VII Meeting degli Utenti Italiani di GRASS
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VII Meeting degli Utenti Italiani di GRASS
VII Meeting degli Utenti Italiani di GRASS Genova, 23 e 24 febbraio 2006 Analisi del rischio tsunami applicata ad un tratto della costa ligure F. Bacino, P. Poggi, T. Cosso1, B. Federici1, D. Sguerso1, L. Rebaudengo Landò 2 1 Dipartimento di Macchine, Sistemi Energetici e Trasporti, Università degli Studi di Genova 2 Dipartimento di Ingegneria Ambientale, Università degli Studi di Genova Via Montallegro 1, 16145, Genova Email: [email protected], [email protected] Lo scopo del lavoro consiste nel realizzare una mappa delle aree a rischio tsunami al fine di proteggere la costa da eventuali inondazioni. Lo studio è stato impostato nell’ottica di una futura gestione del territorio supportata dallo strumento GIS. Il problema, infatti, è tutt’altro che trascurabile se si considera che nel mondo, oltre al recente tsunami avvenuto il 26 Dicembre 2004 nell’Oceano Indiano, si sono verificati altri tragici eventi quali, per esempio, quello del 22 Maggio 1960 in Cile, quello del 27 Marzo 1964 in Alaska, quello del 2 Settembre 1992 a Nicaragua, eccetera. Anche il Mar Mediterraneo, nella sua storia, annovera eventi significativi: negli ultimi novecento anni in Italia si sono verificati 71 tsunami con media di 12.5 eventi ogni 100 anni. Di questi, quattordici si sono verificati sulla costa della Liguria di Ponente e sulla Costa Azzurra: a titolo di esempio, si riporta l’evento del 9 Ottobre 1828 nel Golfo di Genova, quello del 23 Febbraio 1887 a Nizza e Cannes e quello del 18 Aprile 1968 ad Alassio nel ponente ligure. Il software impiegato è Grass 5.4 utilizzato sulla base della Carta Tecnica Regionale alla scala 1:5000, della Carta Uso del Suolo 1:10000, di alcune foto aeree della zona in studio e del relativo DTM. Si è ricavato un range di valori di run-up (massima risalita dell’acqua lungo la spiaggia) a partire da differenti valori di altezza d’onda al largo ammissibili per la zona in esame. Sulla base della conoscenza delle caratteristiche del territorio si è proceduto a distinguere zone a diverso grado di esposizione al rischio: le spiagge a debole pendenza prive di protezione sono maggiormente esposte al pericolo mentre le scogliere rocciose rimangono ovviamente pressoché indenni. La scelta del tratto costiero compreso tra Bergeggi e Spotorno nella provincia di Savona, deriva proprio dall’intenzione di voler analizzare queste differenti tipologie di costa, che ben si ritrovano nella zona in questione, in modo da poter esportare le analisi a differenti realtà potenzialmente interessate dal fenomeno dei maremoti, quali altri tratti delle coste mediterranee, tratti dell’Oceano Atlantico, Pacifico o Indiano, etc. in vista della produzione di mappe a rischio tsunami.