ALLOGGI DI TRANSIZONE BREVE STORIA DI TRAPIANTI

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ALLOGGI DI TRANSIZONE BREVE STORIA DI TRAPIANTI
Associazione Trapiantati di Cuore Policlinico S. Orsola - Malpighi - Bologna
ATCOM
Bollettino n° 3 - novembre 2012
Periodico in distribuzione gratuita ai soci di ATCOM di Bologna - Registrazione Tribunale di Bologna 08-07-2010 n° 8092
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2 e 3, CN/BO
AIUTATECI AD AIUTARE
La crisi c’è per tutti e anche per
l’Associazione questo è un periodo di ristrettezze che dura
da tempo.
In questi ultimi anni abbiamo
realizzato tanti progetti costosi finanziati dalle istituzione, da
organizzazioni private e dalle
liberalità donate dai nostri Soci:
la navetta, tetto amico, gli alloggi di transizione sono i progetti più costosi ma anche tanti
altri interventi di minore costo
che sono stati rivolti a tutti i trapiantati. Ad esempio le cyclette
in camere sterili, i televisori, lo
sconto al parcheggio Zaccherini Alvisi per i nostri Soci, sono
solo alcuni esempi del risultato
della nostra attività. Attività che
è stata finora supportata dalle
donazioni e soprattutto dalle
liberalità dei nostri Soci.
A causa di questa crisi le entrate vanno diminuendo. Le
istituzioni e le organizzazioni
private hanno diminuito il loro
contributo e anche le erogazioni liberali dei nostri Soci
sono in forte diminuzione.
Come ben sapete non chiediamo una quota annuale agli
iscritti ma solo la compilazione
della domanda di adesione e
della privacy, forse siamo l’unica
Associazione a fare questo, ma
la diminuzione delle donazioni
liberali mette a forte rischio le
nostra attività. Per questo motivo facciamo un appello a donare quello che potete. Anche
una piccola donazione è importante per noi, magari versandola direttamente in ospedale nel
nostro ufficio, così risparmierete l’euro che chiede la posta per
il bollettino postale.
Aiutateci ad aiutarvi e ad aiutare i nuovi trapiantati nel loro
difficile percorso,aiutateci come
avete fatto in questi anni.
Giacinto Forcione
La prima edizione del trofeo “In gara per la Vita” organizzato dalla Commissione
Tecnica Regionale “Una Scelta Consapevole”, nell’ambito della campagna regionale di informazione sulla donazione di organi tessuti e cellule, ha registrato il
grande interesse e la forte partecipazione delle società sportive. La squadra A.S.D
Ciclistica Due Torri-ATCOM, testimonial sportivo del Centro di Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna ha partecipato con impegno, portando con entusiasmo il
messaggio della donazione e dei trapianti nelle manifestazioni sportive.
BREVE STORIA DI TRAPIANTI
ALLOGGI DI TRANSIZONE
Una antica tradizione del III secolo,
attribuisce ai santi medici Cosma e
Damiano la nascita della trapiantologia, che sostituirono la gamba
cancrenosa del loro sacrestano con
quella di un moro etiope deceduto
poco prima. Al di là del possibile
miracolo o della leggenda, la storia scientifica dei trapianti inizia nel
1902, quando un chirurgo francese
trasferitosi a Chicago, Alexis Carrel, riuscì per primo a trovare una
tecnica capace di suturare tra loro
i vasi sanguigni, passo fondamentale per poter pensare che si possa trapiantare un organo: se non si
possono suturare tra loro i vasi sanguigni come impiantare un organo?
Per chi non avesse letto il Bollettino n. 2 - luglio 2012 del Duedicuori,
ripetiamo che il PROGETTO TettoAmico, è inteso come completamento della soluzione logistica abitativa
della città di Bologna, condiviso ufficialmente dalla Direzione dell’Azienda
Ospedaliero-Universitaria
del Policlinico S.Orsola-Malpighi di
Bologna con specifico riferimento
alla struttura di accoglienza Casa
TettoAmico interna al Policlinico
S.Orsola-Malpighi di Bologna, nata
per soddisfare in particolare i “brevi”
soggiorni. Nel 2011, per l’esattezza
il 10 gennaio, è stata inaugurata la
struttura Casa TettoAmico nel corso
della conferenza di presentazione...
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L’ANGOLO DELLA POSTA
Mi chiamo Maria Carmela e ormai
sono quattro anni che vivo grazie alla
donazione del mio “angelo salvatore”.
Ora sto bene, ma ho attraversato
anni e anni di dolore: due interventi
al cuore, una polmonite, esami,
visite, cure, speranze e delusioni,
disperazione e lontananza dai miei
due figli, per poi approdare alla fine
al Sant’Orsola ed essere messa in lista
per il trapianto. Mai avrei pensato
di vivere un’esperienza così grande,
intensa, straordinaria che mi ha
riportato alla vita, rinnovata nel fisico,
nella mente ma specialmente nello
spirito. Ora i miei giorni sono pieni
di emozioni e ogni momento lo vivo
due volte perché sono consapevole di
essere una “miracolata”. È bellissimo
fare una passeggiata, sentire il calore
del sole o l’umidità della pioggia
sulla pelle, respirare il profumo del
mare, osservare l’alba di un nuovo
giorno o un tramonto infuocato. Ma
è meraviglioso perdersi nello sguardo
dei miei figli, mangiare con loro,
giocare, studiare, cantare e assaporare
tutti i momenti belli e brutti che la vita
ancora vorrà regalarmi insieme a loro
e a mio marito.
Dire grazie a tutti quelli
che mi hanno aiutato a raggiungere
questo traguardo è riduttivo: medici,
infermieri, volontari, trapiantati, amici
dell’Associazione ATCOM sono invece
nel mio “cuore”, fanno parte di me,
non sono un ricordo ma la mia nuova
realtà che abbraccio ogni giorno
infinitamente per avermi cambiata e
arricchita. Vi voglio tanto bene.
Carissima Maria Carmela grazie per il
tuo affetto che ricambiamo sinceramente e grazie per le belle ed emozionanti parole che leggiamo. Perdersi
nello sguardo delle persone che amiamo e che ci amano, assaporare la vita
sono, cara Maria Carmela, espressioni
meravigliose che ben comprendiamo e
condividiamo. Ti vogliamo bene e grazie per averci scritto.
Francesca Agostino
UNA GIORNATA INSIEME ALLA PROFESSORESSA FUKAYA KAMEDA
NEL CENTRO TRAPIANTI DI CUORE DEL POLICLINICO S.ORSOLA-MALPIGHI
Il 5 settembre 2012 abbiamo avuto la
gradita visita, nel nostro Centro, della
professoressa Fukaya Kameda, direttrice della Scuola di Infermieri nel College of Health Sciences in Giappone,
nella regione Chiba.
Professoressa Fukaya Kameda
La professoressa aveva chiesto alla
Direzione Medica e Infermieristica del
Policlinico di potere conoscere la nostra realtà trapiantologica ed è stata
accolta con cortesia e entusiasmo.
Abbiamo iniziato la visita partendo dal
Day Hospital Trapianti, al padiglione
14, dove i pazienti vengono sottoposti
ai controlli di routine, sia durante l’attesa del trapianto che nel follow-up
post trapianto. Un’interprete ci ha seguiti per tutta la giornata e ci ha permesso di intenderci e dialogare con
l’ospite giapponese.
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La professoressa Fukaya
era molto interessata a
diversi aspetti della nostra
organizzazione
sanitaria, per un confronto con
quella giapponese e abbiamo avuto modo di conoscere alcune differenze
culturali che incidono sulle scelte sanitarie come,
ad esempio, sulla stessa
medicina dei trapianti che
paradossalmente è meno
Lo staff del Day Hospital Trapianti
sviluppata in un paese
all’avanguardia come il Giappone.
ai tanti e diversi quesiti della professoNella sede del Day Hospital era pre- ressa Fukaya.
sente Gabriele Botti in rappresentanza La giornata si è conclusa nel Centro di
dell’Associazione Trapiantati di Cuore, Riferimento Trapianti al padiglione 25,
che ha illustrato l’attività dell’ATCOM dove il Dr. Nicola Alvaro ha illustrato,
raccontando anche la sua esperienza con informazioni dettagliate, l’attività
personale relativa al trapianto di cuore. del Centro con riferimento particolare
Abbiamo in seguito visitato la terapia al coordinamento delle donazioni di
intensiva cardiologica e il reparto di organi nella nostra Regione.
degenza della cardiologia donne al Ringraziamo la Direzione Medica e
padiglione 21, infine la terapia inten- quella Infermieristica dell’Azienda
siva cardiochirurgia, al padiglione 25.
S.Orsola-Malpighi per avere accordato
Siamo stati accolti con molta cortesia questa visita alla professoressa Fukaya
e disponibilità dai colleghi e la pro- Kameda, la quale vuole fare arrivare a
fessoressa è stata molto colpita dalla tutto il personale delle strutture visitaprofessionalità ed efficienza del no- te, il suo caloroso ringraziamento per
stro Centro.
l’accoglienza ricevuta.
In ogni Unità Operativa è stata descrit- Queste occasioni di confronto sono
ta, fin nei dettagli, l’assistenza erogata molto importanti perché ci arricchiai pazienti coinvolti nel programma di scono e ci rendono maggiormente
trapianto cardiaco.
consapevoli di quanto abbiamo reLa signora Viviana Cormos, Operatore alizzato finora, ma anche di quanto
Professionale e dirigente del Diparti- ancora possiamo e dobbiamo ragmento Toraco Cardio Vascolare, ci ha giungere.
Gianna Canu
accompagnato e aiutato a rispondere
breve storia dei trapianti
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Il passo successivo per tentare di trapiantare un organo venne negli anni
quaranta, quando durante la seconda
guerra mondiale i gravi ustionati dei
bombardamenti di Londra portarono
Peter Medawar a tentare il trapianto
di innesti cutanei, scoprendo così le
basi della «compatibilità». Se l’organo
non era biologicamente compatibile
col donatore, si verificava un rigetto e
quindi l’insuccesso del trapianto.
Il primo vero trapianto di organo,
però, avvenne il 23 dicembre del 1954
a Boston, per opera del chirurgo Joseph E. Murray, che per la prima volta
effettuò un trapianto “ex-vivo” di rene
tra due fratelli gemelli (dove donatore
e ricevente erano, quindi, geneticamente identici). L’esperimento riuscì
perfettamente senza l’uso di alcun
farmaco immunosoppressore. Da
quel giorno furono eseguiti numerosi
altri trapianti di rene da donatori viventi, ma di lì a poco iniziarono anche
i primi esperimenti di trapianti di reni
prelevati da persone decedute (excadavere). Questo tipo di trapianto,
in pratica, iniziò quando sul Journal of
the American Medical Association fu
pubblicata per la prima volta (1968) la
normativa sulla “morte cerebrale”.
A Bologna il primo trapianto di rene
da donatore cadavere è avvenuto
45 anni fa (ottobre 1967).
Dopo i primi esperimenti di trapianti
di rene (sempre più numerosi ed efficaci), seguì nel 1963 a Denver (Colorado) il primo trapianto di fegato,
a opera del professor Thomas Starzl,
che trapiantò con successo l’intero
fegato in un bambino di soli 3 anni.
Nello stesso anno si assistette anche
al primo trapianto di polmone, eseguito da J.D. Hardy. Tre anni dopo (nel
1966) il Prof. Lillhei eseguì con successo il primo trapianto di pancreas, ma
il vero scalpore lo fece l’anno dopo
Christiaan N. Barnard, un chirurgo del
Sud Africa, che a Città del Capo eseguì
il primo trapianto di cuore. L’evento,
che segna la data 3 dicembre 1967,
meravigliò il mondo intero, che iniziò
a contare i giorni di sopravvivenza del
paziente trapiantato. Furono 18, poi il
paziente morì a causa del rigetto. Ma
il 2 gennaio 1968 seguì un altro paziente e un altro trapianto di cuore; la
scienza medica ha ormai la certezza: il
cuore si può trapiantare!
Trapianto di cuore artificiale con
cuore vero
Il cuore artificiale ha funzionato per
ben tre anni poi il 23 febbraio 2011 è
stato sostituito da un cuore vero di un
donatore. Una nuova speranza per
chi ha urgente bisogno di un cuore.
I trapianti erano diventati una realtà,
ma restava da risolvere il problema
principale: il rigetto, quel complesso
di reazioni biologiche per cui l’organismo tende a rifiutare l’impianto di un
altro organo (o parte di esso), considerandolo un estraneo da respingere.
La consanguineità era fondamentale
per l’attecchimento dei trapianti, per
cui non era possibile fino a non molto tempo fa il trapianto di un organo
tra persone estranee, che cioè hanno
un patrimonio genetico diverso. Altra
fondamentale tappa nella storia dei
trapianti, pertanto, fu proprio la scoperta e la successiva applicazione dei
primi farmaci immunosoppressivi. L’evento approdò nel 1971, quando Jean
François Borel, un ricercatore della
Sandoz di Basilea (Svizzera), scoprì
la “ciclosporina”, molecola capace di
frenare il rigetto degli organi trapiantati. Il primo impiego del farmaco fu
eseguito nel 1979 da Sir Roy Calne.
Ciò ridusse notevolmente i rischi dei
trapianti d’organo, permettendo un
notevole aumento della sopravvivenza dei pazienti a 1 anno, che passò
rapidamente dal 20% al 70%.
Nella chirurgia dei trapianti è fondamentale il periodo dell’attecchimen-
to, ossia dell’accettazione biologica,
da parte dell’organismo ricevente,
dell’organo o del tessuto estranei
che gli sono stati innestati. Il sistema
immunitario del ricevente può determinare una reazione di «rigetto», per
cui il soggetto ricevente non riconosce
come propri (not self) determinati fattori presenti nelle cellule dell’organo
trapiantato. E questo per una incompatibilità biologica, determinata dagli anticorpi. La ciclosporina modificò quindi
radicalmente la possibilità di successo
dei trapianti di rene, fegato e cuore. Il
miglioramento qualitativo e quantitativo dei risultati dei trapianti, però, non è
da attribuirsi solo all’introduzione della
ciclosporina, ma a numerosi altri fattori,
come il perfezionamento delle tecniche
chirurgiche e di conservazione degli
organi, nonché l’evoluzione dei protocolli di terapia immunosoppressiva. Il
primo trapianto di cuore è stato effettuato nel 1967 nel Sud Africa, a Città
del Capo, dal prof. Barnard. Da quel
momento in poi le biotecnologie applicate ai trapianti sono andate sempre più perfezionandosi, al punto che
trapiantare un organo non costituisce
oggi particolari problemi tecnici. Subito dopo gli interventi furono eseguiti
anche in Italia, coronati per lo più da
successo su adulti e su bambini.
Gabriele Botti
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www.atcomonline.it
ALLOGGI DI TRANSIZIONE
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... probabilmente non abbiamo evidenziato che questa struttura non
rappresentava l’unico obiettivo del
progetto ma prevede anche il reperimento di diverse e diversificate soluzioni logistiche con periodi di
soggiorno mirate alla tipologia delle
possibili richieste, quindi più flessibili. Soprattutto più vicine alle vere
esigenze che la necessità improvvisa
di un ricovero o di dover restare nelle immediate vicinanze delle struttura ospedaliera possono generare.
Monolocale di Via San Vitale, 100 in fase di completamento dell’arredamento
Via San Vitale
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Oggi possiamo dirvi che ATCOM ONLUS dopo alcuni tentativi è stata a diritto inserita nella lista delle Libere Forme
Associative del Comune di Bologna.
Ha partecipato all’Avviso Pubblico
per la presentazione di progetti per
l’accoglienza temporanea di persone
in appartamenti con supporto socioeducativo e/o consolidamento delle
competenze lavorative e sociali, su
proposta congiunta dell’Istituzione per
l’Inclusione Sociale e Comunitaria don
Paolo Serra Zanetti e del Settore Servizi
per l’Abitare del Comune di Bologna e
ha ottenuta l’assegnazione di due monolocali, ALLOGGI DI TRANSIZIONE, a
piano terra, in via San Vitale, 100 e in
via S. Apollonia, 17 laterale di via San
Vitale e nelle immediate vicinanze del
Policlinico S.Orsola-Malpighi, raggiungibile in soli cinque minuti a piedi.
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Le unità abitative sono completamente
ristrutturate e ATCOM ha provveduto
al completamento dell’abitabilità: ha
procurato gli arredi, le ha fornite di
apparecchiature idonee per l’abitare,
le ha dotate di accessori e suppellettili, in breve le ha completate in tutti gli
aspetti, utenze comprese.
Nell’ambito del Progetto TettoAmico i due monolocali sono finalizzati a
soddisfare soggiorni tra un minimo di
3 mesi ed un massimo indicativo tra
i 6 e i 12 mesi, da valutare a seconda
delle casistiche, come da Regolamento
che fornisce tutte le indicazioni, anche
condominiali, su diritti e doveri degli
utilizzatori.
Normalmente l’occupazione delle
unità abitative prevede un contratto
transitorio di locazione a norma delle
Leggi vigenti con un contributo per
il soggiorno, per le utenze e per le
spese condominiali ed accessorie in
funzione del periodo, del numero di
occupanti ecc.
In pratica chi utilizza le unità abitative
dette si trova nella esatta condizione
chi trova casa in affitto a Bologna per
un periodo temporaneo di soggiorno
e dovrà comportarsi di conseguenza
nel rispetto di tutte le regole vigenti e
del vivere civile.
ATCOM ONLUS e ViteNuove APS sono
ATCOM
Cell. 333.4723916 - Tel. e fax: 051.6363432
E-mail: [email protected]
Sede legale
Via dell’Ospedale, 20 - 40133 Bologna
SEDE OPERATIVA
Pad. 14 - 1° piano Day Hospital
Trapianti Cardiologia Prof. A. Branzi
Via Massarenti, 9 - 40138 Bologna
SU: BANCO POSTA
IBAN: IT65D0760102400000065200271
a disposizione per tutti gli approfondimenti necessari. Per informazioni
potete utilizzare gli stessi recapiti di
Casa TettoAmico:
telefono e fax 051.63.64.765
dal lunedì al venerdì
dalle 9.00 alle 11.30, e per le sole urgenze il 329.41.39.050 (con trasferimento di chiamata).
E-mail [email protected]
Gianfranco Gaiba
Entrata al monolocale
Via San Vitale, 100
DUEDICUORI
Bollettino n° 3 - novembre 2012
Editrice: ATCOM
Direttore responsabile: Marco Berti
Redazione: Cazzoli Paolo, Gabriele Botti,
Francesca Agostino
Progettazione grafica e impaginazione:
Virtual Coop Cooperativa Sociale ONLUS
Tipografia:
Galeati Industrie Grafiche s.r.l. Imola (Bo)