunità di mettere insieme e discutere documenti che trattano lo stesso
argomento. Ora, dispiace a me, per Simoncini, che non è stato pronto, come
estensore di una delle tre mozioni, a chiedere per tempo di farne una sintesi, e di
solito questo attiene non solo ai Capigruppo ma anche agli stessi estensori, nel
momento in cui possano vedere un po’ più di affinità dei loro documenti. Perché?
Perché non sono esattamente uguali le mozioni, anche se la nostra veniva un po’
prima dell’altra (prima guardavo le date). Insomma, alcune differenze e imprecisioni
ci sono. E come spesso io ho ricordato in quest’anno, o quasi, che siamo in Consiglio
comunale anche le premesse fanno parte integrante di un documento.
Il dispositivo è dispositivo, ma la premessa, la parte narrativa, se mi dice delle
cose che io non condivido, è ovvio che non la voto. Perché quando poi l’ho votato,
chi legge vede “documento approvato” e non sta a guardare necessariamente se
abbiamo condiviso appieno o meno. Abbiamo condiviso il documento e l’abbiamo
approvato.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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26 Giugno 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
Quindi, per arrivare alla dichiarazione di voto, non ho nessun problema a
sostenere la nostra mozione, chiaramente, come anche la mozione del Movimento 5
Stelle, nonostante un minimo di polemica fatta nella lettura del comunicato della
Regione, che peraltro dice anche altre cose in riferimento al progetto SAT, a quanto è
avvenuto e all’atteggiamento della Regione nei confronti del progetto. Invece, per il
contenuto anche in premessa del consigliere Simoncini, per alcune inesattezze, per
alcune imprecisioni, per alcune cose che noi non condividiamo, quella mozione non
possiamo votarla.
Lo ripeto, l’ho capito perfettamente: lo spirito è quello, l’esito è quello! Ma
coerentemente a come è fatto e come è avvenuto altre volte, laddove non c’è una
piena condivisione del documento nella sua interezza, è ovvio che il Gruppo PD o ne
fa un altro o lo emenda nel momento opportuno. Qui io non avevo da proporre
nessun emendamento, nel senso che nessuno nemmeno è venuto per tempo a
chiederlo, noi abbiamo una mozione. Le volte che il Gruppo PD ha ritenuto
necessario e opportuno fare delle modifiche su altri documenti lo ha fatto, eccome,
sospendendo i lavori, impegnandosi, facendo anche i salti mortali per poterli votare.
Quindi prendiamo atto forse anche di una distrazione attuale, pertanto sulle tre
mozioni, sarà voto favorevole sulla nostra, sarà voto favorevole sulla mozione del
Movimento 5 Stelle, sarà voto contrario sulla mozione del consigliere Simoncini.
Grazie, Presidente.
PRESIDENTE. Altre dichiarazioni di voto? Non ci sono altre dichiarazioni di
voto? No. (Interruzione fuori microfono) Io non riesco a capire, però se riesci
veramente brevemente… Veramente non riesco a capire dov’è il problema. Te lo
dico francamente. (Interruzione fuori microfono) Però, facciamo sì che non diventi
un battibecco. (Interruzione fuori microfono: “Assolutamente”) Prego, chiarisci il
punto, dopodiché andiamo in votazione.
LUCA SIMONCINI. Concordo pienamente con la linea tenuta dalla Presidente
del Consiglio: le regole vanno rispettate. D’accordo. Ce lo ricorderemo che vanno
rispettate sempre, anche quando poi volete proporre degli emendamenti durante il
Consiglio comunale. Su questo non ci piove, consigliere Agostini, perché noi le
rispettiamo. È giusto che la Presidente del Consiglio mantenga fermo il
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Regolamento.
Il problema, come è stato altre volte, a parte la mia mancanza, ma a parte quello, è
che molto spesso – può essere anche uno sbaglio – si tende a modificarle anche
durante l’esposizione e durante il dibattimento. Se la nostra mozione poteva avere
delle premesse – io me la sto riguardando – di un punto o due che potevano sembrare
critici nei confronti della Regione, non era un problema da parte nostra
eventualmente togliere o modificare quel capoverso.
Fermo restando questo, e concludo, responsabilmente chiaramente voteremo la
nostra, voteremo quella del Movimento 5 Stelle e voteremo anche quella del Partito
Democratico, perché quando c’è una coerenza va fatto.
Ti volevo ricordare solo questo: gli emendamenti o se ne discute prima o, sennò,
non si può fare il gioco delle tre carte quando torna comodo. È bene essere chiari.
PRESIDENTE. Io non riesco a capire qual è il gioco delle tre carte, francamente.
(Interruzione fuori microfono) Credo che ci sarà modo e maniera, come dice
qualcuno, di chiarire anche questo punto, perché io non riesco a capire qual è il gioco
delle tre carte.
Ripeto quanto ho detto prima. Ho chiesto almeno 2-3 volte se c’erano interventi,
nessuno è intervenuto, e quando si dichiara conclusa la discussione la discussione è
conclusa. Ecco, dire che quando c’è il gioco delle tre carte… (Interruzione fuori
microfono) Ci sarà sicuramente modo per poter chiarire questo aspetto…
(Interruzione fuori microfono) Ci sarà modo sicuramente per chiarire questo aspetto.
Ci sono altri interventi? Bene, Segretario, non ci sono altri interventi. Allora,
metterei in votazione i tre atti.
Partiamo dall’atto n. 21), la mozione di Lorenzo Taddeucci. Chi è favorevole è
pregato di alzare la mano. Scusate, mantenete su le mani. PD, RDS, SUL,
Movimento 5 Stelle. Chi è contrario? Nessuno. Chi si astiene? Consigliera Angeli.
Il Consiglio approva.
Andiamo adesso al punto n. 31), la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. PD, RDS, SUL, Movimento 5 Stelle.
Chi vota contro? Nessuno. Chi si astiene? Consigliera Angeli.
Il Consiglio approva.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Passiamo adesso al punto n. 37) all’ordine del giorno, la mozione presentata dai
consiglieri Silvia Gesess, Niccolò Gherarducci e Luca Simoncini. Chi è favorevole è
pregato di alzare la mano? RDS, SUL, Movimento 5 Stelle. Chi vota contro? PD. Chi
si astiene? Consigliera Angeli.
Il Consiglio respinge.
Mozione presentata dai consiglieri Tommaso Carafa e Luca Agostini
(Gruppo PD) ad oggetto: Illuminazione pubblica
PRESIDENTE. Passiamo adesso al punto n. 22) all’ordine del giorno, una
mozione… (Interruzione fuori microfono) Scusi, consigliere Simoncini, ma lei
chiedeva prima di essere… (Interruzione fuori microfono) Di mantenere…
(Interruzione fuori microfono) Grazie. (Interruzione fuori microfono) Sì, lo so. A
volte serve anche un pochino alleggerire i toni. Serve anche questo durante i lavori.
Come dicevo, andiamo avanti con l’ordine del giorno. Punto n. 22) all’ordine del
giorno. Do la parola al consigliere Tommaso Carafa, con la mozione ad oggetto
“Illuminazione pubblica”. Prego.
Temo che il consigliere Carafa abbia forse un microfono difettoso. Prego il
consigliere Taddeucci di passargli il microfono. Prego.
TOMMASO CARAFA. Grazie, Presidente.
Premesso che l’illuminazione pubblica stradale è uno dei fattori fondamentali per
la sicurezza dei cittadini e della circolazione stradale; visto che dal 1° marzo 2015 il
Comune di Rosignano Marittimo ha attivato la società Citelum con la convenzione
per la gestione dell’illuminazione pubblica e dei servizi connessi in modo da
riqualificare e gestire in maniera maggiormente efficace l’ingente rete dei punti luce
pubblici presenti sul nostro territorio; rilevato che la notevole estensione del nostro
territorio comunale comporta inevitabilmente che in alcune zone vi siano situazioni
critiche sia dal punto di vista della presenza dell’illuminazione pubblica sia da quello
della discontinuità della stessa, che possono generare pericoli alla percorrenza dei
veicoli ma soprattutto a quella di pedoni e biciclette, come per esempio – e sono
soltanto piccoli esempi – via per Rosignano, via Della Torre, zona delle Spianate e
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
altre che potranno essere opportunamente valutate; considerato anche che in tali zone
spesso l’unica illuminazione presente è quella delle case private che si trovano in
prossimità delle vie pubbliche; il Consiglio comunale impegna il Presidente della V
Commissione consiliare a iniziare un percorso all’interno della Commissione stessa
per monitorare, avvalendosi anche del supporto dei tecnici competenti, quanto viene
messo in opera a seguito dell’avvio di questa nuova gestione e valutare le diverse
ulteriori criticità presenti sul nostro territorio, tenendo conto anche delle pericolosità
evidenziate in premessa per indicare e risolvere le problematiche ritenute più urgenti.
Grazie.
PRESIDENTE. Ringrazio il consigliere Tommaso Carafa.
Apriamo il dibattito sul punto n. 22) all’ordine del giorno. Chi chiede di
intervenire? Chi chiede di intervenire? Non ci sono interventi? No. Bene, allora
dichiaro conclusa la discussione.
Apriamo, dunque, gli interventi per le dichiarazioni di voto. Chi chiede di
intervenire? Bene, non ci sono interventi neppure per dichiarazione di voto.
Segretario, mettiamo in votazione il punto n. 22) all’ordine del giorno. Chi è
favorevole è pregato di alzare la mano? PD. Chi vota contro? Nessuno. Chi si
astiene? RDS, SUL, consigliera Angeli, Movimento 5 Stelle.
Il Consiglio approva.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Mozione presentata dai consiglieri Maria Graziella Angeli (Forza Italia),
Silvia Gesess e Niccolò Gherarducci (Sinistra Unita per il Lavoro) ad oggetto:
mansioni e carichi di lavoro del personale dipendente del Comune di Rosignano
Marittimo
PRESIDENTE. Passiamo adesso al punto n. 23) all’ordine del giorno, una
mozione presentata dai consiglieri Maria Grazia Angeli, Niccolò Gherarducci, Silvia
Gesess ad oggetto “Mansioni e carichi di lavoro del personale dipendente del
Comune di Rosignano Marittimo”. Chi la relaziona? Maria Grazia Angeli? Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Poiché risulta che il Comune di Rosignano
Marittimo avrebbe assunto la decisione, non condivisa dal personale dipendente
interessato, per riconoscere e formalizzare a parità di risorse disponibili una
posizione organizzativa, istituendo così la prassi per cui, a fronte di nuove esigenze
organizzative, i costi relativi graverebbero sulla retribuzione dei dipendenti coinvolti;
considerato che il personale in questione negli ultimi anni, a seguito di processi di
riorganizzazione dell’Ente, ha visto aumentare il carico di lavoro e le responsabilità
conseguenti, nonché un’aumentata complessità del lavoro stesso, e che risulta che da
circa un decennio le posizioni organizzative non avrebbero usufruito di alcun
miglioramento, a cui si aggiunge anche la mancanza di comunicazione e di un
confronto preventivo di merito con le rappresentanze sindacali del personale
dipendente; considerato essenziale attivare una discussione con le rappresentanze
sindacali presenti nell’Ente sull’organizzazione generale del lavoro e sulle mansioni
e carichi di lavoro del personale in questione; il Consiglio comunale impegna il
Sindaco e la Giunta a non sottovalutare il fatto che il personale dipendente, per
quanto sopradetto, subirebbe ulteriori disagi, ad attivare in tempi brevi
un’approfondita discussione sul lavoro per una migliore organizzazione dello stesso
e la tranquillità dei dipendenti attraverso le idonee Commissioni istituzionali,
invitando le organizzazioni sindacali preposte.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Angeli.
Apriamo il dibattito sul punto n. 23) all’ordine del giorno. Chi chiede di
intervenire? Consigliere Simoncini, prego.
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LUCA SIMONCINI. Lo comunico ora: questo atto probabilmente è rimasto nei
pensieri, nel senso che è firmato anche da me. (Interruzione fuori microfono) Lo
volevo semplicemente comunicare.
PRESIDENTE. Volevi intervenire, Luca, a parte questo? Bene. Ci sono interventi
su quest’atto? Nessuno vuole intervenire, dunque? Vuoi intervenire? Assessore
Donati, prego.
DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente.
Semplicemente per chiarire anche gli elementi che sono stati sollevati dalla
consigliera Angeli. Il provvedimento che è stato fatto è un provvedimento di
parametrazione delle indennità di posizione delle posizioni organizzative, portando
tutte le varie posizioni organizzative allo stesso livello, in quanto in precedenza
esistevano delle posizioni organizzative che facevano parte del Settore Interventi sul
territorio e Qualità urbana che avevano delle retribuzioni più basse rispetto a quelle
delle altre posizioni organizzative.
Con questa operazione sostanzialmente sono state parametrate tutte le indennità di
posizione riparametrando allo stesso livello gli importi. Questo ovviamente perché
andare ad aumentare l’importo voleva dire andare a pesare su quello che è il fondo a
cui non solo attingono le posizioni organizzative, ma anche tutto il personale, per cui
poi voleva dire andare a prendere delle risorse che, altrimenti, sarebbe stato a
svantaggio di tutto il personale.
È stata fatta questa riparametrazione, che in questo momento consente di avere
tutte le posizioni organizzative con la stessa indennità di posizione, ovviamente con
la possibilità di andare a rivedere la questione nel momento in cui, sulla base anche
dell’intervento di riorganizzazione e anche di eventuali risorse che da questo punto di
vista si possono liberare e che possono essere eventualmente messe a disposizione,
anche perché la materia è estremamente dettagliata ed estremamente controllata dalla
normativa, per cui non è che si può mettere a disposizione e costituire fondi a
piacimento dell’Amministrazione, però nell’ambito anche della riorganizzazione se
ci sono delle risorse che possono essere messe a disposizione per riparametrare la
retribuzione di posizione delle posizioni organizzative la disponibilità c’è.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Nell’immediato questa operazione è servita per parametrare la retribuzione di
posizione di tutte le posizioni organizzative perché, altrimenti, c’era chi aveva delle
retribuzioni più alte e chi aveva delle retribuzioni più basse perché veniva da una
vecchia parametrazione.
Questo è tanto per dare una prima informazione sull’operazione.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Donati.
Ci sono interventi? Consigliera Angeli, prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Siccome la mozione è del 3 febbraio del 2015,
abbiamo pensato che qualcosa poteva essere avvenuto nel frattempo. Questo non lo
sapevamo. È per questo motivo che per avere più tempo a disposizione e per avere
un maggior confronto avevamo chiesto la Commissione, proprio per cadere in piedi,
insomma per essere aggiornati proprio a quel tempo. Quindi, noi chiediamo ancora
questa Commissione, perché vorremmo approfondire la faccenda, al di là della
risposta soddisfacente che ci ha dato l’assessore, per poter parlare più
compiutamente.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Angeli.
Ci sono altri interventi? Bene. Allora, dichiaro conclusa la discussione sul punto
n. 23) all’ordine del giorno.
Apriamo, dunque, gli interventi per dichiarazione di voto. Chi chiede di
intervenire? Nessuno. Bene.
Segretario, mettiamo in votazione il punto n. 23) all’ordine del giorno. Chi è
favorevole è pregato di alzare la mano. RDS, SUL, consigliera Angeli, Movimento 5
Stelle. Chi vota contro? PD. Chi si astiene? Nessuno.
Il Consiglio respinge.
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Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle)
ad oggetto: Acqua pubblica gratuita per i primi 50 litri ad ogni utente
PRESIDENTE. Andiamo avanti con l’ordine del giorno. Al punto n. 24) abbiamo
una mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini, che non è stata firmata da
altri consiglieri e pertanto, vista la sua assenza, andrà con gli altri atti in coda al
Consiglio comunale.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Ordine del giorno presentato dai consiglieri Silvia Gesess, Niccolò
Gherarducci (Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS) ad
oggetto: IMU agricola
PRESIDENTE. Andiamo al punto n. 25), ordine del giorno presentato dai
consiglieri Silvia Gesess, Niccolò Gherarducci e Luca Simoncini, ad oggetto “IMU
agricola”.
Relaziona Silvia Gesess.
SILVIA GESESS. Grazie, Presidente.
Premesso che il Comune di Rosignano Marittimo ha individuato nel settore
agroalimentare il mezzo per rilanciare l’economia del territorio – e qui cito la stampa
– “sostenendo e incentivando le culture autoctone e le tipicità enogastronomiche”;
ben consci delle difficoltà di molti piccoli e medi agricoltori nel rientrare degli
investimenti fatti anno dopo anno, dai danni provocati da fenomeni atmosferici
devastanti, dalla scarsa redditività che affligge i lavoratori della terra, che a fronte del
duro lavoro si vedono costretti a svalutare i propri prodotti per sostenere la
concorrenza dell’agroalimentare estero; convinti anche dell’importanza che gli
agricoltori hanno per la tenuta dell’assetto idrogeologico dei territori; il Comune di
Rosignano Marittimo, oltre a impegnarsi nel non applicare addizionali comunali su
IMU agricola e TASI agli agricoltori operanti nel proprio territorio, invita il
Presidente del Consiglio e il Ministro delle politiche agricole a una revisione della
nuova legge sull’IMU agricola sui terreni, che troviamo iniqua nell’individuare nella
Casa comunale il parametro con il quale si va a definire la categoria di tutto il
Comune, montano, parzialmente montano e non montano, e troppo onerosa per le
molte aziende già in affanno. Chiediamo, quindi, che si introducano criteri di
sostegno e di esenzione dal pagamento dell’IMU delle aziende agricole in difficoltà,
al fine di sostenere sia il lavoro che la grande tradizione agricola italiana.
La mozione è stata scritta quando, fra l’altro, ancora non c’era grandissima
chiarezza intorno all’IMU agricola, però si sapeva che era stato fissato, per esempio,
il criterio della Casa comunale, che credo sia un elemento fondamentale per la
mozione e per lo spirito del documento che noi abbiamo scritto.
Probabilmente sull’IMU agricola si tornerà, però sarebbe secondo me
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
assolutamente positivo se ci fosse condivisione sullo spirito della mozione.
Grazie.
PRESIDENTE. Bene. Allora, ringrazio la consigliera Silvia Gesess.
Apriamo, dunque, il dibattito. Chi chiede di intervenire? Ci sono interventi? Non
ci sono interventi? Luca Agostini, vuole intervenire? Prego.
LUCA AGOSTINI. Intervengo e automaticamente faccio anche la dichiarazione
di voto, così non intervengo dopo.
Credo che la questione posta sia una questione condivisibile. Del resto, noi
abbiamo anche in passato, grazie agli incontri con le associazioni di categoria,
cercato di tenere bassa la pressione fiscale.
Siamo consapevoli delle difficoltà e dell’impegno anche del mondo agricolo nel
mantenimento del territorio, ma anche nel fatto che questa sia una risorsa importante
per tutto il sistema Paese, e che quindi sia normale poter, lo ripeto, avere un
atteggiamento relativamente a quelle che possono essere le scelte di pressione fiscale
di favore nei confronti di questo.
Non solo l’Amministrazione è in linea con quanto auspicato, ma crediamo, come
Gruppo, di sostenere la mozione presentata perché, lo ripeto, anche in futuro
l’indirizzo, l’obiettivo da raggiungere possa essere quello di una piena
consapevolezza che l’aumento del carico fiscale su un importante e già sacrificato
settore economico potrebbe ricoprire. Quindi, da questo punto di vista voteremo
favorevole la mozione e cercheremo di supportare l’azione e anche la battaglia,
laddove questo richieda un impegno anche nei confronti di altre Istituzioni e non solo
la nostra diretta autodeterminazione nella scelta delle imposizioni fiscali locali.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Agostini.
Ci sono altri interventi? Consigliere Serretti, prego.
FRANCESCO SERRETTI. Grazie, Presidente.
Anche noi siamo assolutamente favorevoli a questa mozione. Ricordiamo che
questa tassa si presenta come una vera e propria patrimoniale al contrario, infatti
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colpisce la maggior parte degli agricoltori piccoli e medi, ossia la vera spina dorsale
dell’agricoltura italiana.
Vengono colpiti, tra l’altro, anche i possessori di terreno che si autoproducono,
quindi che spesso lo coltivano esclusivamente per ragioni di autoconsumo, e questo è
scandaloso. D’altronde, se è vero che si va a colpire le piccole imprese, si va a
colpire anche persone che fanno autoconsumo.
Imporre una tassa sulla terra significa tassare un bene strumentale, senza il quale
non si potrebbero ottenere i beni primari, come le derrate agricole, necessarie al
sostentamento della popolazione, oltre che numerosi prodotti di qualità che sono
venduti anche all’estero con il secondo brand più famoso al mondo, ovvero il made
in Italy. Quindi, in qualche modo significa rendere l’agricoltura sempre meno
competitiva nei confronti dei mercati internazionali.
Siamo, pertanto, assolutamente favorevoli.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Serretti.
Ci sono altri interventi? Non ci sono interventi. Bene, allora io dichiaro conclusa
la discussione.
Apriamo le dichiarazioni di voto. Chi chiede di intervenire? Nessuno.
Segretario, mettiamo in votazione il punto n. 25) all’ordine del giorno. Scusate,
consiglieri, mettiamo in votazione il punto n. 25) all’ordine del giorno. Chi è
favorevole è pregato di alzare la mano.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Consiglieri, sono quasi le 19, per cui direi di sospendere i lavori di questo
Consiglio comunale. Dico sospendere perché ci ritroveremo martedì 30 per
continuare i lavori dell’ordine del giorno del Consiglio comunale.
Ringrazio veramente tutti per essere stati qui presenti quest’oggi. Ringrazio anche
la presenza dei Vigili, che è da questa mattina che ci tengono compagnia.
Buona serata a tutti. Ci vediamo martedì 30, alle ore 8.30. Mi raccomando,
puntuali. Grazie.
La seduta è tolta.