Apprendistato e formazione professionale in Ticino

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Apprendistato e formazione professionale in Ticino
Apprendistato e formazione professionale in Ticino
Dipartimento Educazione Cultura e Sport
Canton Ticino
ROMANO ROSSI
Prima di cominciare servirebbe una piccola premessa di vocabolario; il Dott. Spreafico nel
suo intervento, spiegava il sistema italiano di Formazione Professionale e
dell’apprendistato, in Svizzera quando parliamo di Formazione Professionale, intendiamo
anche l’apprendistato , anzi l’apprendistato svizzero ne è la colonna portante.
Vi dovrò presentare il sistema professionale svizzero cercando di attualizzare il tutto con i
dati più recenti.
La base legale è la Legge Federale che supporta la Formazione Professionale a livello
Federale; ogni Cantone ha la sua legge sulla formazione professionale con regolamento di
attuazione che però viene dettato a livello Federale, si ha quindi uniformità; le Leggi
Federali hanno una storia di un centinaio di anni e vedono un costante aggiornamento.
La Formazione Professionale in Svizzera riguarda il 70% dei giovani che hanno concluso
la scolarità obbligatoria (5+4). In Svizzera ci sono circa 200.000 apprendisti e ogni anno
vengono rilasciati circa 60.000 attestati di capacità professionale, in un sistema che si
basa sul sistema duale con le aziende. Questa formazione di base apre le porte per
successive formazioni superiori e specializzazioni . Ogni anno abbiamo 500 docenti che
seguono la formazione per un corretto ed adeguato aggiornamento o abilitazione. Vi sono
diversi livelli della Formazione Professionale, la FP BASE prevede 3-4 anni e porta
all’ottenimento di un attestato federale di capacità; è stata introdotta la formazione di soli
2 anni alla fine dei quali si ottiene una certificazione di formazione pratica per alcuni
giovani che magari (al momento) hanno una minore predisposizione per lo studio e che
comunque non preclude alcuna prosecuzione formativa (altri 2 anni). Nella Formazione
Professionale di base è prevista la maturità professionale ( di diversi indirizzi tecnica
commerciale, socio sanitaria…) che si può svolgere durante o dopo il tirocinio oppure, per
gli adulti o in casi particolari, la maturità professionale serale
Abbiamo inoltre la Formazione Professionale superiore detto in linguaggio popolare la
maestria nella professione; sempre però nel settore formativo prescelto.
Nell’immagine sotto riportata vi è lo schema della formazione svizzera.
DECS-DFP
Dalle scuole dell’obbligo che finiscono a 15 anni, poi si passa sulla destra verso i licei e
contestualmente l’apprendistato e la Formazione Professionale.
Al livello III i licei portano ai Politecnici o alle Università mentre le scuole professionali
sfociano alle scuole speciali superiori ecc… Questi sarebbero i canali tradizionali. Le
frecce tratteggiate sono i passaggi “passerella” sempre più usati per avere formazioni che
permettono di sfociare in ogni formazione desiderata con qualche formazione teorica
supplementare ( o pratica o teorica). Non sono passaggi sempre così semplici, ogni anno
in Ticino abbiamo 2 classi “passerella” . Vi sono altre “strade” non codificate che possono
portare ad ogni tipo di qualifica (sistema permeabile ).
La Confederazione che gestisce le decisioni sulla Formazione Professionale sviluppa un
sistema globale e emana le Ordinanze di ogni singola professione (oltre 200 professioni).
In Canton Ticino è possibile fare l’apprendistato per circa 130 professioni con il dato
importante che le singole professioni ed i rispettivi percorsi formativi devono essere uguali
in tutta la Svizzera. La Confederazione copre circa ¼ dei costi promuovendo l’innovazione;
i Cantoni devono gestirla curando esami, centri di consulenza e vigilanza nelle aziende.
Inoltre il Cantone promuove l’approccio verso le ditte e verso le famiglie.
Le aziende definiscono i contenuti della formazione, le Ordinanze derivano direttamente
dalle organizzazioni del mondo del lavoro e del mondo economico; garantiscono inoltre
l’insegnamento nelle diverse aziende. I luoghi di formazione sono le aziende o reti di
aziende in modo da poter fornire una formazione completa (con metodo classico), la
scuola professionale con il modello classico 1 giorno di scuola alla settimana e 4 giorni sul
lavoro; nuova tendenza è la formazione a tempo pieno (come gli Istituti tecnici in Italia) che
garantisce una maggiore formazione teorica e che supplisce alla mancanza di posti di
formazione in ditte.
La formazione di base degli adulti (art 33 della legge o 32 dell’ordinanza) assume sempre
più importanza (responsabili le associazioni padronali, i sindacati e le scuole pubbliche o
private ) l’art 33 permette di aprire la strada della validazione delle competenze o
apprendimenti acquisititi; la legge afferma che si può ottenere un attestato o con la
tradizionale via (che potremmo definire “classica”) dell’apprendistato o con altre procedure
di qualificazione (validazione, ecc…). L’avvio è stato prudente con un adeguato periodo
sperimentale della validazione delle competenze acquisite per 8 professioni; la prudenza è
relativa affinché le competenze siano veramente riconosciute dal mondo del lavoro.
La struttura del sistema formativo delle scuole la si può vedere nello schema sottostante:
DECS-DFP
grado II scuole professionali secondarie (tecniche ecc…)
grado III scuole specializzate superiori
Nel biennio 2005 – 2006 vi sono stati circa 22.000 giovani che hanno seguito la via liceale
e 75.000 che hanno scelto la strada della Formazione Professionale - vedi tabella
DECS-DFP
Con il passare degli anni si assiste ad un cambiamento di tendenza non così marcato, vi è
comunque stabilità. Rispetto alla scelta tra Formazione Professionale duale nell’azienda e
la Formazione professionale scolastica a tempo pieno, più dell’80% dei giovani sceglie la
formazione aziendale e da qui deriva la sua importanza come pilastro fondamentale della
formazione.
Rispetto alle diverse regioni della Svizzera, dal 1995 ai giorni nostri nella Svizzera tedesca
la percentuale di giovani che sceglie la scuola a tempo pieno si aggira intorno al 14%.
Nella Svizzera romanda la percentuale è più alta (circa 30 %) ; in Ticino siamo ad una
stima del 26% con tendenza a crescere (più ampia formazione teorica in risposta anche
alla carenza di posti di tirocinio).
Rispetto ai giovani che concludono la formazione, abbiamo circa il 10% di giovani (18-20
anni) che non ottengono la maturità o l’attestato; quindi il 90 % ottiene un diploma
certificato. L’obiettivo della Confederazione è quello di raggiungere un livello del 95% di
formazione certificata secondaria (II). Le professioni più scelte sono la vendita
(commercio), montatore elettricista, cuoco ecc… con problemi nell’apprendistato
commerciale legati alla informatizzazione che non garantisce più gli sbocchi che
sarebbero stati auspicati (difficoltà a trovare lavoro legati anche ad esigenze sempre più
alte…)
Rispetto al Ticino, abbiamo, per l’anno 2007, 7.000 apprendisti con 500 frontalieri, ogni
anno vengono stipulati 2.500 contratti, con 200 nuovi contratti di apprendisti frontalieri
(tendenza in rialzo).
Per gli esami abbiamo avuto 1.660 apprendisti che hanno sostenuto gli esami di cui 125
frontalieri; di questi 189 erano adulti (la persona che lavora da almeno 5 anni nel settore
ha diritto a presentarsi agli esami per ottenere l’Attestato Federale di Capacità). Negli
ultimi anni in Ticino abbiamo promosso sempre di più la formazione di adulti e qui la
percentuale dei frontalieri è più alta ( circa 20%) rispetto a quella dei ragazzi apprendisti.
I costi sono garantiti dalla Confederazione per ¼, la Confederazione finanzia poi la
formazione professionale in generale , l’innovazione, le liste per la formazione dei docenti
ecc….
Formare apprendisti è nell’interesse generale del mercato e del lavoro ed è un
investimento che “rende”; i costi per l’economia sono di 4,8 miliardi, i ricavi sono per 5,2
miliardi. Il problema rimane per un Cantone come il Ticino in quanto non ha grosse
strutture aziendali e non ha offerte di posti di tirocinio sufficienti, dove vi è una domanda
che varia molto con la congiuntura e con le scelte dei giovani rispetto alla famiglia, alla
moda del momento ecc…. La capacità formativa delle aziende è solo del 30 %, e cioè il 70
% delle aziende non formano (dipende anche dalla dimensione dell’azienda stessa).
I punti forti del sistema - il 70% dei giovani fa questa scelta, l’apprendistato garantisce una
possibilità di qualificazione per tutti (il 90% dei giovani) e garantisce un’integrazione e un
accesso per tutti i giovani nel mondo del lavoro e di conseguenza questo processo serve a
mantenere un tasso di disoccupazione giovanile molto basso.