Madeleine sogna di Demetrio Paolin

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Madeleine sogna di Demetrio Paolin
Abbiamo chiesto a diversi scrittori di leggere l’inizio del
romanzo Madeleine dorme di Sarah Shun-lien Bynum fino al
punto in cui la protagonista si addormenta,
per poi provare a continuare da lì.
Questo è il sogno che ha scritto Demetrio Paolin.
Vuoi scrivere il tuo “sogno di Madeleine”?
Mandalo a [email protected], i migliori saranno pubblicati online e tra questi ne verrà scelto uno:
l’autore sarà invitato alla cena con Sarah Shun-lien Bynum a
Più Libri Più Liberi 2011.
Trovi l’estratto da cui partire e tutte le informazioni sulla pagina
facebook di Madeleine dorme oppure qui:
http://transeuropaedizioni.it/madeleine-sogna.php
madeleine sogna
di demetrio paolin
Madeleine dorme e quando dorme, sogna. E fa dei sogni
[che sono niente.
Lei pensa di essere
niente. Così vicina a tutte le cose che sono prima che
ci fosse qualcosa. Nel sogno, e i suoi sogni hanno il gusto di
[certi dolci
fatti in casa, lei è con tutte le cose prima che fossero.
È nel niente delle cose, dove stanno non corrotte dall’aria, dai
venti, dagli umani.
Nel niente delle cose che sogna c’è il suo sesso
pieno di luce
e intorno ci sono i ruffi dei peli come fossero giunchi.
Nel sogno si passa le dita e le sue dita sono serpenti
e ride nel sonno e nel sogno perché – l’ha studiato a scuola,
anche a scuola dorme e sogna –
la pelle è sensibile.
Si ricorda…
– che strani sogni fa! Se non sapesse di essere
viva e di lasciare un’ombra al sole quando dorme in giardino
[tra le piante
curate del padre, penserebbe d’essere un personaggio
[di un libro… –
…che una volta il prete era venuto a casa
e lei giocava in giardino
e non dormiva
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per una volta – giocava con le rose
e il prete gli disse: Ti piacciono le rose.
E lei disse di sì, che le piacevano le rose, le cose rosse, e i dolci
alla cannella.
Lui le diede una caramella
e lei la mise in bocca e la succhiò…
Quando passa nel sogno le dita sul sesso pieno di luce pieno
delle cose che non sono e quindi pure
– la purezza è qualcosa che ancora non è –
pensa alla caramella del prete.
Sua madre e sua padre neppure sanno di questi sogni,
quando sogna lei non ha genitori, ma è
solo il corpo e il niente in cui sta distesa.
Quando il sonno e il sogno diventano lunghi il niente
le fa tristezza
e pensa che vuole svegliarsi
e non riesce
come se qualcosa la legasse.
È il male – si dice – il male è non fare quello che si vuole.
Nel sogno piange e il niente diventa una brocca e lei è dentro:
il male la tiene dentro e l’affoga.
La luce si spegne e il suo sesso diventa un buco nero vuoto
e che si riempie d’acqua.
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Sente l’acqua salire nel corpo finché affoga.
E il sogno finisce e lei pensa di essere morta
e invece sogna e nei suoi sogni
c’è il niente delle cose
e in queste cose da niente c’è lei.
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