Di Ludovico Donato - Corsi di Studio di Ingegneria

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Di Ludovico Donato - Corsi di Studio di Ingegneria
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL'AQUILA
CORSI DI INGEGNERIA
A.A. 2013/2014
Urbanistica ( I4A )
- Di Ludovico Donato (Aggiornato il 2-09-2013)
Contenuti del corso (abstract del programma):
Il corso intende fornire le conoscenze fondamentali nel campo dell?urbanistica, come componente essenziale
della formazione culturale dell?ingegnere edile e come base per il conseguimento di una matura capacità
progettuale.
Il corso si articola secondo tre attività che si sviluppano parallelamente durante il semestre: le Lezioni, le
Esercitazioni, il Laboratorio.
Alle Lezioni spetta il compito di introdurre i concetti base della disciplina, assimilati anche attraverso
l?evoluzione storica della a disciplina, l?analisi dei fenomeni insediativi e di trasformazione territoriale,
stabilendo così i principi del sistema di pianificazione e gli indirizzi progettuali per il controllo e l?indirizzo dei
fenomeni stessi.
Le Esercitazioni sono utilizzate per introdurre i concetti che saranno affrontati nei Laboratori e per verificare
le nozioni attraverso uno studio applicativo della materia trattata nelle lezioni. Nel corsi delle esercitazioni
saranno acquisite anche fondamenti di Sistemi Informativi Territoriali.
Il Laboratorio progettuale infine, anche attraverso il contributo di altre discipline, consente di porre in pratica
le conoscenze dei temi trattati nelle lezioni, fondamentali per la comprensione dei fenomeni insediativi e del
sistema di pianificazione, con l?obiettivo di predisporre, in un contesto noto, un sistema conoscitivo-analitico
ed una elaborazione progettuale finale.
Programma esteso:
Il corso intende fornire le conoscenze fondamentali nel campo dell?urbanistica, come componente essenziale
della formazione culturale dell?ingegnere edile e come base per il conseguimento di una matura capacità
progettuale.
Il corso si articola secondo tre attività che si sviluppano parallelamente durante il semestre: le Lezioni, le
Esercitazioni, il Laboratorio.
Alle Lezioni spetta il compito di introdurre i concetti base della disciplina, assimilati anche attraverso
l?evoluzione storica della a disciplina, l?analisi dei fenomeni insediativi e di trasformazione territoriale,
stabilendo così i principi del sistema di pianificazione e gli indirizzi progettuali per il controllo e l?indirizzo
dei fenomeni stessi.
Le Esercitazioni sono utilizzate per introdurre i concetti che saranno affrontati nei Laboratori e per
verificare le nozioni attraverso uno studio applicativo della materia trattata nelle lezioni. Nel corsi delle
esercitazioni saranno acquisite anche fondamenti di Sistemi Informativi Territoriali.
Il Laboratorio progettuale infine, anche attraverso il contributo di altre discipline, consente di porre in
pratica le conoscenze dei temi trattati nelle lezioni, fondamentali per la comprensione dei fenomeni
insediativi e del sistema di pianificazione, con l?obiettivo di predisporre, in un contesto noto, un sistema
conoscitivo-analitico ed una elaborazione progettuale finale.
LE LEZIONI
Le Lezioni sono divise in due parti corrispondenti ai due semestri del corso annuale:
1. Nella prima parte verrà trattata principalmente la storia dell?urbanistica e delle Città, con particolare
attenzione ai fenomeni che costituiscono i principali riferimenti per la conoscenza delle strutture
urbane e territoriali nelle diverse epoche;
2. Nella seconda parte si introduce l?urbanistica moderna, la nascita dei principi e del concetto di
pianificazione così come li conosciamo oggi; saranno introdotte le principali leggi e normative di
riferimento delle disciplina ed i relativi riferimenti storici, verranno descritte sommariamente le le
tecniche e le pratica, verranno esposti obiettivi, contenuti e metodi della pianificazione, attività
finalizzata al controllo delle trasformazioni fisiche del territorio.
La finalità didattica fondamentale è quella di conseguire la capacità di leggere, ordinare e classificare gli
elementi che costituiscono la realtà fisica, insediativa, naturale e di riconoscere i nessi e le relazioni tra gli
elementi stessi, che sono l?oggetto esclusivo dei nostri studi. L?urbanista deve, infatti, conoscere i fenomeni e
le componenti, stabilire il quadro coerente nel quale comporre unitariamente i singoli elementi, definiti in
modo da soddisfare le esigenze di cambiamento.
SOMMARIO DELLE LEZIONI PER ARGOMENTI*
(* la durata della illustrazione degli argomenti non corrisponde necessariamente a quella delle lezioni)
Parte 1° (I° semestre)
1. Introduzione, Programma del corso ed Alcune Definizioni: descrizione del programma del corso,
definizione dei concetti fondamentali relativi alla disciplina Urbanistica, come quella di Urbanistica,
Territorio, Ambiente, Paesaggio, Città, Insediamento, Spazio, Luogo, etc.
Dalla Preistoria alla Storia Antica
2. Gli Insediamenti dalla Preistoria alla Città Greca: il Paleolitico, il Neolitico, la Mesopotamia, la
civiltà Preellenica, la civiltà Greca;
3. Da Ippodamo da Mileto alla Città Romana: la civiltà Greca ed Ippodamo da Mileto, gli Etruschi,
Roma e la città Romana (Vitruvio, la Centuriazione, Parma, Rimini, Forlì, Lucca, Aosta, Torino), il
declino dell?Impero Romano.
Il Medioevo
4. Il Medioevo: il declino dell?Impero Romano, dall?Impero Romano al Medioevo, l?Alto Medioevo, le città
Arabe (Kairouan, Sciraz, Fez, Cairo, Cordova, Palermo), le città Europee (Perigueux, Senlis, Tours,
Arles), il Basso Medioevo, il Feudalesimo, il ritorno alle Città (Padova, Parigi, Milano, Venezia, Bruges,
Bologna, Firenze), l?Incastellamento (il Comitatus Aquilanus).
Il Rinascimento
5. Dal Medioevo al Rinascimento: il Rinascimento, la Città Ideale, Firenze, il Filarete, F.G. Martini,
Pienza, Urbino, Ferrara, Roma.
6. La Colonizzazione delle Americhe: Caracas, Cholula, Quito, Guadalajara, San José de Chiquitos, New
York, Chicago, Washington.
Il Barocco
7. Il Barocco: l?Europa Barocca, Parigi, Vienna, Torino, Napoli, Caserta, Amsterdam, Londra.
La Rivoluzione industriale
8. La Rivoluzione industriale: ripercussioni sociali, la rivoluzione francese, Napoleone Bonaparte, la Città,
Friedrich Engels, le leggi Sanitarie (Inghilterra), le Utopie (Robert Owen, Charles Fourier, J.P.A. Godin,
Ebenezer Howard, La Parigi di Haussmann, la 2° Rivoluzione industriale.
9. Industria e Città: pianificazione nel Regno unito ed in Francia: le Company Towns (Saltaire,
Bournville, Crespi d?Adda), la Cité Industrielle di T. Garnier.
Verso l?Urbanistica Moderna
10. L?unità d?Italia, l?esproprio ed i piani pre-moderni: l?unità d?Italia, il R.D. 2359/1865 (articolato) ed il
R.D. 2892/1885 «Legge per il risanamento della città di Napoli», Il Piano di Ampliamento di Amsterdam
di H. P. Berlage, Il Piano di Ampliamento di Barcellona di I. Cerdà, Il Piano del Glacis di Vienna, La
città lineare di Soria y Mata.
11. I Piani di ampliamento in Italia: il Piano di Sistemazione e Ampliamento di Firenze, i Piani di
Ampliamento di Roma, i Piani di Ampliamento e Risanamento di Napoli, il Piano Regolatore di Milano,
il Piano Edilizio Regolatore e di Ampliamento di Bologna.
12. Il Movimento Moderno: il Piano Regolatore Generale di Amsterdam di Cornelis Van Eesteren, il
Movimento Moderno, i CIAM e la Carta di Atene, gli esponenti (W. Morris, C.E.J.G. Le Corbusier, il
Bauhaus, L.M. Van der Rohe, W. Gropius, P. Geddes.
Parte 2° (II° semestre)
L?Urbanistica Moderna
13. Il piano razionalista e le città del ventennio fascista: Funzionalismo e Razionalismo, il Piano
Razionalista, Le Corbusier urbanista, F.L. Wright e Broadacre City, le Città del ventennio fascista
(Latina, Carbonia, Sabaudia, Pontinia).
14. La grande Londra: il Greater London Plan 1944 ? 1946, Le New Satellite Towns.
15. L?INU e la Legge urbanistica 1150/42: l?Istituto Nazionale di Urbanistica, Cesare Chiodi, la Legge
Urbanistica n. 1150/42 (avvenimenti ed articolato), Piani e Pianificazione (G. Astengo).
16. Le leggi del fascismo, la ricostruzione, la questione della casa: il R.D. 3267/1923 «Riordinamento e
riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani», il R.D. 1497/1939 «Protezione delle
bellezze naturali», il R.D. 1089/1939 «Tutela delle cose d'interesse artistico e storico», il R.D. 1150/1942
«Legge Urbanistica» - compendio, la D.I. 154/1945 «Piani di ricostruzione degli abitati danneggiati dalla
guerra», la questione della casa nel dopoguerra, la Legge Fanfani n. 43/1949, i quartieri INA Casa
(Tiburtino a Roma, Spine Bianche a Matera, Borgo Panigale e Via Cavedone a Bologna, Bingia Pernis a
Cagliari, Palazzo dei Diavoli a Firenze, quartiere S. Giusto a Prato, quartiere Forte Quezzi a Genova,
Secondigliano a Napoli, Falchera a Torino, quartiere Strà Cassano a Busto Arsizio, Unità d?Abitazione
Manetta a L?Aquila, Unità d?Abitazione La Pineta a Pescara, la L. 167/1962 «Disposizioni per favorire
l?acquisizione di aree fabbricabili per l?edilizia economica e popolare», l?Edilizia Residenziale Pubblica e
la legge 865/71, i Piani per l?Edilizia Economica e Popolare (Corviale, Casal de? Pazzi, Casilino e
Laurentino a Roma), il Disegno di Legge ?Sullo?.
17. La Legge ponte, il D.I. 1444/68, la Legge Bucalossi, il Testo Unico dell?edilizia: la L. 847/1964 (opere di
urbanizzazione ? definizioni), 1966 ? La frana di Agrigento, la L. 765/1967 «Legge Ponte» (articolato), il D.I.
1444/1968 ? limiti inderogabili, standards e zone omogenee, la Legge Bucalossi n. 10/1977, Il DPR 380/2001
«Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia».
18. La rendita fondiaria: Adam Smith, definizione di Rendita, evoluzione del concetto.
19. La questione dei Centri Storici: Antonio Cederna, La Carta di Gubbio, Il Piano Regolatore Generale di
Assisi ed il Piano Particolareggiato per la Citta? entro le Mura (G. Astengo), la Legge speciale per
Venezia, S. Muratori e l?analisi tipologica, Il Piano del Centro Storico di Bologna di P. Cervellati, la L.
457/1978 ? il Piano di Recupero del Patrimonio Edilizio Esistente (articolato).
20. La LUR Abruzzo, il PTCP dell?Aquila, il PRG dell?Aquila: la formazione delle Regioni, la L.R. 18/83
«Norme per la conservazione, tutela, trasformazione del territorio della Regione Abruzzo» (articolato), il
Quadro di Riferimento Regionale, il P.T.C.P. della Provincia dell?Aquila, il P.R.G. del Comune
dell?Aquila (storia) e la sua Normativa Urbanistica.
21. Pianificazione nel Regno Unito ed in Francia: il Town and Country Planning Act del 1968 ? Regno
Unito, la Pianificazione in Francia.
22. La questione Ambientale: l?Europa, la Legge Galasso n. 431/1985 ed il P.R.P. della Regione Abruzzo,
la Legge 394/91 «Legge Quadro sulle Aree Protette», la Direttiva 92/43/CEE «HABITAT» (DPR 357/97)
23. Le generazioni di Piano: tratto da ?Cinquant?anni di urbanistica in Italia. 1942-1992? di G. Campos
Venuti e F. Oliva, il XXI Congresso nazionale INU di Bologna del 1995 «La riforma urbanistica, i
principi e le regole».
24. Modelli di Analisi e Modelli si Sviluppo territoriale (cenni): La teoria dei luoghi centrali di W.
Christaller, il paradigma della Rete, il modello Rank-size rule, i Decision Support Systems e la
Intelligenza Artificiale. Il Progetto ?80, le Piattaforme Territoriali Strategiche.
25. Teorie ed Uomini: C. Sitte, E. Howard, P. Geddes, M. Poete, G. Giovannoni, Le Corbusier, H. Bernoulli,
G. Samonà, K. Lynch, G. Cullen, l. Mumford, L. Benevolo, G. De Carlo, C. Alexander.
Durante l?anno verranno effettuate due prove parziali (a fine dei sue semestri) a domande aperte che
saranno valutate, ai fini della votazione dell?esame conclusivo, con una votazione in trentesimi. Le prove
riguarderanno la materia svolta nelle lezioni, nelle esercitazioni e nel laboratorio, limitatamente alle
sperimentazioni fino a quel momento condotte. L?esame conclusivo riguarderà la discussione degli elaborati
prodotti in sede di laboratorio, se le prove parziali sono state compiute soddisfacentemente, cioè con
votazione uguale o superiore ai 18/30; altrimenti, riguarderà anche la materia del corso di lezioni ed
esercitazioni in relazione al parziale non superato.
Le prove parziali sono valide nel periodo dell?anno accademico in corso, fino alla sessione straordinaria di
esami. Superato l?anno accademico in corso, lo studente dovrà sostenere l?esame anche sulla materia del corso
di lezioni ed esercitazioni, oltre che sul progetto del laboratorio.
LE ESERCITAZIONI
Le Esercitazioni sono utilizzate per introdurre i concetti che saranno affrontati nei Laboratori e per
verificare le nozioni attraverso uno studio applicativo della materia trattata nelle lezioni. Si applicano a casi
concreti e saranno impiegate per introdurre e sperimentare alcune pratiche per l?acquisizione di strumenti di
analisi e di conoscenza elementare dei metodi per la progettazione urbana e territoriale.
Tutte le elaborazioni svolte sia nelle ore di esercitazione come in quelle di laboratorio verranno effettuate
esclusivamente in aula, in modo da impiegare nella maniera più razionale e produttiva il tempo a
disposizione.
SOMMARIO DELLE ESERCITAZIONI*
* le esercitazioni si svolgeranno sulla base di cartografie e dati stampati su formato A3 ed A4, che saranno
depositati all?inizio dell?anno presso la copisteria dell?Università.
Parte 1° (I° semestre)
1. Elementi di Cartografia: tipi ed interpretazione delle Carte topografiche e tematiche.
2. Compluvi e Displuvi: sulla base di una Carta topografica in formato A3 dell?area dell?Aquila,
saranno individuati e classificati gli elementi principali della morfologia.
3. Pendenze: sulla base della Carta topografica di cui al punto 1, saranno individuate le fasce di
pendenza dei suoli.
4. Uso del Suolo: sulla base della Carta dell?Uso del Suolo, geograficamente corrispondente a quella di
cui al punto 1, sarà classificato il territorio in base a sintetiche categorie di uso del suolo.
5. Mobilità: sulla base della Carta topografica di cui al punto 1, sarà classificato il sistema delle
infrastrutture viarie secondo un modello per flussi.
6. Parti urbane: sulla base di una Carta Tecnica di dettaglio della Città dell?Aquila, saranno
individuate le parti urbane secondo criteri stabiliti,
7. Unità Urbanistiche: sulla base di una Carta delle sezioni censuarie (stessa zona e scala della carta di
cui al punto 4), saranno individuate le Unità urbanistiche ed i relativi dati demografici.
8. Statistica: sulla base delle Unità urbanistiche di cui al punto precedente, saranno elaborati indicatori
statistici e disegnati i relativi diagrammi.
9. Vuoti urbani: sulla base della Carta di cui al punto 4, saranno individuati e classificati i vuoti
urbani.
10. Piano Regolatore Generale: sulla base del Piano Regolatore generale vigente della Città
dell?Aquila, dovrà essere prodotta una sintesi interpretativa secondo una legenda fornita.
11. Forma Urbana: sulla base della Carta di cui al punto 4 ed a tutte le esercitazioni prodotte, dovrà
essere predisposto uno studio sulla Forma Urbana della Città dell?Aquila.
12. Verifica delle Esercitazioni.
Parte 2° (II° semestre)
1. Principi generali di Topografia e Geodesia.
2. Sistemi Informativi Territoriali.
3. Principi di base del Quantum GIS ? 1.
4. Principi di base del Quantum GIS ? 2.
5. Principi di base del Quantum GIS ? 3.
6. Esercitazione di georeferenziazione e vettorializzazione.
7. Esercitazione di classificazione e rappresentazione.
8. Esempi di Piani Particolareggiati ed impostazione progettuale.
9. Elaborazione del Piano Particolareggiato.
10. Elaborazione del Piano Particolareggiato.
11. Elaborazione del Piano Particolareggiato.
12. Elaborazione del Piano Particolareggiato.
Le Esercitazioni del I° semestre dovranno essere svolte su fogli di carta lucida. Alla fine di ogni
Esercitazione, le elaborazioni prodotte saranno firmate e datate dal docente. L?ultima esercitazione del I°
semestre sarà dedicata alla verifica delle elaborazioni ed alla loro completezza.
Le Esercitazioni del II° semestre introdurranno gli studenti agli strumenti di elaborazione grafica utilizzati
nel campo della pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale, ed in particolare ai Sistemi
Informativi Territoriali (SIT) o Geographic Information System (GIS). Saranno introdotti i principi
generali della topografia e dei SIT e verranno presentate le funzioni principali del software open-source
Quantum GIS (QGIS). Le esercitazioni del II° semestre si concluderanno con la predisposizione di un Piano
Particolareggiato di una parte della Città dell?Aquila, elaborato con il QGIS.
IL LABORATORIO PROGETTUALE
Il Laboratorio progettuale, anche attraverso il contributo di altre discipline, consente di porre in pratica le
conoscenze dei temi trattati nelle lezioni e nelle esercitazioni, fondamentali per la comprensione dei
fenomeni insediativi e del sistema di pianificazione, con l?obiettivo di predisporre, in un contesto noto, un
sistema conoscitivo-analitico ed una elaborazione progettuale finale, che metterà a frutto i concetti e le nozioni
assimilate durante l?anno.
L?attività di laboratorio riguarderà lo studio critico di un piano urbano nell?ambito del Comune
dell?Aquila, per formulare ipotesi progettuali, anche alternative. Tale attività dovrà essere
necessariamente svolta senza l?ausilio di strumenti informatici, questo per consentire agli studenti
di familiarizzare con gli strumenti di elaborazione e rappresentazione tradizionali del disegno e
della progettazione urbana e territoriali.
Il lavoro dei Laboratori non è individuale ma è di gruppo. Per questo motivo, sin dal primo
laboratorio, si chiederà agli studenti di creare gruppi di lavoro composti da 2 o 3 componenti. Gli
studenti saranno assistiti da 4 tutor di laboratorio, a ciascuno dei quali sarà assegnato un congruo
numero di gruppi.
La frequenza dei Laboratori progettuali è obbligatoria. Per tale ragione, all?inizio ed alla fine di
ogni Laboratorio saranno raccolte le Firme di ogni studente su di un apposito registro.
SOMMARIO DEI LABORATORI*
* i Laboratori si svolgeranno sulla base di cartografie e dati stampati su formato A1 ed A4, che saranno
depositati all?inizio dell?anno presso la copisteria dell?Università.
Parte 1° (I° semestre)
1. Compluvi e Displuvi: sulla base di una Carta topografica in formato A1 dell?area dell?Aquila,
saranno individuati e classificati gli elementi principali della morfologia.
2. Pendenze: sulla base della Carta topografica di cui al punto 1, saranno individuate le fasce di
pendenza dei suoli.
3. Uso del Suolo: sulla base della Carta dell?Uso del Suolo, geograficamente corrispondente a quella di
cui al punto 1, sarà classificato il territorio in base a sintetiche categorie di uso del suolo.
4. Mobilità: sulla base di una Carta Tecnica di dettaglio del Comune dell?Aquila, sarà classificato il
sistema delle infrastrutture viarie secondo un modello per flussi.
5. Parti urbane: sulla base della Carta di cui al punto precedente, saranno individuate le parti urbane
secondo criteri stabiliti,
6. Unità Urbanistiche: sulla base di una Carta delle sezioni censuarie (stessa zona e scala della carta di
cui al punto 4), saranno individuate le Unità urbanistiche ed i relativi dati demografici.
7. Statistica: sulla base delle Unità urbanistiche di cui al punto precedente, saranno elaborati indicatori
statistici e disegnati i relativi diagrammi.
8. Vuoti urbani: sulla base della Carta di cui al punto 4, saranno individuati e classificati i vuoti
urbani.
9. Piano Regolatore Generale: sulla base del Piano Regolatore generale vigente della Città
dell?Aquila, dovrà essere prodotta una sintesi interpretativa secondo una legenda fornita.
10. Forma Urbana: sulla base della Carta di cui al punto 4 ed a tutte le esercitazioni prodotte, dovrà
essere predisposto uno studio sulla Forma Urbana della Città dell?Aquila.
11. Laboratorio di recupero.
12. Verifica dei Laboratori.
Parte 2° (II° semestre)
Quadro Conoscitivo
1. Carta della Mobilità: sulla base di un quadrante scelto dagli studenti di dettaglio della Città
dell?Aquila, sarà classificato il sistema delle infrastrutture viarie secondo un modello per flussi.
2. Carta dei Rischi, Valori e Conflittualità: nel contesto del quadrante scelto, sarà predisposta la
Carta che sovrappone Valori e Rischi per ottenere le Conflittualità ambientali;
3. Carta dei Suoli: nel contesto del quadrante scelto, sarà predisposta la Carta che classifica
l?insediamento e differenzia i Servizi dalle Attrezzature;
4. Carta delle Parti urbane, Unità Urbanistiche e statistica: nel contesto del quadrante scelto, sarà
predisposta la Carta che individua le Parti urbane, le Unità urbanistiche, che descrive l?andamento
demografico.
5. Carta delle aree critiche e dei vincoli: è la carta che sintetizza quelle precedenti e individua le
principali criticità e vincoli ambientali da tener conto in fase progettuale.
6. Agenda Strategica: è un elaborato in forma di schema che descrive i desiderata dei diversi atti di
pianificazione e programmazione su L?Aquila e dei Comitati cittadini, e che individua le strategie da
mettere in atto per l?eliminazione delle criticità individuate e per lo sviluppo/trasformazione urbana
del quadrante analizzato.
Progetto
7. Scenari di Sviluppo Urbano ? 1: in questa fase si dovranno elaborare due o più Scenari di Sviluppo
urbano che diano visioni alternative del progetto sul quadrante preso in considerazione.
8. Scenari di Sviluppo Urbano ? 2.
9. Scenari di Sviluppo Urbano ? 3.
10. Scenari di Sviluppo Urbano ? 4.
11. Schema di Assetto finale: in questa fase gli Scenari predisposti dovranno essere portati a coerenza
per ottenere uno Schema di Assetto finale del quadrante scelto.
12. Verifica dei Laboratori.
I Laboratori del I° e del II° semestre dovranno essere svolti su fogli di carta lucida. L?ultimo Laboratorio di ogni
semestre sarà dedicato alla verifica delle elaborazioni ed alla loro completezza che si concluderà con un giudizio
da A (eccellente) ad E (gravemente insufficiente). Alla formazione del giudizio concorrerà in maniera
significativa anche la qualità grafica dell?elaborazione progettuale.
Sia le Tavole generali del I° semestre e sia le Tavole progettuali del II° semestre, prima dell?esame finale
dovranno essere siglate dai rispettivi tutor, a verifica della conclusione del percorso conoscitivo e
progettuale dei Laboratori.
Testi di riferimento:
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STEINER F. (2004), Costruire il paesaggio. Un approccio ecologico alla pianificazione del territorio,
McGraw-Hill Companies.
Modalità d'esame:
Gli appelli d?esame verranno fissati in un calendario del Corso di Laurea e saranno condotti a partire
dall?ordine delle prenotazioni e dalla composizione dei gruppi. E? preferibile infatti, ma non necessario, che
l?esame venga svolto contemporaneamente da tutti i componenti del gruppo, questo in particolare per
consentire una più corretta disamina del lavoro progettuale. Composizione il voto finale Il Voto finale
d?esame è costituito dalle seguenti componenti:
- Valutazione dei parziali sulle lezioni o Valutazione dell?orale sulle lezioni;
- Verifica semestrale dei laboratori;
- Valutazione del Progetto e delle elaborazioni predisposte nei laboratori;
- Verifica delle Esercitazioni e Valutazione del Piano Particolareggiato elaborato con il GIS durante le
esercitazioni.
Risultati d'apprendimento previsti:
vedi Programma esteso allegato.
Link al materiale didattico: