Strumenti efficaci per il cambiamento di comportamento: come e
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Strumenti efficaci per il cambiamento di comportamento: come e
Strumenti efficaci per il cambiamento di comportamento: come e quando utilizzarli Sintesi ed adattamento dell’articolo di D. McKenzie-Mohr e P.W. Schultz, “Choosing effective behaviour change tools”, Social Marketing Quarterly, 2014, Vol.20 (1) 35-46 a cura di Elena Barbera ed Elisa Ferro, Dors Abstract Questo articolo fornisce una guida per gli operatori sull'applicazione degli strumenti più efficaci, utilizzati dal Community-based social marketing (CBSM), per promuovere un cambiamento di comportamento, quali: impegno/promessa, diffusione sociale, definizione/pianificazione dell’obiettivo, norme sociali, inviti all’azione/suggerimenti, incentivi, feedback e convenienza. Per ogni strumento è fornita una descrizione delle caratteristiche principali e delle situazioni in cui il suo utilizzo è più appropriato, a seconda delle barriere esistenti e dei benefici associati al comportamento che si intende modificare. L’articolo riporta numerosi esempi riferiti a diversi settori tra cui il risparmio energetico, il riciclo, la riduzione del consumo di acqua, tuttavia le strategie e gli strumenti descritti sono efficaci anche in altri ambiti come la promozione della salute. Il CSBM (Marketing sociale basato sulla comunità) La strategia del Community-based social marketing (CBSM) si articola in cinque fasi: 1. selezionare attentamente il(i) comportamento(i); 2. individuare le barriere e i benefici associati al comportamento selezionato; 3. pianificare una strategia che utilizzi gli strumenti per il cambiamento di comportamento più adatti ad affrontare queste barriere e questi benefici; 4. sperimentare la strategia con un piccolo segmento di popolazione (progetto pilota); 5. valutare l’impatto del programma dopo la sua implementazione su ampia scala. Step 1 – Selezionare i comportamenti Il primo passo verso lo sviluppo di programmi efficaci è individuare i comportamenti sui quali è più importante focalizzarsi. La selezione prevede due fasi: la prima consiste nel creare un elenco di comportamenti che siano “non divisibili” (ossia comportamenti specifici, es. “Camminare 30 minuti al giorno” invece di un generico “Fare attività fisica”) e “allo stadio finale” (spesso i programmi promuovono dei comportamenti allo stadio “intermedio” e non riescono ad ottenere il cambiamento di comportamento finale ritenuto più importante); la seconda fase prevede di esaminare l’elenco dei comportamenti in base all'impatto, alla probabilità di adozione e alla diffusione di ciascuno, selezionando preferibilmente quelli che hanno un impatto elevato, un’alta probabilità di essere adottati, ma che al momento sono messi in atto da un numero relativamente basso di persone (scarsa diffusione). Step 2 – Individuare barriere e benefici. Lo sviluppo di strategie efficaci nel promuovere un cambiamento di comportamento si basa sia sulla conoscenza delle barriere (interne ed esterne) all'adozione di tale comportamento, sia sui fattori che potrebbero motivare all’azione (benefici). La ricerca nelle scienze sociali evidenzia che le barriere e i benefici spesso sono diversi tra un comportamento e l’altro. Attraverso l’utilizzo di una combinazione di tecniche, quali le ricerche bibliografiche, le osservazioni, i focus group e le survey, si possono ottenere indicazioni chiare su ciò che inibisce l'adozione di un comportamento e su cosa potrebbe invece motivarla. Le barriere e i benefici, inoltre, possono essere differenti a seconda dell’individuo. Step 3 – Pianificare strategie. In questa fase si definisce la strategia di intervento e si individuano gli strumenti più adatti per promuovere i cambiamenti di comportamento. Tali strumenti sono descritti nella Tabella 1. Step 4 – Sperimentare. Le strategie CSBM prevedono la sperimentazione di un progetto pilota prima dell’implementazione su ampia scala, per determinare la loro efficacia nel modificare il comportamento e valutarne l’efficienza in termini di costi. Spesso, le strategie vengono confrontate sulla base del loro ritorno dell’investimento (ROI). Step 5 – Implementare e valutare su ampia scala. Una volta dimostrata l'efficacia di una strategia attraverso una sperimentazione pilota, essa viene implementata su ampia scala. La valutazione in itinere di questa strategia comporta misurazioni dirette dei cambiamenti di comportamento, dell’utilizzo o della qualità delle risorse. La valutazione fornisce anche l'opportunità di perfezionare un programma al fine di migliorarne l'efficacia e ridurne potenzialmente i costi di attuazione. Gli strumenti per il cambiamento di comportamento Nella terza fase del CSBM vengono selezionati gli strumenti per la modifica di un comportamento più adatti ad affrontare le barriere e i benefici identificati nella fase precedente. Nella tabella sottostante è fornita una descrizione di tali strumenti e sono indicate le situazioni in cui il loro utilizzo è più appropriato. Nella selezione è importante valutare l’entità delle barriere che incidono sulla motivazione al cambiamento. Una barriera è tutto ciò che riduce la probabilità di una persona di adottare il comportamento desiderato. Al contrario, i benefici rappresentano le motivazioni di una persona ad adottare tale comportamento. La somma dei benefici che una persona associa al comportamento desiderato rappresenta la sua motivazione. La strategia fondamentale del CSBM prevede la riduzione delle barriere e il potenziamento dei benefici. Tabella 1 - Strumenti per il cambiamento di comportamento e loro efficacia STRUMENTI Impegno/ promessa DESCRIZIONE Si richiede ai destinatari una promessa esplicita di adesione al comportamento proposto. Fa riferimento alla teoria dell’auto-percezione (Bem, 1972). Diffusione sociale Fa leva sul fatto che amici o colleghi hanno già adottato il comportamento desiderato ed hanno diffuso l’informazione attraverso la loro rete sociale. EFFICACIA Quando il soggetto è motivato ad agire, ma non è ancora coinvolto nell’azione. Quando le barriere all’azione sono piuttosto alte. Quando la promessa è scritta e pubblica, ossia visibile ad altri. Quando il comportamento proposto è visibile alla comunità. 2 Pianificazione dell’obiettivo Norme sociali Inviti all’azione/ suggerimenti Incentivi Feedback Convenienza/ comodità Favorisce l’adesione ad un comportamento chiedendo esplicitamente al destinatario di pianificare il momento in cui compirà l’azione suggerita. Il semplice fatto di pensare a quando metterà in atto il comportamento, attiva nel soggetto il processo cognitivo che precede il cambiamento di comportamento. Agisce sulla tendenza degli individui a conformarsi alle norme sociali, ossia ai comportamenti adottati e approvati dai membri di un gruppo o di una comunità. Si tratta di creare dei messaggi per ricordare al destinatario di compiere un’azione specifica. E’ opportuno posizionarli nel luogo in cui si desidera venga messo in atto il comportamento. Devono attirare l’attenzione ed essere semplici da comprendere. Si offre ai destinatari un incentivo, uno sconto economico per ridurre le difficoltà e le barriere al cambiamento di comportamento. Prospetta agli individui delle conseguenze desiderabili a seguito dell’adesione all’azione. Si forniscono ai destinatari feedback (informazioni di ritorno) per monitorare gli effetti dei loro comportamenti. Associare i feedback a dati quantitativi misurabili e quindi più significativi per i destinatari, produce cambiamenti di comportamento durevoli. Si tratta di individuare le migliori strategie per ridurre le barriere all’adozione del comportamento. Se si propone un comportamento difficile o faticoso da mettere in atto, il primo passo per promuovere il cambiamento è renderlo più facile, agevole e conveniente rispetto alle possibili alternative. Quando è possibile chiedere direttamente ai destinatari di programmare la messa in atto del comportamento proposto. Quando si fa riferimento a identità sociali rilevanti come il vicinato o la cittadinanza oppure quando, soprattutto attraverso l’utilizzo dei media sociali e delle applicazioni interattive online, i destinatari individuano in modo autonomo gli “influencer”. Quando i destinatari hanno una scarsa motivazione al cambiamento. Quando incoraggiano un comportamento positivo invece di vietarne uno negativo. Quando i costi costituiscono una forte barriera all’azione. Limite: durata nel tempo (terminato l’incentivo, abbandono del comportamento). Quando i destinatari sono motivati ad ottenere un risultato specifico (es. riduzione costi, diminuzione colesterolo, controllo del peso corporeo). Quando i destinatari percepiscono delle forti barriere alla messa in atto del comportamento proposto. Conclusioni I programmi che hanno utilizzato la strategia del CSBM hanno prodotto cambiamenti di comportamento consistenti. La probabilità che un intervento sia efficace è più elevata quando i comportamenti da promuovere sono scelti con cura, le barriere e i benefici sono individuati in modo chiaro e gli strumenti utilizzati sono i più appropriati per affrontare in modo specifico quelle barriere e quei benefici. 3