Pagelle 21° Giornata

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Pagelle 21° Giornata
Pagelle della 21° Giornata
A.S.D. VASTO SUD – BORGO ROSSO = 5-2 ( Rossi Gia. 25’, Palumbo 32’, De Guglielmo 60’, Lucci 78’,
Capriati 86’ )
L’angolo di Bisteccone: Dopo la festa molti dei giocatori son rimasti come me nella foto, sigh…sigh...(prima
foto) Ora aspetto con ansia l’arrivo dei play-off con il vento in poppa (seconda foto)! Le vostre feste sono lo
spettacolo dello spettacolo. Buon cin cin e FORZA VASTO SUD, portatemi sul tappeto volante, il vostro caro
Bisteccone Galeazzi!
Lo Speciale:
lo speciale di oggi è dedicato a tutta la Squadra. Un campionato partito il 01/10/2011 con una bellissima
vittoria in trasferta contro il Villa Scorciosa per 1-3. Sembrava subito mettersi bene per l’armata di Mister
Acquarola, ma fu solo un lampo, perché la Squadra nel girone d’andata fece molte belle partite ma vuoi per
sfortuna, vuoi per errori, vuoi perché non era ancora una squadra compatta, finì nella parte bassa del
tabellone concludendolo con soli 13 punti all’attivo. Tutti aspettavano la Svolta, consci delle qualità
tecniche individuali che si avevano in campo, i risultati dovevano cominciare a darci ragione. Così dall’inizio
del girone di ritorno comincia un bellissimo ciclo di vittorie che porta la squadra a ridosso dei tanto
desiderati play-off, ad oggi nel girone di ritorno annoveriamo ben 6 vittorie e 2 strettissimi ed immeritati
pareggi. Penso che il bello a questo punto dovrà ancora venire, perché si potrà anche perdere ma le
immagine dell’ultima festa di Pasqua testimoniano l’attaccamento e la felicità che si prova a far parte di
questo gruppo meraviglioso, a cominciare dai Giocatori, alla Dirigenza ai Sostenitori e Tifosi tutti. Quindi
continuiamo così cari ragazzi, andiamo avanti, divertiamoci uniti più di prima dando sempre il massimo e
cantando “ohohohoh…oooooooohhhh…ohohohoh…oooooooohhhh…FORZA VECCHIO CUORE…FORZA
VASTO SUD. Cin cin e fantasia il vostro Geronimo Barbadillo.
Geronimo Barbadillo
L’angolo del “dammi i soldi che ti compro un gioiello”:
Un
panciuto
talento
ungherese
dal
caratterino difficile, detto anche il perchettaro dei Navigli, e il salamino
ungherese…
Sembrava un predestinato: Lajos Detari muove infatti i suoi primi passi nel mondo del calcio nelle file
dell’Honved, insieme al leggendario Puskas, con il quale spesso si vengono a creare delle scontate quanto
pericolose similitudini. Considerato come il miglior calciatore ungherese degli ultimi 25 anni, trequartista
geniale ed elegante, con la squadra ungherese ha vinto 3 campionati ungheresi e altrettanti titoli di
capocannoniere per tre stagioni consecutive, dal 1984 al 1986. Dopo sei stagioni in Patria fa il grande salto
nella Bundesliga, nelle file dell’Eintracht di Francoforte. Il talentuoso magiaro in riva al Meno resta un solo
anno, ma disputa un grande campionato e, grazie ad un suo gol in finale con il Bochum, regala ai rossoneri
la Coppa di Germania. I maggiori club europei si interessano a lui, in primis la Juventus, con la quale prese
parte ad una tournee in America. Purtroppo per lui la squadra torinese preferì puntare su un promettente
giovane che veniva dalla Fiorentina, tal Roberto Baggio da Caldogno, e contemporaneamente gli arrivò
una “proposta indecente” dall’Olympiakos Pireo. Finisce quindi dritto dritto in Grecia: nei due anni che
passa ad Atene Lajos dà spettacolo, ma l’inatteso arresto del Presidente del club lo costringe a fare di
nuovo le valigie. E’ l’estate del 1990 quando, diventato Capitano della Nazionale ungherese, lascia la
Capitale ellenica e approda nientemeno che al Bologna: “Arriva il nipote di Puskas” titola uno dei principali
giornali sportivi della Penisola. Debutta in Coppa Italia nel derby vinto contro la Reggiana per 4-1 il 5
Settembre, ma il campionato si rivelerà più difficile del previsto, tant’è che finisce con la retrocessione.
L’ungherese resterà al “Dall’Ara” anche per un’altra stagione in Serie B, evidenziando un sinistro brillante
e una tecnica prelibata, unite però ad una costante indolenza ed un fisico non propriamente adatto ad un
campionato impegnativo come quello italiano. Senza contare l’eccessiva arroganza di cui si rendeva
interprete, tipica di chi si sente superiore, sempre e comunque. A mero titolo esemplificativo, al termine
di una gara vinta dai rossoblu, un giornalista chiese a Detari come avesse fatto a sbagliare un gol
praticamente fatto, e Lajos rispose serissimo: «L’ho sbagliato apposta, così i miei compagni impareranno a
passarmi di più la palla». Evitata di un soffio la C1, Detari lascia la società felsinea con qualche strascico di
polemica ed accetta l’offerta dell’Ancona, che per la prima volta nella sua storia si appresta a disputare la
massima Serie. Ma le cose non andranno bene: nuova retrocessione e, dopo una breve parentesi in
Turchia, il passaggio al Genoa, dove resterà pochi mesi cadendo nel più totale anonimato. Era evidente
che il talento del magiaro si era ormai affievolito, anche se in Italia si è visto solo a sprazzi. Famoso per il
carattere forte tipico del leader, nella sua avventura italiana litigò con tutti, ma proprio tutti, a partire dai
compagni di squadra fino al magazziniere. Ma uno come lui non si poteva non perdonare, d’altronde era
spesso in grado di vincere le partite da solo. Tuttavia, gli unici che erano disposti ad ingaggiare l’ormai bolso
rifinitore erano gli svizzeri del Neuchatel, che lo sopportarono solo per un anno, a causa dei contrasti sorti
con l’allenatore francese Gilbert Gress che, all’inizio della stagione successiva, lo mette fuori squadra.
Durante questa annata dice addio alla Nazionale magiara con 61 presenze e 13 reti, dal 1984 al 1994. Lajos
torna quindi all’ovile, in Ungheria, dove decide di restare inattivo per un anno, ma la voglia di giocare gli
torna immediatamente quando dall’Austria lo chiama il Sankt Polten, ambiziosa formazione di seconda
divisione. Con questa squadra Detari vince la classifica marcatori, ma la promozione nella massima Serie
austriaca non arriva. Verso la fine del 1998 il fuoriclasse ungherese, giunto ormai all’età di 35 anni, torna in
Patria dove vestirà le maglie del BVSC Budapest e del Dunakeszi ma, dopo un breve periodo in Romania
nelle vesti di allenatore del Bihor Oradea, tenta un’ultima esperienza in una sconosciuta squadra slovacca,
l’Horna Poton, al termine della quale smette di giocare e inizia la carriera di allenatore a tutti gli effetti. Una
carriera ancor più movimentata di quella vissuta da giocatore, costellata da parecchi colpi di scena, il cui
apice giunge nel Marzo 2006, quando il Presidente della federazione ungherese István Kisteleki gli chiese di
guidare la massima rappresentativa Nazionale insieme a Peter Bozsik. Lajos accettò, ma dopo solo 10 mesi
decise di lasciare a causa dei pessimi risultati conseguiti. Una leggenda metropolitana lo vede proprietario
di un chiosco che vende porchetta a Milano Marittima. Evaristo Beccalossi
Pagelle della 21° Giornata
A.S.D. VASTO SUD – BORGO ROSSO = 5-2 ( Rossi Gia. 25’, Palumbo 32’, De Guglielmo 60’, Lucci 78’,
Capriati 86’ )
Distinta: Galante, D’Ermilio, Salvatore, Forte, Ciccotosto, Carluccio, Rossi Gia., Lorenzetti, Rossi G., Bruno,
Lucci, Desiati, De Guglielmo, Palumbo, Acquarola, Capriati. Mister Acquarola P.
Galante 6: Subisce due goal, senza essere mai impegnato, un po’ più di attenzione meriterebbe la punizione
che gli si stampa sulla traversa. Purtroppo anche se per causa di forza maggiore si perde la mitica festa di
Pasqua e il suo voto cala.
Salvatore 7: Anticipa sempre l’avversario, e chiude bene tutti gli spazi, alla festa regala cin cin e vino rosso.
Ciccotosto 7+: Alcune accelerazioni sulla fascia sono devastanti, alla cena dà il meglio di se con la chitarra,
con un’inno che già si sente nei cellulari! grandissimo.
Forte 7: Sempre presente su tutti i palloni, rilancia con grande intelligenza, il dopo gara è uno show al
Circolo, il 2 ed il 3 sono suoi!
D’Ermilio 7: Và spesso in aiuto del centrocampo, buoni un paio di traversoni al centro, al Circolo fa coppia
fissa con Forte, la 25 è la loro forza, grandi giocatori ottimi passatellisti.
Bruno 7: Gran corsa e buona copertura, svolge diligentemente il suo compito, alla festa si trasforma e
diventa un super eroe inebriato anche dai fumi. Innamorato pazzo del tappeto volante.
Rossi Luca 7+: Gran goal in anticipo sul traversone di destra, si beve tutta la fascia e pure il vino cotto
dall’occulto.
Lorenzetti 7: Anche se con qualche acciacco stringe i denti per essere della partita e offre buone giocate,
grande temperamento, cassiere inossidabile alla festa. Grandissimo!
Rossi Giuseppe 7: Cerca di risparmiarsi perché leggendo la sfera di cristallo vede già la vittoria, e il dopo
che ci sarà la battaglia, il suo tappeto vola alto e con lui tutta la squadra. Grande Mago!
Lucci 7+: Grande a centrocampo, meglio in attacco dove realizza l’ennesimo goal. Buone accelerazioni e
passaggi filtranti come nell’occasione del taglio per Loris. Vai così!
Desiati 7: Gli manca solo il goal, ma offre una prestazione di altissimo livello con continui scatti offrendo un
prezioso punto di appoggio.
Palumbo 7+: Goal a parte, dove si beve tutta la difesa, facendo sedere il portiere, offre spunti e tagli da
puro brasiliano! Vai Palumbinho!
Acquarola M. 7: Grandi inserimenti, si propone e va sempre in profondità creando scompiglio. Potrebbe far
goal ma anche lui pensa alla cena e al dopo cena.
De Guglielmo 7+: Goal, appoggi e tanto ancora, si batte come un leone, dice che beve l’acqua ma a li
bicchieri gli fa scroccà le scennele.
Capriati 7,5: Il goal TRSP è il suo, grande controllo e poi bomba da fuori, spettacolare. Il suo problema è la
curva del minnezzaio, dove fà un leggero fuori pista. Il Circolo il suo campo di battaglia. Immenso.
Mister Acquarola F.P. 7,5: Se avesse una squadra come quella della festa pure in campo, altro che Real
Madrid, allenerebbe la Nazionale!Per tutta la serata ha apprezzato l’uno due alla calata, i fraseggi tra birra e
vino rosso, le triangolazioni veloci tra grappa-jagher-ramazzottino, la serpa nera live, ed ultimo l’ola all’inno
con un grande ohohohoh…oooooooo…FORZA VASTO SUD!
Tifosi 7,5: Tornano in casa i Tifosi ed espode la curva per i gran 5 bei goal che la squadra regala a loro.
Grazie di cuore da tutta la Società per l’affetto e per l’incitamento continuo…
Ohohohohohoh…oooooooo…ohohohohohoh…ohohohohoh…FORZA VASTO SUD…
Il Tappeto Volante: Voto 10, chi ha avuto il piacere di salirci sopra non riesce a raccontare nulla per l’estasi
che si prova quando si è su!
La serpa nera: Voto 10, ondeggia nelle menti, risuona negli animi, si avvinghia ai pensieri inebriando tutti i
cuori!