26/06/2016 Nuovo Corriere Nazionale
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Spoleto 1958. Città e campagna alla "prima" del Festival ^/VINCENZO CEMENTI SPOLETO - Alla fine il "Matto" ce l'aveva fatta. Lo chiamarono così, gli spoletini, Gian Carlo Menotti. Il "Matto", forse per lo sguardo stralunato ed il gran correre da un teatro all'altro. A veder e prove, organizzazione, logistica, a prendere appuntamenti, a parlare con musicisti, coreografi, registi, artisti, macchinisti, pompieri, guardie municipali, truccatori, inservienti. Sempre con un codazzo di assistenti, "matti" più di lui, "schizzati". Con un attivismo di stile lombardo preoccupante. Estraneo alla paciosità ed alla flemma degli spoletini, veri ultimi meridionali dell'Umbria. Ma fu solo per i primi anni, perché poi gli indigeni capirono che per Spoleto Menotti era stato una specie di Santo e il Festival era un'insperata rinascita cittadina e allora lo chiamarono per sempre il "Duca". In segno di rispetto. Dopo una "febbrile vigilia", il Festival fu inaugurato quel giovedì sera del 5 giugno del 1958 con ilMacbeth, melodramma in quattro atti di F. M. Piave, musica di Giuseppe Verdi, diretto da Thomas Schippers, regia di Luchino Visconti, costumi di Piero Tosi. Ad applaudirlo un "parterre de rois", registrato così da Nino Longobardi, uno degli inviati speciali al Festival: "l'ambasciatore degli Stati Uniti a Roma Zellerback e signora, l'ambasciatore del Venezuela Revinga e signora, l'ex ambasciatore dei S.U. a Roma Dunn, il presidente dell'Accademia Americana Roberts, l'inviata del Dipartimento di Stato americano signora Ines Brown, il direttore del Museo nazionale di Filadelfia Henry Clifford, l'attrice drammatica americana Agnes Moorbed, i miliardari del Texas signori Tirado, il direttore generale dello Spettacolo comm. De Pirro in rappresentanza del Sottosegretario on. Resta, il prefetto Di Giovanni, il questore di Perugia, la contessa Wally Toscanini, il conte Volpi di Misurata, la principessa Boncompagni, la principessa Colonna, la duchessa Acquarone, gli eredi di Giuseppe Verdi, Carla, Gabriella e Alberto Carrara Verdi, nonché impresari, artisti, oltre cento critici dei principali giornali del mondo e pubblico elegantissimo venuto da ogni parte d'Italia e anche dagli Stati Uniti". A vedere l'entrata, dietro le transenne davanti al Teatro Nuovo, a vedere le enormi Buick, Cadillac, Limousine tutte targate CD (corpo diplomatico) e quelle signore che sembravano tutte attrici dei film americani che il sabato andavo a vedere con zio Luigi e i miei cugini al cinema Fiamma, e ' ero anch ' io e mio padre. Eravamo arrivati in due su una bi cicletta Bianchi, verde salvia. Io sedevo sulla canna e per tutti e due fu lo spettacolo più bello che avessimo mai visto. MEDIA www.nuovocorrierenazionale.it Si è spento Giuseppe Ferrara Domenica 26 giugno 2016 ROMA - È morto ieri a Roma per un arresto cardiorespiratorio il regista Giuseppe Ferrara. Malato da tempo era stato ricoverato al Policlinico Umberto I a Roma. Il 15 luglio avrebbe compiuto 84 anni. Dal Sasso in bocca a Cento giorni a Palermo, dal Caso Moro a I Banchieri di Dio, tutta la sua filmografia è sempre stata orientata al cinema civile di impegno e inchiesta sulla storia d'Italia. Il giudizio critico su Giuseppe Ferrara è sem pre stato ambivalente nel corso dei decenni: applaudito per la forza visiva e tematica dei suoi documentari, criticato per un verismo che sconfinava nell'imitazione della realtà. Cultura 40 Italia [email protected] Spoleto59 II premio Oscar per "Mystic River" in concerto al Festival dei 2 Mondi. E il ministro Lorenzin oggi ospite di Mieli C//SARA FRATEPIETRO Teatro Romano gremito per Eleonora Abbagnato Spoleto metterà i panni diattore, regista e sceneggiatore per dedicarsi alla sua passione, la musica, e dare vita a quello che si preannuncia come un con certo memorabile. 11 Teatro Romano ospiterà infatti sta sera (ore 21,30) "Tim Robbins & Friends", serata con il premio Oscar per "Mystic Ri ver" che si esibirà cantando e suonando la chitarra insieme a JackPinter, ShaneBeales, MilesRobbins,AoifeNi Bhriain, Noel Langley, Rory McFarlane e MartynBarker. I tanti progetti e impegni nel cinema e nel teatro di Tim Robbins rendono le sue esibizioni in concerto eventi rari e memorabili, capaci di coinvolgere il pubblico in ballate che si rifanno alla tradizione musicale americana di con - S SPOLETO - Un Teatro Romano gremito fino ali 'ultimo scalino ha accolto ieri la "Carmen" conl'etoileEleonoraAbbagnato, che ieri sera ha aperto la rassegna di danza all'interno del Festival dei 2 Mondi. Il balletto in due attiper la coreografia e regia di Amedeo Amodio ha visto primeggiare sul palco la direttrice del Balletto del Teatro dell'Opera di Roma, perla prima volta a Spoleto. Fino all'ultimo si è temuto un rinvio per colpa della pioggia caduca nel pomeriggio. Un attore con la chitarra Tim Robbins stasera canta insieme ai suoi "Friends" testazione e d'impegno sociale. Un appuntamento quindi speciale quello che andrà in scena oggi a Spole to59Ma per il Festival dei 2 Spoleto 1958. Città e campagna alla "prima" del Festival (//VINCENZO CEMENTI SPOLETO - Alla fine il "Matto" cel'aveva fatta. Lo chiamarono così, gli spoletini, Gian CarloMenotti. Il "Matto", forse per lo sguardo stralunato ed il gran correre da un teatro all'altro. A vedere prove, organizzazione, logistica, a prendere appuntamenti, a parlare con musicisti, coreografi, registi, artisti, macchinisti, pompieri, guardie municipali, truccatori, inservienti. Sempre con un codazzo di assistenti, "matti" più dilui, "schizzati". Con un attivismo di stile lombardo preoccupante. Estraneo alla paciosità ed alla flemma degli spoletini, veri ultimi meridionali dell'Umbria. Ma fu solo per i primi anni, perché poi gli indigeni capirono che per Spoleto Menotti era stato una specie di Santo e il Festival era un'insperata rinascita cittadina e allora lo chiamarono per sempre il "Duca". In segno di rispetto. Dopo una "febbrile vigilia", il Festival fu inaugurato quel giovedì sera del 5 giù gno del 1958 con il Macbeth, melodramma in quattro atti di F. M. Piave, musica di Giuseppe Verdi, diretto da Thomas Schippers, regia di Luchino Visconti, costumi di Piero Tosi. Mondi oggi sarà un ' altra giornata ricca di appuntamenti. A Spoleto arriverà an che il ministro della Salute Beatrice Lorenzin per gli In contri di Paolo Mieli (ore 12) promossi da Hdrà al Salone dei Vescovi del museo dioce sano. Mentre a Casa Menotti alle 12,30 sarà consegnato il settimo premio Monini "Una finestra sui due Mondi" ad Ad applaudirlo un "parterre de rois", registrato così da Nino Longobardi, uno degli inviati speciali al Festival: "l'ambasciatore degli Stati Uniti a Roma Zellerback e signora, l'ambasciatore del Venezuela Revinga e signora, l'ex ambasciatore dei S.U. a Roma Dumi, ilpresidente dell'Accademia Americana Roberts, l'inviata del Dipartimento di Stato americano signora Ines Brown, il direttore delMuseo nazionale di Filadelfia Henry Clifford, l'attrice drammatica americana Agnes Moorbed, i miliardari del Texas signori Tirado, il direttore generale dello Spettacolo comm. De Pirro in rappresentanza del Sottosegretario on. Resta, il prefetto Di Giovanni, il questore di Perugia, la contessa Wally Toscanini, il conte Volpi di Misurata, la principessa Boncompagni, la principessa Colonna, la duchessa Acquarone, gli eredi di Giuseppe Verdi, Carla, Gabriella e Alberto Carrara Verdi, nonché impresari, artisti, oltre cento critici dei principali giornali del mondo e pubblico elegantissimo venuto da ogni parte d'Italia e anche dagli Stati Uniti". A vedere l'entrata, dietro le transenne davanti al Teatro Nuovo, a vedere le enormi Buick, Cadillac, Limousine tutte targate CD (corpo diplomatico) e quelle signore che sembravano tutte attrici dei film americani che il sabato an davo a vedere con zio Luigi e i miei cugini al cinema Fiamma, c'ero anch'io e mio padre. Eravamo arrivati in due su una bicicletta Bianchi, verde salvia, lo sedevo sulla canna e per tutti e due fu lo spettacolo più bello che avessimo mai visto. MEDIA Alba Rohrwacher, protagonista in questi giorni di "Tre Risvegli" e di "Thyssen". Prima, però, Maria Flora e Zefferino Monini consegneranno il premio speciale giovani "Una finestra sui due Mondi" al mezzo soprano italo-canadese Emily D'Angelo, tra i protagonisti de "Le Nozze di Figaro". TEATRO A Hunger Artist (ore 12, San Simone), la compagnia di Vilnius porta in scena Kafka; Giulio Cesare Pezzi staccati (ore 17,30 e 19, San Salvatore). Shakespeare riletto d Romeo Castel lucci; Il Casellante di Camilleri con Moni Ovaclia. Valeria Contadino, Mario Incudine (ore 18,30, San Nicolò) MUSICA SongbooKs. (ore 11, Teatro Nuovo), omaggio a Claudio Cavazza EVENTI Il Carosello storico dell'Arma dei carabinieri (ore 19,30, stadio)