29 Una nuova casa per accogliere T

Transcript

29 Una nuova casa per accogliere T
CRONACA
Valchiavenna
IL SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI COMO - 22 MAGGIO 2010
P A G I N A
29
CHIAVENNA INAUGURATA PRESSO IL DESERTO GUANELLIANO SU INIZIATIVA DELLA COOPERATIVA NISIDA
Una nuova casa per accogliere
T
re appartamenti
per rispondere all’emergenza casa.
È stata inaugurata sabato alla residenza integrata “Al Deserto” la struttura dedicata al progetto di housing
sociale promosso dalla
Cooperativa Nisida insieme all’associazione delle
famiglie che vivono nel
“condominio solidale”. Al
terzo piano dell’edificio,
storica sede dell’Opera
don Guanella, sono stati
realizzati uno spazio comunitario e tre appartamenti di varie metrature.
Si tratta di due monolocali e di un’abitazione capace di accogliere un’intera famiglia. Le spese sono
state sostenute con il supporto della Fondazione
Cariplo, della Fondazione
Tirelli e della Pro Valtellina. Anche il Comune di
Chiavenna - attraverso
alcune agevolazioni finanziarie e la collaborazione dell’ufficio tecnico e la Comunità montana
hanno supportato quest’esperienza. Per i lavori
sono state impegnate ditte della zona, pronte a
mettere in campo un atteggiamento costruttivo
sotto tutti i punti di vista.
Tutti i soggetti che hanno partecipato al proget-
to erano presenti alla cerimonia. Prima del taglio
del nastro, i responsabili
degli enti locali si sono
soffermati sulla validità
del lavoro portato avanti
da Nisida. «Questa strut-
tura ha una valenza multipla, visto che questo nuovo progetto affianca quelli
dell’ostello e degli incontri fra le mamme - ha
spiegato il sindaco Maurizio De Pedrini -. È una
dimostrazione della validità del lavoro svolto da
Nisida e da chi ha collaborato». Secondo Luca
Della Bitta, presidente
della Conferenza dei sindaci, «ha un valore ancora maggiore in un periodo di crisi caratterizzato
dalla crescita dei bisogni
ed è un grande segno di
speranza». La struttura
opererà in si-nergia con il
centro di accoglienza della Caritas di via Picchi,
limitrofo all’oratorio di
San Luigi, destinato alla
prima accoglienza di soggetti in difficoltà e basato su due posti letto per
la notte e due apparta-
menti. «Saremo attivi su
un secondo livello, nel sostegno a due tipologie di
utenze, puntando sul reinserimento sociale o lavorativo - ha spiegato Clemente Dell’Anna, presidente della Cooperativa
Nisida -. Da un lato risponderemo alla necessità di un alloggio da parte
di persone che possiedono una certa autonomia
nella gestione della propria vita, come stranieri
in difficoltà economiche e
famiglie reduci da separazioni. Saremo attenti anche alle situazioni di disagio che verranno segnalate dai servizi attivi sul
territorio. Saranno affrontate dagli educatori
professionali della cooperativa e dalla comunità
delle famiglie del “condominio solidale”».
sono usciti così profili di
preti nella loro personalità, nella loro forza di testimoni della Fede ed anche
nei loro problemi nel mondo contemporaneo e soprattutto nella loro vita
reale.
in tutto il mondo). Una interpretazione straordinaria hanno avuto i brani di
Bela Bartok, Kreisler oltre
che di Schubert e Beethoven. Inutile dire dell’entusiasmo degli spettatori che
hanno poi fruito i presenti
di due pezzi oltre il programma e di un intermezzo comico di Celestino Tuia. È stato don Giacomo
Mitta, con poche ma sentitissime parole, ad esprimere gratitudine a nome dei
preti presenti, molti dei
quali hanno ringraziato
per la serata anche nella
Messa domenicale.
S.BAR.
SACRA FAMIGLIA DI MESE COME DON PRIMO
Pellegrini a Gallivaggio
«
L
a fede induceva
don Primo a
muovere la parrocchia in frequenti e devoti
pellegrinaggi. Quando si
andava alla Madonna di
Gallivaggio, don Primo voleva che tutti vi prendessero parte. Quelli che non
potevano camminare venivano caricati sopra un carro; ma, salvo gravi malattie tutti dovevano andare
in udienza dalla Madonna
due volte all’anno, maggio
e ottobre. Pure suor Tomasina bramava prender parte e vi si recò anche il 4 ottobre 1939 e il 23 maggio
1940: quest’ultima volta
seduta sul carro sballottante del postaiolo” - con
queste parole ha esordito
la superiora delle Suore di
Mese, madre Fedele. Proprio per tener fede a questo desiderio del fondatore,
sabato 15 maggio, un gruppo di suore e alcuni soci
dell’Associazione amici di
don Primo, si sono recati in
pellegrinaggio al santuario
mariano. Dopo la recita del
Santo Rosario lungo la
“scala santa”, pregando in
particolare per le vocazioni, don Pietro Beretta ha
celebrato la Santa Messa
ricordando le suore della
congregazione della Sacra
Famiglia, e in modo speciale suor Tomasina di cui si
è appena celebrato fa il
centenario della nascita.
CHIAVENNA DEDICATO A TUTTI I «DON»
Concerto per dire grazie
abato 15 maggio
ha avuto ottimo
successo il concerto organizzato al
teatro Victoria per
“ringraziare i don”. In effetti l’intento, dichiarato
già dalla presentazione,
era quello di realizzare un
momento di serenità e di
gratitudine per “salutare i
nostri preti e riuscire ad
esprimere apprezzamento,
affettuosa riconoscenza per
la loro vita spesa per Dio e
per noi”.
S
L’idea di preparare un concerto ed una serata così era
venuta ad un gruppo di laici che hanno preso lo spunto dalla conclusione dell’Anno sacerdotale 20092010.
Alla presenza quindi di un
buon pubblico, con persone
provenienti da tutta la
Valchiavenna e naturalmente di molti dei sacerdoti della Valle, la serata si è
aperta con la proiezione di
una serie di istantanee che
hanno dato la percezione
immediata dei sacerdoti al
lavoro nelle loro parrocchie
e con la gente. Naturalmente le foto hanno susci-
tato anche applausi di simpatia. La serata aveva però
come parte centrale la musica, e che musica! Un concerto per violino e pianoforte interpretato da due artisti di grande livello, di
grandissima capacità tecnica ed interpretativa: Michele Montemurro, al piano e Daniela Cammarano
al violino che hanno suonato, tra l’altro, strumenti di
grande pregio: un pianoforte a gran coda e un violino
della fine del Settecento.
Ha esordito il chiavennasco Montemurro con 4 bra-
ni “Improvviso” di Schubert di grandissima liricità
e capaci di trasmettere
sensazioni ed emozioni agli
ascoltatori.
Ad intercalare i brani per
l’intera serata, persone
provenienti da diverse parrocchie della Valchiavenna,
hanno proposto dei brevi
brani colti dal libro “Preti”
di Vittorino Andreoli, che
ha osservato i sacerdoti da
un curioso punto di vista,
quello dello psichiatra ma
anche di uno che guarda
all’anima ed alla Fede con
particolare attrazione. Ne
Nel prosieguo il concerto
ha proposto il violino di
Daniela Cammarano, napoletana, diplomata al
Conservatorio di Milano,
insieme al pianoforte del
coetaneo Montemurro (entrambi giovani musicisti
ma ormai affermati con all’attivo numerosi concerti