News Fiavet S_06_08feb - FIAVET
Transcript
News Fiavet S_06_08feb - FIAVET
Fiavet Sardegna News Indice News Attualità News Agenzie di Viaggio News Trasporti News Esteri News Statistiche pag. 1 pag. 5 pag. 5 pag. 7 pag. 7 News Sardegna News Sardegna Attualità News Sardegna Trasporti pag. 9 pag. 9 pag. 10 Fiavet Sardegna Via Dante, 30 08100 Nuoro Tel/Fax: 0784.39249 NEWS ATTUALITA’ Fiavet, una poltrona per due Conto alla rovescia per la Fiavet del futuro: a pochi giorni dall’elezione dei nuovi vertici della federazione (11 febbraio, Assisi), i due candidati ufficiali, Cinzia Renzi e Fortunato Giovannoni, anticipano i punti-chiave dei rispettivi programmi. «La mia ricandidatura – dice Cinzia Renzi – nasce soprattutto dalla voglia di portare a termine alcune azioni che abbiamo già fatto maturare, ad esempio la certificazione delle agenzie con l’Isnart e il protocollo con l’UPI per la lotta contro l’abusivismo delle adv. Ci sono poi i progetti futuri, a cominciare da una campagna di marketing associativo, a livello nazionale, spiegando cosa fa realmente la federazione e quali sono i vantaggi per gli associati. Credo infatti che non ci sia la percezione del valore dei servizi dal punto di vista legale e fiscale che Fiavet fornisce costantemente. Occorrerà poi rafforzare la federazione, cercando di riunire tutte le associazioni di adv che sono all’interno di Confcommercio e anche quelle associate alle varie Ascom». Tra i propositi di Renzi c’è anche quello di trovare un punto di sintesi tra Ainet e Fiavet. «A livello istituzionale vorrei impegnarmi a interagire con il ministro Gnudi e operare al meglio con l’Enit, per far partecipare le adv alla promozione Italia all’estero. Sempre in questo contesto, vorrei avviare una revisione del Codice del Turismo su certe situazioni, prima fra tutte quella del fondo di garanzia. Rivedere una volta per tutte i rapporti con le compagnie aeree, attraverso sforzi associativi volti a combattere le vessazioni in atto nei confronti delle adv e soprattutto a contrastare la politica degli Adm, che sembrano ormai un modo usato dai vettori per far cassa. E investire sulla formazione professionale con gli enti bilaterali, soprattutto per le nuove leve, cercando anche di realizzare una rappresentanza visibile dei giovani». Per Fortunato Giovannoni, «la difesa degli adv italiani è l’obiettivo fondamentale della nostra attività futura. L’agente deve tornare a essere il centro di riferimento del sistema turistico italiano. C’è l’urgenza dell’unità sindacale dell’organizzazione: creare una Fiavet unita, senza divisioni causate da tensioni interne». Altri due punti di credibilità interna, secondo Giovannoni, riguardano la trasparenza delle attività associative e l’etica gestionale. «Come azioni all’esterno, occorre lavorare per un supporto allo sviluppo delle politiche turistiche e territoriali regionali attraverso la creazione di un data-base informativo. Supporto operativo anche alle Fiavet regionali che ne fanno richiesta e un’attività congiunta con le strutture territoriali per accordi politici con le Ascom/Unioni Regionali di ConfcommercioImprese per l’Italia. La Fiavet deve riappropriarsi di un ruolo di primo piano con tutti gli interlocutori istituzionali e governativi». Altro passaggio-chiave: la realizzazione di un marketing associativo con l’obiettivo di una diminuzione progressiva della quota di adesione verso Fiavet Nazionale per liberare www.fiavetsardegna.it [email protected] risorse aggiuntive alle Associazioni Regionali. «Per la formazione vorrei attivare contatti con le Università e i centri di ricerca specializzati sul turismo, realizzando il primo corso quinquennale per figure professionalizzanti delle adv con il marchio Fiavet e creare la prima università online esclusiva del turismo». La voce delle due ‘squadre’ Laura Bolgia di Viaggi Bolgia (Trento) è una delle componenti della Giunta nazionale di Giovannoni. «Sostengo Fortunato perché ha subito dichiarato di voler lavorare per l’unità di Fiavet. Condivido i principi guida del suo programma Tornare a essere protagonisti ispirati alla trasparenza, all’etica gestionale, alla difesa degli adv, all’unità sindacale. E apprezzo la volontà di attivare azioni sul territorio con la creazione di un Gruppo Giovani, con attenzione ai loro bisogni, e formazione e supporto per giovani imprenditori». Idee chiare anche per Agostino Ballone di Baltour (Pescara) della squadra di Renzi: «In questa lista c’è un mix tra continuità e rinnovamento. Cinzia Renzi ha ben operato nonostante le difficoltà. Riceviamo attacchi da più parti: i t.o., anch’essi in forte difficoltà, tentano di fagocitare le rete distributiva per contenere i costi, e i vettori cercano di imporre regole sempre più penalizzanti. La categoria deve dimostrare compattezza e se necessario assumere decisioni forti per valorizzare la professionalità della rete agenziale». www.fiavet.it Elezioni Fiavet, la regionale Calabria appoggia Cinzia Renzi. Per una “Fiavet giovane e con voglia di fare” In una nota la Fiavet Calabria annuncia che “in questo delicato frangente per il settore”, intende più che mai sostenere la riconferma alla Presidenza Nazionale per il prossimo mandato il presidente uscente Cinzia Renzi. “Questa Regionale conferma la fiducia al presidente Renzi per il lavoro e l’impegno profusi per gli associati e per l’associazione (in particolare per avere creduto in una piccola regionale che ha cosi potuto contribuire al lavoro e al progetto intrapreso, dando quindi voce a chi molto spesso rimane inascoltato), e per l’ avere dimostrato attenzione a una scelta che fosse più rappresentativa di tutto il territorio Nazionale”. “Questa regionale- continua la notaritiene inoltre di mettere al servizio della categoria tutta l’esperienza maturata in questi anni dal presidente regionale Massimo Madarena già componente la Giunta Nazionale con delega ai Trasporti e – dopo averla rimessa nell’interesse dell’associazione con successiva delega ai Rapporti Istituzionali e Politici”. “Nel corso delle attività svolte nell’interesse dell’Associazione - viene inoltre sottolineato - sono stati raggiunti una serie di risultati che potrebbero essere definiti a dir poco storici, non ultima l’audizione presso la X Commissione del Senato della Repubblica. Ciò ha consentito di stringere rapporti con la Politica, spianando la strada a un percorso che ha anticipato tutti coloro i quali oggi si professano paladini di questa “Via”. Tale via maestra è fondata su idee nuove che non hanno trovato in passato la sponda di coloro i quali oggi vorrebbero fare propri questi nuovi percorsi. Per questo motivo siamo certi di poter contare sulla maggioranza dei Delegati che credono che il momento difficile richieda serenità e unità e una nuova Fiavet, giovane e con voglia di fare, che difenda i veri interessi della categoria e soprattutto infonda un nuovo spirito che faccia sempre più emergere il ruolo fondamentale dell’agente di viaggio nella filiera del Turismo, oggi più che mai scelta obbligata per il reale sviluppo del nostro Paese”. Madarena (Fiavet Calabria): «La federazione serve ancora» «Signori, si conta davvero. E si conta ancora, sia come agenti che come federazione». A pochi giorni dall’elezione dei nuovi vertici Fiavet, Massimo Madarena, presidente dell’associazione regionale calabrese e sostenitore della candidatura di Cinzia Renzi alla presidenza della federazione, sintetizza così il delicato momento dell’intermediazione, richiamando con forza e passione tutti gli agenti, in particolare i giovani, a un coinvolgimento costruttivo per le battaglie che attendono la categoria. «La nostra Regionale – esordisce Madarena – conferma la fiducia al presidente Renzi per il lavoro e l’impegno profusi per gli associati e per l’associazione, e per aver edimostrato attenzione a una scelta che fosse più rappresentativa di tutto il territorio nazionale». «Non è vero che la Fiavet in questi anni ha fatto ben poco: abbiamo raggiunto una serie di risultati che potrebbero essere definiti a dir poco storici, non ultima l’audizione presso la 10° Commissione del Senato della Repubblica. Nel corso di questa nostra rilevante partecipazione attiva abbiamo lasciato un documento nel quale vengono menzionati le maggiori criticità sofferte dalle agenzie di viaggi e dal tour operating». «Innanzitutto – prosegue Madarena – abbiamo problemi di liquidità seguiti dalla mancata Pagina 2 condivisione di strategie con altri partner della filiera. In altre parole, noi chiediamo in modo sempre più pressante che ci sia una maggiore integrazione nella filiera, poiché il momento è davvero serio e dobbiamo essere tutti più compatti e vicini: purtroppo questo ancora non accade e ognuno sta andando per strade diverse. Faccio un esempio evidente: se si fermano i flussi di denaro per le adv, la liquidità si perde automaticamente anche nel tour operating e tra i vettori». «E allora – si chiede il presidente di Fiavet Calabria – vogliamo una volta per tutte confrontarci su questa problematica? A mio avviso si tratta di un passaggio obbligato e la richiesta rivolta in particolare alle compagnie aeree proviene , tra l’altro, dall’intermediazione che detiene ancora l’80% delle transazioni a fronte di un 20% frazionato tra call-center, sportelli aeroportuali e internet». «Sembra che nessuno abbia il coraggio di dire che il trade ha il mercato in mano: ebbene la Fiavet lo sta facendo da tempo e mai come in quest’ultimo periodo la federazione evidenzia la necessità di un dialogo, non tra soggetti o associazioni o tra chi rappresenta qualcosa o qualcuno, ma un vero e proprio dialogo fra venditori, senza posizioni dominanti occupati a priori. Oggi ormai nessuno è più intoccabile; basta una emergenza e rischiamo tutti». Domande senza risposte? Madarena passa poi a formulare degli esempi emblematici di una situazione ormai insostenibile da parte degli agenti di viaggi: «alcune agenzie stanno ancora aspettando i rimborsi sui voli cancellati per la famosa nube vulcanica. Quanto tempo è trascorso? Allora, chiediamo ai vettori: c’è un problema finanziario? Come possiamo risolvere questa impasse, dando risposte concrete alla clientela che attende?». «Altro esempio che attiene il tour operating: la scorsa estate Valtur pretendeva il saldo della pratica in tempi inaccettabili, troppo ravvicinati rispetto alla normale tempistica richiesta per la chiusura della pratica. Anche in questo caso se c’è un problema di liquidità, va risolto tutti insieme, senza supponenza». «Fortunatamente in questo contesto arrivano segnali costruttivi come quello di Eden Viaggi che attraverso il suo presidente Filippetti ha già manifestato la disponibilità ad aprire un canale condiviso per gestire le situazioni con pari dignità. Ciò che purtroppo non avviene ancora a livello politico-istituzionale». «C’è qualcosa che non funziona e per far tornare i conti – conclude Madarena – è bene che tutti gli agenti di viaggi diano il loro contributo di idee e di impegno alle associazioni di categoria come la Fiavet. E a chi tira fuori il solito discorso del perché si dovrebbero pagare le quote alla federazione che non dà nulla in cambio, rispondo che solo la presenza e l’assistenza degli uffici legale e fiscale di Fiavet, che hanno aiutato tantissimi colleghi, è un buon motivo per pagare la quota». www.fiavet.it Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012 Monti sblocca gli investimenti per gli aeroporti Passo avanti per lo sblocco del piano di investimenti dei principali sistemi aeroportuali italiani, Roma, Milano e Venezia. Un via libera che farà partire una macchina degli investimenti pari a 4,6 miliardi di euro a lungo termine. Il presidente del Consiglio Mario Monti ha infatti firmato il decreto che di fatto smuove i programmi messi a punto dalle società di gestione, Save per Venezia, Adr per Roma e Sea per Milano. Proprio quest'ultima risulta in pole position per l'avvio degli interventi in quanto più avanti nella definizione delle convenzioni. Prendendo in considerazione il piano di investimenti, legato anche agli aumenti delle tariffe aeroportuali già definiti, prevede per la prima fase, in scadenza nel biennio 2015-2016, interventi per quasi 2 miliardi di euro. Per Malpensa saranno disponibili 600 milioni di euro in aggiunta ai 90 di Linate, mentre sul fronte della Capitale verranno destinati circa 900 milioni a Fiumicino, che ha un programma di crescita della capacità di dimensioni imponenti, mentre gli investimenti su Ciampino si limiteranno a 27.6 milioni. Per Venezia sono invece previsti, sempre per la prima fase, fondi pari a 328 milioni. Fee Iata: l'associazione apre tavolo di discussione con Uftaa Dopo la dura presa di posizione dell'Uftaa contro l'aumento della fee annuale in vigore dal 1° gennaio scorso, la Iata apre un tavolo di discussione con l'associazione mondiale delle agenzie di viaggi. Nei giorni scorsi Mario Bevacqua, presidente dell'Uftaa, ha incontrato a Ginevra il ceo di Iata, Tony Tyler, e Alex Popovich, responsabile dei rapporti con le adv. "Dopo aver constatato che i vertici della Iata non ricevevano le giuste informazioni dalla base - spiega Bevacqua -, gli abbiamo consegnato dieci domande, chiedendo una risposta scritta entro 15 giorni". Sul tavolo alcune questioni concrete: "Ad esempio, perché la Iata ha aumentato del 25% la tassa annuale? Perché l'assistenza è differente nelle varie parti del mondo?". E conclude: "Vogliamo portare avanti una trattativa seria: abbiamo gettato le basi. Siamo soddisfatti di com'è andato questo primo incontro". I colloqui Uftaa-Iata Il presidente dell’Uftaa Mario Bevacqua ha incontrato a Ginevra Tony Tyler, direttore generale della Iata, insieme ad Aleks Popovich, senior vp industry distribution & financial services della Iata. Al centro dell’incontro le questioni sollevate dall’Uftaa (federazione internazionale delle associazioni di adv) sia nel suo ultimo congresso che sulla base dell’indagine svolta tra gli associati e presentata nel White Paper 2011. Nella riunione, Uftaa ha presentato una lista di punti critici da rivedere, nel complesso e spesso teso rapporto tra le imprese della distribuzione e la Iata, affidata all’analisi di Popovich in vista di innovazioni concrete. Tyler si è detto convinto «per esperienza» dell’importanza del contributo delle agenzie di viaggi al fatturato delle compagnie aeree, e quindi della necessità di puntare al miglior equilibrio tra la redditività dei vettori e un efficiente Agency Programme. Punto di vista pienamente condiviso da Bevacqua, soddisfatto anche per lo spirito sereno e collaborativo dell’incontro: «Nella prospettiva di un miglior rapporto industriale – ha sottolineato – con un utilizzo più efficace degli strumenti già disponibili, particolarmente al livello degli Agency Programme Joint Council». Infine il management Iata è stato invitato a intervenire nel congresso 2012 di Uftaa che si terrà a Kuala Lumpur. www.uftaa.org - www.iata.org Pagina 3 DL semplificazioni: norme per il turismo Il dl semplificazioni approvato dal Consiglio dei Ministri contiene anche una serie di misure che riguardano il turismo, il suo sviluppo, e l’Expo di Milano. In particolare, una norma modifica e amplia il Codice del Turismo, approvato lo scorso anno, laddove prevede iniziative dedicate ai circuiti nazionali di eccellenza a sostegno dell’offerta turistica. Un comma, infatti, coinvolge le imprese turistiche che si trovano in determinate aree e che potranno predisporre pacchetti che facilitino lo sviluppo del cosiddetto turismo accessibile: da quello per la terza età, al turismo per i disabili, a quello giovanile. «Questa disposizione è interessante – osserva Alberto Corti, direttore di Federviaggio-Confcommercio – perché, ampliando il Codice del Turismo, offre a Regioni e Province autonome l’opportunità di incentivare, con gli operatori turistici, una domanda di turismo alla quale il settore guarda con crescente attenzione e che riveste fra l’altro una valenza sociale molto positiva». Un’altra norma prevede che i beni confiscati, che abbiano caratteristiche adatte, possano essere dati in concessione a cooperative di giovani, con meno di 35 anni, i quali avrebbero finanziamenti agevolati per dare il via ad aggiustamenti e ristrutturazioni per l’utilizzo a fini turistici. «Anche questa novità ci piace – commenta Corti – perché sviluppa quella che è una vocazione del turismo, ovvero lavorare per il miglioramento dell’immagine del paese e l’occupazione giovanile, restituendo in questo caso un utilizzo appropriato a risorse che provenivano da attività illecite». Infine, il decreto prevede il potenziamento delle modalità di finanziamento per opere legate a Expo 2015. «Non vorremmo che nel clima di recessione l’Expo passasse in subordine – conclude Corti – È proprio nei momenti di difficoltà che iniziative come questa vanno sostenute e potenziate». Secondo il ministro sarà una delle priorità del governo di Monti Passera: dare senso al numero elevato di scali in Italia Una delle priorità del governo sarà quella di "dare entro breve un senso alla numerosità degli aeroporti in Italia". Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture Corrado Passare alla Mobility Conference in Assolombarda a Milano. Secondo Passera c'é da attuare un "rigore da intendere non su singole opere, ma su pacchetti di opere e la Lombardia non può dire di non essere tra le priorità". In particolare, poi, a detta del ministro, l'operazione dovrà riguardare gli aeroporti. Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012 Federalberghi: più trasparenza nelle recensioni online L'autorità britannica di controllo sulla pubblicità (Advertising Standard Authority-ASA) ha censurato ufficialmente TripAdvisor dopo che i reclami sulle recensioni false e fuorvianti hanno raggiunto livelli “epidemici”, come riportato dal Times. L'ASA ha rilevato che le recensioni possono essere pubblicate su TripAdvisor senza alcuna forma di verifica e che false recensioni vengono pubblicate senza essere riconosciute. Secondo l'Autorità, TripAdvisor non può pertanto affermare di offrire consigli affidabili formulati da viaggiatori reali. Già alcuni mesi fa il Tribunale di Parigi aveva condannato TripAdvisor per aver messo in atto pratiche commerciali sleali e ingannevoli. Inoltre, in Germania la principale organizzazione indipendente per il controllo su prodotti e servizi (Stiftung Warentest) ha svolto un test sui principali portali – sette siti di recensione alberghiera e sei siti di prenotazione – evidenziando come in quasi tutti i siti sia possibile pubblicare recensioni ingannevoli. In una nota di Federalberghi, si fa notare che la legislazione italiana “non è adeguata ai tempi in quanto una recensione diffamatoria pochi minuti dopo essere stata pubblicata è visibile in rete da milioni di persone, senza che la parte lesa disponga di effettivi strumenti di tutela e un grande Paese turistico come l'Italia non può permettersi il lusso di consentire che – grazie allo schermo dell'anonimato – i professionisti della denigrazione e dell'autocelebrazione elettronica continuino a operare indisturbati”. Pertanto la federazione ha presentato alle forze politiche e al Governo italiano un pacchetto di proposte “volte ad assicurare che il diritto di esercitare la libertà di manifestazione del pensiero garantito dalla nostra Costituzione non si trasformi nella licenza di offendere e vilipendere senza doverne rispondere”. Con lo stesso obiettivo, a livello europeo, Federalberghi e le altre associazioni aderenti all’Hotrec (Hotel-Restaurant-Cafè in Europe) hanno elaborato un codice di condotta per invitare i grandi portali turistici ad assicurare la trasparenza delle informazioni. www.federalberghi.it Pagina 4 Turismo: Enit, per viaggi di nozze sposi indiani privilegiano l'Italia (ASCA) - Roma, 3 feb - Gli sposi indiani privilegiano l'Italia rispetto ad altre destinazioni per trascorrervi la loro luna di miele. Il nostro Paese, infatti, si e' aggiudicato il Premio India's Best Awards, 2012 nella categoria ''Best Honeymoon Destination (World)'', indetto dalla rivista Travel+Leisure India & South Asia. La cerimonia per l'assegnazione del riconoscimento si svolgera' a New Dehli il 17 febbraio prossimo, alla presenza del Ministro per il turismo, Shri Subodh Kant Sahai, del Direttore Responsabile di Travel + Leisure, Nancy Novogrod, del Direttore Generale dell' ENIT, Paolo Rubini, di membri illustri dell'American Express Publishing, di autorita' governative, di rappresentanti della ''hospitality fraternity'', dell'industria cinematografica di Bollywood, della moda e di giornalisti indiani e stranieri. Travel+Leisure e' una delle piu' prestigiose riviste di viaggio e lifestyle e da oltre dieci anni organizza e assegna premi alle migliori destinazioni al mondo. Per festeggiare cinque anni di viaggi promossi nelle regioni dell'Asia del sud, la rivista ha lanciato lo scorso anno il premio India's Best Awards. La classifica per le migliori destinazioni e' stata realizzata raccogliendo i risultati dei pareri espressi dai lettori della rivista attraverso le risposte arrivate via posta e on- line. Sono stati assegnati 49 premi suddivisi in 29 categorie tra le migliori destinazioni in India e nel mondo. Sono stati valutati viaggi in crociera, business hotel, aeroporti, treni di lusso, spa e destinazioni per viaggi di nozze. Le votazioni dei lettori sono state attente ed accurate e la competizione e' risultata molto serrata nelle diverse categorie interessate. ''Questo successo dell'Italia ci conforta nel lavoro che stiamo portando avanti da tempo, attraverso il nostro Ufficio di Mumbai, in questo mercato cosi' promettente- commenta il Direttore Generale dell'ENIT, Paolo Rubini che ha contribuito a posizionare il nostro Paese fra quelli piu' visitati nell'area europea da parte dei turisti indiani, come attestano gli ultimi dati della Banca d'Italia che nel periodo di gennaio-ottobre 2011 registrano un incremento della spesa del 20% rispetto allo stesso periodo del 2011, pari a 245 milioni di euro. I punti di forza dell'ospitalita' italiana sono legati al grande fascino del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese, all'enogastronomia, al fitto calendario di eventi e di appuntamenti (iniziative culturali, festival, manifestazioni), a quello che viene definito lo stile di vita italiano, ma anche a specifici pacchetti turistici d'offerta ''all inclusive''capaci di corrispondere in maniera ottimale alle aspettative dei vari target di domanda dei mercati di provenienza''. Genova approva la tassa di soggiorno, è polemica "Non si tratta di un semplice balzello, ma di detto il consigliere Pdl, Giuseppe Costa –, un investimento per attrarre ancora più una città che aveva puntato sul turismo e turisti". Gianni Vassallo, assessore al che, invece, con questo ulteriore balzello Turismo di Genova, risponde così alle rischia di fermare il processo positivo che polemiche sull'approvazione, da parte del Genova ha maturato da qualche tempo Comune, di una tassa di soggiorno per i con il costante aumento delle presenze turisti. turistiche. Ho chiesto di migliorare questo Il balzello sarà operativo dal primo marzo e atto amministrativo, su cui abbiamo delle riguarderà i turisti che alloggeranno negli forti perplessità, andando a toccare le hotel della città. L'imposta, che non verrà esenzioni e spostando l’età dei figli dai 14 applicata agli under quattordici, varierà da anni ai 18 anni”. uno a tre euro a seconda del tipo di albergo e "Il provvedimento - ha risposto l'assessore verrà riscossa dalle strutture ricettive. Il Vassallo - nasce proprio dalla presenza di provvedimento ha destato comunque turisti a Genova. La tassa di soggiorno Didascalia che descrive o lail foto. perplessità nell'opposizione, che hal'immagine obbliga turista a spendere un euro di più, presentato degli emendamenti in sede di ma consente a operatori del settore e non consiglio comunale. al Comune di investire 2 milioni di euro per “Siamo di fronte a una città in difficoltà – ha far conoscere Genova”. Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012 NEWS AGENZIE DI VIAGGIO La cura Monti scuote le adv A poche settimane dall’emanazione dei severi provvedimenti del governo Monti in materia fiscale, finanziaria e pensionistica, le imprese del turismo ne valutano gli effetti: gli agenti di viaggi sono quasi tutti preoccupati per la nuova norma sulla tracciabilità dei pagamenti, che riduce a soli 1.000 euro l’uso consentito del contante. Ma pesa anche il tetto innalzato al 3,5% dei costi/commissioni per le transazioni sulle carte di credito, e ci sono novità contabili che appesantiscono il lavoro amministrativo. De Cesare Viaggi Salerno «Il principio della trasparenza, alla base della norma sulla tracciabilità, è solo in parte condivisibile perché non tiene conto delle peculiarità di settori come il nostro», afferma Mario De Cesare (De Cesare Viaggi, Salerno) . «In agenzia – spiega – si lavora molto con il traffico etnico e da sempre certe transazioni vengono saldate in contanti, perché molti clienti non hanno conto corrente o carte di credito. Questo ci sta creando problemi di incasso, con il rischio di perdere anche molta clientela. E l’escamotage di frazionare il saldo pone un problema contabile in più, in barba alla trasparenza». C’è poi il tema della semplificazione, «che personalmente – aggiunge De Cesare – vorrei interpretare come “sburocratizzazione”. Ma siamo ancora distanti dal facilitare l’attività amministrativa delle agenzie. Un esempio su tutti è quello dei viaggi scolastici: per formulare il preventivo richiesto da una scuola ci vuole personale specializzato, poi ci viene richiesta una mole enorme di documenti, e ogni scuola adotta una procedura tutta sua. Tutto questo complica spaventosamente il lavoro. Abbiamo già richiesto ai ministeri competenti una omogeneità procedurale. Vediamo se arriverà». Poi gli studi di settore, e gli elenchi dei fornitori. «Direi che ormai gli adv passano più tempo con commercialisti, consulenti del lavoro e ragionieri che con clienti e fornitori. Dovremmo produrre turismo, ma dobbiamo fare ben altro». Ciclone Viaggi Firenze Perplesso anche Fabrizio Bastianoni (Ciclone Viaggi, Firenze). «Il dato di fatto inconfutabile – sbotta – è che noi agenti di viaggi ci siamo ridotti a fare altre attività, e così si rischia di annientare le piccole imprese del settore. Ormai alcuni clienti ridimensionano le vacanze, e si perde la fascia medio-alta. Altri clienti li perdiamo addirittura dall’estero, dove non c’è il problema della tracciabilità». Bastianoni si dice d’accordo sul contrasto all’evasione, ma senza sconfinare. «So di colleghi – racconta – che frazionano le pratiche, il che dimostra la scarsa efficacia di certi rimedi estremi. Sarebbe necessario distinguere per certe misure, ad esempio per le agenzie di viaggi che hanno una bassissima marginalità». Poi gli studi di settore, tutti da verificare: «Noi rientriamo nei parametri, e non abbiamo avuto controlli. Ma sono ben altri i coni d’ombra dove si dovrebbe far luce». Detto questo, rimane l’amarezza di constatare che «ormai le agenzie sono alla mercè di tutti: dai vettori ai fornitori, dalla pubblica amministrazione alle autorità locali. Non credo che sia questa la strada per dare fiducia e tornare a crescere». Atonga Viaggi Ravenna Quasi rassegnata Laura Maraldi (Atonga Viaggi, Ravenna): «Di fronte ai decreti del governo si può fare ben poco, ormai dobbiamo abituarci a questo contesto. Di certo ancora una volta ci rimettono soprattutto le piccole e medie imprese, e i singoli contribuenti, da sempre sotto la lente d’ingrandimento». Per l’adv romagnola «la peggiore conseguenza diretta riguarda sicuramente le vendite all’ultimo minuto. Perché i clienti spesso possono utilizzare il bancomat per cifre contenute, non superiori a poche centinaia di euro, e sempre più spesso ci pagano con assegni. Il che ci costringe alla verifica della copertura e al riscontro contabile, tutto diventa più lungo ci espone a rischi di solvibilità del cliente». Maraldi segue la gestione amministrativa e racconta di dover affrontare, ogni giorno, nuove regole e adempimenti. «Mi pare chiaro – aggiunge – che l’Agenzia delle Entrate non abbia la cognizione chiara delle particolati condizioni operative di un’agenzia di viaggi. Anche negli studi di settore sembra che tutto sia affidato a semplici interpretazioni, e questo non va bene». Laika Viaggi - Catania Preoccupata, ma decisa Ileana Ciancio Paratore (Laika Viaggi, Catania). «Da quando a dicembre Monti ha varato la sua manovra qui dalle nostre parti si è fermato praticamente tutto, almeno nel turismo», fa sapere. «Probabilmente la gente ha pensato bene di verificare le conseguenze di certe misure sui propri bilanci, quindi nelle agenzie sono diminuiti molto preventivi e vendite». Quanto all’operatività, «conosciamo bene le nostre regole e vediamo come si assottiglia sempre più la marginalità». Salvo che per la biglietteria Iata, Laika Viaggi non accetta più pagamenti su carta di credito, «perché – dice – non ho intenzione di pagare commissioni così alte». Un tema su cui è perentoria: «O si rivedono anche questi livelli di commissione che gravano sulle agenzie, oppure si deve dare l’opportunità di fare diversamente. La tracciabilità invece credo che non sia un problema nostro: noi ci siamo adeguati, da cittadini, come negli altri settori». NEWS TRASPORTI Verranno restituite solo le tasse a chi ha comprato un nuovo biglietto con altri vettori Il governo spagnolo va in soccorso dei passeggeri coinvolti nel fallimento di Spanair, che ha interrotto la propria attività improvvisamente venerdì 27 gennaio. Coloro che hanno dovuto comprare un nuovo biglietto utilizzando le cosiddette "Tariffe di riscatto" possono chiedere il rimborso delle "Tasse" pagate e PMR, a titolo di garanzia. Come annunciato dal ministro dello sviluppo, Ana Pastor, questi voli sono esenti dal pagamento Pagina 5 delle tasse, il che significa un risparmio di 8 euro a biglietto. I passeggeri che hanno acquistato uno di questi "Biglietti di salvataggio" messi in vendita dalle compagnie aeree tra il 27 gennaio e il 3 febbraio e vorranno il recupero delle tasse, dovranno inviare una e-mail a [email protected] entro il 15 febbraio 2012. La richiesta deve essere corredata dai dati personali del passeggero, numero di passaporto o carta d'identità, numero di conto corrente dove i soldi verranno rimborsati, originale o copia del biglietto o l'imbarco con volo British Airways di linea e biglietto di volo o carta d'imbarco in una compagnia alternativa. Le richieste di rimborso possono essere inviate anche per posta ordinaria a: Aena Aeropuertos S.A. Dirección Económico Administrativa Peonías, 12 28042 Madrid, Spagna. Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012 ETS, la Cina sfida l’Europa La Caac, Civil Aviation Administration of China, ha vietato a tutte le compagnie nazionali di adeguarsi all’ETS, l’Emission Trading Scheme europeo che, in vigore già da gennaio, vuole tagliare del 21% entro il 2020 le emissioni di CO2 sul continente. Le compagnie che non volessero adeguarsi – incluse le extracomunitarie – rischiano multe di 100 euro per tonnellata di CO2 emessa oltre i limiti consentiti. Non solo, le autorità cinesi hanno anche vietato ai vettori nazionali di aumentare le tariffe per sostenere eventualmente i costi dell’ETS, stimati in circa 95 milioni di euro l’anno: secondo le stime di fonte europea il sistema potrebbe costare ai passeggeri tra 2 e 12 euro la tratta. La decisione cinese rischia di mettere L'Australia verso gli scanner full-body Si studia l'Aviation Security Amendment Bill 2012 L'Australia vorrebbe introdurre scanner fullbody nei suoi aeroporti internazionali entro luglio. E' quanto hanno comunicato le autorità, che parlano di un progetto di legge da presentare in Parlamento questa settimana. Si chiama Aviation Security Amendment Bill 2012 e fa parte del pacchetto annunciato nel 2010, che prevede investimenti di quasi 30 mln di dollari in misure di sicurezza e anti-terrorismo negli otto scali internazionali d'Australia. seriamente in imbarazzo le autorità europee, complicando una situazione già molto controversa. Gli analisti formulano ipotesi le più varie e inquietanti sui possibili sviluppi della vicenda. Siva Govindasamy di Flightglobal ha detto alla BBC che «L’Europa potrebbe perfino bloccare i voli cinesi, il che sarebbe sicuramente visto come ritorsione, e sarebbe comunque una pessima cosa per entrambe le parti», e saggiamente considera che vista la dimensione dei contendenti la cosa dovrebbe essere affrontata e risolta in sede internazionale, da un organismo internazionale, ad esempio la World Trade Organization. Anche perché l’ETS affronta in queste settimane la fortissima opposizione di altri Paesi, dagli Usa al Canada al Brasile all’India. Alitalia ha ridotto di 7 voli i collegamenti per Linate. Annullati i voli di Air Alps da e per Parma Sciopero generale proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl ed Uiltrasporti 1 marzo si ferma tutto il settore dei trasporti Fiumicino, qualche cancellazione per E' stato proclamato per giovedì 1° maltempo e sciopero in marzo lo sciopero generale di 4 ore di tutto il settore dei trasporti dai sindacati Francia Alcune cancellazioni di voli, sia pure per motivi diversi, all'aeroporto di Fiumicino. Per il maltempo sono stati annullati i 6 voli (3 in arrivo e 3 in partenza) della compagnia Air Alps per Parma; mentre a causa uno sciopero di 3 giorni del settore aereo in Francia (piloti, hostess e personale tecnico), in corso da ieri, Air France e easy Jet e Vueling hanno soppresso nel corso della giornata 7 voli per Parigi, di cui 3 in partenza e 4 in arrivo. Da parte sua Alitalia ha ridotto oggi di 7 voli (3 in arrivo e 4 in partenza) i collegamenti per Linate. Enac, attivati i piani neve negli aeroporti In relazione alle avverse condizioni meteo sull’Italia, l’Enac-Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha confermato che in tutti gli aeroporti interessati sono stati attivati i Piani Neve approvati dall’Ente, che prevedono attività specifiche da parte di tutti gli operatori aeroportuali, tra cui, ad Pagina 6 Il bando non è escluso La Caac per ora si è detta fiduciosa che la Commissione Europea sarà aperta alla comunicazione, per la ricerca di una soluzione condivisa del problema, ma un suo portavoce ha poi detto: «La Cina considererà comunque l’adozione di misure necessarie a proteggere gli interesse dei cittadini e delle imprese cinesi». Mentre la Commissione Europea ha fatto sapere che la direttiva ETS consente il bando operativo per qualsiasi compagnia che insista a violare “consistentemente” la normativa in vigore nell’Unione. E nel frattempo la gran parte dei vettori aerei in linea sull’Europa, inclusi gli europei, ha annunciato o già applicato aumenti delle tariffe per sostenere i costi dell’ETS. Filt Cgil, Fit Cisl ed Uiltrasporti. L'annuncio è stato dato con una lettera al presidente del consiglio, Mario Monti, ai ministri del Lavoro e dei Trasporti e alla Commissione di Garanzia sullo sciopero "per la grave condizione dei trasporti nel Paese, ulteriormente aggravata dalle decisioni del Governo". "La mobilitazione e lo sciopero spiegano le tre organizzazioni sindacali di categoria - riguarderà tutte le attività del comparto, dal trasporto pubblico locale a quello ferroviario, dal trasporto aereo a quello marittimo e portuale. Stop anche all'autotrasporto, alla viabilità su strade ed autostrade, alla navigazione sui laghi, all'autonoleggio, al soccorso stradale ed alle funivie". Per i sindacati, "è indispensabile una politica dei trasporti adeguata alle esigenze di sviluppo e soprattutto che siano corretti interventi sbagliati che aggravano i problemi per i cittadini, per la aziende e per i lavoratori". esempio, il mantenimento delle piste libere dalla neve e le operazioni di de-icing (sghiacciamento) delle ali degli aeromobili. Le direzioni dei vari scali e la direzione generale monitoreranno la situazione aeroportuale sino al termine dell’emergenza neve, previsto per la prossima settimana. www.enac.gov.it AIr France ha già annullato 9 voli. Passeggeri possono rinviare viaggi Francia, disagi per sciopero trasporto aereo Si intensificano in Francia i disagi negli aeroporti, al secondo giorno di sciopero del personale aereo contro una proposta di legge che vorrebbe introdurre il servizio minimo garantito in caso di sciopero anche per i voli, come già avviene per le ferrovie. A Parigi Roissy-Charles de Gaulle, gli annullamenti imprevisti sono il doppio rispetto a ieri, a causa soprattutto di una maggiore partecipazione dei piloti alla mobilitazione: la sola Air France, compagnia più colpita, ha già annullato nove voli, tra cui uno per Milano. Va un po' meglio a Parigi Orly, dove i voli annullati sono per ora solo due. Ieri Air France ha annullato il 33% dei voli a corto e medio raggio, soprattutto voli interni sulle rotte con collegamenti più frequenti, e il 12% di quelli a lungo raggio. Per la giornata di oggi, il vettore francese prevede una situazione più difficile, e garantisce di mantenere il 50% dei voli a corto e medio raggio e il 70% di quelli a lungo raggio. Ai clienti è ancora proposta la possibilità di rinviare il proprio viaggio, con un sistema semplificato di modifica delle prenotazioni. Pure easy Jet ha affermato di non prevedere "disagi maggiori", grazie anche all'utilizzo di personale "in stand by", ovvero mobilitabile in caso di assenza inattesa. Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012 NEWS ESTERI Maldive, i tour operator: “I turisti non si sono accorti di nulla” ROMA – I turisti che sono in vacanza nel paradiso delle Maldive non si sono nemmeno accorti che il presidente Mohamed Nasheed si e' dimesso sotto la spinta di violente proteste dell'opposizione in atto un colpo di Stato. La rassicurazione arriva da Roberto Corbella, presidente di Astoi, Associazione che riunisce i maggiori tour operator, aderente a Confindustria. ''Chi ha saputo cosa stava accadendo – spiega Corbella – lo ha saputo dall'esterno, ovvero da amici e parenti italiani che li hanno informati. La situazione, per come sta evolvendo, non dovrebbe avere ripercussioni per il turismo, la programmazione dei viaggi, almeno per ora procede regolarmente. Del resto, tutti alle Maldive vivono di turismo e quindi hanno grande attenzione affinche' non vi siano ripercussioni per il settore''. Anche la Fiavet, la Federazione che riunisce le agenzie di viaggio, rassicura: le localita' turistiche non sono state toccate dalle manifestazioni e per ora non si registrano disdette. Alle Maldive, al Club Med Kani, atollo a circa 30 minuti a nord di Male, un receptionist, che parla perfettamente italiano, conferma: ''i disordini sono stati solo nella capitale, qui e' tutto tranquillo''. Stamattina le dimissioni del presidente dopo che la polizia ha occupato la tv di stato Maldive, nessun pericolo per italiani dopo dimissioni presidente Sono stati informati di quanto sta accadendo nella capitale Male e "stanno tutti bene gli italiani che si trovano alla Maldive" dove il presidente Mohamed Nasheed si è dimesso dopo che stamani la polizia ha occupato la tv di stato. Lo ha riferito il console italiano alle Maldive, Giorgia Marazzi. Nella capitale, ha riferito il console, ci sono una quarantina di italiani, mentre è elevata la presenza di connazionali nei resort dell'arcipelago dell'Oceano indiano anche se è difficile dare un conteggio preciso. Nell'arcipelago, che conta circa 360mila abitanti, da settimane si susseguono manifestazioni contro il governo. Le Maldive sono tra le mete turistiche preferite dagli italiani e il ministero degli Esteri si è attivato Pagina 7 per garantire l'incolumità dei connazionali che si trovano nell'arcipelago. Ex prigioniero politico e attivista per la democrazia, Nasheed era diventato presidente nel 2008 in seguito alle prime elezioni democratiche dopo 30 anni. Oggi si è dimesso oggi sotto la spinta di violente proteste dell'opposizione lasciando il potere al suo vice Mohammed Waheed Hassan. La decisione è stata vista da molti osservatori come un colpo di stato ma un portavoce dei militari ha escluso un'ipotesi del genere. L'annuncio delle dimissioni è giunto dopo una notte di scontri nella capitale Malé e dopo che alcuni reparti della polizia si sono ammutinati, prendendo il controllo della Tv di stato. Federviaggio: viaggi proseguiranno, atterrati regolarmente 3 charter dall'Italia Maldive, Farnesina: villaggi turistici sono sicuri "Si raccomanda di evitare con cura visite nella capitale Malé nei prossimi giorni, fintantoché la situazione non ritorni alla normalità". E' quanto si legge nell'avviso pubblicato sul sito 'Viaggiare Sicuri' con cui la Farnesina lancia un avvertimento ai turisti italiani che si trovano o che stanno per andare alle Maldive. Comunque, sottolinea la Farnesina, "i villaggi turistici non sono coinvolti e non risentono dei disordini che sono - si ripete - limitati alla capitale. Vi potrebbero essere tuttavia difficoltà con i voli da e per l'aeroporto di Male, che potrebbero subire ritardi o cancellazioni. Si consiglia ai connazionali di registrare i dati relativi al viaggio sul sito Dove siamo nel mondo". Il 'warning' ricorda che "dalla notte di lunedì 6 febbraio i disordini nella città di Malé si sono aggravati ed estesi, con scontri anche gravi fra manifestanti ed esercito, e con un uso estensivo della forza e di sostanze quali spray lacrimogeni e urticanti". Intanto però sono arrivati a Male e ripartiti regolarmente i tre voli partiti dall'Italia con a bordo turisti italiani. "I viaggi per le Maldive proseguiranno - rassicura Alberto Corti, direttore di Federviaggio - si eviterà ovviamente di visitare Male, che era già stata comunque da tempo cancellata dalle visite, sia perché da qualche tempo vi sono manifestazioni, sia perché non ha un interesse turistico particolare. Ho sentito telefonicamente il console onorario italiano alle Maldive, Giorgia Marazzi aggiunge - la quale mi ha confermato che la fase critica è passata e la situazione è sotto controllo. Del resto in questa vicenda non c'é nessun riferimento ideologico a situazioni che si sono verificate in questi mesi in Medio Oriente o in nord Africa e le Maldive sono notoriamente un Paese pacifico". I prossimi viaggi di italiani alle Maldive rimangono dunque confermati né vi sono state disdette, almeno finora; le prossime partenze dall'Italia sono previste per sabato, con arrivo alle Maldive nella giornata di domenica. "Anche gli operatori turistici tedeschi e inglesi, che abbiamo contattato conlcude Corti - hanno adottato la nostra stessa politica e il loro ministero degli Affari Esteri ha emesso un avviso del tutto simile a quello della Farnesina, che raccomanda di evitare visite nella capitale Male e nei luoghi dove vi sono assembramenti". NEWS STATISTICHE Volano gli aeroporti italiani nel 2011: traffico a +6,4% Il 2011 è stato un altro anno di crescita per il sistema aeroportuale italiano, che nonostante la crisi economica ha fatto registrare 149,7 milioni di passeggeri pari a +6,4% rispetto al 2010 e un movimento complessivo di 1,5 milioni di movimenti aerei. Dal consuntivo annuale di Assaeroporti, dunque, la conferma di un settore solido, anche se l’andamento del traffico risulta a macchia di leopardo. Nel dettaglio, lo scorso anno ha fatto segnare risultati positivi in termini di traffico passeggeri per tutte le categorie di scali, con un +3% per la classe di aeroporti con traffico superiore a 10 milioni di pax, un +10,6% per gli scali con traffico tra 5 e 10 milioni di utenti; un +6,5% per gli aeroporti con traffico tra 1 e 5 milioni e infine un +9,6% per quelli con traffico inferiore a 1 milione. Lo scalo di Fiumicino e quello di Malpensa si sono confermati leader incontrastati tra i nostri aeroporti. Nell’àmbito degli aeroporti intercontinentali va sottolineato l’incremento di passeggeri da record registrato dall’aeroporto di Venezia che, con un traffico di 8.584.651 passeggeri, si è attestato a +25%. A tale risultato Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012 Iata: trasporto aereo mondiale in crescita Luci e ombre del trasporto aereo mondiale: la buona notizia, secondo il consuntivo annuale della Iata, è che nel 2011 il traffico commerciale è cresciuto di quasi il 6% rispetto al 2010, con un incremento al di sopra delle aspettative; mentre la cattiva notizia è che la crisi economica morderà anche nel 2012, e per certe regioni del mondo si farà sentire ancor più pesantemente, con una contrazione del segmento corporate e dei viaggi aerei d’affari. Nel dettaglio le compagnie più performanti sono risultate quelle latino-americane con un aumento del 10,2% mentre i vettori europei hanno fatto segnare una crescita del 9,8% e Pagina questo 9 risultato è stato prodotto grazie al buon andamento delle vendite di voli aerei sul lungo raggio. Più contenuta la crescita della regione Asia-Pacifico (+4%) dovuta essenzialmente alle vicende dello tsunami e del terremoto in Giappone. Il load factor (fattore di carico medio di passeggeri) per il 2011 è stato del 78,1%, in lieve calo rispetto al 78,3% del 2010. «Date le condizioni di debolezza nelle economie occidentali, lo scorso anno il mercato passeggeri ha comunque retto bene – ha dichiarato Tony Tyler, dg e ceo della Iata – Ma nel complesso, il 2011 è stato un anno di contrasti. Buona la crescita dei passeggeri, soprattutto nella prima metà dell’anno, compensata da un mercato cargo in declino. Ottimismo in Cina, in contrasto con una certa “depressione” della domanda in Europa. Ironia della sorte, l’euro debole ha sostenuto i viaggi business on demand». «Ma l’Europa risulta essere l’area con il più debole livello di redditività tra le regioni più importanti del settore. La cauta crescita della fiducia delle imprese è una buona notizia – ha concluso Tyler – ma il 2012 sarà ancora un anno difficile». www.iata.org ha contribuito la chiusura nel secondo semestre del 2011 del vicino aeroporto di Treviso. Particolarmente dinamici si sono dimostrati altri aeroporti come Bergamo Orio al Serio con un +9,7% (8.419.948 passeggeri) e Milano Linate con un +9,2% (9.128.522 passeggeri). Crescita sostenuta anche per gli aeroporti di Brindisi con un +28,1%, di Lamezia Terme con +20,1%, di Palermo a +14,3%, di Verona a +12% e di Pisa a +11,3%. Infrastrutture aeroportuali da modernizzare Nonostante il risultato complessivamente soddisfacente del traffico passeggeri registrato per i 37 aeroporti italiani monitorati nel corso del 2011, per Assaeroporti “alcuni fattori endogeni, quali la crisi economica e l’instabilità dei Paesi del Nord Africa hanno determinato un rallentamento nella crescita del traffico, specialmente nel corso degli ultimi tre mesi dell’anno”. A riprova di questo, lo scorso dicembre i 37 scali hanno evidenziato un aumento del traffico non troppo marcato (+2,7%). “La crescita del traffico nel 2011 – si legge nella nota di Assaeroporti – rende ancor più evidente l’esigenza di modernizzare le infrastrutture aeroportuali al fine di migliorare la qualità del servizio per il passeggero”. Le società di gestione aeroportuale, in particolare, auspicano che nel corso del 2012 si possano completare i procedimenti relativi ai contratti di programma e al rilascio delle concessioni totali ancora in corso, favorendo così l’attuazione dei vari piani di sviluppo in un contesto normativo finalmente definito e semplificato che incentivi la crescita del settore per ridurre il ritardo competitivo con le realtà europee maggiormente performanti. www.assaeroporti.it Risultati alberghieri in ripresa sul mercato italiano nel corso del 2011 Tutto ha inizio nel 2010. In un anno che poco aveva a che fare con la ripresa economica ripartiva il turismo inbound nelle città d’arte, regalando boccate d’ossigeno alle imprese alberghiere provate da un lungo periodo di magra. Un contributo evidentemente importante, che ha fatto salire gli indicatori dei conti economici dell’hôtellerie nazionale, stando all’analisi del Servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, ‘Il settore turistico in Italia: una ripresa troppo lenta’. Cifre alla mano, i risultati preliminari dei Pagina 8 bilanci 2010 delle imprese segnano un fatturato in aumento del 2 per cento rispetto all’anno precedente. Dal canto suo, il comparto delle città d’arte ha segnato un recupero del 3 per cento rispetto al picco al ribasso del 2009. “Gli arrivi dall’estero hanno permesso al settore di invertire la rotta - sottolinea l’analisi Intesa Sanpaolo quando il saldo finale aveva segnato un -6,8 per cento. In crescita soprattutto le città d’arte, le località montane e collinari, queste ultime a +4,4 rispetto. Più in difficoltà, invece, il comparto balneare, che segna un -0,1 per cento”. La virata verso l’alto dei fatturati non è, tuttavia, coincisa con una ripresa decisa della marginalità del settore alberghiero, che si è mantenuta ancora al di sotto dei livelli precrisi. “Mediamente la risalita complessiva è stata inferiore al mezzo punto percentuale, con un assestamento del 6,1 per cento, un paio di punti al di sotto dei livelli ante fase recessiva - commenta l’analisi Intesa Sanpaolo -. È ancora una volta il comparto delle città d’arte a mettere a segno uno stacco maggiore dall’andamento complessivo, con un recupero di marginalità di circa 2 punti”. Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012 NEWS SARDEGNA NEWS SARDEGNA ATTUALITA’ Allarme commercio in Sardegna. Per Confcommercio servono gli Stati Generali comunitaria) possano compromettere Confcommercio Sardegna lancia l'allarme per la crisi nel settore in Sardegna. Gavino Sini, presidente regionale dell'associazione, ha scritto una lettera all'assessore regionale al Commercio, Luigi Crisponi, per lamentare una situazione drammatica e chiedere immediatamente la convocazione degli Stati Generali per cercare soluzioni e prendere provvedimenti adeguati. CAGLIARI - “Tra la crisi dei consumi, l’aumento della disoccupazione e gli effetti delle liberalizzazioni che in Sardegna espropriano le competenze in materia della Regione, la situazione in cui versa il commercio è drammatica: chiediamo urgentemente la convocazione degli Stati generali del settore per valutare le priorità, programmare gli interventi e realizzare un Conferenza regionale”. È l’appello lanciato oggi da Confcommercio Sardegna all’assessore regionale del Commercio, Luigi Crisponi attraverso una lettera. Le lamentele. “Non contestiamo né il principio della concorrenza, né quello della libertà e semplificazione nelle conduzione delle attività commerciali – scrive Gavino Sini, presidente regionale di Confcommercio – ma non possiamo accettare che la totale deregolamentazione degli orari di vendita e di aperture festive (norme che disattendono la stessa giurisprudenza la sopravvivenza del comparto”. Confcommercio Sardegna chiede in particolare che i criteri contenuti nelle liberalizzazioni vadano subito declinati e definiti dalla Regione Sardegna. Le richieste. “Lungi dall’aggrapparci a difese di retroguardia – precisa il presidente Sini – guardiamo al futuro che, tuttavia, non può essere costruito con l’espropriazione delle competenze della Regione, degli Enti locali o, peggio, senza argini ad insediamenti nella rete distributiva isolana che potrebbero compromettere la qualità della vita nei nostri territori”. Confcommercio, conclude la lettera, esprime apprezzamento per le dichiarazioni dell’assessore Crisponi in merito al ricorso alla Corte Costituzionale contro “gli indebiti espropri” delle competenze nazionali in materia di commercio e rappresenta all’esponente della giunta Cappellacci “l’urgenza di attivare il confronto sulla rimodulazione della normativa regionale del settore che, nel rispetto della concorrenza e della libertà, tuteli il pluralismo della rete distributiva isolana intesa come infrastrutturazione sociale, insostituibile per la crescita del territorio e per una migliore qualità della vita”. Il turismo diventa ecosostenibile OLBIA. La vacanza ecosostenibile trova casa in Gallura. Il nordest dell’isola punta a diventare il laboratorio di un nuovo modo di concepire il turismo. Con meno cemento e più verde. Con più risparmi e meno sprechi. L’idea di una Gallura più attenta all’ambiente nasce all’università, ma trova immediatamente uno sponsor nell’assessore regionale Luigi Crisponi, ieri a Olbia per benedire l’iniziativa. A fare gli onori di casa il presidente della facoltà di Economia del turismo, Francesco Morandi. «Il settore turistico - ha spiegato - rappresenta oggi un mercato in continua evoluzione. Gli operatori sono chiamati a confrontarsi costantemente con le mutevoli esigenze di una clientela eterogenea, caratterizzata dal bisogno di vivere una vacanza attiva, in stretta relazione con l’ambiente naturale. L’industria turistica deve, pertanto, essere in grado di proporre nuovi prodotti, studiati per attrarre e coinvolgere il viaggiatore in una esperienza unica, da ricordare e raccontare. Tra i nuovi prodotti, i turisti riconoscono un valore importante alle Pagina 9 Crisponi replica alla Confcommercio: "Presto gli stati generali" “Condivido ampiamente le preoccupate riflessioni avanzate dalla Confcommercio regionale in merito alla sofferenza del comparto del Commercio e ai possibili negativi contraccolpi dovuti al decreto Monti sulle liberalizzazioni”. Così l’assessore regionale del Commercio Luigi Crisponi ha accolto favorevolmente le richieste della Confcommercio e della Filcams – Cigl di istituire gli Stati generali del commercio per affrontare insieme la grave crisi che attanaglia il comparto. CAGLIARI - “Come già più volte affermato - ha aggiunto l'esponente dell'a Giunta Cappellacci - la Regione Sardegna è pronta a ricorrere alla Corte Costituzionale contro il decreto del Governo che autorizza orari e aperture per i negozi commerciali in contrasto con quanto stabilito dal titolo V della Costituzione che assegna alle Regioni precise prerogative in tale ambito”. “Le decisioni del Consiglio dei ministri - ha proseguito Crisponi - mettono a rischio l’intera rete commerciale, oggi fin troppo vulnerabile davanti al prepotente avanzare della crisi economica ed alla conseguente riduzione della propensione alla spesa delle famiglie. In tale contingenza appaiono quanto mai corrette le riflessioni della Confcommercio, così come quelle della Filcams – Cgil rispetto al mantenimento in capo alla Regione del diritto alla pianificazione delle regole sugli orari e più in generale negli ambiti del comparto del commercio. D’altronde non è con una presunta libertà di mercato che si stimolano i consumi portando benefici all'economia di un territorio decisamente sofferente quale è quello sardo, che corre seriamente il rischio di veder diminuire il numero delle imprese e dei posti di lavoro”. “Perciò, al fine di rafforzare l’azione di ascolto intrapresa con l'incontro di Vallermosa del mese scorso, sarà convocato - ha concluso l’assessore Crisponi - con procedura d'urgenza, per la settimana corrente, un tavolo collegiale di confronto. In tale occasione avrò il piacere di concertare la data di convocazione degli Stati generali del commercio, occasione unica per condividere azioni e progetti di lungo respiro per il rilancio di uno dei pilastri della nostra economia. Tutto all’insegna di una nuova politica del commercio, che sappia affrontare e vincere la sfida del futuro, dai Distretti urbani del Commercio all'Osservatorio economico, fino alle politiche di incentivazione. Stati generali del commercio intesi, quindi, come laboratorio propositivo e partecipato”. Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012 esperienze ecosostenibili, nell’ambito delle quali il turista diventa protagonista della conservazione dell’ambiente insieme agli operatori della filiera». E proprio turisti e operatori sono stati protagonisti, nel 2011, di un progetto realizzato dal Centro internazionale Itinera di Rimini con l’Università di Sassari e con l’agenzia Sps di Olbia. Nei mesi estivi sono stati intervistati 28 direttori o gestori di strutture ricettive della provincia e 344 turisti. «Da quest’indagine - ha spiegato il ricercatore Alessandro Lutzu, che ha lavorato al progetto insieme al collega Antonio Usai - è emerso come i turisti siano più propensi rispetto agli albergatori alla raccolta differenziata, al risparmio energetico e dell’acqua. Un esempio: per ben 24 operatori su 28 i cestini della differenziata all’interno dell’albergo sarebbero una caduta di stile, mentre l’80% dei turisti intervistati si dichiara entusiasta di poter contribuire a auna migliore gestione dei rifiuti. Esistono i presupposti perché da questo territorio possa svilupparsi un tipo di turismo più attento al verde e all’ambiente». Ad applaudire l’iniziativa dell’università anche l’assessore Crisponi. «A tutela del nostro patrimonio si potrebbe pensare di chiedere un contributo per l’ambiente a ogni persona che mette piede nell’isola. Nel 2011 le presenze sono state oltre 11 milioni. Con un euro a testa potremmo contare su un’enorme cifra. E, per il futuro, si potrebbe prevedere un bonus per gli operatori che puntano su un turismo più ecosostenibile». Più promozione e infrastrutture Le proposte per aprire il mercato Con l'accelerazione del processo di globalizzazione dell'economia, che trae spunto dal vertiginoso aumento nella velocità dei trasporti e delle comunicazioni in genere, appare naturale il ruolo di netta preminenza assunto dalla finanza, cui fa riferimento una categoria di beni (i capitali finanziari) trasferibili in tempo reale in qualunque parte del mondo con un semplice clic sulla tastiera di un computer. Si comprende dunque facilmente come gli 13 investimenti diretti esteri abbiano Pagina assunto un'importanza crescente nel finanziamento delle attività produttive, che in passato potevano far affidamento quasi esclusivamente sul capitale accumulato in sede locale, oppure su quello proveniente dalle aree territoriali con le quali si intrattenevano più stretti rapporti commerciali. CARENZA DI CAPITALI Oltre che per queste ragioni, gli investimenti diretti esteri rivestono una particolare importanza nel caso specifico della Sardegna, nella quale, per ragioni storiche, la carenza di capitale assume un carattere endemico. Circa mezzo secolo fa si cercò di risolvere definitivamente il problema attraverso il finanziamento del Piano di rinascita; ma per quanto ciò sia valso a conseguire un accettabile adeguamento tecnologico, continua invece a esser pressante la dipendenza dai capitali di provenienza esterna. Oggidì, venuta meno la possibilità di massicci interventi pubblici a livello nazionale e risultando ridotti (e comunque condizionati) quelli riconducibili alla politica europea, ai fini dello sviluppo dell'economia Pagina 10 Liori: “In arrivo 10 milioni per la formazione nelle aziende” “Sono disponibili 10 milioni di euro per la formazione all’interno delle aziende, che finanzieranno tutti i 60 progetti presentati e coinvolgeranno almeno 300 aziende”. Lo ha annunciato l’assessore regionale del Lavoro, Antonello Liori, durante la riunione operativa con le agenzie formative che hanno partecipato al bando Focs (Formazione continua in Sardegna), uno degli interventi inseriti nel ‘Piano straordinario per il lavoro’, il più consistente progetto della Regione in favore dell’occupazione. CAGLIARI - “Il bando Focs rappresenta un importante finanziamento per incidere direttamente sulle competenze delle aziende sarde, che necessitano di un continuo aggiornamento delle loro conoscenze tecnologiche, manageriali e dei mercati - ha proseguito l’assessore Liori - Una sfida continua che dà risposta anche ad un problema finora trascurato, come quello della formazione all’interno delle piccole aziende, importante tessuto connettivo dell’economia isolana. In stretta collaborazione con le aziende stesse, sarà predisposta un’offerta formativa che tenga conto delle specifiche esigenze del mondo imprenditoriale, soprattutto considerando il tempo da dedicare, le modalità di fruizione e la capacità di dare risposte”. Coinvolgimento delle aziende. “Proprio in questo particolare momento di crisi, è importante affiancarsi alle aziende – ha aggiunto l’assessore Liori - Perciò, c’è stato un diretto coinvolgimento degli interessati, comprese le associazioni di categoria consentendo alle aziende la manifestazione dei propri fabbisogni ed alle agenzie formative un migliore raccordo tra fabbisogno espresso e capacità progettuale. Con particolare attenzione al tessuto produttivo regionale, sono stati individuati i settori produttivi di riferimento e le conseguenti linee (servizi, artigianato, manifatturiero, agricoltura, turismo, commercio), con attenzione per quelli considerati maggiormente importanti come volani per il rilancio dell’economia isolana”. regionale non rimane che puntare sugli investimenti diretti esteri (ovviamente di natura rigorosamente privata). ITALIA ULTIMA Qual è, dunque, il grado di internazionalizzazione del sistema produttivo della nostra regione? Le schede numeriche qui a lato possono anche apparire confortanti per taluni aspetti: è ben vero che il contributo delle partecipazioni estere risulta nettamente inferiore alla media nazionale, ma, scontando il ben noto dualismo dell'economia italiana, la Sardegna primeggia comunque fra le regioni meridionali e insulari in genere. Il fatto è però che i dati sono relativi all'economia del nostro Paese, che in materia di internazionalizzazione delle imprese occupa una posizione tutt'altro che eccellente: nel decennio 1997-2006, negli Stati membri dell'Unione europea, i flussi degli investimenti diretti esteri in percentuale del Pil vedevano svettare ai primi posti il Belgio (10,9%) e l'Irlanda (9,1%), mentre l'Italia costituiva il fanalino di coda, con una quota di appena l'1%, ben al di sotto della media europea. LE SOLUZIONI Cosa si può fare per migliorare la situazione nella nostra regione? Va subito detto che, considerata la complessità dei fattori che determinano l'attrattività di un territorio per l'investitore straniero, solo alcuni di essi possono essere influenzati in misura più o meno incisiva da provvedimenti adottati in sede locale. Tra questi una particolare attenzione, nel caso della Sardegna, dovrebbe essere destinata al rafforzamento della dotazione infrastrutturale e della rete dei servizi, nonché allo snellimento delle procedure burocratiche e amministrative. Ma occorre soprattutto creare un ambiente più consono all'apertura internazionale del nostro sistema produttivo, sia attraverso interventi di tipo promozionale (si pensi, ad esempio, al potenziale ruolo dei club di sardi residenti all'estero), sia con un adeguamento del capitale umano (favorendo la conoscenza delle lingue e delle istituzioni straniere), sia infine modificando positivamente la nostra mentalità, ancora troppo diffidente nelle relazioni con altri popoli e poco propensa all'accettazione del cambiamento. Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012 NEWS SARDEGNA TRASPORTI Corse Tirrenia tagliate, caos e polemiche La Tirrenia dimezza le corse invernali da e per la Sardegna dopo l’incidente del traghetto “Sharden” a Civitavecchia. Cappellacci: «Da 50 anni siamo vittime di un disservizio». Pili: «Intervenga il Governo» CAGLIARI. È sempre più una Tirrenia bagnarola, mangiasoldi e della malora per i sardi. Lo è ogni giorno, in tutto e per tutto: dallo schianto del traghetto "Sharden", venerdì notte sul molo di Civitavecchia, alla soppressione almeno fino a giugno della Genova-OlbiaArbatax, ai tagli sulla CagliariCivitavecchia, che da corsa giornaliera è stata declassata in trisettimanale. È una Tirrenia in confusione, pasticciona e arrogante. Contro cui ieri si sono scatenati tutti. Altro che programmazione per quest'estate, il commissario Tirrenia anche d'inverno continua a far man contraria alla Sardegna. Certo, l'evento della fiancata squarciata, la nave "Sharden" era in servizio sulla Civitavecchia-Olbia, non può essere imputata fra i dispetti pensati a tavolino, ma chissà perché a pagare le conseguenze del disastro sarà solo l'isola. La riprova è nel comunicato diffuso ieri dalla Tirrenia in amministrazione straordinaria sulla «rimodulazione delle frequenze» all'indomani dell'incidente. A essere stravolta dall'emergenza, stando alle decisioni del commissario, sarà prima di tutto la corsa GenovaOlbia-Arbatax, già cancellata ma ora ufficialmente «soppressa per improrogabili lavori di manutenzione alla flotta». È il quarto anno consecutivo che c'è il taglio, finora inspiegabile adesso almeno c'è un motivo, nonostante la corsa sia prevista come annuale dalla convenzione a garanzia della continuità territoriale marittima. Poi a essere stravolta dall'emergenza "Sharden" sarà la CivitavecchiaArbatax-Cagliari. È stata declassata a trisettimanale, non si sa fino a quando, e per cui: oggi Tirrenia si scusa per il disservizio con un sconto sulle tariffe (dimezzate) e un improponibile bus navetta sostitutivo e gratuito da Cagliari a Olbia: roba da dannati. Non è finita. Le conseguenze del riordino (ma si può chiamare così?) ricadranno anche sulla Genova-Porto Torres, l'unica rotta pare confermata in toto dalla compagnia ma che nel trasporto merci può garantire al massimo mille metri lineari (insufficienti) con le navi della classe Bithia, e sulle linee Civitavecchia-Olbia, rischia di finire sotto pressione, NapoliCagliari e Palermo Cagliari, garantite dal traghetto Toscana, quello che ogni giorno ha sempre almeno un motore in avaria. E invece, guarda caso, dalla sede di Napoli non sono annunciati disservizi sulla NapoliPalermo, a questo punto promossa a rotta intoccabile. Mentre la Sardegna continuerà a prendere il peggio da una compagnia che sarà commissariata per un altro anno, lo ha deciso il Governo, e non sa ancora se a giugno passerà o meno nelle mani private della Cin. Il contratto di vendita, firmato l'estate scorsa, è incriminato dalla commissione Antitrust dell'Unione Europea ed è bloccato. Come se non bastasse, in questi mesi, gli armatori privati che sono gli stessi della cordata Cin acquirenti di Tirrenia - hanno sospeso gran parte delle loro corse sulla Genova-Olbia ed anche questa è una circostanza sospetta. La Regione all'attacco. A muoversi contro la Tirrenia sono stati il presidente Cappellacci («Da cinquant'anni siamo vittime di un pubblico disservizio») e l'assessore ai trasporti. Christian Solinas ha inviato una lettera di protesta al ministro Passera in cui, con disappunto e indignazione, denuncia «le scelte incomprensibili di una compagnia che nonostante le cospicue sovvenzioni statali (72,6 milioni all'anno) continua a isolare la Sardegna». Chiesto un incontro urgente, l'assessore annuncia: «Siamo pronti, se non ci sarà una risposta immediata, ad agire per vie legali». L'attacco di Mauro Pili. Sempre ieri il deputato del Pdl ha rincarato la dose: «Siamo di fronte a un vero e proprio furto di Stato ai danni della Sardegna, con la Tirrenia che continua a spadroneggiare, agisce come il peggiore dei privati, nonostante i contributi pubblici e sia anche vincolata da una convenzione». Per Pili, che ha presentato un interrogazione al ministro Passera, è necessario un intervento urgente da parte del Governo sul commissario liquidatore, e subito dopo «dovrà esserci la rinegoziazione della convenzione», perché «è impensabile che i biglietti Tirrenia costino 17 euro in più di quelli della Flotta Sarda sulle stesse linee: qual è il motivo?». Infine, il deputato del Pdl chiederà al ministro che «le rotte convenzionate non siano più vendute ai privati - questo prevede il contratto di vendita alla Cin - ma messe a gara». L'attacco del Psd'Az. Senza girarci intorno, il capogruppo in Consiglio regionale, Giacomo Sanna, è duro nella controffensiva: «Siamo - scrive - di fronte a una vendetta consumata dal commissario Tirrenia ai danni della Sardegna». Il ragionamento è questo: «Vista l'opposizione che c'è stata alla vendita della compagnia al cartello degli armatori privati e visto che l'Unione Europa ha aperto un'indagine su quel contratto come noi volevamo, il commissario non perde occasione per vendicarsi e isolare la Sardegna e i sardi». Linee tagliate, Regione pronta ad azioni legali è di casa REAZIONI. Gnv ricorre ad Antitrust Se non si parlasse di giudici e ministeri si potrebbe parlare quasi di battaglia navale nei mari sardi. Da una parte l'assessore ai Trasporti Christian Solinas ha scritto ai ministeri dello Sviluppo Economico e dei Trasporti per chiedere l'intervento immediato contro le sospensioni nei collegamenti, giudicate «illegittime», operate da Tirrenia. In particolare lo stop alla Genova-Olbia-Arbatax per Solinas «è un atto grave e intollerabile» su un collegamento che rappresenta per la Sardegna «un servizio pubblico essenziale per garantire la continuità territoriale». Per il rappresentante della Giunta «non è più sostenibile la sistematica violazione dei precetti normativi. Per questo ha chiesto un incontro urgente per invocare «un autorevole intervento» del ministro Corrado Passera affinché «Tirrenia ripristini senza indugio le linee e le frequenze previste in convenzione». Solinas, poi, si riserva di adottare Pagina 11 tutte le opportune azioni a tutela dei diritti dei sardi, quindi anche quelle legali. RICORSO Azioni che, dal canto suo, ha già intrapreso anche Grandi Navi Veloci. Oltre al ricorso di ottobre, la compagnia ha presentato un esposto all'Antitrust contro Saremar l'11 gennaio «sulla mancata ottemperanza degli obblighi di separazione societaria da parte di Saremar» e ha depositato anche una causa al Tribunale di Genova, con udienza fissata a marzo. A ottobre Gnv aveva chiesto spiegazioni sull'uso dei fondi pubblici che la Regione, a suo dire, avrebbe usato per sostenere Saremar. Si chiede il rispetto «della concorrenza». «Le scelte di Saremar sono inaccettabili in un contesto di economia di mercato», scrivono i vertici di Gnv. Ma la risposta di Solinas è netta: «Sono azioni di disturbo scoordinate e che si qualificano soltanto nell'ottica di continuare a lucrare sulle spalle dei sardi». Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012 Tagli Tirrenia, il ministro chiede chiarimenti Indiscrezioni sulla possibile apertura di un’inchiesta giudiziaria sulla compagnia: acquisiti documenti in Regione Presto la convocazione del commissario liquidatore. Le denunce dell’assessore ai Trasporti CAGLIARI. La Tirrenia lunedì ha tagliato le navi e si è tirata addosso fulmini e saette. Ieri la segreteria del ministro ai Trasporti ha confermato che «il commissario liquidatore sarà presto convocato» e «gli saranno chiesti immediati chiarimenti». Sempre ieri si è sparsa la notizia che alcuni investigatori avevano chiesto alla Regione copia della convenzione Stato-Tirrenia. C’è chi indaga e perché? «Non noi», è stata la risposta del procuratore capo Mauro Mura. Il ministro Corrado Passera non ha ancora preso posizione sullo scandalo delle corse soppresse (Genova-OlbiaArbatax) e dimezzate (Civitavecchia-Cagliari declassata a trisettimanale) ma da Roma filtra l’indiscrezione che «un fascicolo sul caso sarà aperto nei prossimi giorni». Ieri c’è stato un via vai di telefonate fra gli uffici della Capitale e quelli dell’assessorato ai Trasporti. Alla fine dalla segreteria del ministro è arrivata la richiesta di «inviare subito alla Direzione generale una relazione dettagliata sulla rimodulazione delle frequenze rispetto a quanto previsto dalla continuità territoriale marittima». In più, a tarda sera, è rimbalzata la notizia che il commissario liquidatore di Tirrenia, Giancarlo D’Andrea, sarebbe stato già convocato dal viceministro Mario Ciaccia e dal sottosegretario Guido Improta per un necessario chiarimento. A sollecitare la svolta era stato, in giornata, l’assessore Christian Solinas, che con la seconda lettera in due giorni indirizzata al ministro Passera aveva chiesto «un incontro urgente per contrastare quello che per tutti i sardi è diventato ormai grave e intollerabile come lo sono questi tagli arbitrari nei collegamenti da parte di chi dovrebbe garantire un servizio pubblico essenziale». Nella stessa lettera, Solinas era stato chiaro nello scrivere che l’incidente in cui è rimasto coinvolta la nave Sharden (venerdì lo schianto sulla banchina di Civitavecchia) da solo non può giustificare «lo stravolgimento delle linee e ancora meno le ennesime violazioni del diritto alla continuità territoriale». Per poi ricordare: «Qualunque decisione, come prevede la convenzione, comunque doveva essere presa in concerto con la Regione e invece così non è stato». Proprio attorno alla convenzione si sono scatenate, nel pomeriggio, altre indiscrezioni. A cominciare da questa: alcuni investigatori, negli uffici della Regione, hanno acquisito copia del contratto Stato-Tirrenia e subito l’acquisizione ha lasciato spazio all’ipotesi che la Procura di Cagliari potesse aver avviato un’indagine per «interruzione di pubblico servizio». Se c’è qualcuno che indaga, «non siamo noi», ha detto Mura. Mari sardi in ostaggio dei privati è di casa spende infatti 364,59 euro. Le rotte della Sardegna sono in mano a Tirrenia, Gnv, Moby, Snav: gli imprevisti dei viaggi Tratte limitate e tariffe alte. Saremar pratica i prezzi più bassi Raggiungere la Penisola in nave è sempre più un'odissea per i sardi. A parte guasti tecnici e incidenti, le tratte sono poche, almeno d'inverno, e con l'arrivo della bella stagione bisogna fare i conti con le tariffe sempre più alte applicate dalle compagnie private. INVERNO In questi mesi, le partenze per Genova e Civitavecchia dai tre maggiori porti dell'Isola sono assicurate solo da Tirrenia (che però ha tagliato la Genova-OlbiaArbatax) e Saremar. Le altre società marittime, infatti, garantiscono solo tratte estive. È il caso ad esempio di Moby che tra Genova e Porto Torres apre le prenotazioni solo dal 31 maggio, così come sulla OlbiaCivitavecchia. Mentre Snav, sulle stesse tratte, è attiva solo dal 31 marzo. Nel frattempo c'è sempre Tirrenia che, nonostante i disagi annunciati lunedì, mantiene i collegamenti dalla città gallurese al porto laziale ma a un costo che parte da 437,06 euro per una famiglia media con due figli (di cui uno al di sotto dei 12 anni) e un'auto al seguito, con una tariffa low cost che non può essere modificata. Il costo pieno arriva a 542,80. Se invece si sceglie il prezzo agevolato per i residenti le tariffe sono più basse e partono da 403,24 euro, sempre la low cost, oppure 457,94 euro se si opta per il regime di continuità territoriale. Più economico il viaggio con Saremar: sulle stesse tratte una famiglia Prezzi molto inferiori, nonostante per le rotte sarde la Tirrenia riceva le sovvenzioni pubbliche, in tutto 72 milioni di euro all'anno. ALTA STAGIONE Più varia la situazione in estate, quando sul mercato operano anche le altre compagnie, che però applicano prezzi elevati. Sulla Genova-Porto Torres, ad esempio, partendo il 31 maggio (e rientrando una settimana dopo), Tirrenia chiede tra i 488,83 e i 662,28 euro (più basso con la tariffa low cost) e tra i 431,21 e i 527,99 euro per i residenti. La Saremar, invece, ha un prezzo fisso, intorno ai 562 euro. Il costo infatti deve ancora essere deciso dalla Regione ma non dovrebbe discostarsi molto da quello dello scorso anno (al massimo potrebbe essere ritoccato per l'inflazione e gli aumenti del carburante). Molto più care le altre compagnie: 665,24 euro per viaggiare con Snav, e dai 685,63 agli 823,63 euro con Moby (601,23 o 685,63 per i residenti). Stesso andamento sulla Genova-Olbia dove per ora non viaggia Saremar. Grandi Navi Veloci chiede a una famiglia 677,40 euro, meno di Tirrenia che invece vuole 953,30 euro (710,02 per i residenti), nonostante i contributi pubblici. Per viaggiare con Moby, poi, si spendono dai 910,40 a 932,40 euro con la tariffa piena e dai 659,20 ai 768,80 euro per i residenti. Tariffe che magari potrebbero cambiare se sulla tratta arrivasse in futuro Saremar. «L'Isola non può subire tutte queste penalizzazioni» Imprese «L'ennesimo affronto alla dignità dei sardi, e una inaccettabile limitazione del diritto della continuità territoriale». La nuova diminuzione dei collegamenti annunciata da Tirrenia con i porti sardi ha suscitato forte indignazione nelle organizzazioni regionali delle imprese e della cooperazione. In una nota il coordinamento regionale unitario degli imprenditori, ha ribadito che «la Sardegna non può essere lasciata in balìa di logiche Pagina 12 Pagina 16 speculative e discriminanti, né può tollerare riduzioni di collegamenti che, oltre a penalizzare la popolazione isolana, mettano all'angolo attività economiche e turistiche, già provate dalla drammaticità della crisi in atto». Per gli imprenditori non sono più tollerabili ulteriori attese. «Il nodo Tirrenia e della politica dei trasporti in generale va sciolto subito sia a livello di governo centrale che comunitario, restituendo ai sardi certezza ed adeguatezza di collegamenti, nonché servizi e tariffe coerenti con il diritto della continuità territoriale per passeggeri e merci». Per il coordinamento la politica dei trasporti è un tassello importante all'interno della più complessiva Vertenza Sardegna. Per questo il mondo imprenditoriale sollecita «un immediato incontro con l'assessore ai Trasporti, Christian Solinas, per il necessario approfondimento, indispensabile a definire una possibile condivisione sul tema e un'azione urgente di tutti i livelli istituzionali». Fiavet Sardegna News 06/12 - 08 febbraio 2012