Domande e risposte su come migliorare la nostra acqua potabile
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Domande e risposte su come migliorare la nostra acqua potabile
1 Domande e risposte su come migliorare la nostra acqua potabile D.: Perché l’acqua è considerata un composto speciale di madre natura? R.: Per le caratteristiche intrinseche della sua molecola. L’acqua è l’unico elemento a trovarsi contemporaneamente nei tre stati: liquido, solido e gassoso, in enormi quantità nel nostro pianeta. Come sappiamo, possiede una molecola formata da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno: H2O. Il legame tra idrogeno ed ossigeno è tra i più forti che esistano: per separare i due atomi di idrogeno dall’ossigeno servono temperature di 3000°C circa. L’acqua è stata assunta come termine di riferimento, per stabilire scale termometriche e unità di misura; nella scala termometrica Celsius l’acqua bolle a 100°C e congela a 0°C, mentre il calore necessario per elevare di un grado la temperatura di un grammo d’acqua distillata da 14.5 a 15.5°C è assunta come unità di misura e prende il nome di “kilo-caloria”. In media una goccia d’acqua rimane dispersa nell’aria come vapore solo circa 10 giorni, ma può cristallizzare in un ghiacciaio o sotto terra per decine o migliaia di anni. D.: Perché è così importante per l’uomo? R.: Non solo per l’uomo, ma per tutti i viventi, anche animali e piante. I nostri tessuti sono imbibiti di circa il 70% di fluidi contenenti acqua. Dopo l’aria, è per noi il secondo nutrimento fondamentale. Non possiamo restare senza aria se non per pochi minuti. Si può stare senza cibo per alcune settimane, nei casi estremi, ma non altrettanto tempo senz’acqua. Essa esplica innumerevoli ed importantissime funzioni nel corpo umano ed è indispensabile per tutti i processi fisiologici e le reazioni biochimiche. Ha una duplice funzione nel nostro organismo: diventa la soluzione di trasporto di sali, zuccheri, vitamine ed altre sostanze alle cellule – necessarie per la rigenerazione dei tessuti – ed è anche il mezzo che veicola all’esterno le tossine, gli acidi urici e i prodotti di scarto che il nostro corpo produce ogni giorno. D.: Quali sono i criteri fondamentali con cui possiamo valutare l’acqua da bere? R.: ci sono parametri scientifici ed altri, bionergetici, utili alla valutazione. Prima di tutto, l’acqua dev’essere potabile. In Italia, organismi locali preposti dalla Legge, gli uffici sanitari, vigilano affinché l’acqua di rubinetto, ovvero di acquedotto, detta anche “di rete”, od altra, di sorgenti locali, sia potabile. Se osserviamo l’etichetta di un’acqua di bottiglia, notiamo che per Legge è necessario che siano indicati numerosi dati, frutto dell’analisi chimico-fisica. L’inquinamento dell’aria, del suolo e del sottosuolo legato, agli insediamenti umani e alle attività produttive, fanno si che l’acqua, nel suo ciclo perenne, possa esserne contaminata. E’il caso di tante sorgenti in Asia, Africa, Sudamerica e altri luoghi di Paesi poveri, in cui le falde sono state purtroppo inquinate e devono essere risanate. Anche da noi tuttavia l’inquinamento delle falde acquifere è possibile ed in taluni casi si è già verificato. L’acqua di rete è monitorata periodicamente dagli organismi preposti, onde evitare tale evenienza. 2 In naturopatia ed in medicina naturale, si considerano tre gradi di valutazione dell’acqua: 1) L’analisi chimico-fisica. 2) I valori bioelettronici 3) La coerenza bioenergetica. 1) L’analisi chimico-fisica. E’ il parametro scientifico che ci indica la potabilità dell’acqua, la sua assenza da batteri, sostanze tossiche pesanti, ed altro. Il Residuo fisso – ossia il residuo minerale minimo lasciato da 1 litro d’acqua dopo che è stata fatta evaporare a 180°C – permette di classificare le acque in minimamente mineralizzate (residuo inferiore a 50mg/l), oligominerali (residuo tra 50 e 500), acque medio-minerali (residuo tra 500 e 1500) e terapeutiche (residuo superiore a 1500). Le acque con basso residuo fisso sono considerate le migliori per l’uomo. Se sono troppo ricche di minerali, tra cui calcio e ferro, possono con gli anni appesantire i reni ed altri organi. Il residuo minerale specifico indica quali minerali contiene quell’acqua specifica, in quanto proveniente da sorgenti nel sottosuolo dove si è mineralizzata, grazie allo scambio con rocce, sabbie e argille. Le quantità di oligominerali contenute dalle acque minerali, sono importanti per la salute e per l’equilibrio dell’ organismo. Oltre a ciò, in laboratorio ci si accerta che l’acqua sia “microbiologicamente pura”, ovvero che non contenga batteri o virus, patogeni per la salute. Che sia inoltre esente da sostanze tossiche, come residui industriali, di pesticidi o metalli pesanti. 2) I valori bioelettronici La qualità dell’acqua naturale che beviamo può essere valutata, anche mediante tre parametri chimicofisici, anch’essi scientifici, a cui si dà particolare risalto in naturopatia e medicina naturale: a) Il potenziale di ioni idrogeno, o pH b) L’ ossidoriduzione (redox) o RH2 c) La Resistività, o RO PH e conducibilità elettrica sono obbligatori per legge in etichetta. La conducibilità si misura in microSiemens per centimetro ed è un valore opposto alla resistività; conosciuto uno, possiamo conoscere l’altro. Il valore di stato di ossidoriduzione non è obbligatorio in etichetta, in quanto l’acqua si ossida facilmente, e dal momento in cui sgorga dalla sorgente di montagna, a quando la versiamo nel bicchiere dalla nostra bottiglia, si è comunque un po’ ossidata. Il PH indica la concentrazione di ioni idrogeno; è neutro quando è pari a 7 (su una scala da 0 a 14); è acido se inferiore a 7 e alcalino se superiore a 7. Di solito il corpo di una persona sana disattiva la maggior parte degli acidi nocivi, se però siamo sottoposti ad uno stress eccessivo o l’alimentazione è troppo squilibrata nel senso acido, gli acidi in eccesso possono minare la salute dei tessuti. L’ RH2, o REDOX, indica la quantità di elettroni presenti nell’ acqua ed è neutro quando ha un valore pari a 28. Un RH inferiore indica una diminuzione di elettroni e un processo di ossidazione; un RH superiore indica un aumento di elettroni e un processo di riduzione. Tanto più alto è l’ RH tanto migliore è la qualità dell’acqua per l’organismo umano. RO, o resistività, misura la resistenza al passaggio di elettricità dell’acqua; è un valore che ci indica anche la quantità di elettroliti, cioè di minerali disciolti in forma ionica. Tanto maggiori sono i minerali disciolti, tanto più basso è il valore della Resistività, ovvero in tal caso, aumenta la conducibilità. Come si è detto, la conducibilità è indicata nell’etichetta delle bottiglie, espressi in micro-Siemens/cm. Le basi scientifiche della bioelettronica della vita, furono poste dall’Ingegnere francese LouisClaude Vincent, nato nel gennaio del 1906 a Puy (Alta Loira). In base ai suoi studi, egli dichiarò: 3 "Il tasso di mortalità per ogni tipo di malattia e in particolare tubercolosi, affezioni cardiovascolari e cancro, è direttamente legato alla qualità dell'acqua distribuita alla popolazione. Esso cresce in modo particolare quando le acque sono molto mineralizzate e rese potabili artificialmente dopo trattamento fisico ed aggiunte di prodotti chimici ossidanti" . Vincent ha misurato e posto in relazione tra loro, i parametri menzionati delle sostanze biologiche, in uno schema chiamato “Bioelettronigramma”. Egli pote' constatare che alcuni campi di valore del PH, combinati ai valori di resistività ed ossidoriduzione, erano sempre associati ad alcune malattie. Questo breve file non ha lo scopo di spiegare la bioelettronica ed il bioelettronigramma, per cui si rimanda ai motori di ricerca di internet, digitando”bioelettronica di Vincent”. Possiamo tuttavia chiarire che una buona acqua, favorevole alla vita, dovrebbe avere un basso residuo fisso (inferiore a 120 mg), un pH acidulo o neutro (compreso tra 6,2 e 7), una Redox tra 25 e 28 e una resistività non inferiore a 6000 Ohm per cm (il valore in Ohm si ottiene con un semplice calcolo matematico, dividendo il numero “1.000.000” per la cifra indicata in etichetta di micro-Siemens/cm). E’ interessante notare che l’acqua che si avvicina di più a questi valori ideali, oltre a quella di tantissime sorgenti benefiche, è anche l’acqua biologica contenuta in frutta e verdura sana, soprattutto in relazione alla conducibilità in Ohm; valori destinati a condizionare la capacità di scambio elettrolitico delle membrane cellulari, ovvero alla capacità delle stesse di lasciar attraversare o meno minerali e sostanze nutritive. Si comprende quindi che non basta in sé, che l’acqua sia potabile - nonostante ciò sia indispensabile come requisito di base - per essere considerata un’ottima acqua nutritiva. L’acqua porta dentro anche informazioni elettrochimiche di scambio energetico, che le nostre cellule o ricevono e si tonificano, o non ricevono e non si tonificano. D.: Posso eseguire in casa le misure bioelettroniche dell’acqua, di vino e bevande, di cibi, di fluidi corporei, ed altre? R.: certamente; tuttavia, poiché i dati che emergono sono molto sensibili, per ottenere dei risultati attendibili è necessario servirsi di uno strumento professionale, del costo di circa 1400 euro. Tra i vari disponibili, uno di essi è il Martini Mi-180, con elettrodo redox (vedi bibliografia). D.: I depuratori domestici servono? R.: Partendo dal presupposto che l’acqua di acquedotto, comunque già potabile, può essere ulteriormente migliorata, certamente sono utili. Un depuratore domestico elementare ed efficace, dal prezzo accessibile a tutti, è la caraffa a carboni attivi. Il filtro elimina gran parte di eventuali tracce di metalli tossici o metaboliti estranei all’acqua, incluso residui di pesticidi, ed inoltre elimina il cloro, piuttosto tossico per le nostre cellule, che in molti acquedotti viene aggiunto per evitare la possibile presenza di batteri pericolosi. L’azione filtrante della caraffa è stata più volte confermata da analisi scientifiche. Esistono molti altri tipi di filtri e sistemi, più costosi, per l’uso in casa. Non è qui nostra intenzione entrare in un tema complesso, che per essere chiarito, richiederebbe molto più spazio. A tal uopo si veda in bibliografia. Comunque, se qualcuno vi dice che il suo strumento filtra e cambia eccezionalmente l’acqua, accertatevi se davvero muta tutti e tre i parametri della Bioelettronica di Vincent. Se ne trasforma solo due, non crea 4 l’acqua ideale, anzi il suo uso prolungato potrebbe addirittura essere nocivo. Ci si riferisce in particolare ad acque alcaline e/o ionizzate, le quali devono essere bevute con criterio, lontano dai pasti e con modalità che, in caso di patologie, richiedono la supervisione medica. Il loro uso oculato, è da considerarsi comunque valido, entro certi parametri, a condizione che la resistività sia alta (ovvero che la conducibilità diminuisca), come avviene nelle acque sorgive aventi proprietà benefiche. Un altro panorama è offerto dagli “ozonizzatori” d’acqua (da non confondere con gli “ionizzatori”). L’acqua arricchita di Ozono (O3) è benefica in determinate patologie infiammatorie, soprattutto dell’apparato digerente. Va utilizzata preferibilmente con supervisione medica. Qui ci preme sottolineare solo i metodi più facili, economici, efficaci e sicuri per la salute, per migliorare la nostra acqua da bere. Se quindi non possiamo acquistare con regolarità l’acqua in bottiglia, possiamo comunque filtrare l’acqua di rubinetto, usando tale acqua filtrata sia per bere che per cuocere il cibo. D.: Tra le acque in bottiglia, quali sono le migliori? R.: Tra le migliori acque italiane, in ragione del basso contenuto di residuo fisso, un buon pH; valori ottimi di resistività ed ossidoriduzione, sono sia la “Lauretana”, che la “Plose”, entrambe sgorganti da sorgenti alpine. D.: Se non possiamo permetterci le acque oligominerali in bottiglia, cosa possiamo fare? R.: come già illustrato, filtrando, con l’apposita caraffa, l’acqua di rete, togliamo le ultime impurità, ma non modifichiamo i tre valori della bioelettronica. Tra le impurità, vi sono anche quelle, non sempre valutate, che dal tubo dell’acquedotto giungono al rubinetto di casa. Avete osservato che se state via da casa vostra per alcuni giorni, quando tornate ed aprite il rubinetto, per alcuni secondi può uscire acqua sporca? Si tratta di residui dei tubi, spesso di rame, piuttosto tossico in questa forma per reni e fegato. In misura minore, di tracce di altri metalli, che comunque ogni giorno in piccola parte possiamo ingerire; e che invece vengono filtrati con le caraffe apposite o altri sistemi di filtraggio. Tali caraffe, in una famiglia di quattro persone, richiedono il cambio del filtro circa ogni mese; in questo modo si evita che, soprattutto d’estate, possano svilupparsi colonie batteriche indesiderate nel filtro. Quando l’acqua è stata filtrata, possiamo potenziare i tre valori della biolelettronica, tramite l’uso di cristalli inseriti direttamente nell’acqua, o, in modo più igienico, con l’uso degli “scettri” di cristallo VitaJuwel (per ulteriori informazioni, vedi “acqua migliore” su: www.herboristica.com). 3) Un’acqua con “struttura di coerenza” migliorata. Come da Pdf “analisi acqua esposta a cristalli”, estraibile dal sito menzionato (www.herboristica.com) è stato dimostrato da laboratori svizzeri che dopo sette minuti di esposizione dell’acqua alle frequenze dei cristalli, frequenze reali e misurabili, (si pensi alla frequenze emesse dagli orologi al quarzo), i dati chimico-bioelettronici dell’acqua effettivamente cambiano. Ma c’è di più: anche le caratteristiche bioenergetiche di “coerenza” (il termine è quello usato dai fisici quantistici) possono essere migliorate. Vedi a tal riguardo il Pdf “cristallizzazione dell’acqua”, nello stesso sito. Ciò che i cristalli d’acqua congelata ci indicano, è che è avvenuto un miglioramento della struttura molecolare dell’acqua medesima; per cui si evince che essa abbia 5 disposto le proprie molecole in nuovi e più ordinati “cluster molecolari” (letteralmente “nuvole molecolari”, anche questo termine proviene dalla fisica quantistica), le quali si ritiene portino alle nostre cellule nuove bio-informazioni di vitalità ed energia. D.: attualmente la scienza accetta che l’acqua possa conservare tali “memorie” di “informazione” e possibilmente di “vitalità”? R.: Nel settembre 2009 a Milano, il Premio Nobel 2008 per la medicina, Prof. Luc Montagnier, ha portato prove inconfutabili dell’esistenza di un meccanismo energetico nell'acqua diluita a partire da preparazioni organiche, provando così le scoperte del francese dott. J. Benveniste. Lo studio ha per titolo: Electromagnetic Signals Are Produced by Aqueous Nanostructures Derived from Bacterial DNA Sequences (vedi bibliografia). L’acqua quindi può conservare in sé memorie informazionali di natura elettromagnetica, “energie” ancora in fase di accertamento dalla scienza. Foto di cristalli di acqua ghiacciata, di Masaru Emoto (vedi bibliografia) • • • • • • • • • • • Bibliografia: P. Spaggiari - C. Tribbia: “Le Meraviglie dell’Acqua”, Ed. Tecniche Nuove, 2007. P. Spaggiari - C. Tribbia: “Medicina Quantistica”, Ed. Tecniche Nuove, 2006. A. Speciani: “L'acqua diluita come farmaco: la realtà fisica conferma le intuizioni dell'omeopatia” e articoli correlati, con riferimenti bibliografici (www.eurosalus.com). L. Montagnier: Electromagnetic Signals Are Produced by Aqueous Nanostructures Derived from Bacterial DNA Sequences. Dati del lavoro: Interdiscip Sci Comput Life Sci (2009) 1: 81–90 DOI: 10.1007/s12539-009-0036-7. (vedi anche link su: “www.eurosalus.com”). M. Padmio: “La Bioelettronica di Louis-Claude Vincent”, Ed. Il Nuovo Mondo (tel. 049.80.24.536), Padova, 2007. C. Viacava - G. Artioli: “L’Acqua, preziosa ed insostituibile”, Macro Edizioni, 2006. O. Costa - D. Tessarotto - C. K. Cortella: “L'Acqua Specchio della Vita”, Delfino Editore, 2006. Jacques Benveniste: “La Mia Verità sulla Memoria dell'Acqua”, in collaborazione con Francois Cote - Prefazione a cura del Prof. Brian D. Josephson, Premio Nobel per la Fisica; Macro edizioni, 2006. Masaru Emoto: “La Risposta dell’Acqua”, Ed. Mediterranee. Martini-Milwaukee: “Martini-Mi-180: Manuale di Istruzioni” (strumento per misurazioni bioelettroniche di acqua e fluidi; manuale scaricabile da: www.martini-instruments.com). Gieger: “Manuale di Cristallo-Terapia”, Ed. Crisalide. Testo comprendente cinque pagine; aggiornato a Luglio 2010. © Ambrosi Fabio, riproduzione riservata. www.ambrosinaturalmedicine.eu