LEZIONE 7 MODULO I. Parte 2 Argomento. Valutazione di progetti e
Transcript
LEZIONE 7 MODULO I. Parte 2 Argomento. Valutazione di progetti e
1 LEZIONE 7 MODULO I. Parte 2 Argomento. Valutazione di progetti e/o scelte pubbliche 1) Economia del benessere ovvero come misurare il benessere e le sue variazioni 2) I fondamenti dell’analisi Costi-Benefici Argomento. Valore economico dei beni ambientali • Valori d’uso • Valori di non-uso • Valore economico totale Argomento. Metodologie per la valutazione dei beni ambientali 2 Argomento. Valutazione di progetti e/o scelte pubbliche 1) Economia del benessere ovvero come misurare il benessere e le sue variazioni Siamo interessati a determinare la desiderabilità delle politiche sociali (ambientali) in termini di variazione del benessere sociale. Abbiamo bisogno. 1) di una misura del benessere individuale 2) di aggregare il benessere individuale per ottenere quello sociale 3) calcolare le variazioni del benessere sociale in presenza di un qualche intervento pubblico Misure di benessere Non esistono misure oggettive perciò si ricorre all’individuo in quanto consumatore dunque all’utilità La funzione di utilità determina la disponibilità a pagare dell’individuo (WTP) Non esistono però misure dell’utilità perciò alcune misure monetarie del benessere vengono stimate sulla base dei consumi e del reddito dell’individuo In quest’ultimo caso la WTP è stimata 3 Il surplus del consumatore Data la domanda Marshalliana individuale, il SdC rappresenta la misura di benessere sociale più spesso utilizzata. Tuttavia esso non definisce una misura esatta dell’utilità, in quanto non la misura direttamente: è una misura monetaria del benessere individuale. Graficamente, il SdC corrisponde all’area compresa tra la curva di domanda e il prezzo: P Surplus P0 Q0 Q Così definito, il SdC ci permette di avere una misura della variazione di benessere provocata da variazioni di prezzo e, perciò, fornisce la dimensione di quanto il consumatore è disposto a pagare a seguito di una variazione di prezzo, rispetto a ciò che effettivamente paga. Naturalmente, se il prezzo diminuisce, il SdC aumenta e viceversa. Osserviamo nel seguente grafico il caso di una diminuzione di prezzo con conseguente aumento del surplus: 4 Variazione del Surplus P P0 P1 Q0 Q1 Q L’area indicata dalle frecce indica la variazione di benessere associata alla riduzione di prezzo e può essere interpretata come misura monetaria di quanto il consumatore è disposto a cedere perché l’evento si verifichi, o di quanto desideri ricevere nel caso l’evento non si verifichi. 5 Limiti: il surplus come misura del benessere (utilità) non risulta univocamente definito nei casi di • variazioni contemporanee dei prezzi • variazioni contemporanee di prezzi e reddito Assunzioni che garantiscono l’univocità • Effetto reddito nullo • Mappa delle curve di indifferenza omotetica • Utilità marginale del reddito costante Troppo restrittive 6 Misure alternative di benessere La Variazione Compensativa o Compensating Variation (Cv): somma di denaro che compensa un individuo a seguito di un cambiamento di prezzo perché il suo livello di soddisfazione rimanga invariato: se il prezzo diminuisce si tratta di una somma che il consumatore dovrebbe pagare, se il prezzo aumenta si tratta di una somma che il consumatore dovrebbe ricevere. La Variazione Equivalente o Equivalent Variation (Ev): somma di denaro che, qualora il prezzo non vari, equivarrebbe alla variazione di soddisfazione intervenuta a prezzo effettivamente variato: se il prezzo dovesse diminuire si tratta di una somma che il consumatore dovrebbe ricevere, se il prezzo dovesse aumentare si tratta di una somma che il consumatore dovrebbe pagare. La Cv e la Ev, quindi, rappresentano aggiustamenti di reddito che mantengono il consumatore su determinati livelli di soddisfazione (benessere) Rispetto alla misura del Surplus ottenuto sulla domanda Marshalliana, dobbiamo eliminare l’effetto di reddito che si determina in presenza di una qualsiasi variazione di prezzo Così facendo siamo in grado di ottenere la misura corretta della variazione di benessere Calcolo della Cv e della Ev A) Il caso di una diminuzione di prezzo Fase 1 • Si parte da un paniere composto da due beni: Q con prezzo P Y inteso come composto da tutti gli altri beni con prezzo 1 7 • Si determina l’effetto totale conseguente la variazione del prezzo P • Si deriva la curva di domanda Marshalliana Graficamente Y0 b U1 a U0 Q P a b 8 Fase 2 • Si scompone l’effetto totale in effetto di sostituzione ed effetto di reddito Cerco il paniere che ai nuovi prezzi soddisfi il consumatore quanto il paniere iniziale a (l’evento si è verificato) Effetto sostituzione Associo, nel piano cartesiano prezzo-quantità, la nuova combinazione di consumo ottenuta e trovo la domanda Hicksiana definita per U0 Y0 Y1 b c a c 9 A questo punto, cerco il paniere che ai vecchi prezzi soddisfi il consumatore quanto il paniere finale b (l’evento non si è verificato) Y2 Y0 d b a d 10 Le due variazioni di reddito misurate nell’asse delle ordinate (possibile dato che il prezzo di Y è il numerario) danno le misure della Cv ed Ev: Cv Y0 - Y1 = reddito che posso togliere al consumatore lasciando invariata la sua soddisfazione iniziale (utilità U0) Ev Y2 - Y0 = ammontare di reddito che dovrei conferire al consumatore affinché egli rinunci alla diminuzione di prezzo lasciando invariata la sua soddisfazione finale (utilità U1) Quindi, in un caso di evento positivo (riduzione di prezzo): - la Cv è la somma di denaro che, pagata dall’individuo ad evento avvenuto, lo lascia sul livello di utilità da lui conseguito prima dell’evento. Si tratta, cioè, del massimo ammontare che il consumatore è disposto a pagare piuttosto che rinunciare alla suddetta diminuzione; - la Ev è la somma di denaro che, corrisposta all’individuo ad evento non avvenuto, lo porta sul livello di utilità che egli conseguirebbe dopo l’evento. Si tratta del minimo ammontare che il consumatore è disposto ad accettare per rinunciare ad una caduta di prezzo. Dovremmo ora essere in grado di dare un’interpretazione geometrica delle due misure di benessere appena presentate Nel sottostante grafico sono riportate le curve di domanda Hicksiane e la curva di domanda Marshalliana d a P0 b P1 c 11 Interpretiamo ora le diverse aree sottostanti le curve: Area P0P1ca = Cv ovvero la massima WTP perché la riduzione avvenga Area P0P1bd = Ev ovvero la minima WTA perchè la riduzione non avvenga Area P0P1ba = Surplus del consumatore B) Il caso di un aumento di prezzo Naturalmente, il discorso va invertito nel caso di aumento di prezzo, ossia nel caso l’evento non sia desiderato: - la Cv è la somma di denaro che, corrisposta all’individuo ad evento avvenuto, lo lascia sul livello di utilità da lui conseguito prima dell’evento. Si tratta dell’ammontare minimo che il consumatore è disposto ad accettare per tollerare il prezzo più elevato; - la Ev è la somma di denaro che, pagata dall’individuo ad evento non avvenuto, lo porta sul livello di utilità da lui conseguito dopo l’evento. Si tratta del massimo ammontare che è disposto a pagare per evitare tale aumento. In questo caso, perciò: Cv WTA la compensazione per l’aumento del prezzo Ev WTP per evitare l’aumento di prezzo 12 Perciò, in generale: • CV corrisponde alla variazione di reddito che compensa l’avvenuto cambio di prezzo; è associata alla realizzazione dell’evento e misura i guadagni (diminuzioni di prezzo) o le perdite (aumenti di prezzo) connesse a tale realizzazione. • EV corrisponde alla variazione di reddito che equivale al non intervenuto cambio di prezzo; è, cioè, associata alla non realizzazione dell’evento e misura le perdite (diminuzione di prezzo) o i guadagni (aumenti di prezzo) derivanti dalla non realizzazione. In altri termini, la CV implica diritti di proprietà verso lo status quo, mentre la EV implica diritti di proprietà verso il cambiamento. In sintesi Riduzione prezzo Aumento prezzo Cv di WTP perché avvenga Ev WTA compensazione perché non avvenga per evitare il di WTA compensazione per il WTP cambiamento cambiamento 13 Un confronto tra misure di benessere Come si vede chiaramente dalle aree del precedente grafico: se il prezzo diminuisce Cv = WTP < MCS < Ev = WTA se il prezzo aumenta Cv = WTA > MCS > Ev = WTP Detto più chiaramente, dal grafico si osserva come il SdC diverga dalle altre misure di benessere e come divergano tra loro anche le altre due misure di benessere sociale. La differenza tra queste due (CV ed EV) corrisponda sostanzialmente all’effetto reddito. Da ciò desumiamo che qualora ci trovassimo in una situazione nella quale l’effetto reddito fosse nullo, la CV e la EV coinciderebbero perfettamente. In sintesi, quindi: • La WTP è sempre minore del MCS • La WTA è sempre maggiore del MCS • La differenza tra le tre misure è dovuta agli effetti di reddito • Posso utilizzare il MCS come misura di benessere solo nell’ipotesi in cui sia verosimile assumere che l’effetto di reddito sia insignificante Come facilmente si potrà intuire, però, le differenze tra le diverse misure di benessere non sono meramente quantitative. Come abbiamo già avuto modo di dire, il SdC, non essendo un indice di cambiamento dell’utilità, non può essere usato come misura della reale variazione di benessere, se non sotto una serie di condizioni assai restrittive. 14 Al contrario, la CV e la EV rappresentano entrambe misure di variazione di benessere sociale. Ciononostante, esse hanno natura assai diversa. La EV è l’equivalente monetario di un cambiamento di un prezzo e può essere interpretata come un indice di utilità ordinale (attribuisce un medesimo valore monetario a tutti i cambiamenti che pervengono al medesimo livello di utilità finale). La CV non può essere interpretata come indice di utilità in quanto misura il cambiamento di reddito necessario a prevenire un cambiamento di utilità. Come già detto, la CV e la EV danno la medesima informazione solo nel caso in cui l’elasticità della domanda al reddito è zero (in questo caso è nullo l’effetto reddito). 15 Come può il Governo decidere su una certa azione da intraprendere attraverso la Cv e la Ev? Stando a quanto finora detto sulla CV e EV, tutte le azioni del Governo potrebbero essere decise sulla base di una di tali misure. La scelta è sostanzialmente etica e sottende importanti giudizi di valore in merito a quale distribuzione di diritti di proprietà si intende tutelare. Lo schema che segue può essere d’aiuto alla comprensione di questo concetto: Riduzione prezzo Aumento prezzo Cv di Si presume che l’individuo non abbia il diritto ad acquistare ai nuovi prezzi di Si presume che l’individuo abbia diritto di acquistare ai vecchi prezzi Ev Si presume che l’individuo abbia diritto di acquistare al nuovo prezzo più basso Si presume che l’individuo abbia l’obbligo di accettare il nuovo prezzo più alto e debba effettuare un pagamento se tale prezzo non è raggiunto Se il decisore si basa sulla Cv (test di Kaldor) un’azione viene intrapresa qualora l’ammontare di quanto reso disponibile dai vincitori (Cv dei vincitori) eccede l’ammontare della compensazione richiesta dai perdenti (Cv dei perdenti). Se il decisore si basa sulla Ev (test di Hicks) l’azione non viene intrapresa se la Ev dei vincitori è maggiore dell’Ev dei perdenti. Problema La Cv e la Ev si basano sulla curva di domanda Hicksiana che è inosservabile Conclusione Gli economisti del benessere applicati erano soliti usare il Surplus Marshalliano 16 Introduciamo ora l’ambiente Molto spesso la qualità ambientale è ciò che chiamiamo bene pubblico Spesso il consumatore consuma il bene pubblico non nelle quantità desiderate, ma in quelle a lui disponibili Possiamo introdurre una sorta di vincolo di bilancio in cui il trade-off è tra qualità dell’ambiente e tutti gli altri beni Y0 b U1 a U0 E0 E1 Qualità ambientale Un aumento della qualità ambientale determina una rotazione del vincolo, per cui E0 E1 La qualità dell’ambiente è un bene pubblico perciò sono vincolata da E1 17 Il nuovo vincolo non può essere tangente, ma deve intersecare la U0 nel punto corrispondente ad E1 Y0 YN b U1 a U0 E0 E1 Y0 – YN = CS compensating surplus: massima WTP perché il miglioramento qualitativo avvenga ad utilità dell’individuo invariata 18 Nel caso opposto determino l’Equivalent Surplus (ES): WTA la compensazione corrispondente ad un ipotetico miglioramento non avvenuto Y’N Y0 h b U1 a U0 E0 E1 In sintesi CS Miglioramento WTP perché avvenga ES WTA compensazione perché non avvenga per evitare il Peggioramento WTA compensazione per il WTP cambiamento cambiamento