Il Cittadino - PA Digitale
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Il Cittadino - PA Digitale
25 MARTEDÌ 16 DICEMBRE 2014 CENTRO LODIGIANO il Cittadino PIEVE n «LA RIVOLUZIONE È ALLE PORTE» SANT’ANGELO, L’INIZIATIVA DELLA FONDAZIONE BOLOGNINI PA Digitale promossa fra i colossi del settore UNA FESTA DI LUCI E PROFUMI NATALIZI CON IL MERCATINO NEL CASTELLO Grazie all’accreditamento Agid, l’azienda si candida a diventare leader nel campo della conservazione dei documenti delle pubbliche amministrazioni LORENZO RINALDI n Una buona notizia per l’economia lodigiana. PA Digitale di Pieve Fissiraga ha ottenuto l’accreditamento dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid). È stata così inserita nell’elenco ristretto dei “conservatori di documenti digitali” della pubblica amministrazione. PA Digitale è in buona compagnia, al fianco di colossi come Telecom, Poste Italiane e Infocert: in totale i soggetti accreditati alla conservazione, in tutta Italia, sono una ventina. Il tema è tecnico, ma ha ricadute pratiche che significano opportunità di lavoro, aumento del volume d’affari e sviluppo del territorio e si inserisce nel processo in corso per la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Si tratta di una rivoluzione che dovrebbe dispiegarsi con forza nei prossimi anni, ma per la quale PA Digitale (che si rivolge proprio agli enti pubblici) è già pronta da tempo. Solo per dare qualche numero, nel 2013 in Italia sono state emesse 60 milioni di fatture verso la pubblica amministrazione, per un giro d’affari di circa 130 miliardi di euro e un coinvolgimento di due milioni di aziende. Pa Digitale, grazie all’accreditamento Agid e all’inserimento nello speciale registro dei conservatori certificati, si candida dunque a diventare uno dei protagonisti nella conservazione dei documenti digitali delle pubbliche amministrazioni. «La legge impone alle pubbliche amministrazioni (comuni, province, regioni, consorzi, enti di vario livello..., ndr) di conservare i documenti elettronici presso conservatori certifi- cati, individuati sulla base di criteri specifici - spiega Fabrizio Toninelli, ex manager Zucchetti, oggi patron di PA Digitale -, eravamo al lavoro da alcuni anni per ottenere l’accreditamento e ora, ad accreditamento avvenuto, abbiamo una marcia in più. Da tempo stiamo seguendo il processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione, che è solo all’inizio e deve ancora dispiegare i suoi effetti: siamo alle porte di una vera rivoluzione, che coinvolgerà anche i privati e alimenterà un mercato enorme». Dal 31 marzo 2015 i rapporti tra le pubbliche amministrazioni e i privati fornitori dovranno obbligatoriamente passare dalla fattura elettronica, con effetti positivi (almeno in teoria) sulla riduzione dei tempi di pagamento. Entro gennaio 2015, inoltre, è attesa la normativa per regolare il processo di fattura elettronica anche tra privati: per il momento non ci saranno obblighi, ma dovrebbero esserci agevolazioni per le aziende che scelgono di abbandonare la carta. E ancora, dal primo gennaio 2015 i contratti fra pubblica amministrazione e aziende private potranno essere solo in forma digitale. Dal primo gennaio 2015 il mandato di pagamento delle pubbliche amministrazioni sarà informatico. Da settembre 2015 diventerà informatico anche il protocollo. «Noi siamo pronti avverte Toninelli - e ci siamo già tolti qualche soddisfazione. Un esempio? In Italia esistono solo due aziende informatiche che realizzano contrassegni elettronici per il rilascio online dei certificati comunali, una di queste è proprio PA Digitale». n È stata una festa per gli occhi il mercatino di Natale che sabato ha invaso con le sue bancarelle il castello di Sant’Angelo. Un’iniziativa promossa dalla Fondazione Bolognini per far rivivere l’atmosfera delle feste non solo nella corte, ma anche nelle sale interne della struttura medioevale, restituita ai santangiolini carica di luci, colori e profumi natalizi. Prodotti artigianali e di hobbistica, idee regalo per grandi e piccoli: una giornata intera all’insegna delle compere. Per combattere il freddo, all’interno, è stato allestito un mini bar con bevande calde e dolci. Anche i bambini non sono rimasti delusi perché un Babbo Natale vestito di tutto punto ha accolto chiunque volesse sedersi sulle sue ginocchia, ricevendo le letterine dei desideri. I più temerari, con un veloce passaggio al truccabimbi, si sono trasformati in folletti, gnomi ed elfi saltellanti. Maglioni caldi, sciarpe e cappelli di ogni tipo erano in vendita insieme ad abitini in loden per i piccoli e avvolgenti tutine per i neonati. Poi gioielli estrosi: dai ciondoli con fatine e pozioni magiche ai monili di fattura preziosa ed elaborata, e ancora, manufatti in legno, profumi e candele, oggettistica d’arredo, biancheria per la camera e la cucina. Per gli amici animali, uno stand apposi- to, con giochi, cucce e collari ed altro ancora. All’ingresso della corte, ad accogliere i visitatori, un piccolo banco di formaggi ha offerto per tutto il giorno prelibatezze come il gorgonzola al tartufo. A partire dalle 17, via allo spettacolo musicale e, sempre nel pomeriggio, gli ambienti di rappresentanza e l’armeria del Museo Bolognini sono rimasti aperti per le visite. Angelika Ratzinger TAVAZZANO, SI DISCUTERÀ DI TEMI LOCALI E NAZIONALI ASSEMBLEA IN MUNICIPIO CON IL PARTITO SOCIALISTA PIAZZA FONTANA n L’IMPEGNO DEI FAMIGLIARI DI PIETRO DENDENA, MORTO NELL’ECCIDIO n È in programma stasera alle 21 la riunione aperta a tutti i cittadini di Tavazzano con Villavesco: presso la sala conferenza del Comune si discuterà della situazione del paese, a livello nazionale e comunale. Il coordinatore del Partito socialista italiano di Tavazzano (Gerardo Antolini) ha fissato quattro punti all’ordine del giorno da discutere durante la serata. Per prima cosa si affronterà il tema della politica nazionale e del governo Renzi, del quale fa parte il vice ministro alle infrastrutture Riccardo Nencini, iscritto al Psi, oltre a sette parlamentari del partito. Verrà poi stretto il campo, concentrandosi sul contesto regionale e provinciale, sino a quello locale: il Psi è rappresentato a Tavazzano dal sindaco Giuseppe Russo, eletto il 25 maggio, e dall’assessore Gian Matteo Piana. La situazione comunale coinvolgerà maggiormente i presenti, alle prese con i continui rincari delle imposte dettate dal Patto di stabilità. Il Psi promette che per Tavazzano sono in programma diversi investimenti, quali l’ampliamento della scuola materna e il completamento di alcuni lavori stradali, pur mantenendo il diritto allo studio e l’assistenza alla persone, due necessità indispensabili alla vita del cittadino. Si discuterà poi della contrarietà nei riguardi del possibile insediamento di un impianto di smaltimento e recupero di rifiuti industriali all’interno dell’area Solvay di Tavazzano. Al termine della riunione ci sarà l’opportunità di scambiarsi gli auguri natalizi e di un felice 2015, con la presenza del segretario provinciale Giancarlo Volpari e del sindaco di Tavazzano Giuseppe Russo. D. B. «Resta vivo il ricordo della strage» Treno merci va in panne: pendolari fermi nei campi n A Crespiatica come a Roma, come a Milano. Il ricordo della strage di piazza Fontana a Milano non si affievolisce. E a tenerlo vivo ci hanno pensato Paolo e Matteo Dendena, rispettivamente figlio e nipote di Pietro, l’unica vittima lodigiana della strage del 12 dicembre 1969. Lo scorso 5 dicembre un appuntamento commemorativo proprio a Crespiatica (paese nel quale risiedeva Pietro Dendena), poi una lezione all’Università di Roma Tre, infine venerdì il discorso proprio in piazza Fontana a Milano. «Non bisogna dimenticare la strage alla Banca Nazionale dell’Agricoltura - spiega Matteo Dendena, 26 anni, membro assieme al padre dell’Associazione Piazza Fontana 12 dicembre ‘69 -, perché abbiamo il dovere civile di impegnarci quotidianamente nella difesa dei valori n Treno merci in panne alle porte di Tavazzano, problemi tra Sudmilano e Lodigiano. Il racconto dei pendolari: «Bloccati per quasi un’ora in mezzo alle campagne». È successo tutto poco dopo le 20 di ieri tra le stazioni di San Zenone e Tavazzano: in base ad una prima ricostruzione dei fatti, un treno merci diretto a Lodi si è guastato. È stato così che nel giro di pochi minuti il traffico ferroviario tra Lodigiano e Sudmilano ha registrato problemi. A quanto pare, come confermato dagli stessi pendolari vittime dei disagi, i maggiori disservizi hanno riguardato il “regionale” diretto a Piacenza partito dalla stazione di Milano-Rogoredo alle 20, che viaggiava proprio dietro il convoglio finito in panne. «Siamo stati fermi in mezzo alle campagne per quasi un’ora - hanno sbottato alcuni CRESPIATICA Matteo Dendena più limpidi della democrazia, della Carta costituzionale e della memoria storica della strage. Auspichiamo che sempre più siano i giovani pronti a passare il testimone, per costruire e fortificare il muro della memoria condivisa sul periodo storico della strategia della tensione e degli anni di piombo». Nel 2005 la sentenza tombale ha sancito la conclusione del lunghissimo iter giuridico relativo alla strage: «Noi parenti delle vittime quel giorno ci siamo spogliati dalla figura di vittime per divenire testimoni della storia - chiude Dendena, tra l’altro vice sindaco di Crespiatica -. Per raccontare la verità di piazza Fontana, divulgandola, spiegandone i fatti avvenuti, le verità presunte o negate e i torti subiti. Il Paese non ha fatto i conti con la propria storia, e l’essersi progressivamente lasciato ingarbugliare in un dibattito e uno scontro frontale composto da reciproche accuse, senza tenere in considerazione sentimenti, frustrazioni, delusioni e ferite dei familiari delle vittime delle stragi, costretti ad assumersi in prima persona il compito di ricercare giustizia e verità». Al. Ne. passeggeri attorno alle 21.15 -. Solo da pochi minuti siamo ripartiti in direzione di Lodi». Ma diversi disagi sono stati registrati anche sulla linea S1, quella cioè che collega il capoluogo milanese a Lodi passando per le stazioni di San Donato, Borgolombardo, San Giuliano, Melegnano, San Zenone, Tavazzano. Poco prima delle 21.30, del resto, la stessa Trenord segnalava sul suo sito una situazione di criticità lungo l’intera tratta, che interessava in particolare il territorio compreso tra Lodigiano e Sudmilano. Anziché alle 21.23 dalla stazione di Lodi, il treno diretto a Milano-Bovisa è partito alle 21.57 da quella di Rogoredo. Solo dopo le 22, con il definitivo ripristino del treno merci che bloccava la linea, la situazione del traffico ferroviario è finalmente tornata alla normalità.