Impressioni sull`Impressionismo
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Impressioni sull`Impressionismo
Impressioni sull’Impressionismo. In data 26/05 si è tenuto presso il carcere di Asti la presentazione del dvd gli “impressionisti e la neve” alla presenza della critica d’arte Daniela Cozzio, queste le sue impressioni e considerazioni sull’avvenimento… Mi presento, sono Daniela. Così inizia l’incontro con le persone di Quarto, giovedì 26 maggio. Sono qui per parlarvi di Impressionismo, per confrontarmi insieme a voi dopo la visione del dvd “L’acqua e la neve”,un supporto tecnologico che interpreta il viaggio della mostra oggi a Torino intitolata: “Gli impressionisti e la neve. La Francia e l’Europa”. Un evento culturale straordinario ha investito il carcere di Quarto lo scorso giovedì, concepito come tentativo di accorciare le distanze tra il carcere e ciò che di interessante avviene all’esterno. Grazie alla volontà di persone stupende che all’interno di quella struttura lavorano cercando di interpretare le necessità e la volontà dei reclusi, è stato possibile realizzare tutto ciò; ora ci sono più elementi per valutare l’importanza e la novità che tali iniziative si portano dietro. Creare stimoli inventandosi nuove formule per costruire una connessione col mondo esterno è stato ciò che ha mosso gli organizzatori di questo evento,dando a me l’opportunità di vivere un’esperienza unica. La mostra contemporanea di Torino dal titolo “Gli impressionisti e la neve. La Francia e l’Europa“, è servita da spunto per realizzare questa connessione. Attraverso la proiezione del dvd “l’acqua e la neve” si è riusciti in qualche modo a delineare il percorso artistico che la mostra sviluppa, superando le mura del carcere e portandola davanti agli occhi di chi, al momento, si trova in condizione di non poter godere di qualsiasi visione artistica. L’elaborazione digitale di alcune delle opere presenti all’evento, interpretano correttamente quella che è la poetica impressionista, trasmettendo a chi le guarda l’idea di luce, freschezza e movimento, aspetti fondamentali per le ricerche stilistiche degli artisti di quel periodo storico. Questa interessante interpretazione dell’Impressionismo, è stata realizzata da Marco Goldin, organizzatore degli eventi artistici di Torino e Brescia, città che ha ospitato nei mesi scorsi una mostra sull’Impressionismo e l’acqua. Citerei ancora le sue parole in merito al dvd:” …è un tentativo nuovo di rendere più vicina la pittura, riportandola al suo vero senso di meraviglia incantata davanti al mondo dei fenomeni naturali…in queste immagini vive l’eternità e la grandezza della natura, il suo continuo farsi e disfarsi nella luce mutevole dei giorni. Acqua e neve sono l’identico fenomeno fattosi presenza e assenza…” Durante le preparazione della giornata sono rimasta estremamente colpita dal libro di poesie prodotto all’interno dal titolo “Segnali di vita dal pianeta Sedna”,e ciò mi ha fatto pensare all’importanza ambivalente che un incontro artistico avrebbe potuto avere a Quarto: per chi ha interesse verso la poesia, ma anche per chi probabilmente non ha ancora avuto modo di conoscere l’arte da vicino. Mi piacerebbe ripercorrere quella giornata fin dal principio, dalla mia entrata nel carcere. Arrivo e vedo la struttura da fuori: imponente, una fortezza in mezzo alla campagna; all’interno porte, porte e ancora porte e cancelli fino al cortile, dove i ragazzi si prendono cura di un appezzamento di terra, coltivando frutti, verdure e piante, alcune a me sconosciute. Lavoro, attività, iniziative che vengono svolte all’interno delle casa circondariale di Quarto, vicino ad Asti. Arrivo negli uffici degli educatori e degli assistenti sociali, dove si trovano anche la biblioteca, stanze adibite a luoghi di culto e la redazione della Gazzetta Dentro; è qui che avviene il mio primo contatto con alcuni dei ragazzi, quelli che si occupano del giornale e che saranno molto attivi durante il pomeriggio. Ma rechiamoci proprio nel luogo stabilito per l’incontro: la cappelletta, abbastanza grande da contenere gli interessati all’evento. Qui capita qualche cosa di eccezionale, che mi lascia una serie di immagini nitide nella mente: quelle degli abitanti di Quarto. Rimango estremamente colpita, non tanto dal luogo senza dubbio ameno, ma dalla popolazione che lo abita e che lì vive isolata dal mondo. In un attimo crollano tante mie certezze,tante idee che mi ero fatta, in questo periodo, sulla vita e le persone all’interno di una struttura carceraria. Ma come sempre accade quando ci si confronta con l’ignoto, qualsiasi valutazione a priori si ridimensiona. Ho di fronte un universo sconosciuto, fatto di parole, volti, suoni, che fanno parte di una dimensione parallela, pezzi di realtà sottratti alla realtà che ne definiscono un’altra, più dura, spigolosa, sofferta ed estremamente umana. Le immagini di acqua e neve contenute nel dvd scorrono,accompagnate da alcuni brani musicali e dalla lettura di quattro poesie di Marco Goldin. E’ apprezzata la visione, anche se per qualcuno dura un po’ troppo. Il risultato è comunque efficace. Cosa aggiungere. Bhè, devo dire che ben poco mi sono sentita di estrapolare dal discorso che mi ero preparata; L’approccio che ho avuto nell’accostarmi all’evento è stato molto didattico, ho focalizzato la mia attenzione sull’evento di Torino, sul questo viaggio del bianco in pittura, ma durante l’evento la sorprendente capacità di lettura delle immagini pittoriche da parte dei partecipanti mi spinge a riorganizzare un discorso più pertinente a quel tipo di ambito di discussione, senza dubbio nuovo e stimolante per me. In poche parole, dopo la visione, i ragazzi mi hanno veramente sorpresa. Alle domande: Cosa vi è sembrato il dvd? Cosa leggete in queste immagini animate? Le risposte: VITA-LUCE-COLORE. Questo secondo me vuol dire captare veramente la sostanza delle cose, arrivare al cuore delle stesse senza usare troppi fronzoli o pregiudizi. Numerose reazioni e domande dei ragazzi mi colpiscono profondamente durante e dopo la visione del dvd; c’è chi ha trovato le musiche di sottofondo troppo tristi, malinconiche, desiderando probabilmente qualcosa di più allegro, positivo; un ragazzo vorrebbe realizzare degli acquerelli simili alle rappresentazioni impressioniste del paesaggio e vorrebbe che un laboratorio di pittura seguisse in futuro a questo primo approccio alle opere d’arte del periodo. Qualcuno mi dice di aver apprezzato la giornata ma di non averla sentita propria fino in fondo. Addirittura una persona mi dice di voler rielaborare le fotografie delle opere e realizzare delle animazioni, prendendo spunto dal dvd, forse perché quel lavoro deve essergli sembrato nuovo e ben riuscito. Le reazioni genuine e immediate che ho constatato al termine dell’incontro mi fanno pensare quanto siano state comprese le tematiche artistiche discusse durante le due ore, e inoltre riscontro delle analogie tra questo tipo di sensibilità e quella che deve aver spinto gli artisti a cercare un nuovo modo di rappresentare la realtà alla fine dell’800. L’arte immortale è quella che arriva al cuore e che da lì è parte, che emoziona, che decifra i sentimenti e li sa comunicare nella maniera più alta e comprensibile. La rappresentazione della vibrazione atmosferica, l’impressione vivente delle cose in un determinato istante, quel soffio vitale di un momento che ci svelano le opere impressioniste è forse simile al ricordo che ci rimane di istanti vissuti; una pittura evocativa come questa non può che smuovere dentro di noi quelle immagini, quei frammenti assopiti o custoditi in qualche angolo nascosto della nostra memoria. Tale aspetto poetico delle immagini proiettate a Quarto è senza dubbio il più interessante,il più diretto e il più “sentimentale” , e spero che tutti ne siano rimasti colpiti. Penso che dopo la prima visione del dvd, sia inoltre necessario un approfondimento per una comprensione maggiore del fenomeno Impressionismo e dello stesso percorso della mostra di Goldin, e per fare questo i ragazzi potranno servirsi del catalogo dell’evento di Torino. Io senza dubbio mi sono sentita diversa all’uscita,quando anche l’ultimo cancello si è chiuso e mi ha riportata nel mondo reale,e questa esperienza avrà per me sempre il sapore delle fragoline che ho avuto il piacere di assaggiare negli orti del cortile di Quarto: dolci e indimenticabili. Spero inoltre di avere l’onore di partecipare ad altre iniziative culturali all’interno, forte della prima esperienza, ma soprattutto di avere lasciato qualche cosa agli abitanti del pianeta Quarto, poiché questo è l’aspetto più importante. Grazie di cuore, grazie a tutti. Daniela Cozzio Nota a margine… Volevamo ringraziare Daniela Cozzio per l’impegno profuso nella realizzazione di questo avvenimento, che a noi è piaciuto in maniera particolare. Ci auguriamo di organizzare nuovamente qualcosa all’interno del “Pianeta Quarto” e come tale diciamo; arrivederci a presto!!! I detenuti del carcere di Quarto D’Asti