Catechesi 113 - Mistero Grande
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Catechesi 113 - Mistero Grande
PARROCCHIA DI BOVOLONE CATECHESI CFE N° 113 ANNO PASTORALE 2007 – 2008 (settimana dal 16 al 21 giugno 2008) Ti voglio vicino a me Cari amici, di nuovo in ascolto della Parola di Gesù; Parola della quale è impossibile saziarci perché è una Parola sempre nuova… Ascoltiamolo da Gv 14, 1-6: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via”. Gli disse Tommaso: “Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?”. Gli disse Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. “Ti voglio vicino a me… Perché siate anche voi dove sono io…” “Ti voglio vicino a me” Chi pronuncia queste parole è Gesù in persona… Ed è Lui che le dice ad ognuno di noi: “Ti voglio vicino a me… Ti voglio per sempre vicino a me” “Vado a prepararti un posto” L’amore di per sé richiede che dove c’è uno ci sia anche l’altro: si desidera la presenza; si vuole sentire la presenza” Ma chi vuole la nostra presenza vicina a sé è Gesù! “Mi vuole vicino a sé” Questo ci fa intuire di quale amore personalissimo Gesù ama ciascuno di noi.. Amore che si realizza in modo straordinario con l’Eucaristia. E questo ci dà la percezione di come Gesù mi sente… Se Gesù sente così me, come io sento Gesù? Quale distanza da come noi sentiamo Gesù! Possiamo dire: “Oggi Gesù hai un posto vicino a me… Ti voglio vicino a me… Ti parlo, ti tengo vicino?” Pensiamo all’Eucaristia ricevuta: è Gesù vicino a me! Quanto e come sento di dire a Gesù: “Voglio che tu abbia un posto stabile nella mia casa?”. L’altra distanza è quanto io sono disposto a dire ad altri fratelli: “Ti voglio vicino a me”. Come sento di dire questo ad un altro fratello. - segue dietro – Saper dire ad altri: “Ti voglio vicino a me”… Gesù ci ha detto: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato” Ma non solo siamo chiamati a gustare la bellezza di un Dio che ci dice: “Ti voglio vicino a me”; dobbiamo compiere un altro passo: comunicare questo tipo di amore di Gesù. Da anni molti vivono l’ebbrezza di un’unione straordinaria con Gesù nell’Eucaristia.. A quanti ho comunicato la bellezza di questo incontro? A quanti ho fatto sapere che Gesù abita nel nostro paese e si può raggiungere, stare con Lui? Gustiamo anche nelle cfe la bellezza del sentir parlare Gesù… L’unità tra di noi… E’ Gesù che ci dice: “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” La Sua presenza, l’unità, il silenzio interiore… E quando viene proclamata la Parola di Gesù, quanti di noi possono testimoniare di aver sentito parlare Gesù? Anche qui: A quanti ho comunicato questa bellezza? Mentre siamo chiamati a gustare l’amore straordianario di Gesù, altrettanto sentiamo Gesù che ci invita a fare come Lui: “Ti voglio vicino a me!”, per scorgere l’orizzonte che vede nella morte lo spalancarsi di una vita senza fine, per amare infinitamente Dio…