MN Medica n 1.14 DEF.qxp - Ordine dei Medici Chirurghi e
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MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 1 SOMMARIO L’ANGOLO DEL PRESIDENTE – Sanità Malata... a cura di M. Collini pag. 3 – Seduta di Consiglio del 14 novembre 2013 » 4 – Seduta di Consiglio del 19 dicembre 2013 » 6 – Seduta di Consiglio del 30 gennaio 2014 » 8 – Medici strutturati operanti in ambito Geriatrico nella nostra Provincia: lettera aperta al Presidente dell’Ordine dei Medici » 10 – Osservazioni dell’intersindacale della dirigenza medica e sanitaria alla bozza di accordo, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento delle competenze e delle responsabilità professionali dell’infermiere e dell’infermiere pediatrico » 13 » 20 NOTIZIARIO DELL’ORDINE NOTIZIE E COMUNICAZIONI SPAZIO LIBERO – Pensieri dai capelli di M. Benatti 1 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 2 INFORMAZIONI ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO Lunedì, Mercoledì e Venerdì mattina Martedì e Giovedì Sabato chiuso. ore 09.00/12.30 ore 09.00/16.00 CHIUSURA FESTIVITA’ PASQUALI: Gli Uffici dell'Ordine dei Medici di Mantova rimarranno chiusi dal 18 al 22 aprile compresi. MANTOVA MEDICA È CONSULTABILE ANCHE SUL SITO WEB Via Pomponazzo n° 50 - 46100 Mantova - tel.: 0376/326632 - fax: 0376/326632 [email protected] www.omceomantova.it Posta elettronica certificata: [email protected] Commissione Odontoiatri Presidente: Dr. Massimo Nardini Segretario: Dr. Valentino Staffoli Componenti: Dr.i Stefano Caramaschi, Guido Corghi, Renato Vaglia Bollettino Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Mantova Bimestrale d’informazione medica, inviato gratuitamente agli iscritti all’Ordine ed agli Ordini Nazionali. Autorizz. Trib. Mantova 13.12.1965, n. 111 © Ordine dei Medici della Provincia di Mantova Stampa: Tipografia Commerciale srl (MN) DELEGHE Rapporti con l’Università, l’Ospedale e le Fondazioni: dr.i Collini, Pascal Rapporti con l’ASL: dr.i Politano, Rondelli Direzione del bollettino “Mantova Medica”: dr. Bernardelli Comitato di redazione: il Consiglio in carica Rapporti con la medicina del territorio: dr.i Bettini, Bettoni, Gringiani Problemi del Personale: dr.i Mambrini, Nardini Rapporti con i Medici operanti sul territorio: dr.i Bernardelli, Bertazzo Problemi dei giovani medici: dr.ssa Bertazzo Pubblicità odontoiatri: dr.i Caramaschi, Corghi Pubblicità medici: dr. Mambrini Rapporti con gli specialisti: dr.sse Forapani, Politano Osservatorio anziani: dr.sse Gringiani, Rabbi Rapporti con INPS ed ENPAM: dr. Mambrini Rapporti interprofessionali: dr.i Bettini, Bettoni, Botti Rapporti con la medicina privata: dr. Graziano Problemi locali: dr.i Bettoni, Mambrini Cultura e formazione medici: dr.i Bernardelli, Botti, Graziano Cultura e formazione odontoiatri: dr.i Nardini, Staffoli Direttore Responsabile Dr. Stefano Bernardelli Consiglio Direttivo Presidente: Dr. Marco Collini Vice Presidente: Dr. Stefano Bernardelli Segretario: Dr. Adelmo Mambrini Tesoriere: Dr. Giampaolo Sabbioni Consiglieri: Dr.i Doriana Bertazzo, Fausto Bettini, Alfredo Bettoni, Pier Luigi Botti, Adriana Forapani, Antonio Graziano, Adelia Gringiani, Antonio Parma, Giancarlo Pascal, Elena Politano, Rinaldo Rondelli Consiglio Odontoiatri Dr.i Massimo Nardini, Valentino Staffoli Revisori dei conti Dr.i Daniela Gialdi, Anna Maria Monesi, Raffaella Rabbi Revisore supplente Dr. Carlo Bonfanti 2 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 3 L’ANGOLO DEL PRESIDENTE SANITA’ MALATA… vita un sistema che fino ad oggi gli ha elargito lauti compensi e fino a ieri assicurava consensi. Ora, il sistema vacilla: è sempre meno equo e meno solidale, non più sostenibile. In questo contesto, che vede a rischio la coesione sociale, i mass media martellano il cittadino con “obiettivi di risarcimento” in Sanità. È tempo di rivendicare la facoltà di lasciarci lavorare in pace, restituendo al Medico la figura di professionista dedicato prima di tutto alla diagnosi e cura del malato e non un operatore con compiti principalmente volti al governo della spesa. È tempo di richiedere alla politica una pervasione meno invadente nelle pratiche sanitarie. Contrastare quindi l’eccessiva burocratizzazione; rifiutare decisamente la spersonalizzazione del Medico e dei rapporti fra strutture mediche ed ammalati; impegnarsi a ricercare una migliore allocazione delle risorse economiche ed umane… Che sia questa una chimera?? Non posso ignorare una lettera inviata al giornale locale da un Collega: osservazioni pacate, ma al contempo rassegnate sulle difficoltà ad operare in Ospedale. Lamenta il Collega: “…una crescita esponenziale di pratiche burocratiche obbligatorie; infinite quantità di programmi informatici da imparare e sviluppare, pile di fogli da compilare per tutti…; aggiungendo all’intollerabile, l’assurdo.” Considerazioni che fanno riflettere: condivisibili, verrebbe a dirsi ovvie?! Sfogo espresso sommessamente, in forma anonima, quasi a temere ritorsioni da pare di una direzione politico-amministrativa definita dal Collega “cieca”. Ma, allora, se questo fosse il sentire diffuso, di tanti Colleghi, pare lecito ritenere il Sistema malato, una Sanità che annaspa in budget ed in una congerie di procedure amministrativo-burocratiche, reiterate, autoreferenziali, soventi inutili. Certo, la Medicina corre a ritmi vertiginosi, incalzata da innovazioni tecnologiche, devices e nuovi farmaci, sempre più costosi. Una Medicina nuova impone una nuova organizzazione: ai Sanitari, Medici e Infermieri, è richiesta una buona disponibilità ad adeguarsi a continui cambiamenti, cognitivi ed organizzativi. Cambiare idee, abbandonare abitudini e convinzioni radicate, è sempre difficile, talora fin doloroso… Per converso, al politico preme mantenere in MARCO COLLINI 3 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 4 NOTIZIARIO DELL’ORDINE VERBALE DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 14 NOVEMBRE 2013 Sono presenti i Colleghi: Mambrini, Nardini, Parma, Sabbioni, Gringiani, Botti, Bernardelli, Pascal, Politano, Bettini (Consiglieri); Rabbi (Revisore). Assenti giustificati dr.i: Staffoli, Graziano, Bertazzo, Bettoni, Forapani, Rondelli (Consiglieri); Gialdi e Monesi (Revisori). Presiede il dr. Marco Collini. Cancellazione per trasferimento ad altro Ordine: Dott.ssa MARIOTTI ILARIA, trasferita a Modena 3 Audizione Dott. YZ per eventuale cancellazione per morosità Il Consiglio approva la cancellazione per morosità di un Collega il quale, nonostante i reiterati solleciti, non ha provveduto a regolarizzare la propria posizione contributiva nei confronti dell’Ordine. 1 Approvato il Verbale della seduta precedente senza alcuna variazione. 2 Variazioni all’Albo 4 Esposto Dott. XY Iscrizioni per trasferimento da altro Ordine: Dott. BIACCA MASSIMO, proveniente dall’Ordine di Reggio Calabria; Dott. BORDONI PIERLUIGI, proveniente dall’Ordine di Brescia; Dott. DRAGOTTA ANDREA, proveniente dall’Ordine di Varese; Dott.ssa LANCUBA MARIA, proveniente dall’Ordine di Avellino; Dott.ssa PAGLIUCA GIULIA, proveniente dall’Ordine di Varese. Il Presidente riferisce circa l’esposto di un medico il quale riferisce di avere ricevuto telefonate ingiuriose da parte di un Collega. A seguito di ciò il Dott. Collini ha sentito informalmente il Collega oggetto dell’esposto il quale ha affermato trattarsi di una situazione risalente ad alcuni anni prima ed essere nel frattempo intervenuta un riappacificazione tra i due in seguito a un chiarimento. Non solo, ma di essersi anche adoperato per un inserimento nella struttura nella quale entrambi prestano servizio. A seguito di ciò, su proposta del Presidente, il Consiglio dichiara di non doversi aprire procedimento disciplinare. Richiesta di doppia iscrizione all’Albo dei Medici Chirurghi: Dott. SGARBI ERNESTO Cancellazione per decesso: Dott. MISTANI ENZO Cancellazione per rinuncia iscrizione Albo Medici Chirurghi: 5 Richiesta di Patrocinio e contributo all’Istituto Mantovano di Storia Con- Dott. OTTUZZI DARIO 4 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 5 NOTIZIARIO DELL’ORDINE temporanea per la pubblicazione di scritti del Dott. Angelo Poma a commemorazione del fratello Carlo lega. Considerata la lacunosità e l’inconsistenza dell’esposto stesso il Consiglio non ritiene di dover procedere. - Sulla richiesta di poter usare la qualifica di Geriatra da parte di un Collega, visti alcuni pareri discordanti manifestatisi in seno al Consiglio, si decide di richiedere un parere alla Federazione Nazionale. Viene concesso il Patrocinio a un’iniziativa editoriale dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea per la pubblicazione di scritti del Dr. Angelo Poma in memoria del fratello Carlo ed un contributo di 300 Euro. - Circa il rinnovo del rapporto di lavoro della nuova dipendente, il Consiglio esprime parere favorevole. 6 Varie ed eventuali - Concessione del patrocinio ad un convegno di pediatria. Alle 22,30 non essendoci altri argomenti di discussione il Presidente dichiara chiusa la seduta - Illustrazione delle disposizioni riguardanti i liberi professionisti circa l’adozione obbligatoria del POS come mezzo di riscossione degli onorari. - Segnalazione di Cittadinanza Attiva riguardante il comportamento di un Col- Il Presidente Dr. Marco Collini 5 Il Segretario Dr. Adelmo Mambrini MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 6 NOTIZIARIO DELL’ORDINE VERBALE DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 19 DICEMBRE 2013 Sono presenti i Colleghi dr.i: Mambrini, Nardini, Parma, Botti, Bernardelli, Pascal, Politano, Bettoni, Rondelli, Bertazzo, Staffoli (Consiglieri); Gialdi (Revisore). Assenti giustificati dr.i: Forapani, Bettini, Sabbioni, Graziano, Gringiani (Consiglieri); Gialdi e Rabbi (Revisori). Presiede il dr. Marco Collini. Cancellazione per trasferimento ad altro Ordine: In apertura di seduta la Dr.ssa Gialdi informa il Consiglio circa il forte disagio che si è venuto a creare tra gli Anestesisti del Poma in seguito al trasferimento di diversi Colleghi e il conseguente aumento del numero e della durata dei turni di lavoro che rischia di comprometterne le prestazioni. Il Presidente dice di esserne informato e aggiunge altri particolari a quelli già espressi dalla Dottoressa. 3 Relazione Consiglio Nazionale ENPAM del 30 novembre u.s. (Dott. Mambrini) - Dott. DE LAURETIS ANGELO, trasferito a Varese Cancellazione per trasferimento all’estero: - Dott. GALLETTI MARCO Cancellazione per morosità ed irreperibilità: - Dott. MARTINETTI CLAUDIO Il dr. Mambrini relaziona in merito al Consiglio Nazionale ENPAM del 30 novembre scorso per l’approvazione del bilancio consuntivo 2013. Come già nel recente passato, si è verificata una contrapposizione tra la maggioranza degli Ordini (tra cui Mantova), che hanno approvato il bilancio, e una minoranza di una decina che hanno votato contro adducendo come motivazioni la non trasparenza delle politiche di investimento dell’ Ente. 1 Approvato il Verbale della seduta precedente senza nessuna variazione. 2 Variazioni all’Albo. 4 Relazione Consiglio Nazionale FNOMCeO del 13-14 dicembre (Dott. Bernardelli) Iscrizioni per trasferimento da altro Ordine: - Dott.ssa CURTI FRANCESCA, proveniente dall’Ordine di Reggio Emilia; - Dott. FERRACINI ULISSE, proveniente dall’Ordine di Modena. Il Consiglio nazionale FNOMCEO, cui ha partecipato il Vicepresidente, ha visto riproporsi la medesima spaccatura verificatasi in seno al Consiglio dell’ Ente di Previdenza. Il problema in questo caso riguarda la compatibilità di ruolo del Presidente Nazionale con l’incarico di senatore di un partito di maggioranza. Che acca- Cancellazione per decesso: - Dott. PASINI GIANPIETRO Cancellazione per rinuncia iscrizione Albo Medici Chirurghi: - Dott.ssa CANNAS GIOVANNA - Dott. FERRARI MARIO 6 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 7 NOTIZIARIO DELL’ORDINE drebbe infatti se la Federazione volesse assumere una posizione in contrasto con le linee del governo? Altro punto in discussione ha riguardato i giovani medici e la preoccupazione della discrepanza tra il numero dei laureati e le borse di studio per la formazione post laurea (circa un quinto) che rischia di provocare nei prossimi anni una carenza di personale qualificato a livello ospedaliero. Infine si è parlato di Medicina Fiscale e della nuova sede della Federazione. - Un Collega chiede che anche presso il nostro Ordine venga attivato un registro degli esercenti la Medicina Estetica in analogia a quanto fatto dall’Ordine di Milano. Da richiesta da noi specificatamente rivolta all’Ufficio legale della Federazione, ci è stato risposto che quanto fatto dall’Ordine in questione non è condivisibile in quanto mancano linee guida nazionali condivise circa la valutazione dei curricula formativi in analogia a quanto richiesto per la chirurgia plastica. 5 Esposto della Ditta XY nei confronti di un Collega - Viene infine rifiutato un parere di congruità poiché quanto richiesto non è di nostra competenza. Il Presidente riferisce di un esposto rivolto contro un Collega specialista ortopedico da parte di un datore di lavoro circa una relazione riguardante una propria dipendente affetta da una patologia ortopedica. In seguito a ciò, il medico del lavoro aveva dichiarato la non idoneità alla mansione e il datore di lavoro aveva provveduto al licenziamento. Il Tribunale aveva in seguito provveduto al reintegro della dipendente. L’esposto, giunto tramite uno studio legale, rilevava una presunta macchinosità della relazione adducendo che ciò aveva influito negativamente sul giudizio del medico del lavoro. Da un esame dei fatti e della relazione in oggetto, il Consiglio non ha ritenuto vi siano gli estremi per un procedimento disciplinare. Alle 22,30 non essendoci altri argomenti di discussione il Presidente dichiara chiusa la seduta. Il Presidente Dr. Marco Collini Il Segretario Dr. Adelmo Mambrini Dr. ADRIANA FORAPANI Specialistà in scienze dell’alimentazione e Malattie Metaboliche HESPERIA MEDICAL SERVICE - Via I. Alpi 4 46100 Mantova - Tel. 0376 220931 [email protected] Riceve per appuntamento cell. 339 1164611 6 Varie ed eventuali Nelle varie vengono discussi i seguenti argomenti: www.dimagrireconpiacere.com 7 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 8 NOTIZIARIO DELL’ORDINE VERBALE DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 30 GENNAIO 2014 Sono presenti i Colleghi dr.i: Mambrini, Nardini, Parma, Botti, Pascal, Politano, Bettoni, Rondelli, Staffoli, Forapani, Graziano, Gringiani, Botti, Bettini, Bettoni (Consiglieri); Gialdi (Revisore). Assenti giustificati dr.i: Bernardelli e Bertazzo (Consiglieri); Monesi e Rabbi (Revisori). Presiede il dr. Marco Collini. All’inizio della seduta il Presidente riapre brevemente la discussione circa quanto espresso dalla dr.ssa Gialdi nel consiglio scorso. Si decide infine di richiedere un incontro con il Direttore sanitario aziendale cui parteciperà una delegazione del Consiglio tra cui il Presidente. 3 Audizione del Collega XY (Rel. Dott. M. Nardini) Il dr. Nardini espone un caso di recente venuto all’attenzione della Commissione Odontoiatri che però coinvolge anche un iscritto all’Albo dei Medici. In breve, trattasi di una causa intentata da un paziente nei confronti di un odontotecnico che operava al posto dell’Odontoiatra. Il Tribunale, nell’esprimere sentenza di condanna per il fatto, menzionava che lo studio in cui il fatto era avvenuto era di proprietà del padre dell’Odontoiatra, a sua volta iscritto all’Albo dei Medici e che egli era a conoscenza dell’irregolarità avvenuta. A motivo di ciò il Consiglio si esprime a favore dell’audizione del Collega. 1 Approvato il Verbale della seduta precedente senza nessuna variazione. 2 Variazioni dell’Albo. 4 Uso della dizione sostantivata di disciplina specialistica Prima iscrizione Albo Odontoiatri: - Dott. TOFFOLI ANDREA A seguito della richiesta di una Collega operante da molti anni in una RSA accreditata di poter usare la dizione “Geriatra” senza fare menzione della qualifica “Specialista”, si è rivolto specifico quesito sulla materia all’Ufficio legale della Federazione. Nella risposta si è ribadita la liceità dell’uso della dizione sostantivata della disciplina qualora ricorrano i presupposti del servizio continuativo nella struttura accreditata della durata almeno del corso Cancellazione per trasferimento ad altro Ordine: - Dott.ssa FACCHINI DORETTA, trasferita all’Ordine di Como - Dott.ssa MAZZOCCHI VALERIA, trasferita all’Ordine di Bologna Cancellazione definitiva: - Dott.ssa MONTALDI VANIA - Dott. RICCIARDI OTTAVIO - Dott. TACCOGNA RAFFAELE 8 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 9 NOTIZIARIO DELL’ORDINE della specializzazione. Posto in votazione, il Consiglio approva con un solo voto contrario dizioni, sul trattamento economico ricevuto incompatibile col lavoro qualificato svolto e con le responsabilità assunte. Il Consiglio ribadisce la solidarietà che da anni esprime ai Colleghi e si ripromette di scrivere ufficialmente alla Direzione della RSA per ricordare che professionisti qualificati non possono svolgere serenamente il proprio lavoro se soverchiati da problemi economici. 5 Varie ed eventuali Nelle varie vengono discussi i seguenti argomenti: - su proposta del Presidente che ne illustra i contenuti, si decide di concedere il patrocinio e un contributo economico a un convegno di Etica Medica analogamente a quanto fatto da ASL e Poma vista la rilevanza dell’argomento. Alle 22,30 non essendoci altri argomenti di discussione il Presidente dichiara chiusa la seduta. - su richiesta di un Consigliere rappresentante del SUMAI, il Presidente dà notizia di una circolare ministeriale che stabilisce il divieto di ricoprire incarichi specialistici a dirigenti ospedalieri in quiescenza, già dipendenti della stessa Azienda. Il Presidente Dr. Marco Collini Il Segretario Dr. Adelmo Mambrini STUDIO DI ECOGRAFIA ECO-COLOR DOPPLER AGO ASPIRATO - Il Sindaco di un comune della riviera gardesana invia un esposto a vari Ordini (tra cui il nostro), lamentando la presunta facilità con cui i medici concederebbero certificati di malattia a commercianti ambulanti. Analizzati i casi, il Consiglio, pur raccomandando la massima attenzione nella concessione di prognosi dello stato di malattia, non riscontra essere emersi elementi anomali o scorretti nella stesura dei certificati emessi dai Colleghi. DR. GIANANDREA BERTONI SPECIALISTA IN: Radiologia Diagnostica RICEVE PER APPUNTAMENTO Via Marangoni, 7 - Mantova cell. 348/7804686 - abit. 0376/362783 Via M. Azara, 6 - Tempio Pausania (SS) abit. 079/673208 - Un Medico operante in una RSA richiama l’attenzione del Consiglio, anche a nome dei Colleghi nelle medesime con9 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 10 NOTIZIE E COMUNICAZIONI MEDICI STRUTTURATI OPERANTI IN AMBITO GERIATRICO NELLA NOSTRA PROVINCIA: lettera aperta al Presidente dell’Ordine dei Medici servizio settimanale. Ogni anno sempre oltre le 200 ore; lo scorso, 323,5 ore in più non retribuite: 9 settimane lavorative! Lo sconforto sta invece in una retribuzione che, in tutta franchezza, mi pare veramente inadeguata al compito che svolgiamo. Qualora noi medici dipendenti dell’ASP confrontassimo il nostro stipendio con quello dei Colleghi Ospedalieri, oltre allo scoramento, ci si sente a dir poco umiliati, come fossimo medici di serie ‘C’. A gennaio ci è stata persino tolta la ‘indennità di posizione’. Il mio stipendio è così passato da 1929 euro a 1438 euro! A Suo giudizio, Dott. Collini, c’è molta differenza tra noi ed un Collega Ospedaliero di Geriatria? Eppure, stando ad un articolo della Gazzetta di Mn del gennaio 2012 che pubblicava gli stipendi del Poma, si constata che (cito) “un medico di corsia viaggia tra i 60 e gli 80mila euro all’anno, lordi”. Il mio reddito lordo fino allo scorso anno era meno di 38mila euro. Una bella differenza! Dal 30 al 50% in meno! E tutto questo, ci viene sempre ricordato, a causa di quel ‘benedetto’ Contratto delle Autonomie Locali! Contratto che non prevede la presenza del Medico in un Ente Locale. (Mi chiedo chi ci avrà voluto tenere imbrigliati in un simile Contratto Pubblico!). Che poi è anche fermo al 2009! A noi non risulta inoltre, che i nostri Infer- Gazoldo degli Ippoliti, 3 febbraio 2014 Preg. Dott. Collini, la presente per chiederLe di prendere in considerazione la posizione dei Medici strutturati operanti in ambito Geriatrico nella nostra Provincia. Lo scrivente, Boroni Grazioli Claudio, è medico, dipendente a tempo pieno all’ASP Villa Carpaneda, Ente Pubblico. Responsabile di tre Nuclei, per un totale di 70 Ospiti con un carico di lavoro enormemente elevato, sia per l’alto tasso di sanitarizzazione che richiedono tali Ospiti, sempre più fragili, che fanno assomigliare il nostro Ente più ad un Reparto Ospedaliero di Geriatria, che ad una Casa di Riposo; sia per il sempre maggiore tasso di burocrazia che la Regione richiede da anni, costantemente sottoposti come siamo a rigidi, estenuanti controlli da parte dell’ASL. Tutto ciò è di stimolo per noi e fonte di vera soddisfazione, perché ci rende consapevoli di svolgere un autentico ruolo Sanitario e non una semplice funzione assistenziale. Noi lì facciamo i medici! Per quel che mi riguarda, la passione che metto in questo lavoro, nel quale mi sento pienamente realizzato, penso sia testimoniata anche dal numero di ore che vi dedico, che non tiene mai conto dell’orario di 10 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 11 NOTIZIE E COMUNICAZIONI mieri Professionali, gli Ausiliari, abbiano un simile divario con i loro colleghi Ospedalieri. Come mai ad essere così penalizzati siamo solo noi Medici? Cui si addebita però un’infinità di responsabilità e di oneri in nome di un fantomatico ruolo dirigenziale! Avete visto mai un Dirigente retribuito così? Tutto questo è veramente causa di costante frustrazione, perché ci fa sentire per l’Ente quasi come un male, ‘un male necessario’, ma pur sempre, un ‘male’. “Solo a Mantova e Provincia, unico caso in tutta la Lombardia, vi sono medici dipendenti di RSA con Contratto degli Enti Locali, contratto che non contempla neppure la figura del Dirigente medico. I quali, se le loro Aziende dovessero chiudere i battenti (e noi che fine faremo?), non avrebbero neppure il diritto alla mobilità, proprio perché non riconosciuti come Dirigenti medici. Quindi sono medici contrattualmente sottoqualificati cui sono chieste ed addossate le responsabilità del dirigente, senza però essere adeguatamente remunerati, tutelati e riconosciuti nel loro ruolo! Medici soli, abbandonati anche dagli organi sindacali perché di numero sparuto e di poco peso politico”. (Questo testo era apparso su Mantova Medica nel genn-febb 2007, ovviamente senza alcun effetto, nonostante la piena solidarietà dell’allora Presidente, il compianto Dott. Monesi). Vien da pensare che, oltre a sentirci consi- DOMUS SALUTIS CITTA’ DI LEGNAGO srl AZIENDA SANITARIA PRIVATA CERTIFICATA CON SISTEMA DI QUALITÀ ISO 9001:2008 AUTORIZ. SAN. N. 32870 DEL 16/08/2001 - Direttore Sanitario DR. PASQUALE ADILARDI Direttore Blocco Operatorio, Anestesia e rianimazione DR. LORENZO BANZI • U. 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L’Ente, oltre a ricordarci che ‘non ci sono più soldi’ – ma a noi sembra che gli esborsi di questi anni siano in realtà stati enormi, tanto più se si guarda lo stato in cui ancora ci si trova, senza un nulla di fatto nonostante quattro Commissari Regionali! – l’Ente più di questo non fa. Al peggio ci invita a considerare l’ipotesi di opportunità lavorative fuori di lì. Noi medici chiederemmo invece di essere trattati tutti in modo equanime ai nostri Colleghi Ospedalieri. In onore alla medesima ‘nobile’ (si può ancora dire?) professione comune. Per un atto di giustizia, che darebbe merito a chi lo dovesse praticare, perché rappresenterebbe “la volontà costante e perenne di dare a ciascuno il suo” (Tommaso d’Aquino). Un atto di giustizia che chiediamo anche al nostro Ordine, forse da anni un po’ troppo silenzioso, espresso in forma di semplice ma ferma e chiara solidarietà. “Solo la giustizia è quella virtù che in ogni circostanza, proprio perché la sua natura è di aprirsi agli altri,… ha utilità quotidiana e vantaggio comune; salvaguarda l'utilità degli altri, anche a costo di un personale svantaggio. È la sola che non ricavi il minimo vantaggio e che abbia invece il massimo merito”. (Aurelio Ambrogio, IV sec.). Ringraziandola anticipatamente per quanto potrà fare a sostegno della nostra comune professione porgo a Lei e al Consiglio intero i più deferenti saluti. Suo Claudio Boroni Grazioli, medico di Villa Carpaneda, Rodigo Ho la disponibilità di inserire anche le Colleghe, dipendenti dell’Ente, Mila Prati (tempo pieno) e Miriam Artico (part-time), tra i firmatari di questa amara riflessione. 12 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 13 NOTIZIE E COMUNICAZIONI ANAAO ASSOMED - CIMO-ASMD - AAROI-EMAC - FVM - FASSID CISL MEDICI - FESMED - ANPO-ASCOTI - FIALS MEDICI - AUPI - SINAFO OSSERVAZIONI DELL’INTERSINDACALE DELLA DIRIGENZA MEDICA E SANITARIA ALLA BOZZA DI ACCORDO, ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento delle competenze e delle responsabilità professionali dell’infermiere e dell’infermiere pediatrico CONSIDERAZIONI PRELIMINARI La sostanza è stata via via resa sempre meno esplicita, anche per superare alcune resistenze delle stesse rappresentanze infermieristiche, a diversi livelli coinvolte, al fine di allontanare ogni recriminazione in merito ad un surrettizio sospetto di riesumazione del famigerato “mansionario”, nel mentre i nuovi percorsi formativi infermieristici, nonché le organizzazioni del loro lavoro, quando non multi-professionali, abbondano di “job description”. La combinazione di tali impostazioni rischia concretamente, in primo luogo, di creare confuse sovrapposizioni di competenze, oltre che di responsabilità, mediche e non mediche, il che rende ragione di una diretta chiamata in causa dei medici, che più d’uno ha tentato esplicitamente di delegittimare. L’autonomia professionale è un valore, ma le persone non possono essere “spacchettate” in un piano clinico ed uno assistenziale che vanno ciascuno per conto loro e dove esse diventano di tutti e di nessuno. Né può essere considerato marginale il La bozza in oggetto e più in generale i percorsi delle nuove professioni sanitarie, che interessano circa 30 profili professionali, rappresentano una questione di estrema rilevanza, che si vorrebbe risolvere, non attraverso trasparenti percorsi legislativi, ma con semplici deliberati della Conferenza Stato-Regioni. Attraverso i quali le Regioni potrebbero utilizzare personale tecnico ed infermieristico per compiti fino ad ora affidati ai medici, o ai dirigenti sanitari, con l'obiettivo di ridurre i costi, trasferendo segmenti di attività da un fattore ad “alto costo” ad uno “a basso costo”. Condizione questa da supportare con chiare norme nazionali, fondate sulla formazione e sulle competenze professionali acquisite e riconosciute. Mentre, la bozza in oggetto frantuma assetti ordinamentali concedendo la possibilità ad ogni Regione di disegnare proprie competenze professionali e profili di responsabilità che devono, invece, avere carattere unitario. 13 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 14 NOTIZIE E COMUNICAZIONI ruolo assegnato alla Università di gestione monopolistica della formazione professionale del personale del SSN, malgrado essa abbia prodotto quella “vera emergenza nazionale” che è la formazione del Medico, senza nemmeno una verifica della adeguatezza della offerta formativa disponibile. Rinunciando, in partenza, a valorizzare le esperienze professionalizzanti acquisite sul campo, come pure recentemente è stato fatto in ambito di cure palliative. Norme chiare ed uniformi su tutto il territorio nazionale sono soprattutto a tutela della salute dei pazienti e le nuove competenze non possono degenerare in un’anarchia di responsabilità. In ogni caso, la centralità del ruolo del medico nella diagnosi e terapia non può essere messa in discussione, perché deriva dal suo percorso di studi, intenso e almeno tre volte più lungo di qualsiasi altra figura professionale sanitaria. Le intese a valenza locale sottraggono ruolo allo stesso Ministero della Salute, relegato in un pallido Osservatorio, e producono nuove diseguaglianze nella sanità italiana, dando spazio a rivendicazioni di autonomia nella diagnosi, nella certificazione, nella gestione di unità operative ospedaliere e territoriali che portano frammentazioni di poteri e centri decisionali, con iniquità nella tutela universalistica della salute, la cui garanzia è sempre più limitata da politiche regionali sempre più diversificate. Ma, un processo clinico non può essere considerato semplice sommatoria di atti professionali, espressione di differenti competenze, senza che si individui in maniera esplicita una responsabilità unitaria ed un ruolo di governo e sintesi, ferma restando, ovviamente, la responsabilità di ognuno sui singoli atti, da esercitare in caso di conflitti tra le diverse autonomie. Nella clinica, le competenze mediche non possono subire inappropriate sovrapposizioni o sottrazioni, tantomeno senza esplicitare “erga omnes” le ripercussioni delle scelte adottate sull'efficacia e sulla sicurezza delle cure. Alle rivendicazioni di autonomia infermieristica nella diagnosi, nella terapia, nella certificazione, si sono aggiunte ulteriori spinte verso l’autonomia nella gestione di Unità Operative Sanitarie Ospedaliere e Territoriali, che mirano ad abbandonare l’assistenza alla persona per transitare, di fatto, dal ruolo assistenziale a quello gestionale. DR. ANTONIO ARRIGONI Specialista in Ortopedia e Traumatologia Riceve per appuntamento presso il proprio Studio Viale Gorizia 21 - Mantova Tel. 0376/320221 e 335/258749 14 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 15 NOTIZIE E COMUNICAZIONI È evidente, a chiunque abbia una minima esperienza di organizzazione sanitaria, che in questa prospettiva l’ampliamento di competenze professionali di molti prepari la implementazione di competenze gestionali, specie apicali, per pochi. che devono essere previste per legge uguali in tutto il territorio nazionale. Esistono, inoltre, fondati motivi per ritenere che lo strumento cui Stato e Regioni intendono fare ricorso non si inquadri nelle disposizioni della Legge 1 febbraio 2006, n. 43, che fissa i principi generali che disciplinano la materia senza contemplare criteri e modalità per inserire in una professione competenze che in concreto configurano surrettiziamente veri e propri nuovi profili. I quali si vorrebbe assegnare “de facto” prima di una loro configurazione “de iure”. L’art. 7 al comma 1, in linea generale, stabilisce che alle professioni sanitarie già riconosciute continuano ad applicarsi le disposizioni contenute nelle rispettive fonti di riconoscimento, costituite per gli infermieri dal D.M. n.739/1994, tutt’ora in vigore. Mentre il comma 2 prevede che, previa acquisizione del parere degli ordini delle professioni interessate, si può proce- RIFERIMENTI NORMATIVI È innegabile che tutti i passaggi che hanno comportato le trasformazioni della figura professionale dell'infermiere siano sempre avvenuti per disposizione di legge. E non poteva essere altrimenti, proprio per il fatto che la salute è un diritto fondamentale dell’individuo sancito e garantito dalla Costituzione per cui le condizioni definitorie della tutela della salute devono essere stabilite dalla legge, sia perché devono corrispondere al punto di vista di tutti i cittadini, rappresentati dal Parlamento, sia perché devono essere uguali in tutto il territorio nazionale. Riteniamo che queste esigenze non possano essere demandate neppure ad un decreto del Ministro della salute, in assenza di una delega legislativa, perché non rappresenta la maggioranza dei cittadini. Inoltre, non dobbiamo dimenticare le ricadute sul sistema della formazione del personale sanitario che sono di competenza del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, e DR. PIER LUIGI GIBELLI Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica CONSULENZE PREVIO APPUNTAMENTO Tel. 0376/355141 - R.M. 335/8356272 15 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 16 NOTIZIE E COMUNICAZIONI dere ad “integrazioni delle professioni” riconosciute dall’art. 6, c. 3, del D.Lgs n.502/1992. Sembra azzardato, però, ritenere che l’espressione “...si può procedere ad integrazioni delle professioni riconosciute...” riguardi l’implementazione e lo sviluppo delle competenze delle singole professioni. Se così fosse, ci potremmo trovare nel tempo di fronte ad una completa trasformazione di una professione rispetto alle disposizioni contenute nelle proprie originarie fonti di riconoscimento, le quali costituiscono l’imprescindibile vincolo di ciascuna, in virtù dell’art. 7, c. 1, della stessa legge. Se si vuole dare, pertanto, un senso alla locuzione “integrazioni” dovremmo pensare ad una mera operazione dichiarativa, non costitutiva, quindi, di nuovi effetti giuridici, finalizzata a meglio chiarire alcuni aspetti dell’esercizio e degli ambiti della professione. Non va trascurata anche la previsione della “previa acquisizione del parere degli ordini professionali delle professioni interessate” che, a legislazione vigente, a stretto rigore andrebbe interpretata nel senso di acquisire il parere di tutti gli Ordini già istituiti, i quali rappresentano i professionisti operanti nella stessa area sanitaria. Il fine è contemperare gli interessi di coloro che concorrono all'attività sanitaria, interessi che trovano già una loro specifica salvaguardia nell’art. 1 della Legge n. 42/1999: “...omissis... il campo proprio di attività e di responsabilità delle professioni sanitarie di cui all’art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502” (tra le quali è compresa la professione infermieristica) “è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istitutivi dei relativi profili professionali e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi di diploma universitario e di formazione post-base nonché degli specifici codici deontologici, fatte salve le competenze previste per le professioni mediche e per le altre professioni del ruolo sanitario per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea, nel rispetto reciproco delle specifiche competenze professionali”. Pertanto, nonostante l’innegabile processo di “professionalizzazione” e “specializzazione” dell'attività infermieristica, il “campo di attività” in cui possono operare gli infermieri è quello determinato in positivo dal contenuto del decreto ministeriale di riconoscimento (D.M. n. 739 del 1994), e in negativo STUDIO DI PSICHIATRIA E PSICOTERAPIA dott. GIOVANNI USBERTI Via P. Amedeo, 35 - Mantova Tel. 0376 329079 PER APPUNTAMENTO TELEFONICO ORE 13,30 / 14,30 16 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 17 NOTIZIE E COMUNICAZIONI dalla necessità di “far salve” le competenze previste per le professioni mediche. Da questo doppio limite emerge che, nell’attuale sistema normativo, è sicuramente presente un nucleo irriducibile di competenze riservate alla professione medica che debbono essere individuate nelle attività di diagnosi e di prescrizione terapeutica. Anche dopo la modifica del capo V della Costituzione, il d. lgs. n. 30 del 2006, nell’effettuare la “ricognizione dei princìpi fondamentali in materia di professioni”, cui le Regioni devono attenersi, ha stabilito che “la potestà legislativa regionale si esercita sulle professioni individuate e definite dalla normativa statale” (art. 1, terzo comma) e che spetta allo Stato definire “i requisiti tecnico-professionali e i titoli professionali necessari per l’esercizio delle attività professionali che richiedono una specifica preparazione a garanzia di interessi pubblici generali la cui tutela compete allo Stato” (art. 4, secondo comma), come appunto le professioni sanitarie in relazione al diritto alla salute costituzionalmente tutelato. La forzatura, infine, su un modello organizzativo privo di evidenze sufficienti quale è l’ospedale per intensità di cura, frantuma anche i luoghi fisici delle unità operative per porre il processo assistenziale come elemento fondante di una nuova organizzazione ospedaliera. Si rischia di affermare un’autonomia professionale attraverso una separazione tra processo clinico e processo assisten- ziale le cui modalità rimangono difficili da individuare. Ma, anche in questo caso la legge (D.Lgs 502/1992 all’articolo 17 bis) dispone che “L’organizzazione dipartimentale è il modello ordinario di gestione operativa di tutte le attività delle Aziende sanitarie” e che “Il direttore di dipartimento è nominato dal direttore generale fra i dirigenti con incarico di direzione delle strutture complesse aggregate nel dipartimento”. CONCLUSIONI Con i nuovi modelli di organizzazione ospedaliera la probabilità di sovrapposizioni giuridico-istituzionali e gestionali è sempre più elevata, a dispetto del fatto che il D.Lgs 502/1992, come integrato dalla Legge 229/1999, all’art. 15 comma 6, sia estremamente chiaro nell’attribuire “Ai dirigenti con incarico di direzione di struttura complessa..., oltre a quelle derivanti dalle specifiche competenze professionali, funzioni di di- DR. MARCELLO SACCARDO SPECIALISTA IN: Malattie nervose e mentali VISITA PER APPUNTAMENTO STUDIO MEDICO LEONARDO PALAZZO ALPI, scala B - 4° piano Via I. Alpi, 4 - Mantova - Tel. 0376 360449 CASA DI CURA “SAN CLEMENTE” Viale Pompilio, 65 - Mantova - Tel. 0376 207207 17 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 18 NOTIZIE E COMUNICAZIONI rezione e organizzazione della struttura, da attuarsi,... anche mediante direttive a tutto il personale operante nella stessa, e l’adozione delle relative decisioni necessarie per il corretto espletamento del servizio e per realizzare l’appropriatezza degli interventi con finalità preventive, diagnostiche, terapeutiche e riabilitative, attuati nella struttura loro affidata. Il dirigente è responsabile dell’efficace ed efficiente gestione delle risorse.” D’altro canto, di fatto, oggi gli unici esposti a rischi elevati sotto il profilo della responsabilità personale e professionale, chiamati a rispondere sempre in prima persona di qualunque criticità assistenziale, sono i Medici. Obbligo di chi governa è proporre soluzioni attente all’efficacia ed alla sicurezza delle prestazioni sanitarie erogate, in una strategia coordinata ed una sinergia integrativa rispettosa di tutte le professioni, compresa quella medica, garantita e resa specifica dallo Stato a tutela dei Cittadini. L’implementazione delle competenze delle altre professioni sanitarie, così come l’introduzione di nuovi modelli organizzativi, necessita, nel rispetto della legislazione concorrente, di strumenti e di soluzioni condivise da tutti gli operatori e senza dubbi sulla loro legittimità. Non è tempo di conflitti o di crociate, essendo tutti i professionisti sanitari impegnati in prima linea nello stesso campo d’azione; per cui occorre ricercare la cooperazione, piuttosto che la competizione, nel raggiungimento di obiettivi comuni. Sia ben chiaro, infine, che nessuno vuole impedire agli Infermieri di realizzare legittime aspirazioni di crescita professionale, per cui le sottoscritte OO.SS. sono, comunque, interessate a proposte di relazioni tra le professioni sanitarie funzionali a modelli di organizzazione del lavoro che siano rispettosi delle competenze delle categorie interessate, all'interno del tessuto unitario del servizio sanitario nazionale. Dr. PAOLO PREVIDI Dr. LUCIANO NEGRISOLI Specialista in Neurologia Specialista in Fisiatria Psichiatra e Psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana e International Psychoanalitical Association Riceve presso Ambulatorio “Angelo Custode” Loc. 4 Venti - Curtatone (MN) Tel. 0376 348375 - cell. 349 0532639 e-mail: [email protected] STUDIO Via Cocastelli 10 - 46100 Mantova Tel. 0376 362764 Riceve per appuntamento VISITE ED ESECUZIONI ECOCOLORDOPPLER T.S.A. 18 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 19 NOTIZIE E COMUNICAZIONI A dimostrazione che la collaborazione multi-professionale in Sanità possa realizzarsi, recentemente tra Medici (Radiologi) e altri Professionisti (TSRM e Fisici), con il fattivo impegno del Ministero della Salute, senza contrapposizioni né tantomeno guerre è stato raggiunto un accordo, attraverso regole di sistema, chiare, dove le parole “diagnosi” e “prescrizione” sono attribuite con precisione alla competenza dei medici Radiologi. Una precisione che invece manca completamente nei documenti elaborati anche quando si parla di terapia e di certificazione. Per i motivi esposti, le sottoscritte organizzazioni sindacali non ritengono di poter condividere la “Bozza di accordo ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento delle competenze e delle responsabilità professionali dell’infermiere e dell’infermiere pediatrico”. Roma 7 gennaio 2014 Costantino Troise ANAAO ASSOMED Riccardo Cassi CIMO-ASMD Alessandro Vergallo AAROI-EMAC Aldo Grasselli FVM Francesco Lucà FASSID Biagio Papotto CISL MEDICI Carmine Gigli FESMED Raffaele Perrone Donnorso ANPO-ASCOTIFIALS MEDICI Antonio Castorina SINAFO Mario Sellini AUPI 19 MN Medica n 1.14 DEF.qxp 28-02-2014 14:00 Pagina 20 SPAZIO LIBERO PENSIERI DAI CAPELLI di M. Benatti “Senza timore andare avanti, sicuri che la crisi ci renderà tutti quanti calvi, strappandoci a uno a uno gli ultimi capelli. Non ci saranno più pensieri dai capelli, forse ricomincerà a farsi sentire la sostanza grigia del cervello”. Mario Benatti torna alla scrittura breve con questi “pensieri dai capelli”, che costituiscono una ulteriore e profonda meditazione sul senso della vita. Si tratta di una riflessione dal respiro lungo pur se composta di pensieri brevi. Il nucleo non è pertanto il singolo testo, ma l’insieme dei testi. Il tema dominante è la vecchiaia. È il tema obiettivo del bilancio esistenziale, che in questi pensieri non è però rivolto a ritroso, come fosse un percorso compiuto, ma misurato nei propri quotidiani avanzamenti. Mario esprime fiducia nella vita, nel bene e nei beni che da essa scaturiscono. Il cielo, il sogno, le farfalle, i colori, la poesia sono alcune delle “meraviglie” che abitano la vita e la vecchiaia dell’autore, che nel dramma personale e collettivo dell’esistenza è però più attento a sperimentare e comunicarci la parte del bene che quella del male. (dalla presentazione di Gino Ruozzi) “Pensieri dai capelli” di Mario Benatti Tipografia Commerciale – Mantova, ottobre 2013 20