Il programma per la protezione del clima

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Il programma per la protezione del clima
› Traffico individuale. Subito: limitazione dei veicoli ad alto consumo di carburante o
aumento delle tasse d‘importazione. Riduzione delle tasse per i carburanti ecologici, promozione di strutture residenziali con scarso traffico. A partire dal 2013: mobility pricing
(tassa per l’uso delle superfici stradali) generalizzato e introduzione limiti di velocità generali.
› Consumo e produzione di corrente elettrica. Subito: imposizione della sostituzione dei
riscaldamenti elettrici e proibizione degli stessi. Riduzione dell‘esorbitante consumo degli
apparecchi elettrici in stand-by, rimborso per l‘alimentazione delle reti con energie rinnovabili; vendita all‘asta delle licenze per apparecchiature inefficienti dal punto di vista
energetico. A partire dal 2013: bonus per la restituzione di apparecchiature inefficienti.
UN CLIMA MIGLIORE CONVIENE
La realizzazione del piano d‘azione per il clima conviene anche dal punto di vista economico. Il settore ambientale offre attualmente 95 000 posti di lavoro, con un fatturato di circa
20 miliardi di franchi. In base a uno studio del WWF, confermato dal Politecnico federale di
Zurigo, entro il 2015 il fatturato di tale mercato aumenterà a 32 miliardi di franchi e i posti
di lavoro saranno 131 000. Una tassa d‘incentivazione sul CO2 creerebbe migliaia di posti di
lavoro e genererebbe un guadagno netto di almeno 80 milioni di franchi.
Con il piano d‘azione per il clima è possibile ridurre le emissioni di gas a effetto serra
del 90 % e in tal modo fissare degli standard a livello internazionale, senza che la qualità della vita ne risenta e senza effetti negativi sull‘economia del Paese. Le soluzioni
esistono: non ci resta che agire!
Testo integrale in tedesco su:
www.klimawahl.ch oppure su www.greenpeaceticino.ch
Il «Programma
Der
Klima-Masterplan
in
Kürze
per la protezione del
Der Weg zu einer klimaverträglichen Schweiz
clima» in sintesi
La via verso una Svizzera impegnata nella
salvaguardia del clima
PERCHÉ UN PROGRAMMA PER LA PROTEZIONE DEL CLIMA?
In tutto il mondo il clima sta cambiando a una velocità allarmante, con le catastrofiche
conseguenze ormai note. La Svizzera è particolarmente colpita dal riscaldamento climatico: in base alle indagini del Politecnico federale di Zurigo, la temperatura nel nostro
Paese è aumentata del doppio rispetto alla media globale. Rallentare ed infine fermare
il riscaldamento del clima è quindi di vitale interesse per la Svizzera. E di fronte a una
evoluzione tanto rapida della situazione resta poco tempo.
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Dobbiamo agire ora per poter avere un clima sopportabile anche in futuro. E possiamo fare molto.
–
Nell‘agosto del 2006, l‘«Alleanza per una politica climatica responsabile» ha presentato
il suo programma per la protezione del clima. Questa Alleanza è composta da tutte le
grandi organizzazioni ambientaliste nonché da altri gruppi svizzeri attivi nella protezione
dell‘ambiente e nell‘aiuto allo sviluppo, sindacati e partiti, per un totale di 1.8 milioni di
membri. Il piano d‘azione per il clima è stato consegnato alle autorità più importanti di
Confederazione e Cantoni.
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Il programma per la protezione del clima indica la via da percorrere in Svizzera per
proteggere il clima e l‘ambiente senza che la qualità della vita ne risenta.
GLI OBIET TIVI DEL PIANO D‘AZIONE PER IL CLIMA
LE MISURE PIÙ IMPORTANTI E I LORO EFFET TI
Gli obiettivi del piano d‘azione per il clima si basano su fatti e cifre riconosciuti della ricerca
climatologica internazionale. Per questo una politica climatica responsabile deve partire
dai seguenti valori di riferimento:
•A livello mondiale l‘innalzamento della temperatura deve restare inferiore ai 2 gradi
centigradi. Già un riscaldamento di 2 gradi è legato ad insostenibili rischi di danni
ambientali.
• Le emissioni di gas ad effetto serra devono quindi essere ridotte del 30 % entro il 2020
e del 90 % entro l‘anno 2050 (rispetto ai livelli del 1990).
• Si mira a raggiungere una quota annuale di emissioni di una tonnellata di CO2 equiva-
lente*. Calcolando che la popolazione sta per raggiungere gli 8 milioni, ciò equivarrebbe
a 8 milioni di tonnellate di gas ad effetto serra. Oggi ne vengono prodotte 100 milioni
di tonnellate!
• L‘obiettivo di una società a 2’000 Watt dovrebbe essere ancorato nella legge.
Per raggiungere l‘obiettivo che ci è stato assegnato dalla climatologia, cioè mantenere
l‘innalzamento globale della temperatura del pianeta al di sotto di 2 gradi, il piano d‘azione
propone una combinazione di 22 strumenti principali e di circa 60 misure accessorie che
insieme fungeranno da incentivo per decisioni in favore del clima e renderanno possibile
la riduzione delle sostanze inquinanti senza che la qualità della vita ne risenta e senza
costi netti per l‘economia del Paese. E la riduzione delle emissioni è impressionante:
se le misure fossero realizzate a partire dall‘anno 2011, in Svizzera sarebbe possibile
raggiungere, e addirittura superare, l‘obiettivo della riduzione del 30 % delle emissioni entro il 2020.
Gli strumenti più importanti:
In generale e in tutti i settori si deve introdurre un‘efficace tassa d‘incentivazione.
* CO2 equivalente: i sei gas ad effetto serra del Protocollo di Kyoto (diossido di carbonio CO2, metano,
protossido di azoto, idrofluorocarburi e perfluorocarburi, esafluoro di zolfo) hanno una diversa azione
sull‘effetto serra per tonnellata di emissioni. Per tale motivo tutti i gas vengono calcolati basandosi
sull‘effetto del CO2 e convertiti nell‘unità di misura «CO2 equivalente».
I VANTAGGI DEL PIANO D‘AZIONE PER IL CLIMA
Il piano d‘azione per il clima punta su un complesso di strumenti economici, politici e
volontari. Tale complesso offre diversi vantaggi.
Le misure proposte nel piano d‘azione per il clima
• sono sensate dal punto di vista dell‘economia politica; promuovono l‘innovazione tecno-
logica e creano migliaia di posti di lavoro nel settore ambientale;
• offrono alle autorità, all’economia e agli investitori privati certezza per la pianifica-
zione;
• sono equilibrate in quanto tengono conto di fattori sociali, economici ed ecologici;
• riducono la dipendenza della Svizzera dagli Stati in cui vengono estratti gas e petrolio:
un argomento particolarmente importante poiché molte di queste regioni sono minac-
ciate da conflitti;
• fino al 2020 sono praticamente a costo zero, poiché ci sono da realizzare soprattutto
misure per aumentare l‘efficienza energetica.
Da subito si deve introdurre una tassa d‘incentivazione sul CO2 per combustibili e carburanti. A partire dal 2013 la tassa d‘incentivazione dovrebbe essere estesa a tutti i gas ad
effetto serra e a tutti i vettori energetici. La tassa deve essere flessibile: se gli obiettivi non
vengono raggiunti, essa deve essere aumentata, mentre se gli obiettivi vengono superati,
dovrà essere ridotta. La tassa d‘incentivazione è la misura più importante e più efficace:
essa può contribuire a ridurre le emissioni di 8.2 milioni di tonnellate di CO2 equivalente
l‘anno. I costi energetici aumentati dalla tassa d‘incentivazione influiscono sul comportamento della popolazione e dell‘economia e favoriscono la decisione di investire in fonti
energetiche rinnovabili. Come il passato ha dimostrato, le oscillazioni del prezzo del petrolio legate al mercato costituiscono uno stimolo insufficiente per gli investimenti volti al
risparmio energetico. Inoltre la prevista ridistribuzione della tassa d‘incentivazione sul CO2
alla popolazione tramite una riduzione dei contributi dell‘AVS è ampiamente accettata.
Ulteriori misure devono essere adottate per i settori edilizia, traffico e corrente elettrica:
› Edilizia. Subito: borsa del consumo termico, dove vengono scambiati certificati per
l‘approvvigionamento energetico degli edifici, o introduzione di una quota minima di energie rinnovabili. Vantaggi fiscali per risanamenti effettuati allo scopo di ottenere un
ridotto consumo energetico e introduzione di un fondo vincolato per il rinnovamento degli
edifici. A partire dal 2013: introduzione dello standard «casa passiva» o Minergie-P (consumo energetico ridotto da 5 a 20 volte).