6 - Legaparco

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6 - Legaparco
www.gazzetta.it venerdì 27 gennaio 2012 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281
POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno 116 ­ Numero
n
Anno
23
^ëëáÅìê~òáçåá
C mêÉîáÇÉåò~
ïïïKìåáè~ÖêçìéKáí
JUVE OGGI VISITE MEDICHE E FIRMA PER IL DIFENSORE
NAPOLI PUNITO DOPO L’ESPULSIONE CON IL VILLARREAL
Caceres, ritorno a Torino
«Un onore giocare con Ale»
Eurosqualifica per Mazzarri
Fuori 2 turni, niente Chelsea
Centrocampista: si fa dura per Nainggolan, risale Pizarro
Per la partitissima contro l’Udinese, Conte pensa al 3­5­2
Parte il ricorso d’urgenza all’Uefa per ottenere uno sconto
Intanto Cavani (51 reti) ha nel mirino il record di Jeppson
OLIVERO, MAURO A PAGINA 10
leOpinioni
a pagina 21
PERCHE’ VINCE
IL POSSESSO
DEL BARÇA
di CAROLINA MORACE
Il Possesso palla è una moda o
una strategia di gioco? Si tratta di un elemento importante
o di un mero dato statistico
ininfluente al fine della vittoria? Chiariamo, innanzitutto,
che strategia e sistema di gioco sono due concetti diversi. Il
sistema di gioco è la dislocazione in campo dei giocatori
mentre la strategia è l’insieme
dei movimenti che un tecnico
adotta nell’affrontare le squadre avversarie. Questo avviene sia quando si è in possesso
palla sia quando non lo si è.
3 Walter Mazzarri, 50 anni FORNASARI
3 Martin Caceres, 24 anni CANONIERO
IL MILAN
BALLA
IN COPPA
ADESSO LA JUVE
Vantaggio Lazio con
Cisse, ma i rossoneri si
scatenano: finisce 3­1.
In gol Binho, Seedorf
e Ibra. Semifinale
contro i bianconeri
BIANCHI, BOCCI, CIERI, PASOTTO,
SCHIANCHI DA PAGINA 2 A PAGINA 7
CHE RITMO
Robinho, Al Shaarawy
e Nocerino nel curioso
balletto dopo il gol
di LUCA CALAMAI
Continuano i video shock.
In Parma-Palermo si vede
Giovinco chiedere a Miccoli
dove sono gli altri 5 nani.
TELENOVELA ARGENTINA CONTINUA LA TRATTATIVA COL CITY, MA GALLIANI PONE UN LIMITE
TEVEZ­MAXI: STASERA SI SCEGLIE
3 Carlos Tevez, 27 anni. Attaccante del Manchester City AP/LAPRESSE
LAUDISA PAGINE 2­3
Nadal rinasce, Federer s’inchina
Rafa vince in 4 set e vola in finale all’Australian Open
Lo spagnolo
piazza 23 dritti
vincenti, lo svizzero
commette 63 errori:
ora il bilancio tra
i due è 18 9 per
il primo: «E
pensare che alla
vigilia credevo
di ritirarmi»
CICLO CRONO IN ARGENTINA
SU SPORTWEEK
Super Nibali è 2°
Vince Leipheimer
Contador sesto
La «pasionaria»
Tina Maze
fra intimo e sci
GHISALBERTI A PAGINA 24
Domani a € 1,50 con la Gazzetta
PALLANUOTO EUROPEI
9 771120 506000
Mourinho
e l’arbitro
Che duello
nel garage
RICCI A PAGINA 19
L’INTRIGO
TENNIS DALLA SFIDA FRA MURRAY E DJOKOVIC USCIRA’ IL RIVALE DELLO SPAGNOLO
20 1 2 7>
Due gli ostacoli: i 10
milioni ai nerazzurri e
un sostituto all’altezza.
Guarin non tramonta
IL CLASICO
MODELLO SIENA:
COME CRESCERE
IN TEMPO DI CRISI
w
Inter, Motta
per ora resta
Leo insiste:
«C’è tempo»
DALLA VITE A PAGINA 9
di ALESSANDRO DE CALO’
DI GENE GNOCCHI
MERCATO
3 Thiago Motta, 29 anni SPORTIMAGE
QUESTO NAPOLI
RICORDA I REDS
DI BENITEZ
IL ROMPI
PALLONE
MALFITANO A PAGINA 13
CRIVELLI
MARTUCCI
A PAGINA 27
Setterosa show
Per il titolo
trova la Grecia
CARRELLA A PAGINA 29
Marquinho a Roma
Firma top secret
e ritorno in Brasile
CECCHINI A PAGINA 14
2
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
COPPA ITALIA QUARTI DI FINALE
Tevez-story
Oggi il verdetto per Carlitos
E Maxi fa le prove da milanista
te l’esigenza del City di trovare una soluzione che
non sappia di disfatta. E’
una questione di puntiglio in una storia condizionata dai dispetti tra il
giocatore e la sua attuale
società. Anche per questo
il Milan intende chiudere
la pratica per tempo. Del
resto Maxi Lopez sinora è
stato paziente. E Galliani
ieri lo ha rincuorato: «Ora
o aluglio sarà rossonero».
Maxi count down All’ormai ex
CARLO LAUDISA
twitter@carlolaudisa
MILANO
Carlitos Tevez con le valigie in mano per Milano. Maxi
Lopez in tribuna d’onore a
San Siro. Prosegue il singolare duello argentino per una
maglia nel Milan. Ma stasera
il club rossonero conta di fare
la sua scelta. Non oltre. Anche
ieri l’a.d. rossonero Adriano
Galliani è stato categorico:
«Se non arriviamo a un accordo con il City stasera tesseriamo Maxi Lopez».
Trattativa Anche ieri i contatti
con il Manchester City hanno
prodotto una fumata grigia. E
questo è il punto: il club inglese insiste con i segnali duri verso l’Apache, ma non si sottrae
al dialogo con il suo agente
Kia Joorabchian. Prestito secco o biennale che sia nei discorsi, sul più bello, spunta
sempre un intoppo. E’ eviden-
L’Apache pronto a
partire, ma senza
accordo col City
stasera Galliani
ufficializza Lopez
attaccante del Catania, comunque, non sono mancate le
rassicurazioni. Dopo la cena
con l’a.d milanista ieri ha cominciato a calarsi nella nuova
realtà, accompagnato dai suoi
agenti: Andrea e Alessandro
D’Amico. In particolare gli ha
fatto piacere l’sms di benvenuto di Thiago Silva: «Con gli ar-
Tre gol ed è sem
Binho, Seedorf
e Ibrahimovic
ribaltano la Lazio
E’ semifinale
Biancocelesti avanti con Cisse, poi si scatena
El Shaarawy e in tre minuti c’è il sorpasso
Come in campionato è duello con i bianconeri
FABIO BIANCHI
MILANO
Il vecchio che avanza, il
nuovo che piace. E un body
guard alle spalle. Il vecchio Seedorf dopo un periodo spento
fatto di panchine e frecciatine,
fa risplendere le luci di San Siro. Un San Siro deserto: che tristezza. Il giovane El Shaarawy
manda segnali di quello che potrà essere, anzi di quello che sarà di certo se non ci saranno intoppi. Due numeri dieci (perché il piccolo Faraone non è
una punta), il passato ancora
presente e il futuro che spinge,
al comando. E il Milan va, con
una certa rilassatezza, incontro al rivale di stagione: ciao
Juve, eccoci qui, giochiamoci
la finale di Coppa, facciamo
questa rivincita anticipata di
campionato. La Lazio torna
nella Capitale con zero punti
in 4 giorni con le milanesi. Con
l’Inter non se la meritava, qui
sì. Anche se il body guard Amelia la stoppa con due prodezze
su Gonzalez e Hernanes quando si è sull’1-2. Anche se si è
illusa con il gol lampo di Cisse,
che se avesse sempre davanti il
Diavolo, sarebbe capocannoniere: due gol in campionato,
uno nell’antichità, il 9 settembre, di testa; l’altro stavolta,
con una bella mezza rovescia-
MILAN
LAZIO
3
1
(4-3-1-2)
Amelia; Abate, Mexes, Bonera, Mesbah;
Merkel (dal 24’ s.t. Ibrahimovic), Van
Bommel, Nocerino; Seedorf (dal 29’ s.t.
Emanuelson); Robinho (dal 44’ s.t. Calvano), El Shaarawy.
PANCHINA Roma, Antonini, Nesta, Inzaghi.
ALLENATORE Allegri.
AMMONITI Bonera, Van Bommel e Nocerino per gioco scorretto
(3-4-1-2)
Marchetti; Diakite (dal 1’ s.t. C. Ledesma),
Stankevicius, Dias; Konko, Gonzalez, Matuzalem (dal 32’ s.t. Del Nero), Lulic; Hernanes; Rocchi (dal 18’ s.t. Klose), Cisse.
PANCHINA Bizzarri, Biava, Scaloni, Garrido.
ALLENATORE Reja
ESPULSI nessuno
AMMONITI nessuno
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-1
MARCATORI Cissè (L) al 5’, Robinho (M) al 15’, Seedorf (M) al 18’ p.t.; Ibrahimovic (M) al
39’ s.t.
ARBITRO Gervasoni di Mantova
NOTE Spettatori paganti, 7.520 incasso di 119.395 euro. Angoli 4-2. In fuorigioco
4-0. Recuperi: primo tempo 0’; secondo tempo 4’
POSSESSO PALLA
MILAN 55,8%
FALLI COMMESSI
LAZIO 44,2%
TIRI IN PORTA
IIIIII
MILAN 6
MILAN 24
LAZIO 14
TIRI FUORI
IIIIIII IIIIII
LAZIO 7
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO
c GOL! 5’ Cross di Gonzalez, bella
semirovesciata di Cisse
c GOL! 15’ Merkel a Robinho, tiro facile
c GOL! 18’ Gran botta di Seedorf sotto
la traversa dopo delizia di El Shaarawy
22’ Super Amelia su testa di Gonzalez
44’ Punizione di Hernanes, prodezza di
Amelia
MILAN 6
IIIIII
LAZIO 6
SECONDO TEMPO
17’ Pugno di Dias in area a Van Bommel:
sarebbe stato rosso e rigore
28’ Sassata di Cisse, Amelia sicuro
34’ El Sharawy sbuca tra i difensori ma
tira di poco a lato
c GOL! 39’ Show di Emanuelson e
passaggio a Ibra che in probabile
fuorigioco segna il 3-1
ta per gentile concessione di
Mexes sperduto per il campo.
E per dirla tutta, la Lazio doveva restare in 10 e beccarsi un
rigore a un quarto d’ora del secondo round per un pugno dello sciagurato Dias a Van Bommel che Gervasoni s’è perso
(prova tv?).
Buone notizie Comunque, il rigore non serviva. Allegri avanza col minimo sforzo, un po’ di
buone notizie, e un robusto
turn over chiamato soprattutto Ibrahimovic. Che poi entra
nel finale e mette il timbro definitivo (ma in fuorigioco) grazie a una stupenda azione sulla fascia di Emanuelson. Ma
una delle buone notizie è che
si può anche fare a meno di
Ibra, a volte. L’altra è l’esordio
positivo di Mesbah: all’inizio
era un po’ spaesato, come è
normale, ma poi si è prodotto
in discese con cross tagliati ottimi per creare pericoli. La notizia migliore però è, appunto, il
Faraone. E’ ancora un po’ acerbo, soprattutto poco cattivo,
sotto porta. E’ ancora leggerino, in volata lo spostano facilmente. In compenso ha tocchi
deliziosi, da predestinato. Come quello che manda in porta
Seedorf per il vantaggio. E’ lui
poi che avvia l’azione del pari e
serve Abate per il cross da dove nasce il pari di Robinho. Poi
fa altre cose, buone e meno
Nuovi segnali
di crescita per
il Faraone.
I biancocelesti
troppo timidi
buone: un paio di occasioni
sprecate, un grande semirovesciate col pallone appena un
po’ alto. Insomma, c’è sempre.
Andamento lento Poi c’è la sfida, nel suo insieme, che per la
verità, non è bellissima. E’ una
musica monotona, quasi soporifera, per fortuna condita da
qualche assolo che dà la scos-
IL TABELLONE DI COPPA
GDS
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
gentini in genere non vado
d’accordo, ma tu mi sei simpatico. E poi sei forte». Quindi
Maxi comincia a sentirsi di casa. Del resto fosse per lui non
sarebbe un problema anche la
concorrenza di Tevez. Del resto ai tempi della Champions
League vinta con il Barcellona
riuscì ad essere importante nonostante in rosa ci fossero altre cinque punte.
Attesa Apache In contempo-
ranea a Buenos Aires anche Tevez è in ansiosa attesa. In previsione di una
fumata bianca ieri aveva
già pronto il biglietto aereo per l’Italia. A maggior ragione potrebbe
partire stasera. In caso
contrario è preventivato che il 31 si metterebbe in viaggio per tornare in Inghilterra.
Un’ipotesi che non fa piacere
a nessuno: soprattutto a quelli
del City. E nel braccio di ferro
di queste ore questa variabile
pesa non poco nella trattativa.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
laFotonotizia
Esordio a San Siro
per l’argentino
ma da spettatore
Uscita Leo A Rtl ieri Leonardo
s’è sfilato da Tevez: «Ho parlato con il giocatore che ha un
problema con il Manchester
City. La prima scelta per un
giocatore come Tevez è normale che sia il Milan, ma è normale anche che il Psg partecipi al gioco. Abbiamo fatto la
nostra offerta, ma non arriverà a gennaio perché serve l’accordo di tutti, di chi vende, di
chi compra e del giocatore. Oggi non siamo al livello di Milan, Inter, Real Madrid, Barcellona o Manchester United, è
evidente. I giocatori che vengono da noi sono quelli che
credono nel nostro progetto».
MILANO Nell’immagine a
destra (foto LAPRESSE) l’argentino
Maxi Lopez a San Siro per la
gara di ieri tra Milan e Lazio in
Coppa Italia. L’attaccante era
in compagnia del manager,
Andrea D’Amico, con lui nella
foto. Maxi è al centro di una
lunga trattativa che tiene legati
la punta (formalmente ancora
tesserato per il Catania), il
Milan e Carlos Tevez. Maxi
Lopez, sposato con la show girl
argentina Wanda Nara, è papà
di due bambini e la coppia
aspetta il terzogenito
© RIPRODUZIONE RISERVATA
pre Milan-Juve
LE PERLE E IL PUGNO
1
3
4
2
sa. Il Milan parte lento, come
gli capita spesso e subisce il primo assolo di Cisse, che ritrova
finalmente gol e salto mortale.
Ma la Lazio non lo mette in cassaforte. Seguono, a metà del
primo round, gli unici venti minuti davvero divertenti, con occasioni di qui e di là, dove il Milan ribalta la situazione e Amelia stoppa la Lazio che prova
1 15’ p.t. Il sinistro di Robinho che sottomisura
fulmina Marchetti per il pareggio del Milan
2 18’ p.t. Il destro preciso e potente di Clarence
Seedorf che vale il sorpasso per la squadra di
Allegri
3-4 18’ s.t. Il brutto gesto del laziale Dias: si
prepara e colpisce Van Bommel con un pugno
3
l’aggancio e il ri-sorpasso. Ma
è senza forza, sembra quella
che ha subito la rabbia dell’Inter, non quella che l’ha chiuso
in difesa del primo tempo.
Errori Lazio La lazio qui com-
mette due errori, principalmente: il più grave è adeguarsi
all’andamento lento del Milan.
A ritmi bassi, Seedorf è un calif-
fo dai piedi sempre dolcissimi
e anche van Bommel diventa
padrone del centrocampo. E
qui El Shaarawy, con la sua dinamicità, fa la differenza. Il secondo è a monte: schierarsi
con la difesa a 3, sistema che
Reja non usava da un’eternità.
Certo, il tecnico friulano ha i
suoi bei problemi d’infermeria
(ma anche il Milan non è da
meno, anzi), un alibi pesante.
Ma di sicuro la Lazio che schiera nel secondo round, con Ledesma al posto di Diakitè,
Konko e Lulic un passo indietro per formare la retroguardia a quattro, è più solida, si
scopre meno e prende in mano
il pallino del gioco. Blandamente però, perché il Milan rischia davvero poco e nemmeno l’entrata di Klose per uno
spento Rocchi cambia le cose.
Van Bommel e Mexes zompano sulle caviglie di tutti. Ma visto che il Diavolo s’è tirato un
po’ troppo indietro, quando
s’infortuna Merkel (distorsione al ginocchio destro) Allegri
inserisce Ibra. E poi Emanuelson, per professor Seedorf ché
la sua lezione l’ha già impartita a tutti. Beh, i due fanno calare il sipario sulla partita, per la
gioia dei pochi intimi venuti allo stadio. E’ l’unica pecca della
serata, per il Diavolo. Non faceva nemmeno tanto freddo. E
poi c’era il Faraone a scaldare
le speranze per il futuro.
la Moviola
di LUCA BORIONI
Il colpo di Dias
a Van Bommel
è da prova tv
Doppio scambio in avvio:
Robinho passa a Seedorf,
l’olandese restituisce il pallone
al brasiliano e, dopo qualche
secondo, l’arbitro interrompe il
gioco su segnalazione
dell’assistente. Il dubbio è se il
pallone controllato da Seedorf
sia uscito o meno, la certezza
riguarda comunque la
posizione di fuorigioco di
Robinho nel momento del
passaggio del centrocampista
35enne. Nella ripresa l’episodio
più rilevante, quando nell’area
laziale le immagini mostrano
Van Bommel cadere a terra
dopo un colpo (un pugno) di
Dias alle sue spalle, non visto
da Gervasoni. Si tratterebbe di
rigore ed espulsione, così
invece è probabile che sarà
prova tv. Infine, l’azione del
terzo gol firmato da
Ibrahimovic. Osservando il
replay, lo svedese sembra
partire in posizione
leggermente più avanzata della
linea laziale sul lancio di
Emanuelson.
4
I NUMERI
12
volte
i rossoneri
in finale
Nella sua
storia il Milan è
arrivato alla
finale di Coppa
Italia in 12
occasioni,
vincendo per 5
volte il trofeo.
La prima finale
risale al
1941/42, ma
con la
Juventus
arrivò una
sconfitta
(1-1 e 1-4).
L’ultima finale
giocata dai
rossoneri è
invece della
stagione
2002/03,
quando il Milan
vinse la sua
quinta Coppa
battendo
la Roma
(4-1 e 2-2)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DAL REGISTA DI PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO E DAGLI AUTORI DI FUNERAL PARTY
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DAL 10 FEBBRAIO AL CINEMA
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4
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
COPPA ITALIA QUARTI DI FINALE
le Pagelle
di ANDREA SCHIANCHI
MILAN NUMERO DI EMANUELSON
6,5
Avanti con
autorità e
senza
soffrire
troppo.
Allenatore Allegri
E AMELIA VOLA
7
h
il migliore Seedorf
Sceglie il modulo senza
centravanti, chiede alle punte di
partire larghe e ottiene quel che
vuole: movimento, inserimenti e
padronanza del gioco.
Da aumentare la velocità.
Un autentico professore. Se poi
i ritmi non si alzano, lui va a
nozze. Timbra il gol del 2 1
con una sassata precisa e
imparabile, dipinge lanci e cross.
Costante punto di riferimento.
6,5
LAZIO GONZALEZ E’ PRECISO,
5,5
5,5
Mal disposta,
fatica a
opporsi
ai fraseggi
rossoneri
Allenatore Reja
Giocare con una difesa a tre
contro un attacco senza
centravanti è quasi un suicidio.
Lui lo capisce dopo il primo
tempo e passa a 4, ma la frittata
è ormai servita. Ed è indigesta.
ROCCHI LENTO
7
h
il migliore Gonzalez
Pesca Cisse in mezzo all’area
nemica con un lancio preciso e
partecipa così all’1 0 laziale. E
poi, sempre dalla fascia destra,
costruisce azioni e mette in
difficoltà Nocerino e Mesbah.
7
6
6
6
6
6
6
5
5,5
5
6
5
Amelia
Abate
Mexes
Bonera
Mesbah
Merkel
Marchetti
Diakité
Stankevicius
Dias
Konko
Matuzalem
Si esalta nel
primo tempo su
una zuccata di
Gonzalez, vola
a deviare in
angolo una
punizione di
Hernanes e
dice no a una
conclusione di
Cisse. Insomma
pagnotta
guadagnata.
Non va mai in
difficoltà sulle
accelerazioni di
Lulic.
Attento in
chiusura e
sempre pronto
a ripartire,
anche se a
volte tira il
freno per non
sprecare
energie.
Una piccola
sbavatura sul
gol di Cisse,
perché si fa
trovare fuori
posizione.
Rimedia con
una prestazione
di grande
sostanza,
morde gli
avversari come
un pitbull.
In avvio fatica a
trovare l’intesa
con Mexes.
Cresce con il
passare dei
minuti e nel
finale è lui a
guidare il
reparto con
sicurezza.
Puntuale nel
gioco aereo.
In fase
difensiva non
sempre è
preciso nelle
«scalate» e
nelle chiusure:
d’altronde è
appena
arrivato e gli
automatismi
vanno imparati.
In avanti tre
ottimi cross.
Da mezzala
destra si
presta al lavoro
ad «elastico»
che gli chiede
Allegri: un
passo indietro
e poi si lancia
nello spazio.
Argina nel
primo tempo le
iniziative di
Hernanes.
Sui gol non può
proprio fare
nulla. Per il
resto cerca
di giocare
d’anticipo
sui cross che
piovono dalle
fasce laterali
e ci riesce.
Impreciso
nei rinvii
con i piedi.
Difensore di
destra nella
retroguardia a
tre, sembra
un’anima in
pena: non ha
punti di
riferimento e
soffre le pene
dell’inferno. El
Shaarawy gli
va via come
un’anguilla.
Non dà
sicurezza
al reparto
arretrato,
patisce gli
inserimenti
centrali
dei rossoneri
e non riesce
mai a trovare
il tempo per
tirare giù la
saracinesca.
Chiamato fuori
dai continui
movimenti di
arretramento
degli attaccanti
milanisti,
va in
confusione.
Non anticipa,
non azzanna e
poi, frustrato,
dà un pugno a
Van Bommel.
Laterale di
destra, prova
a contenere le
avanzate di
Mesbah e
Nocerino
che, tuttavia,
non sempre
sono ben
sincronizzati.
Lui si limita a
fare la guardia
al settore.
Non è più quello
che pressa,
recupera e
rilancia. Spento,
non riesce a
organizzare la
manovra e si fa
travolgere da
Seedorf. Anche
da mezzala
sinistra
non rende.
Del Nero 6
6
6
6,5
6,5
6
6,5
6,5
6
6,5
5,5
6
6
Van Bommel
Nocerino
Robinho
El Shaarawy
Ibrahimovic
Emanuelson
Lulic
Hernanes
Cisse
Rocchi
Ledesma
Klose
Dirige il traffico
in mezzo al
campo,
godendo di
ampia libertà, e
distribuisce
multe a chi gli
passa vicino.
Lucido nel
disimpegno e
attento agli
inserimenti
avversari.
Meno
«movimentista»
del solito,
patisce il
confronto con
Gonzalez che lo
costringe a
continue
rincorse. Prova
qualche
inserimento, ma
non è fortunato
nel rimpallo.
Questa volta è
freddo davanti
alla porta e
timbra il
provvisorio 1 1,
poi orchestra la
manovra con
ottimo
tempismo.
Mette il Faraone
davanti alla
porta.
Calvano s.v.
Il colpo di tacco
con il quale
libera Seedorf
davanti alla
porta è da
artista.
Bravo nel
pensare una
simile giocata e
bravo nel
realizzarla.
Sfiora il gol in
due occasioni.
Appena entrato
fa respirare la
squadra
tenendo il
pallone e
mettendo in
ansia i
difensori. Poi
se ne va solo
soletto a
chiudere la
partita con
un tocco facile.
Entra, si piazza
nel ruolo di
mezzala
sinistra e
inventa un
doppio
dribbling con
conseguente
assist per la
volata solitaria
in gol di
Ibrahimovic.
Chapeau!
Tante corse
su e giù per la
fascia sinistra
ad attaccare e
a contenere.
Non si fa
sorprendere
alla spalle dalle
volate di Abate
e Merkel
e piazza
alcuni cross
niente male.
Una punizione
pennellata, sulla
quale Amelia
compie un
prodigio, buone
aperture, ma
poca
assistenza
da parte dei
compagni:
le idee ci sono,
ma non
bastano.
Il più pericoloso
dei suoi, anche
se a volte
dovrebbe
accelerare
l’azione. Un gol
di ottima
fattura e un
paio di tiri che
spaventano.
Avessero
giocato
tutti così...
Dialoga poco
con Cisse,
si muove con
troppa lentezza
e resta
prigioniero
della
coppia
Bonera Mexes.
Mai uno scatto
bruciante e
mai un tiro
pericoloso.
Entra all’inizio
della ripresa
e si piazza
davanti alla
difesa a
dirigere il
traffico. Tocchi
brevi e lanci
lunghi: non
sempre
preciso, ma
comunque
efficace.
Si muove di più
rispetto a
Rocchi, cerca
il dialogo con
i compagni del
centrocampo
e prova anche
la conclusione
in mezzo
all’area.
Ma ormai i
giochi sono
chiusi.
TERNA ARBITRALE: GERVASONI 5,5 La partita è tranquilla, ma lui non vede il pugno in area di rigore di Dias su Van Bommel. E poi Ibra pare in fuorigioco. Giachero 5,5; Comito 6
NAZIONALE
Gazzetta.it
Amichevole
Italia-Francia
il 14 novembre
Gazza
Torna una delle sfide più
classiche, quella tra Italia e
Francia. La Figc ha
ufficializzato per il prossimo 14
novembre l’amichevole che la
nazionale di Cesare Prandelli
disputerà contro i transalpini.
L'incontro si disputerà in Italia,
resta da definire la sede. Si
tratterà del faccia a faccia
numero 37 tra le due
rappresentative.
Tvf
Taccuino
DIRITTI IN CHIARO
90˚, Ds, Stadio Sprint
divisi Rai-Mediaset?
(a. cap.) Lega A e Infront hanno
dato un'altra settimana a Rai, Media
set e alle altre tv per presentare le of
ferte per prodotti che ora sono 90˚ mi
nuto, La Domenica Sportiva, Stadio
Sprint, Quelli che il calcio. Le offerte
dovranno essere presentate entro ve
nerdì 3 febbraio. Se la Lega non otter
rà almeno i 25 milioni che incamera og
gi, è possibile che spacchetti i prodotti
e li venda separatamente. La Rai è sul
la difensiva, Mediaset è pronta a entra
re in gara se l'offerta diventa allettan
te, pure come immagine.
FALLIMENTO ANCONA
Accolta istanza per
consulenza tecnica
ANCONA La Corte di Appello di Anco
na ieri nella prima udienza, ha accolto
la richiesta dei difensori dell’ex presi
dente dell’Ancona, Pieroni, affinché ve
nisse disposta una Consulenza Tecni
ca per stabilire le eventuali reali respon
sabilità. Il Tribunale di Ancona, in 1˚ gra
do, aveva ritenuto di non disporla.
Tevez, uomo di lusso del mercato
TUTTOMERCATO
OGNI GIORNO NOTIZIE
E GRANDI OSPITI
Ogni mattina scopri le
nuove puntate di
Tuttomercato, la rubrica
quotidiana curata da Carlo
Laudisa che ha come ospiti i
procuratori di calcio più
famosi del mondo.
Inoltre le ultimissime su
tutte le trattative di
mercato più calde
DOVE NASCE IL GIRO
VIDEO REPORTAGE
DALLA DANIMARCA
Scopri strade e paesi
che accoglieranno le prime
tappe della corsa rosa
2012. Formula 1: vieni a fare
un giro sulla safety car.
Super Bowl: quando lo spot
rimane nudo...
E ancora la sfida olimpica
di Alemanno e la nuova
impresa di Soldini
6
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
COPPA ITALIA QUARTI DI FINALE
fa un problema, apparentemente. Sa che l’allenatore stravede per lui, sa che i tifosi sono già conquistati, sa che un
posto nella lista Champions è
vicino. Ballare in Europa non è
facile come ballare in Italia,
ma Stephan potrà almeno tastare il terreno, e sognare. Intanto può consolarsi con i complimenti di tutti e con la strepitosa giocata che ha portato al
gol di Seedorf. «Ho avuto
un’occasione per segnare, ma
mi hanno chiuso in due e non
potevo fare di più», si è giustificato il ragazzo. «C’ho provato
e sono soddisfatto delle cose
che ho fatto. Il gol arriverà,
adesso sono contento di avere
la possibilità di giocare e sono
soddisfatto della fiducia che
mi sta dando Allegri».
il tema
DUE GENERAZIONI
Film Milan
Il boss e
la matricola
Seedorf ed El Shaarawy, 16 anni
di differenza e la classe in comune
Allegri si gode la sua strana coppia
ALESSANDRA BOCCI
MILANO
sfruttando la sua palla gol e
chiudendo la partita.
Si può ballare sul mondo, o più modestamente sull’Italia, anche senza il miglior
ballerino della compagnia,
Prince Boateng. Si può ballare
con i piedi giovani di qualcuno
e le punte raffinate di qualcun
altro. E si può ballare soprattutto se poi c’è Zlatan Ibrahimovic per il gran finale. Zlatan
è il Bolle del Milan: potenza e
raffinatezza. Urby Emanuelson lo ha pescato in semi fuorigioco, ma l’idea dell’olandese
era buona e Zlatan non ha voluto sprecarla. Normalmente
non è tenero con il tenero Urby, questa volta però gli ha fatto il migliore dei complimenti
Il ritorno Il capostipite della tribù dei piedi buoni che ha trascinato il Milan in semifinale è
Clarence Seedorf, acclamato
dalla critica che ad Allegri rimprovera di non volerlo utilizzare dietro le punte: Seedorf si è
ripreso per una sera il posto
che ritiene suo e ha segnato un
gol importantissimo. Prima
Robinho, poi Seedorf: ad assisterli due ragazzi, prima Merkel, poi El Shaarawy. «Sono
ragazzi di grandi prospettive»,
ha commentato Allegri. La tribù dei piedi buoni che cresce.
«Siamo molto contenti di aver
passato il turno», ha detto Stephan. «Siamo andati in svantaggio ma poi siamo stati bravi
a recuperare e nel secondo
La corsa Chissà se la fiducia
tempo bravi a gestire la partita». Ora c’è la Juve contro la
tribù dei piedi buoni: la partita decisiva a Torino, nello stadio dove il Milan ha vissuto
una brutta serata pochi mesi
fa. Quella sera Zlatan disse:
«Non abbiamo proprio giocato, non siamo mai stati in partita». Gli capita spesso di frustare la squadra e quasi sempre fa
bene. La concentrazione cresce, i ragazzi crescono. «Sono
molto soddisfatto di quello
che sta facendo El Shaarawy»,
ha detto Allegri. «Ha imparato
molto a muoversi e adesso attacca bene la profondità».
Lo studente San Siro ha aspet-
tato a lungo il gol del ragazzino. El Shaarawy aveva segnato contro il Novara, ieri sera
non ci è riuscito. Ma non se ne
Stephan
El Shaarawy,
19, abbraccia
Clarence
Seedorf, 35.
Stephan ha
fatto l’assist
per il 2-1
dell’olandese
FORTE
verrà confermata nella prossima partita di Coppa Italia: per
andare in finale il Milan dovrà
battere la Juve, ma la tribù dei
piedi buoni non ha paura. El
Shaarawy: «Sarà una partita
molto combattuta, ma noi cercheremo di fare il nostro gioco
andando in finale». Emanuelson: «Sì, c’è la Juve, è difficile,
ma è anche una soddisfazione
giocare contro i grandi club».
E’ un duello che prosegue,
quello con la Juve, è una corsa
che non si ferma, quella del Milan. Fra le prime di A, il Milan
è l’unica a essere in corsa per
tutto: campionato, Champions, Coppa Italia. Obiettivi
possibili, non tutti magari. Ma
Allegri vuole provarci e per
questo ha applicato ieri una robusta dose di turnover, inusuale per lui. Se si vuole ballare
bene, bisogna che tutti ballino. E la tribù dei piedi buoni si
attrezza. Per andare avanti bisognerà adattarsi a ballare diverse musiche.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
serata nera
Rabbia Inzaghi: si scalda
a lungo ma non entra
E’ stato il primo a scaldarsi, ma non è
servito a nulla. Filippo Inzaghi (FOTOPRESS) si
è alzato dalla panchina poco dopo l’inizio del
secondo tempo, però è andato via molto
deluso, perché Allegri gli ha preferito prima
Ibrahimovic, poi Emanuelson e Calvano.
EMERGENZA QUINTO KO NEL REPARTO
Maledizione centrocampo:
anche Merkel si è bloccato
Bonera, prima da capitano
MILANO (l.b.) Fuori cinque, fuori anche il
biondo. Al Milan c’è chi ci scherza: sarà mica
maledetta, la fascia destra? Dopo Gattuso, dopo
Flamini, dopo Aquilani, dopo Boateng, il Milan si
preoccupa per il ginocchio destro di Alexander
Merkel. Il tedesco si è fermato dopo 21 minuti del
secondo tempo, al vertice dell’area del Milan.
Ovviamente era il vertice destro e lui stava
contendendo un pallone a Lulic. Si teme un
trauma distorsivo, nelle prossime ore arriveranno
maggiori certezze. E dire che Alexander era stato
fatto tornare dal Genoa per potenziare il
centrocampo, tormentato dagli infortuni. Meglio
l’altra fascia, quella che si è messo al braccio
Bonera. Non era mai stato capitano del Milan.
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
7
#
COPPA ITALIA QUARTI DI FINALE
MILAN DENTRO SARA’ UN FEBBRAIO DURISSIMO: 7 GARE IN UN MESE
«Il tridente?
Perché no»
Allegri apre
alle tre punte
Max abbraccia
il modulo che
piace a Berlusconi
«Ma servirà
una grande
mano in difesa»
MARCO PASOTTO
MILANO
E’ ammirevole, perché ci
prova in tutti i modi a non ridurre la semifinale a una semplice
rivincita con la Juve. Ma obiettivamente è un’impresa difficile.
«Al di là da chi troveremo ora
sulla strada — racconta Massimiliano Allegri —, l’intento era
quello di passare il turno e ci siamo riusciti. E comunque prima
della Juve dobbiamo affrontare altre gare importanti». La
missione psicologica è quella di
non sovraccaricare troppo un
doppio confronto che non ha bisogno di ulteriori stimoli. Intanto, giusto per non farsi mancare nulla, febbraio si arricchisce
di una partita in più. Oltre alla
Juve di campionato ci sarà anche quella di Coppa Italia. In totale fanno sette partite in ventinove giorni. Una ogni quattro.
Praticamente tutte con avversari molto tosti. Sarà con tutta evidenza il mese della svolta.
Verso il tridente Intanto Allegri
Massimiliano Allegri, 44 LAPRESSE
si gode per il secondo anno consecutivo le semifinali di Coppa
Italia. E dà una buona notizia a
Berlusconi e a tutti gli amanti
LAZIO FUORI REJA PROTESTA: «IN FUORIGIOCO IL GOL DI IBRA»
del Milan avanti tutta: «Sì, i tre
attaccanti potremmo vederli
tutti insieme anche dal primo
minuto. Però dovrà esserci una
grossa partecipazione difensiva». Tre punte nel senso di un
4-3-1-2 di base che alla fine diventa una sorta di 4-3-3 atipico, composto da tre interpreti
(Ibra, El Shaarawy e Robinho)
che per natura non danno punti di riferimento. Nessuno di loro. «Nel primo tempo abbiamo
avuto diverse occasioni — analizza poi la sfida il tecnico rossonero —, anche se all’inizio non
siamo riusciti ad accorciare bene. Poi ci siamo ricomposti e
nella ripresa non abbiamo corso alcun pericolo. Mesbah? Per
essere stata la sua prima partita
è andato bene, si è proposto e
ha giocato una buona gara».
Scelte tecniche A proposito di
nuovi arrivi. Oggi sul mercato
sarà il giorno della verità e Allegri attende notizie ufficiali col
sorriso sulle labbra: «Aspettiamo gli eventi, ad ogni modo come ha detto Galliani uno fra Maxi e Tevez arriverà». E se fossero entrambi? «Nessun problema, tanto io più di undici in
campo non ne posso mandare».
E’ la stessa spiegazione che Allegri fornisce a proposito di Inzaghi, che si è scaldato e alla fine
non è stato impiegato. «Dopo
l’infortunio di Merkel dovevo
decidere se inserire un centrocampista o una punta per provare a chiudere la gara. Ho optato
per l’attaccante, ma avevo bisogno di un giocatore diverso
(Ibra, ndr). E poi ho fatto entrare un giovane (Calvano, ndr).
In tutto ne ho fatti scaldare tre,
Pippo era uno di quelli che
avrei potuto utilizzare. Con lui
non ci sono problemi, sono solo
scelte tecniche».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Cisse, la storia
si ripete: segna
a San Siro
ma non vince
Il francese però fa
capire di voler
andare via: «Non
amo stare in
secondo piano. La
Lazio mi fa soffrire»
STEFANO CIERI
MILANO
Dategli sempre il Milan,
possibilmente a San Siro. E l’Italia di Djibril Cisse sarebbe completamente diversa. Il francese
torna a segnare un gol quattro
mesi dopo l’ultimo acuto. E torna a farlo contro lo stesso avversario, nello stesso stadio e nella
stessa porta in cui aveva realizzato il suo primo e unico gol segnato fino a ieri con la Lazio ad
una squadra italiana. Nella banda di Reja che, ancora una volta, esce sconfitta dal Meazza e
dice addio alla Coppa Italia c’è
almeno un volto felice.
Ancora il Milan L’ultimo gol del
Leone Nero era datato 15 settembre: Europa League, match
interno col Vaslui. Sei giorni prima Cisse aveva segnato al Milan a San Siro nella prima partita del campionato. E in precedenza aveva realizzato una doppietta al Rabotnicki nel preliminare di Europa League. Il suo,
insomma, era stato un inizio
molto promettente. Ma poi,
quando la stagione è entrata
nel vivo, il francese è sparito,
La capriola di Djibril Cisse, 30 ANSA
vittima di una involuzione tecnica e psicologica che nessuno
alla Lazio, da Reja in giù, pareva in grado di guarire. Il calcio
è strano, però. E’ bastato riproporre la stessa combinazione di
quell’unico gol in Serie A (Milan e San Siro) per guarire l’ex
Panathinaikos. «Sono felicissimo di essermi sbloccato — dice
alla fine il francese — però non
riesco a godere fino in fondo
perché avrei preferito vincere.
Ancora un gol al Milan? Sì, il
calcio è strano. Anche in Inghilterra mi capitava sempre di segnare al Tottenham. E poi anche Mexes: quando lo affronto
da avversario (i due erano compagni nell’Auxerre, ndr) faccio
sempre gol: è successo anche
col Panathinaikos contro la Roma».
Futuro diverso Il ritorno al gol
può a questo punto cambiare
un finale che pare già scritto. Il
Celtic e l’Auxerre stanno infatti
pressando la Lazio da alcuni
giorni e sono pronte a sferrare
l’assalto decisivo nelle prossime ore. Il diretto interessato
non fa nulla per allontanare
questa ipotesi: «Il mercato chiude tra una settimana — dice Cisse — certo, a me piace giocare
sempre, non amo stare in secondo piano. E qui alla Lazio ho sofferto a stare fuori nelle settimane scorse». Reja prova a trattenerlo: «Questo gol può aiutarlo
tantissimo, ne aveva bisogno.
Stavolta si è ben comportato,
era solo un po’ stanco nel finale». E, nonostante il 3-1, il tecnico promuove anche la prestazione della sua squadra: «Ci siamo ben comportati, peccato
non aver sfruttato le occasioni
avute per fare il 2-2. E poi il gol
del 3-1 di Ibra mi sembra in fuorigioco».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
SERIE A
Soltanto un’Inter non ba
Alternative al 4-4-2
Con Wes e Ricky si può
Ranieri non rinnega il sistema di gioco della rimonta, ma gli
servono anche soluzioni meno attendiste e di maggior qualità
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE
APPIANO GENTILE (Como)
Ci sono notti in cui si ha
l’impressione (o forse qualcosa
di più) che la coperta sia diventata un po’ corta. E non per colpa del freddo di un inverno che
non conosce confini, da Nord
(Inter-Lazio) a Sud (Napoli-Inter): la coperta del 4-4-2, con
cui l’Inter ad un certo punto ha
scelto di ripararsi dal gelo di
una classifica diventata da brividi. Ranieri per due volte nel giro di quattro giorni si è ritrovato a tirarla un po’ di qua e un po’
di là, prima di capire che non
sarebbe bastata: imbacuccarsi,
a volte, non significa per forza
scaldarsi.
Nessuna bocciatura Due premes-
la scheda
se. La prima: il 4-4-2 è stato innegabilmente una strada efficace, per uscire da un momento
difficile, e sarebbe sbagliato rinnegarla adesso che si è semplicemente rivelata non infallibile. Ranieri, dato il momento e
gli uomini a disposizione, lo
aveva scelto con saggezza: mettendo davanti ad ogni cosa il fine, per poi scegliere e adeguare
i mezzi. Meglio una certezza
che vari ma ipotetici azzardi;
meglio un copione rigido che recitazioni a soggetto. La seconda premessa: le ultime due partite non hanno bocciato il 4-4-2
a prescindere, ma ne hanno sottolineato certi limiti, che non sono assoluti ma esistono. Ad
esempio il non poter rinunciare
ad un contributo costante di
spinta dei due laterali di difesa,
che Maicon non ha garantito né
contro la Lazio né a Napoli. O
anche il costringere Sneijder a
giocare seconda punta, dunque
la squadra a cercarlo in un altro
modo, perché l’istinto dell’olandese ad abbassarsi anche molto
per andare a cercare il pallone
porta la punta centrale a trovarsi più volte troppo isolata.
WESLEY SNEIJDER
27 ANNI
TREQUARTISTA
Wesley Sneijder nasce
a Utrecht, in Olanda, la
stessa città di Marco van
Basten. Cresciuto nel vivaio
dell’Ajax, gioca con i lancieri
biancorossi fino al 2007,
quando passa al Real Madrid
per 27 milioni di euro. In
Spagna diventa trequartista.
2009 Il 28 agosto 2008 Wes
passa all’Inter di Mourinho
per 16 milioni. E’ l’inizio di
una trionfale cavalcata: alla
fine della stagione l’Inter e
Sneijder vincono tutto.
Champions, scudetto e
Coppa Italia, il mitico
Triplete.
2011 La seconda stagione di
Sneijder all’Inter non è
Altrettanto trionfale e
nell’estate del 2011 si
moltiplicano le voci di una
sua cessione. Wesley però
resta (il suo contratto ha
scadenza 2015)
ca — e non sembri un paradosso — che a Lecce, domenica, Ranieri metterà da parte il 4-4-2
già in partenza. Anzi: la squadra di Cosmi non disdegna di
aspettare l’avversaria per giocare appena possibile sulla velocità di certi suoi interpreti offensivi (Cuadrado e Muriel su tutti)
e l’Inter nelle sue ultime versioni è parsa meno fresca e tonica
rispetto a quella vista, ad esempio, contro il Parma e nel derby. Variabile che potrebbe sconsigliare di prendersi troppi rischi. Anche se certe difficoltà
possono essere apparse moltiplicate contro squadre come La-
zio e Napoli, che fanno della rapidità nel concretizzare certi
meccanismi di gioco uno dei loro punti di forza; e non per forza vanno classificate come prime, accennate conseguenze di
una preparazione post sosta invernale finalizzata anzitutto ad
una brillantezza immediata.
Lucio, Pazzini
e Nagatomo:
tutti recuperabili
Quando serve qualità Senza dunque voler abbandonare a prescindere il 4-4-2, Ranieri sa di
aver bisogno di alternative: soluzioni meno attendiste a priori, oltre che di maggior qualità.
Averne usate tre diverse, nei secondi tempi contro Lazio e Napoli, significa non aver ancora
scelto una strada definitiva, cosa che succederà semmai a mercato chiuso, quando il tecnico
saprà con precisione su quali
uomini poter contare; ma significa anche aver fiducia nella
duttilità di certi suoi giocatori.
APPIANO GENTILE
(a.e.) Lucio, Pazzini e
Nagatomo: tutti recuperabili
per domenica, anche se
andranno riverificati nei
prossimi due giorni. Il
difensore centrale e il
centravanti, assenti a Napoli
perché entrambi influenzati,
ieri si sono allenati al chiuso:
non ancora al 100%, ma c’è
tutto il tempo per rendersi
disponibili per Lecce. Ci spera
anche Nagatomo, tornato ieri
in gruppo (come Coutinho): il
giapponese ha meno dolore al
tendine d’Achille, ora si punta a
ridurre al minimo l’attrito con
la scarpa, che è la causa di
maggior fastidio. Lo stesso
motivo che fa mantenere sul
conto di Stankovic ancora un
po’ di prudenza: il serbo sta
meglio, ha anche ricominciato
a correre, ma solo il
constatare gli stessi progressi
anche dopo aver indossato le
scarpe da calcio consentirà di
escludere definitivamente la
necessità di un intervento
chirurgico.
Wes e Ricky, le chiavi Le chiavi
sono anzitutto Sneijder e Alvarez, entrambi potenziali trequartisti in un 4-3-1-2 che però
ha bisogno di grande continuità nel dinamismo dei centrocampisti deputati ad «uscire» in
copertura e sovrapposizione.
Ma i due non sono dispiaciuti
anche insieme, nella versione
doppio trequartista alle spalle
di una punta, che merita di essere riverificata. E insieme Wes e
Ricky possono stare anche in
un 4-2-3-1, che però Ranieri a
Napoli ha presentato in versione super offensiva solo per contingenza, ovvero la necessità di
recuperare lo svantaggio. E’ un
sistema di gioco che il tecnico
considera anche futuribile ma
— in attesa di Forlan — pare
concepibile in partenza destinando sulla fascia semmai il solo Alvarez (che rispetto a Zarate si adatta anche ad un minimo sindacale di copertura), e riservando l’altra a uno fra Zanetti e Nagatomo. A meno che il
mercato non porti qualche sorpresa.
IN VISTA DI LECCE
Occhio al Lecce Il che non signifi-
Claudio Ranieri, 60 anni ANSA
LAVORI IN CORSO
Gds
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’IMPRESA I BABY DELL’INTER SONO ENTRATI NELLE «FINAL FOUR» DELLA CHAMPIONS DI CATEGORIA
OGGI A SAN SIRO
Che euro-Primavera: il futuro è adesso
L’allenatore
Stramaccioni
«Tutti davano lo
Sporting in finale.
L’abbiamo battuto»
MILANO
Come Claudio Ranieri
dopo la sofferta vittoria sulla
Lazio. L’allenatore della Primavera nerazzurra Andrea Stramaccioni getta acqua sul fuoco dopo l’impresa della sua Primavera che mercoledì sera ha
conquistato le semifinali della
Next Generation Series (la
Champions League giovanile)
andando a vincere 1-0 in casa
dello Sporting Lisbona. I lusitani, considerati il Barcellona
della loro categoria dopo aver
vinto 5 gare su 5 segnando valanghe di reti, sono stati beffati da una rete di M’Baye.
Sotto con il Brescia «Nel com-
plesso - spiega al sito nerazzurro il tecnico romano - l’Inter
mercoledì ha compiuto una
piccola impresa e siamo compiaciuti e felici di aver regalato a noi stessi, al dottor Paolillo e ai nostri tifosi l’accesso alle Final Four. Ora però giriamo velocemente pagina perche sabato (domani, ndr.) c’è
un’altra "finale". Ci aspetta il
Brescia in campionato. L’Inter
non deve fermarsi e soprattutto non deve accontentarsi;
avremo sempre "fame" di vittorie e dobbiamo continuare a
crescere partita dopo partita».
quindi la qualità del nostro lavoro - con il meglio del calcio
europeo. L’esperienza e la maturità accumulata dai miei ragazzi in ambienti così caldi accresce la nostra forza e soprattutto l’approccio mentale alle
gare che contano. Secondo gli
addetti ai lavori, lo Sporting
era la squadra accreditata alla
finale nel nostro lato del tabellone. Li abbiamo aggrediti fin
dalla loro area di rigore. Volevamo evitare che sfruttassero
la loro qualità di palleggio e le
loro impressionanti doti individuali. Non abbiamo concesso
niente e ci siamo resi pericolosi in diverse situazioni con Longo».
Esperienza senza paragoni Da-
to un colpo di idrante sull’entusiasmo che contagia l’ambiente, Stramaccioni racconta così
la notte del Magalhães Pessoa,
davanti a 10mila portoghesi:
«Questa competizione, se consideriamo il bagaglio di esperienza che restituisce ai giocatori, non è paragonabile con alcun impegno nazionale. Gare
così permettono di confrontare il nostro settore giovanile -
Una targa
in memoria
di Weisz
Andrea Stramaccioni, 35 anni
lu.tai.
MILANO Oggi è il «Giorno
della Memoria» (servizi a pagina
39), ricorrenza in cui si
commemorano le vittime
dell’Olocausto degli ebrei. Alle
ore 16, nel foyer della tribuna
rossa dello stadio Giuseppe
Meazza (entrata cancello 8),
sarà scoperta una targa
intitolata ad Arpad Weisz,
giocatore e allenatore degli anni
Venti/Trenta, deportato e
ucciso ad Auschwitz.
Alla cerimonia parteciperanno
Claudio Ranieri e Javier Zanetti.
Weisz, ex di Inter e Bologna, fu
lo scopritore di Giuseppe
Meazza, mito
della storia interista.
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
sta più
IN PRIMO
PIANO
S
ANDREOLI
S
Juraj Kucka,
24 anni,
slovacco del
Genoa: ieri pare
sia tramontata
definitivamente
la trattativa
sulla base di un
prestito con
Muntari
FORTE
la scheda
Ricardo
Alvarez nasce a
Buenos Aires, in
Argentina, il 12 aprile
1988. Scartato dal
Boca Juniors, viene
tesserato dal Velez
Sarsfield che nel giugno
2008, a vent’anni lo lancia
nel massimo campionato
argentino.
S
Lucas
Moura,19 anni,
San Paolo: l’Inter
ha rapporti
avanzati per
averlo a giungo,
anche se
saranno fatti
tentativi per
gennaio.
IPP
2009 In quell’anno vince il
suo primo campionato col
Velez. Fa il bis nel Clausura del
2011, poco prima di essere
ceduto all’Inter.
2011 Moratti lo ingaggia ai
primi di luglio: 5 milioni e mezzo
subito più bonus legati al
rendimento per circa 4 milioni.
Al giocatore contratto di 5 anni
da 1,8 milioni a stagione, con
emolumenti a salire. Gli inizi in
Italia sono difficili, ma piano
piano il ragazzo fa vedere le
sue notevoli doti tecniche: uno
Zidane in piccolo, per ora.
9
A Motta per ora resta
Fredy Guarin,
25 anni, interno
del Porto:
mollato dalla
Juve, ora
potrebbe finire
all’Inter al posto
di Thiago Motta
se questi verrà
ceduto al Psg
RICKY ALVAREZ
23 ANNI
TREQUARTISTA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
S
Sisenando
Maicon, 30
anni, laterale
destro dell’Inter:
per lui si va
verso un
rinnovo del
contratto in
scandenza nel
giugno del 2013
LAPRESSE
Ma Leonardo preme
«Ne stiamo parlando»
Il ds del Psg rilancia: «C’è tempo per farlo, non è una
questione di soldi». In 48 ore si decide. Guarin vicino?
Un interno comunque Attrenzio-
MATTEO DALLA VITE
ALESSANDRO GRANDESSO
MILANO
ne poi, perché per ora non sarebbe del tutto tramontata la
vicenda che vede Kucka inchiodato a Genova: di sicuro Muntari sarà ceduto, ma è quasi certo che l’Inter un centrocampista lo andrà a prendere in ogni
caso, visti i punti interrogativi
che gravano sul tallone d’Achille di Dejan Stankovic (comunque in miglioramento). Sul discorso legato al dopo Thiago
Motta, i nomi sono sempre
quelli fatti per giorni e giorni,
compresi i quasi impossibili
(Veloso e Sahin), i difficili
(Oscar e Romulo) fino ad arrivare a Fredy Guarin, interno
del Porto per il quale le voci si
fanno sempre più insistenti.
A Parigi continuano a dire: tutto fatto, manca solo che
l’Inter abbia in mano il sostituto da presentare. A Milano ribattono: fatto un bel niente,
Motta resta qui anche perché
una cessione così pesante non
si può fare gli ultimi tre giorni.
In tutto questo c’è la variabile-Leonardo: il diesse del Psg in diretta con Rtl France - circonda l’interesse di dovute cautele ma non rinuncia a ribadire
quanto segue: lo vogliamo, e
ne stiamo parlando.
La verità in 2 giorni «La trattativa tra Inter e Psg sta continuando - dice Dario Canovi, procuratore dell’oriundo, a Rmc -: il
giocatore ha detto ai dirigenti
dell’Inter che gli piacerebbe andare a Parigi ma che è felice anche a Milano. Ad oggi credo
che l’affare sia bloccato perché
Ranieri non vuole lasciare andare il giocatore e perché Moratti non è ancora del tutto convinto dell’operazione da un
punto di vista finanziario. Entro sabato si saprà tutto».
Guarin, il prescelto? Perché a
ore proseguiranno i lavori già
Due scogli per
il sì: servono
10 milioni
e un... sostituto
all’altezza
Fredy Guarin
interessa
sempre: presto
un altro contatto
fra le parti
Tutti d’accordo Poi, ecco le paro-
le di Leonardo. «Quella che
coinvolge Thiago Motta - dice
Leo - è una possibilità, un’opportunità che discutiamo. L’Inter vuole tenersi il giocatore,
ma abbiamo ancora qualche
giorno per parlarne. se è una
questione di soldi? No: è questione di scelte che ciascun protagonista di questa vicenda
vuole prendere. Thiago è
un’idea e lui ha un buon rapporto con l’Inter. Se ci interessa definitivamente oppure no?
E’ chiaro che il giocatore ci interessa, assolutamente sì, poi c’è
da considerare che appartiene
ad un’altra squadra che rispettiamo: per fare l’affare bisogna
che lo vogliano tutti e tre».
Thiago Motta,
29 anni,
brasiliano con
antenati
italiani, conta
6 presenze e
un gol nella
Nazionale di
Prandelli
PIERANUNZI
Manca il sostituto Vicenda intri-
catissima, nella quale entram-
be le parti la vedono nella maniera giusta: perché a casa-Inter (come detto più volte) c’è
l’idea di considerare Motta incedibile sia per il valore tattico
e tecnico e sia perché dare il
via a un affare così importante
negli ultimi tre giorni di mercato è un rischio per apparecchiarne la sostituzione. In verità, non è possibile che un club
come l’Inter non abbia ancora
individuato un dopo-Motta,
ed è per questo che si è portati
a pensare che il Mister X ci sia
già ma senza ancora avere la
certezza di poterlo tesserare.
intavolati nel recente passato:
la Juve ha mollato il giocatore,
senza porre veti su una ipotetica cessione ma ritagliandosi
l’idea di riparlarne a giugno in
caso di permanenza del colombiano al Porto. E l’Inter, che
era rimasta in scia per rispettare la Juve, adesso è rientrata in
corsa: l’affare potrebbe essere
chiuso su un prestito da 3 milioni con diritto di riscatto fissato a 8. Guarin, ricordiamo, non
può giocare la Champions, ma
pare che sul giocatore l’Inter si
stia convincendo un po’ di più
rispetto al passato.
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IL RIFIUTO IL ROMENO CONFESSA DI NON AVER MAI PENSATO A UN PASSAGGIO AL DIAVOLO LA PROSSIMA STAGIONE
Chivu: «Io al Milan? Nemmeno per sogno»
Il jolly difensivo a
Inter Channel: «E’
stata una sparata
dei media. M’Vila e
Vertonghen ok»
MILANO
Chivu al quale scade il
contratto nel prossimo giugno. Chivu come Muntari: futuro al Milan? «E’ stata una sparata dei media, ecco che cos’è
stata - racconta Christian a Inter Channel -: solo una sparata. Tanto più che non è vero
niente. Nessuno ha parlato
con la società, con me, o con
chissà chi di questa cosa. E non
accadrà. Il rinnovo eventuale
del mio contratto? Il mio procuratore e l’Inter si vedranno a
febbraio». Ma tutto lascia pensare che l’allungamento non ci
sarà.
«Lavoriamo per
vincere: in A
e in Champions
può ancora
accadere di tutto»
Mese di fame Il jolly difensivo
col caschetto racconta il filotto
di sette vittorie in campionato.
«Un mese da squadra affamata
- aggiunge - ferita nell’orgoglio, che non si dà mai per vinta. Ci sono state situazioni favorevoli e altre che non lo sono
state, però la squadra ha ripreso fiducia portandosi anche
più avanti in classifica e liberandosi un po’ mentalmente.
E, quando sei libero di testa,
puoi fare tutto. Siamo sulla
strada giusta e ora manca un
girone di ritorno, nel quale
può succedere di tutto». Tutto
cosa? «Il sogno sarebbe quello
di vincere campionato e Champions, tanto più che adesso
non siamo più in corsa in Tim
Cup, un vero peccato. Ci crediamo, poi siamo a 6 punti dalla testa della classifica e manca-
no 19 gare: può davvero succedere tutto. Come in Champions. Lavoriamo per vincere».
Il belga e il francese Gli abbona-
ti al canale tematico gli chiedono lumi su un tipo e una tipologia di giocatore. «Vertonghen?
Non lo conosco tantissimo, ma
parlano bene di lui e se sta facendo bene nell’Ajax, quindi
può fare bene ovunque. Non si
trovano con facilità centrocampisti in grado di fare le due fasi? Si trovano, si trovano: M’Vila, il francese, è uno. Ho giocato contro di lui in nazionale.
Ma anche i nostri centrocampisti sono bravi in questo, davvero bravi». Poi, una carezza per
Sneijder. «Ha una gran voglia,
lui è unico».
m.d.v.
Cristian contro Christian: Chivu e Maggio in Napoli-Inter di Coppa LAPRESSE
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10
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
SERIE A
di
LUIGI GARLANDO
La Juve di Conte
è come l’acqua
identiKit
& CARRIERA
v La storia
Tanto
è un gioco
Cambia forma, non sapore
Il Napoli si fotocopia, l’Inter...
A inizio stagione, Allegri ha confermato
l’impalcatura del Milan scudettato (4-3-1-2),
rifinendo la mediana con i nuovi Aquilani e
Nocerino. Mazzarri e Guidolin hanno ribadito
i loro moduli, con accorgimenti minimi.
Anche la Lazio ha confermato
sostanzialmente il suo copione. Inter e Juve
invece hanno provato a cambiare. Per
Gasperini è stato come piantare un chiodo di
gomma nel cemento: respinto. Conte ha preso
atto della impossibilità di interpretare il 4-2-4
con l’organico a disposizione e ha scelto altre
strade. I giocatori l’hanno seguito ovunque,
dal 4-2-3-1 al 4-1-4-1, dal 4-3-3 al 3-5-2.. Questa
oggi è la vera forza della Juventus. Sa
cambiare modulo, restando se stessa. Può
distribuirsi in campo in modo diverso, ma
rimane una squadra aggressiva, intensa,
compatta, come l’ha forgiata Conte.
Per esempio, la Juve si è messa a 5 in mezzo,
con la difesa a 3, per riflettere Napoli e
Udinese; e poi con la Roma per soffocarne il
palleggio e aggredirne le fasce, che Luis
Enrique batte con esterni offensivi. All’Inter la
difesa a 3 proposta da Gasperini sembrava il
demonio, salvo poi vederla applicata a San
Siro dal sommo Barcellona che ha steso il
Milan. Non è vero che
all’Inter mancavano gli
interpreti per la difesa a
3, mancava la
disponibilità a cambiare,
ad abbandonare le
proprie conoscenze. E
infatti oggi che l’Inter
dovrebbe staccarsi dalle
comodità confortanti del
Conte, 42 (LAPRESSE) 4-4-2 per un gioco più
coraggioso e di qualità,
necessario a certi livelli, mostra la stessa
sclerosi. Un difetto di elasticità tipico di un
organismo vecchio e sazio. La Juve, giovane e
affamata, si lascia invece modellare da Conte.
Più cose fanno, più i giocatori si convincono
di saperne fare altre. Cambiare gioco apre la
mente e gonfia l’autostima. E poi medica la
noia da routine in una stagione intensa.
Rischio che corre il Napoli, che per essere
felice è condannato a essere la perfetta
fotocopia di se stesso. Tutte le grandi partite
del Napoli si assomigliano: fasce assaltate,
Cavani e Lavezzi che sgusciano... Mazzarri ha
creato un ottimo stampo e, specie in coppa,
riproduce partitoni in serie, come formine di
sabbia. Ma alla fine i giocatori sembrano
spesso attori stremati dalla ripetizione della
stessa battuta, del solito 3-4-2-1. Se Mazzarri
proponesse più spesso il Napoli in altre
forme, magari i suoi ragazzi si divertirebbero
per la novità e perderebbero meno punti in
certe annoiate repliche di provincia. Per
questo oggi Antonio Conte è il più bravo di
tutti: ha dato alla Juventus un cuore d’acciaio
e la forma dell’acqua. Che non ha forma.
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L’ULTIMO ARRIVATO
Ecco Caceres 2 anni dopo
A Siviglia ha smentito Pep
Il difensore uruguaiano torna alla Juve dopo aver brillato nella Liga
Le panchine al Barcellona sono un ricordo, adesso è cresciuto
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI
MADRID (Spagna)
Era uno dei migliori, ma
l’offerta era di quelle che non
si possono rifiutare (per stessa
ammissione del club). E allora
il Siviglia ha detto si al «sacrificio», lasciando partire Martin
Caceres per Torino. Titolare
fisso, salvo infortuni o malanni, nelle ultime due stagioni
con Alvarez, Manzano e ora
Marcelino, il difensore uruguayano era uno dei migliori della
ridimensionata (rispetto al recente passato) squadra andalusa.
Forza e agonismo
sono le sue qualità
Il club spagnolo
avrà 1,5 milioni
subito e 8 dopo
Centrale In questo anno e mez-
zo lo hanno usato quasi sempre al centro della difesa, dove
aveva tolto il posto al francese
Escudé, ma se c’era bisogno lo
mandavano sulla fascia destra. In cambio della fiducia
Caceres ha offerto la sua merce abituale: impegno, forza,
corsa, testa (intesa come colpo di), agonismo, generosità.
Del resto l’uruguaiano col Siviglia si sentiva in debito. Sono
stati loro a rilanciare una carriera partita in quarta e temporaneamente arenatasi sull’attraente secca blaugrana. Nel
2008 il Barcellona versò al Villarreal (proprietario del cartellino del giocatore che aveva
prestato al Recreativo) non
meno di 16,5 milioni di euro.
del Barça per la fase d’impostazione. Il debutto, dalla panchina al posto del messicano Rafa
Marquez, arrivò solo il 22 ottobre e in generale lo spazio nella squadra che si apprestava a
vincere 6 titoli era limitatissimo. «In un anno con Guardiola ho appreso cose che in precedenza non avevo neppure mai
visto — disse Martin al Pais —.
Lavora benissimo, però volevo
giocare. Al Barça in mezzo alla
difesa ci sono Puyol e Piqué
che oltre ad essere grandissimi difensori sono catalani, cosa che li fa partire con un certo
vantaggio». Caceres riuscì a
trovare posto sulla panchina
dell’Olimpico nel giorno della
finale di Champions vinta
dal Barça contro il Manchester United, ma in agosto
fu sollevato quando arrivò la notizia del prestito
alla Juventus.
Ripartenza Tappa bianconera condizionata dagli acciacchi, ritorno a
Barcellona ed ecco il Siviglia, che prima lo prende
in prestito e poi (estate
2011) paga i 3,5 milioni di euro necessari per l’acquisto definitivo. Due i moti nvi del riscatto (in ordine casuale): il prezzo e le qualità mostrate nella
stagione 2010-2011. Come
già col Recreativo, Caceres
aveva mostrato di apprezzare
l’aria dell’Andalusia. A Siviglia lo vedevano come l’erede
di Javi Navarro, storico capitano, per i capelli lunghi e l’esuberanza fisica. Però di fronte
all’offerta della Juventus, 1 milione e mezzo di euro ora, altri
8 milioni in due tranche a giugno ed entro la fine della prossima stagione (con 900.000
euro che vanno al Barça), non
hanno avuto dubbi. «Arrivederci Martin, e grazie. Cercheremo un altro erede di
Navarro, l’economia è troppo importante».
Alla corte di Pep Caceres si tro-
vò catapultato alla corte di
Pep Guardiola, appena arrivato pure lui, e diciamo che non
fu amore a prima vista. Martin
era ancora grezzo, un prodotto che prometteva bene ma sul
quale era necessario lavorare
parecchio, e soprattutto aveva
un difetto che attorno al
Camp Nou è come un
fossato invalicabile:
non sembrava avere
le qualità tecniche richieste ai difensori
OGGI VISITE E FIRMA
È arrivato ieri
«Giocherò
con Del Piero
Che onore»
Caceres a Malpensa SKY
TORINO A volte
ritornano. Per rimanere.
Martin Caceres è atterrato a
Malpensa ieri alle 19: «Sono
felicissimo di tornare a Torino
— le prime parole a Sky
Sport24 —, non vedo l’ora di
iniziare a lavorare con Conte,
che mi ha voluto fortemente.
Non ho ancora sentito i miei ex
compagni, ma so che Chiellini
mi aspetta a braccia aperte.
Voglio lottare per lo scudetto,
siamo e potrò giocare al fianco
di Del Piero gli ultimi 6 mesi
della sua carriera alla Juve.
Per me sarà un grande
onore». In mattinata Caceres
sosterrà le visite mediche alla
clinica la Fornaca e al Centro
di medicina sportiva di Torino,
nel pomeriggio la firma e il
primo allenamento a Vinovo. Il
difensore ritorna in
bianconero dopo la stagione
2009/2010 in prestito dal
Barcellona, quando la Juve
decise di non riscattarlo (a 12
milioni) a causa della pubalgia
che lo costrinse a stare fuori
nel finale di stagione. A Siviglia
la consacrazione, tanto da
convincere Conte e Marotta a
riportarlo a Torino.
Alberto Mauro
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LE TRATTATIVE STRATEGIE PER IL CENTROCAMPO
TIFOSA BIANCONERA
Juve, è dura per Nainggolan: Pizarro in pole
Bimba in coma
Videomessaggio
spedito da Ale
Bloccato Kasami:
al Cesena per sei
mesi e poi sarà
bianconero. Piace
anche Pogba
Del Piero ha
immediatamente risposto
all’appello fatto dai genitori di
una bambina di 12 anni di
Cerenzia per aiutarla a
risvegliarsi dallo stato di coma
in cui si trova. Del Piero ha
registrato ed inviato un
videomessaggio a Giada,
tifosissima della Juventus,
ricoverata nell’ospedale
dell’Annunziata di Cosenza.
Giada, che soffriva già di gravi
patologie, si è sentita male
domenica quando stava
vedendo i gol della Juve in tv.
Sottoposta a un intervento
chirurgico alla testa che per i
medici è andato bene, la bimba
si trova ancora in coma.
DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO
TORINO
Il momento della riflessione. Preso Caceres per la difesa e
Borriello per l’attacco, la Juve deve adesso trovare la soluzione
giusta per il centrocampo. Quella soluzione aveva il nome e il cognome di Fredy Guarin, che però è rimasto per adesso al Porto
e chissà se sarà ancora sul mercato a giugno quando la Juve, ora
bloccata dal passaporto extracomunitario del colombiano, vorrebbe riprovare ad acquistarlo.
L’obiettivo numero uno Se potesse scegliere senza problemi,
Conte prenderebbe Radja
Nainggolan. Il belga del Cagliari ha le qualità tattiche e atletiche richieste dal tecnico Juve
ma costa caro ed è difficile
strapparlo a Cellino, nonostante gli ottimi rapporti, senza un
adeguato corrispettivo. Secondo il presidente del Cagliari il
valore di Nainggolan (sulle cui
tracce ci sono anche Zenit, City
e Cska Mosca) è addirittura superiore a quello di Guarin e se
la Juve non è riuscita a prendere il colombiano a causa dell’impossibilità di anticipare adesso
più di due milioni è difficile pensare che possa acquistare il belga. Ieri si è parlato anche di Toni oltre ad alcuni giovani come
possibile contropartita ma con
l’arrivo di Pinilla a Cagliari sono in netta discesa le azioni della punta in maglia rossoblù.
Gli altri Le alternative sono
Behrami (che la Fiorentina non
può far partire e comunque ci sarebbe il solito problema economico, anche se l’agente del giocatore sta cercando di capire se
ci sono spiragli), Pizarro (il più
semplice da acquistare: è gratis)
e Parolo (soluzione d’emergen-
Pajtim Kasami, 19 anni AP
Radja Nainggolan, 23 anni LAPRESSE
za). Mentre non decolla l’ipotesi
Palombo: ieri c’è stato uno scambio di battute tra i dirigenti di
Juve e Sampdoria ma non è iniziata nessuna trattativa vera e
propria. Alla chiusura del mercato ormai mancano pochissimi
giorni e le decisioni vanno prese
rapidamente. Intanto la Juve
sta trattando due giovani, entrambi assistiti dall’agente Raiola: Pajtim Kasami, centrocampista del Fulham già in Italia col
Palermo, dovrebbe essere «parcheggiato» 6 mesi a Cesena e
poi andare alla Juve a luglio;
quanto a Paul Pogba, 18enne
francese a scadenza di contratto
col Manchester United, c’è la
concorrenza di Inter e Milan.
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VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A
Come ti cambio la Juve: 3-5-2
Conte spera di recuperare Pepe. Agnelli ed Elkann pranzano con la squadra
DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO
VINOVO (Torino)
Uno dei vantaggi di essere davvero una squadra, e non
un semplice gruppo di giocatori, è la possibilità di cambiare
in corsa i moduli e di affrontare più o meno facilmente qualunque difficoltà. Un infortunio o una mossa degli avversari possono complicare una partita, ma una squadra organizzata e con una precisa identità
come la Juve di Conte sa sempre come reagire ed è in grado
di modificare il proprio schieramento tattico per ovviare al
problema.
Il recupero di Pepe Il tecnico ha
restituito certezze, predicato
autostima e dimostrato con i
fatti che l’unica cosa che non
deve mai cambiare è la mentalità vincente. Tutto il resto è
sempre in discussione, compreso il modulo: partito con l’idea
di giocare con il 4-2-4 Conte virò in fretta sul 4-3-3, pronto però a optare per il 3-5-2 in determinate situazioni. Anche all’interno della stessa partita la Juve è capace di cambiare volto e
domani sera contro l’Udinese
potrebbe accadere di nuovo.
Conte non ha ancora deciso
quale modulo utilizzare in partenza perché solo oggi, o addirittura domattina, capirà quali
dei giocatori infortunati sono
effettivamente recuperabili.
Dopo l’allenamento di ieri l’impressione è che Pepe abbia buone probabilità di giocare e sa-
rebbe un altro piccolo miracolo dello staff medico visto che
dopo la distorsione alla caviglia destra sembravano necessari almeno 15 giorni di stop.
Più complicato, ma non impossibile, il recupero di Marchisio
mentre per Vucinic ci sono pochissime speranze.
Le opzioni Ieri a Vinovo hanno
pranzato con la squadra Andrea Agnelli e John Elkann,
che per l’ennesima volta hanno voluto far sentire la loro vicinanza. Subito dopo Conte ha
provato qualche soluzione, ma
il test decisivo è in programma
oggi pomeriggio. È probabile
che contro l’Udinese la Juve
scenda in campo con il 3-5-2,
come accaduto al Friuli nel recupero del 21 dicembre.
A Vinovo il n.1 della Juve Andrea Agnelli e quello di Exor John Elkann LAPRESSE
L’obiettivo è quello di chiudere
le fasce e ripartire rapidamente. Se oltre a Pepe recuperasse
anche Marchisio, Conte potrebbe riproporre il 4-3-3 ma difficilmente accadrà. L’incognita
è legata alla pericolosità offensiva del 3-5-2: proprio a Udine
la Juve controllò la gara ma raramente si rese pericolosa. Rispetto a quella partita, però,
Pepe farebbe l’esterno di centrocampo lasciando quindi a
due punte di ruolo il compito
di far male all’Udinese. In attacco dovrebbero giocare uno
tra Matri e Borriello e uno tra
Quagliarella e Del Piero, ma
non si può escludere nemmeno la soluzione del doppio centravanti: Borriello lavorerebbe
di più per la squadra e Matri
cercherebbe la profondità. Nel
corso della partita, comunque,
Conte sa di poter cambiare modulo senza essere costretto a
sostituire nessuno o viceversa
può attingere dalla panchina
per rendere più offensiva la Juve. E questo è sicuramente un
importante vantaggio tattico.
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QUI UDINESE
Fernandes
ha un’arma
«Corriamo
più di loro»
FRANCESCO VELLUZZI
Gelson Fernandes non poteva avere miglior consigliere:
«Di Udine e dell’Udinese ho parlato a lungo con Inler, mio compagno in nazionale svizzera.
Quando ho saputo che c’era l’interesse nella mia testa è entrata
solo l’Udinese». Anche Guidolin non ha perso tempo. Complici le assenze, come l’ha avuto
l’ha mandato in campo. E domani, il capoverdiano-svizzero
che parla 6 lingue e ha lasciato
l’Inghilterra per l’Italia, sarà
fondamentale con la Juve che a
lui evoca bei ricordi. «Col Chievo pareggiammo a Torino 2-2 e
fu la svolta per la salvezza. Perdevamo 2-0, rimediammo rischiando anche di vincere, ma
era un’altra Juve».
Come vede questa Juve?
«Molto compatta. Con un collettivo incredibile e i risultati si ottengono con la forza del collettivo. Giocano insieme».
Una preferenza ce l’ha?
«Sì, per "Lichsti" (Stephan Lichtsteiner), ma perché è il mio amico. Lichsti è un grande terzino e
sono contento che lo stia dimostrando alla Juve. Domani a fine partita scambieremo la maglia».
«Correndo più di loro che già
corrono e hanno tanta qualità.
E dando tutto e di più. Ci stiamo preparando bene, soprattutto su questo aspetto. Sappiamo
che se anche perderemo usciremo dallo Juventus Stadium consapevoli di aver dato l’anima».
Lei dove giocherà, viste le tante assenze?
«Sono un centrocampista che si
adatta al centro o a fare la mezzala».
follow us on
Come si combatte la Juve?
Asamoah dice che lei corre più
di lui...
«Forse sui 400 lo batto, ma Asa
è una forza della natura».
Lei ha corso sempre sui campi
di calcio. Suo padre ci lavora?
«Sì, a Sion, la nostra città, lui si
occupa del manto erboso. Ma è
un lavoro che fa da 6-7 anni, prima era un fabbro».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A
CHAMPIONS LEAGUE PAGATA CARA LA SPINTA A NILMAR DURANTE LA PARTITA COL VILLARREAL
il giocatore: era l’avversario a
cercare il tecnico. La volontà
dell’allenatore non era quella
di aggredire il giocatore, ma
di velocizzare i tempi di gioco. Quel gesto non ha provocato nessun danno a Nilmar,
il giocatore spintonato, ed è
stato anche un episodio isolato. Tutti questi avvenimenti
ci danno dei vantaggi per la
riduzione di squalifica. Il nostro obiettivo è la revoca totale della squalifica, anche se
difficile, perché c’è uno scoglio procedurale: l’allontanamento dal campo o l’espulsione determina automaticamente la sospensione per un
turno per il regolamento Uefa. Comunque, cercheremo la
diminuzione di una giornata», ha concluso il legale.
Mazzarri, doppia eurosqualifica
Niente Chelsea, rabbia Napoli
La società decisa
a fare ricorso:
«Non ha
provocato danni
al giocatore»
NAPOLI
La punizione è arrivata.
Un provvedimento quasi scontato: Walter Mazzarri non siederà in panchina nei due confronti col Chelsea per gli ottavi di Champions League. Al-
l’allenatore del Napoli, infatti,
sono state comminate 2 giornate di qualifica più un’ammenda
di 3.000 euro, dalla Uefa, per
l’espulsione rimediata nella gara di ritorno contro il Villarreal,
in Spagna, nell’ultima giornata
della fase a gironi. Quella sera,
particolarmente teso ed agitato, l’allenatore napoletano spintonò un giocatore avversario
(Nilmar) che, nel frattempo,
stava ritardando la ripresa del
gioco. In quel momento, il risultato era sullo 0-0 e se fosse rimasto tale fino alla fine, il Napoli
non avrebbe confermato il se-
condo posto lasciando gli ottavi di finale al Manchester City.
A fine partita, Mazzarri disertò
la conferenza stampa.
Ricorso Che potesse incorrere
in una squalifica non ci sono
mai stati dubbi. Ma il club non
ha perso tempo ed ha affidato
all’avvocato Mattia Grassani
l’incarico di preparare un ricorso dettagliato che possa scagionare anche in parte lo stesso allenatore. L’intento è quello di
ottenere almeno la riduzione
di una giornata anche se il legale punterà al massimo dello
sconto. «La Uefa ha ritenuto
che il comportamento di Mazzarri meriti due giornate di
squalifica più 3 mila euro di
multa. Per noi, rispetto alla dinamica del fatto sono troppe
due giornate. Ricordiamo che
per una espulsione deve esserci solo una giornata di squalifica. Manderemo il nostro ricorso, che nel giro di un’altra settimana potrebbe essere discusso», ha spiegato Grassani intervenendo a Radiogol su KissKissNapoli. «Qualcosa in quella
area tecnica è successo, Mazzarri non cercava sicuramente
mi.mal.
La spinta di Mazzarri a Nilmar
Reti
decisive
13 settembre 2011
Champions, avvio boom
Napoli avanti a Manchester con
Cavani, poi pari del City REUTERS
Nel disegno di Rinaldi: Cavani evita Castellazzi e segna il 2-0 all’Inter che chiude la partita. Napoli in semifinale di Coppa Italia
Cavani gol e avvisi
«Siamo tornati:
un trofeo per noi»
Ha già segnato 51 reti, una sola in meno di Jeppson
«Voglio vincere, cominciamo dalla Coppa Italia»
MIMMO MALFITANO
NAPOLI
tifosi un’altra delle sue prodezze, dopo aver fatto fuori prima
Ranocchia e poi Castellazzi.
Ritrovarselo di fronte è
una vera e propria maledizione. Non sono bastate, all’Inter, 8 vittorie consecutive per
impressionarlo. Anzi, lo sfizio
è stato proprio quello di riportare il collettivo di Claudio Ranieri tra gli umani, di dimostrare al calcio che conta che lui è
qualcosa di fenomenale. Basterebbe chiedere a Samuel e Ranocchia per capire l’incubo da
loro due vissuto nei 90 minuti
di coppa Italia: li ha strapazzati, Edy Cavani. Li ha resi inermi dinanzi alla sua azione, devastante per certi aspetti. Ha
martellato contro il muro nerazzurro, fino a quando Thiago Motta non ha pensato di
stenderlo con un fallo dettato
più dall’irritazione che non
dalla necessità. Da quel momento, la notte del San Paolo
è stata sua. L’attaccante uruguaiano s’è prima rifatto dell’errore di Siena, realizzando
il rigore, e poi ha voluto concludere la serata regalando ai
Jeppson nel mirino Una doppietta che gli ha permesso di raggiungere un primo traguardo:
superare i 50 gol con la maglietta azzurra. Ora è a 51, ad
una sola rete da Hasse Jeppson (52), l’asso svedese che ha
caratterizzato il calcio napoletano negli anni ’50: per acquistarlo, il comandante
Achille Lauro sborsò
105 milioni di lire, una
cifra esorbitante per
quel periodo. Insomma, se dovesse segnare un gol al Genoa, domenica pomeriggio, Cavani lo scavalcherà ed entrerà nella top
ten dei migliori cannonieri
della storia del club. Una prima soddisfazione, in attesa
di poter essere protagonista in tutti i sensi. «Voglio
vincere, non importa cosa,
ma quest’anno dovremo
mettere qualcosa in bacheca», ha detto il giocatore. Lui
vorrebbe lo scudetto, chiaro,
Edinson
Cavani, 24
anni, al Napoli
dalla stagione
2010-11
IANUALE
ma non gli dispiacerebbe cominciare con la coppa Italia.
«Certo, è un traguardo a cui
dobbiamo puntare senza alcuna esitazione. Ci mancherebbe. Ci stiamo riprendendo dopo un periodo incerto. Ma,
adesso, siamo ritornati», avverte l’attaccante uruguaiano.
18 settembre 2011
Tripletta al Milan
Il Napoli rimonta da 0-1 a 3-1 col Milan.
Fa tutto Cavani: tripletta LIVERANI
22 novembre 2011
Steso il Manchester City
Con due gol di Cavani ipotecati gli
ottavi di Champions LAPRESSE
Classifica cannonieri Sul piano
personale, Cavani ha un conto
aperto con Totò Di Natale.
A lui ha conteso il titolo
di capocannoniere nella
passata stagione. E quest’anno, la questione si
sta riproponendo. «Si,
mi piacerebbe vincerlo, ma
non è la mia priorità», ha spiegato. Per il momento, Cavani
è a quota 18 reti: 11 le ha realizzate in campionato, 4 in
Champions League e 3 in coppa Italia. L’anno scorso, in
questo periodo, ne aveva segnate 20, ma con due partite
in più, il preliminare di Europa League contro l’Elfsborg:
nella partita di ritornò realizzò la sua prima doppietta napoletana.
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26 novembre 2011
Pareggio nel recupero
Napoli sotto a Bergamo contro
l’Atalanta. Al 4’ di recupero rimedia
Cavani che poi esulta LAPRESSE
3 dicembre 2011
A colpi di doppiette
Una delle due reti con cui Cavani
stende il Lecce. Segnerà un’altra
doppietta al Genoa LAPRESSE
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DOPO IL 2-0 ALL’INTER
De Laurentiis
«Potrei
andar via»
Il presidente: «Qui da anni
non si vince. E criticate me»
NAPOLI
Non ha gradito l’indifferenza di una parte
del San Paolo nei primi 45 minuti della sfida
con l’Inter. Avrebbe voluto, Aurelio De Laurentiis, che la gente sostenesse la squadra, che l’incitasse e che, soprattutto, non avesse poi fischiato Gokhan Inler nel momento del cambio.
Una serie di circostanze che l’hanno spinto ad
andare anche oltre, nel dopo partita. La sua è
stata una conferenza in continuo crescendo, caratterizzata dalla solita tensione che ne ha condizionato le risposte. Uno sfogo, per intenderci, che in alcuni momenti è sembrato dettato
dall’istinto, specialmente quando gli è stato
chiesto da che parte stesse, se con Mazzarri che
aveva definito il Napoli una squadra da settimo
posto o con se stesso che aveva, invece, chiesto
almeno il quinto posto. «Ho sempre sostenuto
il mio allenatore, non c’è nessun equivoco sugli
obiettivi, voglio stare tra i primi 5 e giocarmi la
Champions. Stop, fine dei giochi. Poi voglio fare un tentativo per mettere in cassaforte, come
assicurazione sulla vita, la Coppa Italia, quindi
avvenga quel che deve avvenire. Ci sono molti
che dicono "è una stagione fallimentare", per il
solo fatto che non funzioniamo in campionato.
Ma chi l’ha detto, ma chi si permette di dire
queste idiozie. Ma che cavolo avete vinto a Napoli?», ha ribattuto il presidente.
Vado via Considerazioni che, ovviamente, ri-
guardano soltanto il suo settennato, perché la
storia del Napoli racconta di 2 scudetti, 1 coppa
Uefa, una Supercoppa italiana e 3 coppe Italia.
«Va bè, e allora? Ci sono club che ne hanno vinti 20 di scudetti ed altrettante coppe. Io voglio
dire che sono più di 20 anni che qui non si vince
niente, che non si vive da protagonisti, perché
poi potrei anche andarmene, uno si rompe gli
attributi e se ne va via. Se andiamo avanti così,
me ne ritornerò in America. Se io devo stare
qua dobbiamo armonizzarci, insieme ai tifosi
che sono i miei primi e soli committenti, io lavoro umilmente per loro».
Solo il calcio Un crescendo, dicevamo, che s’è
concluso con una considerazione del tutto personale: «Dobbiamo stare con i piedi per terra,
perché qui, a Napoli, non funziona un cavolo.
Non è che dici, a Napoli funziona tutto e poi c’è
anche il calcio. Invece, no, a Napoli c’è solo il
calcio, e allora ringraziatemi», ha chiosato lasciando la sala stampa del San Paolo. Per la cronaca, ieri De Laurentiis ha trascorso buona parte della giornata a Castelvolturno, verificando
lo stato dei lavori nei locali della sede che vanno avanti, ormai, dalla fine dell’estate scorsa. Il
presidente ha incrociato pure Mazzarri e prima
di lasciare il centro sportivo s’è intrattenuto
con l’allenatore e la squadra, alla quale ha fatto
i complimenti per la semifinale raggiunta.
mi.mal.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
SERIE A
Intrigo Marquinho
«Voglio la Roma»
Il brasiliano arriva, si nasconde, fa le visite e firma
Oggi riparte per piegare la Fluminense: nodo riscatto
MASSIMO CECCHINI
ROMA
Se Marco Antonio de
Mattos Filho — al secolo calcistico Marquinho — ha davvero
quella vocazione cristiana che
professa, alla Roma avrà molte
pecorelle da riportare all’ovile.
Notte brava & Rimproveri Proprio nelle ore in cui il brasiliano consumava la sua volontaria reclusione in un hotel della
Capitale per cercare di forzare
la mano alla Fluminense e
giungere così alla terra promessa giallorossa, alcuni dei suoi
possibili compagni di squadra
venivano rimproverati dalla dirigenza per la serata di gruppo
(troppo) «allegra» trascorsa
mercoledì in un locale, episodio che ha immalinconito anche Luis Enrique. Be’, occhio
perché sulla fede il centrocampista non scherza, tant’è che dichiara: «Mi aiuta in tutto, nel
quotidiano, nel relazionarmi
con la gente, in campo».
Visite & firma Ne avrà bisogno,
perché il suo trasferimento è
stato trasformato in una spy
story sia pur di terz’ordine. La
vicenda è nota. Il cartellino di
Marquinho è al 30% di proprietà della Fluminense, mentre il
restante 70% è in mano al suo
agente Marcio Rivelino. L’accordo col giocatore è già fatto,
tant’è che il 25enne centrocampista di fascia sinistra ieri ha firmato un contratto quadriennale da circa 2 milioni lordi (più
premi). In realtà Marquinho arriverebbe in prestito con diritto di riscatto ed è proprio qui il
nodo della trattativa, perché la
Fluminense per cederlo definitivamente vuole circa 8 milioni, mentre la Roma (pagato il
prestito 3-400 mila euro) non
vuole andare oltre i 4 milioni.
L’ottimismo però non manca,
e lo dimostra il fatto che il brasiliano, sbarcato im mattinata,
è stato subito sottoposto in albergo alle visite mediche, così
da avvantaggiarsi in caso di risoluzione allo sprint.
«Non vedo l’ora» Marquinho, comunque, oggi ripartirà per il
Brasile, con l’obiettivo di convincere il suo club (che lo ha
Marquinho, 25 anni, ha vinto il Brasileirao con la Fluminense nel 2010 FOTOPRESS
4
IL NUMERO
4
anni
è la durata del
contratto con la
Roma se a giugno
sarà riscattato
dalla Fluminense.
Il suo ingaggio si
aggirerà intorno
ai 2 milioni lordi a
stagione più
premi. Il nodo
della trattativa è
legato alla cifra
del riscatto: i
brasiliani
chiedono 8
milioni, la Roma
offre la metà
già sostituito) ad ammorbidire
le pretese. «Non vedo l’ora che
questa storia finisca e riesca a
diventare un calciatore della
Roma», dice al suo manager,
mentre i suoi amici gli hanno
già twittato il loro in bocca al
lupo per la nuova avventura.
Rap & Premier Marquinho, che
nel 2010 ha vinto il titolo brasiliano con la Fluminense, è lega-
DOPO L’ESPULSIONE
Lamela, sgridata
e multa in arrivo
Mercato: Ghulam
L’aver scalciato Chiellini
non è stato indolore per
Lamela. Ieri infatti l’argentino è
stato convocato dalla
dirigenza che ha stigmatizzato
la sua reazione di Torino.
Come da regolamento, sarà
multato. Mercato: piacciono
Ghulam (St. Etienne) e Ciani
(Bordeaux), mentre è
confermato l’interesse per
Bosingwa (Chelsea). Gago
verso il riscatto per 5 milioni.
to molto alla torcida per un particolare: «Il 6 dicembre 2009
ho segnato il gol che ci salvò
dalla retrocessione. Senza
quella rete non avremmo vinto
il campionato l’anno dopo. Ancora adesso quando cammino
per Rio, più che ringraziarmi
per il titolo, i tifosi mi abbracciano per quel gol». Buon per
loro, perché mamma Valeria lo
voleva modello, ma a vincere è
stata la passione per il calcio.
«Sono un ragazzo iperattivo —
si racconta —, mi piace avere
sempre qualcosa da fare. Quando ho un attimo di pausa, però, mi rilasso andando in spiaggia. Così ricarico le pile». La
grinta, però, è in puro stile rap,
visto che ama il connazionale
Mv Bill, che canta «di non abbassare mai la testa, qualsiasi
cosa accada, mantieni alta la
testa. Ed è quello che ho sempre fatto nei momenti difficili
della mia vita: tenere alta la testa». Una testa che si ispira alla
Premier League. «Ho sempre
ammirato lo stile di Gerrard,
Lampard e Beckham: come loro mi piace concludere da lontano con il sinistro». A Roma lo
aspettano alla prova. Fluminense permettendo.
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y
ALLA FLU
DAL 2009
Marquinho è
nato a Passo
Fundo (Brasile) il
3 luglio 1986. Il
suo primo club è
stato il Gaucho,
poi è passato da
vari settori
giovanili:
Juventude,
Internacional,
Gremio, Vasco e
Palmeiras, con
cui ha debuttato
da professionista
nel gennaio 2007,
nel campionato
paulista.
Nell’estate dello
stesso anno si
trasferisce al
Botafogo, dove
resta soltanto
una stagione (con
5 presenze e
nessun gol). Il
club di Rio,
infatti, lo lascia
svincolato e
Marquinho finisce
alla Figueirense.
Si fa notare con
5 gol in 26
presenze e viene
acquistato dalla
Fluminense nel
2009: in totale
139 presenze, 18
gol e il Brasileirao
vinto nel 2010.
CARTELLINO VIOLA PER IL DIFENSORE DEL GUBBIO
Farina, un eroe
controvoglia
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CALAMAI
GUBBIO
La piccola Mia Sole lo
guarda incantata mentre papà
Simone le accarezza i capelli
biondi. La consegna del «Cartellino Viola» è finita, nella sala
d’onore del Gubbio manca solo
il figlio Francesco, a scuola. «Sono orgogliosa di mio marito,
non del "personaggio" Simone
Farina. Quello è stato inventato
dagli altri» osserva la signora
Scilla. Lui, «l’eroe» controvoglia, ha il volto tirato. Nel portafoglio ha i numeri di tre agenti
della Digos di Perugia. Gli hanno detto: «Se vedi facce strane
chiama subito». Sulla scrivania
del segretario ci sono, invece,
un pacco di e-mail. Lo vorrebbero in tv, per promuovere una linea di moda, per lanciare un prodotto. Molti pagherebbero cifre
importanti per un’intervista.
lenamento della nazionale.
«Ringrazio tutti per la simpatia,
ma decido io cosa fare e cosa
no». Simone non parla dell’inchiesta anche se ricorda la sorpresa di quel contatto «galeotto». non sentiva «quella persona» da 10 anni. E non capisce il
perché di tante attenzioni. «Ho
fatto il mio dovere, non mi sento
un eroe». Senza denuncia rischiava due anni di squalifica. Il
premio è consegnato e lui dice a
Guerini: «Ringraziate la famiglia Della Valle». Poi guarda
l’orologio. Un piatto di pasta e
via per l’allenamento.
(ha collaborato Euro Grilli)
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Con Abodi
Silenzio «Non parlo» dice subi-
to. Quasi scusandosi, Farina.
Guardando la figlia sussurra:
«Pensare che il mio gesto può essere stato di esempio per qualche giovane mi rende più sopportabile la situazione». Il calcio
non lo ha isolato. Anzi. Simone
diventerà probabilmente uno
degli ambasciatori Fifa per il fair play. La Lega di B studia iniziative. E il Gubbio potrebbe allungargli il contratto. Farina risponderà «presente» anche all’invito
di Prandelli: a Coverciano pranzerà con gli azzurri, seguirà l’al-
Lealtà premiata
Farina e Abodi
(presidente Lega di B) con il
«Cartellino Viola», iniziativa
promossa dalla Fiorentina.
CONFRONTO CIVILE A PONTASSIEVE
Fiorentina, giocatori bloccati
dagli ultrà dopo l’amichevole
FIRENZE Il confronto va in
scena dopo l’amichevole dell’ora
di pranzo contro il Pontassieve,
fissata nello stesso orario della
prossima partita contro il Siena:
i giocatori sfilano dal centro
sportivo, ma all’uscita trovano il
blocco dei tifosi. Niente
polemiche o toni accesi, sia
chiaro. Solo un confronto in cui il
gruppetto di ultrà rinnova l’invito
all’impegno sul campo e alla
dimostrazione di attaccamento
ai colori. I giocatori ascoltano e
accolgono la richiesta, qualcuno
come Behrami e Vargas scende
dall’auto e continua la distesa
chiacchierata faccia a faccia.
Anche De Silvestri accosta per
proseguire il dialogo con il tifo,
che ora aspetta risposte nel
derby. Alla seduta non c’era
Amauri, che si è allenato da solo
nel pomeriggio: la moglie Cynthia
ha infatti partorito Miley, terza
figlia dell’attaccante che ha così
trascorso la tarda mattinata
all’ospedale di Careggi. Jovetic
invece ha lavorato a metà: ok
nella parte atletica, assente alla
partita. Recupererà, e dovrebbe
trovarsi a fianco proprio Amauri:
l’ex bianconero non ha il pieno
ritmo gara, ma Rossi dovrebbe
farlo partire dall’inizio, per poi
concedergli il cambio.
a.g.
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VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
15
Siena dopo l’impresa in Coppa Italia
La finale è
un sogno?
«A volte si
avverano»
Domani su
Sportweek
troverete
un’intervista
a Valentina
Mezzaroma,
vicepresidente del Siena
Genoa
FILIPPO GRIMALDI
GENOVA
Siamo quelli del ’92
Orgoglio Sampirisi
Debutto in A da titolare: come lui
solo i romanisti Lamela e Viviani
Chiamatele così: le quattro giornate di Mario da Caltagirone. Ricapitolando: domenica
scorsa, a Palermo, il debutto in A da titolare per
il promettente Sampirisi. Il difensore, in comproprietà fra Genoa e Milan, è uno dei cinque ’92
debuttanti in questa stagione, con Lamela, Viviani, Taider e Castaignos (ma solo i romanisti hanno giocato la prima da titolari come lui). Insomma, roba buona. Siciliano doc, ma milanese
d’adozione, Sampirisi ha fatto la sua figura, e
pazienza se un Genoa (troppo) incerottato è stato travolto dal Palermo.
San Siro casa mia Tre giorni prima, gli era tocca-
to un altro debutto, ancora più emozionante. In
Coppa Italia, contro l’Inter (squadra per cui tifava...) a San Siro, dove aveva giocato solo una
volta, nel 2010, come capitano della Primavera
milanista. Sampirisi aveva iniziato la carriera da
regista, nell’Aldini Bariviera, storico vivaio milanese a pochi chilometri dal Meazza: in rossonero si è trasformato in centrale di difesa e poi in
terzino, ruolo in cui lo ha utilizzato Marino. E
che gli ha procurato i complimenti di Ranieri.
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ALESSANDRO LORENZINI
SIENA
Quando si scrive una pagina di
storia non si ha,
probabilmente, subito la
percezione di quello che si è
riusciti a fare. Eppure Massimo
Mezzaroma, numero uno del
Siena, sarà ricordato a lungo
come il presidente che ha
guidato i bianconeri alla
semifinale di Coppa Italia. Già i
quarti di finale contro il Chievo
rappresentavano un record, ma
i sogni si possono spingere un
po’ più in là. «Abbiamo
raggiunto un traguardo storico
— ha detto il costruttore romano
dopo l’impresa a Verona — e
sono contento che sia avvenuto
sotto la mia presidenza.
Abbiamo scritto una bella
pagina di calcio. E per noi
sarebbe un sogno giungere in
finale di Coppa Italia, ma a
volte i sogni si avverano». Da
gennaio 2010 alla guida del
Siena, Mezzaroma ha subito
conosciuto la retrocessione, poi
con il d.s. Perinetti e Antonio
Conte ha riportato subito il
Siena in A. Adesso quest’altro
traguardo, da affrontare con
un pizzico di sfrontatezza.
«Immagino che sarà una bella
Denis e Schelotto,
ritorno in famiglia
ALDO CANGEMI
PALERMO
Mutti fa il vigile
Hanno giocato a Cesena, dove è nato il primo nel traffico
figlio del Tanque e arbitra il fratello dell’altro sulla trequarti
Atalanta
ALEX FROSIO
MILANO
Atalanta, Cesena e Argentina. A unire
questi tre punti sono German Denis ed Ezequiel Schelotto: ora fanno il bene dell’Atalanta,
in tempi diversi hanno vestito la maglia bianconera. A Cesena arrivarono entrambi giovanissimi, e la loro storia personale resterà per sempre legata alla città.
Moglie e figlio Il centravanti aveva ventuno anni
e ancora non era il Tanque, ma un giovanotto
spaesato che aveva lasciato il cuore in Argentina. Il Cesena lo aveva acquistato nell’inverno
2002 dal Los Andes, Serie B argentina, per il
campionato di C1: Denis mise insieme 10 presenze e riuscì a segnare soltanto all’ultima giornata, nell’1-4 contro la Lucchese. Nel frattempo, aveva giocato qualche partita con la Berretti: in attacco faceva coppia con Giaccherini.
L’anno dopo non andò molto meglio: 18 presenze e due gol. Ma nel frattempo la vita del giovane German era cambiata. Perché proprio da Ce-
sena è partita la telefonata con la quale il Tanque ha fatto la proposta di matrimonio a Natalia (poi sposata a giugno 2002). E proprio a Cesena è nato il primo dei tre figli di Denis, Matias, che oggi ha nove anni.
Promozioni e fratello Schelotto a Cesena ci è proprio cresciuto. In Romagna arrivò dal Banfield
nell’estate del 2008, quando il Galgo aveva appena 19 anni e il club bianconero era in Prima
Divisione. Debutto ad aprile 2009 e un piccolo
ma fondamentale contributo per la promozione in B, con il gol-vittoria segnato alla Spal alla
terzultima giornata. ’anno successivo, Schelotto si consacra nella cavalcata verso la seconda
promozione consecutiva e la Serie A: 40 presenze, 6 gol e, nel frattempo, anche una svolta. Il
Galgo ha la cittadinanza italiana e Gigi Casiraghi, a novembre, lo convoca nell’Under 21.
Schelotto è azzurro, e non si può dimenticare.
Ma le emozioni cesenati non sono finite: perché è con quella maglia bianconera che il Galgo
debutta in Serie A, all’Olimpico contro la Roma, il 28 agosto 2010. Poi è andato al Catania e
finalmente è approdato all’Atalanta, proprietaria del suo cartellino fin dall’estate 2010. Ma
Cesena, dove torna per la prima volta da avversario, non può dimenticarla. Anche perché lì
vive ancora il fratello Gabriel, arbitro in Promozione proprio nella sezione di Cesena.
Voli charter Il trasloco di Wind Jet (siglato ve-
Spazio a Ilicic E adesso chi andrà fuori? La scel-
nerdì scorso) era già nell’aria da tempo. Ma
non sarà integrale: una piccola quota azionaria
dovrebbe rimanere nelle mani del vecchio proprietario, Pulvirenti che entrerebbe a far parte
del cda Alitalia. Il presidente del Catania, impegnato nella grande distribuzione e titolare di 2
grandi alberghi 5 stelle a Taormina, avrà ora
più tempo da dedicare alla squadra acquistata
nel 2004 e portata in A nel 2006. Ma il Catania
a piedi potrebbe restarci sul serio, visto che fino
a oggi ha sempre volato Wind Jet, utilizzando
gli airbus di casa per i voli charter nelle sue trasferte (e la stessa cosa ha fatto il Palermo fino al
2007). Il Catania pensa intanto a riprendere il
volo con i primi 3 punti del 2012 domani contro il Parma.
ta, al momento, appare scontata con lo sloveno
Josip Ilicic titolare dietro la sempre più affiatata coppia gol Miccoli-Budan (due gol, quattro
assist e una traversa nei 90’ col Genoa) e gli
altri tre a sgomitare per un paio di posti in panchina, con la speranza di approfittare del momento non certo esaltante dello sloveno e rubargli il posto. Tornando al parallelo Modugno-Mutti, sarà molto meglio per il Palermo
omettere il finale della canzone, amarissimo, e
concentrarsi sui tre punti da conquistare col Novara, a prescindere dai trequartisti.
Lecce
Da sin.
Schelotto
e Denis
Da quando c’è Cosmi ha segnato
5 gol in 6 partite, quanto l’interista
I numeri gli danno coraggio, il campo lo
esalta come il giocatore sempre più decisivo
per il Lecce. David Di Michele può lanciare la
sfida all’Inter, partendo alla pari con Milito.
Con Cosmi, quindi nelle ultime 6 partite, l’attaccante di Guidonia ha segnato 5 gol, come l’argentino e Di Natale: solo Ibrahimovic ha fatto
meglio, 6 reti. «In A non avevo mai ottenuto un
bottino così ricco — dice Di Michele —. Solo in
B, nella Salernitana, avevo fatto un filotto migliore. Ora sogno un gol all’Inter, che in carriera è una delle mie "vittime" preferite: ai nerazzurri ho segnato 6 reti, mai però da quando sono a Lecce. Milito è l’attaccante che più ammiro, tra quelli dell’Inter: è bravissimo sia da prima che da seconda punta. Si è rilanciato proprio contro di noi, un mese fa; dunque, abbiamo già dato... Contro il Napoli, in Coppa Italia,
la formazione di Ranieri non ha brillato; ma
con Samuel sarà tutta un’altra storia, con lui
passa il pallone però non passa l’avversario. Abbiamo una grande forza psicologica, siamo convinti di poter conquistare la salvezza».
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GDS
FRANCESCO CARUSO
CATANIA
Dopo il centravanti
se ne vanno le ali
Il presidente Pulvirenti cede la
sua compagnia aerea ad Alitalia
Il Catania perde l’aereo. Non per un imprevisto ritardo o per un guasto ai motori, ma
nel senso che il presidente rossazzurro, Antonino Pulvirenti, ha firmato l’intesa con Alitalia
che prevede il passaggio della low cost etnea di
sua proprietà sotto il marchio della compagnia
di bandiera. E così, per restare nell’attualità del
calciomercato, possiamo dire che dopo il centravanti Maxi Lopez, esiliato volontario in un
albergo di Milano, il Catania perde anche le ali.
Sempre di mercato in fondo si tratta. La Wind
Jet, fondata nel 2003 dal proprietario del club
etneo, Nino Pulvirenti, è oggi la sesta compagnia per quota di mercato domestico (6,2% nel
2011), con basi a Catania, Palermo e Rimini e
una flotta di 12 airbus e quasi 3 milioni di pas-
C’è un posto solo per Ilicic, Zahavi,
Bertolo e il neo acquisto Vazquez
seggeri nel 2011. Inoltre la compagnia catanese con il marchio Wind Jet Platinum Line, offre
pure un servizio di aerotaxi con due Piaggio
P180 Avanti. E l’Alitalia che ieri ha acquisito
anche Blu Panorama (2 milioni circa di passeggeri), con i 2 nuovi ingressi toccherà quota 30
milioni di passeggeri nell’anno divenendo così
concorrenziale nei confronti della British Airways. Inoltre, in virtù delle 2 low cost appena
aggregate potrà contrastare anche la solida
Ryanair.
Mario Sampirisi, 19 anni, terzino del Genoa PEGASO
Catania
Josip Ilicic, 23 anni, 17 gare e 2 gol in stagione LAPRESSE
«Il vecchietto dove lo metto?», si domandava Domenico Modugno negli Anni 70. E aggiungeva «mi dispiace ma non c’è posto per carità». A Palermo Bortolo Mutti prende in prestito
la canzone del grande artista pugliese e la fa
sua con una piccola variazione al testo. Passa in
rassegna i vari Ilicic, Vazquez, Zahavi e Bertolo, dà un’occhiata al modulo con cui sta cercando di riportare a galla un Palermo che esce a
stento dalla crisi e poi esclama: «Il trequartista
dove lo metto, dove lo metto, non si sa. Mi dispiace, non c’è posto per carità». Nel momento
in cui, infatti, il tecnico bergamasco sembra
puntare forte sul 4-3-1-2 con un solo fantasista
dietro due attaccanti, ecco che Zamparini gli
cede una punta, Pinilla che cambia isola e va a
Cagliari, compra un trequartista, El Mudo
Vazquez che è partito subito titolare ma la scorsa settimana è rimasto 90’ in panchina, e ne
recupera un altro, l’israeliano Zahavi reduce da
un mese e mezzo di infortunio. Senza dimenticare Bertolo, argentino che parte sempre come
seconda linea ma che nelle ultime settimane ha
segnato due gol al Siena in Coppa Italia e al
Novara (guarda un po’) in campionato, e chiede spazio dopo che il club sembra averlo messo
fuori dal mercato (lo chiedevano dall’Argentina un paio di squadre di Primera).
COSÌ CON IL CESENA
Di Michele è rinato
E ora punta Milito
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Palermo
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GIUSEPPE CALVI
LECCE
partita, molto combattuta. Ci
credo perché in campionato,
contro il Napoli (1-1 domenica
scorsa, ndr), fino all’86’ non
avevamo demeritato la
vittoria». Se Mezzaroma e
Perinetti sono stati le menti e
Sannino il condottiero in
panca, Destro (nella foto
LAPRESSE) è stato il braccio:
suo il gol decisivo per la
semifinale. «Puntare su
giovani italiani credo sia un
dovere per noi presidenti.
Destro ha tante richieste, ma è
e rimarrà un calciatore del
Siena».
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16
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
MERCATO
Silva va al Novara
Idea Iaquinta
per il Palermo
Seferovic a Lecce
I giallorossi stringono anche per Bonazzoli
Fiorentina: colpo G. Pizarro, si punta Olivera
Siena: ora spunta Bogdani. Chievo su Ebagua
le trattative
delle venti
di
A
ATALANTA
BOLOGNA
ACQUISTI Stendardo (d, Lazio),
Carrozza (c, Varese).
ACQUISTI Rubin (d, Parma),
Sorensen (d, Juventus), Riverola
(c, Barcellona B, per luglio),
Marchi (c, Piacenza per luglio),
Abdulai (c, Nocerina).
CESSIONI Coda (a, Siracusa).
OBIETTIVI Mantovani (d,
Palermo), Kozak (a, Lazio),
Castaignos (a, Inter), Bueno (a,
Nacional), Inzaghi (a, Milan).
CESSIONI Ardemagni (a, Modena),
Pettinari (c, Varese).
OBIETTIVI nessuno.
CAGLIARI
CATANIA
CESENA
ACQUISTI Dessena (c,
Sampdoria), Bovi (c, Reggiana),
Pinilla (a, Palermo), Catalano (c,
V. Lamezia).
CESSIONI Magliocchetti (d,
Reggiana), Burrai (c, Latina),
Biondini (c, Genoa).
OBIETTIVI Cazzola (c, Juve
Stabia), Parolo (c, Cesena),
Battaglia (c, Huracan), Troisi (c,
Kayserispor).
ACQUISTI nessuno.
CESSIONI Sciacca (c) e Keko (c,
Grosseto), Ledesma (c, Boca),
Andujar (p, Estudiantes).
OBIETTIVI Curci (p, Roma),
Cristoforo (c, Penarol), Ilsinho (d)
e Jo (a, Internacional), Frison (p,
Vicenza), Picci (a, Martina Franca),
Champagne (p, San Lorenzo), Gil
(d, Valenciennes), Suarez (a,
Anderlecht).
ACQUISTI Moras (d, Swansea),
Pudil (d, Granada).
CESSIONI Meza Colli (c, Alaves),
Riski (c, Honefoss), Ricci (d,
Spezia), Eder (a, Sampdoria),
Livaja (a, Inter).
OBIETTIVI Toni (a, Juve),
Santana (c, Napoli), Pellè (a,
Parma), Cazzola (c, Juve Stabia),
Brighi (c, Atalanta).
CHIEVO
FIORENTINA
GENOA
ACQUISTI Merli Sala (d, Foligno).
ACQUISTI Hegazy (d, Ismaily, per
luglio), Amauri (a, Juventus).
CESSIONI Gilardino (a, Genoa),
Romizi (c, Bari), Silva (a, Boca).
OBIETTIVI Palombo (c, Samp),
Biglia (c, Anderlecht), Valero (c,
Villarreal), Candreva (c) e Parolo
(c, Cesena), Pizarro (c, Roma),
Constant (c, Genoa), Olivera (c,
Lecce).
ACQUISTI Gilardino (a, Fiorentina),
Biondini (c, Cagliari), Sculli (a,
Lazio), Polo (a, Univ., per luglio).
CESSIONI Caracciolo (a, Novara),
Ribas (a, Sporting), Merkel (c,
Milan).
OBIETTIVI N. Viola (c, Reggina),
Cerci (a, Fiorentina), Muntari (c,
Inter), Rossettini (d) e Contini (d,
Siena), Tozser (c, Genk), Immobile
(a, Pescara), Acerbi (d, Chievo).
INTER
JUVENTUS
LAZIO
ACQUISTI Juan (d,
Internacional), Livaja (a, Cesena).
CESSIONI Caldirola (d, Brescia),
Viviano (p, Palermo), Jonathan
(d, Parma).
OBIETTIVI Kolarov (d,
Manchester City), Lucas (a, San
Paolo), Romulo (c, Vasco da
Gama), M’Vila (c, Rennes), Kucka
(c, Genoa), Oscar (c,
Internacional)
ACQUISTI Borriello (a, Roma),
Caceres (d, Siviglia).
OBIETTIVI Pizarro (c, Roma),
Palombo (c, Sampdoria), Leali (p,
Brescia), Xhaka (c, Basilea),
Parolo (c, Cesena).
ACQUISTI Alfaro (a, Liverpool M.).
CESSIONI Stendardo (d,
Atalanta), Sculli (a, Genoa).
OBIETTIVI Kuzmanovic (c,
Stoccarda), Parolo (c, Cesena),
Elm (c, Az), Olic (a, Bayern),
Arshavin (c, Arsenal), Ederson (c,
Lione), Honda (c) e Dzagoev (c,
Cska), Krasic (c, Juventus),
Dainelli (d, Genoa), Tadic (c,
Groningen).
LECCE
MILAN
NAPOLI
ACQUISTI Blasi (c, Parma),
Miglionico (d, Livorno), Seferovic
(a, N. Xamax).
CESSIONI Legittimo (d, A. Adige),
Mesbah (d) e Strasser (c, Milan),
Bergougnoux (a, Omonia N.),
Ferrario (d, Parma).
OBIETTIVI Curci (p, Roma), Kozak
(a, Lazio), Iaquinta (a, Juve),
Santacroce (d, Parma), Bogdani (a,
Cesena), Bojinov (a, Sporting).
ACQUISTI Merkel (c, Genoa),
Mesbah (d) e Strasser (c, Lecce).
ACQUISTI Vargas (a,
Universidad de Chile).
NOVARA
PALERMO
PARMA
ACQUISTI Caracciolo (a, Genoa),
Jensen (c, svincolato), Rinaudo
(d) e Mascara (a, Napoli), Silva
(d, Palmeiras).
OBIETTIVI Pesoli (d, Siena),
Motta (d, Juve).
ACQUISTI Mehmeti (a, Malmoe),
Vazquez (c, Belgrano), Milanovic (d,
Siena), Labrin (d, Novara), Viviano (p,
Inter), Donati (c, Bari), Aquino (d,
Nacional), N. Viola (c, Reggina, per
giugno).
CESSIONI Benussi (p, Torino), Cetto
(d, Lilla), Pinilla (a, Cagliari).
OBIETTIVI Rios (c, Tijuana), Palombo
(c, Samp), Flores (a, Universitario),
Pellé (a, Parma), Iaquinta (a, Juve).
ACQUISTI Lofquist (c, Mjallby),
Jonathan (d, Inter), Crisetig (c,
Inter, per luglio), Okaka (a,
Roma).
CESSIONI Rubin (d, Bologna),
Nwankwo (c, Gubbio), Ze
Eduardo (c, Empoli).
OBIETTIVI Gastaldello (d) e
Palombo (c, Samp), Ninis (a,
Panath.), Mariga (c, Real S.),
Benalouane (d, Cesena).
ROMA
SIENA
UDINESE
ACQUISTI Lopez (a, Nacional
Montevideo), Ferrante (a,
Piacenza).
ACQUISTI Giorgi (c, Novara),
Esposito (c, Gracciano).
CESSIONI Troianiello (c,
Sassuolo), Milanovic (d,
Palermo), Angella (d, Reggina).
OBIETTIVI Padalino (c), Pozzi (a)
e Maccarone (a, Samp), Santana
(a, Napoli), Alfaro (a, Lazio),
Cacia (a, Padova), Toni (a,
Juventus), Bogdani (a, Cesena).
ACQUISTI Fanchone (d,
Sochaux), Fernandes (c,
Leicester), Carrasco (c) e
Campos (a, Audax Italiano).
CESSIONI nessuno.
OBIETTIVI El Shaarawy (a, Milan),
Larrondo (a, Siena), Valdifiori (c,
Empoli), Balzani (d, Pescara),
Guarna (p, Ascoli), Beric (a,
Maribor), Maxi Perez (a, Penarol).
Vincenzo Iaquinta, 32 anni, zero minuti per lui LAPRESSE
CALVI-DI CHIARA-DI FEO
Lecce, all’improvviso è saltata l’operazione con l’Udinese
che avrebbe portato in giallorosso il difensore brasiliano Gabriel Silva, e al Granada, sempre tramite il club di Pozzo, il
centrale Diamoutene. Ieri, per
una precisa scelta del procuratore, Silva è stato girato in prestito
dall’Udinese al Novara. Colpo
dei piemontesi, e così Diamoutene è rimasto al Lecce. E il ds Osti
ha lavorato per l’attacco: accantonata l’idea Bojinov (Sporting), ha prima chiuso in mattinata per l’arrivo dalla Fiorentina
di Seferovic (’92, prestito con diritto di riscatto della metà, era al
Neuchatel) e poi ha sprintato forte per Bonazzoli. Il centravanti
può arrivare dalla Reggina in
prestito con diritto di riscatto in
caso di salvezza, entro martedì
si può chiudere.
Gabriel Silva, 20 anni, esterno mancino AFP
l'Auxerre sta alla finestra.
Mosse Genoa Ai rossoblù serve
un difensore. In calo le quotazioni di Rossettini, stabili Acerbi e Contini (al Saragozza potrebbe essere girato Hallenius,
ora a Padova), bozza di scambio Dainelli-Von Bergen con il
Cesena, non si esclude la pista
estera. Nella trattativa Cerci offerto in cambio Jorquera, ma i
viola per ora sono freddini. Ieri
incontro con il Varese, e passi
avanti per l’attaccante De Luca.
Vicino anche Maccariello (An-
Lazio: gli agenti
di Honda a Mosca,
non si molla
Krasic. Napoli,
arriva Novothny
Ebagua (in uscita dal Torino, c’è
pure il Varese), è sempre viva la
pista Larrondo (Siena) ed è
spuntata pure l’idea Morimoto
(Novara), Per il giapponese potrebbe esserci come pedina di
scambio Moscardelli, su cui però c’è pure il Bologna: piace a
Pioli nel caso parta (direzione Livorno) Vantaggiato. Occhi puntati sui giovani: la punta Tozzi
(’94, Monterotondo) e l’esterno
Facchinetti (’91, Neuchatel).
Colpi viola È praticamente fatta
per Guido Pizzarro, centrocampista del Lanus, 21 anni. È extracomunitario, e la Fiorentina potrà tesserarlo solo da giugno per
circa 2 milioni, intanto potrebbe
fare le visite a Firenze. L’altro Pizarro, David, della Roma, invece ha detto di no. A centrocampo
l’ultima idea è Olivera (Lecce).
Altre trattative Parma: pochi
Attacco Chievo Anche il ds Sar-
dettagli per Mariga, e in avanti
c’è l’idea Toni. Lo juventino è
una pista valida anche per per il
Siena, che intanto tratta Cacia e
(novità) pensa anche a Bogdani (Cesena). Palermo: in avanti
sempre viva la pista Iaquinta, si
valuta il francese Belfodil (Lione). Il Cagliari non molla Soriano (Samp). L’Udinese non molla Raspentino (Nantes, per giugno) e Carlos Sanchez (Valenciennes). Infine a Napoli arriva
Novothny (Veszprem), punta
ungherese del ’94.
tori a caccia di una punta. Piace
© RIPRODUZIONE RISERVATA
dria, ma c’è anche la Juve).
Punto Lazio Continua il pres-
Affari Cesena In avanti brusco
sing sul Cska Mosca per Honda, e da ieri partecipano anche
gli agenti del giocatore che si
trovano per questo motivo a Mosca. Le prossime potrebbe essere le ore decisive, intanto resta
viva la pista Krasic, che potrebbe arrivare a prescindere del
buon esito dell'affare Honda. E
continuano pure i contatti col
Bologna per Mudingayi. In
uscita qualcosa si muove per
Cisse: il Celtic spinge ed anche
stop per Pellé (è a un passo dalla
Sampdoria), viva la pista Alfaro (ma va valutata l’entità dell’infortunio), il ds Minotti si concentra sul centrocampo. Continuano i contatti per Munari (Fiorentina) e Cazzola (Juve Stabia), sale la pista Kasami
(Fulham) e torna caldo anche il
nome di Grossmüller (Lecce).
CESSIONI Labrin (d, Palermo),
Meggiorini (a, Torino), Giorgi (c,
Siena).
CESSIONI Borriello (a, Juventus),
Caprari (c, Pescara).
OBIETTIVI Casemiro (c, S.
Paolo), Corluka (d, Tottenham),
Verratti (c, Pescara), Marquinho
(c, Fluminense).
CESSIONI Sorensen (d, Bologna),
Amauri (a, Fiorentina).
CESSIONI Taiwo (d, Qpr).
OBIETTIVI Tevez (a, Manchester
City), Keita (c, Barcellona), Maxi
Lopez (a, Catania).
TRATTATIVE ALL’ESTERO IL QPR PRENDE ONUOHA. LOTTA A DUE PER HLEB
Ancelotti prende Alex e punta Bosingwa
Il Psg fa spesa dal
Chelsea. Riquelme
riapre al Villarreal
BOLDRINI-GRANDESSO
La politica di ringiovanimento del Chelsea prosegue.
Nel mirino del club londinese è
finito il ventenne centrocampista offensivo del Genk Kevin De
Bruyne: il Chelsea è pronto ad
offrire 8 milioni di sterline per
il suo cartellino; rinnovato il
contratto a Piazon, stellina del
’94, fino al 2017. Intanto il
Newcastle è seriamente interessato allo juventino Elia per
luglio. Qpr prende Onuoha del
Manchester City e fa partire
un’offerta ufficiale di 4 milioni
al Wigan per il colombiano Rodallega; sempre il Qpr è in lotta
col Liverpool per il bielorusso
Hleb (Wolfsburg). Kebè rinnova col Reading fino al 2014.
Spagna Ceduto Caceres alla Juventus, il Siviglia ha subito richiamato alla base Cala, che
era in prestito all’Aek Atene.
Rayo Vallecano: ufficiali Diego Costa e Pulido dall’Atletico
Madrid e Armenteros dal Siviglia. L’Espanyol punta El Hamadoui dell’Ajax. Intanto dalle
pagine di Marca Juan Roman
Riquelme strizza l’occhio al Villarreal: «Dovessi ricevere una
chiamata, partirei immediatamente per la Spagna». Riquelme ha già giocato col Sottomari-
CESSIONI Rinaudo (d) e Mascara
(a, Novara).
OBIETTIVI Candreva (c, Cesena),
Perna (c, Arzanese), Novothny (a,
Veszprem).
CESSIONI Doubai (c, Sochaux).
OBIETTIVI Pazienza (c, Juve),
F. Silva (c, Univ. Catolica),
Moreas (a, Cska Sofia), Diakite (c,
Nancy), Raspentino (a, Nantes).
no giallo dal 2003 al 2006, portandolo fino alla semifinale di
Champions e sfiorando l’accesso in finale, sfuggito proprio
per un suo errore dal dischetto
contro l’Arsenal.
Varie In Francia, per L’Equipe, è
fatta per Alex al Psg (ma Leonardo precisa: «È fatto quando
si firma»), ma con 5 milioni di
sterline in più potrebbe arrivare dal Chelsea anche Bosingwa.
Ufficiale Cetto dal Palermo al
Lilla. Il Lorient prende dal Lione Gassama. In Ligue 2 il Monaco di Simone prende Ibrahima
Touré dell’Ajman. In Germania
l’Hertha chiude per Bastians
dal Friburgo e rinnova con Lell
fino al 2016.
José Bosingwa, 29 anni AFP
Roman Riquelme, 33 anni REUTERS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
17
SERIE A
20
a
GIORNATA
JUVENTUS (3-5-2)
UDINESE (3-5-1-1)
FIORENTINA (3-5-2)
SIENA (4-4-2)
CESENA (4-3-3)
ATALANTA (4-4-1-1)
CHIEVO (4-3-1-2)
LAZIO (4-3-1-2)
DOMANI ore 18
DOMANI ore 20.45
DOMENICA ore 12.30
DOMENICA ore 15
DOMENICA ore 15
30
CAMPAGNOLO
2
14
3
12
POTENZA BELLUSCI SPOLLI MARCHESE
13
IZCO
La Classifica
PARTITE
CATANIA (4-3-3)
PARMA (3-4-3)
RETI
SQUADRE
PT
JUVENTUS
41 19 11 8 0 31 12
MILAN
40 19 12 4 3 40 17
UDINESE
38 19 11 5 3 28 14
INTER
35 19 11 2 6 30 20
LAZIO
33 19 9 6 4 27 19
ROMA
30 18 9 3 6 28 20
NAPOLI
29 19 7 8 4 34 21
G V N P F S
CHIEVO
24 19 6 6 7 16 22
PALERMO
24 19 7 3 9 24 27
GENOA
24 19 7 3 9 25 34
CAGLIARI
23 19 5 8 6 16 18
PARMA
23 19 6 5 8 24 32
CATANIA
22 18 5 7 6 21 27
FIORENTINA
22 19 5 7 7 18 16
BOLOGNA
20 19 5 5 9 17 25
ATALANTA*
20 19 6 8 5 23 25
SIENA
19 19 4 7 8 20 20
CESENA
15 19 4 3 12 13 30
LECCE
13 19 3 4 12 20 36
NOVARA
12 19 2 6 11 18 38
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS
■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, la differenza reti; 3) numero di gol segnati.
*Atalanta ha sei punti di penalizzazione
MARCATORI
10
LODI
27
BIAGIANTI
28
18
BARRIENTOS BERGESSIO
17
GOMEZ
10
11
7
GIOVINCO FLOCCARI BIABIANY
18
GOBBI
8
4
80
GALLOPPA MORRONE VALIANI
13
6
29
BRANDAO LUCARELLI PALETTA
1
PAVARINI
1
BORUC
1
BUFFON
15
19
3
BARZAGLI BONUCCI CHIELLINI
22
21
24
26 VIDAL PIRLO GIACCHERINI 7
LICHTSTEINER
PEPE
32
18
MATRI QUAGLIARELLA
10
DI NATALE 23
8
26
ABDI
18
6 BASTA
PASQUALE 27
ARMERO BATTOCCHIO FERNANDES
11
DOMIZZI
5
32
DANILO FERRONETTI
1
HANDANOVIC
5
14
GAMBERINI NATALI
15
NASTASIC
18
21
85
16 BEHRAMI MONTOLIVO LAZZARI 6
CASSANI
VARGAS
8
11
JOVETIC AMAURI
11
CALAIÒ
1
ANTONIOLI
16
25
81
COMOTTO VON BERGEN MORAS
5
GUANA
14
COLUCCI
18
PAROLO
77
11
CECCARELLI RENNELLA
11
MORALEZ
77
23 THEREAU 31
PALOSCHI
PELLISSIER
10
MUTU
19
DENIS
89 MARILUNGO
22
DESTRO
23
6
10
8
BRIENZA
ANGELO
D’AGOSTINO VERGASSOLA
33
PUDIL
54
SORRENTINO
20
3
12
13
SARDO ANDREOLLI CESAR
JOKIC
10
6
7
LUCIANO BRADLEY SAMMARCO
22
21
7
PADOIN CIGARINI SCHELOTTO
3
19
13
2
DEL GROSSO TERZI ROSSETTINI VITIELLO
25
PEGOLO
13
5
3
77
PELUSO MANFREDINI LUCCHINI RAIMONDI
47
CONSIGLI
9
ROCCHI
19
LULIC
26
RADU
25
8
KLOSE
HERNANES
24
15
LEDESMA GONZALEZ
3
20
29
DIAS
BIAVA KONKO
22
MARCHETTI
PANCHINA 1 Kosicky, 22 Alvarez,
24 Delvecchio, 16 Llama, 19 Ricchiuti,
9 Suazo, 32 Catellani.
ALLENATORE Montella.
BALLOTTAGGI Biagianti-Ricchiuti
60-40%, Potenza-Alvarez 60-40%.
SQUALIFICATI Legrottaglie e Almiron
(1).
DIFFIDATI Barrientos.
INDISPONIBILI Capuano (da valutare).
PANCHINA 30 Storari, 11 De Ceglie,
34 Marrone, 28 Estigarribia,
8 Marchisio, 10 Del Piero, 23 Borriello.
ALLENATORE Conte
BALLOTTAGGI Pepe-Estigarribia
60-40%, Quagliarella-Del Piero 65-35%,
Matri-Borriello 55-45%
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Lichtsteiner, Pepe
INDISPONIBILI Vucinic (5 giorni)
PANCHINA 89 Neto, 31 Camporese,
23 Pasqual, 17 Salifu, 92 Romulo, 7 Cerci,
22 Ljajic
ALLENATORE Rossi
BALLOTTAGGI
Lazzari-Salifu
55-45%
SQUALIFICATI Munari (1)
DIFFIDATI Lazzari, Gamberini, Behrami, Cassani
INDISPONIBILI Kroldrup (10 giorni),
Babacar (10 giorni)
PANCHINA 88 Ravaglia, 2 Rodriguez,
6 Lauro, 8 Candreva, 15 Martinho, 55
Martinez, 17 Malonga
ALLENATORE Arrigoni
BALLOTTAGGI Von Bergen-Rodriguez 80-20%, Moras-Rodriguez
80-20%, Colucci-Candreva 60-40%,
Ceccarelli-Candreva 80-20%
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Parolo
INDISPONIBILI Djokovic (10 giorni),
Ghezzal (3 giorni)
PANCHINA 17 Puggioni, 21 Frey, 2 Morero, 56 Hetemaj, 8 Cruzado, 9 Moscardelli, 90 Uribe
ALLENATORE Di Carlo
BALLOTTAGGI Thereau-Cruzado
60-40%, Pellissier-Moscardelli 55-45%
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Mandelli, Thereau, Pellissier, Luciano, Hetemaj, Sammarco
INDISPONIBILI Rigoni (da valutare)
PANCHINA 92 Gallinetta, 2 Jonathan,
23 Modesto, 24 Musacci, 22 Palladino,
17 Valdes, Okaka 21.
ALLENATORE Donadoni.
BALLOTTAGGI
Gobbi-Modesto
55-45%, Galloppa-Musacci 55-45%.
SQUALIFICATI Zaccardo (1), Ferrario
(1).
DIFFIDATI nessuno.
INDISPONIBILI Santacroce, Mirante e
Pellè (da verificare).
PANCHINA 21 Padelli; 13 Neuton; 39
Fanchone, 25 Torje, 31 Fabbrini, 83 Floro
Flores, 37 Pereyra
ALLENATORE Guidolin
BALLOTTAGGI Abdi-Floro Flores
60-40%
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Danilo
INDISPONIBILI Isla (da valutare) Pinzi
(10 giorni), Barreto (30 giorni), Asamoah
(Coppa d’Africa), Badu (Coppa d’Africa),
Benatia (Coppa d’Africa)
PANCHINA 12 Farelli, 26 Pesoli, 80
Contini, 14 Gazzi, 36 Bolzoni, 83 Reginaldo, 18 Gonzalez.
ALLENATORE Sannino
BALLOTTAGGI Vergassola-Bolzoni
60-40%
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Calaiò, Rossi, Destro
INDISPONIBILI Brkic (7 giorni)
PANCHINA 78 Frezzolini, 2 Stendardo,
32 Ferri, 17 Carmona, 10 Bonaventura,
28 Gabbiadini, 90 Tiribocchi.
ALLENATORE Colantuono
BALLOTTAGGI Denis-Gabbiadini
55-45%
SQUALIFICATI Doni (febbraio 2015),
DIFFIDATI Capelli, Cigarini, Consigli,
Denis, Manfredini, Marilungo, Peluso
INDISPONIBILI Capelli (maggio 2012),
Bellini (20 giorni)
PANCHINA 1 Bizzarri, 21 Diakite, 33
Stankevicius, 5 Scaloni, 11 Matuzalem, 81
Del Nero, 99 Cisse
ALLENATORE Reja
BALLOTTAGGI Ledesma-Matuzalem
70-30 %
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Radu
INDISPONIBILI Alfaro (15 giorni), Brocchi (15 giorni), Cana (30 giorni), Kozak (10
giorni), Makinwa (7 giorni), Mauri (45 giorni)
GENOA (4-3-3)
NAPOLI (3-4-2-1)
LECCE (3-5-2)
INTER (4-4-2)
PALERMO (4-3-1-2)
NOVARA (3-4-1-2)
ROMA (4-3-1-2)
BOLOGNA (3-4-2-1)
MILAN (4-3-1-2)
CAGLIARI (4-3-1-2)
DOMENICA ore 15
DOMENICA ore 15
DOMENICA ore 15
DOMENICA ore 15
DOMENICA ore 20.45
Questa la classifica dei cannonieri dopo
la conclusione del girone di andata
14 RETI: Ibrahimovic (6) (Milan); Di Natale
(3) (Udinese)
12 RETI: Denis (3) (Atalanta)
11 RETI: Cavani (1) (Napoli)
10 RETI: Klose (Lazio)
9 RETI: Jovetic (2) (Fiorentina); Palacio (2)
(Genoa)
8 RETI: Milito (2) (Inter); Giovinco (3)
(Parma); Calaiò (2) (Siena)
7 RETI: Matri (Juventus); Osvaldo (Roma)
6 RETI: Mutu (2) (Cesena); Marchisio
(Juventus); Nocerino (Milan); Hamsik
(Napoli); M. Rigoni (3) (Novara); Miccoli (1)
(Palermo)
5 RETI: Di Vaio (1) (Bologna); Lodi (3)
(Catania); Pazzini (Inter); Pepe (Juventus);
Di Michele (2) (Lecce); Pandev (Napoli);
Destro (Siena)
4 RETI: Moralez (Atalanta); Ramirez
(Bologna); Paloschi (Chievo); Hernanes (3)
e Rocchi (Lazio); Boateng (Milan); Totti (2)
(Roma); Basta (Udinese).
1
FREY
20
5
MESTO GRANQVIST
13
KALADZE
88
14
BIONDINI SEYMOUR
8
PALACIO
82
GILARDINO
24
MORETTI
33
KUCKA
11
JANKOVIC
7
CAVANI
17
22
HAMSIK
LAVEZZI
88
8
23
11
DOSSENA GARGANO INLER MAGGIO
6
28
14
ARONICA CANNAVARO CAMPAGNARO
1
DE SANCTIS
Antonio Di Natale, 34 anni ANSA
PROSSIMO TURNO
Martedì 31 gennaio ore 20.45
PARMA-JUVENTUS ore 20.45 (and. 1-4)
Mercoledì 1 febbraio ore 20.45
ATALANTA-GENOA ore 18
(2-2)
BOLOGNA-FIORENTINA
(0-2)
CAGLIARI-ROMA
(2-1)
INTER-PALERMO
(3-4)
LAZIO-MILAN
(2-2)
NAPOLI-CESENA
(3-1)
SIENA-CATANIA
(0-0)
UDINESE-LECCE
(2-0)
Giovedì 2 febbraio ore 20.45
NOVARA-CHIEVO
(2-2)
7
PAZZINI
22
MILITO
11
8
19
4
ALVAREZ T. MOTTA CAMBIASSO ZANETTI
26
CHIVU
25
SAMUEL
6
LUCIO
1
JULIO CESAR
13
MAICON
8
23
5
MIGLIACCIO DONATI BARRETO
27
ILICIC
9
10
BUDAN
MICCOLI
29
25
MASCARA
CARACCIOLO 10
RIGONI
14
3
7 MORGANELLA
23
GEMITI
RADOVANOVIC JENSEN
15
24
77
DELLAFIORE PACI RINAUDO
1
UJKANI
24
STEKELENBURG
4
5
11
87
ROSI
HEINZE
TADDEI
JUAN
15
30
19
PJANIC
SIMPLICIO GAGO
10
31 TOTTI 8
BORINI
LAMELA
6
TAIDER
9
DI VAIO
3
26
MORLEO MUDINGAYI
23
DIAMANTI
15
PEREZ
75
CRESPO
5
90
84
ANTONSSON PORTANOVA RAGGI
1
GILLET
20
ABATE
32
ABBIATI
13
33
77
NESTA THIAGO SILVA ANTONINI
23
4
22
AMBROSINI VAN BOMMEL NOCERINO
70
ROBINHO 92
11
IBRAHIMOVIC
EL SHAARAWY
9
LARRIVEY
4
NAINGGOLAN
31
AGOSTINI
7
COSSU
5
CONTI
13
ASTORI
23
IBARBO
26
DESSENA
21
CANINI
1
AGAZZI
14
PISANO
PANCHINA 27 Julio Sergio,
41 Ingrosso, 8 Obodo, 21 Grossmuller,
22 Piatti, 77 Pasquato, 9 Corvia
ALLENATORE Cosmi
BALLOTTAGGI Blasi-Obodo 60-40%;
Olivera-Grossmuller 65-35%
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Obodo, Corvia, Cuadrado,
Esposito, Olivera, Tomovic
INDISPONIBILI Esposito (25 giorni),
Giandonato (15 giorni), Falcone (15 giorni), Carrozzieri (7 giorni)
PANCHINA 33 Tzorvas, 6 Munoz,
13 Aguirregaray, 7 Della Rocca,
14 Bertolo, 17 Vazquez, 16 Zahavi.
ALLENATORE Mutti
BALLOTTAGGI nessuno
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Hernandez, Pisano
INDISPONIBILI Hernandez (7 giorni),
Bacinovic (40 giorni)
PANCHINA 18 Curci, 3 Josè Angel,
5 Heinze, 92 Viviani, 20 Perrotta,
23 Greco, 31 Borini.
ALLENATORE Luis Enrique
BALLOTTAGGI Heinze-Kjaer 60-40%,
Borini-Bojan 60-40%
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Cassetti, Gago e De Rossi
INDISPONIBILI Cassetti (7 giorni),
Burdisso (90 giorni), Osvaldo (20 giorni),
De Rossi (7 giorni)
PANCHINA 1 Amelia, 25 Bonera, 5
Mexes, 28 Emanuelson, 37 Merkel, 10 Seedorf, 9 Inzaghi.
ALLENATORE Allegri.
BALLOTTAGGI Ambrosini-Seedorf
70-30%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Antonini, Bonera, Mesbah,
Aquilani.
INDISPONIBILI Cassano e Gattuso (da
valutare), Strasser (55 giorni), Yepes (40
giorni), Flamini (35 giorni), Boateng e Pato (25 giorni), Aquilani 20 giorni).
PANCHINA 83 Rosati, 21 Fernandez,
85 Britos, 20 Dzemaili, 18 Zuniga, 16 Vargas, 29 Pandev
ALLENATORE Mazzarri
BALLOTTAGGI
Dossena-Zuniga
55-45%, Hamsik-Pandev 55-45%, Inler-Dzemaili 55-45%
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Lavezzi
INDISPONIBILI nessuno
PANCHINA 12 Castellazzi,
23 Ranocchia, 37 Faraoni, 55 Nagatomo,
10 Sneijder, 20 Obi, 28 Zarate
ALLENATORE Ranieri
BALLOTTAGGI Chivu-Nagatomo
55-45%, Milito-Sneijder 60-40%, Alvarez-Obi 70-30%
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Maicon
INDISPONIBILI Forlan (25 giorni),
Stankovic (da valutare), Muntari (in coppa d’Africa)
PANCHINA 31 Fontana, 4 Lisuzzo,
28 Garcia, 17 Porcari, 22 Pesce,
11 Morimoto, 9 Rubino
ALLENATORE Tesser
BALLOTTAGGI
Jensen–Porcari
80-20%
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Marianini, Radovanovic
INDISPONIBILI Ludi (40 giorni),
Centurioni (da valutare), Marianini (da valutare)
PANCHINA 25 Agliardi, 21 Cherubin,
8 Garics, 48 Rubin, 4 Krhin, 77 Gimenez,
99 Acquafresca
ALLENATORE Pioli
BALLOTTAGGI
Crespo-Garics
60-40%
SQUALIFICATI Ramirez (1)
DIFFIDATI Mudingayi e Raggi
INDISPONIBILI Pulzetti (20 gironi),
Kone (5 giorni), Loria (7 giorni)
PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico,
2 Gozzi, 20 Ekdal, 32 Ceppelini,
19 Thiago Ribeiro,10 El Kabir.
ALLENATORE Ballardini
BALLOTTAGGI Larrivey–El Kabir
60-40%
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Agostini
INDISPONIBILI Ariaudo (7 giorni),
Rui Sampaio (7 giorni), Nené (30 giorni),
Eriksson (50 giorni)
S.Elia, il Comune frena
sull’apertura notturna
Sant’Elia, macchine indietro tutta. L’ennesima puntata
sulle condizioni fatiscenti della
stadio, registra la dura presa di
posizione della municipalità.
18
20
10
7 GIACOMAZZI BLASI OLIVERA 28
CUADRADO
BRIVIO
17
24
DI MICHELE
MURIEL
1
VIVIANO
31
3
2
42
PISANO SILVESTRE MANTOVANI BALZARETTI
PANCHINA 22 Lupatelli, 31 Sampirisi,
32 Marchiori, 10 Birsa, 19 Jorquera, 2
Pratto, 81 Sculli
ALLENATORE Marino
BALLOTTAGGI
Jankovic-Sculli
60-40%
SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Constant, Dainelli, Kaladze,
Granqvist
INDISPONIBILI Bovo (50 giorni), Dainelli (5 giorni), Antonelli (15 giorni), Rossi
(10 giorni), Constant (5 giorni), Veloso (5
giorni)
CAGLIARI-ROMA VENDITA SOSPESA IN DUE SETTORI
MARIO FRONGIA
CAGLIARI
81
BENASSI
30
13
40
ODDO MIGLIONICO TOMIC
«Apprendiamo della decisione
del Cagliari di vendere i biglietti della partita con la Roma dell’1 febbraio per tutti i settori dello stadio Sant’Elia anche se
manca l’autorizzazione della
Commissione di Vigilanza» è
l’incipit della nota diffusa ieri
dall’assessore comunale ai La-
vori pubblici, Luisa Anna Marras. Di fatto, i posti autorizzati
sono i 14.250 della curva nord
e delle tribune. «Stiamo facendo di tutto perché la gara si svolga regolarmente - ha aggiunto
Marras -. Comprendiamo i disagi per i tifosi, siamo consapevoli che il Sant’Elia va ristrutturato, qualunque sia il suo futuro».
Frenata Un comunicato che ha
sortito i suoi effetti, tanto che
in serata il Cagliari ha sospeso
la vendita dei biglietti in curva
Sud e Distinti
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CALCIO A 5
A COVERCIANO
Finito il raduno
Mercoledì debutto
agli Europei
Futuro del calcio in Italia e all’estero
Federcalcio e Ussi a convegno
Concluso il raduno
pre Europeo per la Nazionale a
Genzano. Sabato la partenza
per Spalato dove mercoledì
l’Italia debutterà nella
manifestazione continentale
contro la Turchia. Sedici i
convocati da Menichelli, lunedì
la scelta definitiva dei 14.
«Il calcio e chi lo racconta»
è il titolo del quinto seminario di
aggiornamento voluto dalla
Federcalcio e dall’Unione stampa
sportiva che si terrà a
Coverciano il 30 e il 31. Molti i
relatori, ma l’attenzione viene
attirata dal presidente federale
Giancarlo Abete che chiudendo
la prima giornata parlerà di
«Riforme per il futuro del calcio
italiano». Il seminario sarà chiuso
da Gianni Letta che parlerà di
«Autonomia dell’ordinamento
sportivo, una garanzia per il
sistema». Tra i relatori Prandelli,
Sacchi, Viscidi Braschi, gli arbitri
Banti e De Marco, Bogarelli di
Infront, Marchetti e Traverso
dell’Uefa. Apriranno i lavori
Valentini, Figc, e Ferraiolo, Ussi,
Previsto un saluto di Petrucci.
18
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
CALCIOSCOMMESSE
Cremona e Bari: svolta
su giocatori e partite
Le due inchieste puntano dritte alla Serie A: il salto di qualità
grazie a Gervasoni, Carobbio e Masiello. Presto nuovi arresti
FRANCESCO CENITI
L’incertezza è solo sui
tempi. Perché una nuova ondata di arresti nell’ambito delle
inchieste sul calcioscommesse
è data per scontata da fonti investigative. Sia a Cremona, sia
a Bari. Sulle spine ci sono moltissimi giocatori: gli indagati
dovrebbero essere quasi un
centinaio. Le rivelazioni di Gervasoni, Carobbio e Masiello
hanno dato nuovo impulso alle indagini. E soprattutto chiarito un aspetto che la scorsa
estate sembrava scongiurato:
la Serie A è stata condizionata
dalla bufera scommesse.
Qui Cremona C’è una notizia
che potrebbe cambiare il corso
delle prossime settimane: il
procuratore Roberto Di Martino dovrebbe restare a tempo
pieno sull’inchiesta Last Bet
non dovendo più occuparsi del
processo d’appello sulla strage
di piazza della Loggia a Brescia. Oggi dovrebbe esserci l’ufficialità. Sarebbe scongiurato,
in questo caso, il rallentamento delle indagini. La deposizione di Masiello intanto è servita
Andrea Masiello, 25 anni, disperato dopo un gol subito dal Bari: decisiva la sua collaborazione con la giustizia TODAY
a puntellare due aspetti fondamentali: il ruolo degli zingari e
la veridicità delle rivelazioni
fatte da Gervasoni e Carobbio.
Tradotto: massima attenzione
sulle posizioni dei giocatori
chiamati in causa nei verbali,
mentre i sospetti sulle gare manipolate dagli slavi diventano
prove indiziarie. Ecco che il
cerchio si stringe su Lazio-Ge-
noa, Lecce-Lazio e Brescia-Bari per la A, ma coinvolge anche
Siena e Novara per sfide di B.
Diversi giocatori di queste
squadre sono inquisiti e rischiano grosso. Senza dimenticare
il «caso Corvia». Tirato in ballo
da Paoloni e poi scagionato dallo stesso portiere, ma gli accertamenti tecnici hanno ribaltato ancora la situazione. Sem-
Il pm Di Martino
«libero» da piazza
della Loggia:
scongiurato il
pericolo paralisi
pre nell’attesa di catturare Almir Gegic: il capo degli Zingari
dovrebbe avere le chiavi della
cassaforte di tutte le combine
gestite dalla banda.
Qui Bari L’inchiesta gestita dal
procuratore Laudati è quasi al
traguardo dopo oltre due anni
d’indagine. Materiale scottante, con la mafia a gestire le
scommesse clandestine e le
combine per riciclare fiumi di
denaro. In questo contesto si
sono inseriti i personaggi di
mezzo che avevano il compito
di agganciare i calciatori (molti di loro scommettitori proprio nelle agenzie del clan) e
corromperli. La criminalità si è
servita anche degli zingari per
pressare i calciatori, come confermato da Masiello. A proposito dell’ex capitano del Bari: la
sua deposizione (secretata)
avrebbe messo nei guai diversi
ex compagni. Il difensore ha
ammesso le combine e i soldi
(80 mila euro) consegnati dall’infermiere Iacovelli. Era quello che volevano gli inquirenti.
Le conseguenze sportive saranno devastanti: circa 10 gare
del Bari sotto inchiesta e più o
meno una quindicina i giocatori indagati. Molti a rischio arresto e non tutti per aver giocato
nel Bari. Le prove raccolte sono chiare: anche le altre squadre erano coinvolti. Quali? Si
possono fare solo delle ipotesi,
ma le piste più calde porterebbero a Chievo, Parma, Cesena
e Bologna. Staremo a vedere.
E soprattutto è iniziato il conto
alla rovescia: c’è forse ancora il
tempo per raccogliere la confessione di un nuovo pentito
(potrebbe essere un difensore
ex Bari). Poi tra febbraio e marzo si ritornerà a ballare.
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la guida
IL PRIMO GIUGNO
SCATTA LAST BET:
14 IN MANETTE
La nuova bufera sul calcioscommesse scoppia lo scorso primo giugno
quando la procura di Cremona arresta 14 persone tra cui Giuseppe Signori, ex giocatore della Nazionale, Marco
Paoloni, Antonio Bellavista, Vincenzo
Sommese e Vittorio Micolucci. Indagati anche 44 persone, tra loro i calciatori Cristiano Doni, Carlo Gervasoni e
l’ex Stefano Bettarini. La giustizia sportiva ad agosto sulla base degli atti forniti da Cremona squalifica Doni, Gervasoni, Sommese, Signori, Bellavista e
molti altri. Bettarini patteggia la pena,
mentre Micolucci decide di collaborare con Palazzi dando nuovo impulso
alle indagini
SECONDA PARTE
La seconda parte dell’inchiesta Last
Bet scattata il 19 dicembre, con il mandato di arresto per 17 persone. In carcere sono finiti, tra gli altri come Doni,
Gervasoni, Carobbio, Zamperini. In
manette anche l’ex di Inter e Roma, Luigi Sartor.
NUOVI INDAGATI
Con gli interrogatori di garanzia davanti al gip, si sono avute le prime ammissioni. Il giro delle partite taroccate, o
sospettate di esserlo, è notevolmente
aumentato, così come il numero di giocatori che avrebbero partecipato (a
vario titolo) ai tentativi di combine. Da
giugno a oggi gli indagati sono 120.
A BARI
Parallelamente alla Procura di Cremona, da tempo è in corso una inchiesta
anche a Bari (gestita dal procuratore
Laudati) dove si indaga su una serie di
partite sospette del Bari della scorsa
stagione. L’ipotesi è che la mafia da anni attraverso le scommesse e le combine ricicli denaro. Il nome di Andrea
Masiello, che proprio a Bari ha giocato
per tre anni, è stato fatto da Gervasoni. A quel punto il difensore ha deciso
di collaborare con la giustizia. Tra gli
indagati ci sarebbero una quindicina
di giocatori, non tutti ex del Bari.
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MONDO DOPO BARCELLONA-REAL MADRID
Mourinho e l’arbitro
Duello al parcheggio
LE REAZIONI
COPPA D’AFRICA DROGBA VA AI QUARTI
«Erano quasi k.o.»
Il Niger al torneo
costa una tassa
sulle telefonate
Il portoghese aspetta il fischietto davanti all’auto
«Sei un fenomeno, ti piace fregare i professionisti»
LUIGI GUELPA
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO MARIA RICCI
BARCELLONA
Una delle prime cose che
ha fatto José Mourinho nel
giorno del suo quarantanovesimo compleanno è stata aspettare Fernando Teixeira Vitienes, l’arbitro del Clasico. Prima ora del giovedì, parcheggio
del Camp Nou: mentre i suoi
uomini aspettano sul pullman
pronti ad andare all’aeroporto
Mou con aria seria si appoggia
alla macchina del fischietto.
Quando arriva il minore dei
fratelli-arbitri Teixeira, José
non gli tira la torta in faccia,
ma, stando a quanto rivela il
Mundo Deportivo che ha raccolto parole e immagini dell’incontro, gli dice duro: «Che fenomeno sei! Quanto ti piace
fottere la vita ai professionisti!».
La festa Seconda frase a effetto
ascoltata dall’arbitro dopo
quella di Casillas nel tunnel degli spogliatoi: «E ora, vai a festeggiare con loro!». «Si che
glielo ho detto – ha confermato Iker – in varie occasioni ci ha
pregiudicato». Innegabile la
pessima serata del fischietto,
così come il fatto che abbia sbagliato con par condicio: il giorno dopo però restano soprattutto le lamentele del Real.
«Sono contento che il club abbia deciso di fare appello contro la mia ammonizione – ha
twittato Sergio Ramos – perché per quanto non la smetta
di rotolare, io non l’ho nemmeno toccato». Il riferimento è a
Busquets, che dopo un salto
con il compagno di nazionale è
caduto urlando dal dolore per
un colpo che non sembra ricevere.
MARCA
«Il Real Madrid per la prima
volta era superiore al
Barcellona», scrive il
quotidiano di Madrid, vicino
alla società di Perez
Josè Mourinho
aspetta
l’arbitro nel
parcheggio
dopo
Barça-Real
MUNDO
DEPORTIVO/
PERE PUNTÌ
La torta I due capitani, Casillas
e Ramos, ieri pomeriggio a Valdebebas hanno portato la torta
con le candeline a Mou cantando il «feliz cumpleaño». Gesto
significativo dei due giocatori
più critici nei confronti del portoghese in questa settimana
convulsa chiusa con la bella
prestazione del Camp Nou che
ha lasciato il madridismo diviso tra l’orgoglio per la reazione
mostrata al Camp Nou, la rabbia per l’arbitraggio, i rimpianti per le strane scelte operate
da Mou, soprattutto all’andata. Perché schierare i 3 boscaioli al metà campo? Perché riesumare Altintop e Carvalho salvo
poi seppellirli di nuovo? E mercoledì la panchina di Benzema
e la tardiva scommessa su giocatori di qualità: «Con quelli
buoni si che si può», l’apertura
di As ieri, «Mourinho ascolta il
madridismo» il commento del
Pais. Si, Mou ha ascoltato le lamentele dei suoi capitani, i fischi del suo pubblico, i consigli
del suo presidente. Non è bastato, e allora se l’è presa con
l’arbitro.
COPPA DEL RE
Il Valencia vola
in semifinale:
sfiderà il Barça
Il Valencia completa il
quadro delle semifinali di
Coppa del Re. Ieri sera la
squadra di Unai Emery, già
vittoriosa 4 1 all’andata, ha
superato nel derby il Levante
(3 0, gol di Aduriz e doppietta
di Pablo Piatti) anche nella
gara di ritorno. Ora il Valencia
sfiderà il Barcellona.
QUARTI DI FINALE (In
maiuscolo le qualificate)
Espanyol MIRANDES 3 2, 1 2;
Real Madrid BARCELLONA
1 2, 2 2; VALENCIA Levante
4 1, 3 0; ATHLETIC
BILBAO Maiorca 2 0, 1 0.
SEMIFINALI (andata 1
febbraio, ritorno 8 febbraio):
Mirandes Athletic Bilbao;
Valencia Barcellona.
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FRANCIA IL PORTIERE DEL PSG
Litigio al semaforo
Sirigu preso a testate
da un motociclista
ALESSANDRO GRANDESSO
PARIGI
Loges e si allenato regolarmente con il resto della squadra alle undici del mattino, sotto lo
sguardo di Carlo Ancelotti. Sirigu non presentava segni della colluttazione, salvo un graffio ad una tempia, unica traccia di un episodio sgradevole
che il club ha cercato di minimizzare, ma che ha attirato
inevitabilmente l’attenzione
di tutti i media francesi.
Beniamino Chiaro indice del-
Disco Ieri, il portiere si è pre-
l’ascesa di un giocatore che è
entrato subito nei cuori dei tifosi parigini grazie a prestazioni sempre di alto livello che gli
hanno garantito anche il premio di miglior giocatore di Ligue 1 del mese di dicembre e
finora pure la media voti più
alta tra i portieri del campionato, secondo le pagelle dell’Equipe (7,21), davanti a Thebaux del Caen e Lloris, titolare
con il Lione e la Francia. Lo
scorso settembre, durante una
serata di promozione di un videogioco, Sirigu fu vittima di
un altro contrattempo, più comico che altro. Una volta arrivato all’entrata di una discoteca in zona Elisi, l’ex palermitano è stato bloccato da un buttafuori che non l’aveva riconosciuto. Oggi di sicuro non accadrebbe più.
sentato puntuale al Camp de
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Uno sguardo di troppo,
un diverbio e una testata. Serata movimentata per il portiere
del Psg e della nazionale Salvatore Sirigu che mercoledì è stato aggredito per strada a Neuilly, periferia chic di Parigi. Con
tanto di epilogo in commissariato.
Rissa La mini rissa sarebbe
scoppiata a un semaforo quando un motociclista avrebbe
lanciato sguardi troppo insistenti su una delle passeggere
dell’ex palermitano. Sguardi
poco apprezzati dal portiere
sardo che sarebbe così sceso
dall’auto. Da qui l’alterco con
toni sempre più accesi, sfociata in una testata con casco ai
danni del vice di Buffon in nazionale. Poi, il motociclista
avrebbe spaccato con il casco
MUNDO DEPORTIVO
Salvatore Sirigu, 25 anni AFP
il lunotto posteriore dell’auto
di Sirigu che a quel punto ha
deciso di presentarsi in commissariato e sporgere denuncia, soprattutto per garantirsi
una copertura assicurativa sui
danni.
«In semifinale» titola a
caratteri cubitali il quotidiano
di Barcellona. Che poi ha
scoperto Mou nel parcheggio
ad aspettare l’arbitro
Paese che vai Monti che trovi. Anche il Niger ha chiesto un sacrificio alla popolazione: una
tassa per la Coppa d’Africa. La nazionale si è qualificata per la prima volta al torneo. Dopo i festeggiamenti, il presidente Mahamadou Issoufou ha
chiesto alla tv Al Jazeera, che si è assicurata
l’esclusiva dell’evento, un preventivo: 7,8 milioni di euro per la trasmissione in chiaro. Cui aggiungere 100mila per la consulenza del francese
Roland Courbis, che da qualche settimana affianca il ct Harouna Gadbe, e altri 400mila per le
spese della squadra. Il Niger è un paese povero
(il reddito pro capite non supera il dollaro al giorno), costretto anche a mantenere Saadi Gheddafi, che si è rifugiato in una delle residenze di Issoufou. Troppe spese tutte in una volta. Da qui
l’idea di una tassa pro tempore. Per il periodo
della Coppa d’Africa su ogni telefonata col cellulare verrà applicata un’imposta di 1,5 centesimi
di euro (un minuto costa 15 centesimi). La notizia è stata accolta senza proteste dagli utenti, ma
ha invece fatto infuriare l’Unicef, secondo cui il
Niger è prossimo a una crisi alimentare. Il sacrificio che i nigerini stanno sostenendo non viene
compensato dai risultati dei «Mena». Dopo il ko
con il Gabon, oggi la squadra è attesa da una sfida impossibile con la Tunisia. Ieri la Costa d’Avorio di Drogba si è qualificata ai quarti con un turno di anticipo battendo 2-0 il Burkina Faso.
Ieri - Gruppo B: Sudan-Angola 2-2; Costa d’Avorio-Burkina
Faso 2-0. Class.: Costa d’Avorio 6; Angola 4; Sudan 1; Burkina
Faso 0. Oggi - Gruppo C: Marocco-Gabon; Tunisia-Niger.
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GERMANIA
Bayern: scherzo su Facebook
ma i tifosi si arrabbiano
TIME
Il settimanale politico Time
dedica la copertina a Leo
Messi, definendolo «Re Leo» e
chiedendo: «Perchè gli
argentini non lo amano»
Stasera anticipo Hannover Norimberga.
Curiosità: per provare la fedeltà dei tifosi, il Bayern
ha annunciato su Facebook un nuovo acquisto.
Quando i tifosi si sono collegati, è stato spiegato
che era uno scherzo per stimare il seguito ma molti
se la sono presa. 19ª Oggi: Hannover Norimberga.
Domani: Werder Leverkusen; Bayern Wolfsburg;
Borussia Dortmund Hoffenheim; Hertha Amburgo;
Augsburg Kaiserslautern; Colonia Schalke 04.
Domenica: Mainz Friburgo; Stoccarda Borussia M.
CLAS. Bayern, Borussia Do, Schalke 04 37;
Borussia M. 36; Werder 30; Leverkusen 29;
Hannover 24; Wolfsburg, Hoffenheim 23;
Stoccarda 22; Norimberga, Colonia 21; Hertha 20;
Amburgo 19; Mainz 18; Kaiserslautern 17; Friburgo
16; Augsburg 15.
SVIZZERA
Taccuino
Neuchatel: fallimento
e patron in carcere
COLOMBIA
Ruiz accusato di molestie sessuali
Per il Neuchatel Xamax adesso è veramente
finita. Già estromesso dal massimo campionato
svizzero, a seguito della decisione della Lega
Calcio della settimana scorsa, il club della Svizzera
francese è ora definitivamente scomparso. La
Corte della regione di Neuchatel ha infatti sancito
questo pomeriggio il fallimento del glorioso club
rossonero. La decisione si è resa necessaria a
seguito dell’azione del proprietario ceceno Bulat
Chagaev che, in mattinata, aveva depositato il
bilancio in tribunale e liberato calciatori e staff
amministrativo.
La scellerata gestione di Chagaev ha generato, in
meno di nove mesi, debiti superiori ai 6 milioni di
euro, e ha annientato uno dei club elvetici più
amati, con un palmares di prim’ordine (due titoli
svizzeri nel 1987 e nel 1988, e due quarti di finale di
Coppa Uefa, nel 1982 e nel 1986).
Lo stesso presidente è stato posto arrestato per
falsificazione di documenti, gravi irregolarità
finanziarie tra le quali una garanzia bancaria da
35 milioni di dollari a nome «Bank of America» poi
rivelatasi fasulla e ritardi nei pagamenti degli
stipendi. Oggi è stata fissata l’udienza per la
convalida del fermo: Chagaev, che nega le accuse,
è al centro di una più ampia indagine per frode.
Ora al Neuchatel non rimane che ripartire dalla
quinta serie, nella prossima stagione 2012 13, a
patto che ci sia qualche imprenditore interessato a
tuffarsi in questa nuova avventura.
plg
© RIPRODUZIONE RISERVATA
BOGOTA’ Il miglior arbitro della Colombia,
Oscar Julián Ruiz, designato per tre Mondiali e attual
mente membro della commissione arbitrale della Fifa,
è stato denunciato per molestie sessuali nei confronti
del suo collega Germán Mauricio Sánchez. Come ha
spiegato lo stesso Sánchez ai media locali, i fatti sono
accaduti in una proprietá di Ruiz nella città colombia
na di Villavicencio, nel dicembre 2010, dove ha dormi
to per una notte. L’arbitro che dirige partite in tornei di
categorie giovanili e amatoriali, ha spiegato che andò
a Villavicencio a fare un lavoro come ingegnere mec
canico, la sua altra professione, e si fermò a dormire
da Ruiz,ilqualedi notte lo molestò. Sánchez informò la
federazione, che non si mosse. Quindi ora ha deciso
per la denuncia.
FLAMENGO
Luxemburgo vicino all’esonero
RIO Vanderlei Luxemburgo sembra avere le
ore contate al Flamengo. Secondo la stampa brasilia
na solo la clausola che obbliga il club a pagare 1,7 milio
ni di euro in caso di esonero ha salvato fino a questo
momento il tecnico. Ma non potrà salvarlo per sem
pre. Luxemburgo è ormai isolato: con Ronaldinho, al di
là delle foto di facciata, la rottura è ormai insanabile
ma anche i recenti risultati hanno compromesso la po
sizione del tecnico, non ultimo la sconfitta di ieri con
tro il Real Potosì in Libertadores. Tra l’altro, proprio
prima della trasferta in Bolivia, Ronaldinho e il suo fra
tello agente Roberto de Assis avrebbero chiesto ga
ranzie sull’esonero di Luxemburgo, ottenendo una ri
sposta positiva dalla presidente Patricia Amorim.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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ilCaso
Consiglio di Stato R
aggiustatutto
sul caso maestri
Nella lite Pistolesi-Federtennis
ribaltata la sentenza del Tar, a
respirare è tutto lo sport italiano
di RUGGIERO PALOMBO
TwitTwit
ilRilancio Real
SPAZIO ALLA TECNICA, MENO MUSCOLI
E MOU SI ADEGUA ALLO SPOGLIATOIO
di PAOLO CONDO’
S
ette giorni dopo il punto più basso della
sua esperienza madridista, José Mourinho è
rimbalzato a quello più alto. Okay, ha perso un’altra battaglia, cedendo per la terza volta su tre al
Barcellona in un confronto andata e ritorno. Ma è
inevitabile che una prestazione così coraggiosa
ed efficace - così da Real Madrid - si riveli uno
spartiacque, segnando un prima e un dopo nella
dinamica dei clasicos. Fino a ieri era logico pensare a un Real favorito in Liga grazie ai 5 punti di
vantaggio ma chiuso in Champions, dove prima o
poi sarebbe incappato nel suo imbattibile incubo.
Da mercoledì il panorama è cambiato. Lette alla
luce delle indiscrezioni uscite in settimana, le formazioni disegnate da Mou per affrontare Athletic
e Barça sembrano il frutto di un compromesso
con lo spogliatoio: più tecnica e meno muscoli
per sviluppare un gioco che non sia difesa schierata e contropiede, ma pressing selettivo e riparten-
icordate il caso Pistolesi, l’ex coach di Bolelli in lite con la Federtennis? Un suo ricorso vinto presso il Tar del Lazio il 21 dicembre 2010 creò un terremoto giurisprudenziale
nel mondo dello sport. Oggetto i maestri, intesi
come istruttori e tecnici, fattispecie non solo
limitata al tennis ma all’intero sport italiano: in
quella sentenza, dando ragione a Pistolesi, il
Tar sostenne la tesi di una liberalizzazione totale, bocciando le regole della Fit che imponevano ai circoli sportivi affiliati di utilizzare solo
«tecnici iscritti all’albo», pena pesanti sanzioni.
Un’ondata di piena di potenziali allenatori, maestri e tecnici d’ogni disciplina autoreferenziati, che solo il Consiglio di Stato, sorta di Cassazione in materia, avrebbe potuto stoppare. E
questo, per fortuna è quanto è avvenuto ieri.
Maestri, allenatori e tecnici d’ogni disciplina e
za (la differenza è che si recupera palla più «alti»). La grande partita di Ozil e la buona mezza
partita di Kakà, entrambi fuori all’andata per
avanzare Pepe a centrocampo, hanno fatto giustizia della tesi che il Barça possa venire contrastato
solo aspettandolo. Specie se in rosa hai la crema
del calcio mondiale. Non a caso la critica, più che
esaltare i meriti tattici di Mourinho (che ci sono
stati), ieri l’ha bacchettato perché ci ha messo
troppo a capirlo. La stessa crociata anti-arbitro,
culminata nell’«agguato» del parcheggio, è stata
sostenuta ma non sposata come altre volte.
La separazione a giugno resta l’ipotesi più probabile, Mou e il Real sono pianeti che faticano a comunicare e il portoghese ricorda spesso come il
secondo anno sia quello del raccolto e il terzo
quello della carestia, perché i giocatori non reggono più il voltaggio mentale cui li costringe. Da
mercoledì, però, è mutato lo scenario: salutarsi
alzando la Champions, come gli è successo al Porto e all’Inter, resta complesso ma non più irreale.
twitter@PaoloCond
d’ogni federazione tornano ad essere «regolamentati» dai percorsi e dalle procedure che li
rendono tali, con relativa certificazione di un
ruolo che per nessun motivo può essere lasciato al caso e al libero arbitrio. Nella sentenza del
Consiglio di Stato che ha accolto le richieste
della Fit affiancata dal Coni, non si entra nel
merito. La soluzione è tecnica perché l’articolato ricorso di Pistolesi al Tar doveva essere dichiarato, secondo il Consiglio di Stato, «inammissibile» e «irricevibile», in quest’ultimo caso
proprio nella parte relativa alla questione maestri. C’è voluto un po’ di tempo, ma una della
tante trappole che minano l’organizzazione
sportiva è stata disinnescata. Avanti un’altra.
Aspettando che la speranza di Petrucci, uno
sport un po’ meno afflitto dal «doping legale»,
si avveri.
laMister
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
di CAROLINA MORACE
Allenatrice ed ex nazionale di calcio
LINDSEY VONN
Campionessa di sci
Wow, che match!
Complimenti a Nadal.
E’ stato un tennis pazzesco.
Ma io resto una tifosa
di Federer. #rogeristhebest
@lindseyvonn
FRANCESCO VALIANI
Perché si vince
col possesso palla
stile Barcellona
La squadra di Guardiola lo fa «verticale»
e mette sempre in difficoltà gli avversari
Centrocampista del Parma
Cena e risate
a volontà...
Tanti auguri
superSeba...
@FranceValia80
laTendenza
IL SENSO DEL NAPOLI PER LE COPPE
SI ESALTA COME IL LIVERPOOL DI RAFA
di ALESSANDRO DE CALÒ
A
nche nel calcio, ci sono squadre che escono raramente dallo spartito. Viaggiano a
giri bassi e hanno l’affidabilità di un antico Maggiolone: basta girare la chiave, sai che vanno. Altre squadre preferiscono confronti diretti e strade più brevi, come ciclisti che si
esaltano nelle tappe di montagna. Hanno
motori scattanti, se li smanetti fanno male.
Ci sono esempi vicini e lontani. Il Parma di
Scala, per dire: negli anni Novanta strappò la
Coppa Uefa alla Juve che vinse il campionato
e la Coppa Italia. O il Barça di Van Gaal: a un
certo punto volava in Europa, franava nella Liga. Pensiamo al Liverpool di Rafa Benitez. Giù
in Premier, su in Champions. I Reds hanno quel
dna: lottano, combattono, si esaltano quando
l’adrenalina sale. Danno il meglio sul breve, nel
dentro o fuori. Se cala la tensione, rischiano
brutte figure. Il Napoli di quest’anno è così, fa
molto Liverpool. La squadra di Mazzarri nei confronti diretti con le big è super. Ha travolto Milan (3-1) e Inter (3-0), liquidato l’Udinese
(2-0), messo in grande difficoltà la Juve
(3-3). Però si è piegata con Chievo e Catania, piccola con le piccole. Questo spiega
perché è tagliata fuori dallo sprint scudetto. In Europa è un’altra storia, il Napoli non si è concesso amnesie. Mazzarri ha fatto un’impresona, battendosi alla
pari con giganti come Bayern e City, per
vincere alla fine lo spareggio con Mancini.
Peccato che con la squalifica di ieri, il tecnico non potrà andare in panca negli ottavi col Chelsea. Vedremo. Certo è che — al
netto dello show dell’altra notte — De
Laurentiis ha rilanciato il Napoli, restituendogli una prospettiva. Dopo aver steso l’Inter, i gol di Cavani possono portare al San
Paolo una coppa: italiana, se non proprio
quella con le grandi orecchie. Ogni ciclo felice comincia da un piccolo passo.
Buon compleanno Giovinco
DENTINHO
Attaccante dello Shakhtar Donetsk
Diciano che
qui fa un
pochino di freddo!!!!!!
Kkkkkkk
@mlkdentinho
Dal telefonino di Dentinho
VINCENZO NIBALI
Campione di ciclismo
ilBuon Esempio
BASKET E CALCIO, IL FENOMENO SIENA
COME CRESCERE IN TEMPO DI CRISI
di LUCA CALAMAI
E’
al quattordicesimo posto nella classifica delle città italiane dove si vive meglio ed è da
scudetto nel rapporto abitanti-impianti sportivi.
Numeri di cui Siena va giustamente orgogliosa. Il
Monte dei Paschi ha avuto un ruolo fondamentale
nel creare e proteggere questa «isola» piena di palestre, campi di calcio, piste di atletica, piscine.
L’istituto di credito ha lavorato su due fronti: difendere la pratica sportiva aprendola a tutte le
classi sociali e a tutte le età e aiutare, con sponsorizzazioni importanti, la Mens Sana a diventare la
squadra di riferimento del basket italiano e la Robur una realtà in grado di navigare con dignità nel
calcio di A. Soldi spesi bene visto che la città del
Palio, in questi giorni, sta addirittura tentando
l’assalto all’Europa. La corazzata di Pianigiani,
espugnando Madrid, è in testa al suo girone di
Eurolega e ha dimostrato di avere la solidità tecni-
ca e mentale per puntare alla Coppa. E, stavolta,
anche il pallone si è spogliato dei panni del fratellino meno famoso. La banda di Sannino è riuscita a
conquistare il visto per la semifinale di Coppa Italia. Un percorso che può portare a conquistare il
titolo più prestigioso della storia calcistica senese
e il visto per la prossima Europa League. Un salto
di qualità che permetterebbe alla famiglia di Mezzaroma di anticipare i tempi di un progetto che
vuole la Robur intenzionata a riproporre il modello Udinese.
Strana storia questa che lega il Monte dei Paschi,
al mondo dello sport senese. In un momento delicato (e stiamo usando un eufemismo) dell’economia italiana, che ha inevitabili riflessi negativi sugli istituti di credito, anche quelli più importanti, i
ruoli si sono improvvisamente capovolti. Oggi sono la Mens Sana e la Robur, con le loro imprese, i
migliori «sponsor» del Monte dei Paschi. I buoni
investimenti, in un modo o nell’altro, alla fine pagano sempre.
Grazie per i complimenti,
bisogna lavorare ancora
molto!
P.S.: ancora un grazie alla
nuova cannondale Slice,
velocissima!
@VincenzoNibali
SERGIO RAMOS
Difensore del Real Madrid
Contento che il club ricorra
contro la mia seconda
ammonizione. Perchè
anche se qualcuno continua
a rotoloare io non l’ho
nemmeno toccato.
@SergioRamos
MARCO MATERAZZI
Ex Inter, campione del mondo 2006
Buongiorno ragazzi ....
Per cominciare la
giornata voglio fare
un augurio di buon
compleanno allo
SPECIAL ONE !!!!
@iomatrix23
Il Barcellona stellare di Pep Guardiola, la squadra più forte al mondo REUTERS
palla è una moda
ItrattaloPossesso
una strategia di gioco? Si
di un elemento importante o di un mero dato statistico
ininfluente al fine della vittoria? Chiariamo, innanzitutto,
che strategia e sistema di gioco
sono due concetti diversi. Il sistema di gioco è la dislocazione
in campo dei giocatori mentre
la strategia è l'insieme dei movimenti che un tecnico adotta
nell'affrontare le squadre avversarie. Questo avviene sia quanto si è in possesso palla sia quando non lo si è. La strategia presuppone la conoscenza dei punti deboli e dei punti di forza degli avversari. Da qui i tecnici
partono per capire in che modo
mettere in difficoltà le squadre
avversarie, andando alla ricerca della superiorità numerica.
Anche questa deve tenere conto delle due fasi di gioco. La
squadra leader in Europa per il
possesso di palla è, come sappiamo, il Barcellona con una
media di 71.3 %, la Roma, allenata da un barcellonista come
Luis Enrique, si trova, invece,
al sesto posto con una media di
60.9%. Ma è realmente così importante mantenere il possesso
durante le partite? Innanzitutto, ciò significa "attaccare" quindi, da un punto di vista psicologico è più gratificante "inventare" piuttosto che "correre dietro alla palla". Oltretutto, una
squadra che detiene il possesso
palla è sicura di non subire il
gioco degli avversari. Credo
che alcune considerazioni vadano comunque approfondite.
Barcellona e Roma hanno una
differenza nel possesso palla di
10.4 che non è moltissimo ma
questi numeri a mio avviso non
sono né importanti né determinanti se non consideriamo alcuni aspetti nel dettaglio. Il primo
aspetto è la velocità: pensate
che la velocità con la quale il
Barcellona fa girare palla sia la
stessa della Roma? Non è necessaria alcuna strumentazione
tecnica per rilevare questo dato che balza subito agli occhi
quando mettiamo le due squadre a confronto. A maggior ragione se lo facciamo con altre.
La velocità nel far girare palla
consente alle squadre di trovare gli avversarie più scoperti
nel lato opposto rispetto a quello da dove parte l'azione. La
squadra in non possesso palla
"scala" e va a formare densità di
giocatori nella zona dove si trova la palla nel tentativo di recuperarla. Il secondo aspetto è la
"modalità" del possesso palla
della squadra di Guardiola. La
maggior parte delle squadre
mantiene un possesso palla per
vie orizzontali, costringendo l'
avversario a muoversi di conseguenza. Il Barcellona no, il suo
possesso palla è una contaminazione di gioco per vie verticali e
per vie orizzontali. Il possesso
in verticale costringe sempre
l'avversario più vicino al portatore di palla ad abbandonare la
zona di competenza con relativo spostamento di tutti i compagni di reparto. Tali movimenti
sono più difficili da attuare ed
il Barcellona, con grande pazienza, aspetta sempre l'errore
di posizione o l'errore di "uscita" degli avversari. L'abilità tecnica, di palleggio, di dribbling
e la capacità di leggere le situazioni di gioco fanno la differenza. Il possesso di palla del Barcellona non è dunque mai sterile nè inefficace ma finalizzato.
Chi cerca un modello nel Barcellona non può prescindere da
queste peculiarità: la vera essenza del possesso palla sta in
un dichiarato progetto di carattere offensivo.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
22
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
#
SERIE BWIN GLI ANTICIPI DELLA 24a GIORNATA
Il Pescara da primato
E’ la chicca di Zeman
L’ALTRA GARA ORE 19
Drago parte
con Braglia
JUVE STABIA
CROTONE
Con 50 gol è vicino al record con la Lazio
E se batte il Modena raggiunge la vetta
INIZIO ORE 20.45
PESCARA
MODENA
ANDREA FANI’
PESCARA
(4-3-3)
22 ANANAIA
2 ZANON
6 ROMAGNOLI
5 CAPUANO
14 BALZANO
26 NIELSEN
8 TOGNI
4 CASCIONE
9 SANSOVINI
17 IMMOBILE
11 INSIGNE
All. ZEMAN
MODENA
(4-4-1-1)
1 CAGLIONI
28 PERTICONE
50 PERNA
26 CARINI
17 RULLO
14 CIARAMITARO
7 DALLA BONA
5 PETRE
69 SIGNORI
10 DI GENNARO
63 ARDEMAGNI
All. CUTTONE
PANCHINA
57 Cattenari, 15
Bocchetti, 3
Petterini, 23 Kone, 10
Verratti, 7 Soddimo,
19 Maniero.
PANCHINA
99 Guardalben,
29 Turati, 22 Milani,
4 Nardini,
8 De Vitis, 20
Carraro, 30 Greco
ARBITRO Palazzino di Ciampino
GUARDALINEE Cucchiarini-Vivenzi
PREZZI da 10 a 36,50 euro
TV Sky Calcio 1 HD, Sky Sport 3 HD, Sky
Supercalcio HD, Premium Calcio
C’è qualcosa nel calcio di
Zeman che seduce. Qualcosa
che va oltre la ragione di chi ne
ammira il calcio e oltre le ragioni di chi lo critica, eppure finendo per unire gli uni e gli altri.
La sublime bellezza dei movimenti offensivi delle sue squadre. Come ha scritto Mario
Sconcerti, in Storia delle idee
del calcio: «Certi suoi triangoli
d’attacco sono studiati ancora
oggi». Quando la squadra di Zeman accelera, lo spettatore trattiene il fiato. La logica, quando
è perfetta, sembra folle. E così
il suo calcio.
Record Stasera la sua ultima
creatura, il Pescara, se battesse
il Modena all’Adriatico - in attesa di Torino e Sassuolo che giocano domani - andrebbe in testa alla Serie B, evento che il
club abruzzese non vive da 16
anni. E può restare primo anche domani sera, perché il Toro va a Varese e il Sassuolo
aspetta il lanciatissimo Verona. Non possono vincere tutte,
e non è detto vincano entrambe le prime. Il Pescara di Zeman, che si gioca la promozione con giovanissimi talenti ed
esperti mestieranti, ha segnato
50 gol in 23 giornate. Per rivedere una impresa simile in B bisogna risalire al 1949-50, quando il Brescia con un record identico navigava al 2˚ posto, salvo
poi chiudere 6˚. Nello stesso
torneo, la Spal ne segnò addirittura 52, e finì 4˚. Sono gli unici
precedenti del Secondo Dopo-
Zdenek Zeman, 64 anni, per la prima stagione allena il Pescara LAPRESSE
guerra, oltre 60 anni fa, quando si giocava un calcio diverso,
molto meno rapido e meno atletico. Per scovare altri attacchi
record, bisogna andare agli anni Trenta (Liguria, Livorno due
volte, Lucchese, Vicenza e Modena).
Primato Nel gioco moderno, apparentemente invariabile, il
calcio di Zeman suona sempre
uno spartito particolare. «Ma
io faccio lo stesso calcio da 30
anni» ha detto di recente. Eppu-
re solo una volta una squadra
allenata da Zeman ha superato
l’attuale Pescara, per numero
di gol: la Lazio del 1994-95,
che chiuse al 2˚ posto dietro la
Juve in Serie A, ne aveva segnati 51 dopo 23 giornate. Sì, quello di Zeman è lo stesso calcio,
ma esalta la velocità, la capacità tecnica individuale che si
fonde con gli altri e diventa intelligenza di gruppo. Sì, è lo
stesso calcio. E in effetti piace
allo stesso modo da trent’anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Così domani (ore 15) LE NOVITA’ BENTIVOGLIO E PAOLUCCI NEL DERBY PADOVA-CITTADELLA
CLASSIFICA
SQUADRE
PT
SASSUOLO
46
TORINO
46
PESCARA
45
VERONA
44
PADOVA
41
VARESE
34
REGGINA
32
GROSSETO
32
BRESCIA
31
JUVE STABIA (-4) 31
SAMPDORIA
30
CITTADELLA
30
BARI (-2)
29
VICENZA
26
LIVORNO
25
CROTONE (-1)
24
MODENA
24
ALBINOLEFFE
23
EMPOLI
22
GUBBIO
22
ASCOLI (-7)
18
NOCERINA
16
PARTITE
G V N P
23 13 7 3
23 13 7 3
23 14 3 6
23 13 5 5
23 12 5 6
23 9 7 7
23 8 8 7
23 8 8 7
23 8 7 8
23 10 5 8
23 6 12 5
23 8 6 9
23 8 7 8
23 6 8 9
23 6 7 10
23 6 7 10
23 5 9 9
23 5 8 10
23 6 4 13
23 5 7 11
23 7 4 12
23 3 7 13
RETI
F S
32 17
28 15
50 34
32 23
36 25
28 23
38 31
26 31
25 26
33 30
29 21
28 32
25 26
27 31
23 24
22 29
24 37
26 36
28 38
23 34
26 33
30 43
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT
U RETROCESSE
PROSSIMO TURNO
Martedì 31, ore 20.45
ASCOLI-NOCERINA (1-0), BARI-PADOVA (0-1),
BRESCIA-JUVE STABIA (1-0),CITTADELLA-SASSUOLO
(0-2), CROTONE-PESCARA (0-2), LIVORNO-VARESE
(2-0), MODENA-ALBINOLEFFE (1-2), REGGINA-GUBBIO
(3-1), SAMPDORIA-EMPOLI (3-1), TORINO-VICENZA
(1-0), VERONA-GROSSETO (1-2).
NOCERINA
LIVORNO
EMPOLI
BRESCIA
Si va verso le due punte
L’escluso sarà Girasole?
C’è subito Maccarone
Tavano non è pronto
Sforzini ancora in dubbio
Difficile Calderoni dal 1’
Simoni sceglie il 4-3-3
con Mastronunzio davanti
ALBINOLEFFE Rientra Bergamelli dalla
squalifica ma si ferma per un turno Luoni, che verrà sostituito da D’Aiello o da
Salvi. In settimana Fortunato ha provato
l’attacco a due punte con Germinale e
Cocco ed in questo caso verrebbe meno
il consueto 4-1-4-1. La linea di centrocampo cambia comunque poco: con due punte l’escluso dovrebbe essere Girasole.
SQUALIFICATI Luoni.
DIFFIDATI Cocco, Cristiano.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Offredi;
D’Aiello, Lebran, Bergamelli, Regonesi;
Cristiano, Hetemaj, Laner, Foglio; Germinale, Cocco. All. Fortunato.
EMPOLI Carboni potrebbe subito schierare Massimo Maccarone, presentato ieri e
tornato a Empoli dopo 10 anni. Tavano si
allena in gruppo, ma ancora non è a disposizione. Buscé e Mori hanno ancora qualche problema fisico, sembra confermato
Brugman dietro le punte. Regini torna titolare. Oggi allenamento a porte chiuse.
SQUALIFICATI Gorzegno, Tonelli.
DIFFIDATI Tonelli, Tavano, Valdifiori, Saponara.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Pelagotti; Vinci, Ficagna, Stovini, Regini; Buscé,
Moro, Coppola; Brugman; Maccarone, Coralli. All. Carboni.
GROSSETO Viviani, alla luce della partenza di Gerardi e del dubbio Sforzini, sta
pensando ad un cambiamento di modulo, un 4-4-2 o addirittura un 3-5-2 con
Antei, Olivi e Iorio centrali; Crimi, Consonni e il recuperato Sciacca a centrocampo; Caridi e Alfageme di punta. Difficile
l’ìnserimento dal 1’ di Calderoni.
SQUALIFICATI Padella.
DIFFIDATI Antei, Caridi, Consonni, Crimi,
Giallombardo, Mancino, Sforzini.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Narciso; Antei, Olivi, Iorio; Petras, Crimi, Consonni, Sciacca, Giallombardo; Alfageme,
Caridi. All. Viviani.
GUBBIO Rientrano Cottafava dalla squalifica e Sandreani dall’infortunio, Bartolucci sta ancora recuperando. Probabile
che Simoni decida per il modulo 4-3-3
con l’inserimento, al centro dell’attacco,
dell’ultimo arrivato Mastronunzio con Bazzoffia e Graffiedi sulle corsie esterne.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Bartolucci, Bazzoffia, Buchel,
Gerbo, Graffiedi, Lunardini.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Donnarumma; Briganti, Cottafava, Benedetti,
Mario Rui; Sandreani, Nwankwo, Buchel;
Bazzoffia, Mastronunzio, Graffiedi. All. Simoni.
Defendi è fuori causa
Polenta per Borghese
Calori conferma tutti
Feczesin e Salamon a casa
Subito in porta Zandrini
Campagnacci o Ceravolo?
Palombo e Bertani ci sono
Probabile Eder dal 1’
BARI Defendi è fuori causa per una tendinite: oggi sarà sottoposto ad una visita a
Pavia. Sempre indisponibile Dos Santos,
toccherà a Polenta rimpiazzare lo squalificato Borghese. Lavoro a parte per Stoian, alle prese con un affaticamento muscolare.
SQUALIFICATI Borghese.
DIFFIDATI Ceppitelli, De Falco, Crescenzi,
Polenta, Scavone, Stojan.
PROBABILE FORMAZIONE (4–3–3) Lamanna; Crescenzi, Ceppitelli, Polenta, Garofalo; Bellomo, De Falco, Scavone; Forestieri, Caputo, Stoian. All. Torrente.
BRESCIA Allenamento di rifinitura a porte chiuse a Coccaglio questa mattina per
la squadra di Calori. Nel pomeriggio la
partenza per Empoli. Probabile la conferma della formazione che ha superato la
Nocerina. Indisponibili Feczesin e Salamon, squalificato Vass, disponibili tutti
gli altri.
SQUALIFICATI Vass.
DIFFIDATI Martina, Rini, Salomon.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-1-1) Arcari;
Martinez, De Maio, Caldirola; Zambelli,
Mandorlini, Budel, Martina Rini, Daprelà;
El Kaddouri; Jonathas. All. Calori.
REGGINA Ci sarà l’esordio tra i pali di Zandrini, appena arrivato in prestito dal Foligno. Le altre novità sono i rientri di Bonazzoli ed Emerson che hanno scontato la
squalifica, mentre in difesa ci potrebbe
essere l’esordio di Angella con l’esclusione di Cosenza. In attacco ballottaggio tra
Campagnacci e Ceravolo.
SQUALIFICATI D'Alessandro.
DIFFIDATI Adejo, Colombo, Cosenza.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Zandrini; Freddi, Emerson, Cosenza; Colombo,
N. Viola, Rizzo, Castiglia, Rizzato; Campagnacci, Ceravolo. All. Gregucci.
SAMPDORIA Palombo e Bertani sono
convocati. Probabile esordio da titolare
per Eder. Iachini si aspetta una prova di
carattere: «La squadra sta meglio a cominciare dagli attaccanti. Eder si avvicenderà con Bertani. Dobbiamo cambiare
marcia per conquistare la nostra meta».
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Bertani, Obiang, Palombo ,Volta.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Romero; Rispoli, Gastaldello, Rossini, Costa;
Palombo, Obiang, Kristcic; Foggia; Pozzi,
Eder. All. Iachini.
ARBITRO Gallione di Alessandria (and. 3-2)
ARBITRO Massa di Imperia
ARBITRO Baratta di Salerno
ARBITRO Tozzi di Ostia
(1-2)
SASSUOLO
VERONA
GUBBIO
SAMPDORIA
(1-1)
VARESE
TORINO
(0-6)
VICENZA
ASCOLI
Merino, manca il transfer
C’è l’esordio di Laverone
Out Osuji e Milanetto
Ma torna in campo Cacia
Uno tra Marchi e Boakye
accanto a Sansone
Neto Pereira indisponibile
Ok Nadarevic e Pettinari
Si è fermato Gavazzi
Cagni sceglie il 4-3-3
NOCERINA Con Auteri si tornerà al 3-4-3.
Sacilotto, Del Prete, Mingazzini, Giuliatto e
Rea sono infortunati mentre Merino (tra
una settimana arriverà il transfer) non è
arruolabile. Dubbi per Di Maio (affaticato)
e Negro (al rientro). Laverone ieri ha svolto il suo primo allenamento coi rossoneri e
dovrebbe esordire dal primo minuto, agendo come esterno destro a centrocampo.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Marsili, Di Maio, Farias, Nigro.
PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3) Concetti;
Nigro, De Franco, Di Maio; Laverone, Bruno, Parola, Bolzan; Farias, Castaldo, Catania. All. Auteri.
PADOVA Primo allenamento per Simone
Bentivoglio, che, vista la squalifica di Bovo, potrebbe già trovare posto con il Cittadella. Out per infortunio Osuji e Milanetto;
si sono allenati a parte Jelenic e Succi. Disponibile, invece, dopo le tre giornate di
squalifica, Cacia. Possibile anche lo schieramento con trequartista e due punte.
SQUALIFICATI Bovo.
DIFFIDATI Renzetti, Marcolini, Jidayi, Ruopolo, Cutolo, Schiavi, Trevisan.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Pelizzoli; Donati, Legati, Trevisan, Renzetti; Jidayi, Italiano, Marcolini; Bentivoglio; Ruopolo, Cacia. All. Dal Canto.
SASSUOLO Senza Cinelli e Laverone — in
prestito da ieri, rispettivamente a Pavia
e Nocerina — ma con Cofie e Gazzola dall’inizio, Pea confermerà il 3-5-2 cambiando con tutta probabilità qualcosa in attacco, dove potrebbero trovare posto, accanto a Sansone, uno tra Marchi e Boakye. Missiroli tornerebbe quindi a centrocampo.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Bianchi, Cofie, Gazzola, Laribi.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Pomini;
Marzoratti, Bianco, Terranova; Gazzola,
Magnanelli, Cofie, Missiroli, Longhi; Marchi, Sansone. All. Pea.
VARESE Neto Pereira è indisponibile (stiramento agli adduttori). Maran si affida in
attacco alla coppia De Luca-Martinetti. A
centrocampo torna Corti, mentre sulle ali
è confermata la fiducia a Nadarevic e Pettinari. I biglietti (venduti oltre duemila) si
possono acquistare anche sabato, prima
della gara col Torino che a Varese ha vinto solo nel campionato di guerra del ’44.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI De Luca, Zecchin.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Bressan; Pucino, Troest, Terlizzi, Grillo; Nadarevic, Corti, Kurtic, Pettinari; De Luca,
Martinetti. All. Maran.
VICENZA Si è fermato Gavazzi per una
lesione al polpaccio destro e continuano
a non essere disponibili Mustacchio e
Baclet, oltre a Bastrini in non buone condizioni. Ieri è stato tenuto a riposo precauzionale anche Bariti per un leggero
dolore al ginocchio. Anche a causa di tutti questi indisponibili, Cagni pare orientato a tornare al modulo con il 4-3-3.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Martinelli, Rigoni.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Frison;
Tonucci, Augustyn, Martinelli, Pisano; Rigoni, Paro, Soligo; Bariti, Abbruscato, Paolucci. All. Cagni.
Filkor da verificare
Sarà l’ultima di Dionisi?
Di Carmine non ce la fa
L’ex Di Nardo in attacco
Hallfredsson non recupera
Tachtsidis a centrocampo
Debutta Benussi tra i pali
Ma c’è la grana influenza
Scalise verso la conferma
Torna disponibile Romeo
LIVORNO Madonna vuole confermare la
formazione che ha pareggiato con la
Samp. Da verificare Filkor, reduce da un
attacco influenzale: è pronto Remedi. In
attacco Paulinho accanto a Dionisi che
potrebbe vestire per l’ultima volta la maglia amaranto (è vicino al Padova?).
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Bernacci, Dionisi, Filkor, Bigazzi.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Bardi;
Salviato, Bernardini, Knezevic, Lambrughi; Piccolo, Filkor, Luci, Schiattarella;
Paulinho, Dionisi. All. Madonna.
CITTADELLA Martignago e Di Carmine
anche ieri si sono allenati a parte, e sono
quindi da considerarsi fuori dai giochi per
il derby. Disponibile invece l’ultimo arrivato in casa granata, il centrocampista Paolucci. Al centro dell’attacco l’ex Di Nardo.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Busellato, Gasparetto, Pellizzer.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Cordaz;
Martinelli, Pellizzer, Scardina, Marchesan; Vitofrancesco, Busellato, Schiavon;
Di Roberto, Di Nardo, Maah. All. Foscarini.
VERONA Difficile, se non quasi impossibile, il recupero di Hallfredsson che ha un
problema muscolare. Ieri l'islandese non
si è allenato ma non sarà di sicuro disponibile per questa partita. In forte dubbio
anche Ferrari e Bjelanovic. Si è allenato
invece col gruppo Tachtsidis, pronto a
prendere il suo posto a centrocampo.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Ceccarelli, Scaglia, Tachtsidis.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Rafael; Abbate, Mareco, Maietta, Scaglia;
Russo, Tachtsidis, Galli; Jorginho; Pichlmann, Gomez. All. Mandorlini.
TORINO Se non è una epidemia poco ci
manca: il Toro deve fare i conti con quasi
mezza squadra a letto per influenza. E se
Stevanovic potrebbe recuperare, più difficile è il recupero di D’Ambrosio, Meggiorini e Sgrigna. A Varese debutta Benussi;
intanto hanno lavorato a parte anche ieri
Suciu, Verdi e il portiere Gomis.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Di Cesare, Ebagua, Glik.
PROBABILE FORMAZIONE (4-2-4) Benussi; Darmian, Glik, Ogbonna, Parisi;
Basha, Iori; Surraco, Antenucci, Bianchi,
Stevanovic. All. Ventura.
ASCOLI Ciofani è influenzato e non si è
allenato; così il terzino bianconero è in
dubbio per Vicenza. Ha lavorato a parte
Giovannini. Scontata la conferma di Scalise sulla fascia destra. Dopo un lungo
stop torna disponibile l’attaccante Romeo.
SQUALIFICATI Falconieri.
DIFFIDATI Faisca, Giovannini, Papa Waigo, Tamburini.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Guarna;
Andelkovic, Faisca, Peccarisi, Pasqualini; Scalise, Sbaffo, Pederzoli, Di Donato;
Papa Waigo, Soncin. All. Silva.
ARBITRO Ciampi di Roma
ARBITRO Baracani di Firenze
ARBITRO Tommasi di Bassano
ARBITRO Cervellera di Taranto
ARBITRO Di Bello di Brindisi
(2-0)
(4-1)
(0-1)
(0-2)
CROTONE
(4-3-1-2)
1 BELEC
23 CORREIA
19 VINETOT
56 TEDESCHI
3 MIGLIORE
24 FLORENZI
21 LOVISO
4 GALARDO
7 CAETANO
17 SANSONE
85 GABIONETTA
All. DRAGO
PANCHINA
90 Seculin,
17 Cappelletti, 13
Biraghi, 21 Danucci,
26 Falcinelli,
10 Tarantino,
11 Raimondi.
PANCHINA
61 Bindi, 6 Ligi,
33 Mazzotta,
27 Eramo,
36 Maiello,
10 De Giorgio,
90 Ciano.
ARBITRO Giancola di Vasto
GUARDALINEE Chiocchi-Bagnoli
PREZZI da 14 a 100 euro
TV Sky Calcio 3 HD, Premium Calcio
Difesa di emergenza per la Juve Stabia.
Crotone: esordio in panchina per Drago.
Squal. Molinari, Checcucci, Djuric. Diffidati Colombi, Mbakogu, Correia, Eramo.
MERCATO
ALBINOLEFFE
BARI
PADOVA
CITTADELLA
GROSSETO
REGGINA
JUVE STABIA
(4-4-2)
18 COLOMBI
33 BALDANZEDDU
56 MAURY
91 DE BODE
29 DI CUONZO
7 ERPEN
4 CAZZOLA
34 MEZAVILLA
23 SCOZZARELLA
27 DANILEVICIUS
25 SAU
All. BRAGLIA
(1-1)
La Samp
mette le mani
su Pellé
Graziano Pellè, 28 anni LAPRESSE
BINDA-BREGA-D’ANGELO
Giovedì ricchissimo in B
con un vivace testa a testa tra
Torino (favorito) e Verona per
Pasquato (Lecce), con l’Hellas
che si cautela prendendo la giovane promessa Vacca (Benevento) in cambio di Mancini e non
disdegna l’idea Ricchiuti (Catania). Il Toro attende Salvatore
Masiello, che tratta col Bari la
rescissione.
Affari fatti Dunque Maccarone
(Samp) è tornato a Empoli. Laverone (Sassuolo) va alla Nocerina e Gerardi (Sassuolo) all’Ascoli. Non solo: Brighenti
(Viareggio) passa al Vicenza,
Ceccarelli (Lazio) va alla Juve
Stabia forse con Beretta (Ascoli, via Milan).
Trattative Il Varese rinuncia a
Sestu (Siena), e punta tutto su
Rivas (Bari). Padova e Livorno
sono vicinissimi all’accordo per
lo scambio di attaccanti: Dionisi in Veneto e Vantaggiato (ora
al Bologna) in Toscana. La Reggina, ceduti due portieri (Kovaczic a Foligno e Marino a Barletta) e preso il giovane Zandrini, potrebbe affiancargli l’esperto Belardi (ex Udinese); per l’attacco, se parte Bonazzoli, piacciono Piovaccari (Samp) e Granoche (Novara). Anche il Brescia aspetta una punta ed è il
vero favorito su Piovaccari, più
di Larrondo (Siena) ed Ebagua
(Torino); in più piace Rossi (Juventus, ex Vicenza). Se Piovaccari parte, la Samp ha già in pugno Pellé (Parma); idea Pesce
(Novara) se non arriva Renan.
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VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
23
LEGA PRO LA MANIFESTAZIONE
Il Quadrangolare
Tanti giovani doc
e un futuro d’oro
1
I PREMI
Corazza
e Pisseri
sono sempre
al comando
I ragazzi della Prima A vincono e si candidano
Costano poco e portano i soldi: ecco come
2
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA BINDA
AVELLINO
La formula è cambiata,
visto che la Lega Pro la scorsa
estate ha perso un girone: invece di cinque selezioni under
21 più l’Under 20 di categoria,
si è passati a un torneo con le
sole rappresentative under 21
dei quattro gironi. Ma la sostanza non cambia. Tra Aversa (semifinali martedì) e Avellino (ieri le finali) è sceso in
campo il meglio della Lega
Pro. Ossia i giovani, nel segno
di una mission ben precisa che
la squadra di Mario Macalli ha
sposato e porta avanti con ferma convinzione.
Il livello Interessanti le quattro
partite con i 72 ragazzi scelti
da Giorgio Veneri e Carlo Ripari. I giovani della Prima divisione sono decisamente meglio
di quelli di Seconda, ma a sorpresa in semifinale la selezione del girone B di Prima (il
campionato più tosto) è stata
sconfitta ai rigori da quella del
girone B di Seconda, dopo un
emozionante 3-3. Il Quadrangolare è stato vinto dal girone
A di Prima, che in due partite
non ha subìto gol (in porta Brignoli del Lumezzane e Nodari
della Tritium) e dopo l’1-0 della semifinale con il girone A di
Seconda ieri ha vinto alla grande (3-0) la finale con il girone
B di Seconda.
Il protagonista Questo Qua-
drangolare è stata anche l’occasione per ricordare Roberto
Stracca, giornalista del Corriere della Sera scomparso nel
2010. A lui è stato intitolato
un premio per il miglior giocatore del torneo e a vincerlo è
stato il centrocampista Giovanni Scampini del Pisa, tifoso di
Thiago Motta e autore del secondo gol nella finalissima: le
altre due reti sono state di Maltese del Viareggio e di Brunori
IL MIGLIORE
Vince Scampini
il premio
Roberto Stracca
AVELLINO (l.z.) L’Under 21
del girone A di Prima divisione
si è aggiudicata con pieno
merito il Quadrangolare di
Lega Pro battendo per 3 0 in
finale la selezione del girone B
di Seconda. Con lo stesso
punteggio il girone B di Prima
divisione, in mattinata, si era
aggiudicato la finale per il
terzo posto regolando il girone
A di Seconda. Il premio
«Roberto Stracca», intitolato
al giornalista del Corriere della
Sera e riservato al migliore
calciatore del torneo, è stato
assegnato a Giovanni
Scampini, brillante
centrocampista del Pisa.
Sandri del Foligno, il più giovane di tutti visto che è del 1994.
Scampini era soddisfatto: «E'
stata una bella sorpresa vincere questo premio. Ho giocato
bene il Quadrangolare, certo,
ma chi se lo aspettava?». Tra
gli altri, seguiti da osservatori
di A e B, si sono distinti nella
squadra vincente Ghiringhelli
della Spal, Brunori Sandri del
Foligno, D’Orsi e Meduri del
Foggia. Nel girone B di Prima
invece elogi al solito Corazza
del Portogruaro, oltre a Degeri della Cremonese, Allievi della Feralpi e Russo dell’Andria.
I soldi Giovani vuol dire futuro, ma anche soldi. Magari
non sul mercato (visto i tempi
che corrono...), di sicuro nella
gestione dei club (gli stipendi
sono bassi) anche per quello
che riguarda le contribuzioni.
La Lega Pro distribuirà come
la stagione scorsa 16 milioni
in base ai minutaggi e, a quanto pare, a breve ne avrà altrettanti («e anche qualcosa di
più», assicura Macalli, soddisfatto per la battaglia vinta
quasi da solo) per i proventi
dei diritti televisivi (legge Melandri). L’unica incognita è come sarà distribuita questa seconda tranche: sempre i base
ai minutaggi, come piace alla
Lega Pro, o a pioggia come
sembra volere la Legge? «Vedremo, l’importante è prenderli» taglia corto il presidente.
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Premio Cestani
Premio Laudano
3
Premio Cestani
Cos’è Il miglior giovane viene
scelto con le medie voto della
Gazzetta. In caso di parità, vince il giovane che ha giocato
più minuti (tenendo presente
che in Seconda divisione ci sono squadre che giocano più
partite) e, in caso di parità,
quello più giovane. Vengono
considerati solo i giocatori che
hanno giocato almeno il 50%
dei minuti del campionato.
1. Il vicepresidente Archimede Pitrolo consegna il premio «Roberto
Stracca» a Giovanni Scampini, che gioca nel Pisa. 2. Il capitano
Lamorte del girone A di Prima (la squadra vincitrice) riceve da Mario
Macalli la coppa del Quadrangolare 3. La festa dei vincitori CANNELLA
MERCATO NUOVI PORTIERI PER BARLETTA, CARRARESE, FOLIGNO E PAVIA
PRIMA DIVISIONE
Spezia e Piacenza, che colpi
Pisa, uno sconto per Pagliari
Domenica è derby a Cremona
D’ANGELO-DI FEO
Lo Spezia piazza l’ennesimo colpo prendendo il giovane
attaccante Guerra dal Piacenza, ma questo non è stato l’unico affare di spicco di ieri. Lo
stesso Piacenza, per esempio,
è riuscito ad avere Gavilan dal
Bologna. E anche il Pisa non
scherza: torna Genevier dal Livorno (via Siena).
Altre di Prima Teodorani (Spal)
è il nuovo portiere della Carrarese. A proposito di portieri:
Marino (Reggina) ha detto di
no al Foligno (che quindi ha
preso Kovacsik dallo stesso
club calabrese) ed è andato al
Barletta insieme al difensore
Minieri (Vicenza); lo stesso Foligno invece per l’attacco ha ingaggiato Ferrari dall’Alto Adige (ma è del Sassuolo). Ancora
portieri: il Pavia sta per prelevare Caroppo dal Brescia (in cambio va Cacchioli); nel frattempo lo stesso Pavia ha preso Cinelli (Sassuolo) e tratta Rebecchi (Lecco). Lo scatenato Pergocrema prende anche Tamburini (Ascoli). A Benevento arruiva Mancini (Verona) nell’ambito della cessione di Vacca. Il
Lanciano è vicino a Enow (Spezia) e Paghera (Brescia). Il Latina ha tesserato l’attaccante camerunense Maki Mvondo, proveniente dal Mosta (Malta) e
già in Italia in D (Pordenone e
Porfido Albiano). Il Monza ha
preso il giovane Pandiani (via
Atalanta) dall’Alessandria, in
cambio di Cusaro. Il Sorrento
abbandona Esposito (Verona)
per il centrocampo e punta su
Beati (Frosinone). Il Lumezzane sta per prendere il francese
Baldè (Chateauroux) e tratta
anche l’argentino Bottiglieri
(Savona). Il Prato ha chiesto Nitride del Torino (ora è alla Nocerina).
Seconda Dopo Meloni (Spal) e
Tonetto (Como), il Savona cerca Dimas (Montichiari). Nicastro lascia il Pisa e rientra al Catania, per essere girato al Milazzo.
Lega Pro e La Gazzetta
dello Sport hanno istituito
due premi. Alla fine dei campionati di Prima e Seconda divisione verranno premiati il
miglior giovane (premio Cestani) e il miglior marcatore
giovane (premio Laudano): sono ammessi i calciatori nati
dal 1991 in poi, quelli che per
regolamento sono da utilizzare in campionato al fine di ricevere i contributi, compresi
quelli in prestito da A e B e gli
stranieri. Le classifiche sono
pubblicate anche su lega-pro.com e gazzetta.it.
La Corte di giustizia ha
accolto il ricorso di Dino Pagliari,
allenatore del Pisa, contro la
squalifica di due giornate, quindi
domenica va in panchina.
Questa la situazione in Prima
divisione dopo 20 giornate:
GIRONE A Ternana p. 44; Taranto (-1)
43; Carpi 36; Sorrento (-2) 35; Pro
Vercelli 34; Tritium 29; Benevento
(-6), Foggia (-1), Como (-1), Avellino e
Lumezzane 28; Pisa 26; Reggiana
(-2) 22; Spal (-2) 17; Monza e
Viareggio (-1) 14; Foligno (-4) 11;
Pavia 9. Così domenica (ore 14.30):
Avellino-Viareggio (1-0),
Benevento-Foligno (2-2), CarpiPavia (0-0), Como-Reggiana (4-2),
Monza- Foggia (0-1), Pisa-Pro
Vercelli (0-0), Spal-Tritium (1-1),
Taranto-Sorrento (lunedì, 20.45;
0-0), Ternana-Lumezzane (0-0).
GIRONE B Siracusa (-3) p. 38; Trapani
37; Spezia 33; Cremonese (-6),
Carrarese, Alto Adige e Lanciano (-1)
31; Barletta e Portogruaro 30;
Pergocrema* (-1) 26; Triestina 25;
Frosinone 23; Latina 21; Andria 20;
Piacenza (-4) e Prato 18; Feralpi Salò
16; Bassano* 15. (* una gara in
meno). Così domenica (14.30): Alto
Adige- Pergocrema (1-2); BarlettaLanciano (1-2); CremonesePiacenza (3-1); Latina-Bassano (1-0);
Portogruaro-F. Salò (2-0);
Prato-Frosinone (1-3); SpeziaSiracusa (1-3); Trapani- Carrarese
(0-3); Triestina-Andria (1-2).
NEGRO ALLO ZAGAROLO
Tra le tante panchine cambiate
questa settimana in serie D c’è
anche quella dello Zagarolo (girone
E) che, al posto di Raggi, ha
chiamato l’ex difensore Paolo Negro,
che così può fare il debutto.
Classifica Simone Corazza
(1991, Portogruaro, 1.543 minuti giocati) 10 reti; Doukara
(1991, Vibonese, 1.953’) 9; Fischnaller (1991, Alto Adige,
1.700’) e Miracoli (1992, Valenzana, 1.868’) 8; Picone
(1991, Giulianova, 916’) e
Bernasconi (1992, Fondi,
1.828’) 6.
Premio Laudano
Cos’è Vince ovviamente chi se-
gna più gol. Anche in questo
caso, se ci sono più giovani a
parità di reti, vince quello che
ha giocato meno minuti (tenendo presente anche in questo caso che in Seconda divisione ci sono squadre che giocano più partite) e, in caso di parità, quello più giovane.
Classifica Matteo Pisseri
(1991, Renate, 1.620 minuti
giocati) media voto 6,47; Turchetta (1991, Bellaria,
1.921’) 6,45; Doukara (1991,
Vibonese, 1.953’) 6,43; Piccini (1992, Carrarese, 1.483’)
6,42; Giorico (1992, Treviso,
1.704’) 6,40.
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Programma Gare TV - Domenica 29 Gennaio 2012
1ª DIVISIONE GIRONE A
1ª DIVISIONE GIRONE B
2ª DIVISIONE GIRONE B
Como - Reggiana
ore 14:30 - E’TV Teletricolore
Prato - Frosinone
ore 14:30 - Telemontegiove
Paganese - Perugia
ore 14:30 - Umbria TV
LUNEDÌ 30 GENNAIO 2012
POST. 1ª DIVISIONE GIRONE A
INFO, NEWS E RISULTATI ONLINE
www.lega-pro.com
Monza - Foggia
ore 14:30 - Telefoggia
Triestina - Andria Bat
ore 14:30 - Teleregione
Taranto - Sorrento
ore 20:45 - Rai Sport 1
RUBRICHE
Lunedì ore 18:45
Rai Sport 1
Lunedì ore 23:05
Odeon TV
Digitale canale 177
SKY canale 914
24
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
CICLISMO LA STORIA
Il cuore
di Evans
«Questo bimbo
ha cambiato
la mia vita»
L’australiano, re del Tour, racconta
l’adozione di Robel, etiope di 15 mesi
«Gattona più veloce di Usain Bolt»
y
DAL NOSTRO INVIATO
CIRO SCOGNAMIGLIO
DENIA (Spagna)
«STRADE
BIANCHE»
14 TEAM
La scena è questa: Parigi, i
Campi Elisi, l’Arco di Trionfo,
una fantastica domenica pomeriggio di fine luglio. E il Tour
2011 vinto, finalmente, il primo
di un australiano. Cadel Evans
sorride commosso e quasi imbarazzato, pensa che già due anni
prima al Mondiale era stato il
primo del suo paese a vincere e
che negli ultimi vent’anni solo
Armstrong era stato capace di
unire maglia gialla e iridata. Cadel Evans pensa tutto questo, e
chissà che altro: «Ma non potevo certo immaginare che, tempo cinque mesi, la mia vita sarebbe cambiata ancora. Sapeste come, e quanto».
Lui e la moglie varesina, Chiara
Passerini, sono diventati genitori. Hanno passato il Natale in
Etopia e sono tornati a Stabio
(Canton Ticino), con Robel, la
meraviglia di bimbo (15 mesi)
che hanno adottato. «E’ cambiato tutto. Provo a spiegare: ora,
quando devo ritornare a casa, risparmio anche il tempo di un
caffè, se non è necessario. Perché so che ora mi aspetta anche
Robel».
Attenzione A un’occhiata superficiale, il re del Tour ha l’aria di
sempre. Ma ha una luce diversa
nello sguardo. La Bmc si sta allenando a Denia, tra le province
di Alicante e Valencia, dove
freddo e inverno sono parole arcane. La squadra ha aperto il ritiro alla stampa, accorsa in massa. Naturale: quest’anno ci sono
anche Philippe Gilbert, il n.1
del 2011, e Thor Hushovd, iridato 2010. La presenza italiana è
sempre consistente: Ballan,
Quinziato, Pinotti, Santambrogio, Santaromita, i tecnici Sciandri e Baldato. Ma la fetta grossa
delle attenzioni se la prende
Evans: che debutterà alla Challenge Maiorca, inizio febbraio,
prima di tornare sulle nostre
strade (il 1˚ marzo lo vedremo
al Friuli, poi punterà forte sulla
Tirreno-Adriatico) e cominciare davvero l’assalto al bis al
Tour de France. Ma, per una volta, l’agonismo duro e puro passa in secondo piano.
Emozione «A Chiara ne parlai
per la prima volta più o meno
cinque anni fa. Eravamo sposati
«
Ora, quando devo
tornare a casa,
risparmio anche
il tempo di un
caffè, se serve.
Perché so
che mi aspetta
anche Robel»
CADEL EVANS, 34 ANNI
IRIDATO 2009 A MENDRISIO
Rcs Sport ha
annunciato
i 14 team in gara
alla «Strade
Bianche»,
la classica
Gazzetta sullo
sterrato
toscano
sabato 3
marzo da
Gaiole in Chianti
a piazza del
Campo a Siena:
Astana, BMC,
Garmin–Cervelo,
Lampre–Isd,
Liquigas-Cannondale, Movistar,
Radioshack–Nissan, Acqua &
Sapone,
Colombia–
Coldeportes,
Colnago-Csf,
Farnese-Selle
Italia, Project
1t4i, Rusvelo,
Type 1-Sanofi
La manina di Robel, stretta tra
quelle di Cadel e della moglie
Chiara, che brindano al 2012. A
sinistra. Cadel dà il latte al figlio;
a destra, in giallo BOZZANI e BETTINI
da due. "Sì, mi piacerebbe adottare un bambino". E allora ci siamo detti: "Perché non cominciamo proprio così ad allargare la
famiglia?". Senza contare che
ci è capitato di viaggiare in Paesi dove abbiamo visto tanti
bambini in difficoltà, e il desiderio di fare qualcosa era fortissimo. Il primo colloquio con
l’assistente sociale, in Svizzera,
l’abbiamo avuto ad ottobre
2009. Da lì il tempo ha iniziato
a volare».
Evans ha una storia da film alle
spalle: ha passato i primi tre anni di vita in un villaggio aborigeno di 90 abitanti, e ancora adesso è sensibile a quella causa così come ai problemi del Tibet
(ha incontrato il Dalai Lama e
con Chiara avevano già adottato, a distanza, un bambino tibetano, Tashi). Quanto all’adozione di Robel, lui e Chiara hanno
seguito tutta la (lunga) trafila e
pensavano che non sarebbe successo niente prima del 2012.
Ma a fine agosto, quando Evans
stava correndo in Colorado, c’è
stato un contatto decisivo. E a
Natale...
Viaggio «Ci hanno chiamato a ot-
tobre, quando eravamo in Australia. La sentenza del tribunale di Addis Abeba sarebbe stata
Super Nibali nella crono
Leipheimer ok, Contador 6˚
DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI
SAN LUIS (Argentina)
«Allora uno si devo proprio incazzare!». Vincenzo Nibali, in attesa all’ombra del podio, se la prende per il tempo di
Levi Leipheimer. L’americano
dell’Omega-Quick Step gli porta via la vittoria nella 4ª tappa
del Tour di San Luis, la crono di
19,5 km: 22’33" il suo tempo
contro 22’56". Ventitrè secondi
meno che lo portano anche in
cima alla classifica. Male Alberto Contador, solo 6˚ a 1’01". E
anche il tempo realizzato dal
fuoriclasse di Madrid, che ha
sempre fatto leva su questa specialità per dominare i grandi giri, è il segnale che il siciliano
della Liquigas ha fatto una prestazione super. L’arrabbiatura
contro Leipheimer e Contador,
tema di accesa discussione an-
che la sera prima in hotel tra vari corridori e tecnici, Nibali
l’aveva già manifestata prima
di cominciare il riscaldamento
e si riferiva alla tappa di mercoledì. «Contador, soprattutto, è
un grande campione, quindi ci
sta che io perda. Però non mi
prendano in giro. Lui dice che
si allena da venti giorni, l’altro
(Leipheimer, ndr) dice è stato
fermo dieci giorni per una tendinite. Allora l’unico scemo sono io, che mi alleno come un
matto? E’ da novembre che pedalo, negli ultimi 5 km sono salito con una media di 188 pulsa-
Migliorato Felicità ribadita an-
Vincenzo Nibali, 27 anni, aveva vinto
la crono al San Luis 2010 BETTINI
S
DOMANI
MONDIALI
CROSS
Domani si
aprono a
Koksijde (Bel),
sulla sabbia del
Mare del Nord, i
Mondiali di
cross. L’Italia
del c.t. Fausto
Scotti, arrivata
in Belgio nella
tarda serata di
ieri, gioca subito
la carta più
pregiata: l’under
23 Elia Silvestri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
zioni e 370 watt. Mica sono andato piano! Io sono contento di
come vado».
IN ARGENTINA LO STATUNITENSE VINCE ED È NUOVO LEADER, IL SICILIANO 2˚ A 23"
Migliora il cubano
Alcolea, caduto
mercoledì. Oggi
arrivo in salita
il 28 dicembre, quindi c’era la
possibilità di passare il Natale
con lui in Etiopia e non ce lo siamo fatti dire due volte, siamo
partiti la sera della vigilia». Un
viaggio unico, anche per chi giramondo lo è nell’anima e di fatto. «Pensavamo di trovare un
bambino spaventato, timido, diffidente. Invece è arrivato in braccio a una delle "tate" e si è lanciato da noi. Come se lo sentisse.
Non sappiamo molte cose del
suo passato, abbiamo letto nel
rapporto della polizia del suo ritrovamento. Si chiama Robel,
come la prima persona che si è
occupata di lui. Ora ha un’eta stimata di 15 mesi. Gattona più veloce di Usain Bolt e prova a tirarsi su in piedi. Però vede che a
gattonare è più veloce, cosi si ributta giù. E’ un gran simpaticone e sta dando del gran filo da
torcere a Molly (l’amata cagnolina) e agli altri cuginetti».
Il ricavato della vendita dell’esclusiva fotografica a
«New Idea», un giornale-familiare australiano, andrà
all’associazione «Pro Etiopia-Infanzia». «Quello
con l’Etiopia non è stato
un addio, ma un arrivederci. Vogliamo tornare
presto per fargli rivedere il suo mondo».
Adesso che Evans è in
Spagna, Robel è a casa con mamma Chiara. Adora un grande pelouche di leone. Lo hanno
dato a papà Cadel, quando ha
vinto il Tour.
che dopo il traguardo. «Ho fatto davvero una buona prova,
ma avrei voluto tantissimo vincere. Ho trovato un Leipheimer
che è andato veramente forte.
Il dispiacere per il successo sfiorato però non mi toglie la gioia
per la prestazione. Sono migliorato tantissimo anche a crono e
questo è molto importante per
il futuro. Anche con la bici nuova mi sono trovato molto bene». Il futuro 2012 si chiama
Tour de France, dove di chilometri a crono ce ne sono 96. La
prova qui in Argentina è anche
la dimostrazione che le scelte
della Liquigas stanno andando
nella giusta direzione. Il team
manager Roberto Amadio
ostenta tranquillità e sicurezza: «Vincenzo è andato davve-
ro forte. Siamo sulla buona strada, credo proprio che questo sarà il suo anno».
Oggi intanto si torna in montagna. Il secondo arrivo in quota
deciderà la classifica finale. Da
La Toma si va a Merlo su un percorso molto vallonato. Gli ultimi 7 km sono in salita, con pendenza media di quasi il 9% e
punte che toccano il 16. «E’ un
arrivo molto diverso da quello
di mercoledì — dice Nibali —.
La salita è molto più lunga e
molto più dura. Io ci credo. Forse è arrivato il mio momento,
sono pronto a vincere».
L’altra bella notizia di giornata
riguarda il cubano Arnold Alcolea, caduto mercoledì nella discesa di Nogolì e portato in
ospedale in condizioni critiche.
Ieri è stato dimesso. Punti di sutura e cerotti sullo zigomo sinistro gli faranno compagnia per
un po’.
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VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
25
MOTOMONDIALE CONTO ALLA ROVESCIA
Sollievo Il tutto è stato già pro-
FILIPPO FALSAPERLA
Il 2012 della Ducati inizia ufficialmente oggi, quando dalla Malpensa decollerà la
prima parte dello squadrone
di Borgo Panigale per i test in
Malesia, che martedì aprono
ufficialmente la stagione in pista. Già, perché accanto alle
squadre ufficiali di Valentino
Rossi e di Nicky Hayden, ci sarà anche il test team al completo, compreso il collaudatore
Franco Battaini. Una novità,
questa, che dice dell’importanza di questa prova per Borgo
Panigale, che deve ritrovare la
strada perduta, insieme ai piloti, nella passata stagione.
Fatica Con i tecnici italiani, og-
gi dall’aeroporto milanese,
partirà anche Vittoriano Guareschi, team manager del team. Che con un certo «sadismo» racconta dell’incarico
che aspetta Battaini: una volta, da collaudatore, il lavoro
duro toccava a lui, adesso è la
volta dell’ex pilota della 250
bresciano. «Franco avrà l’importante incarico di fare dei
"long run", simulazione di
gran premio, nei momenti
morti del test, cioè all’ora di
pranzo, quando i piloti non ci
pensano nemmeno a girare
per il caldo. Ma del resto lui è
"Iron Man", quindi ce la può fare... Scherzi a parte, vogliamo
fare queste prove nel momento più critico per il motore».
4
LE DATE
ROSSE
Così la Ducati
si prepara
all’esordio nel
Mondiale 2012
S
31 gennaio
1e2
febbraio
Test
Sepang
Sono i primi
collaudi
collettivi della
stagione
S
20-21-22
febbraio
Test Team
Jerez
Girano in pista
solo le rosse
S
28-29
febbraio
1 marzo
Test
Sepang
Per la seconda
volta le squadre
provano
in Malesia
S
23-24-25
marzo
Test Jerez
L’ultimo
collaudo
collettivo prima
dell’inizio del
Mondiale
Super sbarco
in Malesia
La missione
è rimontare
Confronti Ma il grosso del lavo-
ro lo faranno i titolari. «Vale e
Nicky avranno in totale 6 moto, 4 GP11.1 col motore 1000
e due GP12 che Filippo Preziosi chiama "step zero". La quantità di materiale a disposizione deriva da una scelta obbligata: quando abbiamo spedito
il materiale non sapevamo se
la moto nuova sarebbe stata in
grado di girare. Quindi eravamo pronti ad utilizzare il vecchio materiale, che adesso ci
servirà come riferimento, visto che lo conosciamo, avendo
fatto i test di Valencia».
Cambiamenti Quella era la prima evoluzione del telaio in al-
vato a Jerez da Battaini e da
Carlos Checa, campione del
mondo Superbike, in prestito
alla MotoGP. «Di quelli che sono stati i risultati della prova
non dico nulla. Ma in ogni caso l’imperativo era stato di
non rischiare nulla, visto che
si trattava delle due moto che
poi sono state spedite in Malesia. L’obiettivo era capire che
tutto fosse a posto. E per questo possiamo essere contenti,
visto che hanno girato senza
problemi».
Vittoriano Guareschi, 40 MILAGRO
«
«
Rossi e Hayden
avranno 6 moto,
tra cui due GP12
"step zero" per
fare un confronto
Battaini girerà
sotto il sole
all’ora di pranzo:
lo chiamano Iron
Man, no?
luminio con struttura perimetrale. Dopo è stata costruita la
nuova ciclistica, in teoria più
centrata come messa a punto
— il direttore tecnico Preziosi
a Madonna di Campiglio aveva detto che «sono stati presi
come riferimenti medi tutti i
dati raccolti durante tutte le
prove che abbiamo fatto anche in gara durante la stagione» — per evitare che come
l’anno scorso ci si ritrovi al limite delle possibilità dei vari
componenti. Ma diversa è anche la distribuzione dei pesi,
con il serbatoio modificato come posizione e per il motore
spostato come inclinazione o
cambiato come angolazione
dei cilindri, questo non è dato
saperlo, visto che la Ducati
vuole tenere segreto il particolare. Ma pure l’elettronica è
completamente nuova, anche
come logica, almeno rispetto a
inizio 2011.
Anche il test team a Sepang
Guareschi: «La 1000 ha più
cavalli, vanno messi a terra»
3
La leggenda
del Rally
S
E’ in edicola da
oggi la seconda
uscita della
collana DVD "La
leggenda del
Rally". Dopo le
mitiche Gruppo
B, tocca a "Le
Grandi
battaglie".
A 10,99 euro.
Lo spagnolo Alex Rins,
vicecampione europeo 125 e
pilota Ktm Repsol nel Mondiale
Moto3 col team dell’infortunato
Marquez, s’è fratturato la spalla
sinistra allenandosi con la bici
da fuoristrada a Barcellona.
È stato operato, salterà i test di
Valencia (8 10 febbraio).
FORMULA 1 IDEATA DA GASCOYNE E ILEY, E’ STATA PRESENTATA SU UNA RIVISTA
Ecco la Caterham
Per Trulli o Petrov?
Il lancio, seppure attraverso una rivista specializzata, della Ct01 segna l’ingresso in F.1
di un nuovo marchio: la Caterham. Una piccola azienda britannica, fondata nel 1973, che
produce vetture sportive superleggere e spartane eredi della
Lotus 7 di Colin Chapman. Dall’8 agosto 2011 la Caterham è
di proprietà di Toni Fernandes,
uomo d’affari malese, regista
del boom di Air Asia, la prima
compagnia low cost del sud est
asiatico. E col nome del piccolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Rins si frattura
la spalla sinistra
cadendo in bici
Valentino Rossi, 32 anni, sulla
Desmosedici 1000 nei test di
novembre a Valencia. A destra
il team a Madonna di Campiglio
per «Wrooom» AFP-COLOMBO
ANDREA CREMONESI
Rincorsa Ma l’unico esame che
conta sarà quello col cronometro. Che l’anno scorso si era
chiuso a circa 1"5 dalla concorrenza. «Dobbiamo vedere cosa
hanno fatto gli avversari, che si
dice, hanno lavorato parecchio, in particolare la Honda.
Quello che potrebbe essere un
buon risultato, sarebbe finire i
tre giorni di test a 1"-1"2 dai migliori. Con una moto completamente nuova non sarebbe un risultato da disprezzare».
NEL TEAM DI MARQUEZ
S
8 aprile
GP Qatar
Il campionato
inizia a Losail in
notturna
nel giorno di
Pasqua
Verifica Adesso la grande attesa. «La parola passa alle squadre. Saranno Jeremy Burgess e
Juan Martinez, i capotecnici, a
decidere come impostare il programma. Abbiamo una moto
completamente nuova e c’è da
fare il lavoro di messa a punto
completa, sia di ciclistica, sia
per l’elettronica. Perché la
1000 ha più cavalli, ma l’importante sarà riuscire a metterli a
terra». In più ci sarà l’importante lavoro sulle gomme. «La Bridgestone porterà anche le coperture evoluzione, due anteriori completamente nuove.
L’obiettivo è risolvere i problemi di sicurezza che erano stati
evidenziati l’anno scorso, quindi credo che andranno nella direzione di ammorbidire le carcasse o anche le mescole, ma
senza perdere d’occhio l’obiettivo principale, che è finire la gara. Se ci aiuteranno? Vedremo.
In passato la Bridgestone aveva realizzato un anteriore piuttosto "solido", seguendo le indicazioni dei piloti migliori, tra i
quali Valentino. Verificheremo
come ci adatteremo».
costruttore è stato ribattezzato
il team di F.1, che in questi giorni ha traslocato da Norfolk a Leafeld (ex sede di Arrows e Super Aguri), mettendo fine alla
guerra sul nome Lotus, che apparirà solo sulla ex Renault.
A Mike Gascoyne, una lunga
carriera tra Tyrrell, Benetton,
Toyota, si sono aggiunti tecnici
importanti, come John Iley aerodinamico di punta alla Ferrari e poi in McLaren. Il suo ingaggio e quello del d.s. Steve Nielsen (ex Renault) dimostrano
come Fernandes abbia ancora
voglia di spendere, malgrado
le distrazioni calcistiche: ha in-
Taccuino
A Valencia
PER LA 24 ORE
Due Toyota a Le Mans
Per una Peugeot che lascia,
c’è subito la Toyota pronta a rad
doppiare alla 24 Ore di Le Mans. La
Ts030 ibrida, che ha girato a Le Ca
stellet e sarà al via il 5 maggio nella
prova iridata Endurance di Spa,
avrà un altro equipaggio oltre a
quello titolare formato da Wurz, La
pierre e Nakajima.
IN VENDITA NEL WEEKEND
La Caterham Ct01 è rimasta verde
Arriva la Panda
fatti acquistato il 66% delle
azioni del Queen’s Park Rangers da Ecclestone. Ora resta
solo un dubbio: confermerà
Trulli o cederà ai rubli di Vitaly
Petrov, lasciando l’Italia senza
piloti in F.1?
Con un «porte aperte», in
programma il 28 e 29 gennaio, ini
zia la commercializzazione della
nuova Panda nei 685 punti vendita
Fiat in Italia. Tre allestimenti (Pop,
Easy e Lounge) e motori 0.9 TwinA
ir Turbo da 85 Cv, turbodiesel 1.3
Multijet da 75 Cv e benzina 1.2 Fire
da 69 Cv. Prezzi da 10.200 euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Melandri ok con la Bmw
(p.g.) Marco Melandri promuove la
nuova Bmw da 230 Cv dopo 2 giorni di test a
Valencia in vista del debutto iridato Sbk del 26
febbraio: «Buone impressioni» ALEX PHOTO
26
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
BASKET LA SERIE A RISCOPRE I NOSTRI GIOCATORI
L’Angelo di Bologna
Gigli: «Con
Poeta?
Ci capiamo
al volo»
story
Gli italiani in A
Va meglio ma solo
1 per squadra
gioca almeno 20’
25.5
Minuti in campo per partita di
Angelo Gigli che dal 2005-06,
a Reggio Emilia, non restava
così tanto in campo
Il lungo e l’intesa con il play
«La sintonia nasce dalle
estati insieme a Formentera»
ANDREA TOSI
BOLOGNA
L’Angelo del basket italiano è tornato a volare insieme alla Virtus. Dopo gli esordi convincenti di Reggio Emilia con la
prospettiva di entrare nel draft
Nba (finita male), Angelo Gigli
ha vissuto 5 anni nel quasi anonimato. Treviso e Roma dovevano consolidarlo ad alto livello,
invece lo hanno oscurato. A 28
anni, al bivio di una carriera
promettente ma mai eclatante,
il lungo di Trastevere nato in
Sud Africa ha trovato a Bologna l’ambiente, i compagni e
un sistema che lo stanno rilanciando. Il suo verticalismo nei
pick and roll è una delle armi
più spettacolari e vincenti della
Canadian.
Gigli, il bilancio della carriera
prima di Bologna è un bicchiere
è mezzo pieno o mezzo vuoto?
«Senz’altro mezzo pieno perché ho avuto la fortuna di giocare in grandi squadre, sempre ad
alto livello, passando dalla finale scudetto all’Eurolega e Nazionale. Ho avuto anche molta
sfortuna: in azzurro mi sono
fratturato entrambe le mani, a
Roma mi sono rotto un legamento. Cinque operazioni in 4
anni sono quanto di peggio possa accadere a chi come me che
si basa molto sull’atletismo ma
non mi piango addosso, non
guardo indietro e non voglio
pensare al futuro. Cerco di vive-
42
Gli italiani in campo almeno un
terzo di partita in serie A. La
regola in vigore del 2010
funziona: nel 2009-10 erano 28
re bene il presente e oggi sono
felice così».
L’ultima stagione a Roma è stata la peggiore: solo 1.6 punti di
media in 15 partite. Ha temuto
di uscire dal giro?
«A Roma avevo smarrito la mia
dimensione, mi sentivo un gregario e gli infortuni hanno fatto
il resto. Dopo l’ultima stagione
ho avuto cattivi pensieri, non
c’era la fila per me, ma non ho
mai pensato di chiudere col
basket. Invero qualche offerta
ce l’avevo, quella della Virtus
mi ha subito conquistato».
17+1
Italiani (+ Gallinari) con almeno
un tempo in campo in serie A:
dato sostanzialmente uguale a
quello dell’anno scorso (14)
Angelo Gigli, 28
anni, 2.09, 14
punti di media
nelle ultime 3
partite CIAMILLO
Bologna attrae ancora?
«Certo che sì. Qui si respira sempre basket a pieni polmoni. C’è
pressione per i risultati e per la
storia del club, ma dipende come le vivi. E poi Sabatini e coach Finelli sono stati onesti con
me: venivo a fare il terzo-quarto lungo. Sono riuscito a scalare posizioni per merito della
squadra che mi ha fatto sentire
ancora importante. Questa Virtus è un gruppo splendido di
persone vere. Non ho mai vissuto in uno spogliatoio così com-
«
Daniel Hackett, 24 anni LAPRESSE
2
Italiani con almeno 30’ in
campo: Hackett e Soragna
(30.8). Ma a 29’ ci sono
Amoroso e Poeta
patto».
Abbiamo il
dovere di lottare
per i primi posti.
E vorrei tornare
in Eurolega
ANGELO GIGLI
Ala della Virtus, 28 anni
Tutti guardano al felice connubio con Poeta. Cosa vi unisce?
«Con Peppe ci frequentiamo
dai tempi dei raduni azzurri.
Lui è geniale in campo ma è ancora più straordinario fuori. Infatti la nostra sintonia è nata
sulle spiagge di Formentera do-
ve da anni passiamo insieme le
vacanze. I nostri alley-oop nascono lì, in palestra non prepariamo nulla di speciale».
Vorrei tornare in Eurolega con
Bologna».
Dove può arrivare la Virtus?
Ha sfiorato la Nba. C’è un po’ di
invidia per Gallinari, Bargnani e
Belinelli?
«Siamo davanti e abbiamo il dovere di lottare per i primi posti.
Non sarà facile perché il campionato è duro ed equilibrato.
«Invidia no, anzi sono orgoglioso di loro. Danilo è il più completo dei tre, Andrea ha più talento offensivo. Non ho crucci
LA CRISI
Roma cambia:
oggi Calvani
al posto di Lardo
ROMA (canf) Oggi Roma
sarebbe dovuta tornare al
lavoro dopo la pessima
prestazione di Biella, ma il
presidente Toti ha allungato il
riposo: motivo l’incontro che
avrà in giornata col g.m. Riva e
il tecnico Lardo a cui, salvo
sorprese, verrà dato il
benservito. Le motivazioni
sono la mancanza di risultati e
la necessità di dare la scossa a
una squadra che, in Piemonte,
ha dimostrato di non voler
difendere più di tanto il coach.
Al suo posto, il vice Calvani.
COPPA DEL MONDO Ieri a
Madrid, cerimonia di lancio del
Mondiale 2014. La Fiba gli ha
cambiato nome: d’ora in poi si
chiamerà Coppa del Mondo.
ITALIA/EUROLEGA
Milano: ufficiale
l’arrivo di Bremer
Il Barcellona va
Milano ha ufficializzato
l’accordo fino a fine stagione
con Ernest J.R. Bremer,
31enne guardia di passaporto
bosniaco, proveniente dai
russi del Nizhny Novgorod, a
Biella nel 2006 e con Sergio
Scariolo a Malaga nel
2004/05. Ieri per la seconda
giornata di Top 16 di Eurolega.
Girone E (senza italiane):
Galatasaray Olympiacos 78 77
(Lucas 17; Spanoulis 24).
Girone H: Maccabi Barcellona
57 71 (Langford 17; Lorbek 18).
Classifica: Barcellona 2 0;
Cantù, Maccabi 1 1; Zalgiris
0 2.
LEGADUE Oggi alle 21.15
(diretta Rai Sport 2) anticipo
della 3a di ritorno Ostuni Forlì.
per avere mancato il grande salto in America perché il mio
basket non si sposa con il gioco
Nba dove abbondano gli uno
contro uno. Io invece sono un
giocatore di sistema. Oggi non
ci penso più. Ho un triennale
con la Virtus e voglio godermelo tutto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
NBA I LAKERS FERMANO I CLIPPERS: DUE ESPULSI E RISSA SFIORATA TRA GASOL E PAUL
Los Angeles, è vero derby. Mago ancora stop
Bargnani si fa
male al polpaccio
che lo aveva già
costretto a due
settimane fuori
e un paio di risse sfiorate. Alla
fine sono stati i 12 punti di Kobe nel 4o periodo a fare la differenza, regalando il successo ai
gialloviola al 4o tentativo in stagione (le prime due erano però
amichevoli). E’ dal 2007 che i
Clippers non battono i cugini
due volte in fila in regular season.
MASSIMO ORIANI
Coach Dan Peterson, che
da qualche giorno è sbarcato
su Twitter, ieri ha usato la sfida
tra Lakers e Clippers di mercoledì notte per far capire agli
amici americani cosa significa
per Milano il derby Milan-Inter. Vuol dire allora che per la
prima volta nella storia, la stracittadina di Los Angeles è diventata una rivalità vera. Lo si
è visto chiaramente allo
Staples Center, con falli antisportivi, due espulsi, sei tecnici
Botte «E’ stata una partita "spor-
Blake Griffin, 22 anni, lungo dei Clippers, contro Andrew Bynum, 24 AP
ca" perché entrambe le squadre volevano vincere — ha poi
detto Blake Griffin, che ha dato
il là agli incidenti quando si è
gettato su una palla vagante assieme a Metta World Peace, finendo col trovarsi in un mischione che gli arbitri risolvevano salomonicamente con una
palla a due — Rivalità? E’ solo
una delle 66 partite in calendario». Falso. Come hanno dimostrato gli spintoni tra Reggie
Evans e Josh McRoberts (espulsi) o la pacca sulla testa di Pau
Gasol a Chris Paul a fine gara,
non presa bene dal play dei
Clippers, al rientro dopo aver
saltato le ultime 6 gare per un
problema muscolare.
Italiani Gallinari ha festeggiato
il nuovo contratto segnando
23 punti nella vittoria di Denver a Sacramento. Male invece
Belinelli: 4 punti con 2/8 in 33’
nella 9a sconfitta consecutiva
degli Hornets, in casa dei Thunder. Ma la brutta notizia arriva
da Salt Lake City: Bargnani, dopo aver segnato 25 punti
(10/26 al tiro però) nella vittoria di Toronto dopo due supplementari, è uscito zoppicante
per il riaggravarsi dell’infortunio al polpaccio sinistro che gli
era già costato due settimane
di stop. Ieri a Denver la risonan-
za magnetica per stabilire l’entità del danno, ma il Mago era
pessimista: «Temo sia più molto più grave rispetto all’ultima
volta» ha infatti dichiarato dopo il match. Peccato. L’All Star
Game ora rischia di restare un
sogno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Risultati: Philadelphia-New Jersey 90-97
dts (L.Williams 17; D.Williams 34);
Washington-Charlotte 92-75 (N.Young
20; Carroll 17); Cleveland-New York
91-81 (Jamison 15; Stoudemire 19); Detroit-Miami 98-101 (Daye 28; James 32);
Chicago-Indiana 90-95 (Rose 24; Granger 22); Houston-Milwaukee 99-105
(Martin 29; Jennings, S.Jackson 20); Oklahoma City-New Orleans 101-91 (Durant
25; Jack 20); Dallas-Minnesota 90-105
(Terry 17; Love 31); San Antonio-Atlanta
105-83 (Blair, Bonner 17; Teague 20);
Utah-Toronto 106-111 d2ts (Millsap 31;
Bargnani, Kleiza 25); Sacramento-Denver 93-122 (Fredette 19; Gallinari 23);
Lakers-Clippers 96-91 (Bryant 24; Griffin 26); Golden State-Portland 101-93
(Curry 32; Aldridge 18).
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
27
TENNIS GLI AUSTRALIAN OPEN EMETTONO I PRIMI VERDETTI
4
I NUMERI
18
successi
di Nadal
contro 9
sconfitte nei
testa a testa
Federer
2
i successi
di Federer
contro Nadal
contro 8
sconfitte negli
Slam. Gli unici
acuti di Roger
nelle finali di
Wimbledon
2006 e 2007,
che sono le
uniche due
occasioni in 5
set in cui s’è
trovato avanti
due set a uno.
«Ho fatto
un miracolo»
Federer è k.o.
Nadal
15
finali Slam
di Nadal
(settimo di ogni
epoca): 2 in
Australia, 6 a
Parigi, 5 a
Wimbledon e 2
agli Us Open.
232
Nadal sfoga
finalmente
la tensione
accumulata
nel torneo
e contro
Federer EPA
successi
Slam
di Federer
63 in Australia,
49 a Parigi, 59
a Wimbledon e
61 a New York.
Il record di
Connors è 233
(lu.mar)
DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLI
MELBOURNE
Quando due attori straordinari, con la voce ormai incrinata da mille esibizioni trionfali, recitano una volta di più la
scena madre della loro carriera, per ricevere ancora applausi si affidano alle doti del repertorio che più hanno garantito
il successo. Il copione della 27ª
pagina del romanzo di una sfi-
da infinita dice così: Nadal 23
dritti vincenti, Federer 63 errori gratuiti.
Fuoco di paglia Con questi nu-
meri, vince Rafa, ovvio. Che arriva a doppiare il rivale (ora
18-9 nei confronti diretti) e lo
frustra per la 5ª volta consecutiva in uno Slam, raggiungendo una finale che solo due settimane fa sembrava un miracolo
irrealizzabile, con quel ginocchio prossimo all’abisso di un
Così le
semifinali
Uomini: Nadal
(Spa) b. Federer
(Svi) 6-7 (5) 6-2
7-6 (5) 6-4.
Donne: Azarenka (Bie) b.
Clijsters (Bel) 6-4
1-6 6-3;
Sharapova (Rus)
b. Kvitova (R.Cec)
6-2 3-6 6-4.
Rafa spinge
Roger al crollo
(63 errori)
«Alla vigilia
del torneo
pensavo
di ritirarmi»
il confronto
l’Analisi
Rafa Nadal
(Spa), 25 anni,
n. 2 Atp, 10
Slam vinti
di VINCENZO MARTUCCI
Roger Federer
(Svi), 30 anni,
n. 3 Atp, 16
Slam vinti
ACE
4
11
DOPPI FALLI
1
crac forse definitivo. Vince perché rimane d’acciaio di fronte
ai primi venti minuti sublimi di
Roger, un concentrato di talento e precisione che scava subito il break del 2-0. Una fiamma
che dura poco come i fuochi
d’artificio dell’Australian Day.
«Il contro break del 4-3 — racconterà lo spagnolo — mi ha
fatto capire che pian piano mi
stavo avvicinando al suo livello di gioco». Anche se Federer
vince il tiebreak e va subito 1-0
e servizio nel secondo set, la situazione ideale per gestire e
controllare partita ed emozioni. E invece si incarta e riperde
d’acchito la battuta, con quel
dritto che comincia a ballare
(ne sbaglierà 36). «Forse ho
fatto più errori del solito semplicemente perché se con lui
non forzi, ti prende tempo e
campo e ti mette in difficoltà».
Difesa Poi, c’è molto del vecchio Rafa nel break del 4-2 che
decide il parziale, con un due
favolosi passanti di dritto (il
primo, incrociato, su una veronica di rovescio che sarebbe
stata vincente con chiunque) e
il salto con il pugno alzato verso l’angolo di famiglia dove c’è
anche papà: «Dite che contro
Roger gioco le migliori partite? Può darsi, del resto quando
ci affrontiamo sono sempre occasioni speciali, con tanto in
palio. E poi, devo sempre alzare il livello perché so di incontrare un avversario migliore di
me». Non avrà più la profondità dei bei tempi, non forzerà
più il servizio per quella spalla
che duole, ma in difesa e nell’orgoglio Nadal resta la solita furia. Perché Roger sale
4-3 e servizio nel terzo, e
subito l’altro lo riacchiappa prima di un
tiebreak dove gli servono 4 set point per
chiudere (dal 6-1); e
perché in un quarto set di
svarioni e delizie, chiude al terzo match point dopo che il rivale gli ha regalato il 5-4 con un
rovescio fuori e non ha sfruttato due palle del contro break.
«Sono un po’ deluso — borbotta Federer — perché ho giocato un grande match e non ho
sfruttato buone occasioni».
Miracolo Riecco il guerriero di
Maiorca: «Se ci penso, è un miracolo. La domenica prima del
match d’apertura ero nel letto
5
PERCENTUALE 1˚ SERVIZIO
77%
64%
PUNTI 1˚ SERVIZIO
69%
66%
SERVIZIO PIU’ VELOCE KM/H
194
207
VINCENTI
36
46
ERRORI GRATUITI
34
63
PUNTI A RETE
5/15
35/57
PUNTI DA FONDO
53%
44%
PUNTI TOTALI
146
130
che piangevo con un ginocchio
in fiamme, convinto di dovermi ritirare». Stasera, da spettatore, si godrà l’altra semifinale: «Due grandi campioni, spero vinca quello che giocherà
peggio in finale. Consigli a
Murray? Forse che dovrà essere più aggressivo. Ma non sono
affidabile come suggeritore:
con Djokovic ho perso le ultime sei volte...». Il dolce sapore
dell’attesa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sharapova e il suo clone Azarenka per il n. 1
la n. 1 del mondo.
Passato e presente Esperienza
o fresca motivazione? La Sharapova è alla sesta finale di uno
Slam (3 vinte), in Australia ha
festeggiato nel 2008 (l’ultima
vittoria) e perso nel 2007. Si è
presa la rivincita sulla Kvitova,
che l’aveva malmenata in finale a Wimbledon: «Che bello tornare sul palcoscenico, con tutte queste emergenti rischio di
passare per vecchia. Ho combattuto fino all’ultimo punto,
hanno deciso costanza e motivazione». E i nervi, perché la ceca è stata punita dai 41 errori e
la russa non ha tremato nono-
stante 10 doppi falli: «La Azarenka gioca come me? Ma no,
ognuna ha il suo stile. E il n. 1
non mi interessa, ci sono già
passata: molto meglio un altro
Slam».
Finale da urlo Per Vika, fidanza-
ta con il collega Sergei Bubka
190
settimane dall’ultimo n. 1 di
Sharapova (8 giugno 2008).
Victoria Azarenka potrebbe
diventare la 21ª n. 1 (lu.mar.)
«Federer ha giocato male,
ha sbagliato troppo, il
servizio non l’ha aiutato, il
dritto l’ha tradito, ha
rischiato troppo la risposta
sulla prima di servizio e
poco sulla seconda, doveva
andare di più a rete, ha
avuto paura come al solito, e
poi ha perso le gambe».
«No, ha giocato bene Nadal:
è lui che l’ha costretto a
sbagliare, e l’ha lavorato ai
fianchi, giocando profondo,
servendo preciso e correndo
come non gli succedeva dal
2010». Il mondo del tennis si
divide, come sempre,
davanti alla riedizione
numero 27 del più grande
spettacolo, dopo... Dopo chi?
Forse dopo soltanto la mitica
rivalità McEnroe-Borg anni
80. Perché anche i successivi
Becker-Edberg e
Agassi-Sampras non sono
stati così appassionati e
sanguigni come i duelli
dell’epopea Federer-Nadal.
Un classico mai fuori moda,
anche se il copione è
scontato. Ironicamente,
Roger è come i fuochi
d’artificio che hanno
stoppato lui e la semifinale
di Melbourne per l’Australia
Day: bello, bellissimo,
entusiasmante e unico, come
intensità, dura però 10-20
minuti, poi deve staccare il
piede dall’acceleratore e,
come il vecchio Schumacher
sulla sua F1, sgommerà
ancora, scatterà, ma non
terrà più il ritmo dei giovani.
Non sui cinque set, la lunga
distanza degli Slam che,
all’aperto, esalta
ulteriormente le
caratteristiche di Rafa e,
addirittura, lo «calma»,
mentre a Roger, game dietro
game, rimanda nel suo
campo palline sempre più
insidiose, con la faccia
grintosa del mancino di
Maiorca e quei velenosi
«Vamòs», come marcia
funebre. Perciò, chi ama il
tennis come gesto tecnico,
più che come completezza
psico-fisica, è destinato a
soffrire e a vivere di sprazzi,
come ieri. Sublimi, e decisivi
per i 100 metri, ma non per
la maratona alla quale
Federer si condanna dopo il
primo set vinto in un’ora. Il
resto è una conseguenza.
Che trasfigura anche i testa
a testa con Rafa: 8-19.
Povero Roger.
Gazzetta.it
DONNE LA FINALE DETERMINA CHI SUCCEDE LUNEDI’ ALLA WOZNIACKI
MELBOURNE (ri.cr.) Meglio l’originale o l’imitazione
più riuscita? Una finale allo
specchio: la vera Sharapova
contro il suo clone Azarenka.
Figlie dell’ultima Unione Sovietica, entrambe con ascendenze
bielorusse (anche se Maria è
nata in Russia, mentre Victoria
è di Minsk), emigrate da bambine negli Usa per apprendere
l’arte della racchetta, bionde,
gran fisico e con le gambe lunghe lunghe che piacciono alle
copertine di moda e perfino
con lo stesso stile di gioco, domani restituiranno al tennis la
semplicità che il computer spesso stravolge: chi vince, diventa
Decide il 1˚set
Roger non è
da maratona
DJOKOVIC LIVE
LE FOTO PIU’ BELLE
DI MARIA E VICTORIA
jr. è invece la prima volta. Dopo aver battuto la campionessa
uscente, Clijsters, la bielorussa, 11 vittorie e nessuna sconfitta nel 2012, ha mostrato una
maturità che non le si conosceva a questi livelli: «Non credo
fossi un caso da manicomio,
con le mie sconfitte negli Slam:
semplicemente, sono giovane
ed emotiva. Puoi credere in te
stessa anche al mille per cento,
ma non sempre ti riescono le
cose che vorresti fare». Sarà anche la finale con i decibel più
alti di sempre, per i gemiti con
cui le due valchirie accompagnano ogni colpo. Una partita
da urlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le emozioni del
grande tennis su Gazzetta.it
con tutta la diretta della
semifinale maschile tra
Djokovic e Murray che si
gioca stamane alle 9.
In più le interviste, i video,
le curiosità, le quote dei
bookmaker e le gallery
fotografiche. Da non
perdere quella su Maria
Sharapova e Victoria
Azarenka, che si
contenderanno il titolo tra
le donne, e quella sullo
straordinario confronto
Nadal-Federer.
Maria Sharapova, 25 anni EPA
28
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
A cura di RCS MediaGroup Pubblicità
Informazione Pubblicitaria
Ecco l’evento sulle Dolomiti che è diventato un “must” per i fondisti di tutto il mondo
NORVEGIA BATTE ITALIA
2.840-2.314.
C’È NORTHUG!
7200 “Bisonti” in pista
Marcialonga al via!
Domenica (diretta Rai Sport2 9.30 -12.00) la mitica
gara delle Valli di Fiemme e di Fassa in Trentino
gni grande evento ha sempre una grande storia alle
spalle. La Marcialonga, 39
edizioni domenica 29 gennaio, di cose da raccontare ne ha parecchie. La prima è quella dell’inverno
1970, quando di ritorno dalla mitica
Vasaloppet i quattro amici Nele Zorzi,
Giulio Giovannini, Mario Cristofolini e
Roberto Moggio - estasiati dal grande
evento scandinavo - con una semplicità disarmante profferirono una frase
che rimase poi negli annali della storia della granfondo: “Podesan farla
anca noi ‘na gara così” (potremmo
farla anche noi una gara simile). Detto fatto, e il 7 febbraio 1971 ecco la
prima Marcialonga, primo capitolo di
una storia che ha raccontato pagine
epiche del fondo mondiale.
Nel 2003 la svolta, solo in tecnica
classica, 70 km da Moena salendo
me. Quella che sembrava una scelta azzardata, fu l’inizio di un nuovo
grande successo, con gli scandinavi
che ogni anno scendono a frotte ad
ingigantire i numeri. Ora c’è il tetto di
7.000 partecipanti, perché il comitato
organizzatore vuole offrire servizi accurati e una pista in condizioni ottimali
a tutti i concorrenti dal primo all’ul-
O
timo. Domenica in Trentino gli oltre
7.000 marcialonghisti sono pronti
a scrivere una nuova pagina della
celebre granfondo, che ha visto le
iscrizioni chiudersi ancora a giugno,
un successo oltre ogni previsione. Si
correrà su una pista in condizioni eccellenti, a Moena sono già pronti gli 8
binari di partenza, lungo i 70 km sono
stati stesi 200.000 metri cubi di neve
]6@@@ no già ricevuto istruzioni precise per
garantire lo svolgimento di una gara
davvero complessa.
La lista degli iscritti è lunga, ma le prime 200 righe sono quelle che contano, quelle del primo gruppo che
partirà in mass start insieme ai 300
successivi, e sarà una mass start da
Coppa del Mondo! Poi dietro, tutti gli
altri. Dunque il gruppo “rosso” sarà
composto da una pattuglia di atleti
capaci di rendere incandescente un
Mondiale. Northug è il grande atteso.
Il campione norvegese “sente” per
questa gara una grande pressione.
In Norvegia la Marcialonga è come
la maratona di New York per i run 6 5 ma per Northug bisogna vincere. E
non sarà facile. I 70 chilometri sono
impegnativi, soprattutto gli ultimi tre
sulla salita di Cascata, col rilevamen-
mazzata ai muscoli. I migliori salgono
tutti a spinta di braccia. La sciolina
si è dileguata lungo la pista, non c’è
tempo per sciolinare.
!villano o hanno sfavillato nell’olimpo
dello sci di fondo mondiale: Brink,
" # $" %$ders), Svartedal, Bjervig, Koukal,
Rezac, Livers, Confortola, Genuin,
Valbusa, Shevchenko, Neumannova…, poi ci sono gli specialisti delle
$ &'
& & $" %*+/ &ter, Svendsen, Hansson, Lintzen,
4+ 56
La Marcialonga però non è solo
8 6 ; <cialonga “vera” è quella che vivono
tutte le migliaia di fondisti che prima
hanno vinto lo “sprint” per arrivare ad
iscriversi entro i 7.000, e che hanno
un solo grande obiettivo, tagliare il
traguardo, non importa a che ora.
Decoubertain alla Marcialonga andrebbe sicuramente a nozze.
Onore anche ai 16 senatori rimasti.
Sono quelli che hanno portato a termine tutte le edizioni e che saranno
ai nastri di partenza anche domenica
mattina.
Gira quasi la testa a guardare i numeri della Marcialonga.
Domenica 29 gennaio, alle 8.15, Moena sarà invasa da oltre
7.000 fondisti, tutti armati di sci, bastoncini e la solita, incredibile
carica. Cifre a tre zeri, si diceva, per la Marcialonga più affollata
di sempre con 7140 “bisonti”, che “analizzati” nel dettaglio
risultano decisamente interessanti. È universalmente noto che
la patria dello sci nordico sia la Scandinavia, dove si pratica lo
sci di fondo, come in Italia – sia consentito il parallelismo – si
e danesi per la Marcialonga è ogni anno più profondo. A parlare
sono ancora una volta i numeri. Nelle valli di Fiemme e Fassa
scenderanno 2840 vichinghi.
Il popolo di marcialonghisti più numeroso dopo quello
norvegese è quello nostrano, con 2314 partecipanti che
accorreranno in Trentino da ogni angolo dello stivale. La regione
più rappresentata è ovviamente il Trentino-Alto Adige con 751
fondisti, seguiti da 585 lombardi, 338 veneti, 194 atleti dell’Emilia
Romagna, 117 piemontesi, 88 friulani, 79 toscani, 49 liguri, 45
laziali, 21 molisani, 17 valdostani, 12 marchigiani, 6 abruzzesi,
5 campani, 2 umbri e 1 concorrente che rappresenterà la Sicilia.
più rappresentate sono Trento (684), Bergamo (245), Milano
(104) e Vicenza (103).
Terza è la Svezia con 1194 concorrenti. Da segnalare che tutti gli
scandinavi totalizzano ben oltre la metà del totale degli iscritti
alla Marcialonga numero 39.
gentil sesso schierate al via di Moena, con un numero superiore
a quello dei maschi per quanto riguarda le presenza alla Light
di 45 km (298 contro i 224 uomini).
In alto il via del primo gruppo
a Moena. Qui sopra l’arrivo
vittorioso del 2011
di Ahrlin (SWE) a Cavalese.
A sinistra Zorzi,
una delle tante “Stars”.
Foto Facchini/Newspower
(Canon eos)
“Stars” per la LILT
Campioni di sport, la Marcialonga è anche solidarietà
lla Marcialonga le “stelle” sono quelle dei partecipanti alla celebre granfondo: la start list è ricca
di tanti campioni sportivi di ieri e di oggi. In questi
ultimi dieci anni, però, la parola “stelle” rimanda a un altro
aspetto della Marcialonga, quello legato alla solidarietà
della Marcialonga Stars.
L’iniziativa, in programma sabato alle 13.00 a Lago di Tesero, coinvolge ogni anno personaggi famosi dello sport
e dello spettacolo, chiamati a trascorrere un pomeriggio di
divertimento con gli sci ai piedi o con le racchette da neve,
per supportare la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i
Tumori) di Trento.
La Marcialonga Stars intende catalizzare l’attenzione su
una tematica sociale di grande importanza come la lotta ai
tumori, e decine di personalità hanno risposto all’appello e
tra queste la squadra “Stelle Olimpiche”, un team formato
da sportive come Gabriella Paruzzi, fondista plurimeda-
A
gliata e già vincitrice della Marcialonga 2004, il bronzo di
& ;" ?@@? A E $
Pieretti e le veliste Giovanna Micol, Giulia Pignolo, Larissa
4 ; F FJ $ Italcementi, uno dei partner della Marcialonga insieme a
Melinda, Trentingrana, Cavit, Casse Rurali Trentine.
Sabato alla Marcialonga Stars si vedranno anche i motoci U& &" E 5 & FW %<?/ campione italiano e vicecampione del mondo Stock 2011
Danilo Petrucci, quest’anno in MotoGp, e il campione europeo 2004 della 125 GP Michele Pirro (Moto2).
$ < & # Y < U & < $ < W
F F [ Ignazio e Moreno Moser.
LA MARCIALONGA
SI FA IN 3
La Marcialonga oltre agli sci stretti
abbraccia un mondo sportivo...
al cubo. Oltre all’appuntamento
invernale, sono in calendario la
Marcialonga Running e la Marcialonga
Cycling Craft di ciclismo su strada,
tre manifestazioni legate al marchio
Marcialonga che ogni anno
richiamano ai nastri di partenza
un numero sempre maggiore di
concorrenti. La Marcialonga Cycling
Craft (27 maggio) quest’anno è
“abbinata” alla tappa dolomitica
del Giro d’Italia di Pampeago, in
Val di Fiemme, con un pacchetto
ospitalità irrinunciabile. La gara, alla
6a edizione, parte ed arriva a Predazzo
e propone due percorsi di 80 e 135,4
km col Passo Lavazè in comune ad
entrambi i tracciati, mentre il Passo
San Pellegrino e il Passo Valles sono
inseriti nel “lungo”.
La 10a Marcialonga Running invece
è in programma il 2 settembre
con 25,5 km da Moena a Cavalese.
I tre eventi sono anche uniti nella
Combinata Punto 3 Craft, somma dei
per amanti degli sport di fatica con 70
km sugli sci, 135,4 km in sella alla bici
e 25,5 km di corsa.
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
29
PALLANUOTO GLI EUROPEI DI EINDHOVEN
y
Domani
alle16 in Tv
Simona Abbate (a destra) esulta con le compagne dopo il gol decisivo del 13-12 che vale la finale europea per il Setterosa dopo sei anni INSIDE
Setterosa sei magnifico
Russia ciao, Grecia a noi
Un’altra impresa per le ragazze di Conti: battuta la squadra
tricampione dell’Europa, domani per il titolo contro le iridate
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCO CARRELLA
EINDHOVEN (Olanda)
L’unica ragazza russa
che festeggiava, ieri sera, si trovava alle porte di Roma. Tatiana Lvova, col piccolo Alexander in braccio, guardava la semifinale degli Europei davanti
alla tv, brindando allo straordinario successo del compagno
Fabio Conti, il c.t. del Setterosa. Risultato più impensabile
non poteva esserci: non per il
valore delle nostre tigri, ormai
consolidato, ma per quello delle avversarie, uscite trionfatrici dalle tre precedenti edizioni.
Unico stop Per l’Italia è un ritor-
no sul podio dopo sei anni: a
Belgrado 2006 fu argento proprio dietro le stesse rivali. Tra
il Setterosa e la medaglia
d’oro, adesso, rispunta la Grecia, l’unica squadra che ci ha
battuto in questo torneo nella
piscina olandese, 10-9 nella
prima giornata.
Emozioni Dopo la maratona
con le campionesse olimpiche
dell’Olanda, risolta ai rigori,
un’altra sfida da togliere il fiato. La zona del Setterosa contro lo spietato pressing della
squadra di Kabanov, il tecnico
due volte olimpionico (’72 e
’80) che fa leva sul solido blocco del club che allena, il Kirishi: da lì provengono ben nove giocatrici. Gigli compie prodezze in serie, Frassinetti è immarcabile ai due metri, Di Mario semplicemente immensa:
per la romana, alla fine, 30’ in
campo e 5 gol su 7 tentativi. Il
suo rientro in Nazionale, dopo
due anni e mezzo, è entusiasmante. Nessuno sa portarsi
sul doppio vantaggio, la stella
Konukh esce prematuramente
per limite di falli (al 18’), sfiancata dai nostri centroboa. L’ultimo tempo si apre sul 9-8 per
l’Italia ed è un concentrato di
emozioni, botta e risposta, tra
decisioni arbitrali poco condivisibili.
Mano Sull’11-11, Cotti sigla il
nuovo vantaggio in superiorità numerica, Frassinetti coglie
il palo il pallone del +2 dopo
essersi liberata divinamente
sotto la porta («Se avessimo
perso, mi sarei tagliata la mano»), sulla ripartenza è la scatenata Beliaeva a siglare il
12-12, infine la rete della vittoria è firmata da Abbate, un
gran tiro con l’uomo in più da
posizione 5, a 55" dalla sirena.
«Avevo fallito la superiorità
un minuto prima e volevo rifarmi a tutti i costi. Abbiamo ste-
Semifinale decisa
dalla Abbate a
55" dalla fine. Da
applausi Di Mario
e Frassinetti.
Il c.t. Conti:
«Grandi obiettivi»
ITALIA
RUSSIA
13
12
(2-2, 4-4, 3-2, 4-4)
MARCATRICI: 2’01" Beliaeva s.n., 2’16"
Bianconi rig., 2’34" Fedorova, 5’40" Bianconi rig.; 9’48" Di Mario s.n., 10’23" Lisunova s.n., 11’05" Di Mario s.n., 11’22" Beliaeva, 11’53" Ivanova, 14’ Frassinetti,
14’32" Fedotova s.n., 15’40" Aiello s.n.;
18’14" Prokofyeva, 18’37" Frassinetti
s.n., 19’26" Prokofyeva, 21’17" e 22’13"
(s.n.) Di Mario; 26’18" Fedotova, 27’08"
Beliaeva, 27’22" Di Mario, 28’17" Emmolo,
28’55" Lisunova rig., 29’24" Cotti s.n.,
30’26" Beliaeva, 31’05" Abbate s.n.
ITALIA: Gigli, Abbate, Di Mario, Bianconi,
Emmolo, Cotti, Frassinetti; Casanova,
Aiello, Queirolo, Lapi, Rambaldi. N.e.
Giu.Gorlero. All. Conti.
RUSSIA: Kovtunovskaya, Fedotova,
Prokofyeva, Konukh, Lisunova, Beliaeva, Ivanova; Kurochkina, Belova, Khokhriakova, Tankeeva, Antonova. N.e. Karnaukh. All. Kabanov.
ARBITRI: Koryzna (Pol) e Teixido (Spa).
NOTE: sup. num. Italia 11 (7 gol), Russia 6
(3). Usc. 3 f. Konukh 18’25", Bianconi
25’37", Khokhriakova 29’15". Spett.
1.000.
so una squadra di fuoriclasse»
racconta la scugnizza di Marcianise, terra di fantastici pugili. Non è un caso se sia lei, sorella dell’ex azzurra Nicoletta,
a sferrare il colpo del k.o. Con
la rabbia derivante anche da
una rivincita da consumare:
«Ai Mondiali di Shanghai, la
Russia ci aveva negato la gioia
del bronzo». Finì 8-7.
Parla il c.t. L’attacco azzurro è
da Oscar, non così la difesa
che in alcune circostanze si fa
trovare impreparata. Ma poco
importa, visto l’esito. Gli olandesi, da perfetti registi, al termine della battaglia ci fanno
ascoltare «Felicità» di Al Bano
e Romina, mentre in acqua è
festa e Conti sussurra con la voce gli è rimasta: «Maturità è
porsi grandi obiettivi, e noi ci
stiamo riuscendo. È un altro
passo importante per acquisire la consapevolezza di quanto valiamo. Alla vigilia — dice
il c.t. del rilancio azzurro —
avevo detto alle ragazze che
con la Russia ce la saremmo
giocata punto a punto, colpo
su colpo, e sarebbe stato fondamentale restare mentalmente
"dentro" la partita. Ora resettiamo tutto e ci concentriamo
sulla Grecia». Cioè le campionesse del mondo.
Anche nell'altra
sfida, tanti gol e
tante emozioni.
Tra le greche
campionesse
del mondo, che
al debutto
avevano battuto
il Setterosa,
ben 5 gol di
Roumpesi.
Semifinali
Grecia-Ungheria
14-12,
Italia-Russia
13-12.
Finale 5˚
posto:
Olanda-Spagna
10-11.
Domani: finali
3˚ posto
Ungheria-Russia
(14.15) e 1˚
posto
Grecia-Italia(16).
UOMINI
Oggi: semifinali
Italia-Serbia
(18),
Montenegro-Ungheria (20),
diretta
RaiSport 2.
PUBBLICO
Da 2.500 a
3.150. Da ieri,
per le partite
più importanti
dei campionati
europei, la
piscina intitolata
a Pieter van
den
Hoogenband ha
650 posti in più.
Gli organizzatori
hanno fatto
montare una
tribunetta
temporanea
dietro una porta
SEMIFINALE UOMINI OGGI GLI IRIDATI
Un Settebello
e due cognati
contro la Serbia
Gitto e Presciutti uniti in tutto
«Noi, da snobbati a temuti»
Niccolò Gitto, 25 anni, e Christian Presciutti, 29 TARANTINI
Tre gol nel quarto di finale con la Germania, che si aggiungono agli 8 nelle precedenti 5
partite. Ma Christian Presciutti non li ha mai
festeggiati col gesto del "ciuccio", alla maniera
del suo idolo Totti, come ai trionfali Mondiali
di Shanghai, quando era appena nata Chloé: «È
un'esultanza che vorrei riservarmi per queste
ultime partite degli Europei» dice il 29enne attaccante del Brescia, campione di pallanuoto e
campione di simpatia. Nel Settebello che finora s'è arreso solo alla ritrovata Ungheria, è la
freccia che colpisce spesso in controfuga. Ed è
l'uomo che ha sempre la battuta pronta, con la
genuinità che lo contraddistingue, specialmente quando si parla di calcio: «Martedì, la sera di
Juve-Roma in Coppa Italia, Campagna ci ha
concesso di cenare un po' prima: "Così voi romanisti potete godervi la partita". Ma la realtà è
che lui, da juventino, non se la sarebbe mai persa. Che rabbia quel 3-0, ma ci rifaremo...».
Le radici Romano di Guidonia, nato a Venezia
solo perché mamma Paola è veneta, Presciutti
intende conoscere Totti ("Col talento che si ritrova, nonostante l'età, può far comodo a Prandelli") ed è tifoso giallorosso fino al midollo:
«Nel 2001 dello scudetto, andavo in curva». È
una passione che lo accomuna a Gitto, per lui
più di un amico: sono infatti legati a due sorelle, Christian sposato con Micol e Niccolò fidanzato con Victoria. Anche se Gitto nel 2010 si è
trasferito da Brescia a Recco, i quattro trascorrono molti weekend insieme: «Viene a "scroccare" a casa mia — scherza Presciutti — e come se
non bastasse, devo sopportarlo pure qui. Abbiamo la stessa camera». Niccolò, 25 anni, trasteverino, è un fior di difensore: «Un cagnaccio»,
lo definisce Christian. E l’interessato ricorda:
«Giocando nella Lazio, qualcuno mi sfotteva:
"sei er Nesta dei poveri". A me, romanista...».
Gruppo sereno Gli incroci familiari non si limita-
no qui, perché entrambi hanno in casa i possibili eredi, già nelle nazionali giovanili. I fratelli di
Christian, Nicholas ('93) e Daniel ('96), giocano con Camogli e Lazio, Matteo Gitto ('91) milita nel Brescia di Presciutti. Niccolò parla con
gioia del gruppo azzurro: «Grazie al clima che
si è instaurato, anche i lunghi collegiali pesano
di meno». E lancia la sfida alla Serbia, oggi avversaria in semifinale dopo le sfide che valevano il titolo in World League e ai Mondiali: «C'è
rivalità assoluta, è come se nel calcio si affrontassero Italia e Germania. Una volta ci snobbavano, ora hanno imparato a temerci».
f.c.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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PALLAVOLO SALTA LA SECONDA PANCHINA IN A-1 MASCHILE
Esonerato Gulinelli, arriverà Lorenzetti?
Fatale la sconfitta
in Coppa Italia.
Per il momento
Cuneo affidata
a Placì e Piroli
GIANNI SCARPACE
CUNEO
«Tanto non tuonò che
piovve». La variazione al detto
usato per indicare l’immancabile verificarsi di un avvenimen-
to previsto da tempo, si addice
all’esonero del coach della Bre
banca Lannutti Flavio Gulinelli
deciso ieri da Piemonte Volley.
Sì, perché se è vero che nell’aria era percepibile anche dall’ultimo tifoso distratto del Palabrebanca uno scollamento
netto tra il coach e il gruppo di
giocatori più esperto di A-1, lo
stile sabaudo della società aveva concesso poco e niente a
"spifferi" su ciò che accadeva
nello spogliatoio. Cinque righe
di comunicato dicono che «la
società ha comunicato al capo
allenatore signor Flavio Gulinelli l’esonero». Inoltre che «la
squadra è affidata all’allenatore in seconda, Camillo Placì (il
secondo sarà Alessandro Piroli, ndr)» e che «la società ringrazia il signor Gulinelli per il lavoro svolto e gli augura le migliori soddisfazioni per il futuro».
Stop.
Coppa Italia Il resto lo dicono i
volti scuri e i silenzi dopo l’eliminazione dalla corsa alla Coppa Italia (che Cuneo detiene)
in seguito alla scoppola di mercoledì con Belluno, 4 sconfitte
in campionato, l’inspiegabile
scivolone contro i cechi in
Champions (Cuneo è qualifica-
ta per i playoff a 12), la Supercoppa lasciata a Trento, gli immancabili timeout in cui tutti
parlavano con tutti e quindi
con nessuno. «Preferisco non
dir nulla - spiega Gulinelli -, in
queste occasioni bisogna lasciar decantare». «Dispiace, in
tali occasioni, per il lato umano
della vicenda - dice il gm Marco Pistolesi -, ma questa squadra non è mai riuscita a esprimere il suo potenziale». «Spiace arrivare a una situazione così - dice il capitano Wijsmans -.
Può capitare: evidentemente
Gulinelli non era l’allenatore
giusto per il nostro gruppo. Sia-
Gulinelli, 2˚ azzurro al Mondiale ’98
mo tutti convinti che Flavio abbia sempre dato il massimo,
ma accade anche che non si applichi magari il metodo giusto». La cosa che chiedono la
frangia storica dei tifosi (i Blue
Brother) e il leader Carmelo
Noto aggiunge: «I giocatori,
ora, non hanno più alibi». L’esonero arriva in un momento non
facile. Nik Grbic ha un dito fratturato: non sarà disponibile
per tre settimane. Domenica
c’è Latina, mercoledì 1˚ febbraio la prima sfida con Macerata
in Champions. Il futuro? Placì
e Piroli sono considerati ad interim. Nessuno, ufficialmente,
sussurra il nome di Lorenzetti,
allenatore di A1 libero dopo
l'addio a Piacenza: ancora riservatezza sabauda?
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VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
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VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
SPORT INVERNALI GHIACCIO: EUROPEI DI FIGURA
SCI DONNE A ST. MORITZ
Merighetti riprova
«Dopo Cortina
ho qualcosa in più»
Andrei
Plushenko,
29 anni, oro a
Torino 2006 AFP
Daniela Merighetti, 30 anni, ieri in prova con qualche problema alla schiena
Plushenko è tornato
Storici Berton-Hotarek
Lo zar è secondo dopo il corto: «Ma io punto a Sochi 2014»
Azzurri mai così in alto nell’artistico: quarti. E oggi la Kostner
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI
SHEFFIELD (Inghilterra)
Un boato, il silenzio e
poi, con le note di Vivaldi a far
da sottofondo, solo il rumore
delle sue lame sul ghiaccio. Evgeny Plushenko è tornato. E
non è il ritorno di uno qualsiasi. Anche se adesso non è
esplosivo come nei giorni migliori. Anche se oggi appare
meno sfacciato di un tempo.
Anche se ora, quando salta,
non va a toccar le stelle. Non
bastassero le due stagioni di
stop, ha anche un ginocchio
che lo tormenta. A 29 anni, è
qui solo per dimostrare di essere ancora vivo. Ma intanto li
mette (quasi) tutti in fila di
nuovo. Solo un suo protetto, il
18enne Artur Gachinski, allievo del suo stesso maestro
Alexei Mishin, bronzo mondiale in carica, gli sta davanti,
per 9/100, un nulla. Il libero,
domani, sarà una battaglia.
Addio Nizza «Questo — ammette lo zar poco dopo l’esercizio,
volto affaticato, pattini slacciati — non è il mio livello.
Senza quadruplo mi sembra
di tornare indietro di decenni.
Ma se lo eseguo, poi il ginocchio sinistro mi fa troppo male, per recuperare devo stare
fermo 3 o 4 minuti, senza pattinare. È stata una scelta obbli-
gata e so che potrà costarmi il
titolo. Come sarà quella di rinunciare ai Mondiali di Nizza.
Ma quanto prima sarò a Monaco per farmi pulire il menisco.
Del resto la mia presenza qui
va valutata in prospettiva. Lo
sapete, punto ai Giochi di Sochi 2014 e questa è la prima
tappa di avvicinamento. Avevo bisogno di gare, anche per
far punti per il ranking mondiale. Ho pattinato pulito, sono contento così. Lo rimarrò
anche non dovessi vincere: di
ori nel cassetto ne ho tanti».
Molto male gli azzurri, con
gravi problemi sui salti: Samuel Contesti, nelle ultime
tre edizioni sempre tra i primi
sei, con un programma che
proprio non digerisce più, è
11o, Paolo Bacchini 17o.
Che coppia Molto meglio, in casa tricolore, va nelle coppie di
artistico. Stefania Berton-Ondrej Hotarek chiudono a uno
scintillante quarto posto, nuovamente miglior risultato nella storia tricolore della specialità (una storia cominciata nel
1930...), con un progresso di
una piazza rispetto a Berna
2011. Il loro libero, proposto
con eleganza e accompagnato
dall’Adagio di Albinoni, non è
esente da pecche, ma comunque di livello. Gli allievi di
Franca Bianconi, soprattutto,
dimostrano gran carattere.
SHORT TRACK OGGI AL VIA GLI EUROPEI
Fontana all’attacco
«Vinco tutte le gare»
Arianna Fontana non si
nasconde: agli Europei di
short track, da oggi a domenica nella ceca Mlada Boleslav,
una cinquantina di km a nord
di Praga, non solo punta a conquistare il quarto titolo della
carriera, superando così Marinella Canclini, vincitrice delle
prime tre edizioni della rassegna, tra il 1997 e il 1999. Ma,
addirittura, «a impormi in tutte e quattro le prove del programma. Per un motivo o per
l’altro, non ci sono mai riuscita». E’ giustamente ambiziosa,
la 21enne azzurra. Nel Vecchio Continente non può temere rivali. Tanto più in questa
stagione, che l’ha vista trionfare in cinque delle sue sei ultime gare di Coppa del Mondo.
«Nei 500 - dice - dovrò prestare attenzione a Martina Valcepina (lo scorso anno già bronzo nella generale, ndr), nei
1000 e 1500 alla ceca Novotna e alla britannica Christie,
LA GUIDA
Contesti solo 11o
Oggi danza con
Cappellini-Lanotte
Stefania Berton e Ondrej Hotarek AP
Coppia nata e cresciuta a Sesto San Giovanni, per i due è il
miglior modo per festeggiare
il fresco ingresso nelle Fiamme Azzurre. Bravi anche Anna
Gillespie-Luca Demattè, dodicesimi come lo scorso anno,
ma con tre primati personali.
Ai vertici è sempre più Russia:
la tripletta, con Tatiana Volosozhar-Maxim Trankov d’oro,
arriva per la dodicesima volta.
Oggi intanto, insieme a Valentina Marchei e a Francesca
Rio, entra in scena Carolina
Kostner. Nel corto pattinerà
per penultima (su 28), alle
17.56 italiane. Nelle rifiniture
sulla pista secondaria, nonostante in precedenza un virus
l’abbia tenuta a riposo tre giorni, è parsa in gran condizione.
È caccia al quarto titolo e alla
settima medaglia.
Stasera, nel libero della
danza, Anna Cappellini Luca
Lanotte, sesti dopo il corto,
cercano una difficile (non
impossibile) scalata al podio.
Uomini. Corto: 1. Gachinski
(Rus) 84.80; 2. Plushenko (Rus)
84.71; 3. Verner (R.Ceca) 81.14;
4. Fernandez (Spa) 80.11; 5.
Amodio (Fra) 78.48; 6. Brezina
(R.Ceca) 76.13; 7. Van der
Perren (Bel) 71.05; 8.
Nemdrickx (Bel) 69.98; 11.
Contesti 66.86; 17. Bacchini
55.77. Coppie. Finale: 1. (1.1.)
Volosozhar Trankov (Rus)
210.45; 2. (2.2.) Bazarova
Larionov (Rus) 193.79; 3. (3.3.)
Stolbova Klimov (Rus) 171.81; 4.
(4.4.) Berton Hotarek 158.99; 5.
(7.5.) Vartmann Van Cleave
(Ger) 154.99; 6. (8.6.)
James Cipres (Fra) 151.93; 12.
(11.12.) Gillespie Demattè 120.11.
Oggi (ora it., locale 1 ora) Ore
14: corto donne (Rio ore 15.00,
Marchei ore 17.43, Kostner ore
17.56). Ore 19: libero danza
(Guignard Fabbri ore 20.52,
Cappellini Lanotte ore 21.24).
In tv: RaiSport 2 ore 13.50,
RaiSport 1 ed Eurosport ore 22.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ma senza nulla togliere a questo appuntamento, il mio mirino è già puntato alle ultime
tappe di Coppa e ai Mondiali».
PIERANGELO MOLINARO
ST. MORITZ (Svizzera)
A Brescia qualcuno ha
preso Daniela Merighetti per
matta. «Ma come — si è sentita
dire quando ha varcato la porta della palestra — non ti hanno operato alla mano due giorni fa?» Lei ha risposto: «Certo e
in anestesia generale, ma oggi
pedalo sulla cyclette solo per
un’oretta». Quando si dice l’impegno. D’altra parte Daniela,
30 anni, non si è mai fatta pregare, è sempre stata un esempio di professionalità e la vittoria di due settimane fa nella discesa di Cortina è stata il giusto premio a 15 stagioni di dedizione. Oggi sarà in pista a St.
Moritz per la supercombinata
che recupera quella annullata
a Val d’Isere, domani la discesa, domenica un’altra supercombinata(con superG).
La convalescenza «Dopo Corti-
na ho rimesso gli sci solo martedì per la prima prova della discesa, ma gli allenamenti li ho
ripresi subito. Mi hanno operata al pollice sinistro che mi ero
fratturata una settimana prima a Bad Kleinkirchheim quando il palo di una porta mi ha
colpita sulla mano e ho ripreso
due giorni dopo; nei giorni successivi ho lavorato su forza e
rapidità. Il pollice? Lo proteggo con un tutore, lo stesso di
Cortina. Perdo qualcosa in
spinta in partenza, ma se ho
vinto la prima gara in carriera
con un pollice rotto, chissà
adesso che me lo hanno aggiustato», scherza. Vincere nello
sci è la pietra miliare di una carriera e non tanto per la popolarità. Diceva Deborah Compagnoni: «Le sensazioni che provi quando vinci te le devi tenere strette, rimarranno il punto
di riferimento, nei momenti
belli, ma soprattutto in quelli
brutti, quando non sai da dove
iniziare la risalita». Parole sagge che la Merighetti condivide,
anche se deve fare i conti con
la naturale modestia. «Lo so,
ma Cortina per me è una pista
speciale, dove riesco a tirare
fuori tutto e qualcosa di più. In
gara ci ho sempre provato, come testimoniano le tante cadute, ma dopo quella vittoria ho
qualcosa in più dentro».
La squadra E la Merighetti spe-
ra che il suo trionfo sia uno stimolo per tutta la squadra. «Siamo un bel gruppo — dice — e
io in allenamento non sono mai
davanti. Spero che anche le
mie compagne ci credano. A St.
Moritz per me sarà dura. Non
ho mai avuto un grande feeling
con questa pista, ma mi preoccupa di più la schiena, che in
prova ha ringhiato, mi sono fermata per non fare danni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SU SPORTWEEK
Domani la Maze e
il caso sottotute
Su SportWeek in
edicola domani con la
Gazzetta dello Sport la
slovena Tina Maze si
racconta, dal caso sottotute
alla sfida alla Vonn.
Taccuino
DONNE A ST. MORITZ
Oggi supercombinata
Ore 10.30 e 13.30 in tv
Staffette E’ invece in questo
contesto che la Nazionale, nel
suo complesso, a partire dalle
staffette, dovrà dimostrare di
essere sulla giusta strada. Se
in campo femminile (con in gara anche Cecilia Maffei) la situazione è rosea, è tra gli uomini (assente il neo russo Ahn
Hyun Soo) che c’è tanto da lavorare: dopo il flop di Heerenveen 2011 (zero medaglie individuali come solo a L’Aia
2001), si può contare su due
soli partecipanti: Yuri Confortola e Tommaso Dotti.
a.b.
Oggi (ore 15): 1500, batterie staffette.
DAL NOSTRO INVIATO
Arianna Fontana, 21 anni LAPRESSE
Lindsey Vonn è stata la più veloce
nella 2a e ultima prova della disce
sa. La statunitense mercoledì ave
va una telecamera sul casco, per
poter rivedere il tracciato. Ieri il di
rettore della Coppa, Skardaal, l’ha
vietata perché è contro le regole
per la sicurezza. Elena Fanchini, 2a
mercoledì, ieri ha chiuso 3a ma ha
saltato una porta.
Supercombinata donne (St. Mo
ritz, discesa 10.30, slalom 13.30,
dir. RaiSport1 ed Eurosport). Petto
rali: 2 Gut (Svi), 3 Borsotti, 5 Brigno
ne, 11 Merighetti, 13 Schnarf, 17 Ma
ze (Slo), 18 Fenninger (Aut), 19 Go
ergl (Aut), 20 Riesch (Ger), 21 Vonn
(Usa), 23 Marsaglia, 25 E. Curtoni,
36 Agerer, 39 E. Fanchini. Coppa
del Mondo (16): 1. Vonn (Usa) 970;
2. Maze (Slo) 688; 3. Schild (Aut)
548. 21. Merighetti 182.
UOMINI A GARMISCH
Fill 2˚ in prova
Nella prima prova della discesa di
Garmisch (Ger) Peter Fill ha chiuso
2o a 65/100 da Reichelt; 14o Innerho
fer. Oggi la 2a prova, domani la di
scesa e domenica il superG.
FESTA DEVILLE E GROSS Stase
ra 21 la Val di Fassa festeggia a Mo
ena Cristian Deville e Stefano
Gross con una sfilata per il paese
in carrozza e la celebrazione in
piazza.
32
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
RUGBY SEI NAZIONI
VELA LA NUOVA SFIDA
«Riportiamo
in Oceano
tutta l’Italia»
LA PRESENTAZIONE GLI AZZURRI RICEVUTI DA PETRUCCI AL CONI
Inghilterra:
già 65.000
all’Olimpico
Aperti i settori alti
dello stadio: si va
verso l’esaurito
(ro.pa.) Ieri al Foro Italico
la Nazionale (senza Parisse, Canale, Castrogiovanni e Lo Cicero, impegnati nei club in Francia
e Inghilterra), ha incassato il saluto del presidente del Coni,
Gianni Petrucci (nella foto ANSA, col n.1 Fir Dondi), al Foro
Italico, entusiasta di fronte ai
65mila biglietti già venduti per
Italia-Inghilterra dell’11 febbraio (volume d’affari circa 4 milioni). Brunel ha ribadito: «Proviamo a vincere il prima possibile il
Sei Nazioni». In tutto questo per
gli azzurri l’ansia per Antonio Pavanello, accusato di stamping in
Benetton-Saracens. Oggi il 2ª linea sarà ascoltato dal panel dell’Erc in teleconferenza da Treviso. «Gli calpesto un polpaccio e
non volontariamente, lui non si
fa nemmeno male —, dice l’azzurro —. Spero tengano conto
della mia fedina immacolata».
Speriamo: sarebbe una beffa dopo aver ritrovato l’azzurro a tre
anni dall’ultimo match.
Soldini va a Cadice, base per il primo
tentativo di record sulla rotta di Colombo
Esposito, per tutti Elvis
La Nazionale dei giovani
A 18 anni il napoletano di Treviso è simbolo del nuovo corso
Studia da odontotecnico, ma Troncon l’ha già ribattezzato
NICOLA MELILLO
ROMA
Appena arrivato in ritiro,
Troncon gli ha affibbiato il soprannome: «Elvis!». Ed Elvis
sia. «Per via della capigliatura»
sorride Angelo Esposito. Diciotto anni, se Esposito dovesse debuttare quest’anno sarebbe il
più giovane azzurro di sempre
nel Sei Nazioni.
Napoletano Nella Nazionale di
Jacques Brunel che all’Acqua
Acetosa sta preparando la sfida
alla Francia del 4 febbraio,
Esposito è il rappresentante
principe della nuova linfa che
il nuovo c.t. ha inserito nel
gruppo. I compagni sono conquistati, Brunel è andato oltre:
«Il Sei Nazioni si può vincere.
Con gli Esposito». Lui blocca
tutto: «Si riferiva a quelli giovani come me. Certo, poi qua ci
sono io...». Uno che si chiama
Angelo Esposito, figlio di Ciro e
Maria, nato a Casandrino, provincia di Napoli, te l’aspetti con
l’accento da scugnizzo. Macché: una bella cadenza veneta:
«Quando avevo 5 anni ci siamo
trasferiti a Treviso, quindi a
Breda di Piave. Ho iniziato a
giocare a rugby in terza elementare. Mi ha subito conquistato. Mia madre era titubante
all’inizio, poi ai primi concen-
«
Sono veloce e
placco, ma ho
ancora il vizio
di tenere la palla
con una mano
ANGELO ESPOSITO
18 ANNI, ALA
tramenti, visto il clima che
c’era tutto intorno, ha capito.
Ambiente fantastico: quando finivo scuola non vedevo l’ora di
andare sul campo e fare un bel
placcaggio. La valvola di sfogo
di una partita di rugby non ha
eguali».
Capitano Cresciuto nella Tarvi-
sium, Esposito è sbarcato tre anni fa all’Accademia Federale
Under 18 di Mogliano Veneto,
quindi in quella Under 20 di Tirrenia. Subito, a Mogliano e a
Tirrenia, è stato eletto capitano. Qualcosa vorrà dire: «Non
so se ho qualità di leader, forse
sarà che sono il primo a menare
le danze quando c’è da divertirsi nei momenti di relax, ma anche il più responsabile e serio
sul campo di allenamento». In
ritiro è in stanza con Giovanbattista Venditti, 21 anni: «Mi faccio raccontare tutto il possibile
su come funziona negli Aironi:
io finora a certi livelli non ho
mai giocato».
Una mano Brunel ha detto:
«Esposito ha gambe, all’ala contano quelle». Pregi e difetti dell’ala Esposito? «Cambio di passo notevole, lavoro sugli scatti
e sui 30 metri viaggio sotto i 4
secondi. Sono veloce e riesco a
liberarmi degli avversari con efficacia. E poi sento di avere un
buon placcaggio. Un vizio?
Tendo a tenere l’ovale con
una mano. Segno di sicurezza, ma i tecnici mi sgridano perché così non posso passare la palla. Un vizio che sparirà».
Studi Esposito è al quinto anno di tecnico odontoiatra: «Quest’anno ho gli esami.
A Tirrenia seguiamo le lezioni
di professori privati e io una volta la settimana vado a far pratica in uno studio di Pisa. Quando sono stato convocato ero così preso che ho dimenticato i libri a casa. Ma non credo che sarei riuscito a studiare...» La Nazionale è stato uno choc. «Altroché, come quando invece del
Mondiale Under 20 mi sono ritrovato nella Nazionale A per la
Churchill Cup: vedermi in ritiro con Mauro Bergamasco, Bortolami, Bernabò mi ha fatto un
certo effetto. Ho debuttato contro Tonga. Ma qui, con l’Olimpico tutto pieno. Mi sa che sarà
tutta un’altra storia...»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Vor 70 ora con la nuova livrea Maserati ha fatto la Volvo Race
GIAN LUCA PASINI
MILANO
P
Angelo
Esposito,
18 anni, ala
trevigiana
dell’Accademia PRATELLI
OPERAZIONE FLANKER NEL DERBY 2010 COCAINA VENDUTA NEGLI SPOGLIATOI
IL CALENDARIO
Spaccio di droga a Piacenza
Arrestati due ex rugbisti
Sabato 4 febbraio
Francia-Italia
Ecco i Bleus
MATTEO MARCHETTI
PIACENZA
L’hanno chiamata «Operazione flanker» perché uno dei
personaggi chiave giocava in
quel ruolo in serie C nel Piacenza ’47, con qualche panchina in
serie A. Al centro dell’indagine
lo spaccio di droga, un’inchiesta che ha coinvolto anche 13
rugbisti di formazioni minori
emiliane. Due di loro, Filippo
Maserati e Fouad Hirate (un
passato al Fiorenzuola in Serie
C), sono stati arrestati, altri
due denunciati e i restanti 9 segnalati come assuntori. L’indagine, condotta dal Nucleo investigativo dei Carabinieri di Piacenza diretto dal capitano Rocco Papaleo, ha portato a 37 arresti a cui vanno aggiunte 33 denunce e il sequestro di 10 kg di
stupefacenti.
Terremoto Arrestata anche la
compagna di Maserati, Maria
Chiara Borella, bodybuilder. Al
centro dell’indagine il derby
Piacenza-Lyons dell’aprile
2010; lo spaccio sarebbe avvenuto sugli spalti negli spogliatoi. Sarebbe interessata anche
la sfida Italia-Australia del novembre 2010 a Firenze. Gli
spacciatori avrebbero approfittato pure del Sei Nazioni e dell’ultimo Mondiale, per vendere
droga in un locale di Fiorenzuola che trasmetteva le partite.
La Fir Ieri la Fir si è detta «certa
che le azioni di singoli non compromettano l’immagine e il va-
13
Gli atleti coinvolti
Due sono stati arrestati, due
denunciati, altri nove segnalati
come assuntori
lore del gioco», e ha attivato la
Procura federale. I Lyons hanno ribadito la loro estraneità alla vicenda, mentre il Piacenza
ha ricordato di aver «allontanato negli anni scorsi uno dei due
coinvolti».
Security e calcio Parte del grup-
po svolgeva mansioni di security. Sembra che, all’oscuro degli
artisti impegnati, gli arrestati
abbiano venduto droga all’Heineken Jamming Festival, ai concerti di Vasco Rossi e dei Take
That a Milano, al Sonisphere e
all’I Day Festival di Bologna. In
più, la Borella è ritenuta un punto di riferimento per lo spaccio
nella Curva Nord del Piacenza
calcio, anche se nessun esponente dei tifosi più caldi è coinvolto nell’inchiesta. Al centro
dell’attenzione Atalanta-Piacenza e Albinoleffe-Piacenza,
gare «chiave» anche nell’inchiesta sul calcioscommesse.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
C’è anche il pilone destro
David Attoub, in un primo
tempo escluso, tra i 23 scelti
dal c.t. Saint André per
Francia Italia del 4 febbraio.
Gli esordienti sono il centro
Fofana e il 2ª linea Maestri.
«Dobbiamo prenderci una
rivincita», ha detto Saint André.
Sei Nazioni. 1˚ turno (4 5/2):
Francia Italia,
Scozia Inghilterra,
Irlanda Galles.
2˚ turno (11 12/2):
Italia Inghilterra,
Francia Irlanda, Galles Scozia.
3˚ turno (25 26/2):
Irlanda Italia, Inghilterra Galles,
Scozia Francia.
4˚ turno (10 11/3): Galles Italia,
Irlanda Scozia,
Francia Inghilterra.
5˚ turno (17/3): Italia Scozia,
Galles Francia,
Inghilterra Irlanda.
Biglietti Per Italia Inghilterra
(11/2, ore 16) e Italia Scozia
(17/3, ore 13.30) biglietti in
vendita su listicket.it
«Stiamo cercando di riportare l’Italia in Oceano. E
adesso che da mesi lavoro attivamente a questo progetto, mi
fa piacere che in mezzo al mare con noi, su Maserati, verranno le tante aziende italiane,
piccole e grandi, che ci hanno
aiutato. Nei loro settori sono
l’eccellenza, speriamo che ci
facciano andare più veloci». Risatona larga, goduta. Giovanni Soldini collezione 2012. Maglione blu regolamentare da
cui spunta una camicia, lampi
da cittadino prima di salire in
barca a La Spezia, dove era ormeggiato Maserati, il Vor 70
che partecipò alla penultima
Volvo Race e che, oggi si sta trasferendo a Cadice, a caccia di
record.
Da Cadice Il primo nella lista è
quello che viene indicato come
la rotta di Colombo, da Cadice
(una trentina di km da Palos,
da dove salparono le tre caravelle), costa Atlantica della
Spagna a San Salvador, Bahamas. «Tante insidie e tante miglia. Oggi metterei la firma a
farcela in 12 giorni. Abbiamo
una buona finestra meteo per
il primo febbraio. Prendere il
momento giusto è decisivo per
raggiungere l’obiettivo», continua Soldini che ha allestito
una squadra di 8 uomini, meno italiana del solito. «Questo
progetto vuole essere italiano,
ma essere comunicato anche
all’estero... Ecco perché abbia-
mo gli stranieri. Scherzi a parte abbiamo cercato di assemblare un team che potesse funzionare, unendo esperienze diverse». Quando gli chiedono
per la decima volta se questi
tentativi di record (il primo
pacchetto ne prevede 3, Cadice-San Salvador, Miami-New
York e New York-Cape Lizard)
sono il primo passo per tornare a una sfida italiana in mezzo
agli oceani, Soldini perde un
po’ la pazienza. «L’Italia non è
in oceano da oltre 20 anni, Maserati ce la riporta. Ma prima
di pensare a quello che potrebbe essere puntiamo a fare bene
questo lavoro, che non è per
nulla facile. Se proprio vogliamo guardare il giro del mondo
(la Volvo Race appunto, ndr)
costa ancora troppo. Mi dispiace non essere stato al via, ma
non c’erano le condizioni.
Guardando il lotto dei partenti, però e quello che è successo
nella prima tappa, forse dico
che c’è qualcosa che non va»...
55.000 follower Va invece Mase-
rati con tutte la sua tecnologia.
«Bisogna stare al passo coi tempi. Ho iniziato a fare regate,
tanti anni fa, scaricando da
una specie di fax le carte meteo, adesso a bordo abbiamo 3
telefoni satellitari e una quantità impressionante di computer. Mi fa effetto essere in mezzo all’Oceano in regata e chattare con Skype. I nuovi modi di
comunicare, come Twitter, ti
avvicinano alla gente, la portano in regata e non ti consentono di barare...».
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PROBABILE PARTENZA IL 1˚ FEBBRAIO
RCS
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
Nuoto GIOVENTU’ EUROPEA
V.d.Hoogenband
dirige il Festival
Olimpiadi LA CORSA PER LA CANDIDATURA
Roma 2020, si decide
Fra i ministri cresce il sì
VALERIO PICCIONI
Pieter Van den Hoogenband, 33 anni
(al.f.) Una nuova carriera dirigenziale per Peter Van
den Hoogenband, olimpionico
a Sydney. L’olandese è stato
nominato direttore organizzativo del festival olimpico della
gioventù europea (Eyof) di
Utrecht (Ola) del 2013. L’ex stileliberista, che partecipò a questa manifestazione nel 1993, è
già organizzatore del meeting
internazionale di nuoto di Eindhoven presso l’impianto che
porta il suo nome.
RIECCO THORPE (al.f.) Ian Thorpe
torna a Tenero (Svi): l’olimpionico australiano, allenato da Touretski, domani e domenica sarà al via dei 100-200 sl
a Lussemburgo.
AZZURRI IN GARA (fe.pas.) Domani e
domenica, al Polo natatorio di Ostia, seconda edizione del Trofeo Area Sporting Club con 700 nuotatori tra cui gli
azzurri Lestingi, Scarcella, Terrin, Ferraioli, Toniato, Donin, Zoccari, Ferronetti, Romani, D’Arrigo. Le gare si svolgeranno nelle cinque specialità del nuoto, sulle distanze dai 50 ai 400 metri. A
Viterbo, invece, c’è il trofeo Larus.
Oggi o venerdì 3 febbraio. I tempi sono questi, il sì di
Monti e del Consiglio dei Ministri a Roma 2020 dovrà arrivare in una di queste due occasioni e sarà molto probabilmente un sì collegiale, irrobustito e condiviso da tutto l’Esecutivo. Ieri si inseguivano le
voci: oggi, no venerdì prossimo, forse in due puntate. Il tutto, però, con un certo ottimismo sul sospirato via libera
del Governo.
Passera, sembra godere di
una solida maggioranza.
Quanto al Parlamento, il suo
sì può arrivare anche dopo il
15 febbraio, la scadenza entro
la quale il Governo deve decidere.
Mennea e Alemanno Alemanno
continua a dichiararsi convinto del sì di Monti e giudica
l’eventualità di un no al sostegno un «errore clamoroso». Il
sindaco di Roma risponde anche a Pietro Mennea, che sul
Corriere della Sera si era chie-
sto: «Come può pensare ai Giochi un Paese in ginocchio?».
Per Alemanno, «Mennea non
ha letto il dossier», la relazione della commissione Fortis
sui vantaggi dell’Operazione
Olimpiadi, «e con tutto il rispetto credo che in questo caso avrebbe fatto bene a misurate meglio le parole». Infine i
GiovaniRoma2020, un gruppo di studenti universitari nato per sostenere la candidatura. Hanno scritto al Governo:
«È un'occasione unica e improrogabile per il nostro futuro».
dente del Consiglio è sempre
impenetrabile sull’argomento. Ma ci sono due situazioni
che illustrano il «diradarsi della nebbia», parole di uno degli
esponenti del partito olimpico. Intanto il Capo dello Stato, il grande sponsor di Roma
2020. Ieri Monti ha pranzato
con Napolitano per preparare
il Consiglio Europeo di lunedì, ma è molto probabile che
l’argomento olimpico si sia inserito fra Merkel, borse e
spread. O almeno così spera
chi tifa Roma 2020.
Beach volley
Ufficializzato Paulao
La federazione italiana ufficializza il nuovo c.t. del beach Paulo Roberto Moreira
Da Costa, meglio conosciuto come Paulao, che avrà incarico di provare a qualificare gli azzurri a Londra. Paulao, nato a
Salvador di Bahia, ha alle spalle un passato da atleta di beach con all’attivo circa
quindici anni di esperienza nel World
Tour.
Mario Pescante, leader di Roma 2020, e Jacques Rogge, presidente Cio
Scherma COPPA DEL MONDO AL VIA A LEGNANO E PARIGI
Ippica VARENNINE A PARIGI
L’Egna attacca
arbitri e Fisg
Tagliariol e Baldini alla rincorsa
della qualificazione olimpica
Lisa si prepara
Martina vince
(m.l.) Botta e risposta a
suon di comunicati Egna-Fisg.
Il tutto a seguito dei fatti avvenuti il 18 dicembre all’Agorà milanese quando — al termine di
Milano Rossoblu-Egna, 23ª di
A-2 — alcuni giocatori e dirigenti ospiti sono stati aggrediti
da un gruppo di ultrà. Il club altoatesino accusa pesantemente
gli arbitri di quel match per non
aver scritto nulla a referto nonostante la testimonianza (depositata) del team leader che al momento dell’aggressione li avrebbe esplicitamente chiamati, ma
senza risultato. Inoltre l’Egna
in vista del match del 3 febbraio (37ª) ancora al palazzetto di
via dei Ciclamini, lamenta la
mancata presa di posizione della Fisg circa le garanzie richieste (campo neutro o porte chiuse) e i tempi lunghi della giustizia sportiva (udienza fissata
per il 15 febbraio). Questa la risposta della Federghiaccio: «I
tempi sono quelli previsti nel regolamento. Non esiste poi la
possibilità di provvedimenti
cautelativi o provvisori di alcun
genere».
(ma.po) Spada e fioretto
maschile aprono a Legnano e
Parigi l’ultima volata per
l’Olimpiade di Londra. La qualificazione si chiuderà il 31 marzo e da oggi, primo appuntamento dopo i Mondiali di Catania, gli azzurri vanno in pedana per conquistarsi un posto
per la pedana olimpica.
Ormai quasi un mese di
sciopero in Italia, con l’emendamento salvaippica a -40% in attesa della verifica del Senato. E
chi può si riversa in massa a Parigi. Ieri 23 cavalli italiani in gara e una vittoria, quella della varennina Martina Grif (M. Smorgon) in 1.14.8 nel Prix de Villareal. Domani saranno addirittura in 34, fra i quali Look Mp e
Lover Power e Fitzgerald Bigi
nel Prix de Luxembourg (m.
2100) prova di cartello della vigilia dell’Amérique, in preparazione del quale ieri mattina Lisa America (il più titolato erede
di Varenne con 15 Gp vinti) ha
effettuato l’ultimo, collaudo a
Grosbois con l’allenatore Jerry
Riordan. Domenica anche l’altro italiano Main Wise As, sarà
al via. E sempre a proposito di
Amérique, è morto a 26 anni
Sea Cove, vincitore nel 1994 in
coppia con Jos Verbeeck: il driver belga fu autore di un autentico capolavoro, lanciando in
fuga l’americano di Charles
Grendel che si salvò dal ritorno
di Vourasie la sorella di Ourasi
unico vincitore di 4 edizioni.
I soccorsi dopo gli incidenti VISINTIN
DOMINGUEZ CAMBIA IDEA (pe.m.) La
spagnola Marta Dominguez, iridata nei
3000 siepi a Berlino´2009, ha cambiato
idea sulla statua che lo scultore Luis Alonso le ha dedicato e che, prima dell’inaugurazione nella città natale di Palencia, l’atleta aveva rifiutato perché dalle fattezze
«troppo belle». «Accetto la statua come
forma di buona volontà», ha detto la Dominguez.
MAESTRI Alessandro Maestri ha chiuso
la sua avventura in Australia. I suoi Brisbane Bandits hanno finito a 20vinte-25
perse. Il lanciatore azzurro chiude con 4
vinte-4 perse, 3.25 di media pgl e 53so in
63.2 inning.
Ghiaccio INCIDENTI A MILANO
Fioretto uomini Dalla tripletta di
Catania — con Andrea Cassarà
campione del mondo davanti
ai compagni di squadra Aspro-
ESORDIO MARCIATORI Gli azzurri Alex
Schwazer, Giorgio Rubino, Jean Jacques
Nkoloukidi, Marco De Luca (35 km) ed Elisa Rigaudo (20 km) faranno l’esordio stagionale domenica a Latina, nel trofeo Invernale.
Baseball
Ministri per il sì Poi c’è quella
Trofeo Carroccio Nella spada
maschile è praticamente già
qualificato il campione del
Mondo Paolo Pizzo, ormai imprendibile per i compagni di
squadra. Attualmente l’altro
qualificato (visto che a Londra
la spada a squadre non è in programma, ogni nazione può portare al massimo due atleti) sarebbe Alfredo Rota, ma il campione olimpico in carica, Matteo Tagliariol, ha quattro tappe
di Coppa (oltre Legnano, sono
in calendario Doha, Tallinn e
Parigi) per rifarsi. Il primo appello sarà domani con le finali
individuali. Al PalaBorsani di
Castellanza si comincia oggi
con la fase a gironi, domenica
la prova a squadre. Convocati:
Pizzo, Rota, Tagliariol, Ferraris, Garozzo, Martinelli. In pedana ci saranno inoltre Carozzo, Cipriani, Confalonieri, Concilio, Falcini, Gallo, Mancini,
Marzani, Trager, Valentini e i
giovani Buzzi, Fichera, Santarelli e Andreana. Gli assalti saranno trasmessi su RaiSport1
(differita domani alle 22.30),
Raisport2 (diretta domenica alle 16) e Federscherma.tv.
GIBILISCO ULTIMO (si.g.) Debutto stagionale di Giuseppe Gibilisco a Cottbus (Ger),
ottavo e ultimo nell’asta con 5.30 (3 n. a
5.50). A causa di un lieve risentimento a
un adduttore, l’azzurro rinuncia al previsto meeting di oggi a Chemnitz (Ger), per
eventualmente ripresentarsi sabato 4
febbraio a Mondeville (Fra). Uomini. Asta:
Filippidis (Gre) 5.72; Holzdeppe 5.66. Donne. Alto: Shkolina (Rus) 1.96; Gordeyeva
(Rus) 1.96; Petre (Rom) 1.93; 5.
Howard-Lowe (Usa) 1.90. A Mosca (Rus).
Donne. 400: Fedoriva 52”39. 800: Kofanova 2’00”54. A Izhevsk (Rus). Donne. Triplo: Krylova 14.24. A Ostrava (R.Ceca).
Uomini. Alto: Baba 2.29. A Cardiff (Gb).
Uomini. 800: Thomas 1’47”82. A Potsdam
(Ger). Donne. 1500: E. Sujew 4’07”72; D.
Sujew (gemella) 4’07”99.
MONDO OUTDOOR (si.g.) Sotto la neve,
Nadine Muller ha lanciato il disco a 66.19
ad Halle (Ger). Uomini. Disco: Wierig
64.16. A Newcastle (Aus). Uomini. 300:
Thomas 32”95. Donne. 400 hs: Boden
56”14. A Ballarat (Aus). Donne. Giavellotto: Mitchell 62.51.
Napolitano Per la verità il presi-
parola, «collegiale». Nel Consiglio dei Ministri la corrente
pro Roma 2020, guidata dal titolare degli Esteri Terzi e da
quello dello Sviluppo Corrado
Atletica
Matteo Tagliariol, 29 anni BIZZI
monte e Avola — al Challenge
di Parigi, il fioretto azzurro ha
due mesi per definire le classifiche. Per ora Andrea Baldini, iridato nel 2009, è il quarto dietro ai compagni (e nell’individuale saranno schierati al massimo 3 atleti per ogni Paese).
«Ci presentiamo nell’individuale con dodici atleti ma soprattutto con quattro nei primi cinque posti del ranking e dopo i
successi di Catania — commenta il c.t. Stefano Cerioni —. A
squadre, poi, dobbiamo confermare il nostro valore per poter
porre una seria ipoteca circa la
qualificazione a Londra». I convocati: Andrea Cassarà, Valerio Aspromonte, Giorgio Avola, Andrea Baldini, Stefano Barrera, Alessio Foconi, Tommaso
Lari, Luca Simoncelli, Michele
Di Francisca, Martino Minuto e
i giovani Edoardo Luperi e Lorenzo Nista. Da oggi la fase a
gironi (esentati Cassarà, Aspromonte, Avola, Baldini e Simoncelli), domani l’eliminazione
diretta e le finali, domenica la
prova a squadre.
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Boxe
Tricolore in tv
Nicchi-Salvemini
(r.g.) Stasera (Org. Conti Cavini), al Palasport Mario D'Agata di Arezzo, il locale
Adriano Nicchi (16-3-2) difende il tricolore superwelter contro l'imbattuto pugliese residente a Livorno, Domenico Salvemini (6). Nei superleggeri: Michele Di Rocco (31-1-1) c. Laszlo Komjathi (43-37-2);
superwelter: Valter Fiorucci (5-1) c. Zsolt
Hamza (1-10), welter: Alex Riguccini (d) c.
Zoltan Horvath (0-4). Avversari ungheresi, colonia Giuseppe Lauri, sui 6 round.
Sportitalia2 in diretta dalle 21.
IN EGITTO (r.g.) Torna la boxe in Egitto.
Nella sala dell'Università de Il Cairo, riunione con tre titoli nazionali in palio. Massimi-leggeri: Ahmed Saed (7-3) c. Mohamed Abdufatou (3-6); Mediomassimi:
Hany Ativo (11) c. Mazur Ali (7-7); supermedi: Mahmoud Suleiman (4-2) c. Mohamed
Gaabary (3-6).
GONNE OLIMPICHE (r.g.) Rinviata a fine
marzo a Losanna, la decisione del Cio e
Aiba, sull’obbligo della gonna per la pugilesse ai Giochi di Londra. Probabile, si lasci alle federazioni la scelta dell'abbigliamento.
Football
DIMISSIONI IFL (m.l.) Bufera in Ifl. Si sono dimessi il presidente Ivano Tira, il responsabile della comunicazione e ufficio
stampa Mauro Milesi e tutto il consiglio
direttivo della Lega, con il vice presidente
Maurizio Benassi, Gianluigi Luchena e Mario Rende. Questo in seguito all’imposizione della Fidaf sulla sede e le modalità di
organizzazione dell'Italian Super Bowl
2012 (Varese, 7 luglio) scelta «avvenuta si legge nel comunicato ufficiale - senza
in alcun modo consultare la Ifl sulla finale
scudetto da sempre gestita e direttamente organizzata, è stato l'ultimo intollerabile atto di una lunga catena di problematiche che hanno progressivamente deteriorato il rapporto».
Golf
Abu Dhabi: Tiger 9˚
Italiani male
Parte subito bene all’Abu Dhabi Campionship negli Emirati Rory McIlroy in testa insieme a Robert Karlsson con 67 (-5). Buono l’esordio di Tiger Woods, nono con 70
(-2). Lorenzo Gagli, 35˚ con i 72 colpi del
par è l’azzurro meglio classificato tra i cinque in gara nella tappa dello European
Tour. Sono al 55˚ posto con 73 (+1) Matteo Manassero e Andrea Pavan, entrato
all’ultimo momento nel field come prima
riserva, e al 72˚ con 74 (-2) Edoardo e
Francesco Molinari.
Ippica
Qui sopra la prova di Lisa, più in
alto la vittoria di Martina FORNI
QUINTE’ E DOPPIO DETTORI Ieri in Dubai, a Meydan, due vittorie di Lanfranco
Dettori più la corsa abbinata al quintè:
combinazione 10-4-8-11-9: Quiné non vin-
to. Quarté e 2.109,39. Col ritirato (n 1) e
119,77. Tris e 691,53 (e 24.40).
Nuoto
Libro per ricordare
tragedia di Brema
ROMA (fe.pas.) Ieri, l’ex nuotatore Francesco Zarzana ha presentato il libro «L’ultima bracciata» (Infinito Editori, 12 Euro).
Si tratta di un excursus storico sulla tragedia aerea del 28 gennaio 1966 a Brema,
dove persero la vita 7 nuotatori. Il libro,
ricco di testimonianze di parenti e amici
delle vittime, entra nella vita privata dei
ragazzi scomparsi nel tragico incidente
più che narrare le loro imprese sportive.
In sala erano presenti alcuni parenti delle
vittime, Roberto Chimisso, Maria Adele
Longo e Gisella Costoli, oltre a Daniela Beneck. La presentazione è stata affidata a
Alfredo Provenzali, collega della Rai di Genova del giornalista Nico Sapio, anche lui
scomparso nell’incidente.
HOFF CAMBIA (al.f.) L’iridata di vasca
corta Katie Hoff, a 7 mesi dai Giochi di Londra, torna da Paul Yetter a Naples (Florida, Usa), il tecnico che l'aveva portata alla qualificazione olimpica nei 2004 a 15 anni.
Pallamano
ANTICIPO (an.gal.) Oggi (18, diretta Rai
Sport 1) Fasano-Bressanone, anticipo
della 2ª di ritorno di Elite. Classifica:
Bolzano*32; Conversano, Trieste 26;
Bressanone, Pressano 24; Noci 22; Fasano 21; Teramo 13; Ambra 12; Ancona*9;
Bologna 8; Mezzocorona 2. (* 1 partita in
più).
Pallavolo
ISERNIA TURCA (f.c.) La Cicchetti Isernia ha ingaggiato lo schiacciatore e nazionale turco Ali Çayir (31) ex Jastrzebski Wegiel e Galatasaray.
UN MESE OUT (a.cri) Ennesima tegola in
casa Asystel Novara. La schiacciatrice Viganò, in Coppa Italia con Busto, dovrà restare ferma per almeno un mese a causa
della lesione dei legamenti del ginocchio
sinistro.
Rugby
Schiarita Fir-Treviso
Patto sugli stranieri
«Con Treviso ci siamo chiariti, c’è stata
soddisfazione reciproca e c’è la massima
volontà di collaborare». Così Giancarlo
Dondi, presidente della Fir, dopo l’incontro di ieri con il presidente del Benetton
Amerino Zatta, l’avvocato del club Aldo
Laghi e il vicepresidente Fir Nino Saccà.
Confermata la riduzione da 5 a 3 degli
stranieri per la Celtic 2012-13 — la cui tempistica, e il fatto che andasse contro al
protocollo firmato dalle parti, aveva spinto Treviso a presentare un esposto contro la Fir — ma gli eleggibili in azzurro (come Botes e Vermaak) saranno parificati
agli italiani. Treviso, che ha espresso «moderata soddisfazione», dovrebbe ritirare
l’esposto.
130 GIORNI (e.sp.) La disciplinare della
Lega francese ha sospeso per 130 giorni
il n.1 del Tolone, Mourad Boudjellal, che l’8
gennaio, dopo la sconfitta 25-19 a Clermont, aveva parlato di «sodomia arbitrale» ai suoi danni. Rischiava la radiazione.
Scacchi
CARUANA RISALE Prima delle ultime tre
partite, Fabiano Caruana è quinto al torneo di Wijk aan Zee (Ola): nel decimo incontro ha battuto il bulgaro Topalov, n. 6
al mondo ed ex iridato. Oggi incontrerà
l’olandese Giri, che ha 4 punti. In testa l’armeno Aronian con 7,5.
Sport invernali
SNOWBOARD Stagione finita per Lindsey Jacobellis (Usa), leader della Coppa
di cross: si è rotta il crociato del ginocchio sinistro durante gli allenamenti degli
X Games ad Aspen (Usa).
COPPA EUROPA (s.f.) Partecipazione
qualificata ieri nel primo slalom di Coppa
Europa a Melchsee Frutt (Svi). Netto successo della slovacca Zuzulova davanti alle svedesi Wikstorem (a 79/100) e Borssen (a 1”); Chiara Costazza 10ª a 2"14, Irene Curtoni 11ª a 2"20, più lontana Nicole
Gius, 23ª. Sempre ieri nella discesa di Altenmarkt-Zauchensee (Aut) primo successo in coppa Europa del tedesco Josef
Ferstl, 23enne figlio di Josef Ferstl. Paolo
Pangrazzi 12˚ a 77/100, solo 41˚ Staudacher.
Varie
Belotti 1ª vertical
(m.v.) Valentina Belotti è la neo campionessa del mondo di Vertical running (correre all’interno dei più importanti e alti
grattacieli). Nella finale dell’Abril di San Paolo, la runner del Volpiano ha preceduto
Cristina Bonacina, terza (4’32"): 149 metri
per 30 piani in 3’53". Seconda la statunitense Kristin Frey, a 21" in 4'14".
COMUNE DI PORDENONE
E’ indetta una procedura aperta per la fornitura di energia
elettrica altri usi al comune di Pordenone periodo dal
01.07.2012 al 30.06.2013 con possibilità di proroga fino
a sei mesi CIG 3744712A17. Importo a base di gara:
€ 1.363.635,00 oltre l’IVA di Legge (di cui € 454.545,00
per l’eventuale ulteriore affidamento). Termine per il ricevimento delle offerte: 01.03.2012 Ora: 12:00. Copia
degli atti di gara può essere richiesta al seguente indirizzo: • COMUNE DI PORDENONE - Ufficio Contratti e
Procedure di Gara - Corso Vittorio Emanuele II n. 64 Pordenone. • alla seguente e-mail: [email protected]. • reperita al seguente indirizzo:
www.comune.pordenone.it/comune/bandi/servizi.
Pordenone, 13.01.2012
IL DIRIGENTE - Dott. Sandro Di Cesare
34
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
GAZZAMONEY
ilrisparmiatore
DI FRANCESCO CARLÀ*
Giudizi controversi
che pochi ascoltano
Sono settimane calde per le Borse e per i
mercati finanziari. Le ragioni sono varie e
assai note. Ma di recente il declassamento
dell’Italia, da parte dell’agenzia di rating
S&P, a BBB+ non ha fatto l’effetto che molti
trader della domenica si attendevano. Non in
Italia e nemmeno in Europa. Infatti, la Borsa
di Milano quel giorno ha avuto una buona
giornata e perfino lo spread ha cominciato a
scendere. Come mai? Tutto già scontato dai
mercati? Può essere. Il tema è spinoso e ci
sono un paio di considerazioni piuttosto
decisive. Prima questione: le società di rating
non fanno previsioni come molti pensano. Si
limitano a fare una fotografia periodica della
situazione di un’azienda o di una Nazione.
Naturalmente dal loro punto di vista che non
sempre è del tutto neutrale. Da qui le
polemiche. Oltretutto i loro giudizi arrivano
molto spesso quando i danni finanziari sono
già perfettamente avvenuti. Vedi il caso di
Lehman che aveva la tripla A a fallimento
conclamato. Non l’unico. Seconda questione:
queste agenzie sono controllate da
corporations Usa e quindi in conflitto
d’interesse, diciamo così, geopolitico. Anche
se non è vero che in Europa non ci siano
agenzie di rating. Fitch è controllata al 60%
dalla francese Fimalac e al 40% da Hearst,
company editoriale Usa. Certo la sua quota
di mercato (2006) è del 16%, contro il 40% di
Standard & Poor's e il 39% di Moody’s.
Ma ecco i «voti» che usano S&P (controllato
da McGraw-Hill) e Fitch. Accanto la spiegazione del significato di quei simboli, da
prendere, come visto, «cum grano salis». I
voti valgono per le aziende ma anche per gli
Stati: AAA Le società di migliore qualità,
affidabili e stabili: AA+; AA Compagnie di
qualità, ma un po’ più ad alto rischio delle
AAA; A+; A La situazione economica può
incidere sulle finanze; BBB Compagnie di
classe media, che sono soddisfacenti al
momento. Questi invece sono i voti di
Moody's (il significato è il medesimo di S&P
e Fitch): Aaa, Aa1, Aa2, Aa3, A1, A2, A3, Baa1,
Baa2, Baa3. Dalla fine degli Anni 90 il ruolo
degli analisti delle banche e delle agenzie di
rating è sempre più controverso. Da qui il
poco interesse per un investitore esperto dei
loro giudizi. Tutte considerazioni ben note ai
lettori di questa rubrica da tempo. E
rinforzate dai fatti di queste ultime giornate
finanziarie. Lo dice anche Jim Rogers, guru
del trading: «Nessuno ha mai fatto soldi
seguendo gli analisti». In compenso alcuni li
hanno persi.
* presidente www.finanzaworld.it
Le agenzie di rating
Da Moody’s a Fitch, scopriamo i segreti
Valutano i conti di Stati, banche e imprese: adesso, però, c’è chi dubita della loro imparzialità
ANTONELLA BERSANI
ITALIA REGINA DEI DECLASSATI LE VALUTAZIONI DI AFFIDABILITÀ SUI PRINCIPALI STATI DELL’EUROZONA
Agenzie di rating, il nuovo caos. Per oltre un secolo
Standard & Poor’s, Moody’s
e Fitch hanno dato i voti a Stati, obbligazioni, banche e imprese aiutando risparmiatori e
investitori a capire se meritavano credito, ovvero se fossero in grado di ripagare i debiti
e gli interessi promessi sui prestiti. Adesso, però, tale arbitraggio comincia a essere messo in discussione. Le tre agenzie di rating mondiali sono state messe sotto indagine dalla
procura di Trani con l’ipotesi
di aver «turbato», anziché aiutare, i mercati finanziari, mentre il presidente della Banca
centrale europea Mario Draghi, ex governatore di Bankitalia, dice che «dobbiamo imparare a vivere senza il rating»
caldeggiando in questo modo
la nascita di un’Agenzia di valutazione europea.
L’origine Ma perché succede?
Come funzionano le agenzie?
A chi appartengono? Domande che, dopo il declassamento
di ben nove Paesi dell’Eurozona (tra cui l’Italia) da parte di
Standard & Poor’s, si sono fatte più urgenti. Le agenzie di rating (valutazione) nascono negli Stati Uniti con la rivoluzione industriale, all’inizio dell’800, e prendono il nome dai
loro fondatori, in genere editori che avevano fiutato la necessità di un nuovo prodotto: la
pubblicazione di analisi che
aiutassero i risparmiatori a sce-
GDS
gliere in quale colosso industriale emergente o in quale
nuova grande opera investire.
Oggi Moody’s è una società
quotata alla Borsa di New
York il cui azionista di controllo è Warren Buffett, uno dei
maggiori investitori mondiali
oltre che uno degli uomini più
ricchi del pianeta, e con Standard & Poor’s (controllata dal
colosso editoriale McGraw-Hill) si divide la maggiore quota di mercato. Fitch è la
terza forza e non tutti sanno
che di fatto è un’agenzia europea, perché controllata dalla
società francese Fimalac. «Il
business è cambiato negli anni
Settanta, con l’avvento delle
fotocopiatrici — spiega Andrea Resti, docente di Economia dei mercati alla Bocconi
di Milano —: non potendo più
arginare la diffusione gratuita
dei loro studi, le agenzie hanno cominciato a lavorare su
"commissione" facendosi pagare dalle imprese, dagli Stati,
dai fondi di investimento che
chiedevano le valutazioni.
Qualcuno ha cominciato a parlare di conflitto di interessi, ritenendo inattendibile un rapporto pagato dal controllato.
Ma va detto che ogni committente, preso separatamente,
non vale più dell’uno per cento dell’intero business e nessuno rischierebbe una reputazione storica per così poco».
Il ruolo Le scuole di pensiero pe-
rò sono due. A Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch si rimpro-
Nate negli Usa
all’inizio dell’800,
prendono il nome
dei fondatori
In Italia sono
state indagate
per avere turbato
i mercati finanziari
verano infatti errori gravi come i giudizi positivi su Enron,
Parmalat, e Lehman Brothers
espressi poco prima del fallimento «e non soltanto» sottolinea Pierangelo Dacrema, ordinario di economia degli intermediari finanziari all’Università della Calabria e autore
del libro La crisi della fiducia.
Le colpe del rating nel crollo della finanza globale. «I mutui subprime, prodotti finanziari rischiosissimi come i derivati,
sono stati tutti acquistati grazie alle buone valutazioni fatti
negli anni dalle agenzie. E mai
mi è capitato di leggere un rapporto negativo di Moody’s relativo a una qualche società di
Warren Buffett». Aggiungiamoci le dichiarazioni sul declassamento dei Paesi dell’Unione europea rilasciate a
mercati aperti, sconvolgendo
quindi l’andamento delle Borse, e il quadro è completo. Serve dunque un arbitro più imparziale? Quanto costerà? Riuscirà l’Agenzia europea a conquistarsi autorevolezza in brevissimo tempo? Roland Berger, la più importante società
di consulenza strategica in Europa (è nata in Germania nel
1967), ha già dato vita a un
consorzio per raccogliere 300
milioni di euro e avviare entro
il 2012 l’Agenzia Ue, indipendente e no profit. «E non si tratta di un obiettivo impossibile
— conclude Dacrema —: il segreto per l’autorevolezza sta
infatti nell’organigramma, nelle procedure, nella provata capacità degli analisti».
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VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
35
ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_il nuovo scontro
DI GIORGIO DELL’ARTI
[email protected]
La crescita
della Borsa
Piazza Affari ha
chiuso ieri in
positivo: l’indice
Ftse Mib ha
guadagnato
l’1,71% a 16.111
punti. La Borsa
di Milano è
stata la migliore
d’Europa
A
ITALIA
DEPRESSA
1
S
Il rapporto
Eurispes:
giovani
sconfortati
L’Italia è
depressa, ha
poche speranze
nel futuro e non
ha fiducia nelle
istituzioni.
È il quadro
che emerge
dal «Rapporto
Italia 2012»
dell’Eurispes.
I giovani sono
i più sconfortati:
il 60% di chi
ha tra 18 e 34
anni è disposto
ad andare
all’estero per
lavoro;
il 52,9% degli
italiani ritiene,
inoltre, che
i politici siano
«la causa»
della crisi
Tutto questo è così importante? Merita un articolo?
L’altro giorno s’era diffusa la
voce che il Pdl avrebbe sempre
più voglia di mollare Mario
Monti e andare a votare. Parecchie delle cose che Silvio Berlusconi ha detto ultimamente
contro Monti (per esempio: «il
governo dei tecnici non ha ottenuto niente, mi aspetto di essere richiamato presto». Oppure: «non posso stare con chi
vuole mandarmi in galera») sono soprattutto indirizzate ai
falchi del suo partito. Bossi invece picchia con le parole per
non farsi scavalcare da Maroni, dai maroniani e da una base leghista che si direbbe numerosa: quella formata da coloro che non vogliono più allearsi col Cavaliere. Quindi:
«Berlusconi è una mezza cartuccia» eccetera è soprattutto
un messaggio ai suoi, e significa: non avete bisogno di Maroni per andare contro il Cavaliere, basto io. Il Senatùr ha anche detto: «Tutto il Paese vuole strozzare Monti... o cade il
premier o cade Formigoni».
Che c’entra Formigoni?
Roberto Formigoni è il governatore della Lombardia. La Regione è stata colpita, negli ultimi mesi, da parecchi scandali.
Questi scandali hanno lambito lo stesso Formigoni. In questo momento la Lega governa
la Lombardia insieme con Formigoni e con il Pdl. Gli scandali sono quindi un guaio anche
per lei. Sbraitando a quel modo, Bossi cerca di prendere le
distanze dal problema. Sottintende: noi ci siamo e non ci siamo, la roba scandalistica non
ci tocca. È il messaggio che tenta di far passare anche a livello
nazionale: noi gridiamo così
tanto — dice implicitamente
— che riusciremo a farvi dimenticare di essere stati al governo per tre anni e mezzo. È
un po’ un arrampicarsi sugli
specchi, un esercizio a cui i politici in generale e i leghisti in
particolare sono ben allenati.
Formigoni ha risposto: «Bossi
faccia quel che vuole, noi facciamo quel che dobbiamo.
Non possiamo stare qui a inseguire tutti i giorni le sue dichiarazioni». In Transatlantico si
sono poi visti Bossi e Pierluigi
Bersani che si facevano le feste abbracciandosi, Bersani
che chiedeva: «Che fai, lo sostieni questo governo?» e Bossi che lo mandava scherzosamente a quel paese.
notizie
Tascabili
Fermi pure uffici pubblici e scuole
Oggi sciopero generale
Problemi nei trasporti
Sciopero generale oggi di pubblici e privati.
Uno stop di 24 ore che riguarderà tutte le categorie
(uffici pubblici, sanità, scuola, poste, telecomunica
zioni) ma che si farà sentire soprattutto nei
trasporti, dove il rischio caos è altissimo. Si
fermano infatti treni, aerei, navi e servizio pubblico
locale, con il rispetto delle fasce di garanzia, dalle 7
alle 10 e dalle 18 alle 21 (ma varieranno di città in
città). «Abbiamo proclamato lo stato d’agitazione —
si legge in una nota dei sindacati — contro il governo
Monti e le sue politiche che penalizzano lavoratori,
pensionati, precari e disoccupati e che intendono
far pagare la crisi a tutti tranne coloro che l’hanno
generata». I manifestanti si riuniranno a Roma
in piazza della Repubblica, a partire dalle 9.30,
e sfileranno in corteo fino a piazza San Giovanni.
Il ministro Patroni Griffi LAPRESSE
Sì al Milleproroghe
Semplificazione:
«I certificati
in tempo reale»
Primi sì della Camera al
decreto Milleproroghe su cui
il governo Monti ha posto la
fiducia. Tra le principali novità, il rincaro delle sigarette
per coprire tutti i benefici
pensionistici per i lavoratori
«precoci» e gli «esodati». Chi
lascerà infatti il lavoro con 42
I DATI ISTAT
Salari giù
e prezzi su:
il divario
è da Anni 90
418
Il leader del Carroccio ha definito l’ex premier
«una mezza cartuccia» perché non fa cadere
l’esecutivo. Il Cavaliere ha risposto che il Pdl
«non si tira indietro». In ballo c’è anche il caso
Lombardia, con Formigoni braccato dai leghisti
2
I NUMERI
1,7%
Ma l’alleanza
Berlusconi-Bossi
può considerarsi
a serio rischio?
Ieri Umberto Bossi ha pronunciato le seguenti parole:
«Berlusconi è una mezza cartuccia. Ha sempre paura». Il Cavaliere gli ha subito risposto: «Problemi per l’alleanza con la Lega? Io sono sereno. Noi siamo
responsabili, non possiamo tirarci indietro».
4
3
A quale Berlusconi bisogna
credere? A quello che dice
«non possiamo tirarci indietro» o a quello che si aspetta
di essere richiamato?
A quello deciso a mantenere il
sostegno al governo. C’è prima di tutto il problema delle
aziende: lo spread è sceso a
quota 418, la Borsa va meglio.
Ogni volta che la Borsa va giù
e le aziende di Berlusconi perdono quota il Cav. ci rimette
milioni. Elezioni in questo momento significherebbero lo
sconvolgimento dei corsi, col
ritorno massiccio della speculazione. Tanto più che Atene è
ormai prossima al default. Gli
analisti sostengono che Berlusconi aspetta due appuntamenti per decidere su Monti:
la sentenza del processo Mills
e la decisione sull’asta delle
frequenze.
4
La sentenza Mills ha qualche
rapporto col governo Monti?
Bossi ha detto: «Berlusconi
non è stato abbastanza furbo
da chiedere una buona uscita
quando ha lasciato il governo». Cioè, secondo Bossi, Berlusconi avrebbe dovuto lasciare Palazzo Chigi solo dopo
aver avuto la garanzia che i
giudici avrebbero smesso di
tormentarlo. Ma questa garanzia chi gliel’avrebbe potuta dare? Il processo Mills sta per arrivare a sentenza, e questa senanni di anzianità, prima di
avere compiuto i 62 anni (41 e
un mese per le donne) non
subirà penalizzazioni se ha
un’anzianità contributiva
maturata entro il 31 dicembre
2017; agli esodati invece non
verrà applicata la riforma
Fornero se hanno risolto il
rapporto di lavoro entro il
31 dicembre 2011 (e quindi
potranno andare in pensione
nei prossimi 2 anni). È stato
inoltre anticipato dal ministro
per la Funzione Pubblica
Patroni Griffi il contenuto del
decreto sulle semplificazioni
in discussione oggi nel consiglio dei Ministri, che intende
porre fine alle lungaggini
burocratiche. Grazie allo
scambio dei dati tra le amministrazioni per via telematica,
sarà possibile «avere in tempi
reali alcuni importanti atti di
stato civile, dal cambio di
residenza alle trascrizioni
degli atti di stato civile, come
il matrimonio e la nascita».
tenza potrebbe essere pronunciata poche ore o pochi giorni
prima della prescrizione (che
al momento ha una data incerta). Il Cavaliere è sicuro che sarà condannato per ragioni politiche, quindi il fatto che i giudici milanesi stiano facendo le
corse per sentenziare prima
della scadenza dei termini è la
prova dell’accanimento contro di lui. Il governo Monti
c’entrerebbe in generale: trattandosi — secondo lui — di
sentenza politica, il contesto
in cui si inserisce non può essere indifferente. Quindi, governo giù.
5
Mi pare tirata per i capelli. E
parecchio.
Non credo accadrà. La caduta
di Monti aprirebbe la strada alle elezioni politiche, e i sondaggi per il centrodestra sono
pessimi. Mollare Monti e andare al voto potrebbe però consentire a Berlusconi di rimettere insieme l’alleanza con la Lega. Questo calcolo potrebbe indurlo in tentazione. Quanto alle frequenze, il precedente governo le regalava. Passera ha
deciso invece di congelare la
procedura e ha rinviato tutto
di tre mesi. È abbastanza certo
che le metterà all’asta e che
Berlusconi, nella sua qualità
di imprenditore televisivo, dovrà mettere mano al portafoglio. Si tratta di esborsi di qualche centinaia di milioni almeno. Molto doloroso, in effetti.
Lo spread
italiano
Continua a
scendere
lo spread,
ovvero il
differenziale tra
Bpt italiani e
Bund tedeschi:
ieri è arrivato
a quota 418
punti
5
I miliardi
collocati
Il Tesoro ha
collocato con
successo i 5
miliardi di euro
in Ctz (con
scadenza
gennaio 2014) e
Btp (settembre
2014) messi
all’asta ieri
Nel 2011 i salari sono cresciuti
dell’1,8%, come nel 1999 ANSA
Il divario tra retribuzione e prezzi non era così
ampio dal 1995. Quindi il
potere d’acquisto degli italiani è tornato indietro di 17
anni. Lo dicono i numeri
Istat rilevati nel dicembre
2011: la forbice tra l’aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,4 per cento) e il livello d’inflazione
(+3,3%), su base annua, ha
toccato una differenza pari
a 1,9 punti percentuali. Si
tratta, appunto, del divario
più alto dall’agosto del
1995. Nel 2011 poi i salari
sono cresciuti dell’1,8%, come non accadeva dal 1999,
scontando una contrazione
pesante rispetto al 2010,
quando il tasso di crescita
degli stipendi era attestato
al 2,2 per cento.
Categorie Guardando ai diversi settori, aumenti significativamente superiori alla
media si registrano per i
comparti militari-difesa
(3,3%); forze dell’ordine
(3,1%); gomma, plastica e
lavorazioni minerali non
metalliferi (3,0%). Mentre
le variazioni più contenute
interessano ministeri e scuola (per entrambi l’aumento
è dello 0,2%); regioni, autonomie locali e servizio sanitario nazionale (0,3% in ambedue i casi). A dicembre
2011 risultano in attesa di
rinnovo 30 accordi contrattuali, di cui 16 appartenenti
alla pubblica amministrazione, relativi a 4,1 milioni di
dipendenti (circa 3 milioni
nel pubblico impiego), che
corrispondono al 31,4 per
cento del totale occupazionale: il 10,7% di questi riguarda il settore privato.
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In Francia
Milano: la vittima è ancora grave
Protesi al seno
In coma dopo lo scippo
difettose: in cella Il pm: «Tentato omicidio»
il produttore Pip
È stato fermato ieri mattina
Jean-Claude Mas, il titolare
della Pip, l’azienda francese che
ha venduto in tutto il mondo
protesi mammarie al silicone
fatte con materiale scadente, che
accresce il rischio di tumore. Il
prodotto è stato venduto in 66
Paesi e sarebbero 500 mila le
donne con protesi Pip: in Italia,
finora, ne sono state censite
almeno 4.300. Mas, arrestato
nel Sud della Francia, ha sempre
ammesso di aver utilizzato
materiale scadente (almeno 10
volte più economico di quello a
norma) ma ha respinto l’ipotesi
di rischi per la salute. Accusato
di avere causato il cancro a un
certo numero di donne che hanno
usato le sue protesi, deve
rispondere di omicidio colposo.
Alessandra
Galdabini,
54 anni,
è in coma
da 2 giorni:
è stata
scippata
mentre era
in bici ANSA
Il procuratore aggiunto di Milano Alberto
Nobili ha aperto un fascicolo per tentato omicidio
e rapina per l’episodio che ha coinvolto l’imprendi
trice 54enne Alessandra Galdabini, vicepresidente
della società di consulenza informatica Microsys. La
donna è in coma da mercoledì quando, in piazza
della Repubblica, la sua bici è stata affiancata da
uno scooter grigio con a bordo due persone che, nel
tentativo di rubarle la borsa, l’hanno fatta cadere.
La Galdabini ha riportato un grave trauma cranico e
facciale ed è ricoverata all’ospedale Policlinico.
La Squadra Mobile sta visionando le registrazioni
delle telecamere di sorveglianza della zona.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
ALTRI MONDI
APRE L’ANNO GIUDIZIARIO
«Adesso la giustizia
è un vero servizio»
Il primo presidente della
Cassazione Ernesto Lupo
(nella foto Ansa), nella relazione
all’apertura dell’anno giudiziario,
Blocco dei Tir:
al Sud resta
l’emergenza
per la benzina
La situazione è in lento miglioramento,
il carburante, però, è introvabile. Fiat
e Coca Cola hanno chiuso le fabbriche
cendo aumentare l’inflazione».
La protesta comincia ad avere
un impatto pesante anche sull’occupazione: gli stabilimenti
Fiat di Melfi, Cassino, Pomigliano, Mirafiori e la Sevel rimarranno chiusi oggi per il terzo
giorno di fila; la Barilla ha avviato la procedura di cassaintegrazione nelle fabbriche di Foggia e Caserta; la Coca Cola ha
stoppato la produzione in due
fabbriche e messo in ferie 130
dipendenti. Alcune questure
del Sud hanno ordinato la rimozione forzata dei presidi e il bilancio, negli ultimi due giorni,
è di 13 arresti e 5 denunce, ma
il quadro sembra in miglioramento: ieri al Centro Agroalimentare di Roma sono arrivati
Il messaggio di sconforto di un benzinaio di Napoli ANSA
4
IL NUMERO
100
Le migliaia
di persone
senza
lavoro
Per Coldiretti,
in 100 mila
hanno perso il
lavoro nella
raccolta, nel
confezionamento e nella
trasformazione
dei prodotti
alimentari,
per il «blocco»
dei camionisti
VINCENZO DI SCHIAVI
L’Unione europea chiede all’Italia di «garantire la
circolazione dei mezzi» e la
situazione è in lento miglioramento sebbene il Sud sia
ancora prostrato dal blocco
dei tir. Nel Meridione i carburanti sono introvabili e alimentano atti che sconfinano
nello sciacallaggio: a Napoli,
mercoledì notte è stata rubata benzina a 20 motorini delle Poste, mentre a Roma la
Guardia di Finanza ha avuto
segnalazioni di distributori
che vendono carburante «in
nero», a oltre 2 euro al litro.
Tant’è che anche Susanna
Camusso, segretario della
Cgil, ha chiesto al governo di
fermare il blocco degli autotrasportatori perché «sta fa-
«
Il governo fermi
lo sciopero
dei camionisti:
fa aumentare
l’inflazione
SUSANNA CAMUSSO
LEADER DELLA CGIL
diversi camion carichi di ortaggi provenienti dal Nordest e Federdistribuzione afferma che
«la situazione sta tornando alla
normalità e in un paio di giorni
dovrebbe risolversi». Le stime
dei danni sono già alte: secondo Coldiretti 100 mila persone
che lavorano nel campo della
raccolta e del magazzinaggio
sono rimaste senza lavoro,
mentre le perdite ammonterebbero a 200 milioni di euro.
PIEMONTE
ALAGNA VALSESIA M.SKI
ARTESINA MONDOLÈ SKI
BARDONECCHIA
LIMONE
LURISIA
PONTECHIANALE
PRATO NEVOSO MONDOLÈ SKI
S. GIACOMO DI ROBURENT
40/120
70/90
120/280
70/140
20/110
50/120
65/165
70/200
40/90
40/170
80/150
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3/3
15/15
10/10
7/7
4/4
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11/11
3/3
38/38
15/15
5/5
20
16
89
48
17
7
36
59
13
158
68
23
VIA LATTEA
LOMBARDIA
APRICA
BOBBIO VALTORTA
BORMIO
CHIESA-VALMALENCO
COLERE
FOPPOLO - CARONA
LIVIGNO
MADESIMO
MONTECAMPIONE
PONTE DI LEGNO ADAMELLO SKI
PRESOLANA - MONTE PORA
SAN SIMONE
11 SANTA CATERINA
5 TEMU' ADAMELLO SKI
15/170 4/4
0/5 3/13
30/110 23/23 90
30/40 9/16 9
n.p. n.p./5 n.p.
20/40 3/5 n.p.
20/30 2/8 3
n.p. n.p./8 n.p.
TRENTINO
ALBA - CIAMPAC
ALPE CERMIS
ANDALO - F. PAGANELLA
CAMPITELLO/MAZZIN
CI SONO 2 EX TERRORISTI
No Tav: per
gli scontri
di luglio
26 arrestati
«schiacciati dalla montagna di
quasi 9 milioni di cause pendenti».
E ancora: «Il 2011 ha confermato
le difficoltà del contenzioso
civile: la pendenza complessiva è
diminuita del 2,4 per cento ma è
aumentata la durata dei processi
civili. Il segmento più critico sono
le corti d’appello con un +9%».
comuni: giustizia civile, depena
lizzazione, revisione delle
circoscrizioni giudiziarie ed
emergenza carceri, che «ci
umilia in Europa e ci allarma».
Secondo Lupo, proprio guardando
all’Europa, bisogna «prolungare
la prescrizione» e sottolinea
pure le condizioni dei magistrati
d «Schettino ha perso
CONCORDIA/1 GLI INDAGATI RESTANO SEMPRE DUE
un’ora, potevano
essere salvati tutti»
La Capitaneria:
«Allarme ritardato»
E il procuratore:
«Non è stato solo
L’EUROPA
PENSI un fatto casuale»
Alberto Perino, leader No Tav
Sei mesi d’indagini,
26 ordinanze di custodia
cautelare in carcere, un arresto ai domiciliari e 15 obblighi di dimora. L’inchiesta sugli incidenti scoppiati
il 3 luglio davanti ai cantieri
Tav in Val di Susa si chiude
con un blitz, iniziato all’alba, in 15 diverse province.
L’accusa per i 26 è quella di
aver assalito le forze dell’ordine che presidiavano il cantiere. I reati contestati sono
resistenza, violenza, lesioni, danneggiamento aggravati in concorso. Tra gli arrestati anche due ex terroristi
(Paolo Maurizio Ferrari,
ex Br mai dissociato, e Antonio Ginetti, ex di Prima Linea), il leader del centro sociale antagonista Askatasuna di Torino, Giorgio Rossetto e persino un consigliere comunale di Villar Focchiardo, Guido Fissore, noto per aver portato in gita al
cantiere una scolaresca. Pesanti le proteste. Don Andrea Gallo parla di «repressione poliziesca», Beppe
Grillo di «un’operazione di
geometrica potenza». Il procuratore capo di Torino
Giancarlo Caselli ha replicato, sottolineando che gli arresti non sono diretti contro
il movimento No Tav, ma
che «i soggetti che abbiamo
individuato sono autori di
specifici episodi di reato».
Ieri sera cortei e presidi ci
sono stati a Torino e Milano. Ora si teme per la manifestazione in programma
domani proprio a Torino.
AI PIÙ
«La responsabilità del
GIOVANI naufragio della Costa Concorè sicuramente del coman«Il vertice dia
dante». Non ha dubbi Marco
Ue di lunedì Brusco, comandante generale Al via domani lo svuotamento dei
sarà del Corpo delle Capitanerie di serbatoi della Concordia REUTERS
centrato sul Porto, ascoltato ieri dalla comrilancio della missione Lavori pubblici del po di Grosseto Francesco VenuMercoledì era toccato sio ha effettuato una lunga
crescita e Senato.
all’a.d. di Costa Crociere Fo- ispezione al Giglio: «Non è stadell’occupa- schi, adesso a Brusco. E tutti to un fatto solo casuale, c’è stazione e puntano l’indice contro Fran- ta negligenza e un’imprudenservirà a cesco Schettino. Ma le motiva- za imperdonabile. Ma gli indaillustrate ieri sono parti- gati restano due». Sono Schetconcentrarsi zioni
colarmente inquietanti: «Se tino e il primo ufficiale Ciro
su azioni Schettino non avesse fatto per- Ambrosio, che sarà ascoltato
immediate dere un’ora preziosa sarebbe oggi. E mentre il commissario
da intra- andata di lusso — spiega Bru- per l’emergenza Gabrielli affer—, si sarebbero potute cala- ma che «non ci sono speranze
prendere sco
re le scialuppe con calma, met- di trovare qualcuno in vita», è
nelle aree tere a loro agio le persone. In- stato identificato il corpo di
specifiche vece la prima importantissima un’altra vittima, una donna tedella ora è stata persa, si è lavorato desca di nome Gabriele Grube.
disoccu- in angoscia, lui se ne è andato Crescono, intanto, le class ace ci sono stati ordini contrad- tion: una sarà preparata dalpazione dittori». Ieri il procuratore ca- l’avvocato Giulia Bongiorno.
giovanile, del
mercato
interno e CONCORDIA/2 LA COMUNITÀ CHIEDE SPIEGAZIONI
delle piccole
e medie
imprese»
HERMAN
Dice «vado in ritiro»,
ma il prete è sulla nave
VAN ROMPUY
PRESIDENTE
CONSIGLIO
EUROPEO
Il web «smaschera»
un sacerdote
di Besana Brianza
Aveva detto ai fedeli della sua parrocchia che sarebbe
andato in ritiro. Ma non è servito molto tempo alla comunità
di Besana Brianza per capire
che il loro sacerdote, don Massimo Donghi, stavolta non era
stato granché sincero. Perché
se un prete va in ritiro si pensa
scelga un luogo silenzioso e solitario in cui riflettere e pregare. Non la Costa Concordia. In-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Bollettino della neve
VALLE D’AOSTA
ANTAGNOD MONTEROSA SKI
BRUSSON MONTEROSA SKI
CERVINIA
CHAMPOLUC MONTEROSA SKI
CHAMPOCHER
COGNE
COURMAYEUR
GRESSONEY LA TRINITÈ M SKI
GRESSONEY ST.JEAN M SKI
LA THUILE
PILA
TORGNON
lascia pensare a un futuro diverso
per la giustizia italiana. Parla di
un «mutamento dell’atmosfera che
fa ben sperare», perché la politica
è tornata a occuparsi della
giustizia come «servizio», mentre
per anni l’attenzione è stata tesa
a «ridimensionare» il ruolo della
magistratura. Ora le priorità sono
lafrase
DEL GIORNO
36
vece Don Max era lì, in compagnia dei familiari più stretti. Il
prete, responsabile per la zona
di Besana degli oratori, della
catechesi e dell’Unione pastorale giovanile, è stato smascherato, neanche a dirlo, da un social network. Sua nipote, appena raggiunta l’isola del Giglio
dopo il naufragio, ha rassicurato tutti con un post su Facebook, in cui spiegava di essere
riuscita a raggiungere le scialuppe di salvataggio assieme
alla nonna e allo zio, don Max.
I fedeli chiedono spiegazioni,
lui per il momento preferisce
restare in silenzio.
Dati neve di
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3/3
7/7
17/18
4/4
32/32
8/9
8/8
32/32
10/10
3/3
4/6
59/59
11/12
3/3
3/3
74
40
24
33
17
25
16
79
46
21
114
35
25
114
40
10
50
115
63
31
36
MONTE AMIATA
OVINDOLI
PASSO LANCIANO
ROCCARASO
TERMINILLO
0/15 1/8 1
50/80 11/11 27
40/80 6/6 10
50/110 20/21 110
10/15 2/5 n.p.
FRANCIA
CHAMONIX MONT-BLANC
MONTGENÈVRE
40/360 40/43 n.p.
80/150 30/32 92
SVIZZERA
ST. MORITZ - CORVIGLIA
WENGEN
90/118 50/57 244
60/110 19/19 105
VENETO
ARABBA MARMOLADA
ALTOPIANO DI ASIAGO
AURONZO MISURINA
COMPRENSORIO CIVETTA
CORTINA D'AMPEZZO
FALCADE
LESSINIA
MONTE BALDO
NEVEGAL
SAN VITO DI CADORE
SAPPADA
30/278
10/15
0/35
0/70
30/50
40/90
30/40
5/10
0/40
60/60
40/50
FRIULI VENEZIA G.
RAVASCLETTO/ZONCOLAN
SELLA NEVEA
TARVISIO
35/50 12/12 27 AUSTRIA
20/100 10/12 15 KITZBÜHEL
40/60 8/14 21 SÖLDEN
27/28
16/41
7/7
17/24
30/37
16/19
3/4
n.p./6
2/7
3/3
8/12
58
35
18
54
95
42
6
n.p.
3
10
15
APPENNINO
10/20 14/21 30
ABETONE
C. FELICE-ROCCA DI CAMBIO 10/20 8/15 12
20/30 15/21 35
CIMONE
15/30 4/7 4
CORNO ALLE SCALE
ST. ANTON AM ARLBERG
90/190 53/53 160
43/241 31/35 147.9
165/420 80/84 253
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
ALTRI MONDI
AI TRE ATTORI 15 MILIONI
«Una Notte da Leoni 3»
si fa: cachet triplicati
Il terzo episodio della saga
comica più ricca della storia si
farà: «Una Notte da Leoni» ritor
nerà per un’ultima puntata grazie
ai cachet da capogiro garantiti
alle tre star Bradley Cooper, Ed
Helms e Zach Galifianakis (nella
foto), che prenderanno 15 milioni
di dollari a testa. Il film numero tre
sarà ambientato a Los Angeles:
il primo ha incassato 467 milioni,
il secondo 581 milioni. Ai tre attori
sono andati «solo» sei milioni.
Il Principiante
«Faccio qualsiasi lavoro
È così che vivo da nobile»
Emanuele Filiberto sbarca su Cielo con un reality ideato da lui
«Mungerò le vacche e laverò i cani: i miei saranno orgogliosi»
DANIELA UVA
MILANO
OGGI IN TELEVISIONE
DIECI PUNTATE IN ONDA DA MARTEDÌ SERA
1
C’era una volta un principe che, stanco della vita ovattata, decise di imparare a lavorare. Potrebbe cominciare così
la favola di Il Principiante. Il lavoro nobilita, la nuova trasmissione in onda su Cielo (canale
26 del digitale terrestre e 126
di Sky) in prima serata da martedì. Perché protagonista è, appunto, Emanuele Filiberto di
Savoia, che smessi i panni del
nobile si cala nella «vita reale»
per provare a dimostrare a se
stesso, prima che a tutti gli al-
Ogni «episodio»
sarà diviso in tre
parti: colloquio,
apprendistato
e prova pratica
2
tri, che anche un aristocratico
può svegliarsi alle quattro di
mattina per andare a mungere
una mucca. «Nelle prime puntate sarò impegnato in una ditta di spurghi di Jesolo, baderò
a mucche e vitelli in Trentino,
farò il toelettatore di cani a Milano e il muratore a Barletta
— anticipa Emanuele —. Ogni
puntata si svilupperà in tre
giorni: il primo è dedicato al
colloquio, il secondo all’apprendistato, il terzo al lavoro
vero e proprio».
L’idea Il reality, un format originale di Cielo, che spera di bissare l’enorme successo di pubblico e critica ottenuto da MasterChef, è stato ideato dallo
stesso Emanuele, che torna in
televisione dopo la vittoria a
il comico
3
Emanuele Filiberto di Savoia
durante la presentazione dello
show (1) e al lavoro» (2/3),
mentre fa il bagno a un cane e
col carrello per le pulizie ANSA
Grande spazio oggi
nella nostra tv per il Giorno
della Memoria, dedicato al
ricordo delle vittime dell’Olocausto. Rai 2 e Rai 3 se ne
occupano in prima serata.
Rai 2 con uno speciale di
«La Storia siamo noi» dal
titolo «Auschwitz: I nazisti e
la Soluzione Finale». Su Rai
3, invece, ecco il film «The
Reader-A voce alta». Rai 1
propone alle 23.25 il film-documentario di Roberto Olla
«Le non persone». Ma sin da
questa mattina sulle reti Rai
spazio ad approfondimenti
sul tema della Shoah e alle 11,
su Rai 3, diretta dal Quirinale
per la cerimonia delle celebrazioni, con il presidente
Napolitano. Diva Universal
(Sky-Canale 128), nello
speciale «Donne nel mito»
(ore 21), evidenzierà le figure
di Ada Ascarelli Sereni,
Natalia Ginzburg e Luciana
Nissim Momigliano. Su
Premium Emotion, dalle
21.15, ci sono il film «Il Paese
dei Balocchi» ambientato
nella Germania nazista, e
«Schindler’s List». Su TGCom
24 lo speciale «Giornata della
memoria» (dalle 14.30 alle
15.30), con documenti e
testimonianze. Su La7 si
parte alle 14 col film «L’ultimo
treno». In prima serata, poi,
«Le Invasioni Barbariche»
ospita Marco Paolini. Domenica, infine, Terra (Canale 5)
dedica la puntata al tema.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Laurenti beccato da Equitalia:
pignorate sei case da 5 milioni
ELISABETTA ESPOSITO
La notizia si diffonde in
poche ore e i social network si
riempiono di battute sulle tasse non pagate da Luca Laurenti. Esempi da Twitter: «Laurenti pensava che quello della Lavazza fosse un paradiso fiscale», «Laurenti non beve caffè
nero, lo beve in nero», «Laurenti nel mirino di Equitalia:
adesso non c’è San Pietro che
tenga», «Laurenti nascondeva
i soldi nelle cialde»... Poco importa se il comico romano sarà
protagonista dello spot del caffè soltanto per un’altra manciata di giorni, l’occasione per
scherzarci su è troppo ghiotta.
Ballando con le Stelle e gli
show condotti insieme all’amico Pupo. «È un’occasione per
mettermi alla prova e i miei potranno essere finalmente orgogliosi di me, ma la trasmissione servirà anche per portare alla luce tante professioni spesso dimenticate — aggiunge il
39enne ex rampollo di casa Savoia —. Il lavoro nobilita e questi lavoratori sono i miei eroi.
Perché principe si nasce, ma
principiante si diventa». Gli appuntamenti futuri di Emanuele Filiberto, invece, sono ancora top secret. «Vi dico soltanto
che sogno da sempre di pilotare un ufo, e tornerei al Festival
di Sanremo domani: per Morandi farei anche la velina e
non disdegnerei nemmeno di
pulire il palco dell’Ariston. Mi
hanno anche chiesto di fare il
manichino per i crash test delle macchine. Chissà, magari
nell’ultima puntata...».
Film e dirette
nel Giorno
della memoria
Luca Laurenti, 48 anni ANSA
In centro a Milano Ma occorre
spiegare bene che cosa è successo. Equitalia ha pignorato
sei appartamenti della storica
spalla di Paolo Bonolis, tutti
nella centralissima zona di
Corso Buenos Aires a Milano,
per il valore di cinque milioni
di euro. L’agenzia delle entrate gli contesta infatti il mancato pagamento delle imposte
Irap per due milioni tra il 2000
e il 2005. Attenzione però, si
tratta di tasse dichiarate ma
non versate a causa di un contenzioso avviato con la moglie
Raffaella Ferrari nel 2007. E
con il passare degli anni la
somma è più che raddoppiata.
Da due milioni si è arrivati a
cinque, quindi Equitalia ha
messo le mani sulle case. La vicenda dal punto di vista legale
è piuttosto delicata. La tesi sostenuta dagli avvocati della
coppia, che ha perso nel primo
grado di giudizio, è che l’imposta regionale per le attività produttive (l’Irap appunto), prevista per i liberi professionisti,
non riguardi l’attività di Laurenti: il comico infatti non dispone di un’organizzazione
professionale simile a quelle
degli studi di avvocati o commercialisti. Nel giro di un paio
di settimane ci sarà la decisione d’appello. Se la sentenza dovesse diventare definitiva, i
sei appartamenti potrebbero
essere messi all’asta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DAL PRIMO FEBBRAIO
Sky rafforza l’HD:
ecco altri 13 canali
Sky sempre più in alta de
finizione: da mercoledì, altri 13
canali saranno in HD, portando a
52 il totale del pacchetto del sa
A
VIA AI CIAK
SU ELUANA
S
«Fondi
o non fondi,
si inizia
lunedì»
Lunedì a Udine
ci sarà il primo
ciak di
«La Bella
Addormentata»,
film che ha a
che fare con la
vicenda
di Eluana
Englaro, la
ragazza rimasta
in coma
vegetativo
per 17 anni e
morta il 9
febbraio 2009.
Il regista è
Marco
Bellocchio (nella
foto Ansa), nel
cast Alba
Rohrwacher,
Toni Servillo e
Michele
Riondino. A fine
dicembre la
Regione Friuli
Venezia Giulia
ha negato il
finanziamento
al film, ma
Cattleya, che
lo produce, ha
confermato
che si farà
comunque:
«Non si
sostiene
l’eutanasia — ha
detto il
produttore
Riccardo Tozzi
—, questo film è
una bellissima
meditazione
sulla vita
e la morte»
LA GAZZETTA DELLO SPORT
37
tellite. Due canali saranno nuovi
(Extreme Sports Channel ed Mtv
Live), altri 11 si «trasformeran
no»: Fox Life, Real Time, Euro
sport 2, Espn America, Discovery Science, Discovery
Travel&Living, History, Nat Geo
Wild e Nat Geo Adventure, Gam
bero Rosso, Disney Channel.
L’HIT PARADE I PIÙ VENDUTI IN ITALIA
Litfiba super:
la band batte
Ferro e Adele
Il cd di Pelù e Renzulli, il primo
dopo la «reunion» del 2010,
subito in testa alla classifica
I Litfiba di oggi: Piero Pelù e Ghigo Renzulli ANSA
Tredici anni senza un nuovo disco, la rottura, la lunga separazione (10 anni) e la riappacificazione, e adesso il primo posto in classifica, con
l’album appena arrivato. La storia dei Litfiba, al
secolo Piero Pelù e Federico «Ghigo» Renzulli,
riparte fortissimamente: il duo rock, di nuovo insieme dal 2010, è tornato con l’inedito Grande nazione, che è uscito il 17 gennaio ed è stato il disco
più venduto dell’ultima settimana. «Gli altri parlano di amore, noi preferiamo l’amore per la democrazia che oggi latita: il rock è protesta, Monti ci
liberi da corrotti e corruttori», aveva detto Pelù
alla presentazione del nuovo lavoro. La protesta
di Piero e Ghigo, per adesso, ha ripagato: i Litfiba
(che cominceranno il tour italiano a Firenze il 2
marzo e lo chiuderanno all’Arena di Verona il 1˚
maggio) hanno infatti buttato giù dal trono dei
dischi più venduti Tiziano Ferro, sceso al terzo
posto con L’amore è una cosa semplice, mentre al
secondo si conferma Adele, che è in classifica da
un anno esatto con 21. Un altro big presente da 52
settimane è Jovanotti: Ora era quarto ed è sceso
al sesto posto. Tra i singoli più scaricati, invece,
niente di nuovo in testa: il tormentone brasiliano
Ai Se Eu Te Pego, firmato da Michel Telò, è sempre
il più amato, mentre Distratto di Francesca Michielin (la vincitrice di X Factor) è secondo. Avanza il
deejay svedese Avicii, che con il riempipista da
discoteca Levels guadagna sei posizioni e si avvicina al podio (è quarto).
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IL GRUPPO SVEDESE ESCE AD APRILE
Abba, dopo 18 anni
arriva un nuovo brano
Anche gli Abba ci riprovano, seppure con
una sola canzone. Dopo 18 anni, la celebre band
svedese (formata dalle donne Agnetha Faltskog,
e Anna Frid Lyngstad e dagli uomini Benny
Andersson e Bjorn Ulvaeus) pubblicherà il primo
brano inedito nella rinnovata versione dell’album
«The Visitors», in uscita il 23 aprile. La canzone
si intitola «From a Twinkling Star to a Passing
Angel» ed è la prima «nuova» dal 1994, quando
uscì il cofanetto «Thank you for the Music».
LOTTO
BARI
SUPERENALOTTO
75 19 53 26 86
CAGLIARI
37 26 21 18 43
FIRENZE
26 23 90 42 83
GENOVA
55 64
MILANO
1 75 86
7 27 35 6 14
NAPOLI
15 78 88 33 83
PALERMO
86 36 54 52 39
ROMA
46 72 65 31 75
TORINO
61 51 85 53 24
VENEZIA
35 76 17 33 21
NAZIONALE 42 69 89 58 15
ESTRAZIONE
DEL 26 GENNAIO
LA COMBINAZIONE VINCENTE
13 16 22 30 52 87
Jolly: 42 Superstar: 37
Jackpot: e 57.700.000,
Punti 6: nessuno
Punti 5+1: nessuno
Punti 5: 10 totalizzano e 36.788,78
Punti 4: 1.103 totalizzano e 333,53
Punti 3: 41.361 totalizzano e 17,78
QUOTE SUPERSTAR
Punti 4: 6 totalizzano e 33.353
Punti 3: 187 totalizzano e 1.778
Punti 2: 3.149 totalizzano e 100
Punti 1: 19.432 totalizzano e 10
Punti 0: 43.654 totalizzano e 5
Montepremi di concorso
e 2.452.585,36
10 e LOTTO Numeri vincenti
7 15 19 23 26 27 35 36 37 46
51 53 55 61 64 72 75 76 78 86
38
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
ALTRI MONDI
Oroscopo
21/3 - 20/4
23/10 - 22/11
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
LE PAGELLE
Ariete 6
Scorpione 8
Toro 7+
Gemelli 6-
Cancro 7+
Leone 6,5
DI ANTONIO CAPITANI
Starvene per i fatti
vostri gioverà. Specie
sul lavoro. Benché
quest’ultimo afflosci
un po’ lo zebedeo.
Mestizie amorososuine
aleggiano.
IL MIGLIORE.
Le energie
prorompono, le good
news irrompono. E nel
lavoro stravincete!
Sudombelico in testa
alla classifica di A,
come la Juve, Scorpio
pur’issa.
Siete di umore
accettabile. Così
producete bene e
presto. Grazie anche
all’aiuto di amici, staff,
clientela. Piacioni e
figoni, cuccate pure…
I guai peggiori potreste
crearveli col vostro
autolesionismo. Non
fatelo e stabilite le
priorità odierne. V’è
desolazione a sud
dell’ombelico.
La Luna v’imbibisce
nella fortuna come
foste un filtrofiore
nella tazza del servizio
buono: tutto alla
grande! E il suino
inside you cucca.
C’è inquietudine
nell’aria. Ma per cose
più noiose in
apparenza che in
realtà. Siate obiettivi.
Soldi in primo piano,
fornicazione pure.
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Sagittario 6-
Capricorno 7+
Acquario 6,5
Pesci 7,5
Casa e famiglia
rompono. Tanto. Ma
temporaneamente. Voi
non portate sul lavoro,
però, i problemi
privati. Consensi suini
mediocri.
Giornata idonea ad
avanzare richieste e
proposte, sostenere
colloqui, lavorare in
team (ma anche da
soli). E che
fornicazione ispirata!
Fiuto e faccia di glutei
in fatto di soldi vi
torneranno utili. Ma la
pigrizia, pure suina,
sembra assalirvi:
forse è bene che
reagiate.
Circolano energie
giuste, oggi, tanto
che rispettate la
tabella di marcia alla
perfezione. L’allure
suino, poi, vi rende
irresistibilerrimi!
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
Vergine 6-
Bilancia 6-
Gli altri v’impicciano.
Rendetevi autonomi e
siate accorti se dovete
firmare carte. Il vostro
fascino sembra calare,
ma il sudombelico
vola!
Tensioni e incagli
caratterizzano il
lavoro e/o il privato. E
l’amorsuino è più
bloccato d’un tir. Vi
occorrerà una flemma
very british.
VINCENZO NIBALI
Il ciclista siciliano ha
vinto la Vuelta nel
2010 ed è arrivato 3˚
nelle ultime 2 edizioni
del Giro d’Italia. È nato
il 14 novembre 1984
alla Radio
TeleVisioni in chiaro
ITALIA 1
RETE 4
CARTONI ANIMATI
TELEFILM
STUDIO APERTO
STUDIO SPORT
CARTONI ANIMATI
CAMERA CAFÈ
TELEFILM
TRASFORMAT
STUDIO APERTO
STUDIO SPORT
PROVACI ANCORA GARY
I SIMPSON
C.S.I.
TRUE JUSTICE
Film
23.00 NIKITA
23.50 LE IENE
1.20 CHIAMBRETTI
FRIDAY SHOW
1.50 THE SHIELD
8.20
9.40
RAIDUE
RAITRE
CANALE 5
TG 1
CHE TEMPO FA - TG 1
OCCHIO ALLA SPESA
LA PROVA DEL CUOCO
TG1 - TG1 ECONOMIA
VERDETTO FINALE
LA VITA IN DIRETTA
TG PARLAMENTO
TG 1 - CHE TEMPO FA
L' EREDITÀ
TELEGIORNALE
QUI RADIO LONDRA
SOLITI IGNOTI
ATTENTI A QUEI DUE
Varietà
23.25 TV 7:
''LE NON PERSONE''
0.40 L'APPUNTAMENTO
SCRITTORI IN TV
1.10 TG 1 - NOTTE
8.00
9.15
9.30
10.55
11.00
13.00
14.00
16.15
17.50
18.15
18.45
19.35
20.30
21.05
CARTONI ANIMATI
L' ALBERO AZZURRO
TGR - TG2
CINEMATIN…E
I FATTI VOSTRI
TG 2
ITALIA SUL DUE
TELEFILM
RAI TG SPORT
TG 2
NUMB3RS
L'ISOLA DEI FAMOSI
TG2 -20.30
RAI 150 ANNI. LA
STORIA SIAMO NOI
23.10 TG 2
23.25 L'ULTIMA PAROLA
1.00 TG PARLAMENTO
1.10 L'ISOLA DEI FAMOSI
1.50 METEO 2
8.00 AGORÀ
10.00 RAI 150 ANNI...
11.00 SPECIALE: GIORNO
DELLA MEMORIA
12.00 TG3 - RAI SPORT
12.45 LE STORIE
13.10 LA STRADA PER...
14.00 TG REGIONE - TG3
15.05 LASSIE - GEO & GEO
18.10 METEO 3 - TG3 - TGR
20.00 BLOB
20.15 STANLIO E OLLIO
20.35 UN POSTO AL SOLE
21.05 THE READER
Film
23.15 E SE DOMANI SHORT
0.00 TG3 LINEA NOTTE
0.10 TG REGIONE - METEO 3
1.05 APPUNTAMENTO
AL CINEMA
8.00
8.40
Film sul
Digitale Terrestre
Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
PREMIUM
IN DIRETTA
13.25 FEMMINE
CONTRO MASCHI
PREMIUM CINEMA
15.05 EL PRINCIPE
DE LA BASURAS
JOI
15.10 L'INVENTORE DI FAVOLE
PREMIUM CINEMA
17.20 BENVENUTI AL SUD
PREMIUM CINEMA
19.15 UN ALTRO MONDO
PREMIUM CINEMA
19.20 TUTTI QUANTI
DICONO TI AMO
MYA
21.15 ANIMALS UNITED
PREMIUM CINEMA
22.50 HYPERCUBE-CUBO2
STEEL
22.55 CANI & GATTI: LA
VENDETTA DI KITTY
PREMIUM CINEMA
CALCIO
8.00
10.55
11.05
12.00
13.30
14.10
15.15
16.50
17.00
18.50
20.00
20.30
20.35
21.10
17.00 NIGERIA - TUNISIA
Coppa d'Africa
Eurosport
19.30 GABON - MAROCCO
Coppa d'Africa
Eurosport
PATTINAGGIO GHIACCIO
TENNIS
13.50 EUROPEI
9.30
2.00
MIAMI HEAT NEW YORK
KNICKS
Supercombinata femminile,
discesa. Da St. Moritz, Svizzera
Rai Sport 1 e Eurosport 2
Europeo maschile.
Semifinale.
Da Eindhoven, Olanda
Rai Sport 2
Pesi Welter, da Temecula
Stati Uniti
ESPN America
12.00 COPPA DEL MONDO
Discesa uomini.
Da Garmisch Partenkirchen,
Germania
Eurosport 2
20.00 MONTENEGRO UNGHERIA
GOLF
10.15 ABU DHABI
CHAMPIONSHIP
PGA European Tour
Sky Sport 2
Ieri
A CURA DI
ALGHERO
3
13
ANCONA
6
7
min max
-2
5
6
8
BOLOGNA
-2
7
8
12
-3
2
CIELO
VENTI
CAGLIARI
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
Moderati
CATANIA
4
11
FIRENZE
-5
7
13.15 COPPA DEL MONDO
Europeo maschile.
semifinale
Da Eindhoven, Olanda
Rai Sport 2
Supercombinata femminile,
slalom. Da St. Moritz, Svizzera
Rai Sport 1 e Eurosport
Trento
7 3
Aosta
Milano
2 5
1
Torino
0
6
Venezia
7
4
7
1
0
8
Perugia
7
10
4
MILANO
-3
7
ROMA
NAPOLI
1
8
2 10
11
12
PERUGIA
-4
5
POTENZA
-4
1
REGGIO CALABRIA
8
11
ROMA
-1
9
TORINO
-2
7
-5
3
Agitati
Nebbia
Il sole oggi
MILANO
ROMA
TRENTO
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
7:51
17:20
7:28
17:16
3
5
VENEZIA
-3
6
9.00 Alfonso Signorini Show
Alfonso, Luisella e Caterina
ospitano Tiberio Timperi
(nella foto) e il suo romanzo
«Nei tuoi occhi di bambino»
Virgin Radio
12.30 Music History
10.15 CALCIO:
PALERMO - GENOA
Serie A. Highlights
10.30 CALCIO: NOVARA MILAN. Serie A
SKY SPORT 2
10.15 GOLF: THE ABU DHABI
CHAMPIONSHIP
PGA European Tour
14.00 RUGBY: CLERMONT
AUVERGNE - ULSTER
RUGBY. Heineken Cup
16.45 GOLF: THE ABU DHABI
CHAMPIONSHIP
PGA European Tour
Paola Maugeri (nella foto)
racconta la storia dei Wee
zer. Della rockband Usa
ascoltiamo «Buddy Holly»
Domani
Dopodomani
Ulteriore peggioramento del tempo sul Nordovest
con piogge estese e nevicate localmente anche
in pianura, specie sul Piemonte e l'alta Lombardia.
Molte nubi anche sul resto del Paese con piogge
in arrivo sull'area ionica e sulla Sardegna.
Bassa pressione sull'Italia con maltempo sulle
regioni adriatiche, al Sud e isole. Piogge anche
abbondanti sulla fascia ionica. Asciutto altrove ma
con nuvolosità estesa e ancora qualche rovescio
al mattino tra Piemonte e Liguria, anche nevoso.
5
2
8
3 6
-3
Mossi
15.00 FAN CLUB MILAN
15.30 CALCIO:
FAN CLUB ROMA
16.00 CALCIO:
FAN CLUB INTER
16.30 CALCIO:
FAN CLUB LAZIO
17.00 CALCIO:
FAN CLUB NAPOLI
17.30 CALCIO: FAN CLUB
JUVENTUS
Rmc
Ancona
Firenze
L'AQUILA
Neve
24.00
0.30
0.40
1.35
1.40
Con Tony e Ross, Pierfrancesco Favino (nella foto),
Marco Giallini e Stefano Sol
lima ci parlano di «ACAB»
8
8
GENOVA
PALERMO
19.20
20.00
20.30
21.10
11.00 105 Friends
Bologna
Genova
Molto forti
Calmi
17.30
TG LA7
COFFEE BREAK
L’ARIA CHE TIRA
I MENÙ DI BENEDETTA
TG LA7
L'ULTIMO TRENO
NON VI HO
DIMENTICATO
L’ISPETTORE
BARNABY
G’ DAY
TG LA7
OTTO E MEZZO
LE INVASIONI
BARBARICHE Attualità
SOTTO CANESTRO
TG LA7
(AH)IPIROSO
MOVIE FLASH
G’ DAY
4 6
Coperto
Temporali
Serie A. Highlights
Nuvolosità in aumento al Nordovest con prime
piogge o nevicate anche a quote collinari tra Valle
D'Aosta, basso Piemonte e Liguria di Ponente.
Buono altrove con cieli da sereni a parzialmente
Triestenuvolosi per nubi stratificate. Venti freschi orientali.
Forti
MARI
CALCIO: BOLOGNA PARMA. Serie A. Highlights
9.45 CALCIO: NOVARA MILAN. Serie A. Highlights
10.00 CALCIO: CAGLIARI FIORENTINA
9.30
Oggi
Rovesci
Pioggia
CALCIO: LECCE - CHIEVO
7.30
9.45
11.10
12.30
13.30
14.05
15.55
Serie A. Highlights
10.15 COPPA DEL MONDO
18.00 ITALIA SERBIA
CALCIO: INTER - LAZIO
Serie A. Highlights
SCI ALPINO
PROVODNIKOV TORRES
20.30 CAGLIARI GRUPPO FASSINA
9.00
9.15
PALLANUOTO
Tricolore Super Welter
Sportitalia 2
Serie A2
Rai Sport 1
Qualifiche.
Da Sapporo, Giappone
Eurosport 2
Europeo maschile,
semifinale
Sportitalia 2
21.30 NICCHI SALVEMINI
SKY SPORT 1
COPPA
DEL MONDO
9.00
20.15 SERBIA - CROAZIA
BOXE
3.00
SALTO SCI
A Elite
Rai Sport 1
NBA
Sky Sport 2
GazzaMeteo
Nuvolo
18.00 FASANO BRESSANONE
AUSTRALIAN OPEN
Semifinale maschile
Djokovic - Murray
Da Melbourne. Eurosport
Donne, programma corto.
Da Sheffield, Gran Bretagna
Rai Sport 2
Europeo maschile,
semifinale
Sportitalia 2
LegaDue
Rai Sport 2
CALCIO A 5
Legenda
2.05
2.25
17.45 DANIMARCA - SPAGNA
FA Cup
Sky Sport 3 e Sky Calcio 2
BARI
23.55
0.00
PALLAMANO
20.45 WATFORD TOTTENHAM
AOSTA
0.00
1.45
3.00
10.50
11.30
12.00
13.00
13.50
15.35
16.05
18.55
19.35
20.30
21.10
HUNTER
R.I.S. ROMA
DELITTI IMPEFETTI
BENESSERE
TG4
DETECTIVE IN CORSIA
LA SIGNORA IN GIALLO
FORUM
SENTIERI
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WALKER TEXAS RANGER
QUARTO GRADO
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I BELLISSIMI DI R4
THE VANISHINGSCOMPARSA
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MINO REITANO
21.15 OSTUNI MARCOPOLO FORLÌ
21.00 PESCARA - MODENA
Serie B
MP Calcio
23.30
8.00
8.40
12.25
13.00
13.40
15.30
16.10
17.45
18.30
19.00
19.20
19.50
20.20
21.10
BASKET
19.00 JUVE STABIA CROTONE
Serie B
MP Calcio
8.50
11.00
13.00
13.40
14.45
16.15
16.55
18.45
20.00
20.30
21.10
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31 gen.
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VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LETTERE
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A CURA DI
FRANCO ARTURI
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Real-Barcellona, il dritto e il rovescio
Roberto Alagna (Milano)
Il titolo di Gazzetta.it è del
tutto esatto: nell’occasione dai
giornalisti della Gazzetta ha
avuto un servizio all’altezza delle sue aspettative. Quell’«impossibile vincere a Barcellona» è presentato correttamente come polemico ed è stato testualmente detto da Mourinho,
come è facile constatare dal filmato. Una frase pronunciata
con ironia e come tale riporta-
ta. Peraltro un’ironia molto banale come sono scontate le critiche all’arbitro quando si perde. L’ho sentita fare anche dall’ottimo Ranieri per il rigore negato col Napoli (dopo aver vinto con la Lazio per un fuorigioco non dato): tentazioni irresistibili.
Per l’aspetto tecnico dell’ultima puntata di questa sfida eterna, la rimando all’articolo di Paolo Condò. A mia volta sono ormai convinto che contro la
squadra di Guardiola, comunque la più forte del mondo, ci si
possa giocare una chance solo
se la si affronta sul suo terreno
del pressing continuo e altissimo. L’attendismo di Mourinho
(e di molti altri tecnici, Allegri
compreso nella partita di andata) non porta a grandi risultati,
in senso stretto e psicologico.
I due ultimi «clasicos» aprono
la strada ad altre riflessioni.
Una delle più importanti è quella del comportamento dei giocatori. Pessimo sul piano disciplinare. Soprattutto quelli del
Real, autori di cacce all’uomo,
vendette rusticane, simulazioni, isterie. Qualche spunto indecoroso anche da parte di alcuni
giocatori del Barcellona, capaci di rotolarsi per terra e di cadere stramazzati come attori
di commedia dell’arte. Se avessimo assistito a queste scene
in un Milan-Inter o in uno Juventus-Roma, ne avremmo scritto
un po’ disgustati. La Spagna ha
giornali e tv mediamente spocchiosi, soprattutto quando parlano del calcio italiano: si rivedano quei filmati e arrossiscano. Un Pepe di quel genere da
noi non sopravvivrebbe tre partite prima di essere fatto a fettine da qualche giudice sportivo
e dagli arbitri in campo. Fra gli
evviva di quasi tutti.
Tutt’altro clima, ed è qui che
scatta invece l’applauso convinto, quello che si vedeva sulle tribune. Dove, meglio ricordarlo, gli spettatori sono a contatto con i giocatori, senza barriere divisorie. Lì, nonostante i
brutti messaggi che giungevano dal campo, una compostezza sconosciuta nei nostri stadi.
Gente ordinatamente seduta,
che si limitava a gridare la sua
fede, senza intimidazioni fisiche. Niente fumogeni, niente
bandieroni, niente striscioni insultanti. E’ bello vivere il calcio
così. Chissà quando ci riusciremo anche noi.
Quel silenzio
violato
Ibra-Van Basten:
e io «fumo»
Filastrocca
per Del Piero
La richiesta
di Micolucci
Mi vedo costretto a intervenire
per l'ennesima volta su questo
giornale emerito per dire la mia
opinione sulla vicenda «Van Basten vs Ibra». Penso che a tutto
ci sia un limite e anche voi venditori di fumo per incentivare il
mercato del calcio ormai logoro vi renderete conto che è una
farsa. Sarebbe come paragonare Mozart a Salieri. O, per andare a un confronto ciclistico, sarebbe come dire che Mario Beccia, qualcuno lo ricorderà, è meglio di Marco Pantani.
Caro Arturi, ma ha visto che dove l'ha messa Delpiero ieri sera? Davvero le parole sono finite. Mi è rimasta solo una poesia: eccola.
Mi chiamo Alessandro
età trentasette
tu mettila in mezzo
e la infilo nel sette.
Di testa un po’ meno,
non son nato picchio
ma a piede pennello,
sarò Pinturicchio?
Sul petto 2 stelle
in testa già tre
Se la Signora è regina,
mi sa che son re.
Ti faccio la lingua
non è una burla
è tutta la gioia
di sentire la curva.
Di schiena son 10
tra il bianco e il nero
mi chiamano Alex
Alex Delpiero.
Trovo vile, oltre che indecente
e indecorosa come definita dall'
Ascoli, la richiesta del calciatore Micolucci, degli emolumenti
per le sue «prestazioni sportive» dell'anno 2011. In un’epoca in cui non percepiscono stipendi migliaia di operai e lavoratori, pur facendo onestamente il loro dovere, questa persona vorrebbe dei soldi per aver
cercato di far perdere sul campo la sua società di appartenenza, averla fatta penalizzare in
classifica per la responsabilità
oggettiva e aver incassato altri
denari in maniera illecita!
Roberto Tabacco
Direi prima di tutto che anche alla cattiva educazione e all’intolleranza ci dovrebbe essere
un limite. Le sue similitudini sono
prive di senso se calate nel confronto fra due calciatori molto vicini nelle loro espressioni tecniche. Ripeto: per statura, sensibilità di piede, tiro, colpo di testa, inventiva e altro ancora si tratta di
due fenomeni paragonabili come
pochi. Del resto lo confermano in
pieno tecnici di statura (uno per
tutti, Capello) che li hanno allenati entrambi. Poi si può naturalmente tenere le proprie opinioni,
senza farle diventare sarcasmo
o armi dialettiche improprie.
Beppe Cartabbia (Gerenzano)
Sono molti i poeti che lanciano il loro lavoro nella bottiglia
di una mail a Porto Franco. Il calcio stimola versi, evidentemente. Per ragioni di spazio non ne
posso pubblicare molti, ma i suoi
mi hanno divertito e rappresentano bene un omaggio in più a questo straordinario giocatore.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
DIRETTORE RESPONSABILE
ANDREA MONTI
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VICEDIRETTORE VICARIO
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VICEDIRETTORI
Franco Arturi
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Stefano Cazzetta
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Ruggiero Palombo
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Umberto Zapelloni
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Testata di proprietà de "La Gazzetta dello
Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012
39
TERZO TEMPO
Porto Franco
Vorrei solo sottolineare
come Mourinho non abbia
mai detto che a Barcellona è
impossibile vincere. La sua
era come al solito una frase
ironica per dire che c'è il pensiero comune che al Camp
Nou non si possa vincere. Al
contrario, l’altra sera il Real
ha dimostrato che questo può
accadere grazie ad una prestazione maiuscola che ha messo
in seria difficoltà il Barça. Basta guardare per intero la conferenza stampa per capire
questo e dai giornalisti della
Gazzetta, che seguo con passione, è il minimo che mi
aspetto. Spero nella pronta
correzione di questo titolo.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRESIDENTE
Piergaetano Marchetti
VICE PRESIDENTE
Renato Pagliaro
AMMINISTRATORE DELEGATO
E DIRETTORE GENERALE
Antonello Perricone
CONSIGLIERI
Raffaele Agrusti, Roland Berger,
Roberto Bertazzoni, Gianfranco Carbonato,
Diego Della Valle, John Elkann,
Giorgio Fantoni, Franzo Grande Stevens,
Jonella Ligresti, Giuseppe Lucchini,
Vittorio Malacalza, Paolo Merloni,
Andrea Moltrasio, Carlo Pesenti,
Virginio Rognoni, Alberto Rosati,
Giuseppe Rotelli, Enrico Salza
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI
Giulio Lattanzi
Piero Travaglini (Ascoli Piceno)
Richiesta moralmente ai
confini della spudoratezza: questo dice il senso comune. Però sarebbe il caso di dotare le società
di un manualetto in cui sono sottolineate un paio di regole d’oro:
1) gli atleti vanno pagati come da
contratto (altrimenti i rischi di
comportamenti deviati si ingigantiscono); 2) bisogna rivalersi sui
calciatori quando e se si rendono
responsabili di condotte che pregiudicano il club. Il primo è un obbligo purtroppo non sempre rispettato, il secondo è un deterrente ormai indispensabile.
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Sabato sera, prima di Atalanta-Juve, Bergamo ha voluto dare il giusto tributo alla figura di
un grande alpinista, Mario Merelli, morto qualche giorno prima. Il miglior tributo che si possa dedicare ad un alpinista: il
silenzio. Lo stesso silenzio che
lo accompagnava nelle sue scalate. Ebbene, la tifoseria organizzata ospite ha violato quel
momento con lancio di fumogeni, petardi, sassaiole, piastrelle
strappate dai bagni. Non voglio
entrare nel merito del tifo. Più
o meno violento. Non voglio dire che tutto questo è stato lanciato verso donne e bambini.
Non voglio nemmeno chiedermi come abbiano potuto introdurre allo stadio tutto quell'arsenale. Questo è compito delle
forze dell'ordine, spero. Non voglio essere io il giudice di dove
sia il confine fra lo sfottò e l'offesa, ma a tutto c'è un limite. Stare zitti di solito paga. Stavolta
no: fatelo sapere a tutti
Rodrigo Dìaz
Quella serata lascia degli
strascichi, comprese le decisioni del giudice che hanno sorpreso molti, considerando lo squilibrio della multa a sfavore della
squadra di casa. La bestialità di
certi comportamenti ha conferme costanti, purtroppo.
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y
UN GIORNO
PER NON
DIMENTICARE
Il 27 gennaio è
da anni (per
l’Italia dal
2000) il giorno
della
Memoria. Il
giorno in cui si
ricordano i
milioni di
persone morte
nei campi di
concentramento, nazisti.
Principalmente
ebrei
(addirittura 6
milioni), ma
anche zingari,
oppositori
politici,
omosessuali...
La lista è lunga.
Il 27 gennaio è il
giorno in cui le
truppe
dell’Armata
Rossa sovietica
aprirono i
cancelli di
Auschwitz,
salvando i pochi
sopravvissuti
rimasti. Ecco
perché il 27
gennaio è scelto
a giorno
simbolo per non
dimenticare gli
orrori
dell’Olocausto
e per
tramandare alle
generazioni
future la
memoria di
quella
sofferenza
LA VITA DEL COACH DIVENTA UN FILM
Klein, Israele
l’Olocausto
e tanto basket
Klein conosciuto come il papà del basket israeliano
GIAN LUCA PASINI
17 febbraio 1977, palazzetto dello sport
di Virton, Belgio, il Maccabi Tel Aviv ha appena
schiantato il Cska Mosca, nel girone di semifinale di Coppa Campioni di basket maschile. I colossi sovietici crollano davanti alla sorprendente squadra israeliana. Tal Brody, uno dei protagonisti di quel successo sul parquet, nel suo
ebraico con mille accenti diversi, urla al primo
microfono che gli capita: «We are on the map.
Siamo sulla cartina e - subito aggiunge - ci vogliamo stare».
Maccabi Tel Aviv E’ un giorno epocale nella storia del basket e della vita di Israele, tutti in patria hanno guardato la gara in tv, in tanti hanno
seguito la squadra in Belgio perché i sovietici si
erano rifiutati di giocare a Tel Aviv. Perché all’epoca l’Urss è un Paese che non ha relazioni
diplomatiche con Israele e che - di fatto - rifornisce di armi molti dei suoi nemici. La vittoria,
che poi il 7 aprile verrà suggellata dal successo
in finale contro la Mobilgirgi Varese (a Belgrado) incorona quella squadra e il suo allenatore,
Ralph Klein, eroe nazionale. La frase di Tal Brody ha ancora più senso: Klein è l’uomo capace
di realizzare l’impossibile, una squadra israeliana che vince la Coppa Campioni. La storia di
Klein in queste settimane è diventata un film ed
è uscita nelle sale di Gerusalemme con il titolo
Playoff, una pellicola che parla di basket per
arrivare a parlare di Olocausto. Sì perché Klein
nato nel 1931 a Berlino da una famiglia ebrea
di origine ungherese, evita per miracolo la deportazione. Il papà muore a Auschwitz, lui e la
mamma sopravvivono e all’inizio degli Anni 50
cominciano una nuova vita a Tel Aviv, in mezzo a migliaia di altri profughi.
Germania Ovest Il servizio militare (in marina)
e poi tanto basket, nella squadra più forte. Che
Klein contribuisce a rendere ancora più forte.
Otto scudetti e 6 coppe nazionali. Prima di iniziare la carriera di allenatore. La stoffa di quel
tecnico si scoprirà qualche anno più tardi. Ma
quello che interessa il regista è anche altro. E’
un viaggio nel passato: così quando Klein a metà degli anni 80 decide di accettare la panchina
della Germania Ovest (e del Colonia) l’eroe di
Israele si «trasforma» in traditore. Lui che era
scampato ad Auschwitz accetta di guidare i tedeschi. «Anche se c’è tanto basket in questo
film - dice Eran Riklis -, questo non è un film
che parla di sport. Parla di un uomo che deve
fare i conti con il suo passato, con una giovinezza rubata, nel Paese in cui era nato. La sofferenza nel campo di sterminio e la perdita del padre». Il ritorno a Berlino la città in cui era nato e
cresciuto, quando ancora l’Olocausto e i campi
di sterminio erano soltanto un progetto malato...
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Predictor card e 11,19 - con Calendario Special
Olympics e 8,00 - con Megaposter Bianconeri,
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