Il Cittadino - PA Digitale

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Il Cittadino - PA Digitale
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MARTEDÌ 16 DICEMBRE 2014
CENTRO LODIGIANO
il Cittadino
PIEVE n «LA RIVOLUZIONE È ALLE PORTE»
SANT’ANGELO, L’INIZIATIVA DELLA FONDAZIONE BOLOGNINI
PA Digitale
promossa
fra i colossi
del settore
UNA FESTA DI LUCI
E PROFUMI NATALIZI
CON IL MERCATINO
NEL CASTELLO
Grazie all’accreditamento Agid, l’azienda si candida
a diventare leader nel campo della conservazione
dei documenti delle pubbliche amministrazioni
LORENZO RINALDI
n Una buona notizia per l’economia lodigiana. PA Digitale di
Pieve Fissiraga ha ottenuto l’accreditamento dall’Agenzia per
l’Italia digitale (Agid). È stata così
inserita nell’elenco ristretto dei
“conservatori di documenti digitali” della pubblica amministrazione. PA Digitale è in buona
compagnia, al fianco di colossi
come Telecom, Poste Italiane e
Infocert: in totale i soggetti accreditati alla conservazione, in tutta
Italia, sono una ventina. Il tema è
tecnico, ma ha ricadute pratiche
che significano opportunità di lavoro, aumento del volume d’affari e sviluppo del territorio e si
inserisce nel processo in corso
per la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Si tratta di
una rivoluzione che dovrebbe dispiegarsi con forza nei prossimi
anni, ma per la quale PA Digitale
(che si rivolge proprio agli enti
pubblici) è già pronta da tempo.
Solo per dare qualche numero,
nel 2013 in Italia sono state emesse 60 milioni di fatture verso la
pubblica amministrazione, per
un giro d’affari di circa 130 miliardi di euro e un coinvolgimento di due milioni di aziende.
Pa Digitale, grazie all’accreditamento Agid e all’inserimento
nello speciale registro dei conservatori certificati, si candida
dunque a diventare uno dei protagonisti nella conservazione dei
documenti digitali delle pubbliche amministrazioni. «La legge
impone alle pubbliche amministrazioni (comuni, province, regioni,
consorzi, enti di vario livello..., ndr) di
conservare i documenti elettronici presso conservatori certifi-
cati, individuati sulla base di criteri specifici - spiega Fabrizio Toninelli, ex manager Zucchetti,
oggi patron di PA Digitale -, eravamo al lavoro da alcuni anni per
ottenere l’accreditamento e ora,
ad accreditamento avvenuto, abbiamo una marcia in più. Da tempo stiamo seguendo il processo di
digitalizzazione della pubblica
amministrazione, che è solo all’inizio e deve ancora dispiegare
i suoi effetti: siamo alle porte di
una vera rivoluzione, che coinvolgerà anche i privati e alimenterà un mercato enorme».
Dal 31 marzo 2015 i rapporti tra le
pubbliche amministrazioni e i
privati fornitori dovranno obbligatoriamente passare dalla fattura elettronica, con effetti positivi
(almeno in teoria) sulla riduzione
dei tempi di pagamento. Entro
gennaio 2015, inoltre, è attesa la
normativa per regolare il processo di fattura elettronica anche tra
privati: per il momento non ci saranno obblighi, ma dovrebbero
esserci agevolazioni per le aziende che scelgono di abbandonare
la carta. E ancora, dal primo gennaio 2015 i contratti fra pubblica
amministrazione e aziende private potranno essere solo in forma digitale.
Dal primo gennaio 2015 il mandato di pagamento delle pubbliche amministrazioni sarà informatico. Da settembre 2015 diventerà informatico anche il
protocollo. «Noi siamo pronti avverte Toninelli - e ci siamo già
tolti qualche soddisfazione. Un
esempio? In Italia esistono solo
due aziende informatiche che realizzano contrassegni elettronici
per il rilascio online dei certificati
comunali, una di queste è proprio
PA Digitale».
n È stata una festa per gli occhi il
mercatino di Natale che sabato ha
invaso con le sue bancarelle il castello di Sant’Angelo. Un’iniziativa
promossa dalla Fondazione Bolognini per far rivivere l’atmosfera delle
feste non solo nella corte, ma anche
nelle sale interne della struttura
medioevale, restituita ai santangiolini carica di luci, colori e profumi natalizi. Prodotti artigianali e di hobbistica, idee regalo per grandi e piccoli: una giornata intera all’insegna
delle compere. Per combattere il
freddo, all’interno, è stato allestito
un mini bar con bevande calde e dolci. Anche i bambini non sono rimasti
delusi perché un Babbo Natale vestito di tutto punto ha accolto chiunque volesse sedersi sulle sue ginocchia, ricevendo le letterine dei desideri. I più temerari, con un veloce
passaggio al truccabimbi, si sono
trasformati in folletti, gnomi ed elfi
saltellanti. Maglioni caldi, sciarpe e
cappelli di ogni tipo erano in vendita
insieme ad abitini in loden per i piccoli e avvolgenti tutine per i neonati.
Poi gioielli estrosi: dai ciondoli con
fatine e pozioni magiche ai monili di
fattura preziosa ed elaborata, e ancora, manufatti in legno, profumi e
candele, oggettistica d’arredo, biancheria per la camera e la cucina. Per
gli amici animali, uno stand apposi-
to, con giochi, cucce e collari ed altro
ancora. All’ingresso della corte, ad
accogliere i visitatori, un piccolo
banco di formaggi ha offerto per
tutto il giorno prelibatezze come il
gorgonzola al tartufo. A partire dalle
17, via allo spettacolo musicale e,
sempre nel pomeriggio, gli ambienti
di rappresentanza e l’armeria del
Museo Bolognini sono rimasti aperti
per le visite.
Angelika Ratzinger
TAVAZZANO, SI DISCUTERÀ DI TEMI LOCALI E NAZIONALI
ASSEMBLEA
IN MUNICIPIO
CON IL PARTITO
SOCIALISTA
PIAZZA FONTANA n L’IMPEGNO DEI FAMIGLIARI DI PIETRO DENDENA, MORTO NELL’ECCIDIO
n È in programma stasera alle 21
la riunione aperta a tutti i cittadini
di Tavazzano con Villavesco: presso
la sala conferenza del Comune si discuterà della situazione del paese,
a livello nazionale e comunale.
Il coordinatore del Partito socialista italiano di Tavazzano (Gerardo
Antolini) ha fissato quattro punti
all’ordine del giorno da discutere
durante la serata.
Per prima cosa si affronterà il tema
della politica nazionale e del governo Renzi, del quale fa parte il vice
ministro alle infrastrutture Riccardo Nencini, iscritto al Psi, oltre a
sette parlamentari del partito. Verrà poi stretto il campo, concentrandosi sul contesto regionale e provinciale, sino a quello locale: il Psi è
rappresentato a Tavazzano dal sindaco Giuseppe Russo, eletto il 25
maggio, e dall’assessore Gian Matteo Piana. La situazione comunale
coinvolgerà maggiormente i presenti, alle prese con i continui rincari delle imposte dettate dal Patto di
stabilità. Il Psi promette che per Tavazzano sono in programma diversi
investimenti, quali l’ampliamento
della scuola materna e il completamento di alcuni lavori stradali, pur
mantenendo il diritto allo studio e
l’assistenza alla persone, due necessità indispensabili alla vita del
cittadino. Si discuterà poi della contrarietà nei riguardi del possibile
insediamento di un impianto di
smaltimento e recupero di rifiuti industriali all’interno dell’area Solvay
di Tavazzano.
Al termine della riunione ci sarà
l’opportunità di scambiarsi gli auguri natalizi e di un felice 2015, con
la presenza del segretario provinciale Giancarlo Volpari e del sindaco di Tavazzano Giuseppe Russo.
D. B.
«Resta vivo il ricordo della strage»
Treno merci va in panne:
pendolari fermi nei campi
n A Crespiatica come a Roma,
come a Milano. Il ricordo della
strage di piazza Fontana a Milano
non si affievolisce. E a tenerlo vivo ci hanno pensato Paolo e Matteo Dendena, rispettivamente figlio e nipote di Pietro, l’unica vittima lodigiana della strage del 12
dicembre 1969. Lo scorso 5 dicembre un appuntamento commemorativo proprio a Crespiatica
(paese nel quale risiedeva Pietro
Dendena), poi una lezione all’Università di Roma Tre, infine
venerdì il discorso proprio in
piazza Fontana a Milano. «Non
bisogna dimenticare la strage alla
Banca Nazionale dell’Agricoltura
- spiega Matteo Dendena, 26 anni,
membro assieme al padre dell’Associazione Piazza Fontana 12
dicembre ‘69 -, perché abbiamo il
dovere civile di impegnarci quotidianamente nella difesa dei valori
n Treno merci in panne alle
porte di Tavazzano, problemi tra
Sudmilano e Lodigiano. Il racconto dei pendolari: «Bloccati per
quasi un’ora in mezzo alle campagne». È successo tutto poco dopo le 20 di ieri tra le stazioni di San
Zenone e Tavazzano: in base ad
una prima ricostruzione dei fatti,
un treno merci diretto a Lodi si è
guastato. È stato così che nel giro
di pochi minuti il traffico ferroviario tra Lodigiano e Sudmilano
ha registrato problemi. A quanto
pare, come confermato dagli stessi pendolari vittime dei disagi, i
maggiori disservizi hanno riguardato il “regionale” diretto a Piacenza partito dalla stazione di Milano-Rogoredo alle 20, che viaggiava proprio dietro il convoglio
finito in panne. «Siamo stati fermi
in mezzo alle campagne per quasi
un’ora - hanno sbottato alcuni
CRESPIATICA Matteo Dendena
più limpidi della democrazia, della Carta costituzionale e della memoria storica della strage. Auspichiamo che sempre più siano i
giovani pronti a passare il testimone, per costruire e fortificare il
muro della memoria condivisa sul
periodo storico della strategia della tensione e degli anni di piombo». Nel 2005 la sentenza tombale
ha sancito la conclusione del lunghissimo iter giuridico relativo alla strage: «Noi parenti delle vittime quel giorno ci siamo spogliati
dalla figura di vittime per divenire
testimoni della storia - chiude
Dendena, tra l’altro vice sindaco
di Crespiatica -. Per raccontare la
verità di piazza Fontana, divulgandola, spiegandone i fatti avvenuti, le verità presunte o negate e
i torti subiti. Il Paese non ha fatto
i conti con la propria storia, e l’essersi progressivamente lasciato
ingarbugliare in un dibattito e uno
scontro frontale composto da reciproche accuse, senza tenere in
considerazione sentimenti, frustrazioni, delusioni e ferite dei familiari delle vittime delle stragi,
costretti ad assumersi in prima
persona il compito di ricercare
giustizia e verità».
Al. Ne.
passeggeri attorno alle 21.15 -. Solo da pochi minuti siamo ripartiti
in direzione di Lodi». Ma diversi
disagi sono stati registrati anche
sulla linea S1, quella cioè che collega il capoluogo milanese a Lodi
passando per le stazioni di San
Donato, Borgolombardo, San Giuliano, Melegnano, San Zenone,
Tavazzano. Poco prima delle
21.30, del resto, la stessa Trenord
segnalava sul suo sito una situazione di criticità lungo l’intera
tratta, che interessava in particolare il territorio compreso tra Lodigiano e Sudmilano. Anziché alle
21.23 dalla stazione di Lodi, il treno diretto a Milano-Bovisa è partito alle 21.57 da quella di Rogoredo. Solo dopo le 22, con il definitivo ripristino del treno merci che
bloccava la linea, la situazione del
traffico ferroviario è finalmente
tornata alla normalità.