EDITORIALE TETTO AMICO CHE COSʼÈ IL TRAPIANTO
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EDITORIALE TETTO AMICO CHE COSʼÈ IL TRAPIANTO
Associazione Trapiantati di Cuore Policlinico S. Orsola - Malpighi - Bologna ATCOM Bollettino n° 2 - luglio 2012 Periodico in distribuzione gratuita ai soci di ATCOM di Bologna - Registrazione Tribunale di Bologna 08-07-2010 n° 8092 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2 e 3, CN/BO Editoriale Cosa spinge una persona a prestare la propria opera, il proprio tempo gratuitamente per gli altri? Quale molla, nell’era de “il tempo è denaro”, fa sì che qualcuno decida di rinunciare a qualcosa di sé per il bene di un altro? Quella molla resta un intimo segreto dentro ognuno di noi. Alla base c’è un istinto che si contrappone a quello individualistico o cristianamente, un sentimento profondo, comune a ognuno di noi, di fratellanza e solidarietà universale, che ci fa provare compassione (nel senso letterale di “provare, sentire insieme”) rispetto a persone sconosciute che inspiegabilmente percepiamo come “vicine” e per le quali, con le quali ci commuoviamo. In ogni caso, qualunque sia la sua origine - che lasciamo alle speculazioni dei filosofi - l’istinto al volontariato è motore di società. Sorprende un po’ che le riflessioni sul Terzo Settore in Italia siano ancora così scarne e che non sia emerso ancora, forte, il ruolo sociale del volontariato, non come supplente delle carenze dello Stato, ma come espressione di una società civile, che ha un suo valore distinto. Il volontariato ci sconvolge la vita; come un rapporto d’amore. Ognuno dentro di sé saprà decidere, poi, se, giorno dopo giorno, valga la pena di lasciarsi andare o meno a questo amore. Io dico che una volta nella vita sarebbe bello provarlo; correndo il rischio che sia per sempre. Giacinto Forcione Alla settima festa del cuore per festeggiare un ventennio di trapianti di cuore, insieme ai trapiantati i cardiologi, cardiochirurghi, anestesisti, infermieri e tecnici che si sono ritrovati insieme per ricordare un grande percorso. Che cos’È il trapianto Tetto amico “Dottore, che cos’è il trapianto?” Tante volte ho sentito rivolgere questa domanda a me da interno, e poi da specializzando. Pensavo all’informazione tecnica, sentivo che il paziente aveva la necessità, il bisogno di sapere come avviene l’intervento, cosa sono lo screening e la lista d’attesa. Dopo che io o qualcuno più “anziano” di me si era prodigato in spiegazioni tecniche sulle biopsie sulla terapia immunosoppressiva, sui rischi di infezione, provavo però una sorta d’inquietudine uscendo dall’ambulatorio per scrivere la lettera per il Medico Curante. E non me ne spiegavo mai la ragione. Inquietudine per cosa? Il tempo me l’ha fatto capire. Una sorta di inquietudine derivata Il PROGETTO, inteso come completamento della soluzione logistica abitativa della città di Bologna, è stato concepito da Giacinto Forcione, Presidente di ATCOM - Associazione Trapiantati di Cuore Policlinico S. Orsola-Malpighi, e da Gianfranco Gaiba, Presidente di ViteNuove international APS socialearth care promotion association, per ATCOM - Associazione Trapiantati di Cuore e successivamente per delega delle Associazioni congiunte: ANTFGG - Associazione Nazionale Trapianti di Fegato, ANTR - Associazione Nazionale Trapianti di Rene, ATCOM - Associazione Trapiantati di Cuore, APGC - Associazione Piccoli Grandi Cuori. Continua a pag. 2 Continua a pag. 4 www.atcomonline.it 1 www.atcomonline.it Che cos’È il trapianto Bologna - Giardini Margherita 27 Maggio 2012 Giornata Nazionale per la donazione degli organi dal fatto che avevo percepito un cambiamento nell’aria: improvvisamente, si era creato qualcosa di nuovo, di diverso. Si era creata una sorta di complicità, di filo invisibile tra il medico, tra noi, e il paziente. Un legame più stretto dovuto al ravvicinarsi tra loro dei controlli? No, non solo questo. Qualcosa di più sottile che il paziente raramente riesce ad esprimere a parole, ma che subito trasmette col linguaggio non verbale, con quello del corpo: il bisogno che quel cuore arrivi presto. Il bisogno di trovare nel medico non più solo le risposte alla quantità di diuretico da prendere o alla dose di beta bloccante, ma un bisogno più profondo. La richiesta che il medico ascolti e percepisca lo stillicidio continuo del cuore dato dall’attesa, e un bisogno di risposte sulla nuova vita, sul cuore nuovo che restituirà, anzi, darà, un tipo di vita diverso, non si sa quale; si sa che sarà migliore, ma diversa. Il medico percepisce questo, e, senza che nessuno dei due spieghi all’altro cosa sta provando, inizia un sottile gioco delle parti, in cui tutti gli attori desiderano che avvenga lo stesso colpo di scena: il cuore nuovo che arriva. E allora, si capisce meglio il senso di quella domanda: “dottore, che cos’è il trapianto?”. Cosa mi porterà, quando arriverà, cosa vuol dire cambiare vita, cosa vuol dire per me stare bene, per me, che non ci sono più abituato? Poi arriva il momento, la corsa in ospedale, le tante firme da fare, le decine di persone che si agitano e ruotano intorno a te e all’intervento, e questa luce, questa speranza nuova, questo dono sperato, atteso, che arriva quasi per miracolo, quasi venisse da un altro mondo, non da questo. Quasi come se il caos, il rumore e l’egoismo quotidiano per un attimo si fermassero e arrivasse una mano invisibile a dare. Già, non a chiedere, ma a dare. E forse si pensa alla straordinaria concentrazione di solidarietà e di alleanza tra medici, infermieri e parenti, all’unicità di quello che si è vissuto. Forse. Entrano in gioco emozioni forti in un mondo pieno di fretta. Questo dono può arrivare per tutti, giovani e meno giovani, lunatici e simpatici, belli e brutti, uomini e donne, bianchi e neri. Per un attimo, come fa chi lascia il proprio Paese per emigrare, si pensa a quelli che restano lì, che non hanno questa possibilità, che non possono avere questa opportunità. Forse allora questa luce non è per tutti. D’altra parte, se fosse per tutti, non ci permetterebbe di apprezzare a pieno la unicità di questo percorso, il coraggio e la fortuna di chi ha avuto questo dono, e la grande gratitudine e responsabilità che si ha nel mantenerlo. Questo, forse, è il trapianto. Marco Masetti L’ANGOLO DELLA POSTA Carissimi amici, apriamo l’angolo della posta con una lettera che racconta della esperienza “trapianto” di Paolo. Trovo che sia molto bello comunicare e far conoscere la propria storia, è un modo per esternare anche le proprie emozioni e condividerle con tutti i compagni di questa straordinaria avventura. Sono sicura che il desiderio di raccontare è grande, dunque non siate titubanti e lasciatevi andare . Grazie Paolo per questa tua, ti invio un caro saluto e dico a tutti voi straordinari amici “A Presto”. Francesca Agostino Sono stato benissimo fino al 2001. Ogni anno facevo una visita di controllo al cuore e dintorni perché i miei hobby, trekking e immersioni, mi consigliavano di tenermi controllato. L’ultimo check-up lo avevo fatto in maggio di quell’anno, tutto regolare. Il 2 novembre con un amico abbiamo fatto un’escursione di media difficoltà. 2 Al ritorno abbiamo notato diversi fiori, attratti dai loro colori ci siamo avvicinati per osservarli e fotografarli. Beppe, il mio amico, era in ginocchio ad osservare alcuni fiori e io in piedi davanti a lui quando ho avvertito qualcosa di simile ad un giramento di testa ma più forte, uno strano malessere, ho appena fatto in tempo a dire “non sto…” e non ricordo più nulla. Mi sono ripreso dopo alcuni minuti, e il dolore era fortissimo. Beppe mi ha poi detto che ero caduto di colpo, che aveva chiamato l’ambulanza e poi l’elicottero (grazie cellulare, sono vivo perché tu esisti). È arrivata l’ambulanza che mi ha condotto lì vicino in uno spiazzo dove mi attendeva l’elicottero e poi via verso l’ospedale. All’arrivo il dottore disse che ero molto grave, mi fece una puntura dicendo che era l’ultima speranza. Andò bene. Dopo circa un mese uscii ma ero in condizioni pietose, camminavo a fatica e respiravo male, potevo dormire solo in poltrona e tante altre limitazioni. Ho passato diverse visite finché un medico mi disse: “non c’è niente da fare, perché non va ad una visita dal dott. Magelli al Sant’Orsola di Bologna per verificare la possibilità di un trapianto”. Dopo la visita e i successivi lunghi e numerosi esami, i dottori mi dichiararono idoneo al trapianto, passò altro tempo e dopo quasi tre anni dall’infarto mi operarono. A otto anni dal trapianto sto bene, ho ripreso i miei vecchi hobby praticamente senza restrizioni, anzi sto meglio perché ho smesso di fumare, subito dopo l’infarto, e sono calato circa 10 chili. I medici dicono che i buoni risultati sono merito mio. Forse è vero perché dopo il trapianto ho sempre fatto attività fisica e regolare, ma io sono sicuro che il maggiore merito vada a loro per la grande professionalità e umanità con cui mi hanno seguito. Paolo ASSEMBLEA DEI SOCI: UNA GIORNATA DI FESTA PER UN ANNO DI GRANDE IMPEGNO Domenica 15 aprile, in occasione della 7° Festa del Cuore, nella sala conferenze del Savoia Country House di Bologna si è tenuta l’Assemblea annuale dei Soci di ATCOM. Erano presenti,, oltre ai soci, rappresentanti delle Associazioni di Volontariato e autorità istituzionali e sanitarie. Giacinto Forcione, Presidente di ATCOM ha aperto i lavori dell’intenso programma della giornata. I diversi interventi hanno evidenziato gli impegni e le molteplici iniziative 2011, è stata l’occasione per confrontarsi sulle strategie con cui affrontare il non facile momento attuale e di ribadire la volontà di farsi carico dell’impegno che richiede il volontariato di qualità. Il numero degli iscritti è in continuo aumento, attualmente circa 350, ma questa Associazione assicura a tutti coloro che arrivano al Centro Trapianto di Cuore di Bologna, per intraprendere il percorso verso un trapianto, una vasta gamma di servizi che concorrono ad un reale aiuto. Nel corso dell’Assemblea si è proceduto alle votazioni per il rinnovo del Coniglio Direttivo per il prossimo quadriennio. I risultati, emersi al termine delle operazioni di spoglio delle schede, hanno visto l’elezione di Agostino Francesca, Forcione Giacinto, Botti Gabriele, Gaiba Gianfranco, Lorenzini Giampaolo, Minghetti Federico e Mazza Claudio. La parte istituzionale nella mattinata, è stata chiusa dalla Santa Messa, per procedere successivamente alla parte più festosa dell’evento, nelle sale del ristorante Garganelli per il pranzo sociale e per la rilettura da parte di molti dei protagonisti, del diario di viaggio dei primi vent’anni di trapianti di cuore a Bologna. Animatore d’eccezione un’accattivante professor Giorgio Arpesella, responsabile del programma trapianto di cuore e polmone che, insieme ai sanitari che a qualsiasi titolo hanno fatto con lui questo grande percorso e ai trapiantati, ben contenti di partecipare, hanno saputo darci una lettura più leggera e serena di un periodo tanto importante della storia della medicina moderna. Nel corso della prima riunione del nuovo Consiglio Direttivo, che si è svolta il 21 aprile 2012 si è proceduto, in osservanza alle norme dello Statuto, all’elezione degli organi direttivi dell’Associazione. Il Presidente eletto all’unanimità è stato Forcione Giacinto e sempre con voto unanime, è stata assegnata la Vice Presidenza a Botti Gabriele, le nomine per il Comitato esecutivo di Presidenza sono andate a Forcione Giacinto, Botti Gabriele, Minghetti Federico e Cazzoli Paolo che, primo dei non eletti al Consiglio Direttivo è stato chiamato a prendervi posto per la rinuncia alla carica di Mazza Claudio. Al nuovo Consiglio Direttivo vanno i nostri auguri per l’impegno con il quale saprà affrontare i prossimi quattro anni di gestione dell’Associazione. Gabriele Botti La rinascita di un’associazione Da un gruppo ciclistico ormai destinato ad una sorte infelice e implacabile, è nato un progetto: rifondare la 2 TORRI KANGURU. Cercando di dare ogni tipo di messaggio anche a chi curiosamente ci guardava “sfrecciare”in sella alla bicicletta, in pochi mesi, fantasticando e progettando, abbiamo trovato collaboratori e sponsor, creato abbigliamento personalizzato con i colori Rosso/Blu che ricordano la nostra “Bologna” ed eravamo già fra i partecipanti delle prime manifestazioni ufficiali, con nuovi ciclisti. “UNA SCELTA CONSAPEVOLE” di ATCOM - Associazione Trapiantati di Cuore Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna - è il nostro biglietto da visita che ci ha permesso, assieme ad altri cooperatori, di organizzare manifestazioni che hanno “messo in sella” migliaia di cicloturisti: un grande lavoro, molta passione e tanta soddisfazione! Forti motivazioni e sani principi ci hanno indotto a pensare e a credere che “stare bene e in salute” con la bicicletta, si può! Nel vortice organizzativo UISP, associazione che ci accoglie come affiliazione sportiva, si è trovata un grande famiglia, che ha pensato e pensa in ambito sociale oltre che sportivo: la solidarietà abita nel nostro ambiente! Nel corso di questi primi mesi del 2012, è arrivato un ciclista di riguardo: il primo “trapiantato di cuore”. I prossimi appuntamenti organizzati in collaborazione con “UNA SCELTA CONSAPEVOLE” di ATCOM sarà la scalata di Bologna S. Luca che si terrà il 27 maggio 2012 in occasione della settimana nazionale delle donazioni. In questa occasione si terrà una camminata non competitiva all’interno dei Giardini Margherita. Al pomeriggio presso il gazebo del Centro Regionale Trapianti verrà dato un omaggio a tutti i partecipanti. A seguire, il 9 giugno 2012, ci sarà la staffetta per disabili e non vedenti presso la pista del Gualando a Pianoro (con foto del gruppo ufficiale 2012). C’è voluta tanta immaginazione forza e ottimismo ma alla fine, ce l’abbiamo fatta e se la fortuna aiuta gli audaci… noi possiamo ritenerci tanto fortunati! La società, ringrazia tutti coloro che hanno contributo alla realizzazione. A.S.D. Ciclistica Due Torri Franco Magli www.atcomonline.it 3 www.atcomonline.it Tetto amico Dati progressivi e definitivi 2011 che sintetizzano l’attività dal 10/01/2011 al 18/12/2011: Ospitalità: 1225 gg di presenza di Ospiti/Accompagnatori su un totale di 1560 gg disponibili Rapporto: gg presenza/ gg disponibili 79%. - Permanenza Media: 5 gg. Richieste non accolte: (per struttura al completo): 4% su 278 nominativi presentati Il PROGETTO, per mandato delle Associazioni congiunte, è coordinato, pianificato e gestito dall’Associazione ViteNuove international APS socialearth care promotion association per svolgere le attività di seguito indicate non in forma esaustiva: • organizzare nei dettagli il servizio di accoglienza; • dare impulso alla SCELTA CONSAPEVOLE e al TESTAMENTO BIOLOGICO. www.atcomonline.it Il PROGETTO e la conseguente organizzazione vengono altresì condivisi ufficialmente dalla Direzione dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria del Policlinico S.Orsola - Malpighi di Bologna. La famiglia di un paziente sofferente di una patologia critica è una famiglia normale che si trova ad affrontare una esperienza difficile che si può risolvere con la guarigione o con la perdita del proprio caro. L’esperienza della malattia può essere superata positivamente assicurando un sostegno che consenta di utilizzare al meglio le risorse personali. Questo è ciò che ca- 4 ratterizza un’alleanza terapeutica che costituisce la chiave di un successo qualitativo delle cure e dell’eccellenza chirurgica del Policlinico S.OrsolaMalpighi di Bologna, in cui ognuno ricopre un ruolo importante. [Tale ruolo andrebbe però a vanificarsi se non venisse integrato in un percorso dove confluiscono le energie di tutti, energie che altrimenti si disperderebbero annullando l’eccellenza e l’efficacia degli interventi.] Uno degli aspetti innovativi più importanti del Progetto TettoAmico è rappresentato dalla sperimentazione di dimissioni protette: in tal modo il paziente e la famiglia possono ritrovare la propria privacy in un contesto protetto di assoluta assistenza sanitaria. OBIETTIVO Il recupero della salute per pazienti colpiti da gravi patologie deve essere inteso ATCOM Cell. 333.4723916 - Tel. e fax: 051.6363432 E-mail: [email protected] Sede legale Via dell’Ospedale, 20 - 40133 Bologna SEDE OPERATIVA Pad. 14 - 1° piano Day Hospital Trapianti Cardiologia Prof. A. Branzi Via Massarenti, 9 - 40138 Bologna SU: BANCO POSTA IBAN: IT65D0760102400000065200271 come benessere psicosociale. L’obiettivo è rappresentato dalla cura psicologica e fisica del paziente e della famiglie dal miglioramento della qualità di vita durante i periodi di dimissione. I pazienti possono facilmente contrarre patologie di natura infettiva, causa il sistema immunitario altamente defedato. Da qui la necessità di creare locali, non ad uso collettivo generalizzato, al fine di ridurre al minimo la comparsa di infezioni opportunistiche e non nel periodo di screening diagnostico e post trapianto caratterizzato da diversi iter di controllo sanitario presso il Centro Trapianti in cui è stato effettuato il trapianto. [Con questo Progetto è stato ritenuto possibile fornire sostegno economico, psicologico, strutturale per tutto l’iter diagnostico e terapeutico in sinergia con la struttura sanitaria. Il Progetto TettoAmico contribuisce ad abbattere i costi relativi ai ricoveri prolungati o riducibili.] L’unicità di essere, unica struttura in campo nazionale, all’interno dell’area ospedaliera, oltre agli enormi vantaggi logistici, può aspirare a permettere la riduzione del periodo di permanenza in reparto. Gianfranco Gaiba Venerdì 13 aprile 2012 - Conferenza Stampa “Casa Accoglienza Tetto Amico a un anno dall’apertura: i risultati e le prospettive future” DUEDICUORI Bollettino n° 2 - giugno 2012 Editrice: ATCOM Direttore responsabile: Marco Berti Redazione: Cazzoli Paolo, Gabriele Botti, Francesca Agostino Progettazione grafica e impaginazione: Virtual Coop Cooperativa Sociale ONLUS Tipografia: Galeati Industrie Grafiche s.r.l. Imola (Bo)