Campagna 800
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Campagna 800
Venerdì, 8 gennaio 2010 future, sul mercato si segnalano dieci certificati di tipo investment, di cui quattro di tipo short con opzioni accessorie. L’offerta non risulta particolarmente ricca, se si pensa che per investire sull’indice Dj Eurostoxx 50 sono in circolazione sul mercato italiano ben 241 certificati di tipo investment, e il motivo di questo scarso interesse è Reverse Bonus, uno short ben accessoriato CARTA D’IDENTITÀ CODICE ISIN: DE000DB5W1Y3 EMITTENTE: Deutsche Bank DESCRIZIONE: Reverse Bonus su Dax CARATTERISTICHE: Strike 5400 punti; Barriera 6804, Bonus 110% ORIZZONTE TEMPORALE: Fino alla scadenza del 2 maggio 2011 Dopo aver chiuso l’anno sui massimi, i mercati azionari sembrano aver ancora birra in corpo per questo avvio di 2010. Tra gli indici europei statisticamente più intraprendenti, il Dax di Francoforte ha riacciuffato proprio nelle ultime sedute del 2009 i 6000 punti abbandonati sedici mesi prima e ora si sta avvicinando ai 6070 punti, ossia ad un’area di resistenza statica che potrebbe bloccare, anche solo temporaneamente, il rally partito dai minimi di marzo scorso. Per seguire l’indice tedesco nelle sue evoluzioni senza rivolgersi ai contratti da ricercare nella particola struttura dell’indice. Il Dax, infatti, è un indice di performance, vale a dire che non tiene conto dei dividendi distribuiti. Ciò significa che al momento dello stacco dei dividendi da parte delle 30 società incluse nell’indice, nessuno scalino al ribasso viene avvertito dalle quotazioni. Il minor costo supportato per la strutturazione di prodotti short su indici Total Retun, ha fatto in modo che l’indice tedesco fosse però il più utilizzato per questa particolare categoria di certificati di investimento. Tra i prodotti meritevoli di attenzione si segnalano due Reverse Bonus di Deutsche Bank, concepiti per affrontare al meglio Venerdì, 8 gennaio 2010 l’andamento ribassista dei mercati, e nel contempo per offrire la possibilità di incassare un Bonus vincolato alla tenuta di una barriera al rialzo. Nel dettaglio, i due Bonus a testa in giù sono caratterizzati da uno strike pari a 5400 punti, ma hanno scadenze e caratteristiche differenti. Il primo Reverse Bonus, sul quale concentreremo l’analisi, è identificabile con codice ISIN DE000DB5W1Y3, e alla scadenza del 2 maggio 2011 pagherà un bonus minimo del 10% purché l’indice non abbia mai violato la barriera posta a 6804 punti. Come detto in precedenza, si tratta in definitiva della versione short di una struttura di tipo Bonus, vale a dire che nel caso in cui il deprezzamento dell’indice sia superiore al rendimento offerto dal bonus, il certificato consente di seguire linearmente e senza alcun Cap le performance del sottostante. Nel caso in cui, al contrario, il Dax rompesse la barriera, si perderà il diritto al bonus e si subirà una perdita calcolata in funzione di quanto sarà stato in grado di salire l’indice. Vediamo ora quali siano le opportunità considerati i valori correnti. In concomitanza con gli attuali 6008 punti dell’indice tedesco, il certificato presenta una quotazione in lettera al Sedex di 91,1 euro. Ciò significa che se nel corso dei prossimi 480 giorni il Dax non avrà mai fatto registrare un valore superiore ai 6804 punti, il certificato offrirà un Venerdì, 8 gennaio 2010 rendimento minimo pari al 20,74%, in virtù del rimborso bonus pari a 110 euro a certificato. Tuttavia il buffer del 13,25% non può far certo dormire sogni tranquilli all’investitore, anche considerando che sono poco inferiori ad un terzo Questo Reverse Bonus è tra i pochissimi prodotti di tipo short con opzioni accessorie degno di essere preso in considerazione sull’intero panorama degli investment certificate quotati in Italia. Il Reverse Bonus, grazie alla sua struttura, consente di investire al ribasso puntando ad un guadagno minimo del 10% sul valore nominale che ai prezzi attuali significa puntare ad una performance minima di oltre il 20%. Se prendere una posizione diretta al ribasso è attualmente pericoloso, questo prodotto consente un posizionamento short garantendosi, altresì un cuscinetto di salvataggio, in grado di assorbire dai 6008 punti attuali anche un rialzo delle quotazioni fino ad un massimo del 13% circa. le probabilità che ai valori attuali di mercato l’indice non quoti mai sopra il livello barriera. E’ però doveroso sottolineare come il rischio assunto sia decisamente ben remunerato. Il rischio tipico di un prodotto con barriera è ovviamente la violazione del livello knock-out. L’esigua distanza che separa le quotazioni correnti dal livello invalidante è sufficiente a far ritenere il prodotto inadatto a sopportare eventuali forti rialzi dell’indice tedesco. In caso di rottura, il certificato seguirà linearmente i movimenti dell’indice e l’effettiva perdita registrata sarà data dal valore raggiunto dal sottostante rispetto alla posizione short dallo strike, fissato a 5400 punti.