ISRAELE VUOLE VERAMENTE LA GUERRA CONTRO L`IRAN?

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ISRAELE VUOLE VERAMENTE LA GUERRA CONTRO L`IRAN?
ISRAELE VUOLE VERAMENTE
LA GUERRA CONTRO L’IRAN?
d. CURZIO NITOGLIA
27 febbraio 2012
http://www.doncurzionitoglia.com/israele_vuole_vera_guerra_iran.htm
● Per iniziare, alcuni analisti pensano, non senza motivi, che la guerra contro l’Iran non
avr‚ luogo. Tuttavia altri, pur non essendo assolutamente certi della guerra, ritengono, in
maniera alquanto sfumata e tra molti “distinguo”, che essa … molto probabile.
Nell’ultimo articolo “2012 l’anno dell’Iran e d’Israele?” ho riportato le ragioni di coloro
che si dicono certi del conflitto bellico, in questo articolo cerco di riassumere le tesi di
quelli che lo sostengono, ma in maniera meno categorica. Vediamole assieme.
● Il governo d’Israele sta premendo sempre pi† sul Presidente Obama perch‡ attacchi
l’Iran oppure che lasci che lo faccia apparentemente solo Israele, ma per trascinarvi in
realt‚ gli Usa volenti o nolenti. Anche se l’idea di un'altra guerra nel Medio Oriente … cosˆ
stravagante da sembrare attualmente inconcepibile.
● Ci‰ nondimeno, questo … l’anno delle elezioni presidenziali americane e nessuno in
America dir‚ no al Primo Ministro israeliano Binyamin Netanyahu. L’entusiasmo per la
guerra aumenter‚ ai massimi livelli entro marzo, quando la potente lobby ebraica AIPAC
terr‚ la sua conferenza annuale presentando l’Iran come la nuova Germania nazista e
arrivando praticamente ad affermare che solo la guerra potr‚ fermare questi nuovi
nazisti.
● Nonostante ci‰, gli analisti non credono che Netanyahu o la sua lobby siano tanto
desiderosi di andare alla guerra da soli e direttamente. Dopo tutto l’intelligence di
Israele si oppone per una serie di ragioni. C’… il timore degli alleati Hezbollah iraniani in
Libano, sul confine nord israeliano, che possiedono decine di migliaia di missili da
lanciare in caso di attacco all’Iran. Soprattutto c’… la consapevolezza che nessuno sa se
un attacco renderebbe pi† sicuro Israele o se minaccerebbe la sua stessa esistenza.
● Pertanto sembrerebbe che Netanyahu e i suoi seguaci non vorrebbero veramente una
guerra in questo momento. Vogliono soltanto che si capisca che il capo sono loro e che gli
Usa prendono ordini da loro, facendo la guerra per conto d’Israele.
● Attenzione! tutto ci‰, non … un bluff. E certamente non lo sar‚ se Netanyahu ottiene il
Presidente statunitense che vuole in novembre, un repubblicano che combatter‚ la
guerra che Netanyahu vuole, ma che non … ansioso di combattere lui stesso.
● Secondo Maurizio Blondet (FDF, 10 Febbraio 2012) l’Iran non sarebbe attualmente una
reale minaccia per l’esistenza d’Israele. Ma la leadership israeliana usa questo slogan per
impressionare l’opinione pubblica occidentale. Lo conferma anche l’ex capo del Mossad
Efraim Halevy alla TV russa “Russia Today, citato da Blondet.
● Halevy, … in realt‚ un falco nonostante mostri, in questa congiuntura, un apparente
ramoscello di ulivo. Infatti la sua proposta a Teheran, … quella di rinunciare per sempre al
programma nucleare Šfirmando un accordo con Israele in garanzia di questo impegno‹.
Dunque inchinandosi ad Israele per trattato di rinuncia; … insomma la usuale posizione del
progetto di dominio mondiale sionista.
● Halevy … quello che, a novembre, denunci‰ in un’intervista al Jerusalem Post: ŠIl vero
pericolo esistenziale per Israele viene dall’interno‹, additando gli estremisti religiosi
sionisti e i loro rabbini fanatici, e la loro influenza sul governo Netanyahu e sull’esercito.
● Halevy non … il solo: fa parte di quel gruppo di dirigenti dello spionaggio israeliano,
capeggiati da Meir Dagan (un altro capo del Mossad), che non hanno lesinato critiche
all’avventurismo messianico di Netanyahu. Ne fanno parte, oltre a Dagan, il generale
Gaby Ashkenazi (capo dello Stato Maggiore israeliano dal 2007 al 2011), e Yuval Diskin, il
capo dello ShinBeth (il servizio interno).
● Dagan ha denunciato una specie putsch dei paranoici mistico/politici contro le spie con
la testa sul collo: [cfr. Bar Kob‚ e gli Zeloti a Masada nel 132, che provocarono Roma la
quale rispose con Adriano nel 135] ŠDiskin, Ashkenazi ed io siamo riusciti a scongiurare
tutte le avventure pericolose‹, ha detto, prima fra tutte l’attacco all’Iran; mentre
Šadesso non c’… pi† nessuno che gli si metta contro‹, dato che Netanyahu ha riempito le
alte cariche spionistico-militari dei suoi yes men.
● Sempre Maurizio Blondet (FDF, 12 Febbraio 2012) ci spiega che Vladimir Putin, ha
collegato la situazione attuale in Libia con quello che potrebbe accadere alla Siria se
fosse investita da un intervento occidentale: ŠCapisco la natura del passato regime libico,
se n’e … parlato molto‹, ha detto Putin; Šma nessuno parla della situazione che prevale
attualmente in Siria e altre citt‚ libiche che avevano appoggiato Gheddafi. Vi si
commettono crimini spaventosi e nessuno ne parla, perch‡ si tratta delle orribili
conseguenze dell’ingerenza straniera armata. Lo stesso pu‰ avvenire in Siria‹.
● Russia Today, il 9 febbraio, ha sottolineato che forze speciali britanniche e del Katar
sono in Siria ad addestrare i ribelli ad Homs, fornendo direzione tattica e munizioni.
ŠQuattro centri operativi sono stati insediati nella citt‚ con le forze armate sul campo
che preparano la strada per una incursione militare in Siria‹.
● La stessa Russia Today ha denunciato le manipolazioni dei media occidentali sulle
vittime del regime siriano, e sulle vittime che i ribelli stanno facendo in Siria. Ha
intervistato Ali Rizk, un analista di Beirut, che dice: ŠPer l’Occidente non c’… da
negoziare; c’… da rovesciare un regime che … parte di un blocco di cui i poteri occidentali
vogliono liberarsi‹.
● Mosca ha detto chiaro che un attacco alla Siria e all’Iran Šaprirebbe una breccia nel
fianco Sud della Russia‹, dunque proteggere i due regimi diventa per il Cremlino un
primario interesse nazionale. Per le prossime settimane del 2012, Mosca ha organizzato
un’esercitazione militare senza precedenti per vastit‚ nel Caucaso, ŠKavkaz-2012‹, in
congiunzione con l’Armenia e la repubblica di Abkazia, approfittandone per rafforzare la
sua presenza militare nella regione.
● Forse anche questo pu‰ chiarire perch‡ il Mossad, per bocca del suo ex capo Efraim
Halevy, … andato a tendere il suo improbabile ramoscello d’ulivo all’Iran, ma da una
televisione russa, ossia parlando a Mosca.
● Il famoso ex analista della CIA Philip Giraldi scrive che Washington … letteralmente
consumata dal problema iraniano; la stampa governativa ed i commentatori sono alla
ricerca di un casus belli, qualcosa chiamato ‘La Minaccia Iraniana’. Anche se l’Iran ha un
bilancio militare minuscolo e non ha mai attaccato nessuno, … ci‰ nonostante una
minaccia globale, che va gestita manu militari se tutto il resto (la capitolazione persiana
di fronte a Israele) fallisce.
● Israele ed i suoi sodali hanno dato inizio ad una grande offensiva, in patria e negli USA,
per ingigantire l’impressione che l’Iran costituisca una reale minaccia ad Israele, agli
Stati Uniti e, in generale, alla pace del mondo. Il nuovo mito suona pi† o meno cosˆ: l’Iran
sta sviluppando armi nucleari ed … prossimo ad averne almeno una, a dispetto di ci‰ che
ne pensano i servizi d’informazione. Tale arma sar‚ inevitabilmente utilizzata
direttamente dall’Iran, oppure passata ai terroristi per minacciare Israele, l’Europa e
persino gli Stati Uniti, utilizzando i missili balistici che sta attualmente sviluppando.
Inoltre l’Iran sta anche programmando di attaccare bersagli ebrei ed americani in tutto il
mondo, anche all’interno degli Stati Uniti, al punto che un attacco militare …
doppiamente essenziale per dissuaderlo dallo sponsorizzare tali attivit‚ terroristiche
contro Israele e l’America.
● L’Amministrazione Obama non desidera, al momento, una guerra con l’Iran pur avendo
fatto ben poco per evitarla. Ha inviato in Israele il Capo del Comitato dei Capi di Stato
Maggiore, Martin Dempsey ed il Segretario alla Difesa, Leon Panetta per avvertire il
governo di Netanyahu che gli Stati Uniti non sosterranno un’azione militare israeliana non
coordinata. Israele ha per‰ rifiutato la richiesta di preavvisare un eventuale attacco, ed
ha sostenuto il proprio diritto ad intraprendere azioni contro una minaccia iraniana non
appena percepita.
● Sicuramente ci‰ non va gi† a Washington, ma c’… ben poco che la Casa Bianca possa
fare in un anno di elezioni presidenziali. Israele si … impegnato a fondo per dimostrare,
tramite il New York Times ed altri media, che la risposta iraniana non sarebbe poi cosˆ
dura; il governo Netanyahu ha fatto circolare un memorandum che, apparentemente,
spiega in dettaglio come Israele potrebbe facilmente contrastare la reazione di Teheran,
aggiungendo anche che gli Stati Uniti ed i loro interessi nel Golfo Persico soffrirebbero
pochi danni. Inoltre il memorandum sottolinea che un attacco all’Iran sarebbe percepito
favorevolmente dai suoi vicini arabi. Il vice Primo Ministro israeliano Moshe Ya’alon ha
anche evidenziato il danno che Israele potrebbe infliggere, affermando la scorsa
settimana che Israele sarebbe in grado di attaccare tutti i siti nucleari iraniani,
affermazione che il Pentagono considera a dir poco bizzarra.
● Inoltre il governo israeliano ha costruito la storia che l’Iran stia pianificando azioni
terroristiche all’interno degli Stati Uniti.
● La scorsa settimana, un articolo di fondo del neoconservatore David Ignatius del
Washington Post, in viaggio in Europa con Panetta, enunciava i passi che la Casa Bianca
stava intraprendendo per dissuadere Israele dall’iniziare una guerra con l’Iran.
Stranamente, o forse no, l’articolo includeva quanto segue, in riferimento ad un non
intervento USA nel conflitto: ŠI funzionari dell’Amministrazione avvertono che l’Iran non
deve sottovalutare il fatto che gli Stati Uniti abbiano un impegno ormai sessantennale
verso la sicurezza di Israele e che, in caso centri abitati israeliani venissero colpiti, gli
Stati Uniti ‘potrebbero’ sentirsi obbligati ad intervenire in difesa di Israele‹. Se il suo
“potrebbero” debba essere inteso come “vorrebbero”, il nocciolo del suo commento
significa che se Israele inizia una guerra, anche senza avvertire prima Washington di ci‰
che sta per accadere, una reazione iraniana che colpisca Israele comporrebbe una
risposta USA, dato che l’America … impegnata a difendere Israele, indipendentemente da
chi e cosa abbia scatenato il conflitto.
● Tirando le somme, 1•) come scrive J. M. Rosenberg, Israele vuol lanciare gli Usa ed
Obama, sotto rielezione presidenziale, contro l’Iran. Netanyahu bluffa dicendo che se
l’America non interviene Israele far‚ tutto da solo. In realt‚ non ne ha nessuna
intenzione, ma cosˆ costringe l’America ad intervenire. A Marzo la lobby
ebraico/americana ‘Aipac’ terr‚ la sua Conferenza annuale in Usa e far‚ “pressione”
(“lobbing”) sul Presidente Obama affinch‡ attacchi l’Iran. Quindi la data di aprile/giugno
2012 per l’attacco contro l’Iran (come ho riportato da vari siti nell’ultimo articolo “2012
l’anno dell’Iran e d’Israele?”) si rivela purtroppo credibile.
2•) Maurizio Blondet cita un’intervista dell’ex capo del Mossad Halevy a “Russia Tuday”
secondo il quale se l’Iran non si piegher‚ davanti a Israele sar‚ bombardata dai fanatici
neo-zeloti come Netanyahu e Barak, i quali sarebbero i “poliziotti cattivi” mentre lui
giuoca il ruolo del “poliziotto buono” (come avviene in ogni romanzo poliziesco). Tuttavia
Halevy … cosciente del pericolo cui si va incontro: la Siria e l’Iran sono in un certo senso il
“sud-Russia” e Putin non resterebbe a guardare. 3•) Infine Giraldi conferma il tutto e
conclude: o l’Iran cede a Israele o Israele spinger‚ l’America a bombardare l’Iran, anche
se Israele per primo dovesse attaccare l’Iran e questi reagisse soltanto: la legittima difesa
contro Israele non … contemplata dall’etica americanista e neoconservatrice.
● Purtroppo lo scenario … preoccupante, ma non bisogna perdere la speranza.
Innanzitutto una guerra mondiale, anche nucleare, non significa l’annichilazione totale
del mondo, ma una sua forte distruzione (riguardante circa Ž del globo, secondo le stime
degli esperti in “militaria”). Poi non … detto che vinca ancora l’oro contro il sangue, anzi
forse davvero questa volta “contro Giuda e contro l’oro sar‚ il sangue a far la storia”.
Infine la Provvidenza divina, che … Onnipotente per essenza (mentre Usa e Israele solo
soltanto molto potenti ma limitatamente o per partecipazione), dirige ogni cosa e da ogni
male sa trarre un maggior bene. Quindi l’importante … vivere in grazia di Dio e fare ogni
giorno il nostro dovere pur sapendo che possiamo morire da un momento all’altro,
indipendentemente dalle guerre. Nessuno sa l’ora, il giorno, il mese e l’anno della sua
dipartita, eppure deve continuare a vivere lasciando la sua fine nelle mani della divina
Provvidenza. Io potrei morire adesso sul mio computer eppure continuo a scrivere. •
interessante la storia di molti giovani novizi gesuiti, tra i quali era pure S. Luigi Gonzaga,
i quali mentre stavano facendo ricreazione come indicato dal regolamento, furono
interrogati da S. Roberto Bellarmino, che era il Direttore spirituale del Collegio Romano:
“Se dovesse finire il mondo adesso, cosa fareste?”. Uno rispose: “Andrei a confessarmi”,
un altro: “Andrei in cappella”, mentre S. Luigi disse: “Continuerei a far ricreazione,
poich‡ … comandata dal regolamento del seminario e quindi implicitamente da Dio”. S.
Roberto gli dette ragione. • cosˆ che dobbiamo fare pure noi, ogni giorno e nella
circostanza di una probabile conflagrazione mondiale in cui ci troviamo a vivere.
Ricordiamoci della “Massima eterna” di S. Alfonso de’ Liguori: “Ho da morire e non so
dove, ho da morire e non so come, ho da morire e non so quando. Se viene la morte e mi
trova in peccato andr‰ all’Inferno per sempre e dannato. Ges†, Giuseppe e Maria, vi dono
il cuore e l’anima mia! Ges†, Giuseppe e Maria, soccorretemi nell’ultima agonia! Ges†,
Giuseppe e Maria, che spiri in pace tra voi l’anima mia!”.
d. CURZIO NITOGLIA
27 febbraio 2012
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