I PARTIGIANI DELLA MAIELLA (*) Ricorderò attraverso una

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I PARTIGIANI DELLA MAIELLA (*) Ricorderò attraverso una
I PARTIGIANI D ELLA M AIELLA (*)
Ricorderò attraverso una narrazione sommaria, gli episodi più salienti
in cui maggiormente rifulse l’eroismo dei Patrioti della Maiella. Quando i
tedeschi nell’ottobre ’43 incominciarono a concentrarsi nella zona ed iniziarono le loro violente razzie di cittadini nei paesi della provincia di Chieti,
gli uomini validi dell’alta valle dell’Aventino si diedero nella quasi totalità
alla macchia.
Intanto per la violenta e sempre più grave pressione tedesca sulla
inerme popolazione civile, sorse negli uomini datisi alla macchia un senti­
mento naturale di odio e di vendetta. E l’odio e la vendetta giunsero al
parossismo dopo le distruzioni vandaliche e l’ordine di sfollamento imposto
agli inermi che, sfidando ogni sorta di pericoli, riuscirono a fuggire nella
grande maggioranza. E ’ così che durante il tragico mese di dicembre 1943,
tragico perchè diecine e diecine di bambini, di donne, di vecchi, vennero
barbaramente trucidati un po’ dappertutto, senza ragioni e senza processi,
alcune diecine di soldati tedeschi vengono uccisi durante i loro criminali
tentativi, e varie opere pubbliche salvate dalla distruzione. Quindi il 5 di­
cembre io lascio la campagna di Torricella Peligna con una numerosa squa­
dra, e varcate le linee nemiche raggiungo Casoli appena occupata dagli
inglesi. Nello stesso tempo tenni presente al Comando inglese il mio desi­
derio vivissimo di costituire plotoni di volontari per coadiuvare l’azione
bellica degli Alleati nell’occupazione dei paesi delle Valli del Sangro e del­
l’Aventino. Sembrò dapprima che le mie proposte venissero prese in con­
siderazione ma subito dopo per un improvviso cambiamento del Comando
alleato tutte le richieste restarono in sospeso. Prendo contatto in seguito
col nuovo Comando alleato incontrando anche in tale occasione nuove e
grandi difficoltà.
Finalmente nei primi di gennaio 1944, grazie al vivo interessamento
del maggiore inglese Wigram, il nostro povero sincero amico che il 3 feb­
(*) Articolo del giornale « Il Partigiano » - nn. 28 e 29 dei giorni 20 e 27 gen­
naio 1945. TEdito a Roma, direttore Carlo Andreoni]. Ripubblichiamo tale scritto,
ritenendo che esso tpossa rappresentare una utile introduzione a quella parte del
diario che compare nelle pagine successive e che si riferisce all’attività svolta dal
« Gruppo Patrioti della Maiella » nel dicembre 1944.
L ’avv. Ettore Troilo, comandante del « Gruppo Patrioti della Maiella », unica
formazione di combattenti volontari irregolari ufficialmente riconosciuta dal Coman­
do Supremo Italiano fin dal gennaio 1944, ha riassunto in questo articolo l’attività
bellica svolta dai suoi valorosi partigiani a fianco delle truppe alleate durante un
anno di guerra e cioè dal dicembre 1943 al dicembre 1944.
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Ettore Trotto
braio cadeva eroicamente alla testa dei miei patrioti nella dura e gloriosa
battaglia di Pizzoferrato, si viene alla costituzione del Corpo Patrioti della
Maiella. Professionisti, impiegati, studenti, operai, contadini fanno parte
della banda che, dopo breve periodo di addestramento, entra in azione.
Il primo scontro importante si ha in contrada Selve: tre autocarri te­
deschi carichi di truppe cadono in un’imboscata abilmente tesa dai miei
patrioti; 29 soldati nemici rimangono sul terreno, gli altri trovano scampo
nella fuga.
Nei giorni successivi vengono effettuate innumerevoli azioni di pat­
tuglia durante le quali si catturano prigionieri e si liberano parecchi civili
dalle mani dei tedeschi. Il 14 gennaio viene conquistata la posizione domi­
nante di Colle Eugenio. Diversi tedeschi restano sul terreno. Da parte
nostra un solo caduto. Dopo quest’azione si sviluppa una continua guer­
riglia con scontri cruenti a Pineta di Lama, a Corpi Santi e Ripebianca;
anche a Selve di Civitella, a San Giusto di Torricella, ai quali i tedeschi
rispondono con feroci rappresaglie.
Il 3 febbraio 1944 si ha il combattimento di Pizzoferrato. Un nome,
un episodio, uno dei segnacoli più luminosi del cammino percorso dalla
banda. L ’azione viene effettuata da tre plotoni di patrioti e da un piccolo
reparto di forze britanniche al comando del maggiore Wigram. Perlustrato
il paese prima dell’alba, si scopre che i tedeschi sono asserragliati nella Villa
Casati situata alla sommità del paese stesso. Wigram e i miei patrioti dopo
aver fatto saltare la porta principale della casa, intimano la resa al nemico
che risponde con un violento fuoco di mitraglia. Wigram ed altri sono
colpiti a morte. Fattosi giorno l’attacco continua e si ordina ancora la resa.
I tedeschi, dopo aver finto di arrendersi, aprono un fuoco intensissimo che
causa nuove dolorose perdite, ma i prodigi di valore dei miei patrioti supe­
rano l’accanita resistenza nemica. Nella notte dal 3 al 4 febbraio i tedeschi
abbandonano il paese. Pizzoferrato è così liberato dal nemico che si ritira
trascinando dietro a se l’oneroso fardello dei suoi numerosi morti e feriti.
Nella piccola chiesa sovrastante Villa Casati, agli angoli delle case silen­
ziose e vuote, lungo la strada che conduce alla sommità del paese, giac­
ciono i corpi esanimi dei miei patrioti caduti in combattimento. Molti di
essi erano stati soltanto feriti; si erano trascinati sulla neve alta arrossan­
dola del loro sangue generoso: erano stati poi trucidati dai tedeschi a
colpi di rivoltella nelle orecchie. Nei giorni successivi si sviluppa la con­
sueta instancabile attività esplorativa logorante per il nemico. Nella bat­
taglia di Fallascoso rifulge il valore di un esiguo presidio dei miei patrioti
comandato dal tenente Domenico Troilo. Nel mese di maggio si hanno
i primi segni premonitori della imminente ritirata nemica verso1 il nord.
Taranta Peligna, Lettopalena, Palena, vengono occupate.
Si inizia così il difficile rastrellamento del Massiccio della Maiella, nel
corso del quale avvengono cruenti vittoriosi scontri a Tre Portoni, a Fem­
mina Morta, a Tavola Rotonda, a 2.500 metri di altezza, mentre nella zona
di Guardiagrele un plotone di patrioti della Maiella composto esclusiva­
mente di borghesi, con ardite operazioni di sabotaggio e di spionaggio,
rende segnalatissimi servizi al Comando alleato. Nel mese di giugno, che
segna l’inizio della ritirata tedesca verso il nord, i miei patrioti sono sem­
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pre alle reni del nemico, avanguardia delle forze alleate, spesso nella furia
deH’inseguimento, privi persino di viveri. Campo di Giove, Pacentro, Sul­
mona, Raiano, Popoli, Pratola, Tocco Casauria sono le tappe della ful­
minea marcia dei patrioti della Maiella. Il 16 giugno in cooperazione con
i polacchi, dopo faticose marce forzate, entrano per primi nella capitale
dell’Abruzzo. Tutto il settore, nel frattempo, viene spazzato dei nuclei te­
deschi sbandati.
Ma i patrioti non riposano sugli allori. La loro avanzata prosegue e
la banda si riaggancia con le retroguardie germaniche.
Attaccati dalle nostre pattuglie di punta, reagiscono vivacemente,
senza però impegnarsi a fondo, quindi si ritirano verso il nord. Presso
Aliforni, tra Isola e S. Pietro, frazioni di S. Severino Marche, dopo breve,
cruento combattimento, in cui parecchi tedeschi restano sul terreno, ven­
gono occupate alcune importanti posizioni fortificate. A Cingoli dopo
circa tre ore di attacco i nostri devono ripiegare di fronte alla superiore
intensità di fuoco del nemico. Non è possibile constatare le perdite tede­
sche che sono certamente significanti. Altri combattimenti degni di rilievo
si hanno a Giuncato, ove vengono annientate pattuglie nemiche di infil­
trazione, a Castel Planio e a Montecarotto ove si accende una serrata, ac­
canitissima lotta che dura dal 25 al 29 luglio, e che assume aspetti di epica
bellezza.
Le forze dei patrioti tengono testa ad un’intera compagnia germanica,
che sferra instancabili, sistematici assalti, appoggiati da un fuoco infer­
nale di mortai, cannoni e mitragliatrici pesanti. Il terreno, fittamente co­
perto di vegetazione, permette ai paracadutisti tedeschi, i quali combattono
con maestria e accanimento, di avvicinarsi fino a pochi metri dalle posi­
zioni dei nostri. Il furore combattivo raggiunge ogni apice. Un plotone di
rincalzo, fuori dell’abitato di Montecarotto, imbattutosi nella notte in un
reparto nemico, impegna nel buio una furibonda lotta a corpo a corpo. I
nostri non vacillano, non retrocedono di un metro.
Dopo le importanti ricognizioni offensive sulle colline di Fossombrone,
operate allo scopo di permettere alle forze alleate di effettuare il passaggio
del Metauro, viene costituito e incorporato nella banda un plotone di pa­
trioti delle Marche, denominato « Plotone S. Angelo » e la Brigata Maiella
viene spostata a Mondolfo, donde successivamente passa nel settore di
Pesaro. Qui si ha una nuova grande battaglia cui i nostri offrono un con­
tributo elevatissimo, distinguendosi in atti individuali e collettivi di ardi­
mento.
Gli attacchi sferrati dai patrioti, appoggiati da forze inglesi e polac­
che, si susseguono per 6 giorni consecutivi. I tedeschi, asserragliati nei
quartieri di abitazione della città, devono essere cacciati di casa in casa,
nel corso di drammatici combattimenti, talvolta all’arma bianca, durante i
quali trovano gloriosa morte il tenente Lesley, ufficiale inglese operante
con la Brigata Maiella, il sottotenente La Marca, comandante del plotone
S. Angelo, i patrioti Lalia e Di Lullo.
L ’attività bellica su ricordata è stata svolta dalla « Banda Patrioti della
Maiella » con una forza media di 300 uomini.
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Poi riposo e riorganizzazione.
La vecchia « Banda » aumenta notevolmente il suo organico e da
ora si chiamerà « Gruppo » e non più « Banda ».
« Anziani » e « nuovi » fraternizzano e dopo un periodo di addestramento il gruppo riprende in cooperazione col 2° Corpo Polacco (8a A r­
mata) le sue attività di guerra.
Il 20 novembre, dato il cambio' ad alcuni reparti polacchi i Patrioti
della Maiella prendono posizione su uno dei più impervii settori dell’Appennino Romagnolo. Il 23 e il 24 novembre la prima aspra battaglia con
l’assalto e l’occupazione di Monte Castellaccio.
La fulminea azione portata a termine con valore e con audacia senza
pari, sorprende e sconvolge il nemico e riscuote il plauso e l’ammirazione
dei Comandi alleati del settore.
Il I o dicembre i Patrioti della Maiella iniziano l’attacco a Brisighella
che viene occupata nei successivi giorni 3 e 4 dopo una battaglia accanita.
E l’avanzata prosegue senza soste e si estende con l’occupazione di tutte
le alture a nord-est e a nord-ovest della città.
Il fango, più dell’altro nemico ostinato ed estenuante, le mine disse­
minate dovunque, e spesso collocate in anfratti impensabili, la nebbia, la
pioggia insistente, i fiumi Lemone, Sintria e Senio in piena, più volte gua­
dati con l’acqua fino alla gola, Monte Mauro e Monte della Volpe, asper­
rimi, disperatamente difesi dal nemico e conquistati d’assalto testimoniane
i sacrifici e l’eroismo dei miei patrioti, di questi valorosi ragazzi venuti dalle
balze della Montagna Madre e portatisi nel cuore dell’indomita Romagna,
da dove proseguiranno sino alle Alpi, pur se non avranno più scarpe, pur
se rimarranno con gli abiti a brandelli, perchè dal loro esempio, dal loro
sacrificio, dal loro sangue germogli il seme fecondo della rinascita e della
ricostruzione della Patria.
Ottobre-dicembre 1944: in questo breve e violento ciclo di opera­
zioni di guerra i Patrioti della Maiella hanno rinnovato le epiche gesta com­
piute dal Sangro a Pesaro cogliendo nuovi allori e gloria all’Italia: 15 ca­
duti, un disperso, 44 feriti si aggiungono alle precedenti perdite e rappre­
sentano il bilancio luminoso ed eroico di questo secondo ciclo di azioni
di guerra. In data 18 dicembre 1944, dopo l’occupazione dei contrafforti
di Monte Mauro e di Monte della Volpe che determinava la caduta e la
liberazione della nostra bella e disgraziata Faenza, il signor comandante
della I Brigata fucilieri Carpati mi ha rimesso la lettera che riproduco in­
tegralmente nella traduzione italiana.
« Signor comandante Brigata Maiella,
Alle azioni di guerra dall’ottobre al dicembre 1944 combattute sui fiu­
mi Lamone, Sintria e Senio nella cornice della I Brigata Fucilieri Carpati,
ha preso parte l’italiana Brigata Maiella.
« Dislocata alla sinistra del settore della I Brigata Fucilieri Carpati la
Brigata Maiella ha avuto parecchi e bei successi in condizioni difficilissime
di terreno, occupando, tra le altre, molte ed importanti quote e località
come Castellaccio, Bicocca, Brisighella, Monte Rontana, Monte Sacco, Mon­
te Mauro, Monte della Volpe ecc.
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« Affermo che in queste azioni i soldati della Brigata Maiella hanno
dimostrato il più alto valore nel combattimento, morale altissimo e bra­
vura militare, consapevoli della finalità del combattimento e del sacrificio
in difesa della vera libertà delle Nazioni e deH’Uomo.
« I soldati della Brigata Maiella sono degni successori della tradizione
dei loro Padri che combatterono sui Monte Grappa, al Piave e a Vittorio
Veneto e dei loro antenati che lottarono per la Libertà e la Democrazia
sotto il comando del grande G iu seppe Garibaldi.
« Le battaglie comuni sono storicamente collegate alle fraternità di
armi polacco-italiane, quale magnifica incarnazione dei più puri eroi com­
battenti per la libertà della Polonia nell’anno 1863, come il col. Francesco
Nullo, Stanislao Becchi e molti altri.
« Salutando i soldati della Brigata Maiella auguro ad essi nuovi e bei
successi nel combattimento e principalmente che il loro puro patriottismo
e l’amore per la libertà apportino alla loro bella Patria vera libertà e
felicità ».
Le parole di alto elogio contenute nella lettera surricordata costitui­
scono il riconoscimento dell’attività bellica svolta dai Patrioti della Maiella
in un difficile settore di fronte e in una situazione di assoluta inferiorità e
confermano ancora una volta, attraverso i sacrifici affrontati e sopportati
con indomita fierezza, la purissima fede e il superbo valore di questi umili
prodi e ignorati difensori dell’Italia.
Sia pace e gloria agli eroici Caduti che addito all’ammirazione di tutti
gli Italiani degni di tanto nome.
GRUPPO PATRIOTI DELLA M AIELLA
DIARIO STORICO
I PARTE
(XV Fascicolo - Periodo 1 Dicembre 19 4 4 - 1 5 Dicembre 19 4 4 )
1 D ic e m b r e
19 4 4
Ia C om pagnia. — Alle ore 4 il s.ten. Laudadio Pasquale con 6 pa­
trioti accompagna la 2a Compagnia . alle nuove postazioni nelle vicinanze
del fiume Lamone. Giornata tranquilla.
2a C om pagnia. — Alle ore 16 circa il 1° plotone, aggregato alla
4a Compagnia, entra in Brisighella e, all’imbrunire, occupa la Torre, la
Rocca e Monticino. L ’azione avviene di sorpresa con la cattura di due sen­
tinelle tedesche per cui l’allarme non arriva al nemico. Questi fugge la­
sciando 7 morti sul terreno. Dopo aver sostato circa 2 ore sulle posizioni
in attesa di un contrattacco, rientra alla base. Nell’azione rimangono fe­
riti i patrioti Di Luzio Antonio e Di lorio Nicola.
3a C om pagnia. — Si stabilisce a Cotignola e attende l’ordine di en­
trare a Brisighella.
4a C om pagnia. — Invia pattuglia del 20 plotone nell’abitato di Brisi­
ghella. Parte alle ore 16 approfittando della fitta nebbia e rientra alle ore 19.
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E tto r e T r o ilo
Durante l’esplicazione di detto compito muore per scoppio di mina il pa­
triota Mannocchi Cesare. Tempo discreto nebbioso.
2 D icem bre 1944
i a Com pagnia. — Nessun movimento. Giornata tranquilla.
2a Com pagnia. — Durante la notte invia una pattuglia a perlustrare
la zona che da Fornacioni segue a destra la Nazionale. E ’ comandata dal
serg. magg. D ’Angelo Mario e composta dei patrioti D ’Alessandro Alber­
to, Settevendemmia Pasquale. Arriva fino a Casa Colombina riferendo al
Comando notizie sui campi minati e su nuclei nemici in postazione avanzata.
3a C om pagnia. — Appena notte i tedeschi sparano intensamente e
molte granate cadono vicino all’accantonamento. Si predispongono posta­
zioni per eventuali infiltrazioni di pattuglie nemiche.
4a C om pagnia. — Il 2° Plotone invia una pattuglia allo scopo di per­
lustrare le prime case dell’abitato di Brisighella. Rientra conducendo al­
cuni civili bene informati sulle posizioni nemiche a monte del paese. Tempo
discreto.
3 D icem bre 1944
i a C om pagnia. —- In previsione dell’attacco a Monte della Siepe, alle
ore 3, vengono inviate due pattuglie: una a Monticino e l’altra a Monte
della Siepe. La prima è costretta a fermarsi sul costone del Monticino per­
chè attaccata dai tedeschi situati nella stessa località. Sosta, risponde al
fuoco e rientra alla base alle ore 9. La seconda raggiunge quasi Monte
della Siepe, viene violentemente attaccata per cui è costretta a ritirarsi ac­
compagnata dal lancio di bombe a mano e da colpi di mortaio: rientra
alle ore 9. Alle ore 15 invia una pattuglia comandata dal s.ten. Laudadio
Pasquale. Ha il compito di raggiungere Monticino, la Rocca e la Torre per
vedere se vi sono ancora appostati soldati nemici. Da civili di Brisighella si
viene a sapere che circa un’ora prima, sei, sette tedeschi si sono visti nei
pressi delle suddette località. Alcuni colpi di fucile in partenza da Monte
della Siepe disturbano saltuariamente la pattuglia che rientra alle ore 18,30.
Alle ore 20 il capitano Troilo Domenico tiene a rapporto gli ufficiali e i
comandanti di plotone per informarli sull’azione che dovrà svolgersi du­
rante la notte. (i° e 2° Plotone dovranno attaccare il Monte della Siepe, il
3° Plotone andrà sul Monticino per proteggere la sinistra degli altri due
Plotoni. La 2a Compagnia attaccherà il Belvedere, alla destra le mitraglie
pesanti e i mortai piazzati sulla Rocca e sulla Torre proteggeranno l’azione).
Alle ore 22,30 la Compagnia si concentra a Brisighella. Le mitraglie pe­
santi e i mortai raggiungono le posizioni stabilite in precedenza. Il 3 0 Plo­
tone occupa Monticino. Il 1° e il 2° Plotone comandati rispettivamente dal
s.ten. Laudadio Pasquale e dal ten. Tedeschi Gino si avviano, in forma­
zione di avvicinamento, verso il pendio di Monte della Siepe. Alle ore 23
ha inizio il fuoco di preparazione e distruzione del 140 Reggimento di A r­
tiglieria polacca contro il Monte della Siepe. Nel frattempo il i° e 2° plo­
tone si dispongono in formazione di attacco e, protetti dal fuoco di arti­
glieria, si avvicinano verso la sommità del Monte. Alle ore 23,20 cessa il
fuoco di artiglieria. I plotoni scattano all’attacco e alle ore 23,35 raggiun­
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gono la sommità. Vengono lanciati segnali convenuti con razzi biancoverdi. L ’obiettivo è raggiunto con il fuoco concentrato di tutte le armi
che infliggono ai tedeschi perdite in morti e feriti. Sulla cima del monte
8 tedeschi si trovano morti, mentre i feriti gravi si trovano in agonia. A
questi ultimi non si può arrecare soccorso alcuno perchè il proseguimento
della battaglia impegna ogni uomo. Il nemico fugge abbandonando ogni
cosa inseguito dal fuoco micidiale delle armi automatiche piazzate sulle
sue stesse posizioni. Ai superstiti, bersaglio di numerose bombe a mano,
viene intimato di arrendersi; essi urlano frasi incomprensibili nel panico
della fuga. Riescono tuttavia a riorganizzarsi con l’aiuto di freschi rinforzi
e col fuoco più intenso delle nuove armi.
2a C om pagnia. — Alle ore 4 invia una pattuglia di 6 uomini in esplo­
razione nella zona antistante la base. E ’ necessario conoscere il numero dei
nemici che si frappongono fino a Casa Belvedere per l’operazione che do­
vrà svolgersi la sera in concomitanza alla Ia Compagnia. Raggiungere Castiglioni visitando la Casa omonima e, passando per Colle Castiglioni, ri­
salendo per qualche centinaio di metri il Rio di Chiè, si porta a Casa
Ronchi. Circonda l’abitazione presumendo la presenza del nemico. Alla
porta, dopo insolente picchiare, compare una donna che urla dalla paura;
nel frattempo, dietro di lei, sguscia un uomo e con precipitosa corsa si
nasconde dietro un vicino pagliaio. Mentre viene intimato l’alt, 7 tedeschi
scendono dalla collina prospiciente la casa. Cinque di essi corrono a na­
scondersi dietro lo stesso pagliaio e gli altri due aprono il fuoco. Eliminati
prontamente questi ultimi col tiro preciso del mitragliatore, la pattuglia
si avvicina cautamente al pagliaio scaricando tempestivamente e simulta­
neamente le poche munizioni delle armi automatiche e, quindi, ritirandosi,
lancia bombe a mano. L ’uno dopo l’altro tutti i nemici sono visti cadere
urlando dal dolore. Il comandante della pattuglia, serg. magg. D ’Angelo
Mario, pensando di essersi internato abbastanza nelle linee avversarie, dà
ordine di rientrare alla base. Tutti i componenti sono incolumi. Da infor­
mazioni assunte lo stesso giorno dal padrone di Casa Ronchi, risulta che
uno solo dei tedeschi è rimasto ferito, mentre gli altri sette colpiti in parti
vitali sono morti. Alle ore 21 il 30 Plotone si porta a presidiare la fornace
di Casa Baldina. Elementi avanzati comandati dal ten. De Cesaris Ste­
fano si spingono fino a Casa Castiglioni disponendosi per accerchiarla. Dal
lato destro viene aperto il fuoco e resta gravemente ferito il patriota D ’A ­
lessandro Alberto. La pattuglia si ritira riportando il ferito, mentre colpi
di mortaio la inseguono. Con molta probabilità i tedeschi incontrati a Casa
Castiglioni fanno parte di consistente pattuglia nemica in sosta.
3a C om pagnia. — E’ disposta a Casa Tombe, a Casa Arzignano, a Gar­
ze e a Casa di Mezzo. Compito della Compagnia è di arrestare un even­
tuale contrattacco tedesco dal Monte Rontana mentre è in atto l’attacco
alle alture di Brisighella.
4a C om pagnia. — 2° e 3° Plotone, compiuto il rastrellamento dell’abi­
tato di Brisighella partono per appostarsi sul Belvedere. Il fuoco incrociato
di due mitraglie tedesche provoca la morte del patriota Fuà Oscar e il
ferimento del patriota Pignatelli Domenico entrambi appartenenti alla se­
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E tto r e T r o ilo
zione Mitraglieri della Compagnia Pesante Mista in funzione di prote­
zione. Rimane ferito il patriota Ambrosini Renato. Tempo buono.
4 D icembre 1944
i a Com pagnia. — Resiste sulla posizione attaccata su largo settore e
prepara le armi in modo da sventare un eventuale contrattacco in forze.
Durante l’accanito combattimento muore il patriota Di Guglielmo Angelo
e rimangono feriti i patrioti Secondo Giuseppe e Ficca Antonio. Al segnale
di occupazione uno squadrone polacco avrebbe dovuto raggiungere le po­
sizioni per mantenerle e dare al reparto della i a Compagnia la possibilità
di sfruttare il successo incalzando i tedeschi che subiscono un caotico
sbandamento per la fulmineità dell’azione. Lo squadrone polacco non ar­
riva. La 2a Compagnia che opera alla destra avrebbe dovuto occupare il
Belvedere e possibilmente raggiungere il culmine del Monte per evitare
un attacco da quel lato. Non si vede nessuno dei segnali convenuti per
l’azione suddetta. Pertanto i tedeschi sul Belvedere concentrano il fuoco
sui plotoni mentre da ogni lato i nemici si preparano al contrattacco con
l’intenzione evidente di una manovra di aggiramento. I plotoni sono co­
stretti a ritirarsi dinnanzi a tanta celerità e tanto volume di fuoco. Da
scheggia di mortaio resta ferito il patriota Di Martino Getulio.
Una squadra comandata dal serg. Ritis Giuseppe viene attaccata sul
Monticino; riceve i rinforzi ed il nemico si ritira.
2a C om pagnia. — Il ten. De Cesaris Stefano ritorna a Casa Castiglioni con 20 uomini e 14 polacchi che si uniscono volontariamente. A t­
tacca le forze esigue del nemico rimaste in quella casa, elimina la resi­
stenza proseguendo per Casa Ronchi. A breve distanza da questa abita­
zione, sicuri della presenza del nemico, tutti gli uomini aprono il fuoco.
Si sente subito gridare: « A lt! non sparare; qui amici polacchi! ». Il ten.
De Cesaris capisce il trucco già altre volte usato dal nemico ed ammonisce
i polacchi a non avanzare; questi insistono a tentare, ma a pochi passi dai
falsi connazionali vengono investiti da un violento fuoco. Le armi delle
varie postazioni disposte a semicerchio investono anche i nostri. Il ten. De
Cesaris dà ordine di ritirata e chiede l’intervento dell’artiglieria. Il capi­
tano Tradardi Mario, alle ore 11,30 , ritorna sul luogo con nuove e più
numerose forze trovando il Belvedere sgombro dal nemico. Da imboscata
di pattuglia rimane ferito il patriota Piccirelli Falco. Durante la notte sul
Belvedere tutti si avvicendano nella guardia. Il 1° Plotone, già aggregato
alla 4a Compagnia respinge molteplici tentativi di attacco alla Torre. In
duro combattimento, durato più di un’ora, cadono in azione i patrioti Fal­
cone Sebastiano e Presutti Antonio. Rimane ferito il patriota Crivelli
Giuseppe.
3a Com pagnia. — Il 30 Plotone si porta di rinforzo al Monticino. Azio­
ni di pattuglia verso il Massiccio di Rontana. Viene accertato che pochi
nuclei tedeschi hanno compito di ritardare i nostri movimenti. Vengono
catturati quattro prigionieri.
4a Com pagnia. — Il i° Plotone si porta a Monte della Siepe da dove
il nemico si è ritirato. Il resto della Compagnia presidia Brisighella.
I partigiani della Maiella
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C om pagnia Pesante M ista. — Provvede in ogni occasione a smistare
le sezioni di mitraglieri e mortai -presso i plotoni di linea operanti. Du­
rante lo svolgimento delle azioni su Monte della Volpe i mortai, al co­
mando del s.ten. Romano Vincenzo e le mitragliatrici pesanti al comando
del s.ten. Pantano Fernando sono piazzate rispettivamente sulla Rocca e
sulla Torre. A causa del tiro preciso delle mitragliatrici, il nemico dappri­
ma si sbanda e successivamente risponde con la violenza di tutte le armi
e col tiro dei mortai. Approfittando- di tale potenza di fuoco i tedeschi
avanzano a piccoli scaglioni per accerchiare la Torre. Il s.ten. Pantano Fer­
nando, stimato il pericolo, esce dalla Torre e si reca alla Rocca a prelevare
due mortai leggeri con i quali, ritornato in postazione, colpisce con preci­
sione i diversi bersagli mobili e fa tacere alcune avverse postazioni. Per
questa iniziativa le azioni dei toni di linea diventano più snelle e sicure.
P lotone T elefo n isti. — Collabora strettamente con i reparti avanzati.
Durante la riparazione di un filo in località Fornaci rimane ferito da scheggie di mortaio il patriota Rubini Orlando.
5 D i c e m b r e 1944
T C om pagnia. — Nelle prime ore della mattinata il 3 0 Plotone si
sposta per osservare Casa Cavullo e vi resta tutta la notte. Alle ore 14 il
resto della Compagnia riprende la sua marcia in avanti ed occupa Casa
Saletto, Casa Fontecchio e la Casa Raggio. Unitamente alla 4a Compagnia
ha il compito di rastrellare la zona dai tedeschi sbandati in seguito alla
rapida avanzata del Gruppo. 3 1 prigionieri vengono catturati nel corso
del giorno e della notte, sorpresi in case rurali ed in aperta campagna.
Granate nemiche battono le vicinanze delle posizioni. Nessuna vittima.
2a C om pagnia. ■— Alle ore 8 si sposta e raggiunge Brisighella. Una
squadra del 3 0 Plotone presidia la Rocca e il resto della Compagnia si ac­
caserma nelle case adiacenti. Alle ore 18,30 si porta a Casa Vernella dove
organizza -postazioni e servizio di vigilanza.
3a C om pagnia. — Il 3 0 Plotone prosegue il compito di rastrellamento.
Una squadra agli ordini del serg. magg. Mastroippolito Michele insegue il
nemico allo scopo di agganciare in combattimenti nuclei di retroguardia.
Diversi brevi scontri con scambio di fuoco. In combattimento ravvicinato
con nemico superiore in forza cade valorosamente il serg. magg. Mastroippolito Michele. Alle ore 19,30 il serg. magg. Cocco Elio della Sezione
Mitraglieri in aggregazione, insieme a tre uomini del 3° Plotone compie
un ardito colpo di sorpresa riuscendo a circondare una casa dopo aver
catturato la sentinella. Nell’interno dell’abitazione sorprende sei tedeschi
intenti a mangiare. Armi e munizioni costituiscono discreto bottino.
4“ C om pagnia. — Si porta su Monte Sacco e Castelnuovo organizzan­
do intenso rastrellamento. Il 2° Plotone riesce a catturare 5 tedeschi sban­
dati. Tempo discreto.
6 D i c e m b r e 1944
i a Com pagnia. — Il 30 Plotone si apposta a Casa Zambelli e distacca
una pattuglia col compito di raggiungere Casa Moscolo per vedere se ci
sono ancora tedeschi ed eventualmente attaccarli. Non può raggiungere la
8o
Ettore Troilo
località prefissa perchè vi sono appostati una ventina di tedeschi ed altri
nemici sono pure a Casa della Pieve. Pertanto è impossibile attaccare. Si
apposta a Casa Fornace perchè viene a sapere che alcuni tedeschi girano
nelle vicinanze. La nebbia ostacola la visuale anche vicina. Per questa
ragione, al rumore di alcuni passi, il comandante della pattuglia intima l’alt!
Nessuno risponde; ma tra Ja nebbia si vedono alcuni uomini buttarsi a
terra. Dopo violento scambio di fuoco gli attaccanti lanciano una bomba
a mano entro una finestra. Erroneamente, a causa della nebbia, la pattu­
glia si è scontrata con Polacchi in perlustrazione. Rientra alle ore 16,30.
Rimangono feriti il serg. De Ritis Giuseppe e il patriota Piccone Antonio.
Alle ore 18, di propria iniziativa, la squadra comandata dal serg. Di Fran­
cesco Settimio, si porta sulla collina prospiciente e, individuata una mitra­
gliatrice tedesca che spara contro una pattuglia polacca, la mette a tacere.
Alie ore 22 il 3 Plotone raggiunge Monte Sacco col compito di collaborare
alla difesa della quota nel corso della notte.
2a C om pagnia. ■— Occupa Casa Angognana, Casa Pagliaccina, Casa
Collina, Casa Mora, Casa Moretta, Casa Cugnale e Torre Mirone. Nelle
abitazioni vengono prelevati dodici tedeschi.
3a C om pagnia. — Il 3 0 Plotone si assesta alle scuole di Monte Sacco.
Il resto della Compagnia sosta a Brisighella.
4a C om pagnia. — Il i° e 2° Plotone forniscono 4 pattuglie che hanno
il compito di internarsi nelle linee nemiche sconvolte in tutta la mattinata
dal fuoco intenso dell’artiglieria polacca. La pattuglia del s.ten. Sciarra
Manlio, informata e guidata da civili, riesce a catturare quattro tedeschi
intenti a rubare in una casa rurale.
P lot. T elefo n isti. — Stabilisce il centralino alla Canonica di Rondana,
provvedendo a stendere la linea nel nuovo vasto settore di fronte. Tempo
nebbioso.
7 D i c e m b r e 1944
T C om pagnia. —- Alle ore 9 il 3° Plotone rientra a Monte Sacco. Alie
ore 19 colpi di mortaio nemico sulle posizioni. Alle ore 20 due squadre del
2° Plotone a Monte Sacco col compito della sera precedente.
2a C om pagnia. — Giornata calma. Qualche colpo di mortaio cade nelle
adiacenze del i° Plotone.
3a C om pagnia. — 1° e 20 Plotone occupano Trebbio, Casulla, Vespignano di sotto, Vespignano di sopra e Casette di sopra. Alle ore 23,20
una pattuglia tedesca attacca il 1° Plotone, viene respinta dopo vivace
combattimento e, ritirandosi, sul terreno lascia 2 morti ai quali viene data
sepoltura. Invia pattuglia in attacco a Cassano; sosta a Casette e apre il
fuoco con due mitragliatrici contro le postazioni di Cassano. Il nemico
dapprima si sbanda e poi risponde al fuoco con tutte le armi. Elementi
audaci si portano innanzi lanciando diverse bombe a mano su postazioni
tedesche. È ’ impossibile controllare gli effetti, perchè i mortai sul Monte
Mauro entrano in azione e la pattuglia è costretta a ritirarsi.
4a Com pagnia. — Pattuglie del i° Plotone in perlustrazione vengono
I partigiani della Maiella
81
attaccate. Grazie alla protezione dei mitraglieri rientrano incolumi alla base.
Tempo discreto.
8 D i c e m b r e 19 4 4
i a C om pagnia. — Durante la notte alcuni colpi di mortaio cadono
sulla zona di schieramento. Alle ore 8 si porta al Borgo per restarvi in fun­
zione di rincalzo. Verso le ore 14 a causa dello scoppio di una mina rimane
gravemente ferito il patriota Sinoni Minorello dei 3° Plotone. Ricoverato
all’ospedale di Brisighella, muore alle ore 24.
2a Com pagnia. —• Alle ore 13,40 una pattuglia di 8 uomini coman­
data dal cap. Tradardo Mario raggiunge Farneto col compito di accertarsi
della presenza del nemico a Casa Bosco. Passando il torrente Sintria in
piena risale verso Casa Bosco e su di una altura prospiciente ad essa spara
con le armi automatiche. Il nemico ha abbandonato la località. I mitra­
glieri di protezione aprono il fuoco su una pattuglia tedesca che scende da
Monte Mauro. Rientra alle ore 18 circa.
3a C om pagnia. — Alle ore 22,30 una pattuglia tedesca che cerca di
infiltrarsi viene respinta con fuoco incrociato delie mitragliatrici.
4“ C om pagnia. — Nessuna novità sul fronte. Serie difficoltà per i ser­
vizi logistici a causa del cattivo tempo e delle strade scoperte. Tempo
discreto.
9 D i c e m b r e 19 4 4
i a Com pagnia. — A Borgo, di rincalzo, con i seguenti compiti: 1) in
caso di contrattacco contenere l’urto tedesco sulle quote di Monte Ronda­
no; 2) In caso di rottura della linea tedesca rastrellare la zona sino a Rido
Bagni. Niente da segnalare.
2a C om pagnia. —» Alle ore 9 invia una pattuglia per Casa Bosco e
Casa Cassano. Civili del luogo informano che tre tedeschi si sono appena
allontanati da Casa Farneto. Quattro componenti la pattuglia oltrepassano
il Sintria ed inseguono 1 nemici costringendoli alla resa. Un sottufficiale
tedesco è gravemente ferito alle gambe e riceve subito le prime cure.
Nel frattempo mitraglie tedesche alla sinistra di Monte Mauro aprono il
fuoco contro gli uomini intenti alla medicazione e su gli altri occupati ad
apprestare una passerella di fortuna sul torrente per rendere agevole il
passaggio del ferito. La pattuglia è costretta a ritirarsi a casa Farneto in­
seguita anche da colpi di mortaio. Il cap. Tradardi Mario invita gli uomini
ad attraversare il Sintria per soccorrere il ferito che urla dal dolore. Si
offrono volontariamente i patrioti Casciani Reziero, Di Pasquale Tullio e
Pasquale Antonio che, disarmati, con l’aiuto di una scala riescono a por­
tare a Farneto il nemico ferito. Una pattuglia tedesca in agguato dietro
Casa Paolino apre il fuoco prima sugli uomini che trasportano il ferito e
quindi sugli altri che si appostano per porgere aiuto. Da colpo di mitraglia
muore nel compimento dell’opera pietosa il serg. Vespa Filippo. Solo quan­
do il nemico cessa di sparare è possibile ricuperare il cadavere del serg. V e­
spa e a trasportare il ferito tedesco all’ospedale di Brisighella. Da sporadici
colpi di mortaio su Vespignano rimangono feriti Di Luzio Silvio, La Pioli
Pietrantonio e Silvi Adolfo.
Ettore Troilo
82
3a C om pagnia. — Alle ore 11,3 0 il nemico inizia un violento fuoco di
mortaio su Vespignano. Rimangono feriti i patrioti Babbini Nazzareno,
Netardoni Virginio. Alle ore 14 invia una pattuglia a Pietralunga dove si
scontra col nemico in breve combattimento.
4a C om pagnia. — Il 20 Plotone fornisce pattuglia di sorveglianza e
perlustrazione sulla zona di Monte Sacco e sulla riva del Sintria. Nessuna
novità. Tempo buono.
1 0 D i c e m b r e 19 4 4
i 3. C om pagnia. — Niente da segnalare.
2a C om pagnia. — Alle ore 6 il cappellano militare insieme a sette
uomini si reca a Casa Farneto conducendo poi il cadavere del serg. Vespa
Filippo al cimitero di Brisighella. In una chiesetta di campagna viene ce­
lebrata la S. Messa. Alle ore 14,30 il cap. Tradardi Mario insieme al serg.
magg. Di Loreto Lorenzo parte di pattuglia per Casa Bosco, Casa Cassano
e Casa Nuova. In quest’ultima località viene rinvenuto abbandonato ab­
bondante materiale di ogni genere.
3a C om pagnia. —- Alle ore 9 invia una pattuglia, che, passando il Sm­
ina a Villa Spadasi, porta a Casa Spada, si porta a Casa Bosco raggiun­
gendo la chiesa di Casa Maggiore senza incontrare tedeschi.
4a C om pagnia. — Alle ore 22 riceve il cambio da un reparto polacco.
Da Castelnuovo si trasferisce a Torretta. Tempo buono.
1 1 D i c e m b r e 1944
i a C om pagnia. — Niente da segnalare.
2a Com pagnia. — Come sopra.
3 a C om pagnia. — Attiva perlustrazione di nuclei esplorativi distaccati
dai diversi plotoni per la sorveglianza dei guadi del Sintria in piena. Da
colpi di mortaio rimangono feriti l’aiut. di battaglia Biancini Domenico e
il patriota Baldoni Bruno.
4a Com pagnia. — I plotoni recuperano il materiale abbandonato nella
rapida avanzata.
C o m p . Pes. M ista. — Le mitraglie ed i mortai restano appostati a Casa
Saletto. Tempo Buono.
12 D i c e m b r e 1944
i a C om pagnia.
mortaio.
2a C om pagnia.
3a C om pagnia.
4a C om pagnia.
— Bersagliata, senza alcun danno, da alcuni colpi di
— Nessuna novità.
— Nessuna novità.
— Nessuna novità. Tempo buono.
13 D i c e m b r e 1944
i a Com pagnia. — Alle ore 3 due colpi di mortaio colpiscono il coman­
do ma non esplodono.
I partigiani della Maiella
83
2d Com pagnia. — Invia il 2 Plotone di pattuglia a Casa Bosco e Casa
Le Vigne. Nulla da segnalare.
3 a C om pagnia. — Alle ore 10,20 due disertori di nazionalità cecoslo­
vacca si arrendono al 2 Plotone. Interrogati, riferiscono ampiamente su
postazioni vicine alle linee.
4“ Com pagnia. — Nessuna novità.
C om p. Pes. M ista. — Da Casa Saletto si porta ad Angognano. Tempo
buono.
14 D i c e m b r e 1944
i a Com pagnia. — Alle ore 10,30 il comandante, il vice-comandante
ed i comandanti di plotone si recano sulla riva del torrente Sintria per ri­
cognizione del terreno in previsione dell’attacco che dovrà svolgersi sul
Monte Mauro. Rientrano alle ore 15. Alle ore 16 ,10 molti colpi di mortaio
cadono nei pressi delle postazioni. Verso le ore 22, in seguito ad ordini ed
a rapporti del Comando Tattico1, raggiunge nuove posizioni. Il i° Plotone
si apposta in due sezioni a Casa Pagliaccina e Casette. Lo spostamento rie­
sce difficile a causa della fitta nebbia, della pioggia e del fango abbondante.
Il 20 e 3 0 Plotone si fermano a Angognano e Palazzina di Pagliaccina insie­
me a mortaisti e mitraglieri, dovendo raggiungere il i° Plotone in un se­
condo tempo. Il i° Plotone che ha il compito di attraversare il Sintria ed
occupare due case al di là del torrente.
2a C om pagnia. — Alle ore 10,40 il cap. Tradardi Mario e il serg.
magg. Di Loreto Lorenzo si spingono fino a Casa Cassano ove, d’impor­
tante, scoprono un vasto campo minato.
3a Com pagnia. — Dalle ore 9 alle ore 10,30 sporadici colpi di mortaio
che non causano danni rilevanti. In servizio di portamunizioni viene fe­
rito il patriota Carnevale Giuseppe.
4“ Com pagnia. — Nessuna novità. Tempo discreto.
15 D i c e m b r e 1944
i a C om pagnia. — Durante la notte raffiche di mitraglia raggiungono
le postazioni del i° Plotone. Questo resta in attesa di ordini. Alle ore 12
colpi di mortaio cadono nei pressi delle postazioni. Alle ore 13,25 l’arti­
glieria amica batte le posizioni nemiche del Monte Incisa e del Monte
Mauro. Durante il cannoneggiamento si osservano ad occhio nudo i tedeschi
che abbandonano le postazioni per rifugiarsi in grotta- A notte il 2 e 3°
Plotone raggiungono sulla riva del Sintria il i° Plotone.
2a C om pagnia. — Alle ore 3 il comandante, il vice-comandante ed i
comandanti di plotoni, vanno in ricognizione fino a Casa Le Scale. Alle
ore 6 raggiunge la base di partenza ogni singolo comandante di reparto
per l’imminente attacco a Monte Mauro. Alle ore 14 invia pattuglia di
nove uomini in ricognizione a Casa Rampino, Casa Bosco e Casa Le Vigne.
3“ C om pagnia. — Nessuna novità. In funzione di rincalzo.
4a C om pagnia. — Alle ore 23 di notte il 30 Plotone occupa la località
Rongo e vicinanze sulla sinistra di Monte Mauro.
Ettore Troilo
84
C om p. Pes. M ista. — Provvede a distaccare le varie sezioni di mitra­
glieri e mortai alle compagnie interessate al prossimo attacco.
P lot. G en io . — Instancabile cooperatore di ogni reparto di linea con
lavori, riattivazioni ed opere d’arte. In questo primo periodo di operazioni
bonifica interi campi minati di ostacolo all’avanzata rendendo' inutili circa
ottocento mine di ogni tipo.
Plot. T elefo n isti. — Sposta in avanti il collegamento telefonico. Tem­
po nebbioso.
Il Capo d ei Patrioti della M aiella
(Magg. Troilo Avv. Ettore)
Il C om pilatore
A iu ta nte M aggiore del G ruppo
(Dr. Travaglini Vittorio)
II PARTE
(XVI Fascicolo - 16 Dicembre 1944 - 24 Dicembre 1944)
I combattimenti svoltisi dal fiume Lamone in poi, difficili ed accaniti
per la particolare conformazione del terreno e la resistenza nemica, hanno
un carattere d’impeto iniziale e di sfruttamento immediato. Nel quadro
tattico del settore operativo essi hanno però soltanto valore preliminare,
perchè il nemico sentendosi fortemente incalzato, si è gradatamente riti­
rato contendendo ogni località fino a trincerarsi con saldezza nelle predi­
sposte posizioni di resistenza di Monte Mauro. Superando ogni difficoltà
in posizione quasi sempre sfavorevole il Gruppo si trova schierato sulle
posizioni del torrente Sintria, nelle stesse località predette battute dal ne­
mico con frequenti colpi di mortaio. Il torrente Sintria, in piena per le
abbondanti pioggie della stagione, costituisce difficoltoso ostacolo per le
operazioni di pattuglie al di là di esso, verso i capisaldi avanzati del nemico
sulla ripida china di accesso a Monte Mauro. Sulla natura collinosa del ter­
reno circostante, questo si erge roccioso con dislivello rilevante, fiancheg­
giato alla destra dal Monte della Volpe. Il nemico è disposto in prevalenza
sulle sommità, costretto ad abbandonare le posizioni del versante del fronte
a causa dell’intenso e micidiale fuoco dell’artiglieria alleata.
16 D i c e m b r e 1944
i a Com pagnia. — Nelle prime ore del mattino il Plotone Genio prov­
vede alla costruzione di una passerella sul Sintria dove alle 4,30 lasciando
Pietralunga, passa il 2° Plotone al comando del s.ten. Laudadio Pasquale
per iniziare l’azione contro Monte Mauro. Lenta e difficile diventa l’ascesa
sul ripidissimo pendio. Sosta circa un’ora per attendere le prime luci del­
l’alba. Alle ore 6 riprende la marcia di avvicinamento raggiungendo le pri­
me due quote in cresta senza scontrarsi col nemico. Sulla seconda quota si
appresta una squadra di protezione con le armi automatiche di reparto,
mentre il resto del plotone avanza. Alle ore 7, avvicinandosi con la massi­
ma cautela e percorrendo un sentiero non controllato, raggiunge il nemico
alle spalle attaccandolo decisamente con lancio di bombe a mano. Sbandati
1 partigiani della Maiella
85
e sconvolti dalla sorpresa, sopraffatti dal fuoco improvviso, i tedeschi ab'
bandonano frettolosamente le posizioni ritirandosi nella vicina chiesa. Il
s.ten. Laudadio lancia i segnali convenuti con razzi bianco-verdi'biancoverdi. Il nemico ha perduto per sempre una posizione di capitale impor­
tanza. Dalla chiesa, distante 50 metri ed in posizione inferiore alla cima
del monte, s’inizia la reazione degli sbandati costituitisi a caposaldo. Il
20 Plotone, riunitosi, risponde al fuoco con tutte le armi. Intervengono i
mortai nemici sparando diecine di colpi e rimane ferito da scheggie il pa­
triota Di Paolo Vincenzo. Da tutte le parti il nemico è in rotta precipitosa
ed abbandona armi e munizioni; viene inseguito e falciato dalle armi auto­
matiche. Molti tedeschi rimangono esanimi fra le roccie e molti altri feriti
si trascinano a valle. Alle ore 8 il ten. Tedeschi Gino al comando di una
squadra del i° Plotone, rinforzata da una sezione di mitraglieri della Com­
pagnia Pesante Mista si dirige alla destra di Monte Mauro per rastrellare i
tedeschi fuggiti dal Monte dopo l’occupazione. Occupa Casa Morano ed
attacca gli sbandati ferendone alcuni e catturandone cinque. Alle ore io
raggiungono la sommità del monte due squadre di rinforzo del i° Plotone.
Contemporaneamente arrivano due mitraglie pesanti e due mortai al co­
mando del s.ten. Consorte Stelio. Immediatamente s’inizia l'attacco alla
chiesa. I difensori, in numero di 50 circa, non hanno nessuna possibilità
di efficace reazione. Com’era da presumere, molti di loro si buttano dalle
finestre retrostanti, alte 6 metri, e sono per lungo tempo battuti dai nostri
mortai, dei quali uno allunga gradatamente il tiro e l’altro spara a poca
distanza dalla chiesa, verso la parte che guarda la valle ancora in pos­
sesso del nemico. In questi momenti di confusione nella parte avversa, due
squadre di fucilieri si avvicinano alla chiesa circondandola. Vengono cat­
turati 1 1 tedeschi e nell’interno si rinviene abbondante materiale bellico.
(La chiesa era adibita a magazzino di ogni genere per i presidi di monta­
gna. Civili riferiscono che la porta era sempre guardata da una sentinella).
Alle ore 17 circa, la squadra al comando del ten. Tedeschi occupa d’inizia­
tiva la Castellina e si spinge oltre. Viene attaccata e nel combattimento
muore il patriota Popolari Mario. La pattuglia è costretta a ritornare a
Cà Morano ed ivi appostarsi. Alle ore 7 un proiettile perforante colpisce
Pietralunga e ferisce i patrioti Angelucci Provino, Pellegrini Eolo, D ’An­
gelo Antonio, Restaino Mario, Piccone Lorenzo, Coladonato Marco e Di
Iorio Nicola, tutti del 30 Plotone. Alle ore 22,30 le postazioni di Monte
Mauro vengono cannoneggiate dal nemico.
2a C om pagnia. —• Alle ore 4 si muove per l’attacco contro i capisaldi
della sinistra del Monte Mauro. Mentre il 3° Plotone occupa Casa Bosco,
il 1° e 20 Plotone con alla testa il cap. Tradardi Mario occupano Casa Pog­
gio Nuovo e Casa Tirricino sbaragliando il nemico dopo breve combatti-mento. Alle ore 6,20 il cap. Tradardi Mario al comando di una pattuglia
che si avvicina verso Monte Mauro, muore per scoppio di una mina. Le
vicine postazioni tedesche, messesi in allarme, aprono il fuoco. La pattu­
glia si ritira alla base di partenza riportando il cadavere. Le postazioni di
Poggio Nuovo e Torricino reagiscono prontamente facilitando la conqui­
sta di Monte Mauro da parte della -prima Compagnia. Alle ore 1 1 , 3 5 il
20 Plotone raggiunge la chiesa di Monte Mauro di rinforzo alla i a Com­
86
Ettore Troth
pagnia dove distacca una pattuglia per Casa Faggio. In scontro col nemico
viene ferito il patriota Minichelli Ennio. Alla stessa ora il 3° Plotone invia
una pattuglia da Casa Torneino a Casa Predetto proseguendo in ricogni­
zione. L ’intensa reazione delle postazioni nemiche di Monte della Volpe
costringe la pattuglia a ritirarsi. Alle ore 18 circa un colpo di mortaio fe­
risce nella chiesa di Monte Mauro i patrioti Di Legge Nicola e Turchi
Amerigo.
3a C om pagnia. — Nelle posizioni di Vespignano in funzione di rin­
calzo.
4a C om pagnia. — Il 1° e 2 Plotone proseguono per Pietralunga.
Plot. T e le fo n . •—- Una squadra di specialisti, nelle ore di notte, riesce
a collegare al centralino la chiesa di Monte Mauro. Tempo discreto.
17 D i c e m b r e 1944
i a Com pagnia. — Raffiche di armi automatiche raggiungono, durante
la notte, le postazioni in roccia. Cadono anche colpi di mortaio senza cau­
sare alcun danno. Il 3° Plotone raggiunge la chiesa alle prime ore del
mattino. Alle ore 12 invia una pattuglia oltre la Villa. Rientra alle ore 17
riportando utilissime informazioni. Altra pattuglia scende alla Castellina
dove rinviene due tedeschi morti, molto materiale bellico e una radio da
campo. Le due squadre del i° Plotone che trovansi alla cima di Monte
Mauro si spostano nel pomeriggio a Ca’ Morano dove trovasi appostata
l’altra squadra.
2a C om pagnia. — Nelle prime ore il 20 Plotone occupa Casa Alberetti
e il 3°, eliminata una tenace e ostinata resistenza di un forte caposaldo,
conquista senza perdite Casa Faggio. Il nemico si ritira chiedendo rinforzi
e dopo circa un’ora sferra un furioso contrattacco che viene respinto con
perdite evidenti.
3a C om pagnia — Nessun movimento. Da scheggie di bomba a mano
incidentalmente esplosa rimangono feriti i patrioti Marrone Giacinto, Neri
Nazzareno, Argentini Luigi e Ferro Luigi.
4a C om pagnia. — Il T Plotone occupa Casa Sasso. Il patriota Tosato
Giacomo rimane ferito da una mina. Il 20 Plotone occupa Castellino di
Sopra e Castellino di Sotto, oltre il Monte Mauro. Il 3° Plotone bonifica
oltre 40 mine Teller ed anti-uomo. Tempo discreto.
18 D i c e m b r e 1944
i a C om pagnia. — Trascorre la notte in continuo allarme a causa di
movimenti nemici nella Valle. La giornata è tranquilla. Alle ore 20, a
scopo di sicurezza, invia una pattuglia di quattordici uomini a quota 380
al nord di Monte Mauro, dove resta tutta la notte.
2a C om pagnia. — Pattuglie nemiche si aggirano in ricognizione nei
pressi delle postazioni sul Monte della Volpe. Lievi azioni di disturbo.
3a C om pagnia. — Niente da segnalare.
4a Com pagnia. — Il i° Plotone raggiunge il 2° a Castellino. Il 2 Plo­
tone invia una pattuglia a Crivella«. A Casa Sasso la pattuglia viene at­
taccata da armi pesanti e da forze superiori. Nel combattimento che ne
/ partigiani della Maiella
87
succede muore il patriota Presutti Vincenzo e rimane ferito il patriota
Bonanm Stefano. Dopo essersi sganciata la pattuglia si ritira ordinatamente.
Tempo buono.
19 D i c e m b r e 19 4 4
T C om pagnia. —■ Più volte, durante la notte, le artiglierie nemiche
battono le posizioni senza però arrecare danno alcuno. Verso le ore 18
movimenti nemici fanno prevedere qualche attacco e, pertanto, vengono
prese tutte le necessarie precauzioni. L ’allarme viene dato alle ore 18,30.
Due squadre del i° Plotone vengono inviate di rinforzo sul Monte Mauro
insieme ad una sezione di mitraglieri. Gli altri due plotoni, con armi automatiche pesanti, prendono posizione dentro ed intorno alla chiesa. Le comunicazioni con le altre compagnie si interrompono a causa delle cannonate. Alle ore 19,10 il nemico, accompagnato dal tire dei mortai leggeri, si
avvicina facendo fuoco. L ’azione viene stroncata sul nascere dal tiro imme­
diato e preciso dei difensori. I tedeschi si ritirano lasciando sul terreno al­
cuni morti. Alle ore 22 invia pattuglia a Casa Castellino col compito di
perlustrare la zona frapposta.
2a C om pagnia. — Attaccando e ritirandosi, pattuglie nemiche distur­
bano per tutta la giornata le posizioni avanzate. Nessuna perdita.
3a Com pagnia. — Insieme al Plotone genio collabora alla bonifica
delle numerose mine sui greti del Sintria.
4a C om pagnia. — Il 30 Plotone, il quale è il più avanzato dello schie­
ramento, viene attaccato da consistenti pattuglie tedesche. Il fuoco delle
armi pesanti e leggere inducono il nemico a ritirarsi. Alle ore io invia pat­
tuglia in attacco a Casa Sasso; si scontra col nemico e da scheggie di colpo
di mortaio viene ferito il patriota Carrara Camillo. Tempo discreto.
2 0 D ic e m b r e
19 4 4
i a C om pagnia. — La pattuglia per Casa Castellino rientra alle ore 2,30
senza riportare novità. Pochi colpi di mortaio cadono nelle vicinanze delle
posizioni.
2a C om pagnia. — Insistenti disturbi di pattuglie nemiche. Scontri e
brevi combattimenti. Per lo scoppio di più mine muore il serg. magg. Di
Loreto Lorenzo.
3 a C om pagnia. — Nulla da segnalare.
4a C om pagnia. — Invia pattuglia a Casa Sasso nelle prime ore del
mattino, protetta da densa nebbia. Viene attaccata a pochi metri dalle
postazioni nemiche senza nessuna perdita.
Tempo nebbioso piovoso.
2 1 D i c e m b r e 19 4 4
T C om pagnia. ■— Dopo urgente segnalazione del Comando della
2a Compagnia, invia 40 uomini con due sezioni di mitraglieri in soccorso
al 30 Plotone della stesso compagnia accerchiato da preponderanti forze
nemiche a Casa Faggio. Con azione combinata e dopo aspro combattimento
si riesce a rompere l'accerchiamento e liberare il plotone.
Ettore Trailo
88
2a C om pagnia. — Alle prime luci dell’alba, consistenti reparti nemici
attaccano insistentemente il 3° Plotone di presidio a Casa Faggio. Per sei
volte consecutive vengono respinti ed attaccano di nuovo con maggiore
violenza e con forze di rincalzo. Per il dispendio delle munizioni adoperate
a respingere i precedenti attacchi il 3 0 Plotone viene a trovarsi in posizione
di estrema difficoltà e spara le scarse riserve a colpo sicuro difendendosi
dal nemico che si avvicina allo scoperto, ma ben protetto. I combattimenti
si svolgono con estremo accanimento dalle due parti, e i tedeschi incalzano
furiosamente. Intuita la disperata situazione, a mezzo di audaci portadordini passati impunemente fra le linee nemiche, il comandante della Com­
pagnia accorre sul luogo del combattimento al comando del 20 Plotone.
Combinando l’azione insieme agli uomini della Ia Compagnia, riesce a li­
berare i difensori di Casa Faggio. Nello svolgimento delle azioni riman­
gono feriti i patrioti Di Loreto Guerrino, Teti Giovanni, Di Loreto Nicola.
Prezioso contributo è fornito dall’artiglieria alleata che, alla richiesta di
fuoco, batte incessantemente le posizioni nemiche per impedire l’afflusso
dei rinforzi nel luogo della battaglia. Rinviene 13 tedeschi morti e provve­
de alla loro sepoltura.
3* C om pagnia. — Nulla da segnalare.
4a C om pagnia. — Nessuna novità degna di rilievo. Tempo discreto.
2 2 D ic e m b r e
19 4 4
i a Com pagnia. — Nessuna novità. Alle ore 23 circa riceve il cambio
da reparti scozzesi di Lovats (alpini) e nepalesi.
2a C om pagnia. — Intenso servizio di vigilanza. Alle ore 23 circa ri­
ceve il cambio da soldati nepalesi.
3 a C om pagnia. — Nessuna novità. Alle 23 circa riceve il cambio da
reparti scozzesi di Lovats.
4a C om pagnia. — Nessuna novità. Alle ore 23 circa riceve il cambio
da reparti scozzesi di Lovats. Tempo piovoso.
23 D i c e m b r e 1944
ia
2a
3a
4a
Tempo
C om pagnia.
C om pagnia.
C om pagnia.
Com pagnia.
—-Durante
— Durante
— Durante
— Durante
la
la
la
la
notte si
notte si
notte si
notte si
trasferisce
trasferisce
trasferisce
trasferisce
a
a
a
a
Brisighella.
Brisighella.
Brisighella.
Brisighella.
piovoso.
24 D i c e m b r e 1944
Tutto il gruppo, su mezzi forniti dagli alleati, parte da Brisighella per
raggiungere Modigliana. Gli uomini sono in condizioni pietose. Il combat­
timento continuo su di un terreno estremamente difficile e sempre con
forze inferiori al nemico; le notti insonni nella veglia per sventare sorprese
ed imboscate fra le gole e gli anfratti dei monti; il continuo martellare del
mortaio e del cannone, l’insidia delle mine micidiali dovunque sparse,
hanno prodotto un senso di nervosismo e di stanchezza su ogni combat­
tente. Pur tuttavia i Patrioti cantano le canzoni solenni dei Monti d’Abruz­
I partigiani della Maiella
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zo, perchè indomito è il loro spirito se pur le fatiche, la lotta con la na­
tura, la guerra all’oppressore, hanno duramente provato il loro fisico. I
vestiti sono laceri, sporchi oltremodo di fango attaccaticcio, fradici per la
pioggia, consunti dall’uso; scarpe sfondate, barbe ispide ed incolte, corpi
sudici infetti di scabbia e di insetti. .L’intensa attività del fronte non ha
lasciato tempo ed occasione per l’igiene; ma pur tanto difficile era il tro­
vare l’acqua e la calma nei vari accantonamenti rurali e nell’impegno della
lotta.
Già dalla partenza la neve incomincia a scendere e fitta. La colonna
procede lentamente sulla strada sconvolta e viscida; sale, ansimando, sul
Trebbio franoso con l’ansito estremo dei motori. A notte è costretta a fer­
marsi, tanta è la neve che il vento turbinoso e gelido ha ammassato a bar­
riera. Le macchine rallentano; provano, con insistenza, a superare l’osta­
colo, ma si fermano. Nè valgono i lavori di sgombero della massa bianca
che turbina ed aumenta contro la volontà di uomini che hanno vinto il
fuoco.
Col misero fardello sulle spalle i Patrioti si avviano marciando fatico­
samente verso Modigliana. Giungono a notte, nel buio e nel freddo. Niente
per loro è stato predisposto: nè cibo, nè alloggio. I Comandi superiori del
Corpo polacco hanno voluto dimenticare che pure i Patrioti della Maiella
sono uomini e soldati come tutti gli altri. Ben altre sedi sono riservate ai
reparti alleati di ritorno dal fronte!: dove non manchi acqua e luce, in
ambienti accoglienti. All’ultimo momento, nella bufera di neve, i Patrioti
della Maiella sono destinati al piccolo centro di Modigliana, assolutamente
inospitale, per un periodo di ben meritato riposo, di pulizia e riorganizza­
zione, perchè questo luogo è stato provato molto dalla guerra, privato di
ogni cosa indispensabile alla truppa stanca e sporca.
La popolazione apre le case e dona ai reduci ristoro e fuoco. Ognuno
trova un cantuccio vicino al focolare e pensa ai suoi cari che casa e fuoco
non hanno nella desolazione dei villaggi distrutti e delle baite sconnesse;
si asciuga una lacrima e pensa quanto giusta e santa sia la causa per cui
combatte, soffre e spera.
Zona d’operazioni, lì 2 gennaio 1945.
Il Capo d ei Patrioti della M aiella
(Magg. Troilo Avv. Ettore)
Il Com pilatore
A iu ta n te M aggiore d el G ruppo
(Dr. Travaglini Vittorio)