Prot. nr. 3888/p a36 Torino, 30 aprile 2003 Circ. Reg. nr. 125 Ai

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Prot. nr. 3888/p a36 Torino, 30 aprile 2003 Circ. Reg. nr. 125 Ai
Via Pietro Micca, 20 10122 Torino tel. 011/5163611 e-mail: [email protected]
Prot. nr. 3888/p a36
Torino, 30 aprile 2003
Circ. Reg. nr. 125
Ai Dirigenti degli Istituti
di ogni ordine e grado
statali e non statali
della regione
LORO SEDI
OGGETTO : Sindrome Respiratoria Acuta: indicazioni per le collettività scolastiche.
Si trasmettono, in allegato alla presente, due documenti informativi elaborati dalla
Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte, con preghiera di informare i Presidenti dei
Consigli di Circolo e di Istituto; questo Ufficio sta predisponendo ulteriore materiale informativo.
IL DIRETTORE GENERALE
Luigi Catalano
REGIONE PIEMONTE
Direzione Sanità Pubblica
Settore Igiene e Sanità Pubblica
Protocollo n. 6785/27.001
- Al Direttore Generale Regionale
Dr. Luigi Catalano
Via Pietro Micca, 20 – 10122 Torino
Fax: 011.516.36.54
e-mail: [email protected]
e p.c.-
- Ai Sigg. Direttori dei
Dipartimenti di Prevenzione
delle ASL della Regione Piemonte
LORO SEDI
OGGETTO: Sindrome respiratoria acuta: indicazioni per le collettività scolastiche.
Sono giunte a questa Direzione Sanità Pubblica segnalazioni e richieste di indicazioni riguardanti il
comportamento da adottare, da parte dei responsabili scolastici, in caso di studenti di ritorno da
viaggi in aree affette da SARS.
In considerazione del rischio estremamente limitato che tale condizione costituisce per il nostro
paese, non sono state emanate specifiche indicazioni a riguardo da parte delle autorità sanitarie
nazionali.
Si ritiene comunque utile estendere nell’ambito della Regione Piemonte le raccomandazioni
adottate in paesi europei che si trovano in analoghe condizioni epidemiologiche.
In Gran Bretagna, il PHLS ha fornito indicazioni per il comportamento nella gestione degli studenti
che sono tornati dopo un viaggio in un’area affetta da SARS. (Severe Acute Respiratory Syndrome
(SARS). Advice for schools, boarding schools, colleges, and universities with large numbers of
students from Hong Kong and other affected SARS areas. Revised 19 April 2003).
<http://www.phls.co.uk/topics_az/sars/menu.htm>.
Se sono privi di sintomi, gli studenti che rientrano dopo un periodo di soggiorno in
un’area affetta non costituiscono un rischio per gli altri.
Agli studenti che si sentono bene deve essere consentito di frequentare la scuola come al
solito.
Si deve raccomandare agli studenti di ricorrere a un medico in caso di sviluppo di
sintomi compatibili con SARS entro 10 giorni dall’arrivo.
Gli studenti non devono rientrare in classe se presentano sintomi di SARS.
Nel caso eccezionale in cui uno studente abbia avuto contatti stretti con un caso di
SARS in un’area affetta, è consigliabile, come misura precauzionale, sorvegliare il suo
stato di salute per 10 giorni.
Non è comunque necessario che gli studenti che ritornano da aree affette, se privi di
sintomi, siano posti in quarantena o esclusi dalla scuola.
Si rammenta che i servizi sanitari di frontiera indicano ai viaggiatori di ritorno dalle aree interessate
all’epidemia i comportamenti di cautela da adottare e che i soggetti eventualmente a rischio, sono
posti direttamente sotto sorveglianza da parte dei servizi sanitari territoriali che controllano anche il
rispetto di eventuali prescrizioni di isolamento.
Si allega copia di un comunicato regionale contenente informazioni sulla malattia e un
aggiornamento sulla situazione dell’epidemia.
Distinti saluti.
MA/Gd
P/D:\Documenti\Audenino\Malattie Infettive\SARS - Indicazioni x le scuole.doc
CHE COS’È LA SARS
La SARS (Sindrome acuta respiratoria grave) è stata così denominata, agli inizi del 2003, perché
notata in pazienti con gravi problemi polmonari con causa sconosciuta. Anche se alcuni aspetti
della malattia e delle sue cause debbono essere ancora chiariti, in brevissimo tempo sono aumentate
le conoscenze disponibili sulle cause, le modalità di trasmissione, la prevenzione, la gravità della
malattia e le cure.
Le zone in cui è in corso l’epidemia comunicate ad oggi (30/4/2003) dal sito dell’’OMS sono:
Paese
Area geografica
Canada
Singapore
China
Toronto
Singapore
Beijing, Guangdong, Hong Kong,
Mongolia interna, Shanxi
Taiwan*
United States of America
Aree non comunicate*
United Kingdom
London*
* Aree in cui la trasmissione locale é limitata e in cui dal 15 marzo non si osserva diffusione
internazionale e in cui non si evidenzia trasmissione se non tra contatti stretti.
L’elenco delle zone è costantemente aggiornato dall’OMS e periodicamente comunicato dalle
Autorità Sanitarie.
Il numero ufficiale di malati comunicato dall’OMS al 26 aprile è di 4.836 di cui 293 deceduti (6%).
IL VIRUS RESPONSABILE
Il virus che quasi certamente ne è la causa (alcuni sostengono che sia una delle cause) appartiene
alla famiglia dei Coronavirus. Questa famiglia comprende anche i virus responsabili del comune
raffreddore capaci di infettare gli uomini e numerosi animali.
Come si trasmette
Nella maggioranza dei casi studiati la malattia si trasmette da una persona ammalata a persone che
gli sono strettamente a contatto, attraverso microscopiche goccioline di saliva. Alcuni dei casi
verificatisi ad Hong Kong possono fare sospettare anche altri modi di trasmissione, più rari, forse
riconducibili a specifiche caratteristiche ambientali. I casi finora indagati risultano tutti collegati al
contatto con una persona ammalata e non si sono verificati casi di trasmissione da parte di soggetti
portatori asintomatici.
LA MALATTIA
Le persone con la SARS hanno problemi respiratori di varia gravità che possono richiedere, per
molti ammalati, anche le cure in reparti di terapia intensiva. Sinora, tra le persone che hanno
manifestato una evidente polmonite la mortalità è stata del 6%. Nei Paesi con un buon sistema
sanitario, quali il Canada, la maggior parte dei decessi ha riguardato persone tra i 40 e i 99 anni con
precedenti problemi di salute. Questo numero di decessi non è alto se confrontato con quelli che si
verificano tra persone ricoverate in ospedale con polmoniti causate da altri virus.
Si ricorda che una persona è definita “caso Sospetto di SARS” solo nel caso in cui, dopo il 1°
novembre 2002:
abbia avuto febbre oltre i 38° e tosse o difficoltà respiratorie
e contemporaneamente
provenga da meno di 10 giorni da un’area in cui è presente l’epidemia, oppure abbia avuto un
contatto stretto con una persona con sospetta o probabile SARS
oppure una persona con una malattia respiratoria acuta non spiegata e deceduta ed in cui non
sia stata eseguita autopsia.
In modo simile, una persona è definita “caso Probabile di SARS” solo nel caso in cui il caso
sospetto:
mostri radiologicamente una polmonite o una sindrome da distress respiratorio
oppure si dimostri all’autopsia la presenza di una sindrome da distress respiratorio da cause
non note.
COME SI PUÒ CONTROLLARE L’EPIDEMIA
Poiché la capacità del virus di diffondersi tra la popolazione non è alta, risulta più agevole che per
altre malattie (es. morbillo, influenza od altre) adottare misure di prevenzione per evitare il
diffondersi dell’epidemia o per ridurre il numero degli ammalati.
Queste misure sono molto importanti anche per il nostro Paese, dove l’epidemia non è presente e
dove si sono verificati solo 4 casi di probabile SARS in persone che avevano contratto la malattia in
zone dove l’epidemia è presente.
Sostanzialmente si tratta di isolare i malati nei reparti ospedalieri attrezzati per le malattie
contagiose per via respiratoria e di mettere sotto osservazione o isolamento (“quarantena”) per
pochi giorni, a seconda dei casi, le persone che hanno avuto contatti stretti con il malato.
Sono interventi che vengono normalmente svolti dai Servizi Sanitari anche in occasione di altre
malattie infettive, ma che nel caso della SARS hanno richiesto un’attenzione particolare ai
viaggiatori che si recano o provengono da zone del mondo in cui è presente l’epidemia.
COSA STA FACENDO LA SANITÀ PUBBLICA
La Sanità Pubblica ha da subito organizzato sistemi di controllo per chi viaggia al fine di
individuare o poter rintracciare le persone che potrebbero aver bisogno di cure o sorveglianza
medica. Tali misure prevedono il controllo, l’informazione e l’eventuale sorveglianza dei
passeggeri che provengono da zone con l’epidemia (che sono comunque controllati anche al
momento della partenza da quelle zone). Tutti i viaggiatori che provengono da zone con l’epidemia
sono inoltre rintracciabili nei 15 giorni seguenti il loro rientro. Per i viaggiatori in partenza
dall’Italia le Autorità Sanitarie Nazionali e la Direzione della Sanità della nostra Regione hanno già
diramato note informative consigliando, se non indispensabile, di evitare di recarsi in zone dove è
presente l’epidemia.
COSA STA FACENDO LA SANITÀ PUBBLICA PIEMONTESE
Coordinamento
Oltre a fornire una corretta informazione alla popolazione, la Direzione Sanità Pubblica
dell’Assessorato alla Sanità regionale svolge un ruolo di coordinamento degli interventi svolti dai
vari soggetti e dalle varie entità istituzionali.
Sorveglianza
Sono stati potenziati i sistemi di controllo e sorveglianza per le malattie infettive, aumentato il
livello di attenzione del sistema regionale di informazione rapida e allertata la rete dei Centri di
Medicina dei Viaggiatori.
È stato esteso e mantenuto il sistema di sorveglianza epidemiologica e virologica delle sindromi
influenzali.
Profilassi e Cura
Attualmente l’Assessorato alla Sanità della nostra Regione è impegnato nel coordinamento delle
attività tra le strutture di Sanità Pubblica aeroportuali, i Dipartimenti di Prevenzione, i Medici di
Medicina Generale e gli Ospedali. In particolare sarà rafforzato il coordinamento tra le azioni di
profilassi aeroportuale e quelle svolte dai Servizi di Prevenzione. Accanto alla diramazione
tempestiva delle linee guida, delle istruzioni ministeriali e delle raccomandazioni dell’OMS,
saranno diffuse documentazioni integrative rivolte alle specifiche figure professionali.
È inoltre in elaborazione uno specifico piano di emergenza in caso di eventuale trasmissione locale
della malattia.
Informazione
Saranno diramati comunicati stampa periodici, con traduzione in cinese e altre lingue, per una
corretta informazione della popolazione e dei viaggiatori.
L’aggiornamento settimanale delle informazioni diramate e delle azioni regionali e il loro
raccordato con quelle delle altre Regioni italiane e con quelle nazionali, europee e internazionali
saranno pubblicate nel portale internet di EpiCentro.
Si rinnova il consiglio di evitare i viaggi non indispensabili verso le zone interessate dall’epidemia.
Per i viaggiatori che giungono da quelle zone si rinnova la raccomandazione di seguire le
indicazioni fornite dalle autorità sanitarie aeroportuali e, se non già sottoposti a sorveglianza, di
contattare i propri medici in caso di febbre, tosse o problemi respiratori nei dieci giorni successivi
al viaggio.