ballerine» del catasto vigneti

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A
AT T U A L I TÀ
POLITICA
• A NCOR A PROBLEMI DI GEST IONE
Le misure «ballerine»
del catasto vigneti
Qual è la superficie vitata
Con il decreto 26-7-2000 la superficie è stata definita come area «all’interno del sesto
d’impianto (da filare a filare e da vite a vite)
aumentata, nelle fasce laterali e nelle testate,
della superficie realmente esistente al servizio
del vigneto». Tali aree di servizio sono state
però definite come 50% dell’interfila con un
massimo di tre metri.
Con il regolamento comunitario n.
loro proprietari con un sistema di carte e archivi a un nuovo metodo che individua anche 796/2004, forse per risparmiare denaro, la
i conduttori, oltre a numerose informazioni tolleranza è scesa a 1,5 metri, ma si tratta
Il sistema per l’identificazione
informatica delle superfici vitate che variano a seconda della coltura, in un si- di un regolamento che riguarda solo le mistema informatizzato che misura le superfici sure di sostegno e quindi molti pensano si
ha generato tante inesattezze
tratti di una superficie convenzionale di riin base a fotografie del terreno.
nella misurazione delle superfici.
Negli anni è successo di tutto, perché «in- ferimento per liquidare gli aiuti e non, ad
Chi è insoddisfatto delle misure
collare» il reticolo delle particelle catastali, esempio, quella da considerare per la certigenerato con misurazioni «a terra», sopra una ficazione delle doc.
deve agire attraverso i Caa
La nuova ocm vino promette dal prossifoto aerea ha posto in evidenza una miriade
mo luglio di attivare
di inesattezze, complidelle linee guida che
cate dal fatto che i conAnche la nuova ocm vino
defi niscano bene perduttori, nel dichiarare
non sembra chiarire se esiste
di Giulio Castagno
fi no il modo di misui propri appezzamenti
una superficie virtuale, da usare
rare i terrazzamenti,
allo schedario, hanno
per il conteggio delle misure
olti produttori vitivinicoli in que- fatto riferimento ai numa non sembra chiadi sostegno, oltre a quella reale
sti anni hanno avuto motivo di meri di particella citarire se esiste davvero
lamentarsi circa l’accuratezza del- ti negli albi dei vigneti
una superficie virtuala misurazione delle loro superfici vitate ri- delle doc che il catasto
le da usare per il consultante dal catasto vigneti. È bene al riguar- aveva, nel frattempo e in alcuni casi, rinume- teggio delle misure di sostegno, oltre alla
do premettere una considerazione, e cioè che rato o frazionato.
superficie reale.
Ci sono addirittura produttori che si sono acproblemi complessi non hanno, solitamente,
Un ulteriore motivo di imprecisione delle
corti di aver piantato delle viti a casa d’altri.
soluzioni semplici.
misure è legato al fatto che chi ha disegnato
Il concetto stesso di superficie vitata ha su- i poligoni dei vigneti può non averli totalbito un’evoluzione, in parte inevitabilmente mente visti a causa di un’ombreggiatura o
Una storia travagliata
dovuta ai più moderni metodi di rilevazione essersi materialmente sbagliato nel tracciaChe la misurazione delle superfici vitate e in parte legata a colpevoli interpretazioni re i confini.
sia un problema complesso è dimostrato dal legislative.
Ormai il sistema è diventato di uso comune
fatto che l’Agea lavora allo schedario vitiUn tempo si intendeva per vigneto quel- e gli interventi di verifica «a terra» dovrebbecolo da quasi vent’anni e che la quantità di l’appezzamento di terreno occupato da viti, ro essere fatti solo nel 5% dei casi in cui il videnaro già spesa per realizzarlo è ormai in- capezzagne e aree di manovra, che i funzio- gneto è coinvolto in una misura di sostegno,
calcolabile.
nari degli Ispettorati agrari misuravano, in- affidando alla dichiarazione del produttore,
In pratica si è dovuto passare da un catasto dividuavano in carte catastali e iscrivevano tramite il fascicolo aziendale tenuto dai Caa,
terreni che individuava gli appezzamenti e i agli albi dei vigneti.
la rilevazione di tutto ciò che nella foto aerea non è visibile: «Vitigno, anno d’impianto, numero dei ceppi, conduttore diverso dal
proprietario catastale, ecc.».
Il fatto che tutti possano consultare lo schedario ma solo Agea possa modificare i poligoni è inevitabile: già così le misure cambiano,
figuriamoci cosa succederebbe se tutti potessero modificarle.
Il problema è che il sistema di modifica è
lento e diverso da regione a regione.
L’unico consiglio che è possibile dare a tutti quei produttori che non sono soddisfatti
dalle misurazioni effettuate è quello di agire
tramite il proprio Caa, che ha gli strumenti
per chiedere, motivandola adeguatamente,
la modifica del poligono, insistendo sul fatto
che il concetto di superficie vitata legalmente stabilita dall’Italia resta quello citato dal
decreto 26-7-2000.
Dopo vent’anni lo schedario viticolo è ancora causa di problemi per i viticoltori
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L’Informatore Agrario • 21/2009
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