1822_199 - Fondazione Edmund Mach di San Michele all`Adige

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1822_199 - Fondazione Edmund Mach di San Michele all`Adige
EUR PA
A cura del Carrefour europeo Alpi
Istituto Agrario di San Michele all’Adige
EUROPE DIRECT Rete di informazione
dell’Unione Europea
All’interno
La Costituzione
Europea
La Carta dei diritti
Agricoltura
Riforme OCM vino e
zucchero
Cittadini
• Lavori all’estero
• Sicurezza stradale
Eurodesk
Nuovi giochi su
“EuropaGO!”
ISTITUTO AGRARIO
SAN MICHELE ALL’ADIGE
REGIONE AUTONOMA
TRENTINO ALTO ADIGE
nforma
Anno 10, n. 4 del 1° marzo 2006
199 Spediz. in abb. post. art. 2, comma 20/C - Legge 662/96 - Filiale di Trento
La nuova direttiva sui “servizi nel mercato interno”
In queste ultime settimane si è sentito spesso parlare della nuova “Direttiva servizi” adottata dal Parlamento europeo il
16 febbraio scorso, dopo due anni di intenso lavoro.
Cerchiamo oggi di illustrare brevemente di che cosa si tratta.
Il 25 febbraio 2004 la Commissione europea, con l’allora Commissario al mercato interno, l’olandese Frits Bolkestein (da
qui il nome di “Direttiva Bolkestein” con cui era anche chiamato questo documento), formulava la “proposta di direttiva
del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai servizi nel mercato interno”. La proposta di direttiva si inseriva nel processo di riforme economiche avviato dal Consiglio europeo di Lisbona allo scopo di fare dell’UE, entro il 2010, l’economia
basata sulla conoscenza più competitiva e più dinamica del mondo. Per conseguire quest’obiettivo è indispensabile realizzare un vero mercato interno dei servizi. Il notevole potenziale di crescita e di creazione di posti di lavoro che caratterizza il settore dei servizi non ha ancora potuto concretizzarsi a causa dei numerosi ostacoli che si oppongono allo sviluppo delle attività di servizi nel mercato interno. La proposta quindi si inseriva nella strategia adottata dalla Commissione
per eliminare questi ostacoli. L’obiettivo concreto della proposta di direttiva è quello di stabilire un quadro giuridico che
elimini gli ostacoli alla libertà di stabilimento dei prestatori di servizi ed alla libera circolazione dei servizi tra Stati membri
e che garantisca ai prestatori di servizi e ai destinatari degli stessi la certezza giuridica necessaria all’effettivo esercizio di
queste due libertà fondamentali del trattato. La proposta copriva un’ampia varietà di attività economiche di servizi, con
alcune eccezioni come i servizi finanziari, e ne prevedeva l’applicazione solo ai prestatori stabiliti in uno Stato membro.
Da allora è cominciato il lavoro di analisi della proposta da parte del Parlamento europeo che si è concluso appunto il
16 febbraio scorso con l’approvazione avvenuta con 391 voti favorevoli, 213 contrari e 34 astensioni.
In realtà più che di un’approvazione della “proposta Bolkestein” si dovrebbe parlare dell’approvazione di una nuova proposta in quanto il Parlamento europeo, pur mantenendo inalterato l’obiettivo finale - eliminare gli ostacoli alla libera circolazione dei servizi- ha praticamente riscritto la proposta iniziale, dato che sono stati presentati ben 404 emendamenti. I deputati, con il voto finale, hanno in definitiva voluto precisare che è sì importante realizzare un mercato unico dei
servizi ma, contemporaneamente, è anche necessario mantenere un equilibrio tra apertura dei mercati, servizi pubblici, nonché diritti sociali e del consumatore.
La definizione del campo d’applicazione della direttiva è stato un esercizio piuttosto complesso, con ben 61 proposte di
emendamenti, che alla fine hanno portato a dire che la direttiva “si applica ai servizi forniti da prestatori stabiliti in uno
Stato membro”. È inoltre precisato che la direttiva disciplina solo i servizi d’interesse economico generale, ovvero i servizi che corrispondono ad un’attività economica e sono aperti alla concorrenza. Non sarà quindi d’applicazione ai servizi d’interesse generale “quali definiti dagli Stati membri”, a meno che, è spiegato, non si tratti di attività economiche
“aperte alla concorrenza”, ossia alla cui fornitura partecipano anche imprese private. Sono anche esclusi i servizi sociali come l’edilizia sociale, l’assistenza ai figli e i servizi alla famiglia. Considerando le attività sportive senza scopo di lucro
di notevole importanza sociale, i deputati ritengono che esse non debbano essere considerate un’attività economica e,
pertanto, non rientrano nel campo d’applicazione della direttiva. La proposta iniziale della Commissione europea, invece, contemplava tutte le attività economiche d’interesse generale, prevedendo alcune deroghe, ad esempio, per i servizi postali e quelli relativi alla distribuzione di energia elettrica, gas e acqua. In merito all’esclusione dei “servizi finanziari”, il Parlamento specifica che la direttiva non si applica ai “servizi di natura bancaria, creditizia, assicurativa” né ai “servizi pensionistici professionali o individuali, di investimento o di pagamento”. È poi confermata l’esclusione dei servizi e
delle reti di comunicazione elettronica. I deputati mantengono l’esclusione dei servizi di trasporto, compresi i trasporti
urbani, portuali, i taxi e le ambulanze. L’elenco dei servizi esclusi è poi allungato con i servizi giuridici già disciplinati da
altri strumenti comunitari e con i servizi medico-sanitari, prestati o meno nel quadro di una struttura sanitaria. Riguardo
a questi ultimi, è inoltre precisato che comprendono anche quelli farmaceutici e che tali servizi devono essere forniti ai
pazienti da professionisti qualora queste attività siano professioni regolamentate negli Stati membri in cui è prestato il
servizio.
Ritenendo che svolgano “un ruolo fondamentale in sede di formazione delle identità culturali e delle opinioni pubbliche
europee”, il Parlamento esclude esplicitamente i servizi audiovisivi, a prescindere dal modo di produzione, distribuzione
e trasmissione, inclusi i servizi radiofonici e cinematografici. Per i deputati, infatti, la salvaguardia e la promozione della
diversità e del pluralismo culturali richiedono “misure particolari in grado di tener conto delle specifiche situazioni regionali e nazionali”. Non sono comprese nel campo d’applicazione nemmeno le attività di giochi d’azzardo, inclusi i giochi
con poste in denaro, le lotterie, i casinò e le transazioni relative a scommesse. Inoltre, sono escluse le professioni e le
attività “associate permanentemente o temporaneamente all’esercizio dei poteri pubblici in uno Stato membro”, in particolare la professione di notaio. I deputati, poi, escludono completamente dal campo d’applicazione della direttiva i servizi fiscali, mentre la Commissione prevedeva una serie di eccezioni.
Dopo l’approvazione, la deputata socialdemocratica tedesca Evelyne Gebhardt, relatrice della proposta al Parlamento,
ha affermato che la direttiva sulla liberalizzazione dei servizi commerciali nei paesi dell’UE ‘’ha subito modifiche così
radicali che ne risulta rovesciata e da un testo neoliberale è diventato un progetto della gente. Il provvedimento ha raccolto una grande maggioranza e mi sembra un eccellente risultato perchè imporrà al commissario europeo al mercato
interno Charly McCreevy di tener conto della scelta del Parlamento, che migliora e semplifica il testo della Commissione e apre la strada a nuovi posti di lavoro”.
Il calendario prevede ora che la Commissione europea presenti una sua nuova proposta entro aprile; in maggio il testo
dovrebbe essere incluso nell’agenda dei ministri europei alla concorrenza, per tornare all’assemblea di Strasburgo probabilmente in autunno. La direttiva dovrebbe entrare in vigore tra il 2009 ed il 2011.
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nforma
La Costituzione
Europea
(continua da Europa informa n. 198 - Carta dei diritti fondamentali dell’Unione)
ARTICOLO II-84
Diritti del minore
1. I minori hanno diritto alla protezione e alle cure necessarie per il loro benessere. Essi possono esprimere
liberamente la propria opinione; questa viene presa in considerazione sulle questioni che li riguardano in
funzione della loro età e della loro maturità.
2. In tutti gli atti relativi ai minori, siano essi compiuti da autorità pubbliche o da istituzioni private, l’interesse
superiore del minore deve essere considerato preminente.
3. Il minore ha diritto di intrattenere regolarmente relazioni personali e contatti diretti con i due genitori, salvo qualora ciò sia contrario al suo interesse.
ARTICOLO II-85
Diritti degli anziani
L’Unione riconosce e rispetta il diritto degli anziani di condurre una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale.
ARTICOLO II-86
Inserimento delle persone con disabilità
L’Unione riconosce e rispetta il diritto delle persone con disabilità di beneficiare di misure intese a garantirne
l’autonomia, l’inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità.
(continua)
Sviluppo Rurale
Il Parlamento su strategia forestale e sviluppo rurale
- Risoluzione del Parlamento europeo
sull'attuazione di una strategia forestale per
l'Unione europea (2005/2054(INI))
- Risoluzione legislativa del Parlamento
europeo sulla proposta di decisione del
Consiglio relativa ad orientamenti strategici
comunitari per lo sviluppo rurale 2007-2013
(COM(2005)0304 - C6-0349/2005)
- I documenti sono disponibili presso lo
Europe Direct - Carrefour Alpi
Agricoltura
Per approfondimenti su tematiche legate
al mercato vitivinicolo in Europa:
http://europa.eu.int/comm/agriculture/marke
ts/wine/index_it.htm
Con un amplissima maggioranza (356 voti a favore e 47 contrari), il Parlamento europeo ha approvato lo
scorso 16 febbraio la relazione del tedesco Kindermann che porta il pieno sostegno alla strategia forestale
dell’UE. Il Parlamento è d’accordo con la Commissione europea la quale ritiene che lo sviluppo delle politiche
comunitarie debba implicare una “integrazione maggiore della strategia forestale europea nell’insieme della
politica europea” e una cooperazione tra gli Stati membri in questo settore. L’Assemblea di Strasburgo
sostiene inoltre l’iniziativa della Commissione di stabilire un piano d’azione dell’UE per una gestione sostenibile delle foreste. Il Parlamento invita Commissione e Consiglio ad esaminare le possibilità per creare (all’interno del Trattato o nella futura Costituzione europea) una base giuridica specifica per le foreste.
Nella stessa seduta è stata approvata anche la proposta di decisione della Commissione europea sugli
“Orientamenti strategici comunitari per lo sviluppo rurale 2007-2013”. Il Parlamento ha comunque elaborato un nutrito numero di emendamenti (ben 67) che specificano meglio alcuni punti proposti dalla Commissione o che inseriscono aspetti nuovi. Tra questi ad esempio “l’inserimento della donna nel mercato del lavoro” che “dovrebbe costituire una priorità” nell’ambito dei Piani di Sviluppo Rurale, la specificità delle zone
montane, “dimenticata” dalla Commissione, l’importanza dell’artigianato nell’ambiente rurale, la sottolineatura dell’importanza del rinnovo generazionale in ambito rurale, la particolare attenzione all’ambiente, alle
energie rinnovabili, alla salvaguardai dei servizi in ambito rurale, alla preservazione della cultura rurale e la
promozione di processi di “Agenda 21 locale”.
In vista la riforma del settore vitivinicolo
Incontrandosi a metà febbraio con i rappresentanti europei del settore vitivinicolo, la Commissaria FischerBoel ha ricordato che ad inizio estate l’esecutivo dovrà adottare una comunicazione sulla riforma dell’OCM
del vino ed ha approfittato dell’occasione per illustrare le diverse opzioni che potranno riguardare la riforma.
Affermando che una riforma è necessaria, che deve essere fatta ora e che dovrà essere solida e duratura nel
tempo, la Fischer-Boel ha parlato di tre direzioni in cui vuole andare: 1. aumentare la competitività dei produttori europei, rafforzare la reputazione dei vini europei “che sono i migliori al mondo” e ritrovare i vecchi
mercati aggiungendone di nuovi sia all’interno dell’UE che all’esterno; 2. fissare chiare regole che permettano un equilibrio tra offerta e domanda; 3. preservare le migliori tradizioni di produzione di vino rafforzando il
tessuto sociale e ambientale di varie zone rurali.
Dovranno essere aggiornate le regole sui diritti di impianto e sul loro rinnovo, sulle pratiche enologiche, sull’etichettatura e sui vari tipi di distillazione. Ci si deve chiedere se e quanto sia conveniente applicare al settore del vino i nuovi principi derivanti dalla riforma del 2003 della PAC come il disaccoppiamento e l’eco-condizionalità. Obiettivo della riforma non è risparmiare fondi, ma assicurare che il miliardo e mezzo di euro che
l’UE ogni anno attribuisce al settore sia speso nella maniera migliore. La Commissione ha infine ricordato che
nel 2002 l’UE ha esportato il 20% di vino in più rispetto alla media degli anni precedenti, ma le esportazioni
statunitensi sono aumentate di quattro volte, quelle australiane e cilene di 19 volte, e quelle sudafricane di 47
volte. Il forte aumento della vendita di vino nei paesi del nuovo mondo e l’evoluzione dello stile di vita nell’ UE
(calo di consumo) esercitano forti vincoli sulla politica attuale, ha detto la Commissione. Questo porta a far sì
che siano milioni gli ettolitri di vino che vengono ritirati dal mercato europeo con operazioni di distillazione di
crisi. In questo modo la politica comunitaria nel settore dà di sè un’immagine negativa.
Adottata la riforma del settore saccarifero
Per approfondimenti
sulla riforma dello zucchero:
http://europa.eu.int/comm/agriculture
/capreform/sugar/index_en.htm
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Il 20 febbraio i ministri dell’Agricoltura dell’UE hanno adottato i regolamenti sulla riforma dell’OCM dello zucchero che entrerà in vigore il prossimo 1° luglio. Le delegazioni greca, polacca e lettone hanno votato contro.
La riforma prevede una riduzione dei prezzi dello zucchero complessivamente del 36% tra il 2006 ed il 2010
ed un aiuto diretto a favore dei produttori che consente di compensare la riduzione dei prezzi per il 60% nel
2006/2007 e per il 64,2% a decorrere dal 2008/2009. Per favorire la ristrutturazione del settore, un aiuto
sarà concesso alle aziende che scelgono di cessare la loro produzione nel corso delle quattro campagne.
EUR PA
nforma
Slovenia quasi pronta all’euro
Il Commissario europeo agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, ha affermato che attualmente la
Slovenia è l’unico dei dieci paesi entrati nell’UE il 1° maggio 2004 che soddisfa i criteri di adesione all’euro.
La Slovenia, assieme ad Estonia e Lituania avevano manifestato l’intenzione di poter adottare la moneta unica sin dal 2007, ma i due paesi baltici presentano ad oggi livelli d’inflazione troppo elevati rispetto ai criteri
stabiliti da Maastricht.
Nel prossimo ottobre la Commissione e la Banca Centrale europea pubblicheranno la relazione che valuterà
il grado di rispetto dei criteri di Maastricht da parte dei dieci nuovi Stati membri. Come tutti gli Stati membri
che intendono aderire alla zona euro, la Slovenia ha la possibilità di chiedere una relazione di valutazione
individuale prima di ottobre, per avere più tempo a disposizione per programmare il passaggio già dal gennaio 2007.
Lavoro all’estero: offerta alta, domanda bassa
Circa la metà degli europei si dice disposta a vivere e a lavorare in un paese diverso da quello di origine, ma
negli ultimi 30 anni la percentuale di coloro che per motivi professionali ha scelto un altro Stato dell’UE non
ha superato il 2%.
È questa una sintesi dei dati pubblicati a metà febbraio in occasione dell’apertura dell’”Anno europeo della
mobilità”, celebrata dalla Commissione europea con la pubblicazione del nuovo sito web di EURES, il servizio
di offerta di posti di lavoro in Europa che ad oggi comprende circa un milione di offerte di lavoro in tutta l’UE.
Accanto alla scarsa mobilità geografica c’è anche una scarsa propensione degli europei a cambiare lavoro:
un impiego dura in media nell’UE dieci anni e mezzo, contro i sei anni e cinque mesi degli Stati Uniti.
L’Italia è anche al di sotto della media comunitaria: per quanto riguarda la mobilità geografica, gli italiani che
si dicono disposti a trasferirsi a lavorare in un altro paese sono meno del 40%. Relativamente al cambiamento di impiego, mentre la maggior parte degli europei nel corso della vita professionale ha avuto in media
quattro diversi lavori, in Italia, come in Austria, Slovenia, Malta e Portogallo, il valore è inferiore a tre.
Età dell’Euro
Cittadini
http://europa.eu.int/eures
Bilancio della sicurezza stradale in Europa
La Commissione europea ha presentato il 22 febbraio il suo bilancio di metà periodo del programma d’azione sulla sicurezza stradale nell’Unione europea. Vengono confermati i progressi fatti, che però sono ancora
insufficienti per raggiungere l’obiettivo che l’UE si è prefissa: ridurre entro il 2010 della metà il numero di
morti sulle strade.
Rispetto al 2001 sono state salvate annualmente più di 8.000 vite umane; ciononostante gli incidenti stradali sono la terza causa di mortalità dopo i tumori e le malattie cardiovascolari ed è necessario - ha detto il
Commissario ai trasporti, il francese Barrot, intensificare gli sforzi negli Stati membri più indietro: Polonia,
Portogallo, Grecia, Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Cipro e Repubblica ceca. I programmi per il futuro
prevedono, tra l’altro, l’introduzione di una patente di guida europea, la presentazione entro il 2006 di una
proposta sul “seguito transfrontaliero delle infrazioni”, per sanzionare in modo efficace coloro che prendono
rischi…all’estero e una proposta per migliorare la sicurezza delle infrastrutture stradali, obbligando gli Stati
membri a privilegiare la sicurezza nel momento in cui costruiscono o intervengono su infrastrutture viarie.
Sarà inoltre necessario giungere progressivamente ad un’armonizzazione dei limiti di velocità, anche se per
ora gli Stati membri hanno competenza esclusiva in materia.
Dalla relazione presentata emerge che tra il 2001 e il 2004 in nove Stati membri si è riscontrata una riduzione più alta della media nel numero di morti per incidenti stradali: Germania, Francia, Italia, Lussemburgo,
Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia ed Estonia.
Attività dell’associazione Diagonal per i giovani
L’Associazione Diagonal di Trento propone per quest’anno diversi progetti nell’ambito del Programma
Gioventù. Uno scambio internazionale a Quito, in Equador, dove l’associazione ha una sede periferica. Il
progetto si intitola “La gioventù nello scenario della globalizzazione: emigrazione e ambiente” e farà incontrare un gruppo di giovani trentini con coetanei di Spagna, Francia, Perù ed Equador. Un secondo progetto,
intitolato “Flock project. Strategie innovative e opportunità per animatori di scambi giovanili”, propone un corso di formazione rivolto a giovani interessati a imparare i segreti per diventare “youth leader” in progetti di
scambio. Questo corso, che si terrà a Pejo (TN) dall’8 al 14 aprile 2006 ha ancora dei posti disponibili! A
breve, infine, arriveranno presso l’associazione due volontarie europee che rimarranno a Trento un anno per
attività di promozione dei programmi europei rivolti ai giovani.
EuropaGO! Lancia due nuovi giochi sull’Europa
EuropaGO, il sito web per i giovani cittadini europei che vogliono scoprire l’Europa in modo divertente, ha
recentemente lanciato due nuovi giochi interattivi, ai quali si accede via internet. Il primo “Alla scoperta dell’Europa” è un viaggio nel tempo e nello spazio che permette di scoprire l’Europa e i suoi paesi, ma anche di
mettere alla prova le proprie conoscenze. Per giocare, si deve cliccare sul poster che si trova a destra nella
stanza raffigurata nel sito internet. Attualmente il gioco è disponibile soltanto in inglese. Il secondo gioco consiste nel ricomporre velocemente un’immagine frammentata e disordinata. Si può scegliere tra diverse
immagini che illustrano quartieri o monumenti delle città europee. Al gioco si accede cliccando sull’immagine della macchina fotografica. Oltre a mettere alla prova la propria abilità e a proporre interessanti sfide ai
compagni, attraverso queste divertenti attività si possono anche avere molte informazioni sull’Europa.
Il bilancio di metà periodo del Programma
di azione sulla sicurezza stradale è
disponibile (in inglese) presso
lo Europe Direct - Carrefour Alpi
Noi e l’Europa
Per maggiori informazioni: www.diagonal.it
Giovani
Per giocare:http:// europa.eu.int/europago
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EUR PA
nforma
Europa da leggere
La lunga via per l'euro
di Tommaso Padoa Schioppa
Ed. Il Mulino - Collana: Saggi, 2004
376 pagine - 26,00 euro
Questo libro accompagna il lettore sulla lunga via per l'euro, dal 1979 alla nascita della moneta unica vent'anni dopo. È una sorta di storia dell'unione monetaria
scritta nel suo farsi, un testo di economia e nello stesso tempo la testimonianza
di un attore della vicenda. Ripercorrere oggi i dibattiti di quegli anni, aiuta a cogliere le contraddizioni e le
tensioni in cui si trovavano le relazioni economiche e monetarie tra i paesi europei prima della moneta
unica. Le riflessioni e le battaglie di allora ci fanno anche capire le sfide di oggi, quelle che attendono i
nuovi paesi membri dell'Europa centrale e mediterranea, e quelle che impegnano tutta l'Unione nel passaggio dal campo economico e monetario a quello propriamente politico.
Bandi aperti
Sicurezza
Ricerca
Formazione
La Commissione europea lancerà un invito per progetti ed attività di supporto
legati all’Azione preparatoria per il rinforzo del potenziale industriale europeo in
materia di ricerca nel campo della sicurezza “Verso un programma di promozione della sicurezza europea mediante ricerca e tecnologia”.
Maggiori informazioni sono disponibili presso l’Information Desk dell'«Azione
Preparatoria in materia di Ricerca per la sicurezza»: E-mail: [email protected];
Web: http://www.cordis.lu/security.
Scadenza: 10 maggio 2006
GUUE C 34 del 10 febbraio 2006
Invito a presentare proposte per l'organizzazione delle «Notti dei ricercatori
2006» nell’ambito del programma specifico di ricerca, sviluppo tecnologico e
dimostrazione Strutturare lo Spazio Europeo della Ricerca.
Scadenza: 11 aprile 2006
GUUE C 35 dell’11 febbraio 2006
-Nell'ambito di Erasmus Mundus, il programma d'azione comunitaria per il
miglioramento della qualità nell'istruzione superiore e la promozione della comprensione interculturale mediante la cooperazione con i paesi terzi, la Commissione europea invita a presentare proposte per le seguenti attività:
Azione 1: Selezione di master integrati di alta qualità offerti da un consorzio di
almeno tre istituti d'istruzione superiore di almeno tre paesi partecipanti (per
l’anno accademico 2007/2008).
Scadenza: 30 aprile 2006
Azione 2: Assegnazione di borse di studio per consentire a laureati e a docenti e
studiosi molto competenti provenienti da paesi terzi di seguire i master selezionati o di parteciparvi (per l’anno accademico 2007/2008).
Scadenza: 28 febbraio 2007
Azione 3: Selezione di partenariati di alta qualità tra i master selezionati e istituti
d'istruzione superiore di paesi terzi (per l’anno accademico 2007/2008).
Scadenza: 30 novembre 2006
Azione 4: Selezione di progetti di almeno tre istituti di almeno tre paesi partecipanti diretti a migliorare l'accessibilità, il profilo e la visibilità dell'istruzione superiore nell'Unione europea (per l’anno accademico 2006/2007).
Scadenza: 31 maggio 2006
GUUE C 38 del 15 febbraio 2006
- Invito per sostenere l'esecuzione di progetti volti a contribuire al processo di
riforma dell'insegnamento superiore. Le attività finanziabili copriranno settori
prioritari della riforma dei programmi, dei finanziamenti e della governance, nonché seminari e conferenze su questi temi. I progetti selezionati nell'ambito del
presente invito beneficeranno del sostegno di fondi provenienti dall'azione 8 del
programma Socrate: misure d'accompagnamento, attività di sensibilizzazione
intese a promuovere la cooperazione nel settore educativo.
Le candidature devono provenire da associazioni o da reti o consorzi formati da
istituti d'insegnamento superiore o altri organismi attivi nel settore dell'insegnamento superiore e i cui membri provengono da almeno tre paesi che partecipano
al programma Socrate.
Scadenza: 20 aprile 2006
GUUE C 43 del 21 febbraio 2006
Partnership
Seminario per animatori
giovanili
L’Agenzia Nazionale Gioventù della Germania, in
collaborazione con l’organizzazione IKAB e.V. propone un corso di formazione per animatori giovanili, educatori e youth leader che avrà luogo a
Bonn (Germania) dal 15 al 21 maggio 2006. Il
seminario, intitolato “Working in international
teams“, si pone lo scopo di fornire strumenti utili
per gestire attività con i giovani in ambienti internazionali. Verranno proposti momenti di formazione, workshop pratici, occasioni di confronto e
scambio. La lingua di lavoro sarà l’inglese. Tutti i
costi di viaggio, vitto, alloggio e formazione sono
coperti dal Programma Gioventù. Le candidature
vanno inviate entro il 9 marzo 2006. Il programma del corso e il modulo di candidatura sono scaricabili dal sito di IKAB (www.ikab.de). (DE1)
Scambio per giovani artisti
Un gruppo di ragazzi che frequentano un liceo
artistico della Repubblica Ceca cerca dei gruppi
partner per organizzare assieme un progetto di
scambio nell’ambito del Programma Gioventù
(azione 1). Il progetto, da realizzarsi nell’autunno
2006 o nella primavera 2007, avrebbe lo scopo
di far esprimere ai giovani i propri sentimenti e le
proprie idee attraverso la realizzazione di opere
artistiche, usando tecniche diverse (pittura, scultura, ceramica, intaglio, etc.). A fine scambio
verrò inoltre realizzata una mostra pubblica per
esporre le opere realizzate assieme. (CZ 1)
Gemellaggio tra città
La città di Slomniki (Polonia) cerca città europee
per un progetto di gemellaggio da presentarsi
nell'ambito dell’iniziativa comunitaria “Gemellaggi
tra città”. La scadenza per presentare il progetto
è il 3 aprile 2006. Slomniki è situata nella parte
nord della regione di Malopolska e dista 25 Km
da Cracovia. La posizione favorevole e lo sviluppo
delle infrastrutture rendono la zona adatta agli
investimenti e al turismo. (PL1)
L’elenco dei bandi ancora aperti pubblicati sulla Gazzetta ufficiale serie C è disponibile sul sito
di Europe Direct - Carrefour Alpi all’indirizzo: http://carrefouralpi.iasma.it
Il centro Europe Direct - Carrefour Alpi è disponibile per qualsiasi chiarimento, informazione, assistenza, presso la sede di
Pergine Valsugana in orario d’ufficio. Indirizzo: via alla Val, 2 - loc. Costa di Casalino - 38057 Pergine Valsugana (Trento)
Tel. +39 0461 534848 - Fax +39 0461 531052 - E-mail: [email protected]
Europa Informa è un periodico quindicinale. Per ricevere gratuitamente copia in formato cartaceo o in formato digitale è sufficiente farne richiesta a EUROPE DIRECT - Carrefour Alpi. Disponibile su Internet al sito http://carrefouralpi.iasma.it - Autorizz.
Trib. Trento N. 984 dell’11.11.97 - Direttore responsabile: Silvia Ceschini - In redazione Giancarlo Orsingher, Stefania Trentin
Stampa: Esperia s.r.l. - Lavis (TN) - Via Galileo Galilei, 45
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I contatti per i partenariati pubblicati
sono disponibili presso
Europe Direct - Carrefour Alpi