Colture da BIOMASSA: PERFORMANCE
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Colture da BIOMASSA: PERFORMANCE
STUDI E ANALISI / ENERGIE RINNOVABILI Colture da BIOMASSA: PERFORMANCE I primi risultati delle prove che si stanno svolgendo a Campotto (FE), nell’ambito di un progetto finanziato dalla Regione con il coordinamento tecnico-scientifico del dipartimento di Scienze e Tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna. ANDREA MONTI GIUSEPPE PRITONI GIANPIETRO VENTURI Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali, Università di Bologna RENATO CANESTRALE Crpv, Filiera Grandi Colture I l progetto “Valutazione di aspetti agronomici e di trasformazione di alcune colture dedicate per uso energetico in Emilia-Romagna”, finanziato dalla Regione e coordinato dal Centro ricerche produzioni vegetali, approfondisce la valutazione sull’opportunità di utilizzare biomassa ad uso energetico proveniente da colture dedicate nel territorio regionale e definisce la fattibilità tecnico-economica della filiera dalla produzione in campo fino alla trasformazione. La fase produttiva è stata studiata attraverso la messa a dimora, coltivazione e raccolta di colture perenni ed annuali. Nell’ambito di queste attività, allo scopo di offrire al produttore agricolo elementi certi per intraprendere con sufficiente previsione di redditività la coltivazione di specie da biomassa, è stata allestita una prova di confronto fra specie erbacee poliennali da biomassa per energia: panico (Panicum virgatum) e canna comune (Arundo donax). Il coordinamento tecnico-scientifico della prova è stato affidato al Dista (dipartimento di Scienze e Tecnolo80 • NOVEMBRE 2006 • gie agroambientali) dell’Università di Bologna. La prova, tuttora in corso, si sta svolgendo a Campotto (FE), presso l’azienda “Due Ponti” del Consorzio della bonifica renana. Le parcelle sono state dimensionate in maniera tale da consentire il normale funzionamento di macchine convenzionali. In particolare, le parcelle, di dimensioni pari a 2.250 metri quadrati (15 per 150 metri), sono state disposte secondo uno schema a blocchi randomizzati con tre repliche. Oltre alle produzioni di biomassa, verrà valutata la capacità di accumulo di carbonio nel suolo delle due specie. PANICO (PANICUM VIRGATUM) La semina è avvenuta il 12 maggio 2004 utilizzando 4,2 chilogrammi/ettaro di seme della varietà “Alamo” (germinabilità 70%). La semina è stata effettuata con seminatrice da frumento (modello Garavini 1225), deponendo il seme in maniera continua sulla fila e con interfila a 48 centimetri. Successivamente alla semina sono state effettuate tre irrigazioni da 25 millimetri ciascuna, che hanno consentito un’emergenza regolare, ultimata in data 9 giugno. Nei mesi di giugno e luglio sono state effettuate altre tre irrigazioni di soccorso (30 millimetri ciascuna) al fine di favorire l’affrancamento dell’impianto. PANICO e canna comune, a CONFRONTO Le raccolte sono avvenute durante il periodo invernale per favorire il maggior accumulo di biomassa, il completamento della traslocazione degli assimilati al rizoma e l’essiccazione naturale del prodotto. Le date di raccolta sono state il 16 febbraio 2005 (1° anno d’impianto) e 25 gennaio 2006 (2° anno). La raccolta meccanica è stata effettuata come segue: taglio a 4-5 centimetri da terra e rotoimballatura. Circa sette giorni prima della raccolta meccanica, un campione di biomassa totale è stato prelevato manualmente, su ciascuna replica e su una superficie di 6 metri quadrati, al fine di determinare l’altezza e la produzione di biomassa fresca e secca. A partire dal secondo anno, successivamente alla raccolta, sono stati prelevati tre campioni di terreno a tre diverse profondità (0-20; 20-40 e 40-60 centimetri) su ogni replica (27 campioni totali), al fine di stimare il bilancio di carbonio. Allo stesso modo è stato effettuato un campionamento della biomassa per sottoporlo ad analisi qualitative anche in confronto con quelli di altre analoghe prove in atto da parte del Dista. CANNA COMUNE (ARUNDO DONAX) L’impianto è avvenuto il 5 luglio 2004, trapiantando piantine allevate in vasetti di torba (12 per 8 centimetri) e provenienti dall’Università di Catania. La deposizione delle piantine è stata effettuata previa assolcatura in file distanti. La distanza delle piantine sulla fila è stata pari a un metro, ottenendo così una densità d’impianto pari a una pianta per metro quadrato. Successivamente al trapianto sono state eseguite 7 Coltivazione di panico. (Foto Dell’Aquila) irrigazioni di 30 millimetri ciascuna. In questo modo la percentuale di sopravvivenza delle piantine è risultata pressochè totale. Le raccolte sono state eseguite in corrispondenza delle raccolte di Panicum v. adottando la stessa metodologia. Al pari di Panicum v., anche su Arundo d. è stato prelevato manualmente un campione di biomassa, su una superficie di 6 metri quadrati, su cui sono stati determinati produzione totale di biomassa fresca e secca, altezza e diametro dei culmi. Al termine della raccolta sono stati prelevati 3 campioni di terreno a diverse profondità per le successive analisi del contenuto di carbonio del suolo. Un campione di biomassa è stato essiccato a 60 gradi centigradi e conservato per successive analisi qualitative. L’elaborazione statistica è stata effettuata in accordo al modello lineare di analisi della varianza adattato allo schema sperimentale a blocchi randomizzati. La varianza nei due anni è risultata omogenea e pertanto dati di biomassa, fresca e secca, dei 2 anni, sono stati analizzati in maniera raggruppata, considerando l’anno come fattore random e la specie come fattore fisso. LE VALUTAZIONI PRELIMINARI Come atteso, l’effetto dell’anno è risultato significativo: le produzioni di biomassa secca e fresca sono risultate nettamente inferiori nel primo anno d’impianto. La perdita di produzione dovuta all’affrancamento dell’impianto è però apparsa nettamente maggiore in Arundo d. rispetto a Panicum v., con produzioni, nel primo anno, rispettivamente pari al 15% e al 30% rispetto a quelle ottenute nell’anno successivo (vedi tabella 1). L’analisi cumulata non ha mostrato differenze significative fra le 2 specie, sia in termini di biomassa fresca che secca. Le uniche differenze signifi• NOVEMBRE 2006 • 81 STUDI E ANALISI / ENERGIE RINNOVABILI cative fra specie hanColtivazione no riguardato il condi canna comune. tenuto di umidità alla (Foto Dell’Aquila) raccolta, che è risultato più elevato in Arundo d. (53% nella media dei due anni) nei confronti di Panicum v. (35%). Relativamente ai caratteri biometrici, è da rimarcare la notevole altezza di Arundo d., circa doppia rispetto a Panicum v. (468 ± 33 centimetri, contro 212 ± 5 centimetri), che ha determinato un significativo rallentamento delle operazioni di raccolta meccanica (difficoltà di convogliamento dei culmi). Il più elevato diametro basale di Arundo (16.8 ± 0.8 millimetri) non ha determinato alcun problema di taglio. In maniera assolutamente preliminare, i risultati del primo biennio mostrano che la produttività di Tab. 1 - Produzione di biomassa fresca e secca (g/m), Panicum v. non si discosta significaticontenuto di sostanza secca (%) e altezza (cm) di Arundo donax vamente da quella di Arundo d., mene Panicum virgatum nel 2004 (anno d’impianto) e 2005. tre il costo di impianto di della prima specie è risultato nettamente inferioSOSTANZA PESO FRESCO PESO SECCO ALTEZZA re a quello della seconda. Tuttavia, queSECCA ANNO sti risultati devono essere riconsideArundo Panicum Arundo Panicum Arundo Panicum Arundo Panicum rati tenendo conto degli aspetti quali2004 561 900 248 619 0,44 0,68 213 132 tativi del prodotto ottenuto in funzione della destinazione d’uso e della dura2005 3.617 3.083 1.804 1.934 0,50 0,62 468 212 ta economica degli impianti, che potrà MEDIA 2.089 1.992 1.026 1.276 0,47 0,65 341 175 essere nota solo con il proseguimento delle ricerche. A questo proposito Tab. 2 - Analisi della biomassa di Arundo donax sono state eseguite, e Panicum virgatum in confronto con altre specie poliennali e annuali. presso un laboratorio specializzato, le anaPOTERE CALORIFICO POTERE CALORIFICO CLORO TOTALE LOCALITÀ EPOCA lisi relative al potere COLTURA SUPERIORE INFERIORE (% Peso) DI PROVA DI RACCOLTA calorifico superiore e (Kcal/kg) (Kcal/kg) inferiore e alla perARUNDO 4.100 4.050 0,15 Campotto (FE) Invernale centuale di cloro su un campione di bioPANICO 4.400 4.350 0,12 Campotto (FE) Invernale massa delle 2 specie MISCANTO 2.900 2.850 0,10 Cadriano (BO) Invernale relative al raccolto effettuato nel marzo KENAF 3.200 3.100 0,06 Cadriano (BO) Estiva 2006. I risultati otteSORGO 3.900 3.850 0,13 S. Agata (BO) Estiva nuti sono riportati in SORGO 4.350 4.300 0,14 Padulle (BO) Invernale tabella 2. ■ 82 • NOVEMBRE 2006 •