UNA VOLTA LA CARTA NON C`ERA.

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UNA VOLTA LA CARTA NON C`ERA.
UNA VOLTA LA CARTA NON C'ERA....
La conoscete la storia di un foglio di carta? Ve la racconterò come una
fiaba: infatti la carta tantissimi anni fa non esisteva ed è nata un giorno,
come nascono i bambini, come sei nato tu. La carta nasce e muore, si
muove, vola, suona, si arrotola, si strappa, si colora, si scolora: è viva.
Quando la terra sulla quale abitiamo era ricoperta da fitti boschi, bagnata
da grandi mari, popolata da pochi uomini e da animali, alti più della vostra
casa, la carta non c’era. Gli uomini
della preistoria dipingevano le
pareti delle loro caverne con terre
colorate. Nell’antichità si scriveva
su tutto ciò che poteva conservarsi
a lungo: ossa, cortecce d’albero,
conchiglie, gusci di tartaruga, vasi,
muri e colonne.
E se i bambini volevano disegnare dovevano procurarsi le cortecce degli
alberi, le dure conchiglie, o le pietre sulle quali tracciavano scarabocchi ,
parole o disegni. Allora non esistevano neppure i pennarelli e le matite che
vi comperano al supermercato. I bambini a quei tempi avevano fantasia e
provavano e riprovavano per trovare il modo di poter realizzare un bel
disegno da regalare ai loro genitori. Un giorno, mentre giocavano con
delle pietre si accorsero che una di queste, la più dura, chiamata selce,
lasciava dei segni sulle altre pietre. Così la selce diventò il pennarello dei
bambini dell’antichità.
papiro
Graticcio di papiro
Disegno su foglio di papiro.
Prima di arrivare alla carta che noi
oggi usiamo, strappiamo, coloriamo e
consumiamo, sono dovuti passare altri
anni e sono successe ai bambini tante
storie. Una leggenda racconta che
una mamma che viveva con i suoi figli
in Egitto; tra i fiori e le piante del
suo giardino, la mamma coltivava una
pianta
chiamata papiro, dal fusto
forte e dalla chioma strana come lo
scheletro di un ombrello senza tela.
E’ una specie di canna che cresce
lungo le rive del fiume Nilo. Un giorno
mentre era lì a riposarsi e a guardare
le sue piante, incominciò per caso a
tagliare con la punta di un sasso la
corteccia del papiro, ricavandone
tante strisce; provò a sovrapporle e a
picchiettarle e si accorse che
diventavano piatte. Allora la mamma
mise queste strisce sotto ad un
cumulo di sassi e quando le tirò fuori,
le levigò con una pietra detta pomice:
era nato un altro tipo di carta. Su
quei fogli i bambini potevano scrivere
pensieri ai loro amici.
Il tempo passa alla svelta e i bambini crescono e diventano dei papà e
delle mamme capaci di inventare chissà che cosa, pur di far divertire i
loro piccoli. La prima idea venne ad un papà che faceva il cacciatore;
abitava con la sua famiglia in una città di nome Pergamo, in Asia Minore,
una terra lontana e più grande dell’Italia. Questo papà non riusciva a
trovare il modo per far stare tranquillo il proprio bambino che tutto il
giorno correva per i boschi; che cosa gli poteva interessare? Un giorno
andando a caccia si accorse che la pelle di un animale ucciso, stesa al sole
ad asciugare, era diventata secca: provò a lisciarla con una pietra e la
fece diventare fine, sottile e
leggera. Il papà, ritornato a casa,
disse a suo figlio di fare un disegno,
Pelle stesa al sole ad asciugare
con una pietra appuntita, su quella
specie di foglio. Era nata la
pergamena.
Da quel giorno il
bambino stava ore e ore a disegnare
gli animali della foresta su quei fogli
incredibilmente trasparenti. Per
ricavare la pergamena usavano pelli
di mucca, montone, capra, o gazzella.
Secondo la tradizione riferita da
Plinio il Vecchio, sarebbe stata
utilizzata attorno al II secolo a.C.,
in sostituzione del papiro
Mucca
gazzella
montone
capra
I bambini più fortunati, però furono quelli cinesi, perché
la carta come quella che usiamo noi è nata in Cina per una
strana combinazione. “Si racconta che un cinese inventò
la carta osservando le vespe. Infatti il loro nido è fatto
tutto di cartone: la vespa prende le fibre del bambù, le
rammollisce con la saliva, in
modo da ottenere una specie di
pasta.
Quando
questa
si
asciuga forma delle cellette
molto rigide.” Nasce così nel 105 dopo Cristo il
primo foglio di carta. Gli uomini sono dei grandi
scopritori e sperimentano sempre strade nuove.
I cinesi conservarono il loro segreto per settecento anni .. Ma, nel 751 ,
durante una guerra, gli arabi fecero prigionieri dei fabbricanti di carta
cinesi, e da loro impararono il mestiere e grazie all’intuizione di una
lavandaia che viveva in Arabia lo migliorarono. Si racconta che, un giorno,
mentre la donna sciacquava i panni in un ruscello, si accorse che la
corrente aveva portato in un punto dove l’acqua era ferma, i pezzettini di
lana e di cotone che si erano
staccati,
formando
sul
pelo
dell’acqua uno strato compatto. Gli
arabi, che sono intelligenti, da quella
osservazione inventarono la carta,
fatta di stracci di canapa, lino,
cotone. Dall’idea della lavandaia
nacque un nuovo mestiere, quello del
raccoglitore di stracci che andava di
casa in casa, a farsi dare i vecchi
vestiti che i bambini non portavano
più. Ben presto i Califfi, i re delle terre arabe, ebbero le più grandi
biblioteche del mondo.
Nel medioevo i crociati scoprirono a loro
volta questa meraviglia, e la portarono in
Europa sulle loro navi. Partendo da Venezia
o da Marsiglia i mercanti italiani e francesi
andavano a comperare la carta dagli Arabi,
ma poi pensarono che sarebbe stato più
pratico e meno costoso fabbricarsela da
soli.
Nasce così un nuovo mestiere, quello del raccoglitore di
stracci, che girava di villaggio in villaggio raccogliendo
biancheria vecchia da rivendere, a peso d’oro, ai mulini dove
si fabbricava la carta. Dalla stoffa dei tuoi calzoni o della
tua camicia può nascere la carta. Non ti pare una magia?
Con il tempo gli uomini sostituirono la pasta di stoffa con
quella di legno, ricavata dagli alberi. Purtroppo oggi per far
disegnare i bambini ed i grandi si
debbono abbattere troppi alberi e così i boschi
scompaiono.
LO SAI CHE DAI TANTI PEZZETTI DI CARTA
CHE NOI BUTTIAMO VIA SI PUO’ CREARE
ALTRA CARTA?
Se ognuno di noi infatti raccoglie la carta vecchia,
le carte delle caramelle, i giornalini di Topolino,
diventa il creatore di altra carta che si chiama
RICICLATA
UNA TONNELLATA DI CARTA RICICLATA SALVA LA VITA DI 8
PIANTE.