qui - Cineteatro Excelsior Lissone

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Programma della notte:
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Ore 21.15 - 23.20: La talpa
Ore 23.25 - 00.15: Drive (1a parte)
Ore 00.15 - 00.40: Coffee break di mezzanotte
Ore 00.40 - 01.30: Drive (2a parte)
Ore 01.30 - 04.10: Millennium – Uomini che odiano le donne
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CINETEATRO EXCELSIOR
Via C. Colnaghi, 3 - LISSONE - MB - Tel. 039.2457233 - www.excelsior-lissone.it
La talpa
di Tomas Alfredson
con Gary Oldman, Kathy Burke, Colin Firth, Tom Hardy, John Hurt – GB 2012 – durata 127 minuti
George Smiley è un ex agente del MI6 ormai in pensione, alle prese con la nuova vita fuori dai servizi segreti. Quando un
agente caduto in disgrazia gli rivela la presenza di una talpa nel cuore del Circus, Smiley è costretto a rientrare nel torbido
mondo dello spionaggio. Incaricato di scoprire quale tra i suoi ex colleghi abbia deciso di tradire lui e il paese, Smiley restringe
la ricerca a quattro possibili sospetti - tutti agenti ricercati, competenti e di successo - ma tra storie del passato, rivalità e
amicizie non è affatto facile individuare la spia che sta intaccando il cuore del governo britannico.
E' una spy story insolita e di ottimo livello "Tinker, Taylor, Soldier, Spy" ("La talpa") versione cinematografica del capolavoro di
John Le Carré pubblicato nel 1974. Già serial televisivo inglese con uno stuolo di bravissimi attori, l'attesa versione
cinematografica si deve a Tomas Alfredson, regista svedese, autore di "Lasciami entrare" (2008), un horror di grande impatto
ed originalità. Ne "La talpa", Alfredson conferma il suo talento registico e ci restituisce una versione molto personale e
affascinante del popolarissimo romanzo, puntando su un cast d'eccezione: un impeccabile Gary Oldman (nel ruolo che fu di
Alec Guinness), ed altre star del calibro di Colin Firth, Ciaràn Hinds, John Hurt. Chi si aspetta un film d'azione rimarrà deluso.
"La talpa" rifugge dai consueti cliché del cinema di spionaggio. Niente mirabolanti avventure, eroi invincibili, trionfo finale dei
buoni sui cattivi. Immerso in un'atmosfera algida, autunnale, malinconica, il film ci mostra il rovescio della medaglia, un
mondo popolato da antieroi con tutte le loro umane debolezze, minato dal tradimento e dal sospetto, dove ci si guarda con
diffidenza ed è impossibile intrecciare rapporti d'amore o di autentica amicizia. In questa landa desolata e dolente si aggira il
protagonista George Smiley, ex agente dell'Intelligence Service britannico incaricato di scoprire chi è la talpa che collabora
con i servizi segreti sovietici (siamo nel 1974, in piena Guerra Fredda) compromettendo il lavoro dei colleghi. Sarà un
percorso irto di pericoli, di sofferenze e di inevitabili vittime. La talpa però non agisce da sola. Alla fine Tinker, Taylor, Soldier
(nomi in codice per altrettanti traditori) saranno inchiodati alle loro responsabilità. Colpo di scena finale, l'identità di Spy, il
capo dell'organizzazione.
Eliana Lo Castro Napoli - Il Giornale di Sicilia (16/01/12)
Drive
di Nicolas Winding Refn
con Ryan Gosling, Carey Mulligan, Bryan Cranston, Albert Brooks – USA 2011 – durata 100 minuti
Driver è uno stuntman automobilistico di Hollywood dalla natura solitaria, per guadagnare soldi extra funge anche da autista
per alcuni criminali. La sua vita verrà messa in serio pericolo quando deciderà di aiutare Standard, il marito della sua bella
vicina Irene e che, tornato a casa dopo essere stato in carcere, lo coinvolgerà in un pericoloso affare...
Una ballata ad alto tasso criminale che si radica con polso stilizzato e iperrealistico nella migliore tradizione del noir
hollywoodiano. 'Drive' del danese americanizzato Nicolas Winding Refn non a caso è stato premiato per la regia all'ultimo
festival di Cannes suscitando generali entusiasmi e qualche contorta perplessità tra gli ultimi addetti ai lavori ostili al
connubio tra marchio d'autore e cinema di genere. Tratto dal romanzo omonimo di James Sallis (ediz. ital. Giano), il film
sicuramente destinato a diventare di culto non vuole mettere in bella calligrafia la routine poliziesca, bensì forgiare
quest'ultima col fuoco di un pathos che è proprio della condizione umana postmodema. In 'Drive' non c'è, insomma, la
sbrigativa separazione - ricorrente nei prodotti affini - tra atmosfere e racconto perché le une sono determinate dall'altro e la
scelta di stile ne viene costantemente giustificata, corroborata, in una parola ricreata. (...) Seppure sia giusto avvertire gli
spettatori sensibili che la magnifica andatura, resa ipnotica da sinuose carrellate e stacchi imperiosi d'inquadratura, nonché
scandita da un'eccezionale colonna musicale in cui l'elettronica anni Ottanta si mischia alle citazioni tarantiniane di
dimenticati hit italiani ('Oh My Love' di Riz Ortolani), verrà a più riprese squarciata da impressionanti impennate di brutalità e
violenza decisamente pulp, 'Drive' è uno di quei titoli che si fanno prendere sul serio sia che si cerchi il piacere dello
spettacolo sia che si pretenda la coerenza della sempiterna metafora della lotta dell'individuo perla sopravvivenza.
Valerio Caprara - Il Mattino (30/09/11)
Millennium – Uomini che odiano le donne
di David Fincher
con Daniel Craig, Rooney Mara, Christopher Plummer – USA 2012 – durata 160 minuti
Il giornalista Mikael Blomkvist accetta la proposta di un ricchissimo industriale che gli chiede di indagare sulla sparizione,
avvenuta diversi anni prima, di sua nipote Harriet Vanger. Nelle indagini sarà aiutato da Lisbeth Salander, una ragazza
sociopatica e dal passato turbolento, che ha capacità fuori dal comune nel campo dell'informatica.
Dimenticate la prima versione svedese, detraete l'abusata moda del giallo scandinavo, perdonate qualche vezzo d'autore o
diktat di produzione (come affidare il ruolo del vulnerabile Blomkvist all'ultimo 007). Otterrete un thriller d'autore che rievoca
inevitabilmente "Seven", titolo-rivelazione di Fincher, o il più tardo "Zodiac". Ma con molto estetismo della violenza in meno, e
con un'attenzione tutta spostata sul fronte della conoscenza. Sissignori: è perché è un'avventura intellettuale che questo
"Millennium" americano (ma tutto ambientato in Svezia) appassiona più della sua versione autoctona. È dalla collaborazione
fra lo smarrito Blomkvist e l'imbattibile hacker Lisbeth Salander (sorprendente Rooney Mara, ectoplasmatica ma piena di
appetiti, dunque sempre sorprendentemente fisica) che deriva la forza innegabile di questo film. Costruito in larga parte
come un ipertesto che collega foto, mappe, scritti, ricordi, tracce di ogni natura, in un'indagine che finirà per travolgere i due
detective portandoli verso l'amore e verso la morte. Del resto Fincher è anche regista di "Social Network". E "Millennium" non
parla di incesto, nazisti, tatuaggi, torture, parla del mondo sempre più immateriale in cui dobbiamo vivere. E della nostalgia
del corpo che ne deriva.
Fabio Ferzetti - Il Messaggero (03/02/12)
Ingresso
(3 film + rinfresco)
€ 7.50
Ai possessori
della tessera
Cineforum 11/12
€ 6.50
Saranno distribuite schede informative dei film proposti.
I film verranno proiettati senza intervallo,
con un coffee-break di mezzanotte
offerto dal Cineteatro Excelsior per alleviare le fatiche.
Proiezione in Dolby Digital Surround Extended (DD EX 6.1).
CINETEATRO EXCELSIOR - Via C. Colnaghi, 3 - LISSONE - Tel. 039.2457233 - www.excelsior-lissone.it